Assemblea Nazionale di Pax Christi: La pace promessa



Comunicato-stampa
29/4/2002 ore 12.55

Si è conclusa con l'annuncio di un'iniziativa di presenza in Palestina dal 6
all'11 maggio l'annuale Assemblea nazionale di Pax Christi, movimento
cattolico internazionale per la pace, che si è tenuta a Macerata dal 25 al
28 aprile.

Il tema del conflitto in Terra Santa è stato al centro dell'attenzione dei
lavori dell'Assemblea, che tuttavia non ha dimenticato le altre tragiche
situazioni che si consumano nel resto del mondo e che vedono Pax Christi
altrettanto presente e impegnata, soprattutto in America Latina (in marzo,
una delegazione di 40 persone sono state 10 giorni in Chiapas) e in Africa
(dove, oltre alla Campagna a favore della pace nel Sudan, Pax Christi è tra
gli organizzatori della marcia internazionale per la Pace che si svolgerà a
Kisangani il prossimo mese).

Nell'introdurre i lavori dell'Assemblea, mons. Diego Bona, vescovo di
Saluzzo e presidente di Pax Christi, ha ricordato il cammino svolto nell'
ultimo anno dal Movimento, ripercorrendone le tappe principali: la dolorosa
"ferita" di Genova e del G8, l'11 settembre e la guerra iniziata l'8
ottobre, la Marcia Perugia-Assisi del 14 ottobre e quella di fine-anno a
Locri. Tutti "appuntamenti con la storia", nei quali il popolo della pace è
stato chiamato a confrontarsi col Vangelo e col suo messaggio di pace, da un
lato, e con le sfide della quotidianità, dall'altro lato. Di qui, l'invito a
Pax Christi ad essere nella Chiesa italiana come la "sentinella del mattino"
che dà la sveglia quando avverte il pericolo dell'addormentarsi o dell'
assuefarsi alla situazione in cui si vive. Al mondo politico italiano, ma
anche a tutti i cittadini, mons. Bona ha infine ricordato che "non basta
ricordarsi del tricolore, se non ci si ricorda anche della Costituzione
repubblicana".

E un appello perché le scelte politiche del Parlamento siano coerenti con il
fondamento pacifico della nostra Carta costituzionale è venuto anche da
padre Alex Zanotelli, missionario comboniano appena rientrato in Italia dal
Kenya e direttore di "Mosaico di pace", il mensile promosso da Pax Christi:
"Si stima che gli Stati Uniti e l'Europa, in nome della lotta al terrorismo,
spenderanno quest'anno circa 750 milioni di dollari per spese militari. Una
cifra incredibile e inaudita. Mentre in Italia si vuole cancellare la legge
185 del 1990 per il controllo del commercio delle armi, facendo un
pericoloso passo indietro".

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