Pacifisti italiani espulsi da Israele



poco fa (12,30) mi ha telefonato LORENZA da Milano per dirmi che lei e le
altre-gli altri di "Action for peace" (9 persone in tutto, credo; un primo,
piccolo gruppo di quelle/i che sono in procinto di partecipare alla "catena
della pace" e alle altre manifestazioni previste dal 26 in poi) sono stati
espulsi

per ora so solo che stanotte dopo 3 ore a Tel Aviv di interrogatori, minacce
e qualche spintone hanno avuto la scritta "indesiderabili" sul passaporto,
li hanno costretti a salire sull'aereo (dove, se ho ben capito, anche taluni
passeggeri li hanno insultati) e che oggi a Milano hanno trovato ad
aspettarli anche la polizia italiana per un "interrogatorio" (pare gentile e
d'altronde... di cosa sarebbero accusate-i?)

il coordinatore di questo primo mini-gruppo (Walter) metterà più tardi in
rete un comunicato

ovviamente essendo le prime notizie, dette di corsa al telefono, prendetele
con il beneficio del dubbio: oggi pomeriggio LORENZA sarà a Imola e penso
che si farà viva per raccontare (anche con Massimo Mongardi de "Il corriere
di Imola" che intanto ho avvisato)

se credete, spargete la voce fra quelle/i dell'IMOLA SOCIAL FORUM senza
posta elettronica; chiederei a chi ha preso parte alle ultime riunioni (e in
particolare diciamo così al "gruppo Palestina") se c'è tempo, voglia e
convinzione di preparare un volantino e/o un comunicato.... e/o messaggi di
protesta alle autorità israeliane. Per domani o per lunedì, intendo.

Come sapete LORENZA portava anche i soldi che avevamo raccolto durante la
manifestazione con Masala, il gruppo teatrale di Pg, Zizzari eccetera; ne
decideremo insieme l'uso che ovviamente resta indirizzato all'emergenza,
visto quello che accade.

Successivamente (verso le 13) mi ha telefonato anche WALTER, il coordinatore
cioè,  pregandomi di far circolare la notizia in rete perchè lui prima di
stasera non riuscirà a fare un comunicato. Il suo commento, molto triste, è
che "Israele chiude le porte in faccia alla pace; non vuole che israeliani,
palestinesi e altri cittadini del mondo si tengano per mano in questi
giorni".

Le poche frasi che ho scambiato con Walter, oltre a confermare quello che mi
aveva già detto LORENZA, mi hanno fatto capire che l'azione della polizia
israeliana era "premeditata" (infatti l'aereo italiano è rimasto fermo per
ore, ad aspettare gli "espulsi"). Il "nostro" gruppo ha deciso di non
opporre resistenza passiva nè in aeroporto nè in aereo per non "pregiudicare
eventuali trattative con altri gruppi in arrivo"; questo è stato anche il
consiglio di altre-i italiane-i che erano già lì e che sono stati raggiunti
per telefono.

QUESTO PER ORA E' TUTTO. Se stasera Lorenza farà sapere qualcosa di più, lo
metterò ovviamente in rete.


Daniele, 22/06/02