[FWD] Ve lo dico io chi e' Gino Strada



Sempre dal Barbiere della Sera, per completezza.
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F12.10.2001
Ve lo dico io chi e' Gino Strada
di Marco Cattaneo

Un anno fa ero con lui nelle valli del Panshir

Astenendomi, per scarsa conoscenza, dalle altre domande poste da Tersite,
mi limito a qualche considerazione sulla prima.

Mi chiamo Marco Cattaneo, faccio il giornalista per un periodico
scientifico e conosco Gino Strada da sette anni. Tanto per specificare il
contesto e rinunciare al comodo alibi dell'anonimato. Un anno fa ero nella
valle del Panshir, comodamente seduto nel giardino della casa di Emergency
ad Anabah, con Gino Strada.

Ho passato tre settimane, da quelle parti e ho avuto modo di apprezzare
come l'ospedale di Emergency fosse uno spettacolare esempio di efficienza e
igiene in un paese in cui mancano l'acqua (per tutti), la corrente
elettrica (per tutti), il telefono (per tutti), le strade (per tutti).

Naturalmente, oltre all'ospedale e ai sei posti di pronto soccorso di
Emergency, nella valle del Panjsheer erano presenti altre agenzie
umanitarie. Dell'ONU e non. Di queste, testimone oculare, ho visto solo
fuoristrada che si arrampicavano sulle polverose strade della valle, e
niente più.

Quanto all'altra grande associazione umanitaria citata, quella che - per
non avere un grande ufficio stampa - ha vinto il premio Nobel per la pace
un anno fa, era presente nella valle con tre giovanotti che si occupavano
della "logistica".

Uno dei tre, una mattina, si è presentato all'ospedale di Emergency
chiedendo se fosse possibile mandare lì tutti i pazienti che necessitavano
un intervento chirurgico e non solo quelli che erano specificamente feriti
di guerra.

D'altra parte, nello stesso luogo in cui sorge uno straordinario ospedale
(con sterilizzatori, macchine per radiografie, laboratorio di analisi), in
cui vengono fatti anche corsi per medici e infermieri afghani, la citata
MSF era presente con una tenda, gestita da due infermieri locali e
praticamente priva di qualsiasi farmaco.

L'ospedale di Kapisa, gestito dalla Croce Rossa internazionale, è un luogo
la cui sala operatoria ha le finestre senza vetri, la terra battuta al
posto dei pavimenti e quattro, dico quattro confezioni di clorochina in un
posto dove d'estate la malaria è endemica.

Il locale dentista fa estrazioni senza anestesia, perché i farmaci non
arrivavano da mesi. Infine, gli operatori (sempre afghani, perché di
stranieri se ne vedevano davvero pochi) del World Food Programme, erano
costretti ad acquistare i generi alimentari al mercato, perché il programma
alimentare non era in grado di farli arrivare fin lì.

Con il risultato che i prezzi sono saliti vertiginosamente in poche
settimane, danneggiando tutta la parte di popolazione che non era
sottoposta al programma. Questo, in breve, è un commento che dovrebbe
chiarire lo stato delle cose.

Mi permetto di aggiungere che Emergency ha costruito questo ospedale con
una spesa inferiore ai due miliardi di lire (altrettanto è il costo annuo
di gestione) con un contributo della Cooperazione Italiana e i fondi di
tanti amici, due anni fa, mentre centinaia di altre associazioni
"umanitarie" si accapigliavano in Kosovo per le centinaia di miliardi che
piovevano sul volontariato. Forse, prima di parlare, sarebbe meglio
informarsi.
Marco Cattaneo

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