R: O la borsa o la vita: AIDS e case farmaceutiche



E senza un forte movimento di opinione che "alzi la voce", diritti umani, pace,
giustizia e tutela dell'ambiente, resteranno solo parole.
Sommessamente, ma forse dovrei gridarlo forte, vi consiglio (o vi scongiuro) di
sottoscrivere ed entrare nel "Patto tra i Cittadini del Mondo".
Saluti a tutti da
Gianni.

 http://www.peacelink.it/tematich/pace/pattopax.html
 http://digilander.iol.it/giovaniemissione/campagna4.htm



-----Messaggio Originale-----
Da: "Comitato Paul Rougeau (RM)" <prougeau at tin.it>
A: <pck-pace at peacelink.it>
Data invio: domenica 11 marzo 2001 14.19
Oggetto: Re: O la borsa o la vita: AIDS e case farmaceutiche


> A 07.08 11/03/2001 +0100, vous avez écrit :
> >O la borsa o la vita: AIDS e case farmaceutiche
> >
> >   Trentanove case produttrici, dimentiche della promessa di abbattere i
> >prezzi dei farmaci anti-Aids al fine di fare fronte alla tragica situazione
> >del Sud Africa, stanno tentando di costringere il governo del paese a
> >ritirare il "Medical Act" - che consente di importare e produrre localmente
> >tali farmaci senza pagare i diritti di brevetto, - in quanto contrario alle
> >regole del commercio mondiale in materia di proprietà intellettuale
> >stabilite nel 1994 dal WTO mediante l'accordo Trips , le  quali, per altro,
> >consentono eccezioni nei casi di emergenza. L'Alta Corte di Pretoria ha
> >rinviato il processo
>
> Saluti a Giorgio da Giuseppe.
>
> Questo e' un bell'esempio per riflettere. C'e' la possibilita' materiale di
> dare una mano ad alcuni dei poveri sofferenti del mondo ma non lo facciamo
> per rispettare le regole del dio denaro.
>
> Dicono i ricchi che detengono il potere: 'senza i nostri investimenti le
> ricerche che hanno consetito di trovare dei rimedi che ora aiutano tanta
> gente (nei paesi ricchi) non si sarebbero fatte, percio' dovete rispettare
> la nostra logica che puo' apparire spietata.'
>
> E' possibile che in questa particolare vicenda si arrivi ad un compromeso
> che permetta di dare, avaramente e in ritardo,  un po' di sollievo ai
> poveri che soffrono.
>
> Tuttavia senza un radicale cambiamento dell'ingiusto e violento ordine
> mondiale, stabilito dai forti in favore dei forti, si manterrano e si
> creeranno infinite altre situazioni di abbandono e di sfruttamento dei
> 'poveri cristi' in tutte le parti del mondo.
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