Un altro volantino per i manifestanti del G8



A COLORO CHE MANIFESTANO LA LORO INSODDISFAZIONE IN OCCASIONE DEL G8
 
Nelle attuali società umane, come quindi anche in quella Italiana, in cui i ruoli più importanti, più strategici da un punto di vista organizzativo, amministrativo, fiscale, decisionale, educativo, culturale, mass-mediatico, sanitario, d'ordine pubblico, etc. sono assegnati a vita a determinate persone, viene a crearsi di fatto uno Stato ben disgiunto dai comuni Cittadini, un nocciolo duro assolutamente impenetrabile ed immodificabile da tutti coloro che ne son stati esclusi. Queste due entità, Stato e Cittadini, che per patto sociale avrebbero dovuto coincidere, avrebbero dovuto esser tutt'uno, di fatto rimangono assolutamente separate e spesso contrapposte.
 
E' spesso, sì, scritto sulle carte costitutive dei Paesi del G8, come anche nella stessa Costituzione Italiana, che "la sovranità appartiene al popolo" (intendendo: a tutto il popolo!), ma la realtà è ben diversa: i Paesi del G8, Italia in testa, sono "Res di Parte", sono qualcosa che letteralmente appartiene alle persone assunte a vita nei posti chiave dello Stato (che siano esse dirigenti o semplici dipendenti). I Paesi del G8 sono attualmente in mano ad una autentica oligarchia, di basso livello ma diffusa ovunque, che tuttora tiranneggia, anche se in maniera sottile, subdola, la restante parte della popolazione, ed impedisce alle Nazioni una naturale evoluzione verso ciò che i diversi àmbiti situazionali effettivamente richiedono.
 
Se l'operato dei Paesi del G8 non ci trova d'accordo, non perdiamo altro tempo: concentriamo le nostre energie per rimuovere quel corrotto sistema sociale che è alla base di ogni comportamento malefico dei Governi, e dà spropositato ed ingiustificato potere alle multinazionali ed agli imperi economici mondiali. L'impiego pubblico assegnato a vita è l'origine profonda, nascosta, meschina, della stragrande maggioranza dei problemi del mondo d'oggi, siano essi pertinenti l'ecologia, od il campo dei diritti umani, o della pace, o che altro.
 
Esigiamo, dunque, ciò di cui è impossibile negare la assoluta legittimità: pretendiamo un equo impiego pubblico a rotazione, equamente condiviso e di reale appartenenza comune. Il giorno che questo nuovo ordinamento sociale venisse alla luce non vi sarebbero più, ad esempio, forze dell'ordine (persone oggi assunte anch'esse a vita per essere guardiani di Stati oligarchici) che si accaniscono contro i manifestanti, ma si getterebbe il seme per realizzare una nuova società umana pienamente basata sulla condivisione e la partecipazione, non più sull'accaparramento e l'esclusione. Quel giorno, obiettivi, persino così ambiziosi come quello di veder ogni donna, ogni uomo sulla Terra disporre di un lavoro, e di un reddito, minimo garantito, diverrebbero molto più facilmente raggiungibili.
 

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Tratto dal volantino disponibile a pagina:
 
 
Chi desidera, lo divulghi come meglio crede.
 
Il sito per una Armonica Rotazione Sociale si trova at:
 
 
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Cordialità a tutti,
 
Danilo D'Antonio
 
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