[Nonviolenza] Un colpo di fucile nottetempo lungo una strada nel foggiano



UN COLPO DI FUCILE NOTTETEMPO LUNGO UNA STRADA NEL FOGGIANO

E' accaduto lungo una strada nel foggiano: da un fuoristrada in corsa con un fucile hanno sparato a un'auto su cui erano alcuni migranti ferendo al volto uno di loro, fortunatamente sopravvissuto; i migranti abbandonano l'auto e fuggono nei campi, il fuoristrada degli aggressori scompare nella notte.
Non e' l'America del Ku Klux Klan o il Sudafrica dell'apartheid, e' l'Italia del 2021.
So solo quello che leggo sulla stampa, ed ovviamente sara' l'autorita' giudiziaria a fare piena luce. Ma questo episodio mi sembra confermare e rendere ancor piu' evidenti - di una evidenza folgorante, incandescente - cose che come molte altre persone di volonta' buona anch'io penso e dico e grido da molti anni.
E quello che so e che dico e' che in Italia e' venuto costituendosi un regime razzista e schiavista. Un regime di apartheid. Un regime che e' un crimine contro l'umanita'. Un regime che e' una vergogna e un orrore per il mondo.
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Lo ripeto: in Italia e' venuto costituendosi un regime razzista e schiavista. Un regime di apartheid.
E' un regime in flagrante contrapposizione a quanto sancito dalla Costituzione della Repubblica italiana. E' un regime in totale contrasto con la democrazia e la civile convivenza. E' un regime barbaro, criminale, assassino.
In questo regime l'economia schiavista e i poteri mafiosi opprimono - e non di rado sopprimono - innumerevoli esseri umani con la complicita' effettuale dei governi succedutisi da decenni ad oggi.
In questo regime si consente e si favoreggia la strage degli innocenti nel Mediterraneo.
In questo regime si consente e si favoreggia ogni rapina ed ogni vessazione ed ogni tortura - fino alla morte - sulle persone piu' povere, piu' sfruttate, piu' denegate nei loro fondamentalissimi diritti umani: ne sono vittima milioni di persone.
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E' l'orrore razzista, fascista e mafioso che dilaga.
Con la connivenza piena di un ceto politico che non vede neppure che oltre un decimo della reale popolazione italiana e' privato della dignita' e dei diritti che la Costituzione alla base del nostro ordinamento giuridico riconosce a tutti gli esseri umani.
Con la complicita' della quasi totalita' della popolazione nativa che non insorge nonviolentemente per rivendicare giustizia e liberta' per tutte le persone che vivono in Italia, che non insorge nonviolentemente per rivendicare il diritto alla vita per tutti gli esseri umani.
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Ripeto ancora una volta parole che ripeto da anni.
1. occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
2. occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi al razzismo, alla mafia, al fascismo che torna.
Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente.
Chi nega l'umanita' di un essere umano, nega l'umanita' dell'umanita' intera.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 27 aprile 2021

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it