campione del mondo di ciclismo contro gli embarghi



DP comunica:

Verso un'età nuova,
         verso orizzonti più vasti


LE VIE DELLA SOLIDARIETA' E DELLA PACE
DA DAMASCO A BAGDAD IN BICICLETTA "contro RAID ed EMBARGO"
agosto 2001

E' la proposta dell'architetto-ciclista di Cava de' Tirreni (SA) Emilio
Lambiase (iscritto a Democrazia Popolare e che sosteniamo in questa nuova
pedalata per la libertà)
L'atleta, quarantacinquenne, detentore dei primati mondiali di resistenza in
pista (F.C.I.) delle 12 ore (Bassano del Grappa 1996) e delle 24 ore
(Bassano del Grappa 1998), ha fatto della bicicletta uno strumento di
ricerca di sé e una bandiera di valori umani. Il 26 luglio 2000 ha percorso
in 36 ore no-stop 968 chilometri da Santiago all'Avana in omaggio alla
Rivoluzione cubana e per denunciare lo stato di "embargo" che angustia la
popolazione cubana. Nel settembre dello stesso anno, nell'ambito della
settimana italiana per la pace in Palestina, ha percorso oltre 600
chilometri in 30 ore tra la striscia di Gaza ed i territori della
Cisgiordania, quasi a disegnare con le ruote del suo velocipede il confine
del futuro Stato Palestinese, che si spera sorga dopo tante guerre e lutti.
Ora intende percorrere nell'agosto prossimo venturo i circa 900 chilometri
di Deserto Siriaco che vanno da Damasco a Bagdad, trainando un carrello con
dei medicinali. L'idea nasce dalla considerazione delle tristi condizioni di
vita in cui versa gran parte della popolazione civile iraqena, soprattutto
infantile, a causa delle sanzioni economiche, a dieci anni dalla disastrosa
e cinica guerra del Golfo. La performance vuole essere una manifestazione
per la vita, contro tutte le forme di embargo che finiscono inevitabilmente
per colpire i deboli e gli indifesi.
"Embargo e raid non sono più giustificabili" ha detto recentemente monsignor
Emmanuel Delly, arcivescovo cattolico del patriarcato caldeo di Bagdad.
"Penso che bisogna fare tutto ciò che è possibile per eliminare questo
embargo. C'è qualcuno che crede che si possano fare delle differenze, dire
che le sanzioni sono contro le autorità del paese non contro la popolazione.
Ma non è così: l'embargo colpisce il nostro popolo"...
Il progetto di Lambiase presenta interessanti risvolti di ordine vario. Per
l'atleta e coloro che lo accompagneranno sarà bello attraversare città e
regioni che sono stati culle di antiche civiltà. Pedalare nel deserto, che è
il luogo della grande solitudine e del silenzio, servirà a riflettere più
profondamente sul senso della vita.
Il carrello ripropone lo schema agile del carro ittita scolpito in un
bassorilievo conservato al Louvre rappresentante la caccia al cervo: due
ruote a sei raggi, cassone ricurvo ad U di legno di cotogno, istoriato tutt'
intorno e dipinto di rosso carminio. Da carro da caccia o da guerra diventa
veicolo di solidarietà. Inoltre, esso mediante opportuni accorgimenti
elaborati dallo stesso Lambiase si trasforma in carro-tenda, utile per
pedalatori di lunghe distanze.
Percorrere in bicicletta 900 chilometri di deserto in piena estate non sarà
impresa da poco. Ma, al di là di tutti i risvolti culturali, scientifici,
tecnici e le valenze simboliche, il grande sforzo non sarà altro che un
piccolo contributo dell'atleta alla formazione di una coscienza politica che
sia più attenta ai valori della solidarietà e della pace (contro i
Pre-Potenti della Terra)

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