15/05 Roma: Tutti liberiamo Ugur



Tana! liberi tutti.
Tutti liberiamo Ugur. 

Chi è Ugur?

"A 17 anni ho finito la scuola (sin dalle elementari ho dovuto frequentare
istituti militari) e sono dovuto entrare all'accademia militare, ma già a
quel punto la decisione di lasciare questo sistema era già presa. Nello
statuto della scuola militare però, questo non è assolutamente possibile;
l'unica possibilità è quella di compiere dei gesti indisciplinati a
ripetizione. Così ho cominciato a farne di tutti i colori, marciando in
senso opposto o vestendomi con abiti a rovescio e poi andando dagli
ufficiali a dirgli di guardare se andavo bene così vestito!! La mia
famiglia e gli amici mi dicevano di farla finita perché non aveva senso
mentre la scuola cercava di tollerarmi per non dovermi mandare via. Dato
che non ero l'unico che se ne voleva andare, altri 6 ragazzi hanno
cominciato a copiare le mie azioni e questo creò non pochi problemi
all'accademia. Mi hanno messo in punizione per 40 gg. Poi però dopo appena
6 gg., mi hanno cacciato a calci nel sedere. Dopo mi iscrissi ad una
università solo per non essere chiamato al servizio militare e quando stavo
arrivando al limite della chiamata, cambiai università. Ho così cambiato
tre facoltà, soltanto per evitare la chiamata. Riuscivo a fare questo anche
perché le tasse universitarie non sono molto costose. Non mi importava del
Governo e delle sue istituzioni anzi me ne prendevo gioco. Attualmente non
ho alcuna possibilità di tornare all'università , ma non lo vorrei nemmeno,
poiché  ho deciso di confrontarmi faccia a faccia con il Governo, senza più
nascondermi. Ho anche avuto la possibilità di andare all'estero a lavorare
come programmatore ma ho rifiutato perchè se voglio andare all'estero lo
voglio fare per scelta personale e non per necessità.(...) Non concepisco
la violenza, non uso la violenza e non voglio imparare ad usarla. Non
voglio ubbidire a nessun altra autorità se non a me stesso. Credo che
l'unica forma di lotta possibile sia la lotta nonviolenta. E' la sola
alternativa possibile al regime militare impresso dallo stato turco. La
proposta è ancora troppo difficile per la maggior parte della popolazione
viste le condizioni della Turchia. Probabilmente lo potrà diventare nel
tempo ma per ora siamo ancora in pochi numericamente a scegliere questa
forma di lotta."


Ugur fa parte dello IAMI, un'associazione di Istanbul nata dalla volontà di
alcuni obiettori di coscienza di supportare Osman Murat Ülke, il primo
obiettore turco che ha dichiarato pubblicamente il suo rifiuto al servizio
militare e sta pagando questa scelta con una condanna al carcere a vita. I
membri dello IAMI lavorano per la promozione dell'obiezione di coscienza
nel loro paese e fanno parte della rete internazionale dei "War Resisters"

Il 15 maggio Ugur dovrebbe cominciare il servizio militare. E' un obiettore
di coscienza e quindi rifiuterà la chiamata alle armi, sapendo che chi ha
scelto questa forma di lotta sta pagando con il carcere a vita. Il suo
rifiuto alle armi e le motivazioni personali che lo spingono a fare questo
gesto, ha scelto di dichiararle pubblicamente per far sì che non resti una
sua decisione, ma che interessi tutta la società civile turca. Questo
perché lo stato turco non riconosce il diritto all'obiezione di coscienza.



Abbiamo deciso di consegnarci simbolicamente all'Ambasciata turca in Roma
il 15 maggio alle ore 11.30, contemporaneamente alla consegna di Ugur


- Per opporci alla condanna al carcere a vita degli obiettori di coscienza
in Turchia
- Per sostenere gli sforzi della società civile turca verso la democrazia
- Per non essere indifferenti alla repressione armata dell'esercito e della
polizia nei confronti del popolo Curdo e delle altre minoranze etniche


Saremo presenti ad Istanbul il 15 Maggio, con Ugur per dare il nostro
contributo all'avvio di una campagna per il riconoscimento del diritto
all'obiezione di coscienza in Turchia


La proposta è questa:
- una manifestazione a Roma in contemporanea con quella che Ugur sta
organizzando ad Istanbul.
- una delegazione che possa essere presente ad Istanbul per collaborare
nella preparazione della loro campagna ed essere vicini ad Ugur e i suoi
amici.

Chiediamo a chiunque fosse interessato di mettersi in contatto al più
presto con noi per aderire e partecipare alle iniziative. Per chi volesse
documentarsi maggiormente, ricordiamo anche l'indirizzo internet sul quale
potrete trovare un po' tutto.

Pagina internet: http://www.peacelink.it/amici/apg23 - Diritti umani violati -
E-mail: odcpace.apg23 at libero.it
Telefono: 0541-751498 - 0348-2488126
Servizio obiezione di coscienza e pace Progetto Nunca Mas -
Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII

Andiamo a Roma e a Istanbul, perché "tutti liberiamo Ugur" non resti solo
uno slogan.