adesioni aggiorn al 22 maggio



ROMA 3 GIUGNO 2000
VIA PIETRO COSSA 40 - SALA UNIVERSITA' VALDESE
DALLE ORE 9.00
 PROIEZIONE VIDEO, MOSTRE FOTOGRAFICHE
TRIBUNA APERTA TRA I COMITATI E LE ASSOCIAZIONI

ORE 15.00
SESSIONE FINALE DELLA SEZIONE ITALIANA DEL TRIBUNALE INDIPENDENTE CONTRO I
CRIMINI DELLA NATO IN JUGOSLAVIA
P R O C E S S I A M O L I  !!

VI COMUNICHIAMO LE NUOVE ADESIONEI PERVENUTE IN QUESTI GIORNI



Caro Stefano,
     ti comunico la mia adesione personale alla manifestazione ed
all'iniziativa del Tribunale Clark della quale condivido, fatto salvo
qualche dettaglio, l'impostazione e gli scopi.
 Cordialmente
          Domenico Gallo

Prof.  Angelo Baracca,
 Lidia Campagnano

Fausto Sorini della Direzione nazionale del PRC
Maurizio Zamboni capogruppo prc comune di bologna,
Giuseppina Tedde capogruppo PRC provincia di Bologna
Monteventi Valerio,
Orsola Mazzola,
Giorgio Riolo
La Commissione Esteri della Federazione PRC di Bologna
Il Comitato contro la Guerra di Bologna
Inoltre da Bologna ci sono giunte piu' di 200 firme di sottoscrizione all'
appello.


Aderisce all'iniziativa del 3 giugno a Roma il 'coordinamento torinese per
la Jugoslavia'.
Saluti
Rino Lamonaca


L'Associazione "Internazionalismo e solidarietà" aderisce
all'appello e sarà presente all'assemblea nazionale del
Tribunale Clark a Roma il 3 giugno. Diamo inoltre
comunicazione dell'iniziativa prevista a Trieste il 26 maggio
prossimo.


p. l'ass.
Giorgio Ellero
Trieste

Il circolo agora' di Pisa aveva aderito e continua ad aderire al tribunale
contro i crimini di guerra della NATO ed a tutte le sue attivita' presenti
e future, a meno che non avvengano cambiamenti sostanziali di linea, che ci
sembrano improbabili.
Ciao
Per il circolo agora'
Valter

condividendo i punti di accusa contro la Nato aderisco all'appello promosso
dal Tribunale Internazionale contro i crimini della Nato in Yugoslavia
carla francone, direttore periodico comunista nuova unità

Caro De Angelis,

condivido pienamente i punti dell'atto di accusa contro la NATO e i governi
che l'hanno appoggiata nel corso della guerra nei Balcani del 1999.

Per quanto riguarda il punto in cui si parla dell'uranio impoverito e dei
rischi per i militari italiani, purtroppo non e' piu' un rischio ma una
realta': alcuni soldati italiani sono gia' morti di leucemia, come risulta
da quanto affermato nel sito dell'Osservatorio Etico Ambientale "Stop U238".

Cari saluti,
Marco Pavone

Seguiamo con grande interesse le vostre iniziative, ma non possiamo
partecipare attivamente perchè siamo molto impegnati con tebio-contro gli
organismi geneticamente modificati qui a Genova.
Per favore, continuate a tenerci informati! Grazie !
p.il centro ligure di documentazione per la pace
Norma Bertullacelli
normadario at iol.it

testo dell'appello:

Il 31 luglio 1999 hanno avuto inizio a New York le attivita' del
"TRIBUNALE INTERNAZIONALE INDIPENDENTE CONTRO I  CRIMINI DELLA NATO IN
JUGOSLAVIA", promosso da Ramsey  Clark, con la stesura di 19 punti di accusa
contro la NATO ed i governi occidentali.

Le attivita' del "Tribunale" hanno trovato seguito in molti altri paesi del
mondo. In Italia il primo novembre 1999 alla presenza di Ramsey Clark ha
preso il via la sezione italiana del Tribunale. Nel
corso di questi mesi, confortati dal crescente interesse suscitato e dalle
numerose iniziative di presentazione del "Tribunale Italiano" in molte
citta', abbiamo potuto verificare  con dati oggettivi la veridicita' delle
nostre accuse.

A completamento del lavoro svolto in questi mesi, noi sottoscritti firmatari
di questo appello accusiamo le massime autorità della Repubblica in carica
nel marzo 1999 - in particolare il presidente del Consiglio dei Ministri
Massimo D'Alema e i membri del Governo per la partecipazione alla guerra
illegale e il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per non aver
difeso la Costituzione - nonchè i loro successori per quanto attiene ai
crimini in continuità
con l'aggressione armata, ciascuno secondo la personale responsabilità
scaturente dalle diverse competenze, azioni e omissioni:

- per avere collaborato attivamente all'aggressione contro la Repubblica
Federale Jugoslava, paese sovrano da cui non era venuta nessuna minaccia nè
all'Italia nè ai suoi alleati;

- per aver liquidato e vanificato con l'aggressione militare le iniziative
internazionali tendenti a favorire la soluzione con mezzi pacifici dei
problemi  esistenti nel Kosovo;

- per avere violato tutti i principi del diritto internazionale e in
particolare la Carta delle Nazioni Unite, i principi del Tribunale di
Norimberga, le Convenzioni di Ginevra e i protocolli aggiuntivi sulla tutela
delle popolazioni civili, nonchè lo stesso trattato istitutivo della NATO;

- per aver consentito che dal proprio territorio partissero attacchi contro
istallazioni e popolazioni civili, condotti su obiettivi e con armi
appositamente studiate per infliggere il massimo danno,
anche protratto nel tempo, alle persone e alle loro condizioni di vita
(attacchi deliberati contro strutture civili, bombe a grappolo);

- per aver consentito l'utilizzo massiccio di proiettili e missili
all'uranio impoverito, causando danni incalcolabili e per un tempo
indeterminato alle popolazioni della Federazione Jugoslava, con
enormi rischi attuali anche per i volontari civili e per i militari italiani
impegnati nel Kosovo.

- per aver partecipato al bombardamento di impianti chimici e farmaceutici,
causando deliberatamente danni ambientali di enorme rilevanza, tali da
configurare una vera e propria guerra
batteriologica, chimica e nucleare;
 - per aver danneggiato l'economia della Costa Adriatica con la chiusura
degli aeroporti civili e per aver consentito e cercato di occultare lo
smaltimento di ordigni bellici nelle acque territoriali
italiane e in quelle immediatamente adiacenti, causando danni alle persone,
all'ambiente, all'economia;

- per aver violato la Costituzione italiana e ignorato le procedure che essa
impone in caso di stato di guerra, guerra che non può mai essere intrapresa
dall'Italia ma solo combattuta per difendere dall'aggressione altrui il
nostro paese e i paesi di cui l'Italia sia impegnata a condividere la
difesa;

- per avere attivamente collaborato ad affamare e sacrificare la popolazione
della Jugoslavia, sia nel corso della guerra sia con l'imposizione di misure
di embargo internazionalmente illegittime;

- per avere attivamente collaborato a esercitare pressioni e ingerenze
contro un paese sovrano e le sue legittime istituzioni;

- per avere inviato truppe e personale civile a governare territori ridotti
di fatto a nuovi protettorati e colonie, senza peraltro impedire nel Kosovo
la persecuzione sistematica e l'espulsione della popolazione di etnia serba
e di altre etnie non albanesi, nonchè degli stessi abitanti di etnia
albanese considerati non affidabili o dissidenti dal nuovo potere di fatto
ivi insediato in violazione della risoluzione 1244 dell'ONU;

- per aver usato la Missione Arcobaleno come operazione di promozione e
legittimazione della guerra, e per avere allo stesso fine attivato o
favorito una disinformazione e propaganda di guerra;

- per avere rinunciato all'esercizio della sovranità del nostro paese e al
diritto-dovere di controllo delle attività che vi svolgono comandi,
strutture e mezzi militari stranieri;

- per avere acconsentito a modificare, senza nessuna decisione del
Parlamento, lo "status" politico e giuridico della NATO.

Queste accuse, saranno esposte e ampiamente documentate il 3 giugno a Roma
nella sessione plenaria del Tribunale Indipendente contro i crimini NATO
costituitosi in Italia che si terrà presso
l'Università Valdese (via Pietro Cossa 40) e saranno quindi portate a New
York, dove il 10 giugno si riunirà il Tribunale Internazionale Indipendente
promosso dall'ex Ministro della Giustizia USA
Ramsey Clark.

Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni, le personalità consapevoli
della necessità di impedire che tali crimini siano perpetuati e diventino
anzi la norma delle relazioni internazionali, a sostenere
l'iniziativa della sezione italiana del Tribunale Clark e la raccolta di
testimonianze e documenti e partecipare attivamente all'assemblea del 3
giugno a Roma.


Stefano de Angelis, Carlo Pona, Paolo Pioppi, Fulvio Grimaldi, Pasquale
Vilardo, Marinella Correggia, Giovanni Russospena, Gabriele Cerminara,
Elettra Deiana, Nella Ginatempo,Ambretta Rampelli, Giulia Baroni, Aldo
Bernardini,
Luisa Morgantini, Ivan Pavicevac, Anna Kosic  Il Comitato contro al guerra e
la NATO - Ravenna e il Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO
Centro di documentazione "Patrizia Gatto" di Napoli. L.Cortesi, "Giano"
Giovanna Ricoveri, direttrice della rivista telematica Ecol,ogia politica
Giorgio Nebbia, professore emerito università di Bari
lavoratori autorganizzati Slai-Cobas di Ravenna ,Alberto
Bernardini,Dipartimento di Costruzioni e Trasporti Universita' di Padova
 Alessandra Areni,Eduardo Missoni, Paolo Rosignoli (editore, Ed. Achab)
Daniel Amit (Un. Di Roma),Lucio Chiappetti (IFCTR/CNR - Milano)
Luisa Morgantini (Parl. Europeo)  Romano Oss. >Loredana e luigi
Daniele Barbieri, cantieri sociali di Imola ,Roberto Foco
Patrizio E. Tressoldi -Universita' di Padova
francesco magnocavallo < Giorgio Cortellessa <
Cesare ASCOLI - C.N.R. Pisa - Franco Marenco -
christian fischer -  (Uve Fischer)
"Stefano Corradino Orvieto" < "Missoni Eduardo" <
Fabio Baglioni (Casale Podere Rosa) - (StudenteGianLuca Schiavon)
Fabiana Fantinel < Mauro Cristaldi < "Antonino Drago"
"Fabio Marcelli" Andrea Catone"Gennaro Carotenuto"  Daniella Ambrosino
Lucio Triolo (ENEA) Luca Nencini (ENEA) Beatrice De Blasi (Pres. SCI)
Vincenzo Caffarelli (ENEA) "Roberto Verdi"  Claudio Delbianco
"franco romanò"  Lorenzo Savioli, World Health Organization
Mario Patuzzo - Verona  , Enrico Giardino (Forum DAC -tel.  06-3016877)
Francesca Lepori  Massimo Zucchetti politecnico Torino
Marco Spada  Alessandra Filabozzi - LURE Centre Universitaire Paris Sud -
 Alberto Tarozzi  Dr Libero Vitiello Universita' di Padova
Enrico Peyretti Torino  Vincenzo Brandi ENEA - vincenzo brandi


gruppi/associazioni
Archivio Disarmo (Ornella Cacciò)
AIASP (Associazione Internazionale di amicizia e solidarietà con i
Popoli)
Rete Associazioni Popolari
OVD (Operatori volontari Difesa)
Casa dei Popoli di Roma
Coordinamento MAGMA/USCITA DI SIKUREZZA
most za beograd - un ponte per belgrado in terra di Bari
SCI
DP (Democrazia Popolare - Sinistra Unita)
Forum DAC -tel.  06-3016877
Coordinamento Romano per la Jugoslavia
La redazione della rivista MAREA
Cipax - Centro Interconfessionale per la Pace - Roma -
 Circolo "Puletti" del PRC ENEA Casaccia
Elena Fido e Stefano Minello
Il KOLLETTIVO ESTRELLA ROJA DI CESENA
 Luigia Spaccamonti
Bologna, ASSOCIAZIONE ITALIA-NICARAGUA Circolo di Viterbo
 Andrea Fumagalli
Docente di Economia Politica Most za Beograd - Un ponte per Belgrado in
terra di Bari
Associazione culturale di solidarietà con la popolazione jugoslava RED GHOST
(materiali per la controinformazione e la lotta) - Ravenna,
Spazio Libero Autogestito PelleRossa - Cesena,
Comitato contro la guerra e la NATO - Ravenna,
Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO  Gordon Poole Roberto
Sensi
Giulio Sensi, Lucca
 Centro di Comunicazione Antagonista - Cremona
Sergio Ruggieri
Segreteria Federazione di Ancona P.R.C.
Rossana Montecchiani
Comitato Politico Nazionale P.R.C.

Antonio Bruno
Vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo -  Sinistra verde
0339 3442011
bruno at aleph.it
FOSCO VALENTINI e MICHELA MELER

Maurizio Poletto - della segreteria CGIL -Torino.
La redazione de 'la nostra lotta'
 comunità di via Gaggio
Giorgio Cadoni

Valerio Gennaro,Medici per l'Ambiente (ISDE-Genova)

 Roberto Spaccia
Antonio Moscato
Storia del movimento operaio
Università di Lecce

PAOLO TREZZI
che come gruppo KHORAKHANE' "a forza di essere vento" Centro ricerca
/intervento sui temi delle guerre, dell'economia e dei diritti umani

DEL cENTRO iNTERNAZIONALE CROCEVIA il
vostro appello
Antonio onorati, presidente

aderisco.
John Gilbert
Coordinatore Nazionale
Lettori Universitari
SNUR-CGIL (Universita' e Ricerca) Anna Kosic Il Coordinamento Romano per la
Jugoslavia