annuario - maggio 2000



MAGGIO 2000

11 maggio a Cagliari

Iniziativa di "Gettiamo le basi" dal titolo: "Basi militari, porti nucleari e uranio di guerra"
COMITATO "GETTIAMO LE BASI"
Cagliari, tel. 070 823498 - 0368 7339337

11-15 maggio Prato

Per combattere contro il fenomeno terribile dei Bambini Soldato e del Lavoro Minorile il Centro di Documentazione Orsa Minore (in collaborazione con Prato per la Pace - Colibrì - Eticonomia - Gabbiano Jonathan - Granello di senapa - Gruppo Obiettori Caritas - Coord. Genitori Democratici - Oss. Politiche Giovanili e con il Patrocinio del Comune di Prato) organizza quattro giorni di incontri, l'ultimo dei quali con mons. Kabongo Kanumdowi Emery, Arcivescovo di Luebo (Repubblica Democratica del Congo).
Informazioni: http://www.comune.prato.it/associa/colibri
e-mail: colibri at po-net.prato.it



12 maggio Napoli
L'associazione per la Pace di Napoli organizza un pubblico incontro con Yeal Stein ricercatrice israeliana responsabile ricerche dell'Associazione B'Tselem. B'Tselem è stata fondata nel 1989 da un gruppo di membri della Knesset israeliana e da personaggi pubblici, avvocati, accademici e giornalisti per proteggere i diritti umani nei Territori Occupati. Dalla sua fondazione B'Tselem ha guadagnato il riconoscimento della comunità internazionale come organizzazione guida in Israele per la documentazione, il monitoraggio sullo stato dei diritti umani e la loro tutela nei territori occupati.

13-14 maggio Viareggio

Assemblea nazionale dei berretti bianchi sulle attività svolte a Belgrado (Berretti Bianchi) e a
Pristina (Campagna Kossovo).

14 maggio

Gli obiettori di coscienza dell'Associazione Papa Giovanni XXIII tornano in Turchia per offrire solidarietà ed appoggio allo IAMI (Iniziativa Antimilitarista di Istanbul), un'associazione nata dalla volontà di alcuni obiettori di coscienza di supportare Osman Murat Ülke, il primo obiettore turco che ha espresso pubblicamente il proprio rifiuto al servizio militare, pagando questa scelta con una condanna al carcere a vita, ma di tipo particolare: attualmente Osman è libero, ma può essere incarcerato in qualsiasi momento senza preavviso alcuno e senza conoscere la durata del periodo di detenzione, come è già avvenuto in passato. Non si tratta quindi di una condanna certa con una pena definita e definitiva da scontare, bensì di una spada di Damocle che pende sul capo del 'colpevole' perseguitandolo per tutta la vita. Il 14 maggio ad Istanbul si svolge una manifestazione in occasione della giornata mondiale per il riconoscimento del diritto all'obiezione di coscienza. La manifestazione viene organizzata nel quartiere Besiktas di Istanbul. Dietro imposizione delle autorità, l'incontro si svolge in una sala. La polizia a sua volta rinuncia a filmare i partecipanti. Agli organizzatori viene imposto di omettere il termine "obiezione di coscienza" nelle locandine che annunciavano l'incontro, al quale partecipano oltre mille persone, in maggior parte giovani che prendevano contatto per la prima volta con le tematiche del rifiuto cosciente della violenza e della logica militare.
Per informazioni:
Servizio Obiezione e Pace
Tel./fax.  0541/751624
Cell.0348.2488126
e-mail odcpace.apg23 at libero.it
Versamenti sul ccp. 13792478 Intestato all' Associazione Comunità Papa Giovanni 23° via Mameli 1 - 47900 Rimini con causale di versamento "Servizio odc&pace - Turchia"

18 maggio

Il 18 Maggio partono per la Cecenia - in una missione ad alto rischio - alcuni volontari dell'Operazione Colomba dell'Associazione Papa Giovanni XXIII (http://www.geocities.com/opcol), fra cui un obiettore di coscienza: Carlo Gubitosa, segretario di PeaceLink. Sta per finire il servizio civile, ha 17 giorni di licenza da sfruttare ma parte ugualmente. La presenza all'estero di un obiettore è consentita grazie alla nuova legge 230/1998. Scrive Carlo Gubitosa: "Sono convinto che la paura di morire, e in genere tutte le paure, non impediscano di morire, ma impediscano di vivere. A darmi sicurezza c'e' anche la presenza di Andrea Pagliarani (dimenticavo: siamo in quattro a partire), un volontario dell'"Operazione Colomba" che oltre ad essere gia' stato in Cecenia ha anche vissuto in prima persona i recenti disordini a Timor est e diversi capitoli della guerra in Jugoslavia. In Cecenia sta avvenendo da anni un massacro silenzioso, di cui fanno le spese soprattutto le popolazioni civili grazie all'omerta' dei governi occidentali. I civili in Cecenia non hanno nessun tipo di tutela anche perche' la comunita' internazionale che dovrebbe tutelare i loro diritti ha scelto invece di tutelare a tutti i costi gli scambi militari ed economici. Infine, dobbiamo aggiungere anche la complicita': negli ultimi anni l'Italia ha esportato verso la Russia un ingente quantitativo di armi, e negli ultimi mesi del 1999 l'Italia ha ratificato, con le leggi n. 398 e n. 397, l'accordo di cooperazione militare con la Russia e quello relativo all'industria per la difesa di Mosca, entrambi firmati a Roma nel novembre 1996. La Camera dei Deputati ha approvato i provvedimenti proprio mentre erano in corso i bombardamenti con cui la Russia ha devastato la Cecenia, che hanno causato molte vittime e decine di migliaia di profughi. Gli accordi sono di notevole valenza politica, in quanto sono i primi del genere stipulati fra Paesi che al tempo della guerra fredda erano nemici. Alla luce di questi fatti, risulta chiaro che faccio parte di un paese omertoso che pur di commerciare include tra i suoi partner economici anche assassini e malfattori, come hanno fatto la Telecom e la Stet facendo grossi affari con Milosevic fino al giorno prima dei bombardamenti Nato, un paese complice, che fornisce agli stati repressivi le armi con cui alimentare i conflitti. Ma queste, dicevo, sono le motivazioni semplici, quelle nobili e disinteressate, che mi spiegano in parte ma non totalmente che diamine vado a fare in mezzo ai russi quando qui e' gia' estate. Ci sono poi delle altre ragioni, che sono piu' complicate perche' neanche io riesco a spiegarle fin in fondo. Forse ha qualcosa a che fare con la grande sensazione di liberta' che ho provato verso i nove anni quando sono uscito di casa da solo per la prima volta, la consapevolezza di poter girare liberamente per la citta', di poter scegliere ad ogni angolo se girare a destra o a sinistra, se andare diritto o tornare indietro, senza piu' seguire il percorso obbligato segnato dai passi di mia madre. La sensazione di essere libero di fermarmi e camminare, di guardare le vetrine o la gente, di restare in Italia o andare dall'altro capo del mondo, di stare zitto e coltivare il mio orticello o guardare negli occhi i potenti della terra e dire "tu non mi freghi. Puoi fregare i giornalisti che paghi, l'opinione pubblica che ammansisci, ma non me. Io ho avuto il tempo di leggere, chiedere e capire, e forse avro' anche il tempo di sbugiardarti per bene". Oltre alle motivazioni "facili" ed umanitarie, le mie motivazioni complicate riguardano qualcosa di piu' profondo, la sensazione che solo vivendo fino in fondo la mia vita, il mio tempo, la mia storia e le mie esperienze posso sentirmi pienamente uomo e pienamente me stesso. Sarebbe comodo per me mandare tutto a quel paese e badare ai fatti miei, in fin dei conti mi mancano tre settimane alla fine del servizio civile e ho ancora 17 giorni di licenza da sfruttare. Non credo pero' nelle soluzioni facili e nelle soluzioni comode, mi hanno gia' tradito in passato. Nell'estate del 1992 o del 1993, non ricordo bene, leggendo un annuncio su "Cuore", avevo sentito una "vocina", una luce interiore, un moto interiore che mi spingeva a dare la mia adesione ad una marcia di pace in Jugoslavia, una marcia passata alla storia come la "Marcia dei 500" su Sarajevo, guidata da Don Tonino Bello. Un gruppo di pazzi in marcia verso una citta' assediata in piena guerra. In quella occasione ho rinunciato a partecipare perche' la mia vita mi sembrava troppo preziosa per buttarla via. A distanza di sette anni vado in Cecenia esattamente per la stessa motivazione. Quella vocina luminosa di sette anni fa finalmente e' riuscita a farsi sentire e ad esprimersi".

22 maggio Carlo Gubitosa in missione verso la Cecenia

Messaggio e-mail di Carlo Gubitosa: "Carissimi, sto scrivendo da Nazran, una citta' dell'Inguscezia dove trascorreremo i prossimi giorni. Abbiamo appena visitato un "campo profughi" che e' solamente un treno di parecchi vagoni pieno zeppo di persone scappate dalla Cecenia. Nei giorni scorsi siamo stati a Mosca, dove abbiamo incontrato parecchie persone che ci hanno fatto capire meglio la situazione attuale della Cecenia e della Russia in generale. Abbiamo incontrato un giornalista portoghese, un dirigente di Medecins Sans Frontieres, e in questi incontri siamo stati accompagnati da Antonio, un ex prete-operaio di Milano che lavora qui ormai da molti anni. La prima cosa che ci ha detto e' che tutte le informazioni che ci arrivano in Italia a proposito della Russia e della Cecenia non sono molto attendibili, in quanto falsate da grandi interessi. Sul mio taccuino sto registrando tutto quello che vedo e che ascolto, e al mio rientro conto di fare un resoconto molto piu' dettagliato, mentre questo messaggio ha il semplice scopo di farvi sapere che finora va tutto bene".

23 maggio Taranto

Gli ufficiali giudiziari addetti al pignoramento si presentano a casa della professoressa Loredana Flore. Perche'? Loredana Flore e' - come altre centinania di persone in Italia - obiettrice di coscienza alle spese militari. Ha versato su un fondo di pace, indirizzato al presidente della Repubblica, quanto il fisco le chiede per armamenti. Per questo ha subito il pignoramento. Vengono raccolti fondi per riscattare quanto le era stato pignorato; la solidarieta' e' tale che si raccoglie un fondo ben maggiore per curate e due persone malate di lebbra. L'azione di Loredana Flore e' orientata a denunciare lo spreco di denaro volto alla costruzione di una nuova portaerei italiana: "Con quei 4.000 miliardi potrebbero essere curati tutti i lebbrosi del mondo e si salverebbero cosi' dodici milioni di uomini, donne e bambini". Infatti la cura completa di un malato di lebbra costa 250 mila lire. "Per dare l'esempio abbiamo cominciato da noi, e attualmente contiamo che il nostro gesto possa salvare due vite umane. Lo Stato potrebbe salvarne 12 milioni". I fondi raccolti vengono affidati all'AIFO (Associazione Italiana Amici Raoul Follereau). "La mia scelta di obiezione fiscale - spiega Loredana Flore - non e' evasione: non pago per la guerra ma pago per la pace. Chiedo che il parlamento approvi una legge che dia al cittadino la possibilita' di compiere legalmente una simile opzione. Sarebbe interessante se ad esempio i fondi degli obiettori fiscali potessero essere versati su un capitolo di bilancio destinato a sostenere missioni di pace come quella attuale in Cecenia realizzata da Carlo Gubitosa, obiettore di coscienza al servizio militare".


23 maggio
Il ruolo delle ONG di solidarietà e cooperazione nella gestione delle crisi internazionali: questo il tema dell'incontro del 23 maggio 2000 a Roma. Promotori dell'iniziativa: Forum Solint - Solidarietà e cooperazione
Internazionale (CISP, COOPI, COSV, INTERSOS e MOVIMONDO-MOLISV)


25-26 maggio
Due serate - promosse da Nonluoghi - dedicate al Kurdistan: una a Belluno, l'altra a Trento il 26 maggio. Nel comunicato si legge: "Lì emerge il dramma di una popolazione ormai abbandonata dalla comunità internazionale, nonostante i bambini saltino ancora in aria sulle mine e subiscano i danni (mai verificati da agenzie internazionali) dei bombardamenti chimici irakeni." Viene illustrata l'iniziativa di adozione a distanza di bambini kurdi.


maggio

Il Settore Educazione alla Pace ed alla Mondialità della Caritas Diocesana di Roma e l'associazione ONLUS "Satyagraha - la forza della verità" (web.tiscalinet.it/satyagraha) propongono a tutti gli interessati il
Corso Base di scuola di educazione alla pace 2000


APPELLO PER UN ISTITUTO INTERNAZIONALE DI RICERCA PER LA PACE
Messaggio dal MIR (mirsezpd at libero.it):
"Siamo convinti che per affrontare con successo le problematiche della guerra e della pace sia necessario un loro studio scientifico che abbia carattere continuativo. Già in molti paesi europei, in particolare quelli scandinavi, operano da diversi decenni istituti internazionali di ricerca per la pace finanziati da istituzioni pubbliche (ministeri, regioni, ecc.) In Italia la creazione di un tale Istituto non solo potrebbe fornire utili conoscenze per la messa in opera di una politica estera di pace ma si qualificherebbe anche come un valido ed originale contributo del nostro
paese alla soluzione dei problemi della comunità internazionale.
Nell'anno che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dedicato alla diffusione di una cultura di pace e nonviolenza ci rivolgiamo a tutte le forze politiche perché contribuiscano a creare un Istituto Internazionale di Ricerca per la Pace mediante apposita legge. Tale Istituto, pur godendo di finanziamenti pubblici, dovrà possedere forma giuridica e struttura organizzativa tali da garantire la sua piena autonomia intellettuale e operativa premessa indispensabile per una seria attività scientifica".

Sito stragi

L'Associazione "Vittorio Occorsio" dell'Università di Ferrara mette a punto un sito sulle stragi italiane. Il web ospita materiale giudiziario relativo ai processi per strage. Nel comunicato si legge: "L'idea di un archivio telematico nasce dall'esigenza di mettere a disposizione di tutti coloro che sono interessati allo studio e all'approfondimento della storia delle stragi i materiali che, altrimenti, sarebbero consultabili solo se richiesti negli uffici di cancelleria dei tribunali. L'Associazione "Vittorio Occorsio" dal 1993 ha cominciato a raccogliere questi materiali e ad archiviarli. Stiamo dunque inserendo in rete tutto ciò che era gia disponibile in dischetto; progressivamente procederemo ad inserire la parte in cartaceo. Auspichiamo che la lettura e lo studio di questi materiali consenta, soprattutto ai più giovani, di conoscere alcune delle pagine più celate
della storia italiana".
L'indirizzo è: http://members.xoom.com/stragi/

Giù le mani dalla 185/90

La 185/90 è la legge che dal 1990 regolamenta il commercio di armi. Stabilisce che non si possono vendere armi a nazioni che fanno la guerra o che violano i diritti umani. E' una legge in pericolo e va difesa. Lo chiede un ampio cartello di associazioni (Amnesty International, Archivio Disarmo, Arci, Asal, Associazione per la Pace, Banca Popolare Etica, campagna Chiama l'Africa, Comunità di sant'Egidio, Ctm-Altromercato, Lega obiettori di coscienza, Missionari Comboniani di Padova, Movimondo, Nigrizia, Pax Christi, redazione C'era una volta-Rai3 e Tavola della Pace), insorte contro il disegno di legge n. 4431, presentato il 19 gennaio 2000 dal Governo D'Alema che introduce delle modifiche alla legge in un'ottica di liberalizzazione del mercato degli armamenti.

Gemellaggi con scuole jugoslave

Partono delle iniziative di gemellaggio tra scuole della provincia di Ravenna e scuole jugoslave. Per ora riguardano classi del 5° circolo di Ravenna e del 3° circolo di Cervia, gemellate, rispettivamente, con la scuola Dositej Obradovic di Smederevo e con la scuola Jovan Popovic di Obrenovac. I gemellaggi vengono effettuati tramite l'associazione Un ponte per...



--------- NOTA BENE -----------

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e omissioni.
Grazie!

   Alessandro Marescotti