Disonestà del così detto "Dossier di Blair" di Rob ert Fisk



Roma 28.10.2002

Gli europei (Gran Bretagna - Italia e Spagna ..) affilano le loro spade per
prendere parte ad una guerra affianco degli americani. Tony Blair ha
presentato un dossier che avrebbe dovuto contenere le prove schiaccianti
contro Iraq. Le prove di un pericolo perpetuo che minaccia l'intera
umanità!!

In realtà, il documento è pieno d'incertezze, dubbi e ambiguità.
Nell'articolo che segua, già apparsa sull'Independent, Robert Fisk,
analizza il contenuto del dossier presentato da Tony Blair.

AFP



Disonestà del così detto "Dossier di Blair".

Di: Robert Fisk

Traduzione: a cura di gruppo ricerca dell'Action for Peace

Il dossier iracheno presentato da Tony Blair  è scioccante. La sua lettura
riempie un essere umano decente di vergogna e indignazione. Le sue pagine
sono la prova finale - se i contenuti sono veri - che un gigantesco crimine
contro l'umanità è stato compiuto in Iraq. Se i dettagli riguardo la
costruzione delle armi di distruzione di massa di Saddam sono corretti -
arriverò più tardi  ai "ma" e ai "se" - significa che la nostra massiccia,
ostile e brutale politica delle sanzioni Onu è totalmente fallita. Ossia,
mezzo milione di bambini iracheni sono stati uccisi da noi - per niente.

Torniamo al 12 maggio 1996. Madeleine Albright, allora segretario di stato
americano, ci ha detto che le sanzioni funzionano e impediscono a Saddamo
di ricostruire le Armi di Distruzione di Massa.  Il nostro governo
conservatore era d'accordo e Tony Blair ne ha seguito fedelmente le orme.
Ma, il 12 maggio, la signora Albright è apparsa sul canale televisivo CBS.
Lesile Stahl, l'intervistatrice, ha chiesto: "Abbiamo sentito che mezzo
milione di bambini sono morti, più di coloro che sono morti a Hiroshima.
Secondo lei il prezzo è giusto?" Con lo stupore del mondo, la signora
Albright ha risposto: "Penso che sia una scelta molto difficile, ma
riteniamo che il prezzo sia giusto".

Ora sappiamo - se Blair ci sta dicendo la verità - che il prezzo non era
giusto. Il prezzo è stato pagato con la vita di centinaia di migliaia  di
bambini. Ma, non è valso a niente. Il dossier di Blair ci dice che Saddam è
stato capace di costruire le armi di distruzione di massa indipendentemente
dalle sanzioni. Tutte queste  stupidaggini come il bugiardo doppio-uso
della tecnologia, il divieto sulle penne di bambini - perché il piombo in
esse contenuto poteva essere usato a scopi  militari - e il nostro rifiuto
di permettere all' Iraq di importare equipaggiamenti per ricostruire il
sistema d' irrigazione per le piante che abbiamo distrutto durante la
Guerra del Golfo, era un imbroglio.

Questa terribile  conclusione è la sola morale che si possa ricavare dalle
16 pagine che danno dettagli immaginari sugli orrori chimici, biologici e
nucleari che la Bestia di Baghdad ha in serbo per noi.  E' difficile,
leggendo il rapporto completo, decidere se ridere o piangere. Il livello di
falsità e doppiezza, nella sua stesura,  parla dell'inganno che ispira il
governo Blair e dell'uso dei suoi parlamentari.

Ci sono alcuni elementi che suonano veri. Il nuovo impianto di ammonio
perclorato fornito illegalmente da una compagnia indiana che ruppe quelle
meravigliose sanzioni delle NU, è naturalmente un piccolo spaventoso
dettaglio. Così il nuovo test missilistico si ferma all'impianto di
al-Rafah. Ma questo materiale è così infangato di espedienti e trucchi che
la sua inclusione diventa inutile.

Questo è un esempio della disonestà di questo "dossier". Alla pagina 45
leggiamo - in un capitolo sulle violazioni dei diritti umani compiuti da
Saddam: - "Il primo maggio 1991 scoppiano rivolte a sud nella città di
Bassora che si diffondano rapidamente ad altre città Shiite del sud
dell'Iraq. Il regime risponde uccidendo migliaia di persone". L'errore di
questo paragrafo sta nell'uso della parola "rivolta". Non si trattava di
rivolte. Facevano parte delle risposte di massa alla richiesta del padre
del pres. Bush jr, divulgate dalla stazione radio della Cia in Saudi
Arabia. I musulmani Shiitti obbedirono all'appello del pres. Bush senior. E
,dopo, vennero abbandonati al loro destino dagli americani e dai
britannici, che gli avevano fatto credere di andare in loro aiuto. Allora
non c'è da meravigliarsi che morirono a migliaia. Ma questo non è ciò che
dice il dossier di Blair.

Chiunque legga  le ambigue parole di dubbio che sono insinuate attraverso
tutto questo testo, prova solo una profonda preoccupazione riguardo ai
motivi per cui Gran Bretagna va alla guerra. Il programma di armamento
iracheno "è quasi certamente" la ricerca per arricchire l'uranio. "Sembra"
che l'Iraq stia tentando di acquisire una linea di produzione di magnete.
C'è "evidenza" che l'Iraq ha cercato di acquistare speciali tubi  di
allumino ( usati per arricchire l'uranio ) ma "non c'è la sicurezza
definitiva" che ciò sia destinato ad un  programma nucleare. "Se" l'Iraq
ottiene materiale fissile, l'Iraq può produrre armi nucleari in un anno o
due. E' "difficile giudicare" se i missili Al-Hussein  potranno essere
disponibili per l'uso. Gli sforzi per rigenerare il programma missilistico
iracheno sono iniziati "probabilmente"nel 1995. E il "dossier" va avanti
così.

C'è un grande onore per gli ispettori dell'Onu. C'è ancora maggiore
disonestà nel capitolo pertinente. Cita il dott. Hans Blix, direttore
esecutivo della commissione ispettiva dell'Onu, che dice che, in assenza di
ispezioni (post-1998), è impossibile verificare il compimento del disarmo
iracheno. Però il 18 agosto di quest'anno, lo stesso dott. Blix ha
dichiarato all'Associated  Press che non poteva dire con certezza che
Baghdad possedeva le armi di distruzione di massa. Questa affermazione è
stata esclusa dal dossier di Blair, naturalmente.

Così è. Se queste pagine truffaldine sono basate sul "probabilmente" e
"se", allora non dobbiamo andare in guerra. Se sono invece tutte vere,
abbiamo assassinato mezzo milione di bambini iracheni. Non è questo un
crimine di guerra?