Roma, 3 giugno: Processiamoli!



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Date sent:      	Sun, 28 May 2000 20:36:38 +0200
From:           	Coordinamento Romano per la Jugoslavia <crj at sigmasrl.it>
To:             	crj <crj at sigmasrl.it>
Subject:        	Processiamoli!

ROMA 3 GIUGNO -> NEW YORK 10 GIUGNO

e poi: 
BELGRADO, BERLINO, AMSTERDAM
ed infine: 
un testo in francese sul lavoro del Tribunale indipendente


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ROMA 3 GIUGNO 2000

VIA PIETRO COSSA 40 – SALA UNIVERSITA’ VALDESE

DALLE ORE 9.00 
PROIEZIONE VIDEO, MOSTRE FOTOGRAFICHE
TRIBUNA APERTA TRA I COMITATI E LE ASSOCIAZIONI

ORE 15.00
SESSIONE FINALE DELLA SEZIONE ITALIANA DEL
TRIBUNALE INDIPENDENTE CONTRO I CRIMINI DELLA
NATO IN JUGOSLAVIA

in preparazione della giornata del 3 giugno ricordiamo a tutte le
strutture che intendessero esporre mostre o altro materiale di
contattarci entro il 1 giugno ai nostri indirizzi, ricordiamo
inoiltre che la mattinata potra' essere un giusto momento di
dibattito e di discussione per continuare e programmare le
attivita' inerenti la lotta alla NATO e la solidarieta' con la
Jugoslavia


TRIBUNALE ITALIANO CONTRO I CRIMINI DELLA NATO IN 
YUGOSLAVIA

065181048- FAX 068174010
E-MAIL: s.deangelis at agora.stm.it  ponac at mail.xoom.it

CONTINUANO AD ARRIVARE NUMEROSE LE ADESIONI 
PER LA GIORNATA DEL 3 GIUGNO. 

CI TENIAMO A DIRE CHE NONOSTANTE I NOSTRI CONTINUI
TENTATIVI NE' IL QUOTIDIANO IL MANIFESTO NE' IL 
QUOTIDIANO LIBERAZIONE HANNO PUBBLICATO 
L'APPELLO CON L'ATTO DI ACCUSA AI
NOSTRI GOVERNANTI ED ALLA NATO.


> P R O C E S S I A M O L I  !!
> 
> Il 31 luglio 1999 hanno avuto inizio a New York le attivita' del
> "TRIBUNALE INTERNAZIONALE INDIPENDENTE CONTRO I CRIMINI DELLA
> NATO IN JUGOSLAVIA", promosso da Ramsey Clark, con la stesura di
> 19 punti di accusa contro la NATO ed i governi occidentali.
> 
> Le attivita' del "Tribunale" hanno trovato seguito in molti
> altri paesi del mondo. In Italia il primo novembre 1999 alla
> presenza di Ramsey Clark ha preso il via la sezione italiana del
> Tribunale. Nel corso di questi mesi, confortati dal crescente
> interesse suscitato e dalle numerose iniziative di presentazione
> del "Tribunale Italiano" in molte citta', abbiamo potuto
> verificare  con dati oggettivi la veridicita' delle nostre
> accuse.
> 
> A completamento del lavoro svolto in questi mesi, noi
> sottoscritti firmatari di questo appello accusiamo le massime
> autorità della Repubblica in carica nel marzo 1999 - in
> particolare il presidente del Consiglio dei Ministri Massimo
> D'Alema e i membri del Governo per la partecipazione alla guerra
> illegale e il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
> per non aver difeso la Costituzione - nonchè i loro successori
> per quanto attiene ai crimini in continuità con l'aggressione
> armata, ciascuno secondo la personale responsabilità scaturente
> dalle diverse competenze, azioni e omissioni:
> 
> - per avere collaborato attivamente all'aggressione contro la
> Repubblica Federale Jugoslava, paese sovrano da cui non era
> venuta nessuna minaccia nè all'Italia nè ai suoi alleati;
> 
> - per aver liquidato e vanificato con l'aggressione militare le
> iniziative internazionali tendenti a favorire la soluzione con
> mezzi pacifici dei problemi  esistenti nel Kosovo;
> 
> - per avere violato tutti i principi del diritto internazionale
> e in particolare la Carta delle Nazioni Unite, i principi del
> Tribunale di Norimberga, le Convenzioni di Ginevra e i
> protocolli aggiuntivi sulla tutela delle popolazioni civili,
> nonchè lo stesso trattato istitutivo della NATO;
> 
> - per aver consentito che dal proprio territorio partissero
> attacchi contro istallazioni e popolazioni civili, condotti su
> obiettivi e con armi appositamente studiate per infliggere il
> massimo danno, anche protratto nel tempo, alle persone e alle
> loro condizioni di vita (attacchi deliberati contro strutture
> civili, bombe a grappolo);
> 
> - per aver consentito l'utilizzo massiccio di proiettili e
> missili all'uranio impoverito, causando danni incalcolabili e
> per un tempo indeterminato alle popolazioni della Federazione
> Jugoslava, con enormi rischi attuali anche per i volontari
> civili e per i militari italiani impegnati nel Kosovo.
> 
> - per aver partecipato al bombardamento di impianti chimici e
> farmaceutici, causando deliberatamente danni ambientali di
> enorme rilevanza, tali da configurare una vera e propria guerra
> batteriologica, chimica e nucleare;
> 
> - per aver danneggiato l'economia della Costa Adriatica con la
> chiusura degli aeroporti civili e per aver consentito e cercato
> di occultare lo smaltimento di ordigni bellici nelle acque
> territoriali italiane e in quelle immediatamente adiacenti,
> causando danni alle persone, all'ambiente, all'economia;
> 
> - per aver violato la Costituzione italiana e ignorato le
> procedure che essa impone in caso di stato di guerra, guerra che
> non può mai essere intrapresa dall'Italia ma solo combattuta per
> difendere dall'aggressione altrui
>  il nostro paese e i paesi di cui l'Italia sia impegnata a
>  condividere la
> difesa;
> 
> - per avere attivamente collaborato ad affamare e sacrificare la
> popolazione della Jugoslavia, sia nel corso della guerra sia con
> l'imposizione di misure di embargo internazionalmente
> illegittime;
> 
> - per avere attivamente collaborato a esercitare pressioni e
> ingerenze contro un paese sovrano e le sue legittime
> istituzioni;
> 
> - per avere inviato truppe e personale civile a governare
> territori ridotti di fatto a nuovi protettorati e colonie, senza
> peraltro impedire nel Kosovo la persecuzione sistematica e
> l'espulsione della popolazione di etnia
>  serba e di altre etnie non albanesi, nonchè degli stessi
>  abitanti di etnia
> albanese considerati non affidabili o dissidenti dal nuovo
> potere di fatto ivi insediato in violazione della risoluzione
> 1244 dell'ONU;
> 
> - per aver usato la Missione Arcobaleno come operazione di
> promozione e legittimazione della guerra, e per avere allo
> stesso fine attivato o favorito una disinformazione e propaganda
> di guerra;
> 
> - per avere rinunciato all'esercizio della sovranità del nostro
> paese e al diritto-dovere di controllo delle attività che vi
> svolgono comandi, strutture e mezzi militari stranieri;
> 
> - per avere acconsentito a modificare, senza nessuna decisione
> del Parlamento, lo "status" politico e giuridico della NATO.
> 
> Queste accuse, saranno esposte e ampiamente documentate il 3
> giugno a Roma nella sessione plenaria del Tribunale Indipendente
> contro i crimini NATO costituitosi in Italia che si terrà presso
> l'Università Valdese (via Pietro Cossa 40) e saranno quindi
> portate a New York, dove il 10 giugno si riunirà il Tribunale
> Internazionale Indipendente promosso dall'ex Ministro della
> Giustizia USA Ramsey Clark.
> 
> Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni, le personalità
> consapevoli della necessità di impedire che tali crimini siano
> perpetuati e diventino anzi la norma delle relazioni
> internazionali, a sostenere l'iniziativa della sezione italiana
> del Tribunale Clark e la raccolta di testimonianze e documenti e
> partecipare attivamente all'assemblea del 3 giugno a Roma.

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NEW YORK

AGGIORNAMENTI SULLA ORGANIZZAZIONE DELLA 
GIORNATA DEL 10 GIUGNO

http://www.iacenter.org/warcrime/index.htm

ADDRESS CORRECTION -- The June 10 International Tribunal 
on U.S./NATO War Crimes Against Yugoslavia will be held at 
66th St. and Amsterdam (10th Ave.). (NOT at 64th and 9th.) 
Please forward this correction to all those planning on 
attending. 

- and - 

*YOU STILL HAVE A CHANCE to contribute to the Program 
Journal for the June 10 INTERNATIONAL TRIBUNAL ON 
U.S./NATO WAR CRIMES

***DEADLINE FOR PROGRAM JOURNAL EXTENDED TO 
FRIDAY, MAY 26 

A special Program Journal will be produced for the June 10
International Tribunal on U.S./NATO War Crimes in Yugoslavia. 

The June 10 International Tribunal is the culmination of a global
truth-telling campaign. Scores of hearings in countries around 
the world have collected eyewitness testimony, expert 
testimony and analysis. All of this will be presented on June 10. 

The Program Journal is a great opportunity for individuals and
organizations to show their commitment to this landmark 
struggle for justice. It is the key instrument for defraying the 
expenses of the Tribunal. 

Please consider contributing to this beautiful commemorative 
book.
A Display Ad can be a message of solidarity or protest, a
greeting, a remembrance of loved ones, a poem, a book or 
Web site promotion, or whatever you find appropriate. You can 
also be listed as a Sponsor or Supporter.


You and all those attending the International Tribunal will
receive the program journal. Copies will be sent around the 
world to all those who organized hearings, to human rights
organizations, schools and libraries. 

DISPLAY AD INFORMATION 

Full-page Ad (7.25"wide x 9.75" high) is a $1000 donation. 
Half-page Ad (7.25" wide x 4.75" high) is a $500 donation. 
Quarter-page Ad (3.5" wide x 4.75" high) is a $250 donation. 
Ads can be designed by our Journal staff if requested. Or you 
can send in camera-ready copy by mail or deliver it to the 
International Action Center. Text for a Display Ad can be faxed 
to 212-675-7869 or mailed. 

SPONSOR/SUPPORTER LISTINGS. 
You can be listed in the journal as a Sponsor for a $100 
donation.
Supporter listings require a $50 donation. Please indicate how
your want your name listed when you send in your response. 

SATURDAY, MAY 20 IS THE DEADLINE FOR ORDERS, AD 
COPY AND PAYMENT 

HOW TO PLACE YOUR ORDER 
You can place your order on-line or through the mail. For on-line
orders, go to the People’s Rights Fund web site at  
www.peoplesrightsfund.org. 
(This site was just updated to accept donations for June 10.) 

Send mail orders with payment to: International Action Center, 
39 W. 14 St. #206, NY, N.Y. 10011. Write checks to the 
"People's Rights Fund/Tribunal." For Display Ads, include the 
text for the ad or when and how you are sending camera-ready 
copy. For sponsor or supporter listings, indicate how you wish 
to be listed. Include your name, address, phone number, e-mail 
address, and group/school/union affiliation. Also, indicate if you 
want the Program Journal sent to you because you won't be 
attending the June 10 Tribunal. 

Call 212-633-6646 if you have questions or e-mail
iacenter at iacenter.org 

We will not let the history of war crimes be written by the
perpetrators. There is nothing more
important than to tell the truth about U.S.-NATO war crimes
against Yugoslavia and the horrible reality of the occupation of
Kosovo. We need your voice, your words and your support now. 

---

BELGRADO

LA NATO SOTTO PROCESSO NEI TRIBUNALI JUGOSLAVI

STOP NATO: NO PASARAN! - 
HTTP://WWW.STOPNATO.COM

Serbs To Charge Western Leaders With War Crimes

BELGRADE, May 21, 2000 -- (Reuters) Serbia's public 
prosecutor said on Saturday charges would shortly be filed 
against Western leaders accusing them of committing war 
crimes against the civilian population during last year's NATO 
air war. "Charges will be filed in the coming days against 
leading figures of the most responsible NATO countries for war 
crimes against the civilian population committed in Yugoslavia 
during the March 24 to June 8 aggression last year," the state 
news agency Tanjug quoted prosecutor Dragisa Krsmanovic 
as saying. The list of the accused includes U.S. President Bill 
Clinton, former NATO Secretary General Javier Solana and 
leaders of Britain, France and Germany.
An investigation against Western leaders was opened last 
year. The accusations included violation of the Geneva 
convention on the conduct of war by using cluster bombs, 
attacks on civilians and residential areas and attacks on non-
military targets. The president of Serbia's Supreme Court, 
Balsa Govedarica, said "trials of the organizers of the 
aggression against Yugoslavia, given their specific nature 
which will certainly provoke a lot of public attention, would be 
conducted before a court made up of judges from the entire 
republic." NATO, which launched the air strikes over 
Yugoslavia's repression of Kosovo's Albanians, insisted 
throughout the campaign it was aiming only at military targets 
and said it took all possible precautions to avoid civilian 
casualties. 
When the Washington-based Human Rights Watch
said in February 500 civilians had been killed by the air strikes,
NATO said its report constituted legitimate criticism but that
NATO's its actions could not be compared with Serb violence in
Kosovo. The UN's International Criminal Tribunal for former
Yugoslavia (ICTY) indicted Yugoslav President Slobodan 
Milosevic and four other top Yugoslav Serb officials last year for 
alleged war crimes in Kosovo. Krsmanovic said Yugoslavia did 
not recognize the UN court based in The Hague. He also said 
an investigation was being conducted against Bernard 
Kouchner, head of the U.N.-led administration in Kosovo, and 
ethnic Albanian leaders Hasim Thaqi and Agim Ceku for 
alleged genocide against Serbs and other non-Albanians. 
NATO-led forces and the United Nations took de facto control 
of Kosovo last June after Yugoslav security forces pulled out of 
the province. Over 200,000 Serbs and other minorities have 
fled Kosovo since then, fearing revenge attacks by
the ethnic Albanian majority which suffered years of Serbian
repression. Yugoslavia has accused international forces of not
fulfilling its task to protect the entire Kosovo population.

---

BERLINO

ATTO D'ACCUSA DEL TRIBUNALE EUROPEO (NON 
UFFICIALE) SULLA GUERRA DELLA NATO CONTRO LA 
JUGOSLAVIA

Anklage beim Internationalen Europäischen (inoffiziellen) 
Tribunal über den NATO-Krieg gegen Jugoslawien 
(Sonderbeilage der Tageszeitung junge Welt von Mittwoch, 24. 
Mai 2000)

http://www.jungewelt.de/2000/05-25/004.shtml 
http://www.jungewelt.de/2000/05-24/004.shtml
http://www.jungewelt.de/2000/05-24/001.shtml
http://www.nato-tribunal.de/

---

AMSTERDAM

IL 9 GIUGNO IL GOVERNO OLANDESE SOTTO PROCESSO 
IN TRIBUNALE

>Herman de Tollenaere wrote:
>
>> On Friday 9 June, at the "Paleis van Justitie" [court house] in
Amsterdam,
>> Dutch Government Ministers will be on trial for the NATO
>> bombing of Yugoslavia in 1999.
>>
>> In 1999, 29 citizens of Yugoslavia, victims of the bombs,
>> started this court case against Ministers Kok [Prime Minister],
>> Van Aartsen [Foreign Affairs], and De Grave [Defense]. In May
>> 1999,  the judge did not grant their request for summary
>> proceedings. However, he also did not throw out the case, as
>> pro-war politicians might have liked.
>>
>> The case starts Friday 9 June, 11 o'clock at the "Paleis van
>> Justitie", Prinsengracht 434 in Amsterdam. The court case is
>> public. So, the lawyers of the bombing victims call on peace
>> activists to come.
>> 
>> Herman de Tollenaere

---


                   CE "STALINISME" NE LES ENERVE PAS :

                                 De : sinbad
                          À : controle_omc at club.voila.fr 
                          Date : Vendredi 26 Mai 2000 05:18
                   Sujet : [controle_omc] Les crimes du Pentagone
exposés !


Un nouveau rapport établi par le journaliste américain Seymour
Hersh (1), confirme que les troupes US ont massacré des 
soldats irakiens le 2 Mars 1991, aprés le cessez le feu qui mit 
fin à la guerre du Golfe. Le rapport de Hersh a été publié dans 
le magazine New Yorker du 22 Mai 2000. Selon le rapport, le 
Général McCaffrey a ordonné le massacre de soldats irakiens 
Ce massacre avait été cité lors des auditions sur les crimes de 
guerre tenues par les groupes antiguerre, peu de temps après 
la guerre du Golfe. D'aprés les transcriptions de ces exposés 
du 11 Mai 1991, La Commission d' Enquêtes du Tribunal 
International des Crimes de Guerre: "Une division des Gardes 
Républicains qui se retirait, sans protection, le long de l' 
autoroute 8 qui surplombe des marécages, fut attaquée sans 
raison. . . Les films pris pendant l'attaque parlent d' eux mêmes: 
Les troupes sous les ordres de McCaffrey, lancèrent une 
attaque simultanément avec hélicoptères Apaches, tanks, 
artillerie, et missiles guidés au laser. Sur le film on peut 
entendre la description du commandant de l' opération: "Nous 
nous mirent en position comme pour un tir au pigeon. Nous les 
avons littéralement rétamés" Ceci est sur le film! Des milliers 
de soldats irakiens tués et pas une perte américaine. Le 
massacre fut ordonné par le général McCaffrey, aujourd' hui, 
"Tsar" de la lutte anti-drogue sous l'administration Clinton, 
poste équivalent à une position de ministre. Cela signifie que le 
le général 4 étoiles "à la retraite" fait partie du cercle des 
privilégiés de la Maison Blanche. Parlons donc du pouvoir civil 
sur les militaires américains, il semblerait que les généraux 
tracent les lignes de la politique à suivre ! McCaffrey est aussi l' 
architecte des préparatifs militaires US en Colombie. Le plan 
du général comprend 1 milliards 700 millions de dollars 
destinés à lancer une nouvelle guerre américaine de style 
Vietnam, cette fois-çi, contre le peuple colombien. Le 
reportage de Hersh ajoute de nouveaux détails a ceux qui avait 
été cités durant les auditions sur les crimes de guerre, 
particulièrement sur le rôle joué par le général McCaffrey. 
Selon Hersh, L' officier responsable des opérations, Patrick 
Lamar, rapporte que le soit disant tir irakien sur les troupes US, 
prétexte invoqué pour justifier , n' était qu' "une gigantesque 
escroquerie. Les Irakiens ne faisaient absolument rien. J' avais 
dit à McCaffrey que j' avais des difficultés à confirmer le tir 
irakien sur nos troupes." Le Lieutenant-Général John J. 
Yeosock ajoute: "Ce que Barry (McCaffrey) finissait par faire 
était de livrer bataille aux dunes de sable et de se déplacer 
rapidement. McCaffrey cherchait à avoir 'sa' bataille".
Le Major Général Ronald Griffith dit que McCaffrey "fit une
bataille de ce qui n' en était pas." Ceci est une partie des
accusations présentée par Sara Flounders, maintenant co-
directrice de L' International Action Center. Depuis le début , le 
Pentagone a eu en sa possession des évidences 
documentées, y compris des heures de bandes video sur l' 
assaut mortel d' unités sans défense. Le 8 Mai 1991, le New 
York Newsday fit un reportage sur ce massacre, basé sur des 
films pris par l' armée US. L' armée avait ouvert une enquête en 
Août 1991 sur les accusations de crimes de guerre y compris 
le massacre de soldats en pleine retraite ainsi qu' un massacre 
de prisonniers irakiens désarmés.
Selon le reportage de Hersh, les unités de McCaffrey ouvrir le
feu, avec des mitrailleuse de gros calibre, exterminant un 
groupe de prés de 400 prisonniers de guerre désarmés. L' 
enquête avait révélé que McCaffrey avait ordonné de tue les 
troupes irakiens durant leur retraite, aprés le cessez le feu, 
mais que cela était justifié et n' était pas un crime de guerre. C' 
est le genre de décision que l' on peut comparer avec les 4 
policiers qui tirèrent 41 balles sur l' immigrant guinéen Amadou 
Diallou, pas du tout armé, à New York en 1999.

Le massacre des soldats irakiens en retraite a fait l' objet d' un
livre "The Fire This Time", par Ramsey Clark, ancien Ministre 
de la Justice des États Unis et fondateur du "International Action
Center". Ce livre raconte l' histoire de soldats irakiens qui
accouraient, les bras levés, pour se rendre aux soldats
américains, essayant de se rendre, occasion qui leur fut refusé
par des troupes trop contentes de pouvoir tuer impunément. 
Clark décrit aussi comment les jeunes conscrits irakiens 
terrifiés et enfermés dans leur bunker de sable, furent enterrés 
vivants par les lames de bulldozer montées à l' avant des tanks. 
Il est intéressant de remarquer que Timothy McVeigh, 
condamné pour l'attentat à la bombe contre l' immeuble fédéral, 
à Oklahoma City et ancien combattant de la Guerre du Golfe, 
avait mentionné l'enterrement de soldats irakiens terrés dans 
leurs bunkers de peur de se rendre, suite aux fusillades sur 
ceux qui avaient tenté de le faire. Merci l' humanisme du monde 
capitaliste, et que ceux qui pensent que le Système est 
amendable y pensent à deux fois.
McVeigh avait mentionné ce fait pour mettre en évidence, 
durant sa défense, que la violence est de toute façon 
institutionalisée par le gouvernement US. Si cela excuse son 
geste ou pas, est une tout autre affaire. Le livre de Clark, 
expose également d' autres crimes de guerre qui sont devenus 
le pilier central de la stratégie de l' impérialisme US: la 
destruction systématique des infrastructures civiles d' un pays. 
Le livre "The Fire This Time" cite un article du Whashington 
Post du 23 juin 1991, basé sur des interviews accordés par 
quelques uns des planificateurs de haut niveau de la Guerre du 
Golfe. Le reporter du WP, Barton Gellman, écrivait "De 
nombreuses cibles n' ont pas été choisies en premier
lieu pour leur contribution à une défaite militaire de l' Irak. .
.Les militaires pensaient que les bombardements 
amplifieraient l'impact économqiue et psychologique de l' 
embargo international sur la société irakienne. Étant donné les 
objectifs poursuivis, les dommages faits aux structures civiles, 
sont invariablement décrits par les porte paroles officiels de l' 
armée, comme des dommages collatéraux ou involontaires, 
alors qu' ils ne le sont pas. Le but poursuivi était de faire le plus 
grand dommage aux capacités de l'Irak à se maintenir et se 
développer en tant que société industrielle."

La même stratégie a été utilisée huit ans plus tard, en
Yougoslavie, lors des bombardement de l' USA/OTAN sur la 
Serbie et le Kosovo. Une nouvelle audition sur les nouveaux 
crimes de guerre américains a été mise sur pied, sur l' initiative 
du "International Action Center". La Commission d' Enquête sur 
les Crimes de Guerre US-OTAN en Yougoslavie a commencé 
à fonctionner le 31 Juillet 1999. Ramsey Clark a établi une liste 
de 19 chef d'accusation pour crimes de guerres, crime contre l' 
humanité et crime contre la paix à l' encontre des leaders 
américians et des pays de l' OTAN. Le "International Action 
Center " va ouvrir les séances du Tribunal Mondial sur les 
Crimes de Guerre commis contre Le Peuple de Yougoslavie, à 
New York, le 10 Juin 2000. Sara Flounder, la coordinatrice de 
la commission d' enquête a précisé:
"Bien que nous ne pouvons procéder aux arrestations des 
criminels identifiés, nous voyons en cette procédure juridique 
un défi au pouvoir arrogant et arbitraire. Nous sommes confiant 
qu' il s'agit là d' un premier pas d' un processus qui continuera 
de résonner à travers les pays de l' OTAN et parmi les peuples 
ciblés par le Nouvel Ordre Mondial." "la IAC a commencé un 
mouvement qui a encouragé des milliers de personnes à 
exposer les crimes de l'OTAN et à montrer leur solidarité avec 
la Yougoslavie. Des audiences sur les crimes se sont tenus à 
Oslo à Berlin à Belgrade à Kiev à Athènes, à Sydney, dans 24 
villes et 14 pays à travers le monde." Les lecteurs qui veulent 
obtenir des précisions sur les audience contre les crimes de 
guerre : International Action Center au (212) 633-6646 email 
iacenter at iacenter.org www.iacenter.org

sinbad

(1) S. Hersh a obtenu le prix Pulitzer pour avoir exposé le
massacre de civils vietnamiens dans le village de Milay, durant 
la guerre au Vietnam.. Ce massacre je le rappelle n' était pas 
une "bavure" mais faisait partie du "Program Phoenix" 
programme d'extermination des civils soupçonnés d' aider l' 
OPA Vietcong.


 --------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -
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                 RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU 
    e-mail: crj at sigmasrl.it - URL: http://marx2001.org/crj
         http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
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