[Nonviolenza] Telegrammi. 4171



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4171 del 20 luglio 2021
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Tre commemorazioni a Viterbo e una campagna europea. Con Luisa Morgantini, Nando dalla Chiesa, don Ciotti e padre Zanotelli, Alfio Nicotra, Marcello Pesarini, Michelangelo Tumini e tante altre persone chiedono un impegno del Parlamento Europeo e dell'Unione Europea per la liberazione di Leonard Peltier
2. "Mani Rosse Antirazziste": Appello alla mobilitazione contro il rifinanziamento della missione italiana in Libia
3. "Pressenza": Appello ai giornalisti: entriamo tutti nei CPR
4. Due cose che so su cio' che accadde a Genova nel 2001
5. Alcune pubblicazioni di Donatella Di Cesare
6. Alcune pubblicazioni di Elena Pulcini
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'

1. INIZIATIVE. TRE COMMEMORAZIONI A VITERBO E UNA CAMPAGNA EUROPEA. CON LUISA MORGANTINI, NANDO DALLA CHIESA, DON CIOTTI E PADRE ZANOTELLI, ALFIO NICOTRA, MARCELLO PESARINI, MICHELANGELO TUMINI E TANTE ALTRE PERSONE CHIEDONO UN IMPEGNO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DELL'UNIONE EUROPEA PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Tre commemorazioni e una campagna: uno stesso impegno nonviolento
La mattina di lunedi' 19 luglio 2021 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' svolto un incontro di commemorazione di tre eventi e di riproposta di una campagna europea.
Il ricordo della "Convenzione di Seneca Falls" del 19-20 luglio 1848, quando alcune donne si riunirono sotto la presidenza di Lucretia Mott, Martha Coffin Wright, Elizabeth Cady Stanton e Mary Ann McClintock per definire un programma ed avviare la lotta per i diritti delle donne e quindi per la liberazione dell'intera umanita'.
Il ricordo del 19 luglio 1979, quando l'insurrezione popolare sandinista in Nicaragua abbatte' la dittatura ed inizio' una delle esperienze di liberazione piu' luminose ed aggettanti del Novecento che per alcuni anni costitui' una speranza per il mondo intero, di cui furono anima grandi poeti come Ernesto Cardenal e di cui furono interpreti acutissimi grandi filosofi e teologi come Giulio Girardi.
Ma e' anche il giorno del ricordo dell'orrore della strage di via d'Amelio del 19 luglio 1992, in cui la mafia uccise Paolo Borsellino e con lui Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina che lo scortavano.
Tanti ricordi in un solo giorno, luminosi e tragici - ha detto il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che ha tenuto l'orazione commemorativa con cui l'incontro si e' aperto.
Memorie che ancora ci convocano all'impegno nonviolento contro tutti i poteri oppressivi e assassini, che ancora ci convocano all'azione nonviolenta per salvare tutte le vite, che ancora ci convocano a rammemorare i morti - e tenerli vivi nelle nostre anime - ed operare per aiutare i viventi e i venturi ad avere una vita degna.
C'e' una coerenza nella lotta delle donne per la liberazione dell'umanita' dalla prima radice e dal primo paradigma di tutte le violenze, la violenza maschilista; e la lotta dei popoli oppressi contro tutte le dittature e le schiavitu' in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano e dell'intero mondo vivente; e la lotta contro i poteri criminali per la legalita' che salva le vite ed e' la difesa del debole dall'abuso del forte; e questa coerenza e' data dall'impegno comune per sconfiggere la violenza con la nonviolenza, per sconfiggere il male facendo il bene, per riconoscere l'umanita' di ogni essere umano, per rendere chiaro e cogente il fatto decisivo e fondamentale che siamo tutte e tutti parte di un'unica umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
In questa memoria, in questa consapevolezza, in questa coerenza, in questo appello si colloca anche l'iniziativa in corso per ottenere che il Parlamento Europeo e l'Unione Europea facciano appello, un pressante appello, al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' sia liberato Leonard Peltier, l'illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
E con l'iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier il Parlamento Europeo e l'Unione Europea si impegnino altresi' per i diritti dei popoli nativi americani tuttora barbaramente calpestati ed assumano impegni adeguati e vincolanti per il riconoscimento e la difesa dei diritti umani ovunque: in primo luogo per i diritti umani dei migranti in fuga da catastrofi ambientali, fame, dittature, guerre, schiavitu'.
Dopo la lettura e la discussione collettiva di alcuni testi particolarmente rappresentativi della conferenza di Seneca Falls, della rivoluzione sandinista (due poesie di Cardenal e due passi dalle opere di Girardi), di Paolo Borsellino, e di Russell Means e Leonard Peltier, concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ancora una volta esortato ad un rinnovato impegno nonviolento sia nell'iniziativa affinche' il Presidente del Parlamento Europeo si esprima e si impegni per un'iniziativa europea per Leonard Peltier, sia per alcune decisive e indifferibili iniziative che occorrono qui e adesso per difendere la democrazia, la legalita', l'umanita' nel nostro stesso paese, in particolare riaffermando ancora una volta che "occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere".
*
Crescono le adesioni all'iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier
Cresce ogni giorno il numero delle personalita' della cultura, delle istituzioni, dell'impegno morale e civile, della solidarieta', che stanno scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, per chiedere un'iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier.
Tra le adesioni al'appello per la liberazione di Leonard Peltier delle ultime ore segnaliamo particolarmente anche quelle di: Alfio Nicotra, presidente nazionale di "Un Ponte Per"; Marcello Pesarini, coordinamento provinciale di Sinistra Italiana, Ancona; Michelangelo Tumini, coordinatore di Sinistra Italiana, circolo di Osimo, Offagna, Castelfidardi, Loreto.
Tra le altre prime adesioni all'iniziativa ricordiamo in particolare anche quelle di: Maurizio Acerbo, gia' deputato e attuale segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea; Vittorio Agnoletto, medico e attivista, gia' parlamentare europeo; Mario Agostinelli, presidente dell’"Associazione Laudato si', un'Alleanza per il clima, la cura della Terra, la giustizia sociale"; Fabio Alberti, fondatore di "Un ponte per..."; Giacomo Alessandroni, docente e attivista di Peacelink, Pesaro; Alessandra Algostino, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale; Rocco Altieri, docente, saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha"; Francesco Andreini, Siena; Francesco Baicchi, del comitato esecutivo del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale; Emanuela Baliva, Reti di Pace; Angelo Baracca, professore di Fisica, Universita' di Firenze; Daniele Barbieri, giornalista e saggista; Rosanna Barzan, presidente del Centro Documentazione Pace di Ivrea (To); Cristina Bassi, Dosolo (Mn); Emanuele Bellato (direttore) e la redazione de "Il Popolo Veneto" (giornale italiano antifascista fondato nel 1921); Giuliana Beltrame, sociologa e attivista, Padova; Fausto Benuzzi, Bologna; Piero Bernocchi, portavoce nazionale COBAS - Confederazione dei comitati di base; Silvia Berruto, giornalista di pace, da sempre impegnata in iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza; Carla Bertolotti, anche come portavoce del Comitato "vivere bene la macchia" di S. Stefano Magra; Norma Bertullacelli, figura di riferimento del movimento pacifista a Genova; Moreno Biagioni, Firenze; Elisa Bianchini, delegata sindacale USB - Unione Sindacale di Base, Viterbo; Giovanni Bianco, giurista, professore universitario; Mauro Biani, vignettista de La Repubblica, L'Espresso, Azione Nonviolenta; Marco Boato, sociologo e saggista, gia' deputato e senatore; Michele Boato, ecologista, gia' deputato e consigliere regionale, Venezia-Mestre; Laura Boella, illustre filosofa e docente universitaria, Milano; Sista Bramini, Roma; Antonio Bruno, gia' consigliere comunale di Genova; Valentina Bruno, associazione "Erinna", Viterbo; Emanuela Bussolati, autrice di libri per l'infanzia; Augusto Cacopardo, antropologo; Elena Camino, docente, ricercatrice, saggista; Antonella Cammarota, professoressa ordinaria di Sociologia Politica, Dipartimento Cospecs Universita' di Messina; Mariella Cao, insegnante, pacifista, animatrice del comitato "Gettiamo le basi"; Francesco Domenico Capizzi, presidente dell'organizzazione di volontariato "Scienza Medicina Istituzioni Politica Societa'"; Alessandro Capuzzo, "Comitato pace, convivenza e solidarieta' Danilo Dolci" di Trieste; Elisabetta Caroti, Roma; Giorgio Carpi, Centro nuovo modello di sviluppo, Vecchiano (Pisa); Maria Luigia Casieri, preside, Viterbo; Pilar Castel, autrice e attrice No War; Antonio Catozzi, insegnante; Augusto Cavadi, direttore della Casa dell'equita' e della bellezza, Palermo; Alessandra Ceresa, Corbetta; Raimondo Chiricozzi, presidente del comitato provinciale Aics di Viterbo; don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, una delle figure piu' illustri della cultura e della prassi della pace e della solidarieta'; Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita; Valerio Colombaroli, Bussoleno (To); Marinella Correggia, giornalista e saggista; Renato Corsetti, linguista ed esperantista; Ottavio D’Alessio Grassi, attivista e scrittore; Nando Dalla Chiesa, sociologo, scrittore, gia' sottosegretario, senatore e deputato, una delle figure piu' illustri della lotta contro i poteri criminali; Paolo D'Arpini, testimone dell'ecologia profonda, della spiritualita' laica, del bioregionalismo; Claudia Dauru', Firenze; Giuseppe Deiana, scrittore; don Vitaliano Della Sala, parrocchia Santi Pietro e Paolo, Mercogliano (Av); Andrea De Lotto, insegnante e storico animatore del comitato italiano di solidarieta' con Leonard Peltier; Carla Dentella, coop. Dar casa, Milano; Nunzio D'Erme, Osservatorio Repressione; Heinz Dieterich, coordinatore CTS-UAM-WARP; Tommaso Di Francesco, condirettore de "Il manifesto"; Mario Di Marco, referente Servizio Civile della Caritas diocesana di Viterbo; Franco Dinelli, ricercatore CNR, consigliere nazionale di Pax Christi; Italo Di Sabato, Osservatorio Repressione; Nicoletta Dosio, insegnante in pensione, storica militante per la giustizia sociale e la difesa della natura, per i diritti umani ed i beni comuni, Bussoleno (To); Luciano Dottarelli, gia' sindaco di Bolsena, docente, saggista, promotore del Club per l'UNESCO Viterbo Tuscia; fratel Guido Dotti, Monastero di Bose, Magnano (Biella); Gabriella Falcicchio, researcher Dip. Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell'Universita' degli Studi di Bari "Aldo Moro"; Sergio Falcone, poeta; Luigi Fasce, presidente del Circolo Giustizia e liberta' "Guido Calogero e Aldo Capitini" di Genova; Vito Ferrante, presidente dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit); Paolo Ferrero, vicepresidente del partito della Sinistra Europea, gia' Ministro della Repubblica italiana; Antonio Filippi, gia' sindacalista Cgil in pensione, Canepina (VT); Pierina Folci, Milano; Gabriele Gabrieli, Mantova; Angelo Gaccione, scrittore, direttore di "Odissea", Milano; Rosanna Garavaglia, gruppo ecumenico diocesi di Milano; Maria Gerli, Milano; Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo; Luigi Giario, scrittore e volontario, dell’associazione culturale Amici di Adriana Zarri, Torino; Sergio Giovagnoli, Arci; Sergio Golinelli, coordinatore di Sinistra Italiana della provincia di Ferrara; Franca Grasselli, Reggio Emilia; Gabriella Grasso, Milano; Giorgio Grimaldi, docente universitario, Genova; Gianpiero Grulla, socio banca etica, Milano; Paolo Grulla, Gruppo Acquisto Solidale, Milano; Maurizio Gubbiotti, Legambiente; Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista; Salvatore Izzo, direttore di "Faro di Roma" e presidente dell'associazione Padre Virginio Rotondi per un giornalismo di pace; Monica Lanfranco, giornalista; Liliana e Giuseppe Lastella, associazione La tenda, Milano; Raniero La Valle, giornalista e saggista, gia' deputato e senatore, una delle figure piu' autorevoli della cultura della pace; Pietro Lazagna, figura storica dell'impegno educativo e civile; Gad Lerner, giornalista e saggista; Franco Limardi, scrittore e insegnante, Viterbo;  Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente; Pierpaolo Loi, insegnante, Cagliari; Eugenio Longoni, Milano; Francesco Lucat, segretario regionale di Rifondazione Comunista, Valle d'Aosta; Daniele Lugli, gia' Difensore civico della Regione Emilia-Romagna; Romualdo Luzi, bibliotecario e storico; Ettore Macchieraldo, falegname, Roppolo (Biella); Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria; Gigi Malabarba, gia' senatore; Giovanni Mandorino, Pisa; Nicoletta Manuzzato, giornalista; Fausto Marchesi, Milano; Flavio Marcolini, insegnante, tra gli animatori del Centro di ricerca nonviolenta di Brescia; Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, Taranto; Gian Marco Martignoni, CGIL Varese; Mariateresa Martini, educatrice e scrittrice, Moniga del Garda (Bs); Francesco Martone, gia' senatore; Alfonso Marzocchi; Tomasina Massa, Sassari; Mirko Mazzali, avvocato, consigliere comunale di Milano; Vittorio Mazzone, presidente sezione ANPI di Afragola e Casoria; Dario Mencagli, docente, cooperante internazionale; Giansandro Merli, giornalista; Sandro Mezzadra, docente universitario; Carlo Mezzetti, avvocato, Viterbo; Enrico Mezzetti, presidente Anpi Viterbo; Alessandro Michelucci, direttore della rivista "La causa dei popoli"; Sara Michieletto, primo violino dell'orchestra del teatro "La Fenice" di Venezia, impegnata da sempre nella solidarieta'; Vincenzo Miliucci, Cobas; Matilde Mirabella, traduttrice, giornalista e attivista; Cristina Mirra, Milano; Pino Missori, Barbarano Romano (Vt); Giampiero Monaca, maestro elementare; Gianfranco Monaca, scrittore, sociologo e animatore sociale; Gabriella Montalto, Milano; Pierangelo Monti, presidente del MIR - Movimento Internazionale della Riconciliazione; Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo; Luciano Muhlbauer, gia' consigliere regionale della Lombardia; Carmelo Musumeci, ergastolano scrittore; Francesca Nava, giornalista; Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni, Coordinamento Nord Sud del mondo; Nicoletta Negri, insegnante; Franca Niccolini, del Mir-Movimento Nonviolento di Torino; Raffaella Noseda, Mazzo di Rho; don Gianni Novelli, una delle piu' luminose figure dell'impegno per la pace, anche a nome del Cipax; Mufutau Abiola Oguntimirin, figura storica dell'impegno di pace e di solidarieta' a Viterbo; Riccardo Orioles, giornalista e militante antimafia; Graziella Osellame, Milano; Moni Ovadia, attore, cantante, musicista e scrittore; Daniela Padoan, scrittrice, presidente dell'associazione "Laudato si’ - Un'alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale", socia fondatrice dell'Associazione Diritti e Frontiere (ADIF), Milano; Vittorio Pallotti, presidente onorario del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale - CDMPI; Marco Palombo, attivista della "Rete No War" di Roma; Luca Paolocci, responsabile legale USB - Unione Sindacale di Base, Viterbo; Pancho Pardi, docente universitario, gia' senatore; Paola Parisi; Maria Luisa Paroni, della Comunita' "Laudato si'" di Viadana e Marcaria (Mn); Beppe Pavan, animatore del gruppo Uomini in cammino, Pinerolo (To); Rita Pelusio, attrice; Gianni Penazzi, Mir-Movimento Nonviolento, Lugo (Ra); Maria Speranza Perna, docente in pensione, Napoli; Emanuela Petrolati, insegnante; Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher; Giorgio Piacentini, gia' dirigente Bankitalia e presidente Cipax - centro interconfessionale per la pace, Roma; Anita Pirovano, consigliera comunale di Milano; Francesco Pistolato, cofondatore del Centro Interdipartimentale di Ricerca "Irene" dell'Universita' di Udine; Bianca Pitzorno, scrittrice; Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo; Lorenzo Poli, redattore di "Pressenza"; Anna Polo, impegnata da decenni per la pace e la nonviolenza; Giuliano Pontara, filosofo, uno dei massimi studiosi della nonviolenza, Stoccolma; Roberto Porfiri, Roma; Graziella Proto, giornalista e militante antimafia, direttrice di "Le Siciliane – Casablanca"; Giannozzo Pucci, ecologista nonviolento, editore, Firenze; Pasquale Pugliese, docente, saggista, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento; Anna Puglisi, Centro Impastato, Palermo; Stefania Quadri Huber, Zurigo; Piercarlo Racca, figura storica del Movimento Nonviolento; Fabio Ragaini, Poggio San Marcello (Ancona); Rosa Riboldi, Associazione Coordinamento Pace Cinisello Balsamo; Maria Teresa Rigamonti, Milano; Valentina Ripa, ricercatrice universitaria, attivista per i diritti umani; Alberto Risi, Milano; Rodrigo Andrea Rivas, economista, gia' direttore di "Radio Popolare" di Milano; Annamaria Rivera, antropologa; Basilio Rizzo, storico consigliere comunale di Milano; Lucia Rojas, dell'associazione italo-cilena ALPIANDES; Guido Rossi, Usmate Velate (MB); padre Filippo Rota Martir, Brescia; Angelita Russo, dottoressa; Giovanni Russo Spena, gia' deputato e senatore; Marina Salvadori, Milano; Brunetto Salvarani, teologo, Carpi; Giuseppina Sangalli, Marta (Vt); Antonia Sani, WILPF Italia; Carlo Sansonetti, presidente dell'associazione "Sulla strada" che ha progetti di promozione per popolazioni native in Guatemala; Umberto Santino, Centro Impastato, Palermo; Romolo Santoni, Centro Studi Americanistici "Circolo Amerindiano", Perugia; Mauro Sarnari, docente, impegnato nell'Anpi, nell'Unicef, nei movimenti di pace e di solidarieta', Viterbo; Alfredo Scardina, docente; Gino Scarsi, artigiano e artista di forte impegno morale e civile, pacifista ed ecologista; Manlio Schiavo, docente a riposo, Bagheria; Maurizio Sgarzi, Percorsi di pace - Casa per la pace La Filanda, Casalecchio di Reno (Bo); Chiara Silva, Reggio Emilia; Peppe Sini, Viterbo; Marco Sioli, americanista; Matteo Soccio, vicepresidente del Forum per la Pace e i Diritti Umani, Vicenza; Gianni Sofri, gia' Professore di storia all'Universita' di Bologna; Piero Soldini, CGIL nazionale; Alfredo Somoza, presidente dell'ICEI; Francesca Spurio, attrice, animatrice culturale, attivista; Anna Grazia Stammati, presidente del CESP (Centro studi scuola pubblica); Patrizia Sterpetti, antropologa, a nome di tutta la sezione italiana di WILPF; Giovanna Taglialatela, docente; Gianni Tamino, biologo, gia' parlamentare europeo; Veronica Tarozzi, docente e giornalista; Gianni Tognoni, segretario del Tribunale permanente dei diritti dei popoli; Ada Tomasello, impegnata nei movimenti per la pace, i diritti delle donne, la solidarieta' concreta e nel sindacalismo di base; Walter Tosches, psicologo; Marco Trulli, curatore e operatore culturale, Arci Viterbo; Fiorella Turci, insegnante; Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"; Laura Tussi, giornalista e scrittrice; Milena Valli, Sondrio; Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento; Tiziana Valpiana, gia' deputata e senatrice; Leonardo Varvaro, docente universitario, Viterbo; Shendi Veli, attivista e giornalista; Antonio Vermigli, direttore della rivista della Rete Radie' Resch "In dialogo"; Guido Viale, sociologo e saggista; Antonio Vigilante, docente, pedagogista, scrittore, studioso della nonviolenza; Giulio Vittorangeli, figura storica della solidarieta' internazionale; Javi Xavi; Francesco Zanchini, gia' ordinario di diritto canonico nella facolta' di Giurisprudenza dell'Universita' di Teramo; Mauro Zanella, "Mani Rosse Antirazziste"; padre Alex Zanotelli, missionario comboniano; Luisa Zanotelli, del coordinamento delle associazioni pacifiste roveretane; Rina Zardetto, Correggio (RE); Silvia Zaru, musicista e insegnante; Franco Zunino, presidente ARCI provinciale Savona.
Tra le prime adesioni di esperienze associative ed informative segnaliamo: "Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit); l'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo; l'"Associazione italo-cilena ALPIANDES", l'"Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli" di Milano; la Casa per la Pace di Vicenza; "Centro Gandhi", Pisa; Cipax - Centro interconfessionale per la pace, Roma; Centro Studi Americanistici "Circolo Amerindiano", Perugia; Circolo Vegetariano VV. TT.; "Comitato pace, convivenza e solidarieta' Danilo Dolci" di Trieste; Cobas - Confederazione dei Comitati di Base; il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo; il Comitato "Nepi per la pace"; il Comitato "Vivere bene la macchia" di S. Stefano Magra; Il "Coro di Micene" di Milano; la redazione de "Il giornaletto di Saul"; la redazione de "Il Popolo Veneto” (giornale italiano antifascista fondato nel 1921); la redazione de "La nonviolenza e' in cammino"; "Linea indipendente", gruppo ecologista, nonviolento e libertario, Calcinato (Bs); "Mani Rosse Antirazziste"; "Notiziario dell'Accademia apuana della pace"; "Osservatorio Repressione"; "Parallelo Palestina"; la redazione di "Pressenza"; l'associazione "Respirare" di Viterbo; "Reti di Pace", "Teatro in Natura"; USB - Unione Sindacale di Base, Viterbo; WILPF Italia.
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Un invito ad ogni persona di volonta' buona e ad ogni associazione democratica
Invitiamo ogni persona di volonta' buona ed ogni associazione democratica a scrivere al Presidente del Parlamento Europeo.
Qui di seguito un possibile canovaccio di lettera, con alcuni indirizzi di posta elettronica utili per l'invio:
Al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli
e-mail personale: president at ep.europa.eu
e-mail della segreteria: lorenzo.mannelli at ep.europa.eu; armelle.douaud at ep.europa.eu; barbara.assi at ep.europa.eu; helene.aubeneau at ep.europa.eu; marco.canaparo at ep.europa.eu; fabrizia.panzetti at ep.europa.eu; michael.weiss at ep.europa.eu; luca.nitiffi at ep.europa.eu; matea.juretic at ep.europa.eu; francesco.miatto at ep.europa.eu; barbara.hostens at ep.europa.eu; monica.rawlinson at ep.europa.eu; beate.rambow at ep.europa.eu; laetitia.paquet at ep.europa.eu; nicola.censini at ep.europa.eu; arnaud.rehm at europarl.europa.eu; julien.rohaert at europarl.europa.eu; jose.roza at ep.europa.eu; roberto.cuillo at ep.europa.eu; silvia.cagnazzo at ep.europa.eu; eulalia.martinezdealosmoner at ep.europa.eu; iva.palmieri at europarl.europa.eu; tim.allan at ep.europa.eu; andrea.maceirascastro at ep.europa.eu; angelika.pentsi at ep.europa.eu;
Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
vorremmo sollecitare Lei, e tramite Lei il Parlamento Europeo e con esso l'intera Unione Europea, ad una iniziativa umanitaria per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
Confidando in un sollecito riscontro, distinti saluti,
firma, luogo e data, indirizzo del mittente
Naturalmente vi saremmo grati se inviaste in copia le vostre lettere o dichiarazioni di solidarieta' per Leonard Peltier anche al nostro indirizzo di posta elettronica: centropacevt at gmail.com , cosi' come ai mezzi d'informazione ed alle altre interlocutrici ed agli altri interlocutori che riterrete opportuno informare o esortare a partecipare.
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Una minima notizia su Leonard Peltier
Di seguito una minima notizia su Leonard Peltier e l'indicazione del sito internet di riferimento per la solidarieta' a livello internazionale
Leonard Peltier e' nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944; attivista dell'American Indian Movement che si batte per i diritti umani dei nativi americani, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze successivamente dimostratesi artefatte, inattendibili, revocate e ritrattate dagli stessi ostensori. Da allora e' ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai palesemente riconosciuta. Di seguito riportiamo una breve nota di presentazione di un suo libro edito in Italia nel 2005: "Accusato ingiustamente dal governo americano – ricorrendo a strumenti legali, paralegali e illegali – dell'omicidio di due agenti dell'FBI nel 1975 (un breve resoconto tecnico della farsa giudiziaria e' affidato all'ex ministro della giustizia degli Stati Uniti Ramsley Clark, autore della prefazione), Peltier, al tempo uno dei leader di spicco dell'American Indian Movement (AIM), marcisce in condizioni disumane in una prigione di massima sicurezza da quasi trent'anni. Nonostante la sua innocenza sia ormai unanimemente sostenuta dall'opinione pubblica mondiale, nonostante una campagna internazionale in suo favore che ha coinvolto il Dalai Lama, Nelson Mandela, il subcomandante Marcos, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Robert Redford (che sulla vicenda di Peltier ha prodotto il documentario Incident at Oglala), Oliver Stone, Howard Zinn, Peter Matthiessen, il Parlamento europeo e Amnesty International, per il governo americano il caso del prigioniero 89637-132 e' chiuso. Non sorprende dunque che Peltier sia divenuto un simbolo dell'oppressione di tutti i popoli indigeni del mondo e che la sua vicenda abbia ispirato libri (Nello spirito di Cavallo Pazzo di Peter Matthiessen), film (Cuore di tuono di Michael Apted, per esempio) e canzoni (i Rage Against the Machine hanno dedicato a lui la canzone Freedom). In parte lucidissimo manifesto politico, in parte toccante memoir, questa e' la straordinaria storia della sua vita, raccontata per la prima volta da Peltier in persona. Una meravigliosa testimonianza spirituale e filosofica che rivela un modo di concepire la vita, ma soprattutto la politica, che trascende la dialettica tradizionale occidentale e i suoi schemi (amico-nemico, destra-sinistra e cosi' via): i nativi la chiamano la danza del sole" (dalla scheda di presentazione del libro di Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005, nel sito della casa editrice: fazieditore.it).
Opere di Leonard Peltier: La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005.
Opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, 1994; Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano, Erre Emme, 1996.
Il sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info
Alcuni altri libri utili per approfondire: Alce Nero, La sacra pipa, Rusconi, Milano 1986, 1993; Bruno Bouchet (a cura di), Wovoka. Il messaggio rivoluzionario dei nativi americani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982; Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Mondadori, Milano 1972, 1977; Vine Deloria jr., Custer e' morto per i vostri peccati, Jaca Book, Milano 1972, 1977; Raymond J. DeMaille (a cura di), Il sesto antenato. I testi originali egli insegnamenti di Alce Nero, Xenia, Milano 1996; Charles Hamilton (a cura di), Sul sentiero di guerra. Scritti e testimonianza degli indiani d'America, Feltrinelli, Milano 1956, 1960; Diana Hansen (a cura di), Indiani d'America. Identita' e memoria collettiva nei documenti della nuova resistenza indiana, Savelli, Roma 1977; Philippe Jacquin, Storia degli indiani d'America, Mondadori, Milano 1977; Franco Meli (a cura di), Parole nel sangue. Poesia indiana americana contemporanea, Mondadori, Milano 1991; Messaggio degli Irochesi al mondo occidentale. Per un risveglio della coscienza, la Fiaccola, Ragusa 1986, 1989; Nando Minnella, Pascoli d'asfalto. Poesia & cultura degli indiani d'America, Rossi e Spera Editori, Roma 1987; Nando Minnella, Michele Morieri, Indiani oggi. La Resistenza indiana oggi: documenti e testimonianze, Gammalibri, Milano 1981; John G. Neihardt, Alce Nero parla, Adelphi, Milano 1968, Mondadori, Milano 1973, 1977; William W. Newcomb jr., Gli indiani del Nord-America, Il Bagatto, Roma 1985; Scritti e racconti degli indiani americani, raccolti da Shirley Hill Witt e Stan Steiner, Jaca Book, Milano 1974, 1992; Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, Jaca Book, Milano 1977, 1994.
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Il messaggio di don Luigi Ciotti
"Appello al Presidente del parlamento europeo Sassoli per la liberazione dell’attivista Leonard Peltier
Egregio David Sassoli,
insieme a tanti altri mi rivolgo a lei come esempio di una buona politica, promotrice e custode dei diritti umani, civili, sociali affinche' l'Unione Europa eserciti la sua autorita' morale in favore della liberazione di Leonard Peltier, difensore dei nativi americani ingiustamente incarcerato dal 1977 in seguito a un processo basato su accuse infondate.
Confidando nella Sua sensibilita' umana e politica, mi auguro che l'Unione Europea si schieri in modo piu' possibile unanime denunciando questo sopruso e invitando il governo degli Stati Uniti a porre rimedio all'intollerabile ingiustizia.
Luigi Ciotti".

2. REPETITA IUVANT. "MANI ROSSE ANTIRAZZISTE": APPELLO ALLA MOBILITAZIONE CONTRO IL RIFINANZIAMENTO DELLA MISSIONE ITALIANA IN LIBIA
[Dagli amici di "Mani Rosse Antirazziste" riceviamo e diffondiamo]

Mani Rosse Antirazziste intende continuare la protesta contro la conversione in legge del Decreto Legge che autorizza e rifinanzia le missioni militari all'estero e che, emanato dal Governo Draghi, ha gia' avuto il via libera dalla Camera dei Deputati.
Nel Decreto sono comprese operazioni in contrasto con la Costituzione (come quella in Afghanistan, giunta al suo termine ma che il parlamento deve terminare di finanziare a posteriori) e in particolare varie missioni di cooperazione militare tese ad esternalizzare il controllo delle frontiere europee in Paesi terzi, la Libia in primis.
E' nostra intenzione organizzare uno (o piu') presidi/flashmob debitamente autorizzati in concomitanza con il dibattito e il voto finale che si terranno al Senato della Repubblica.
Inutile dire perche' siamo assolutamente contrari al rifinanziamento della famigerata cooperazione militare con la Libia, dove la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite documenta ogni genere di atrocita' nei confronti dei migranti.
Chiederemo in particolare al Partito Democratico di essere conseguente con quanto deliberato gia' nel febbraio del 2020 dall'Assemblea Nazionale in un apposito Ordine del Giorno approvato all'unanimita' e disatteso con scuse pretestuose per il secondo anno consecutivo.
Cio' che il Parlamento si appresta a votare saranno nuovi finanziamenti alle milizie libiche perche' respingano i migranti gia' a partire dal confine Sud del Paese, in pieno deserto libico, interessera' inevitabilmente il funzionamento dei lager e infine prevede l'addestramento e il coordinamento della cosiddetta Guardia Costiera Libica affinche' intercetti coloro che, dopo mille peripezie, tentassero di fuggire via mare dall'inferno libico.
Ci rivolgiamo a gruppi, associazioni, formazioni politiche e sindacali e a singoli affinche' si uniscano a noi in questa indispensabile protesta.
Forniremo quanto prima, sulla base dei lavori al Senato e della nostra interlocuzione con la Questura, luogo, data e orario del presidio. Per ricevere l'informazione su data e luogo, seguiteci su Facebook "Mani Rosse Antirazziste" o scrivete a manirosseantirazziste at gmail.com
Mani Rosse Antirazziste

3. REPETITA IUVANT. "PRESSENZA": APPELLO AI GIORNALISTI: ENTRIAMO TUTTI NEI CPR
[Dagli amici di "Pressenza" riceviamo e diffondiamo. I cosiddetti Cpr - acronimo per "Centri di Permanenza per il Rimpatrio", prima si chiamavano Centri di identificazione ed espulsione (Cie), e prima ancora Centri di permanenza temporanea (Cpt) -, come e' noto, sono veri e propri campi di concentramento in cui nel nostro paese vengono detenuti migranti innocenti perseguitati per il solo fatto di essere vivi. Abolire i campi di concentramento dovrebbe essere impegno primario di ogni persona decente e di ogni civile istituto - ndr-]

Negli ultimi tempi varie Prefetture hanno negato a diversi giornalisti la possibilita' di entrare in visita nei CPR; questi dinieghi hanno anche interessato il redattore milanese di "Pressenza" Andrea de Lotto, ma si tratta di un dettaglio.
La verita' e' che, senza motivazioni di alcun genere, si impedisce ai giornalisti di fare il loro mestiere, che e' quello di raccontare tutti gli aspetti della vita sociale. E dunque anche quell'aspetto chiamato "immigrazione", che genera cosi' tanti conflitti e cosi' tanti morti, oltre a violazioni palesi dei diritti umani, sofferenza, illegalità e ingiustizia.
Invitiamo i colleghi giornalisti di tutte le testate a chiedere di entrare nel CPR piu' vicino a casa loro – che sia a Milano, Torino, Gradisca di Isonzo (Gorizia), Roma, Brindisi, Bari, Caltanissetta, Macomer (Nuoro), Trapani e Palazzo San Gervasio (Potenza) – per constatare se i diritti umani vengono rispettati, le leggi applicate, le persone trattate con quella dignita' a cui ha diritto ogni essere umano, semplicemente per il fatto di vivere.
Chi aderisce alla campagna dovrebbe comunicarlo alla mail redazioneitalia at pressenza.com e fare al piu' presto richiesta all'Ufficio di Gabinetto della Prefettura di competenza per entrare nel CPR che ritiene piu' idoneo il 15 settembre.
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Prime adesioni (associazioni e giornalisti):
Daniele Barbieri – La Bottega del Barbieri
Alessandro Graziadei – Unimondo
Alessandra Montesanto – Associazione per i diritti umani
Stefano Galieni – Left
Patrizia Cecconi – Oltre il mare
Stefano Corradino – Articolo 21
Rete Antirazzista di Firenze
Roberta Ferruti – Rete dei Comuni Solidali
Gianluca Carmosino – Comune-info
Stephen Ogongo – Cara Italia
La Citta' invisibile, perunaltracitta' – Firenze
Rodrigo Andrea Rivas, giornalista in pensione
Maria Teresa Messidoro – Associazione Lisanga' culture in movimento, Val Susa
Anna Mieli – Cospe
Checchino Antonini – Popoff
Yasmine Accardo – LasciateCIEntrare
Giansandro Merli – Il Manifesto

4. REPETITA IUVANT. DUE COSE CHE SO SU CIO' CHE ACCADDE A GENOVA NEL 2001

Che il sonno della ragione genera mostri.
Che il fascismo e' sempre in agguato.
Che occorre formare le forze dell'ordine alla nonviolenza.
Che occorre formare le forze dell'ordine alla nonviolenza.
Che occorre formare le forze dell'ordine alla nonviolenza.
Abbiamo perso vent'anni di tempo per formare le forze dell'ordine alla nonviolenza.
Nulla e' piu' necessario ed urgente che formare le forze dell'ordine alla nonviolenza.
Occorre formare le forze dell'ordine alla nonviolenza.
Occorre formare le forze dell'ordine alla nonviolenza.
Occorre formare le forze dell'ordine alla nonviolenza.
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Solo la nonviolenza contrasta il fascismo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

5. STRUMENTI. ALCUNE PUBBLICAZIONI DI DONATELLA DI CESARE

- Donatella Di Cesare, Crimini contro l'ospitalita'. Vita e violenza nei centri per gli stranieri, Il melangolo, Genova 2014, pp. 112.
- Donatella Di Cesare, Gadamer, Il Mulino, Bologna 2007, pp. 326.
- Donatella Di Cesare, Grammatica dei tempi messianici, Giuntina, Firenze 2011, pp. 84.
- Donatella Di Cesare, Heidegger e gli ebrei. I "Quaderni neri", Bollati Boringhieri, Torino 2014, 2016, pp. 368.
- Donatella Di Cesare, Heidegger & Sons. Eredita' e futuro di un filosofo, Bollati Boringhieri, Torino 2015, pp. 512.
- Donatella Di Cesare, Il tempo della rivolta, Bollati Boringhieri, Torino 2020, pp. 128.
- Donatella di Cesare, Israele. Terra, ritorno, anarchia, Bollati Boringhieri, Torino 2014, 2020, pp. 112.
- Donatella Di Cesare, Marrani. L'altro dell'altro, Einaudi, Torino 2018, pp. VI + 114.
- Donatella Di Cesare, Se Auschwitz e' nulla. Contro il negazionismo, Il melangolo, Genova 2012, pp. 128.
- Donatella Di Cesare, Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione, Torino, Bollati Boringhieri, Torino 2017, 2020, pp. 288.
- Donatella Di Cesare, Sulla vocazione politica della filosofia, Bollati Boringhieri, Torino 2018, pp. 192.
- Donatella Di Cesare, Terrore e modernita', Einaudi, Torino 2017, pp. VI + 208.
- Donatella Di Cesare, Tortura, Torino, Bollati Boringhieri, Torino 2016, pp. 224.
- Donatella Di Cesare, Virus sovrano?, Bollati Boringhieri - Gedi, Torino-Roma 2020, pp. 92.

6. STRUMENTI. ALCUNE PUBBLICAZIONI DI ELENA PULCINI

- Elena Pulcini, Il potere di unire. Femminile, desiderio, cura, Bollati Boringhieri, Torino 2003, pp. XXXIV + 194.
- Elena Pulcini, Invidia. La passione triste, Il Mulino, Bologna 2011, pp. 172 (+ 20 illustrazioni fuori testo).
- Elena Pulcini, La cura del mondo. Paura e responsabilita' nell'eta' globale, Bollati Boringhieri, Torino 2009, pp. 298.
- Elena Pulcini, L'individuo senza passioni. Individualismo moderno e perdita del legame sociale, Bollati Boringhieri, Torino 2001, pp. 230.
- Elena Pulcini, "Specchio, specchio delle mie brame...". Bellezza e invidia, Orthotes, Napoli-Salerno 2017, pp. 112
- Elena Pulcini, Tra cura e giustizia. Le passioni come risorsa sociale, Bollati Boringhieri, Torino 2020, 2021, pp. 240.
- Mariapaola Fimiani, Vanna Gessa Kurotschka, Elena Pulcini (a cura di), Umano, post-umano. Potere, sapere, etica nell'eta' globale, Editori Riuniti, Roma 2004, pp. 352.
- Dimitri D'Andrea, Elena Pulcini (a cura di), Filosofie della globalizzazione, Ets, Pisa, 2001, 2003, pp. 300.
- Elena Pulcini e Sophie Bourgault (a cura di), Cura ed emozioni. Un'alleanza complessa, Il Mulino, Bologna 2018, 2021, pp. 304.

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riedizioni
- Enrico Malato, Dante e Guido Cavalcanti, Salerno, Roma 1997, 2004, 2020, Rcs, Milano 2021, pp. 208, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
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Gialli
- Ilaria Tuti, Luce della notte, Longanesi- Gedi, Milano-Roma 2021, pp. 208, euro 8,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica" e ad altre testate).

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

9. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4171 del 20 luglio 2021
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com