I Kurdi invitano: 9/XII a Milano, 14/XII a Roma. Per la libertà e la pace



Diamo notizia di due iniziative della diaspora kurda in Italia, solo
apparentemente diverse.

A Milano domenica 9 dicembre il Centro culturale Kurdistan-Italia ricorda
con un meeting presso il Cs Leoncavallo il 23.mo anniversario della
fondazione del PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan di cui è
presidente Abdullah Ocalan, e invita tutti gli amici italiani ad incontrare
Nizamettin Toguc, deputato kurdo in esilio, a mangiare i cibi kurdi ed a
gustare dal vivo il teatro e la musica di un popolo in lotta.

A Roma venerdì 14 dicembre per l'intera giornata i kurdi saranno in piazza
San Pietro in sciopero della fame contro le guerre di religione e la guerra
in genere, ma anche contro la negazione del diritto inalienabile all'asilo,
alla pace, al ritorno. All'iniziativa, che risponde all'analogo appello
lanciato per quel giorno dal Papa, hanno aderito anche il Social Forum di
Roma e l'associazione Azad, e si attendono nuove adesioni.



YA AZADI  YA JI SERHILDAN !
O LIBERTA' O INTIFADA !

In occasione del 23.mo anniversario della fondazione del PKK, invitiamo
tutti gli amici e i simpatizzanti ad una giornata di festa e d'incontro fra
italiani e kurdi.

DOMENICA 9 DICEMBRE DALLE ORE 13
A MILANO PRESSO IL CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO, in via Watteau 7

Partecipa NIZAMETTIN TOGUC, deputato in esilio, membro del KNK (Congresso
Nazionale Kurdo)

Musica dal vivo con i gruppi musicali DELIL DILANAR e XEYRO ABBAS
Spettacolo del gruppo teatrale SANO
Cibi e bevande kurde

Organizza il Centro culturale Kurdistan-Italia
Via Valtorta 23 Milano - Tel 328.1827190 - 338.4417110



DIGIUNO PER LA PACE:
IL 14 DICEMBRE I KURDI IN SAN PIETRO

Raccogliendo l'appello del Papa, il 14 dicembre i profughi e gli esuli
kurdi a Roma saranno in sciopero della fame per l'intera giornata nel
sagrato di piazza San Pietro, per ricordare la ricorrente negazione del
loro diritto all'asilo, al ritorno, all'identità e alla pace.



I kurdi non sono solo negati nella loro identità nazionale ma subiscono
anche spesso persecuzioni di tipo religioso, a causa del pluralismo delle
loro fedi e dello spirito tollerante e universalista derivante dall'antica
religione zoroastriana. Inoltre la guerra in corso sta già investendo il
Kurdistan turco e irakeno, con un'accentuata pressione militare turca e con
lo stringersi della tenaglia fra la repressione ed un esodo che è ormai
pulizia etnica.



Per questo i kurdi raccolgono l'appello alla convivenza, contro le guerre
di religione e tutte le forme di guerra e di terrore, di cui sono da
decenni fra le prime vittime. Saranno in San Pietro anche per chiedere che
la loro situazione di esuli e profughi di guerra sia riconosciuta in
termini di protezione ed asilo, ma soprattutto che la proposta di pace
avanzata dal movimento kurdo sia raccolta e si avvii il percorso verso una
conferenza internazionale di pace.



L'Ufficio d'informazione del Kurdistan in Italia (Uiki) ricorda l'incontro
che un gruppo di donne kurde della diaspora ebbero con il Papa nel '97, e
la ricorrente presenza di delegazioni di donne kurde in San Pietro in
occasione del Natale, nell'attesa di un saluto e un augurio nella loro
lingua parlata da 35 milioni di persone ma tuttora negata.

UIKI - Onlus

Roma, via Q. Sella 41 - 06.42013576 - fax 06.42013799 - uiki.onlus at tin.it