Un appuntamento con il sindaco



Agli organismi e ai soggetti interessati alla

Biennale della nonviolenza



Cari amici,

come molti fra voi sapranno, il progetto della Biennale della nonviolenza,
prevista in Sicilia nell'anno 2001, è stato avviato circa due anni fa con
il favore del presidente della Provincia di Catania, Nello Musumeci, e con
la successiva adesione del sindaco del Comune di Catania, Enzo Bianco.

Purtroppo però, in tanto tempo, l'impegno delle due amministrazioni è
risultato soltanto di forma ed il comitato "Stop war", responsabile del
progetto, ha potuto procedere solo con gravi difficoltà al parziale
svolgimento del proprio programma di lavoro, non disponendo ovviamente di
risorse materiali adeguate alla predisposizione e alla realizzazione di una
rassegna internazionale di eventi, che ha fino ad oggi riscontrato
l'interesse di oltre 500 enti sparsi nel mondo (associazioni, enti locali,
scuole, giornali, università, movimenti artistici, civili e religiosi).

Per questa ragione, nell'intento generale di verificare, definire e
concretizzare, i propositi degli amministratori pubblici coinvolti, il
comitato "Stop war", in occasione della recente campagna elettorale per il
rinnovo dell'amministrazione comunale, ha voluto incontrare i sei candidati
alla carica di sindaco della città di Catania, al fine di conoscere le
opinioni di ciascuno di essi riguardo al progetto in causa.

Nel corso degli incontri tutti i candidati hanno espresso un vivo
apprezzamento per l'iniziativa, dichiarando il proprio prioritario
interesse affinché venga ospitata in Sicilia - e segnatamente, anche nella
città di Catania - la citata manifestazione internazionale, di conseguenza
accogliendo volentieri la proposta dell'incontro di una delegazione del
comitato, con chi di loro fosse risultato eletto, per il giorno di sabato
13 maggio 2000 alle ore 10 in Sala Giunta del Palazzo Municipale.

In data 5 maggio pertanto, dopo alcuni contatti informali, il comitato
confermava con un documento, al sindaco eletto, Umberto Scapagnini, la
presenza di una propria delegazione all'appuntamento precedentemente
stabilito.

Sabato 13 maggio, la delegazione - di cui facevano parte anche alcuni
giornalisti e gli esponenti delle organizzazioni: AIG-Hostelling
International, AGESCI, ANPAS, Casa della Speranza, Centro Regionale Unesco,
Comitato civico contro l'elettrosmog, Comunità Baha'i, Comunità di
Sant'Egidio, Ekos, Unicef - si recava al Palazzo di Città ma non vi trovava
il sindaco, trattenuto altrove da sopravvenuto e irrinunciabile impegno,
secondo quanto riferito dal capo dell'ufficio di gabinetto. Lo stesso
peraltro si premurava di assicurare che il lunedì successivo avrebbe
comunicato la data a cui l'appuntamento sarebbe stato rinviato.

Martedì 16 maggio, non avendo nel frattempo ricevuto alcuna comunicazione,
si ritornava al Palazzo Municipale, onde chiedere una spiegazione al capo
dell'ufficio di gabinetto. In suo luogo si presentava il vice-capo
dell'ufficio, il quale non sembrava essere stato messo a conoscenza del
problema, ma che comunque al fine di risolverlo chiedeva nuovamente i
recapiti telefonici dei membri presenti del comitato, assicurando che in un
paio di giorni - comunque entro venerdì 19 maggio - avrebbe comunicato la
data del nuovo appuntamento.

Venerdì 19 maggio, non avendo nel frattempo ricevuto alcuna comunicazione,
ci si recava ancora al Palazzo Municipale, ove il vice-capo di gabinetto
del sindaco dirottava al responsabile della segreteria del sindaco, a sua
volta ignaro della questione e tuttavia disposto a stabilire una data per
l'incontro ma non ancora pronto a confermarla per iscritto, data
l'impossibilità di discuterne subito di persona con il sindaco.

A nota di questa minuscola vicenda, dei cui sviluppi eventuali vi terremo
informati, possiamo dire che abbiamo conosciuto dei funzionari molto
cortesi ed altrettanto sorpresi della nostra insistente pretesa che il
rappresentante d'una pubblica istituzione adempisse puntualmente ad un
impegno assunto con un organismo della società civile.

Probabilmente, abbiamo bisogno da ambo le parti di pazienza, e di reciproca
comprensione.

Catania, 16 maggio 2000

Comitato "Stop war"