[Nonviolenza] Telegrammi. 5148



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5148 del 23 marzo 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Omero Dellistorti: Il tempo che fa
2. Giuseppe Vacca: Antonio Gramsci (2002) (parte quarta e conclusiva)
3. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran. Chiediamo la liberazione dell'attivista Premio Nobel per la Pace e che siano accolte le sue richieste di rispetto dei diritti umani
4. Kairos per la liberazione di Leonard Peltier
5. Dall'America un appello urgente per Leonard Peltier, la cui salute e la cui stessa vita sono in grave pericolo
6. Perche' occorre scrivere ora a Biden per chiedere la liberazione di Leonard Peltier
7. Non muoia in carcere Leonard Peltier, difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra. Alcuni materiali di documentazione
8. Ripetiamo ancora una volta...
9. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
10. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'

1. NELLA CITTA' DOLENTE. OMERO DELLISTORTI: IL TEMPO CHE FA

- Che tempo, eh?
- Gia'.
- Non ci si capisce piu' niente.
- Eh.
- Una volta invece.
- Eh, una volta si'.
- Mi ricordo di quando eravamo giovani.
- Bei ricordi.
- Si', si aveva fede allora.
- Fede e coraggio.
- Proprio.
- Adesso invece.
- Non me ne parli.
- Gia'.
- Gia'.
- E questo tempo.
- Ho letto che e' tutta colpa di quelli.
- Di quelli chi?
- Come, chi? Quelli, no?
- Ah, gia', quelli.
- Eh, quelli. E' una congiura, sa?
- Una congiura?
- Una congiura, un complotto.
- Lei dice?
- Non lo dico io, lo dicono gli esperti.
- Ah, gli esperti.
- Gli esperti, si'.
- Se lo dicono gli esperti.
- E' quello che dico anch'io, gli esperti si' che lo sanno quel che dicono.
- E dicono che e' un complotto.
- Un complotto di quelli la', che non e' neppure la prima volta.
- Ah no?
- No. Ci provano sempre. E' nella loro natura.
- Nella loro natura?
- E' una cosa razziale.
- Ah, e' una cosa razziale?
- Razziale, si'. Certe cose non si cambiano, sono ereditarie. Lo dice la scienza.
- Ah, lo dice la scienza.
- La scienza, la scienza. La scienza e gli esperti.
- Che loro lo sanno.
- Lo sanno si'. Ci hanno fatto degli studi.
- Eh, lo studio e' sempre la cosa migliore.
- E hanno concluso che insomma e' chiaro come il sole che e' una congiura.
- Di quelli.
- Quelli, quelli.
- Quelli, intende dire, quelli, quelli di sempre.
- Quelli di sempre, si'. Gia' allora.
- Gia' allora, certo.
- E' una cosa che ci hanno nel sangue, il sangue non e' acqua, eh.
- Eh no, il sangue non e' acqua.
- Possono fare finta quanto gli pare, ma la scienza non la freghi, eh.
- Eh no, la scienza non la frega nessuno.
*
- Lo sa che discendono dalle scimmie?
- Eh?
- Discendono dalle scimmie, loro cercano di tenerlo nascosto, ma e' proprio cosi'.
- E lei come lo sa?
- Perche' m'informo. Nella vita d'oggigiorno bisogna informarsi.
- Sicuro.
- Perche' se non t'informi ti fregano.
- Sicuro.
- Ma se uno s'informa...
- Non lo fregano.
- Infatti.
- Infatti.
- Loro ce la mettono tutta a fare finta di essere come noi.
- E si capisce.
- E si capisce si'.
- Pero' se uno guarda bene se ne accorge che non sono come noi.
- Eh no.
- Perche' la discendenza scimmiesca si vede, eccome se si vede.
- Eh si'.
- Fanno finta di essere come noi per fregarci. Ma se noi teniamo gli occhi aperti...
- Li teniamo aperti si'.
- E sappiamo quel che si deve fare.
- Eccome se lo sappiamo.
- E' una questione di sopravvivenza, o noi o loro.
- Meglio noi, dico io.
- Meglio noi si'.
- Eh.
- Eh.
*
- Che oltretutto noi siamo per la pace.
- Eh si'.
- Ma una pace vittoriosa.
- S'intende.
- Non e' che la possiamo dare vinta a quelle zecche.
- Eh no.
- Non c'e' niente di personale, eh.
- Ci mancherebbe.
- E' che bisogna difendere la civilta'.
- Infatti.
- Il fardello nostro.
- Il fardello, sicuro.
- La sicurezza.
- La sicurezza viene prima di tutto.
- E come si fa la sicurezza?
- Come si fa?
- Con le armi, si fa.
- Con le armi si'.
- Ci hanno fatto degli studi in certe universita' famose.
- Si'?
- Si'. E che hanno concluso?
- Non lo so, che hanno concluso?
- Che ci vogliono le armi per garantire la sicurezza e difendere la civilta'.
- E' chiaro.
- Che lo dicevano gia' pure gli antichi.
- le sapevano tutte gli antichi.
- Quando e' il momento si deve colpire.
- Piu' chiaro di cosi'.
- E per colpire ci vogliono le armi.
- Le armi ci vogliono.
- Cosi' quei bifochi lo capiscono chi comanda.
- Che non c'e' altro modo di farglielo capire.
- Infatti, e' perche' sono razze inferiori.
- Non sono mature per la democrazia.
- Bisogna insegnargli tutto, tutto bisogna insegnargli.
- E per insegnargli ci vuole il bastone, senno' non capiscono.
- Il bastone, si', un bastone bello grosso.
- Cioe' le bombe.
- Le bombe, si'.
- Senno' non capiscono.
- E' che sono bestie, lo sanno tutti.
- Infatti.
- Che mondo.
- E che tempo, eh?

2. REPETITA IUVANT. GIUSEPPE VACCA: ANTONIO GRAMSCI (2002) (PARTE QUARTA E CONCLUSIVA)
[Dal sito www.treccani.it riproponiamo la seguente voce apparsa nel Dizionario biografico degli italiani]

Opere. Le principali edizioni degli scritti e delle lettere del G. (tutte, salvo diversa indicazioni pubblicate a Torino presso Einaudi) sono le seguenti.
Gli scritti politici sono stati editi in due serie successive. Nella prima comparvero: L'Ordine nuovo 1919-1920, 1954; Scritti giovanili 1914-1918, 1958; Sotto la Mole 1916-1920, 1960; Socialismo e fascismo. L'Ordine nuovo 1921-1922, 1966; La costruzione del partito comunista 1923-1926, 1971. La seconda serie comprende: Cronache torinesi 1913-1917, a cura di S. Caprioglio, 1980; La Citta' futura 1917-1918, a cura di S. Caprioglio, 1982; Il nostro Marx 1918-1919, a cura di S. Caprioglio, 1984; L'Ordine nuovo 1919-1920, a cura di V. Gerratana - A.A. Santucci, 1987.
I quaderni del carcere furono dapprima pubblicati in edizione tematica (Il materialismo storico e la filosofia di B. Croce, 1948; Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura, 1949; Il Risorgimento, 1949; Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato moderno, 1949; Letteratura e vita nazionale, 1950; Passato e presente, 1951), quindi nell'edizione critica dell'Istituto Gramsci: Quaderni del carcere, a cura di V. Gerratana, I-IV, 1975.
La corrispondenza dal carcere ebbe una prima edizione in Lettere dal carcere, 1947. Nuove acquisizioni (2000 pagine di G., a cura di G. Ferrata - N. Gallo, I-II, Milano 1964) e nuovi criteri furono alla base di una successiva edizione delle Lettere dal carcere, a cura di S. Caprioglio - E. Fubini, 1965. Alcune nuove acquisizioni in Lettere dal carcere, I-II, a cura di A. A. Santucci, Roma 1987, e in Lettere dal carcere, I-II, a cura di A.A. Santucci, Palermo 1996.
Altri carteggi o carteggi parziali in P. Togliatti, La formazione del gruppo dirigente del Partito comunista italiano nel 1923-1924, in Annali dell'Istituto G. Feltrinelli, III (1960), pp. 388-529, poi in Id., La formazione del gruppo dirigente del Partito comunista italiano nel 1923-1924, Roma 1962, e, con prefaz. di P. Spriano, ibid. 1984; Forse rimarrai lontana. Lettere a Iulca 1922-1937, a cura di M. Paulesu Quercioli, Roma 1987; Lettere 1908-1926, a cura di A.A. Santucci, 1990; A. Gramsci - T. Schucht, Lettere 1926-1935, a cura di A. Natoli - C. Daniele, 1997; G. a Roma, Togliatti a Mosca. Il carteggio del 1926, a cura di C. Daniele, con un saggio di G. Vacca, 1999.
Le principali edizioni straniere delle lettere e degli scritti sono: Lettres de prison, a cura di H. Albani - Ch. Depuyper - G. Saro, Paris 1971; Selections from the prison notebooks, a cura di Q. Hoare - G. Nowell-Smith, London 1971; Cartas desde la carcel, a cura di E. Benitez, Madrid 1972; Briefe aus dem Kerker, Frankfurt a.M. 1972; Ecrits politiques, a cura di R. Paris, I-III, Paris 1974-80; Escritos politicos 1917-1933, a cura di J.C. Portantiero, Mexico 1977; Selections from political writings, a cura di Q. Hoare, I-II, London-New York 1977-78; Cahiers de prison, a cura di R. Paris, I-V, Paris 1978-96; Cuadernos de la carcel, I-IV, ed. critica dell'Ist. Gramsci a cura di V. Gerratana, Mexico 1981-86; Selections from cultural writings, a cura di D. Forgacs - G. Nowell-Smith, London 1985; Prison letters, a cura di H. Henderson, Edinburgh 1988; Gefaengnis Hefte, Hamburg 1991-98; Briefwechsel mit Giulia Schucht, Frankfurt a.M. 1985; Prison notebooks, I-II, a cura di J. Buttigieg, New York 1992-96; Letters from prison, a cura di F. Rosengarten, I-II, New York 1994; Further selections from the prison notebooks, a cura di D. Boothman, London 1995.
Fonti e bibliografia: Di peculiare importanza per la storia della ricezione e della fortuna del pensiero del G. nella cultura italiana e internazionale sono gli atti dei convegni, organizzati con cadenza decennale dall'Istituto poi Fondazione Istituto Gramsci: Studi gramsciani. Atti del Convegno… 1958, I-II, Roma 1958; G. e la cultura contemporanea. Atti del Convegno internazionale di studi gramsciani... Cagliari... aprile 1967, a cura di P. Rossi, I-II, Roma 1969; Politica e storia in G. Atti del Convegno internazionale di studi gramsciani, Firenze... 1977, a cura di F. Ferri, I-II, Roma 1977; G. e il Novecento. Atti del Convegno internazionale per il LX anniversario della morte di G., Cagliari, ... 1997, a cura di G. Vacca, I-II, Roma 1999.
La bibliografia internazionale gramsciana e' un "work in progress" del quale sono stati pubblicati i primi due volumi: Bibliografia gramsciana 1922-1988, a cura di J. M. Cammett, Roma 1991; Bibliografia gramsciana. Supplement updated to 1993, a cura di J.M. Cammett - M.L. Righi, Roma 1995.
Di seguito viene indicata la bibliografia utilizzata per la ricostruzione della vita e del pensiero del G. proposta in questa voce: E. Garin, Cronache di filosofia italiana 1900-1943. Quindici anni dopo. 1945-1960, I-II, Bari 1966, ad ind.; P. Togliatti, G., a cura di E. Ragionieri, Roma 1967; P. Spriano, Storia del Partito comunista italiano, I-V, Torino 1967-75, ad indices; G. Nardone, Il pensiero di G., Bari 1971; F. De Felice, Serrati, Bordiga, G., e il problema della rivoluzione in Italia. 1919-1920, Bari 1972; M.L. Salvadori, G. e il problema storico della democrazia, Torino 1972; L. Paggi, A. G. e il moderno principe, I, Nella crisi del socialismo italiano, Roma 1972; E.H. Carr - E. Davies, Le origini della pianificazione sovietica, Torino 1972, ad ind.; E. Garin, Gli intellettuali italiani del XX secolo, Roma 1974, ad ind.; L. Paggi, La teoria generale del marxismo in G., in Annali dell'Istituto G. Feltrinelli, 1974, pp. 1319-1370; A. Agosti, La Terza Internazionale. Storia documentaria, I-III, Roma 1974-79, passim; J.M. Cammett, A. G. e le origini del comunismo italiano, Milano 1974; Il Rinascimento: storia di un dibattito, a cura di M. Ciliberto, Firenze 1975, ad ind.; C. Buci-Glucksmann, G. e lo Stato. Per una teoria materialistica della filosofia, Roma 1976; G. Nardone, L'umano in G. Evento politico e comprensione dell'evento politico, Bari 1977; P. Spriano, G. e Gobetti. Introduzione alla vita e alle opere, Torino 1977; A. Del Noce, Il suicidio della rivoluzione, Milano 1978; F. De Felice, Introduzione ad A. Gramsci, Americanismo e Fordismo. Quaderno 22, Torino 1978; M. Ciliberto, Come lavorava G. (Varianti vichiane), in Id., Filosofia e politica nel Novecento italiano. Da Labriola a "Societa'", Bari 1982, pp. 263-313; G. Francioni, L'officina gramsciana. Ipotesi sulla struttura dei "Quaderni del carcere", Napoli 1984; L. Paggi, Le strategie del potere in G. Tra fascismo e socialismo in un solo paese 1923-1926, Roma 1984; V. Gerratana, G. Problemi di metodo, Roma 1987; P. Spriano, G. in carcere e il partito, Roma 1988; A. Natoli, Antigone e il prigioniero, Roma 1990; G. Vacca, G. e Togliatti, Roma 1991; N. Bobbio, Saggi su G., Milano 1991; C. Natoli, G. in carcere: le campagne per la liberazione, il partito, l'Internazionale (1932-1933), in Studi storici, XXXVI (1995), pp. 295-352; Id., Le campagne per la liberazione di G., il PCd'I e l'Internazionale (1934), ibid., XL (1999), pp. 77-156; G. Vacca, Sraffa come fonte di notizie per la biografia di G., ibid., pp. 5-37; Id., Appuntamenti con G. Introduzione allo studio dei Quaderni del carcere, Roma 1999; Id., in G. a Roma, Togliatti a Mosca. Il carteggio del 1926, pp. 3-149; P. Togliatti, Scritti su G., a cura di G. Liguori, Roma 2001.

3. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN. CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE DELL'ATTIVISTA PREMIO NOBEL PER LA PACE E CHE SIANO ACCOLTE LE SUE RICHIESTE DI RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l'abolizione della pena di morte.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Segretario Generale e all'Assemblea Generale dell'Onu di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
*
Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignita' umana, a tutti i mezzi d'informazione impegnati per la verita' e la giustizia, d'impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
*
Donna, vita, liberta'.

4. APPELLI. KAIROS PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Come tutti sanno, quest'anno si vota per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America.
E come tutti sanno il presidente uscente in scadenza di mandato e' solito concedere la grazia ad alcuni detenuti.
Ci sono molte ragioni per ritenere che Biden potrebbe finalmente decidere la liberazione di Leonard Peltier.
Viceversa, se le elezioni fossero vinte dalla destra suprematista di cui Trump e' palese espressione, per i prossimi quattro anni ben difficilmente si potrebbe sperare in un provvedimento di grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
E' quindi questo il momento di esercitare la massima pressione nonviolenta per contribuire a persuadere l'attuale presidente statunitense a concedere la grazia all'illustre attivista nativo americano da 48 anni detenuto innocente.
*
Segnaliamo alcune circostanze favorevoli.
La prima: il Comitato nazionale del partito democratico statunitense all'unanimita' ha deliberato una risoluzione che chiede la liberazione di Leonard Peltier: il che significa che l'intero partito democratico, di cui Biden e' espressione, chiede al Presidente la grazia per Leonard Peltier.
La seconda: alcuni mesi fa decine di parlamentari statunitensi, sia democratici che repubblicani, hanno chiesto la liberazione di Leonard Peltier, segnalando cosi' che anche nel Congresso vi e' una crescente convinzione che Leonard Peltier debba essere liberato e che quindi il Presidente dovrebbe concedere la grazia.
La terza: a livello internazionale va poi ricordato che la Commissione giuridica costituita ad hoc dall'Onu per riesaminare l'intera vicenda giudiziaria di Leonard Peltier ha concluso i suoi lavori chiedendone la liberazione.
Ne' c'e' bisogno di ricordare che nel corso di cinque decadi milioni di persone hanno chiesto di liberare Peltier (e tra loro figure prestigiose come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama e papa Francesco), cosi' come numerose istituzioni di tutto il mondo (e tra esse, reiteratamente fin dagli anni '90, il Parlamento Europeo), ed innumerevoli associazioni democratiche, umanitarie, in difesa dei diritti umani (prima fra tutte Amnesty International).
Vi sono insomma tutte le condizioni affinche' il Presidente degli Stati Uniti prenda la storica decisione di liberare Leonard Peltier.
*
Certo, i presidenti che in passato sembrava avessero preso in seria considerazione l'ipotesi - Clinton prima, Obama poi - rinunciarono infine, verosimilmente perche' intimiditi dai settori piu' oltranzisti e razzisti (ed usi al ricatto) dell'Fbi; ma ormai, come e' noto, anche dall'interno dell'Fbi si sono levate voci che richiedono la liberazione di Leonard Peltier denunciandone la persecuzione ed attestando che fin dall'inizio era perfettamente noto che le cosiddette "testimonianze" e le cosiddette "prove" contro di lui erano del tutto false e fabbricate ad hoc mentendo e sapendo di mentire.
Biden potrebbe quindi risolversi a un atto di verita' e di giustizia atteso ormai da decenni. E non solo per ragioni ideali ma anche per motivi meramente utilitari: e' ovvio che la liberazione di Peltier potrebbe persuadere al voto per il presidente uscente quell'ampia parte dell'opinione pubblica americana che nel corso di quasi mezzo secolo ha preso coscienza della sesquipedale ingiustizia e colossale assurdita' della detenzione di Leonard Peltier, e che quindi apprezzerebbe il provvedimento di grazia come una sia pur parziale, e certo assai tardiva, riparazione dovuta.
*
A tutto cio' si aggiunga che con l'avanzare dell'eta' le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono fatte sempre piu' precarie, come e' stato recentemente evidenziato da un drammatico appello promosso dal comitato di solidarieta' che direttamente lo sostiene.
*
Stando cosi' le cose occorre in questi mesi estendere ed intensificare l'impegno per la liberazione del nostro fratello e compagno di lotte in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia della Madre Terra.
*
Cosa si puo' dunque fare?
Suggeriremmo le seguenti iniziative:
1. scrivere direttamente a Biden, attraverso lo spazio dedicato nel sito della Casa Bianca: https://www.whitehouse.gov/contact/
2. scrivere al comitato che direttamente sostiene Leonard Peltier (attraverso il sito: https://www.freeleonardpeltiernow.org/) e, avendone la possibilita', effettuare una donazione;
3. diffondere l'informazione sulla figura e la vicenda di Leonard Peltier: scrivendo ai mezzi d'informazione, utilizzando le risorse di internet, promuovendo iniziative locali e non solo;
4. sollecitare prese di posizione pubbliche da parte di associazioni ed istituzioni;
5. in particolare promuovere presso gli enti locali la presentazione ed approvazione di mozioni o ordini del giorno di solidarieta' con Leonard Peltier;
6. costruire una rete solidale che si colleghi ai comitati gia' esistenti (benemeriti, pur con tutti i loro limiti) ma che si estenda molto oltre coinvolgendo il maggior numero possibile di persone, associazioni, movimenti, istituzioni.
*
Facciamo sentire alla Casa Bianca la corale richiesta di ogni persona di volonta' buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituto orientato al bene comune.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un uomo innocente.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un generoso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un nativo americano che continua la lotta di Toro Seduto e di Cavallo Pazzo per la liberta' del suo popolo e di tutti i popoli oppressi.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un uomo coraggioso che continua la lotta di Mohandas Gandhi e di Nelson Mandela per la verita' e la giustizia, per la dignita' umana, per il bene comune dell'umanita'.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato il nostro fratello Leonard Peltier.
Contro tutte le stragi e le uccisioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.
Per il rispetto e la difesa dell'intero mondo vivente.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.
*
Il comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier
Viterbo, 17 marzo 2024
Segnaliamo alcuni  materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page

5. REPETITA IUVANT. DALL'AMERICA UN APPELLO URGENTE PER LEONARD PELTIER, LA CUI SALUTE E LA CUI STESSA VITA SONO IN GRAVE PERICOLO

Dal sito https://www.freeleonardpeltiernow.org/ riprendiamo e diffondiamo il seguente appello urgente.
La salute e la vita stessa di Leonard Peltier sono in grave pericolo.
Gli siano garantite condizioni e cure adeguate.
Gli sia restituita la liberta'.
* * *
THE LEONARD PELTIER AD HOC COMMITTEE: URGENT CALL TO ACTION
Dear Relatives,
Leonard Peltier is still in need of urgent medical care. Your efforts, along with the strong advocacy of Leonard's legal team and the Ad Hoc Committee, got the attention of the Federal Bureau of Prisons (BOP). However, BOP personnel informed Leonard that he will need to wait at least 8-10 months to see an eye specialist. This is unacceptable.
The BOP has deprived Leonard of necessary medical care for decades and in doing so has sentenced Leonard to Death by Incarceration. Locked down for 22 hours a day in maximum security prison USP Coleman I, Leonard, who is almost 80 years old, suffers from multiple severe health conditions. Leonard's current conditions include kidney disease, heart condition, diabetes, high blood pressure, bone spurs, a degenerative joint disease, and painful injuries to his jaw - all of which require immediate and ongoing medical care. Leonard is in constant pain from arthritis in his hip and shoulder, has an enlarged prostate, and an aortic aneurysm. Leonard uses a walker and has only a few infected teeth left, presenting not only pain but also a choking hazard. This dangerous cocktail of neglect puts Leonard in serious risk of harm and amounts to Death by Incarceration.
Leonard has requested and been denied a wheelchair.
Our physician expert believes that not only is the BOP failing to address Leonard's medical care properly but cannot meet Leonard's medical needs at USP Coleman I. Our Legal team is working to ensure Leonard receives health care as required by the 8th Amendment and is transferred to an appropriate facility pending his release.
We do not want our vulnerable elder to be in pain and go without proper care, and we don't want him to die in prison! We need you to stand united with us for Leonard. Act now. Enough is enough.
Please call and email the following officials and tell them Leonard Peltier needs immediate medical treatment, transfer to a medical facility, and RELEASE. Sample script below.
*
Senator Cory Booker
D.C. Office: (202) 224-3224
Newark, NJ: (973) 639-8700
https://www.booker.senate.gov/contact/write-to-cory
*
Sen. Richard Durbin
DC Office: 202-224-2152
Chicago Office: 312-353-4952
https://www.durbin.senate.gov/contact/email
*
Sen. Alex Padilla
DC Office: 202-224-3553
Los Angeles Office: 310-231-4494
https://www.padilla.senate.gov/contact/contact-form/
*
US Rep. Maxwell Frost
DC Office: 202-225-2176
Orlando Office: 321-388-9808
https://frost.house.gov/address_authentication?form=/contact
 *
(Any contacts you may have.)
*
Sample script
"Hello, I'm calling about immediate medical care needed for Leonard Peltier, a 79 year-old federal prisoner. His prisoner number is 89637-132, and he's in USP Coleman 1.
We need [name of Senator or Representative]'s assistance.
1)   First, Leonard must see an eye specialist without further delay. His loss of vision poses serious risk of him falling, and he depends on other prisoners to perform basic life activities.
2) Second, Leonard is in constant pain and has multiple severe health conditions requiring immediate and ongoing medical care.
I am asking (Sen/Rep) to request an immediate transfer for Leonard Peltier to the Federal Medical Prison Facility in Rochester Minnesota (FCI Rochester) where he can get treatment for all of his medical conditions.
I also urge the Sen/Rep to advocate for elder Leonard Peltier's release so he can receive healthcare outside of prison and be with loved ones and community. Immediate release is proper and humane given his advanced age and medical conditions.  Thank You."
(You can use your own words, but please, speak out for Leonard.)
*
Contacts:
Senator Cory Booker
D.C. Office Phone: (202) 224-3224
Newark, N.J. Phone: (973) 639-8700
https://www.booker.senate.gov/contact/write-to-cory
*
Sen. Richard Durbin
DC Office: 202-224-2152
Chicago Office: 312-353-4952
https://www.durbin.senate.gov/contact/email
*
Sen. Alex Padilla
DC Office: 202-224-3553
Los Angeles Office: 310-231-4494
https://www.padilla.senate.gov/contact/contact-form/
*
US Rep. Maxwell Frost
DC Office: 202-225-2176
Orlando Office: 321-388-9808
https://frost.house.gov/address_authentication?form=/contact
*
(Any contacts you may have.)
*
If you can, please donate to support our legal and medical efforts.
* * *
Anche in Italia si estenda e si intensifichi l'impegno per la liberazione di Leonard Peltier.
E' questo l'anno (quello in cui si svolgono le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America) in cui abitualmente i presidenti statunitensi uscenti concedono la grazia ad alcuni detenuti.
Facciamo sentire alla Casa Bianca la corale richiesta di ogni persona di volonta' buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituto orientato al bene comune.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un uomo innocente.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un generoso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un nativo americano che continua la lotta di Toro Seduto e di Cavallo Pazzo per la liberta' del suo popolo e di tutti i popoli oppressi.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un uomo coraggioso che continua la lotta di Mohandas Gandhi e di Nelson Mandela per la verita' e la giustizia, per la dignita' umana, per il bene comune dell'umanita'.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato il nostro fratello Leonard Peltier.
Contro tutte le stragi e le uccisioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.
Per il rispetto e la difesa dell'intero mondo vivente.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.

6. REPETITA IUVANT. PERCHE' OCCORRE SCRIVERE ORA A BIDEN PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Perche' tra meno di un anno negli Stati Uniti d'America ci saranno le elezioni presidenziali.
Ed e' abitudine dei presidenti al termine del mandato di concedere la grazia ad alcune persone detenute.
Quindi e' in questi mesi che Biden decidera' in merito.
E quindi e' adesso che occorre persuaderlo a restituire la liberta' a Leonard Peltier.
*
Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 48 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 48 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.

7. MATERIALI. NON MUOIA IN CARCERE LEONARD PELTIER, DIFENSORE DEI DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI E DELLA MADRE TERRA. ALCUNI MATERIALI DI DOCUMENTAZIONE

Non muoia in carcere Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Si estenda e si intensifichi la mobilitazione nonviolenta internazionale per chiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
*
Segnaliamo alcuni  materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
*
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.

8. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

9. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)

Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
*
Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
*
Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
*
Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
*
All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
*
All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
*
Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
*
Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.

10. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)

Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
*
Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
*
E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Paolo Caressa, Gli insiemi, Rcs, Milano 2024, pp. 160, euro 6,99.
- Marcello Gelardini, L'"Operazione Sturzo", Rcs, Milano 2024, pp. 152, euro 5,99.
*
Riletture
- Jorge Luis Borges, La biblioteca inglese. Lezioni sulla letteratura, Einaudi, Torino 2006, pp. XXX + 334.
- Amedeo Vigorelli, Piero Martinetti. La metafisica civile di un filosofo dimenticato, Bruno Mondadori, Milano 1998, pp. VI + 426.
*
Classici
- Lev Tolstoj, Tutti i racconti, Mondadori, Milano 1991, 2005, 2 voll. per pp. CXXXVI + 1240 (vol. I) + 1516 (vol. II).
*
Maestre
- Martha C. Nussbaum, La fragilita' del bene, Il Mulino, Bologna 1996, 2004, 2011, pp. VI + 832.

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

13. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5148 del 23 marzo 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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