Re: ESF - Luca Casarini, le Banche Armate e la città di Firenze



E' assolutamente necesssario per tutti coloro che si avvicinano con spirito
trasparente e costruttivo all'appuntamento di Firenze, respingere ancora una
volta le pretese di egemonia dei Disobbedienti, rappresentanti di una minima
parte di quello che si definisce Movimento, ma amplificati, pour cause, da
tutti i media di regime. Dopo aver dato il proprio contributo alla tragedia
di Genova con le strampalate ma funzionali dichiarazioni di guerra, dopo
aver fatto analoghe dichiarazioni atte solo a giustificare la
militarizzazione progressiva dello Stato alla vigilia di tutte le scadenze
di lotta, oggi gli autonominati e mai verificati leader del movimento
ripetono la propria monumentale provocazione con l'imbecillità
dell'occupazione di una banca "armata" (la quale, con il permesso di
Lilliput, non si distingue in nulla e per nulla da tutte le altre banche
quanto a sostegno alle politiche genocide, militari o economiche, del
capitalismo imperialista). Ne dovremmo tutti avere abbastanza di Casarini,
braccio armato del fiancheggiatore "filosofico" degli USA, Toni Negri, e
delle sue sparate, sistematicamente accolte con letizia  da coloro (vedi
Cossiga, vedi Newsweek "Negri innovatore dell'anno") che si propongono di
cancellare dalla faccia del paese ogni manifestazione di critica e di
protesta. Dopo aver fiancheggiato la distruzione dei Balcani, ripetendo a
ogni piè sospinto gli stereotipi diffamatori delle centrali di
disinformazione imperialiste, dopo aver ignorato fino all'ora zero l'annosa
tragedia palestinese, inserendovisi tardivamente e solo strumentalmente (del
resto quell'impegno è già svaporato), dopo aver depistato l'attenzione degli
oppressi e sfruttati di tutto il mondo e dell'Italia dall'aggressione
sistematica alle libertà civili ed ai diritti umani cavalcando la sdentata
tigre dello zapatismo (morto e defunto anche lui, di fronte alle autentiche
lotte degli operai, contadini e indios messicani e latinoamericani), dopo
ambiguità e provocazioni senza fine (indimenticabile l'alleanza organica con
la creatura CIA in Jugoslavia Otpor), dopo essersi impadroniti dei Giovani
Comunisti e di buona parte del vertice di RC (per fortuna con vincente
resistenza di chi, più robusto ideologicamente, non si fa gabbare dal primo
trombettiere del fantasmatico "Impero" e delle indistinte "moltitudini" in
esodo verso Marte), dopo essere stato smascherato perfino da Agnoletto, non
è più ammissibile lasciare che questo individuo e il suo entourage
politicista, criptoleghista, paraimperialista continui a inquinare una
sacrosanta, genuina, popolare rivolta contro la guerra, la fascistizzazione,
i genocidi economico-sociali, la banda criminale angloamericana e quella
analoga, dalla prima figliata, in Italia. Ogni indulgenza nei confronti di
Negri-Casarini-Mazza si ritorce contro la crescita e la chiarezza degli
obiettivi di questo movimento.
Fulvio Grimaldi----- Original Message -----
From: "Rete Lilliput Comunica" <ufficiostampa at retelilliput.org>
To: <pace at peacelink.it>; <news at peacelink.it>
Sent: Wednesday, October 02, 2002 7:28 PM
Subject: ESF - Luca Casarini, le Banche Armate e la città di Firenze


> FORUM SOCIALE EUROPEO
> Sito: www.fse-esf.org
> Contatti stampa: ufficiostampa at fse-esf.org Andreina Albano 3483419402
> Claudio Jampaglia 3488958602  Cristiano Lucchi (Firenze) 3396675294
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>
> Luca Casarini, le Banche Armate e la città di Firenze
>
> L'organizzazione del Forum Sociale Europeo continua ad operare con
serenità
> affinché il Forum si svolga in un clima pacifico e non violento. La città
> di Firenze è patrimonio dell'umanità tutta e tutte le iniziative ed
> attività del Forum, comprese le azioni di disobbedienza civile, non
> porteranno nessun danno né ai cittadini né alla città né ai suoi
monumenti.
> L'organizzazione del Forum sta coinvolgendo a pieno titolo nella
> costruzione del Forum i fiorentini, le associazioni, i gruppi laici e
> cattolici, le istituzioni e gli enti locali che stanno lavorando perché i
> giorni dal 6 al 10 novembre siano dei giorni di confronto per una
> globalizzazione dal basso e di festa per i partecipanti e la cittadinanza
> tutta.
>
> Ricordiamo inoltre il nostro secco e deciso no alla guerra. Ricordiamo
come
> proprio la Campagna Banche Armate www.banchearmate.it che promuove
l'uscita
> degli istituti di credito dal commercio d'armi, sia un patrimonio
condiviso
> della società civile fiorentina che oggi contribuisce ad organizzare il
> Forum Sociale Europeo. Le pressioni esercitate dal Coordinamento
fiorentino
> Banche Armate (composto dal Centro Missionario Diocesano, dal Gruppo
> Mondialità Isolotto, dall'Altracittà, dal Quartiere 4, dal circolo ARCI
> Isolotto, e dalla Comunità delle Piagge), dal Firenze Social Forum, dalla
> Rete Lilliput, e da una miriade di altre associazioni e singoli cittadini,
> hanno portato il Comune di Firenze nel febbraio 2002 ad approvare una
> mozione che impegna il comune stesso ad escludere le banche cosiddette
> "armate" dalla gara per l'assegnazione del servizio di tesoreria comunale.
> Questa decisione dell'amministrazione comunale ha fatto s" che la Cassa di
> Risparmio di Firenze, che attualmente cura il suddetto servizio,
> annunciasse il suo ritiro dal commercio di armi, legale ma, a nostro
> avviso, immorale ed eticamente insostenibile.
> Sottolineiamo come la questione Banche Armate sia una delle questioni
> cruciali su cui i singoli cittadini possono affermare, esercitando il loro
> diritto ad un pacifico dissenso, un rifiuto netto alla guerra togliendo
> semplicemente i loro risparmi dagli istituti di credito che sostengono il
> riarmo dei paesi in conflitto.
>
> L'elenco delle Banche Armate, fra cui Cassa di Risparmio di Firenze e
Banca
> Toscana, pubblicato nella relazione della Presidenza del Consiglio dei
> Ministri sull'export di armi, è visibile alla pagina web
> http://www.banchearmate.it/Dati/Relazioni/2002/frame_Elenco.htm
>
> Vi segnaliamo inoltre due articoli reperibili su internet sulla questione
> banche armate
> - da L'Espresso: ESCLUSIVO / DOSSIER SULL' EXPORT DI ARMI.  Banche in
> guerra. Da Bnl a Unicredito, da Bipop Carire a Comit. Nello studio della
> presidenza del Consiglio, gli istituti che finanziano l'industria bellica.
> http://www.espressonline.it/ESW_articolo/0,2393,33717,00.html
> - da Famiglia Cristiana: ARMI: SBLOCCO DEL TRAFFICO. L'Italia ha una buona
> legge sul commercio delle armi. Che il Parlamento vuole modificare.
> Peggiorandola. http://www.stpauls.it/fc/0208fc/0208fc36.htm
>
> Le banche armate 2002: Arab Bank PLC, B. Popolare Antoniana Veneta, Banca
> Commerciale Italiana, Banca di Roma, Banca Intesa - Banco Ambrosiano
> Veneto, Banca Intesa - Cariplo, Banca Nazionale Agricoltura, Banca
> Nazionale Lavoro, Banca Popolare Bergamo, Banca Popolare di Brescia, Banca
> Popolare di Intra, Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare Lodi, Banca
> Popolare Novara, Banca Toscana, Banco Ambrosiano Veneto, Banco Bilbao
> Vizcaya, Banco di Brescia, Banco di Napoli, Banco di Sicilia, Banco
> Santander Central, Banque National de Paris, Barclays Bank PLC, BIPOP
> CARIRE SPA, Cassa di Risparmio di Firenze, Cassa di Risparmio di La
Spezia,
> Cassa di Risparmio Parma e Piacenza, Cassa Risparmio Prov. Lombarde,
> Credito Bergamasco, Credito Italiano, Dresdner Bank, EFIBANCA Gruppo
> BIPIELLE, Gruppo Bancario S.Paolo IMI, INTESABCI Spa Banca Commerciale
> Italiana, INTESABCI spa Banco Ambrosiano Veneto, INTESABCI spa Cariplo,
> Monte Paschi Siena, ROLO BANCA Spa, UBAE Arab Italian Bank Spa, Unicredito
> Italiano.
>
> Non appaiono nella lista della Presidenza del Consiglio né Banca Popolare
> Etica né le Mag (Mutui Auto Gestiti) espressione della società civile
> italiana.
>
>