[Nonviolenza] Telegrammi. 4004



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4004 del 3 febbraio 2021
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
Sommario di questo numero:
1. ALcuni sproloqui di Benito D'Ippolito apparsi su questo foglio nel 2020 (parte prima)
2. Brevissima un'epistola alle senatrici ed ai senatori che compongono la Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato della Repubblica
3. Il bambino che nel carrello e' morto
4. Una telefonata a Ernesto Cardenal
5. La malattia
6. La chiusura della scuola di Atene
7. Ricordando Clara e Rosa
8. Lavarsi spesso le mani
9. Ancora dell'autobiografia della nazione
10. Del buon uso delle catastrofi
11. Di notte
12. Del ricordo delle vittime
13. Il lamento di Geronte
14. I cattivi pensieri
15. Una cosa che so
16. Il Signor Peste parla alla nazione
17. Corta ballata del governo mezzo-razzista
18. Ballata della gente di poca memoria
19. Ballata del mozzicasassi
20. Segnalazioni librarie
21. La "Carta" del Movimento Nonviolento
22. Per saperne di piu'
 
11. MATERIALI. ALCUNI SPROLOQUI DI BENITO D'IPPOLITO APPARSI SU QUESTO FOGLIO NEL 2020 (PARTE PRIMA)
 
Riproponiamo alcuni testi di Benito D'Ippolito apparsi su questo foglio nel 2020.
 
2. BREVISSIMA UN'EPISTOLA ALLE SENATRICI ED AI SENATORI CHE COMPONGONO LA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
 
Gentili senatrici e senatori,
il giorno lunedi' 20 gennaio
deciderete voi se autorizzare
la giudiziaria autorita' a procedere
per un grave reato nei confronti
di un ex ministro che da lunga pezza
mena gran vanto della sua protervia
ponendosi al di sopra delle leggi
gloriandosi del male che ha compiuto
sulle sue vittime eruttando fiele
sugli innocenti e i buoni vomitando
un cieco odio e un disprezzo folle
le stesse istituzioni minacciando.
 
Che quel reato sia stato commesso
e non una soltanto ma piu' volte
nessuno mette in dubbio e tutti sanno.
 
E tutti sanno che quell'ex ministro
nei mesi in cui e' stato il vero capo
di un abominevole governo
ha operato per negare approdo
ai naufraghi innocenti e disperati
ha operato affinche' non venisse
salvato chi stava morendo in mare
ha operato in modo che i superstiti
dei lager libici innocenti vittime
invece di trovare scampo e aiuto
fossero consegnati prigionieri
in pasto agli aguzzini nuovamente
affinche' preda schiava e moritura
tornassero nei campi dell'orrore
tornassero nei campi della morte.
 
Gentili senatrici e senatori,
che quel ministro venga processato
e' cosa giusta. E cosa necessaria
che a nessuno piu' sia consentito
di usare del potere dello stato
per fare il male. Del mostro fascista
che tanti lutti e tanto sangue sparse
l'Italia non sia piu' la tana fetida.
 
Ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere.
 
3. IL BAMBINO CHE NEL CARRELLO E' MORTO
 
Il bambino che nel carrello e' morto
non l'ha ammazzato il ministro Salvini
non l'ha ammazzato il ministro Di Maio
non l'ha ammazzato il presidente Conte
e questo e' un fatto
come e' un fatto che quel bambino e' morto
come tanti altri per giungere in salvo tentando
la traversata che certi signori impediscono
 
Il bambino che nel carrello e' morto
non l'ha ammazzato il presidente dell'America
non l'ha ammazzato la banca mondiale
non l'ha ammazzato la commissione europea
e questo e' un fatto
come e' un fatto che quel bambino e' morto
come tanti altri per giungere in salvo tentando
la traversata che i poteri dominanti proibiscono
 
Il bambino che nel carrello e' morto
non l'ho ammazzato io
non l'hai ammazzato tu
non l'ha ammazzato nessuno
e quel che e' fatto e' fatto
ma resta il fatto che quel bambino e' morto
come tanti altri per giungere in salvo tentando
la traversata per cui li condanniamo a morte
 
4. UNA TELEFONATA A ERNESTO CARDENAL
 
I.
Ho sollevato la cornetta del telefono
e non ho fatto nessun numero
ho aspettato che il suono da intermittente si facesse continuo
so gia' che Cardenal e' morto
ne' ho mai avuto il suo numero di telefono
ne' quello di Marilyn Monroe o di Nelson Mandela
e non telefono mai a nessuno
uso il telefono soltanto per ascoltare quel suono
che da intermittente diventa continuo
e sembra dire l'irruzione della morte.
 
II.
Sono stato giovane quando essere giovane
significava volere la liberazione dell'umanita' intera
ogni persona oppressa che insorgeva
subito ci riconoscevamo fratelli e sorelle
nella sapienza di tutte le vittime condividendo il pane
e il dolore
che aveva un senso e il senso era
che ancora non era umana l'umanita'
ma lo diveniva lottando contro ogni oppressione
lo diveniva lottando per la giustizia la liberta' la misericordia
che ogni essere umano riconosce e raggiunge
sono vecchio e non ho dimenticato.
 
III.
Ernesto Cardenal fu allora per noi un simbolo di molte cose
il volto della rivoluzione sandinista
la poesia che s'inverava nelle strade
nel sentimento del toccarsi finalmente del cielo e della terra
del mito e della storia dell'utopia che passa dalla parola all'atto
nell'umano sentire e pensare e dire ed agire il bene comune
nello stare insieme affinche' piu' nessuno
fosse abbandonato al male e alla morte.
 
IV.
Dico sempre che antifascismo e nonviolenza
sono due nomi per dire la stessa cosa
e a chi mi chiede di spiegare cosa
dico che non c'e' nulla da spiegare
ognuno deve capirlo da se'
e per capirlo solo questo conta
porsi dalla parte delle vittime
recare memoria di tutte le vittime
lottare perche' non vi siano piu' vittime
e allora tutto e' chiaro
solo opponendosi a tutti i poteri oppressivi
solo mettendo in comune il bene e i beni
solo lottando per la salvezza di tutte le vite
solo riconoscendo e difendendo l'eguale diritto di ogni persona
alla vita alla dignita' alla solidarieta'
solo contrastando tutte le guerre e le uccisioni
solo cosi' avra' termine questa carneficina
che chiamano storia del mondo ed e' invece soltanto
la storia del nulla che tutto divora
la storia del male che abbiamo il dovere
di contrastare con azione incessante
di contrastare con azione concorde
di contrastare senza illusioni.
 
V.
Che gli esseri umani possano essere resi schiavi
affamati violati sfigurati uccisi
questo accade ogni giorno
che questo quotidiano scandalo non cessi di farti orrore
e questo orrore non ti paralizzi
ti indigni bensi' e ti faccia insorgere
ti porti ad unirti a tutte le oppresse
e tutti gli oppressi nella lotta
che all'orrore si oppone e rivendica
il diritto di ogni essere umano
alla liberta'
alla felicita'
alla responsabilita' per il mondo.
 
VI.
Ernesto Cardenal sapeva
che sempre ci parlano i morti
tutti i morti anche i piu' lontani
e che la loro voce fa crescere l'erba
e muove il respiro e le onde del mare
e sostiene le stelle del cielo
e quella voce chiama ogni essere umano
ad essere l'intera umanita'
a riconoscere l'intera umanita'
in ogni altro essere umano
a volere che il mondo vivente
viva e che viva ogni persona
una vita degna una vita bella
chi sa ascoltare questa voce
capisce che occorre farsene eco
capisce che occorre condividere il pane
capisce che occorre cantare e camminare insieme
e contrastare ogni violenza.
 
VII.
Muoiono tutti gli esseri umani
e morto e' anche Ernesto Cardenal
non muoiono i suoi doni e la sua lotta
non muore l'umanita' che tutte e tutti insieme siamo.
 
Congedo
E tu che leggi queste righe spente
sii tu a proseguire la sua lotta
di tutte le persone buone la lotta
di tutte le vittime innocenti l'appello
contro tutte le oppressioni
contro tutte le uccisioni
resisti tu al fascismo che torna
soccorri tu chi di aiuto ha bisogno
su questa strada tra Gerusalemme e Gerico
su questa strada tra Auschwitz ed Hiroshima
su questo crinale apocalittico
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
rispondi tu al telefono.
 
5. LA MALATTIA
 
La malattia delle malattie
e' l'oppressione che nega
che tutti gli esseri umani
abbiano diritto alla vita
alla dignita' alla solidarieta'.
 
La malattia delle malattie
e' l'adorazione degli iniqui privilegi
che condannano alla fame e alla morte i rapinati.
 
La malattia delle malattie
e' l'imperio della violenza
che divora ogni giorno innumerevoli vittime innocenti
che distrugge progressivamente quest'unico mondo vivente.
 
Vi e' una sola terapia
chiunque sa quale essa sia
chiunque ha il potere e il dovere
di dare inizio al miracolo del bene.
 
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
sii tu la nonviolenza in cammino.
 
6. LA CHIUSURA DELLA SCUOLA DI ATENE
 
Non e' successo niente state tranquilli gracchia
la voce del portavoce dell'imperatore dalla radio
e per le strade carri e camionette sono li' per il vostro bene
che il governo sa bene quale sia
e gli scienziati lo confermano potete vederlo su youtube
 
Chi ha piu' di sessant'anni resti chiuso in casa
non costringeteci a fare quello che non vogliamo fare
chi conosce un comunista lo denunci al numero verde
c'e' anche disponibile un'app e una taglia niente male
ci si puo' arruolare volontari per le ronde a Lesbo
per le partite di caccia ai bipedi a Lesbo
l'Europa fornira' i nuovi chassepots o se preferite i winchester
lo sappiamo quello che vi piace
 
Ricordatevi che il governo vi ama
chi vi regala cosi' tanti canali
televisivi? chi vi imbandisce cosi' tante discoteche
e notti dei cristalli? il governo vi ama
e voi non deludetelo in quest'ora suprema sui colli fatali
 
Della sorte degli schiavi non deve calervi
non e' di vostra competenza
lo decide il governo il numero dei morti e dei malati
e chi deve sparire nel silenzio
presto vi sara' recapitato un decalogo
lo sappiamo che vi piace sapere che fare
e non volete restare senza ordini
lavatevi le mani e marciate sul posto
cantate canzoni alla primavera e alla bellezza
nessuno esca di casa e se sentite
gli spari le urla i gemiti e il silenzio
la carne avvolta nel filo spinato trascinata via prima che puzzi
il passo cadenzato delle legioni del generale Legione
non fateci caso pensate ai casi vostri
non e' detto che prima dell'alba non si bussi anche alla vostra porta
statevi buoni che non vi succede niente
lasciate fare a chi sa fare
rigate dritto i droni vi sorvegliano
 
Siate gloriosi come siete sempre stati
eroi poeti navigatori e santi e ballerini e pubblico gentile
concorrenti di quiz prosseneti clienti e tutto il resto
obbedite al piccolo padre al grande fratello al primo segretario
a chi ha fatto i soldi carne umana masticando
al notiziario di prima serata ai secondi violini al coach
all'esperto finanziario al cerusico al barbiere
non ficcate il naso dove non vi riguarda
lasciate fare a noi che abbiamo
il doppiopetto gli elettrodi la vergine di Norimberga
lo scranno di lucido legno pregiato il microfono l'atomica
e se proprio un piccolo sfogo vi ci vuole
e non avete a portata di mano una dolce creatura da pestare a sangue
che tanto e' solo una costola con un po' di fango intorno
un vile oggetto di piacere per riposo del guerrier ch'entro vi rugge
sparate anche voi dal terrazzo a chi e' troppo lento per strada
o indeciso o ancora pretende
di pensare di parlare di discutere
di amare le persone di cercare la verita'
di volere salvare le vite
di ricordare il figlio della levatrice
 
7. RICORDANDO CLARA E ROSA
 
Nessuna speranza vi e' per l'umanita' di essere libera
se non si sconfigge l'oppressione maschile.
 
Nessuna speranza vi e' di salvezza per il mondo vivente
se non si abolisce il sistema di dominio maschile.
 
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe
con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.
 
Oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi
nella lotta femminista ecologista socialista e libertaria
per la liberazione dell'umanita' intera
da ogni menzogna da ogni violenza da ogni oppressione
in difesa della vita della dignita' dei diritti
di ogni essere umano e dell'intero mondo vivente
per la condivisione del bene e dei beni
in una universale solidarieta'
 
Il primo dovere e' salvare le vite
soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
abolire la guerra gli eserciti le armi
inverare l'umanita' dell'umanita'
 
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
contrastala tu ogni disumanita'
a questa lotta l'otto marzo convoca
a questo compito che restituisce senso e valore all'agire
 
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
contrastala tu ogni disumanita'
a questo impegno l'otto marzo convoca
ponendoti all'ascolto di tutte le vittime innocenti
ponendoti alla scuola e sulla via del movimento di liberazione delle donne
la cui lotta libera l'intera umanita'.
 
8. LAVARSI SPESSO LE MANI
 
I.
 
Lavarsi spesso le mani
se solo avessimo anche noi dell'acqua
 
restare in casa propria
ma noi non abbiamo una casa
 
tenersi a distanza
invece ci ammucchiano nell'alveare
 
non siamo esseri umani anche noi?
non abbiamo anche noi diritto alla vita?
 
II.
 
Torna il tempo della salamandra
della mandragola e' tornato il tempo
 
nel paese le risse all'osteria sono cessate
ci si odia restando chiusi in casa
 
gli sterpi hanno invaso le strade e i cantieri
non si nascondono piu' gli scorpioni
 
per i vicoli fermenta l'immondizia
frustano buste di plastica e barattoli vuoti
le code dei topi famelici
 
il vento fischia per le vie deserte
la sua canzone che nessuno ascolta
il vento fischia ma ogni orecchio e' sordo
 
nei capannoni invisibili gli schiavi
e nei campi lontani invisibili
continuano a produrre le merci cui non hanno diritto
sotto la sferza del potere costituito
 
hanno ragione gli operai che scioperano
hanno sempre ragione le oppresse e gli oppressi che si sollevano
 
non e' mai vero che si e' tutti sulla stessa barca
chi esercita il potere non e' mai innocente
 
tutte le strutture di potere
fondate sul privilegio e sulla rapina
sono nemiche dell'umanita'
 
nell'ora della tragedia
ancora piu' a nudo sono messi
i meccanismi dell'oppressione
il sistema della violenza
il disordine costituito
che nega la nostra umanita'
 
nell'ora della tragedia
si squaderna la verita' a chi vuol vederla
si apprende che solo la nonviolenza
puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe
puo' farci uscire da questa preistoria
verso la repubblica dell'umanita'
 
il primo dovere e' salvare le vite
il primo dovere e' aver cura del mondo
il primo dovere e' di restare umani
 
III.
 
Uno spettro s'aggira per le strade
ed il sistema di potere coglie l'attimo
e sperimenta ebbro nuove forme
di totalitarismo di disumanita'
ne gode e freme mentre si contempla
in uno specchio di ferro senza luce.
 
A questa violenza ad ogni violenza occorre opporre
la nostra responsabilita' la nostra bonta'
la nostra scelta della nonviolenza
che e' la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro tutte le violenze
la nostra scelta della nonviolenza
che e' la scelta dell'integrale solidarieta' con l'umanita' intera
solo il bene puo' sconfiggere il male
salvare le vite e' il primo dovere.
 
IV.
 
Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe di garantire tutto il necessario a tutte le persone che il necessario oggi non hanno
perche' rapinate dagli sfruttatori
perche' vittime del sistema di potere dominante.
 
Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe di garantire l'accesso alle cure e all'assistenza
a tutte le persone cui e' ancora negato
dalle politiche scellerate che hanno tradito il dettato della Costituzione antifascista
dalle politiche scellerate che hanno fatto strame del dettato della Costituzione repubblicana.
 
Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe di svuotare le carceri e rimandare alle loro abitazioni
tutte le persone che s'impegnino a restarvi.
 
Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe riconoscere subito tutti i diritti sociali, civili, politici a tutte le persone che vivono in Italia
e non continuare a tenere in condizioni di apartheid oltre cinque milioni di fratelli e sorelle innocenti
che qui vivono e lavorano.
 
Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe abrogare le scellerate antileggi razziste
e riconoscere a tutte le persone l'eguale diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
 
Se fossimo un paese civile, un ordinamento democratico, la prima iniziativa da intraprendere
sarebbe abolire lo sfruttamento schiavista
sarebbe socializzare tutti i beni e gli strumenti e i saperi necessari
alla vita alla civilta' alla dignita' umana
alla salvezza dell'umanita' e del mondo vivente.
 
Ma noi non siamo un paese civile, un ordinamento democratico,
se intere regioni sono governate da un partito razzista e fascista che nega
l'eguaglianza di dignita' e diritti di ogni essere umano.
 
Ma noi non siamo un paese civile, un ordinamento democratico,
se ancora siedono al governo del paese i criminali
che nel 2018-2019 hanno imposto antileggi naziste ancora non abrogate
hanno operato per far morire i naufraghi
hanno privato di aiuto e diritti migliaia e migliaia di persone innocenti
hanno favoreggiato persecuzioni e schiavitu'.
 
Torni l'Italia alla legalita' democratica
torni l'italia alla Costituzione repubblicana
torni l'Italia al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani
torni l'Italia ad essere un paese civile
che sa che il primo dovere e' salvare le vite.
 
Che torni ad aggirarsi per l'Europa quell'altro spettro
che liberando le oppresse e gli oppressi dallo sfruttamento e dalla violenza
forte della memoria di tutte le vittime di tutte le violenze
deciso a far cessare ogni violenza, a rispettare e sostenere ogni persona
deciso a prendersi cura del bene comune con mezzi al fine adeguati
a chiunque riconoscendo eguaglianza di diritti e dignita' di persona
nell'universale condivisione del bene e dei beni
liberi l'umanita' intera
rispetti aiuti e salvi tutte le vite.
 
Che giunga l'illuminazione necessaria il momento di lucidita'
il ragionamento semplice l'onesto modesto sentire
che ci converta alla nonviolenza.
 
Ogni essere umano ha diritto alla vita
soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto
condividere il bene ed i beni
salvare le vite
e' il primo dovere.
 
V.
 
E detto questo, e solo detto questo,
allora certo lavarsi le mani
restare in casa
tenere la distanza
rispettare tutte le norme
utili per contrastare il contagio
utili per salvare le vite
 
Salvare le vite e' il primo dovere
lo dico alle persone con cui condivido il pane
lo dico alle persone che chiamo compagne e compagni
facciamo tutto cio' che e' giusto e necessario
per contrastare il contagio
per salvare le vite
 
Salvare le vite
e' il primo dovere
 
9. ANCORA DELL'AUTOBIOGRAFIA DELLA NAZIONE
 
Invece di invitare a studiare a pensare a capire
le ragioni di essere responsabili e solidali
i prominenti invitano i sudditi ad esporre
le bandiere alle finestre a cantare in coro l'inno e la filastrocca
a fare dal terrazzo e dal telefonino la simulazione rituale
delle oscene pagliacciate da locale notturno pornografiche e scioviniste
 
Invece di essere rigorosi nel linguaggio
sobri e precisi nelle informazioni
chiarire che occorre proteggere le persone piu' fragili
vomitano fiumi di retorica i prominenti
ululano "siamo in guerra" "sconfiggeremo il nemico"
mancano solo le reni spezzate e il bagnasciuga del duce
 
Invece di fare appello alle virtu' repubblicane
la dignita' umana il primato del bene comune l'amore che salva le vite
il rispetto di ogni persona l'accudimento del debole e del bisognoso
i prominenti convocano ai carnevali alla narcosi al saturnale
all'obbedienza pronta cieca assoluta e dissoluta
per mascherare la loro folle violenza la loro scellerata irresponsabilita'
 
Dopo aver devastato il servizio sanitario nazionale e con esso il diritto alla salute
dopo aver consentito ed attuato orgiastico il saccheggio del pubblico erario
e l'avvelenamento e la devastazione di quest'unico mondo vivente
dopo aver imposto il razzismo e la schiavitu'
giungendo fino all'orrore di cercar d'impedire di soccorrere i naufraghi
contemplano le rovine suonando la cetra e invitando al karaoke
 
Ed alla barbarie di un ceto dominante di rapinatori dementi
fa da specchio la grottesca stoltezza di chi sa stare piu' senza respirare
che senza discoteca e turismo predatorio e rombanti motori e teleschermi giganti
da cui il grande fratello il piccolo padre il conte zio il padrone mastigoforo
e tutti gli araldi del machiavellismo degli stenterelli
invitano a un tempo alla marcia in ordine chiuso ed alla gozzoviglia
 
In questo momento apocalittico di decisione e di verita'
tu non metterti al seguito dei potenti tu non subirne l'intimidazione
tu fa' la cosa giusta perche' e' giusta
e giusta e' l'azione che salva le vite
giusta e' l'azione che non uccide non ferisce non minaccia non abbandona
non nega aiuto a chi chiede aiuto giusta e' la scelta della misericordia
 
Salvare le vite e' il primo dovere
pensare con la propria testa dire la verita' ascoltare con attenzione
non mettere in pericolo nessuno non abbandonare nessuno prendersi cura del mondo
opporsi alla violenza alla menzogna alla morte condividere il bene ed i beni
riconoscere il diritto di ogni persona alla vita alla dignita' alla solidarieta'
siamo una sola umanita' ognuno e' responsabile di tutto
solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe
 
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
chi salva una vita salva il mondo
 
10. DEL BUON USO DELLE CATASTROFI
 
I.
 
Fanno cadere le scaglie dagli occhi tutti i disastri
aprono il cuore alla scienza del bene e del male
convocano alla risposta necessaria alla comune sofferenza
a rispondere al dolore proprio ed altrui
a rispondere dell'altrui e del proprio diritto
alla verita' alla giustizia al bene
 
II.
 
Decidere di non aggiungere altro male al male
decidere di opporre alla violenza la tua volonta' buona
decidere di essere tu l'umanita' come dovrebbe essere
 
pensare che se questa dovesse essere l'ultima ora
ti colga mentre fai la cosa giusta l'azione buona
mentre sei la persona che senti che vorresti essere
 
condividere il pane e il vino il fuoco e la tenda
condividere il cielo stellato e la legge morale
condividere il buon cammino la buona lotta
per il bene comune per la dignita' di tutte e tutti
non avere paura della morte ma di condurre una vita malvagia
non avere paura di dire la verita'
 
insorgere contro ogni violenza
prendersi cura del lebbroso
sentire il dolore delle altre persone
deporre il fardello del rancore
avere pieta' di tutti i miseri
 
con pazienza costruire la condivisione del bene e dei beni
riconoscere l'umanita' di ogni essere umano
per quanto amara possa essere stata la tua vita
amare la vita delle altre persone e del mondo vivente
 
prendere sulle proprie spalle il ferito e trarlo in salvo
far crescere l'erba e le foglie
riscaldare con l'alito e lo sguardo il tremebondo
fermarsi a soccorrere l'assalito sulla strada per Gerico
far cadere le pietre dalle mani pronte a colpire
spezzare le catene visibili e invisibili
restituire un volto e una voce a tutte e tutti
negare il consenso alla menzogna e all'abuso
il bene di ogni uomo e di ogni donna avere a cuore
dire solo le parole che salvano le vite
fare solo l'azione nonviolenta che tutte le violenze contrasta
 
III.
 
Ricordarsi la propria umanita'
l'umanita' di tutte e tutti
il valore di ogni essere vivente
 
fare il miracolo della resurrezione
 
11. DI NOTTE
 
Di notte si fanno gli errori che si vedono poi di giorno
di notte col buio e col sonno viene la crisi della presenza
di notte le bancarelle cambiano mercanzie
di notte i lupi ululano e il vento fischia
di notte si accendono i fuochi e le stelle
di notte si vede quello che non si vede di giorno
di notte si sentono le voci senza volto
di notte tornano i morti nei sogni
di notte l'orco e gli angeli
di notte si va soli alla morte
 
Anche questa notte ricordati
e ricordati di ricordare domani
che salvare le vite e' il primo dovere
di essere tu l'umanita' come dovrebbe essere
 
12. DEL RICORDO DELLE VITTIME
 
Delle persone assassinate alle Fosse Ardeatine
s'illusero i nazisti cancellare ogni traccia
che divenissero terriccio sotto la pietra
nessuno ne serbasse memoria
 
Invece quella memoria resta
e quei resti la pieta' ha saputo
riesumare e quei volti e quelle voci
vivono ancora nel nostro ricordo
 
E finche' resta il ricordo delle vittime
altre donne altri uomini si uniranno alla lotta
per abolire per sempre il fascismo
per salvare tutte le vite
per far cessare tutte le guerre
tutte le dittature tutte le persecuzioni
 
Finche' resta vivo il ricordo delle vittime
restera' viva l'umanita'
 
13. IL LAMENTO DI GERONTE
 
I.
 
Le cose che una volta erano facili
ora sono diventate difficili
non ricordo piu' l'indirizzo di casa
fatico ad allacciarmi le scarpe
se vedo per terra cento lire
non ce la faccio ad abbassarmi per raccoglierle
 
Una volta spaccavo con una sassata una lampadina a venti passi
correvo dietro ai conigli e li prendevo per le orecchie
bevevo l'acqua delle pozzanghere
cavavo sangue dalle rape
non avevo paura del vento e dei fantasmi
ogni minuto pensavo alla rivoluzione
 
Adesso aspetto la morte
che prima ci ridevo sopra
passo le ore seduto in una stanza
e neanche accendo la luce quando e' sera
che invece una volta era tutta una corsa
e passavo piu' tempo alle stazioni che nel letto
 
Mi pare che tutti i miei vecchi compagni
siano morti o dementi o rinchiusi
e forse e' solo perche' sono io che sono rinchiuso
in questo carcere senza muri o serrature
in questo labirinto fatto solo d'aria
in questa notte senza voci e senza risse
 
Vallo a capire che mi succede
del miliardo di cose che volevo fare
non ce n'e' una che ancora m'interessi
mi rinsecchismo e non mi riconosco
quello che vedo intorno a me vorrei bruciarlo
ma mi pare fatica sprecata anche questa
 
So che significa che sono invecchiato
che niente di quello che ho fatto valeva
che era meglio non essere nati
che non sostengo piu' il peso del capestro
che anche scrivere queste parole e' un errore
e propaga ancora il contagio
 
II.
 
Ho sempre fame ho tutte le voglie
vorrei gettarmi d'un balzo dentro il fuoco
ho cominciato a bere liquori per dolci
affilo i coltelli per essere pronto
ruggisco di brama quando viene tempesta
e stridono gli alberi frustati dal vento
 
Finalmente dal fondo del pozzo del cuore
vengono fuori tutti i mostri che sono
e che ho sempre disprezzato e tenuto in catene
adesso il desiderio di tutte le vite
l'afferramento del gran mare dell'essere
la scienza del bene e del male mi colma
 
Sentire la morte che arriva al galoppo
dopo tanto tardare dopo tanto mentire
accelera i battiti inarca e acuisce
tutto il corpo si sente vivo e pronto
tutti i sensi diventano artiglio
tutti i nomi uno stesso nome
 
Non ho piu' paura dell'orco che e' in me
mi sono ricresciuti tutti i denti
sbriciolo i muri prendendoli a schiaffi
so dire tutte le parole in una volta
basto a me stesso e ho dato alle fiamme
il basto il bastone la livrea e lo stocco
 
Succede cosi'
di colpo ricordi tutti i trucchi
ogni tiro tutto il castello
insieme il gambetto e l'estindiana
l'arco e lo zen
Parmenide ed Eraclito
 
Cosi' vanno le cose tutte al mare
resta la sabbia e le bottiglie vuote
il messaggio soffiato in un orecchio
il cielo che scintilla la caverna
del mondo e dell'anima e' la stessa
di nulla ho piu' bisogno atque valete
 
III.
 
Non fare del male a nessuno
dire solo le cose vere e giuste
fare solo le cose giuste e buone
riconoscere l'umanita' di ogni essere umano
difendere tutto il mondo vivente
opporsi alla violenza con la nonviolenza
 
Salvare le vite e' il primo dovere
salvare le vite
il primo dovere
 
Non avere paura di nulla
non restare nel frigorifero
quello che sai tu dillo dai tetti
quello che hai non tenerlo per te
ogni dono da' frutto che nutre
ogni gesto e' largo di semi
 
chi salva una vita salva il mondo
chi salva una vita
il mondo
 
E' sempre il momento giusto
di fare la cosa giusta
sii tu l'umanita'
come dovrebbe essere
ogni essere umano
tutta l'umanita'
 
E' sempre il momento giusto di fare la cosa giusta
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
ogni essere umano tutta l'umanita'
 
14. I CATTIVI PENSIERI
 
I.
 
So che occorre contrastare la diffusione del virus Covid-19
e so che occorre contrastare il virus della guerra e del fascismo
 
Non ho esitazioni ad adottare le norme
utili a non estendere il contagio
sono le regole che da me stesso mi ero gia' dato
sono un amico della nonviolenza
so che salvare le vite e' il primo dovere
 
Ma non accetto
la pretesa totalitaria che solo i potenti parlino
che solo i potenti decidano tutto
quando tutti sappiamo perfettamente
quanto essi siano stolti e irresponsabili razzisti e fascisti
comitato d'affari del disordine costituito
feroce squadraccia agli ordini del ricco
feroce banda di rapinatori
 
Non accetto
la dittatura in camice bianco
la narcotizzazione delle vittime
il solito vecchio trucco che "lo dicono gli esperti sapientissimi"
e noi pecore tratte al macello
massa damnationis senza voce senza cervello
solo braccia e vile proscinesi e karaoke alle finestre
 
Non accetto
che chi tutti ci opprime e avvelena pretenda di imporci
la resa all'ingiustizia e alla violenza
 
II.
 
Mi dice una voce nel cuore di non scrivere questi pensieri
ma io zitto non ci so proprio stare
 
Credo che ogni essere umano abbia diritto
alla vita alla dignita' alla solidarieta'
alla condivisione del bene e dei beni
credo si debba soccorrere accogliere assistere
ogni persona di aiuto bisognosa
credo che solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita' dalla catastrofe
 
Siamo una sola umanita'
in un unico mondo vivente casa comune di tutte e tutti
sia regola comune neminem laedere
sia regola comune recarsi reciproco aiuto
sia regola comune avere a cuore la vita altrui
sia regola comune amare che il mondo viva
sia regola comune riconoscere
l'eguaglianza la pienezza di diritti di ogni persona
sia regola comune la condivisione dei doveri
alla rapina si sostituisca il dono
alla rissa la cooperazione
all'indifferenza l'accudimento
al consumismo che tutto divora la sobrieta' che preserva e rinnova
all'apppropriazione privata la messa in comune
da ciascuna persona secondo le sue capacita'
a ciascuna persona secondo i suoi bisogni
 
Oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi
per la liberazione comune
per salvare tutte le vite
per il bene comune dell'umanita'
 
15. UNA COSA CHE SO
 
Mi telefona ieri un vecchio compagno
come me anche lui non ignora
quante persone che entrambi conosciamo
in questi giorni realmente precisamente rischiano
di morire di stenti e di fame
ci diciamo che occorre fare qualcosa
oltre quello che gia' stiamo facendo
 
Credono i privilegiati che tutto sia un gioco
e diffondono video dai loro salotti
esibendo i mobili i quadri gli aggeggi i vestiti
che hanno i ricchi
e non sanno o fingono di non sapere
che anche la loro ricchezza e' frutto della rapina
ai danni dei poveri dei dannati della terra
delle persone e dei popoli ridotti in miseria
dall'ultramillenaria violenza dei padroni
 
Anche in questa citta' dove vivo
personalmente conosco decine e decine di persone
intere famiglie che sono nella miseria piu' nera
e sopravvivono solo grazie all'aiuto di enti caritativi
e dell'amicizia di chi condivide il bene e i beni
 
Anch'io come tanti ho chiesto al governo di disporre
immediate adeguate provvidenze
per salvare la vita dei piu' sfruttati dei piu' oppressi dei piu' emarginati
e mi sembra che il governo non lo stia facendo
preferendo aiutare chi gia' possiede qualcosa e soprattutto i piu' ricchi
ed oscenamente decidendo di non abrogare le incostituzionali misure razziste
imposte dal governo precedente a perseguitare tante vittime innocenti
in verita' non c'e' limite alla malvagita' dei potenti
 
Credo si debba insistere a premere nonviolentemente sul governo
e sulle Regioni affinche' decidano finalmente
di rispettare la la Costituzione repubblicana democratica antifascista
che fa obbligo di aiutare chi ha bisogno di aiuto
 
So che la legge dev'essere
la difesa dell'oppresso dalla violenza dell'oppressore
so che la legge riconosce
che tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
so che la legge fa obbligo
di soccorrere chi e' nel bisogno e in pericolo
so che la legge scritta col sangue dei martiri della Resistenza
convoca a salvare tutte le vite
convoca a rispettare ed aiutare ogni essere umano
 
Chiedo che almeno i Comuni dispongano immediatamente
gratuite distribuzioni di cibo e di altri generi di prima necessita'
a chi ne ha bisogno per sopravvivere
e' un dovere cui gli enti locali non possono sottrarsi
e' il dovere di ogni ordinamento giuridico democratico
e' il dovere di uno stato di diritto
 
Si levi la voce di ogni persona che non ha rinunciato alla sua umanita'
si levi la voce di ogni persona decente
salvare le vite e' il primo dovere
 
16. IL SIGNOR PESTE PARLA ALLA NAZIONE
 
Sono contento di essere tra voi
e di trovarvi tutti quanti in forma
ringrazio innanzitutto il signor premier
che ogni sera mi fa tanto ridere
coi suoi monologhi in televisione
che non mi divertivo cosi' tanto
dai tempi di Toto' e di Franco e Ciccio
 
Poi vorrei dire tutta la mia gioia
per la prosecuzione del lavoro
delle fabbriche d'armi che il commercio
fa prosperi i paesi e a dirla tutta
il virus si' fa quel che un virus puo'
ma un bel bombardamento dai vuoi mettere?
 
Poi vorrei dire grazie a quei signori
che governavano or sara' un anno
che forza quei terroni che affogavano
che forza quei decreti sicurezza
son cose che ci vo in brodo di giuggiole
 
E poi vorrei invitare tutti quanti
ad assaltar le case dei vicini
e saccheggiarle di ogni bendidio
e infine a dare fuoco e fare festa
 
E' l'ora di una bella ripulita
cosi' la stirpe si rafforza e torna
la disciplina e l'ordine ariano
 
E adesso via cantiamo tutti in coro
poi il saluto al duce e poi a nanna
 
Sono contento di essere tornato
 
17. CORTA BALLATA DEL GOVERNO MEZZO-RAZZISTA
 
Il governo mezzo-razzista
e' certo meglio del precedente governo razzista
ma anche mezzo-razzista e' gia' razzista
un mezzo criminale e' gia' un criminale
 
Il governo mezzo-razzista
e' per cio' stesso anche mezzo fascista
ma un mezzo fascista e' gia' un fascista
e a noi il fascismo ci fa orrore e schifo
 
Il governo mezzo-razzista
s'ingegna d'instaurare uno stato di polizia
approfittando dell'epidemia
per fare strame della Costituzione
 
Ma nel governo mezzo-razzista
c'e' anche l'altra meta' che non e' razzista che non e' fascista
che afferma che vuole tornare al rispetto della Costituzione
che agisca dunque se vuol essere creduta
 
Cessino adesso le persecuzioni
siano abrogati i decreti razzisti
si torni al rispetto dei diritti di tutte le persone
salvare le vite e' il primo dovere
 
Siano allontanati i razzisti da tutti i pubblici uffici
siano processati per i crimini commessi i governanti del 2018-2019
un razzista non puo' governare una repubblica democratica
un razzista e' soltanto un criminale
 
18. BALLATA DELLA GENTE DI POCA MEMORIA
 
Siamo gente di poca memoria
ma i crimini del primo governo Conte
ce li ricordiamo bene
 
Siamo gente di poca cultura
ma sappiamo che negar soccorso ai naufraghi
e' un crimine e un abominio
 
Siamo gente di corte vedute
ma contro le persecuzioni la schiavitu' il razzismo
lo sappiamo che dobbiamo insorgere
 
Siamo gente di poche stentate parole
ma un cuore l'abbiamo ancora
e non vogliamo esser governati dai razzisti
 
Siamo gente che pensa pensieri elementari
salvare le vite
combattere il fascismo
 
Siamo gente meccaniche e di piccol affare
di scarse risorse e di poco momento
ma siamo ancora esseri umani
 
19. BALLATA DEL MOZZICASASSI
 
Settimane sono passate dall'inizio dell'epidemia
e il governo mezzo-razzista ancora perde tempo a pavoneggiarsi in tivu'
invece di far arrivare al piu' presto gli aiuti necessari a chi piu' ne ha bisogno
 
Settimane sono passate dall'inizio dell'epidemia
e il governo mezzo-razzista ancora divora e sperpera ingenti risorse
mentre c'e' gente che muore di fame e di stenti
 
Settimane sono passate dall'inizio dell'epidemia
e il governo mezzo-razzista ancora regala i soldi pubblici
ai ricchi e ai ricchissimi mentre i poveri sono allo stremo
 
Settimane sono passate dall'inizio dell'epidemia
e il governo mezzo-razzista ancora favoreggia i mercanti di morte e la guerra
invece di destinare le risorse di tutti alla salvezza di tutti
 
Settimane sono passate dall'inizio dell'epidemia
e il governo mezzo-razzista ancora non abroga
le misure hitleriane che opprimono i piu' fragili e i piu' bisognosi
 
Settimane sono passate dall'inizio dell'epidemia
e il governo mezzo-razzista continua a violare
la dignita' e i diritti delle persone oppresse
 
Settimane sono passate dall'inizio dell'epidemia
e il governo mezzo-razzista continua a violare
la Costituzione della repubblica e il diritto di tutti alla vita
 
Settimane sono passate dall'inizio dell'epidemia
e il governo mezzo-razzista persiste nella sua irresponsabile
cecita' e protervia e menzogna
 
Settimane sono passate dall'inizio dell'epidemia
e il governo mezzo-razzista assomiglia sempre di piu'
allo scellerato governo razzista che nel 2018-2019
ha commesso abominevoli crimini contro l'umanita'
 
Fortuna che a me non serve niente
da quando ho imparato a mangiare sassi e vento
e vivo in questo antico reame di Nusmundia
e parlo una lingua che nessuno capisce
 
20. SEGNALAZIONI LIBRARIE
 
Letture
- Vittorino Andreoli, Perdono, Rcs, Milano 2021, pp. 140, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Franca D'Agostini, Analitici e continentali. Guida alla filosofia degli ultimi trent'anni, Raffaello Cortina Editore, Milano 1997, pp. XX + 556.
- Franca D'Agostini, Filosofia analitica. Analizzare, tradurre, interpretare, Paravia, Torino 1997, pp. 216.
*
Riedizioni
- Roberto Finzi, Cosa hanno mai fatto gli ebrei? Dialogo tra nonno e nipote sull'antisemitismo, Edizioni EL, San Dorligo della Vale (Trieste) 2019, Gedi, Roma 2021, pp. 158, euro 8,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
*
Maestre
- Frances A. Yates, Giordano Bruno e la tradizione ermetica, Laterza, Roma-Bari 1969, 1992, pp. 522 (+ 16 illustrazioni fuori testo).
- Frances A. Yates, Giordano Bruno e la cultura europea del Rinascimento, Laterza, Roma-Bari 1988, 1995, pp. XX + 292 (+ 16 illustrazioni fuori testo).
- Frances A. Yates, L'arte della memoria, Einaudi, Torino 1972, 1993, 1996, pp. XXXII + 380 (+ 35 illustrazioni fuori testo).
- Frances A. Yates, Astrea. L'idea di Impero nel Cinquecento, Einaudi, Torino 1978, 2001, pp. XXVIII + 272 (+ 96 illustrazioni fuori testo).
- Frances A. Yates, Cabbala e occultismo nell'eta' elisabettiana, Einaudi, Torino 1982, 2002, pp. XII + 242 (+ 16 pp. di illustrazioni fuori testo).
 
21. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
 
22. PER SAPERNE DI PIU'
 
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4004 del 3 febbraio 2021
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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