05/06 Genova: un'ora in silenzio per la pace



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Agli organi di informazione - con preghiera di pubblicazione e diffusione


Come avviene ogni mercoledì ormai da nove mesi, anche il 5 giugno si
svolgerà sui gradini del palazzo ducale di Genova, dalle 18 alle 19, l'ora
in silenzio per la pace.
I manifestanti ricorderanno ai passanti che l'intervento italiano (inutile,
illegale e criminale) in Afghanistan continua, anche se i giornali non ne
fanno più menzione; che i casi di leucemie tra i soldati italiani impegnati
in missioni " di pace" in Kosovo sono circa 200, un numero spaventoso se si
pensa che non si tratta di  un casuale campione dell'intera popolazione, ma
di persone in giovane età e la cui salute era stata certamente controllata
più volte a partire dalla visita di leva o di arruolamento; e che
innumerevoli sono nel mondo le situazioni di conflitto in atto.
A Pratica di Mare, le nazioni dell'alleanza militare oggi più aggressiva,
la NATO, non hanno mancato di auspicare il superamento del conflitto tra
India e Pakistan; conflitto ad altissimo rischio anche nucleare.
Il "padrone di casa", però, sembrava non  ricordare che che nel 2000
l'Italia ha venduto all'India armamenti per 148,966 miliardi di lire, ed al
Pakistan per  31,297 mld. (Atti Parlamentari, Doc CVIII, Roma, Camera dei
Deputati - Senato della Repubblica, 31 marzo 2001),
Le riviste "Missione Oggi", "Nigrizia" e "Pax Christi", promotrici della
campagna contro le "Banche armate", cioè le banche che forniscono il
supporto indispensabile al commercio legale delle armi, danno notizia di
una commessa  che, a partire dal 94 ed  alla piena luce del sole,  forniva
al Pakistan  100 sistemi radar Fiar per la somma di 85 miliardi.
Le stesse fonti informano che sempre all'esercito Pakistano l'Iveco Fiat ha
fornito 66 autocarri, per un valore di 14 miliardi di lire, e la Cosmos di
Livorno  pezzi di ricambio  per la manutenzione dei minisommergibili Sx-756
( venduti negli anni 80) per 4 milioni di dollari.
Una volta apprese queste notizie, qualcuno è disposto a credere agli
auspici "pacifisti" del presidente del Consiglio?
Solo due giorni fa, la festa della Repubblica è stata celebrata con una
parata militare, dimenticando che la nostra partecipazione alla guerra in
Afghanistan (e prima in Kosovo, e nel Golfo ) è una palese violazione del
dettato costituzionale che recita "L'Italia ripudia la guerra"
Ma le incongruenze non finiscono qui: in via dei Fori Imperiali (nome
significativo davvero) hanno sfilato anche i carri armati impiegati
dall'esercito italiano ad El Alamein. Piccolo dettaglio: in quell'occasione
l'esercito combatteva a fianco dei nazisti. Non c'era proprio nient'altro
da far sfilare?
E per finire: questa Italia dell'inno nazionale ("dov'è la vittoria, le
porga la chioma, chè schiava di Roma Iddio la creò") si prepara a
moltiplicare i centri di detenzione per immigrati, quasi sempre colpevoli
solo di tentare di costruirsi un avvenire migliore nel nostro potente paese
(siamo nel g8, che diamine!), ed a prendere loro le impronte digitali.
A proposito: prima di riceverli a Genova o a Pratica di Mare, qualcuno ha
provveduto a rilevare le impronte del Sig: Bush, le cui forze armate hanno
ucciso circa  5000 afgani per catturare od uccidere un saudita, o del Sig.
Putin, attualmente impegnato in analoghi massacri  in Cecenia?
L' "ora in silenzio per la pace" si concluderà il 19 giugno; in
quell'occasione parteciperà all'iniziativa Raniero La Valle, che la stessa
sera alle 21  parlerà su "Le guerre dimenticate"

info:
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Mariangela Grixoni 347 8300100
Roberto Leoni 010 5220512
Pino Parisi 339 2179295
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