tutti in Palestina in aiuto del popolo palestinese sull'orlo della crisi umanitaria



31 marzo 2002


Iniziando il processo di rioccupazione l'esercito israeliano ha creato una
crisi umanitaria. Il problema principale è la mancanza d'acqua dal momento
che le cisterne sono state distrutte e la risorsa idrica principale è stata
tagliata, anche l'elettricità e le linee telefoniche sono state tagliate, i
feriti e i malati non possono ricevere cure mediche, e il cibo è razionato.

L'assalto ai servizi medici continua con l'aggiunta che i medici vengono
arrestati o picchiati nelle strade.

Nel frattempo i soldati israeliani continuano su larga scala la loro
massiccia perquisizione casa per casa imprigionando le persone, distruggendo
la proprietà privata e terrorizzando la popolazione civile - nove
palestinesi sono stati giustiziati.

Se il piano di ri-occupazione continua, anche gli assalti alle
infrastrutture palestinesi continuano - sia a livello dell'Autorità
Nazionale Palestinese che a livello della società civile.

Il municipio di Ramallah è stato attaccato e bruciato così come l'edificio
della Camera di Commercio, il Centro di Riabilitazione di Al-Amal e altri.
Questa mattina l'Organizzazione per i Diritti Umani al-Haq è stata invasa;
attualmente l'esercito sta invadendo l'ospedale di Ramallah.

Inoltre per prevenire il fatto che le informazioni sugli avvenimenti sul
terreno possano essere riportati ai membri della stampa è stato
deliberatamente impedito di lavorare.

La situazione è terribile - l'esercito israeliano sta portando una guerra
contro il popolo palestinese. Sharon sta portando avanti la totale
occupazione della Cisgiordania ed è possibile che queste azioni criminali
vadano avanti per settimane.

Voci dicono che 40 membri del Grassroots International Protection for
Palestinians (GIPP), compresi cittadini di Francia, Italia e Irlanda sono
riusciti ad entrare nel quartier generale di Arafat (il Muqqata) e che si
rifiutano di uscire. Questo significa che qualunque cosa accada al
presidente Arafat accadrà anche a loro. Altri 15 Internazionali si sono
affiancati ai team medici e si stanno movendo in città per proteggere il
personale medico mentre porta soccorso medico.

I palestinesi si appellano perché tante persone arrivino in Palestina come
volontari dal momento che quello che sta accadendo a Ramallah accadrà presto
in altre zone.



Il Monitor Palestina, organizzazione non governativa per lo smistamento dell
'informazione



Per ulteriori informazioni contattare Juliana del The Palestine Monitor,
+972 (0)2 5833510

(traduzione patrizia viglino)