[Nonviolenza] Archivi. 418



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXII)
Numero 418 del 15 gennaio 2021
 
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di luglio 2020 (parte undicesima)
2. A centouno anni dalla nascita di Nuto Revelli
3. Carlo Bo
4. Anna Maria Campi
5. Luis Corvalan
6. Emilio Ferretti
7. Enrico Filippini
8. Boris Giuliano
9. Albert Luthuli
10. Anselmo Marchi
11. Anna Marengo
12. Nino Nannetti
13. Enzo Paci
14. Wilson Pinheiro
15. Ugo Riccarelli
16. Franco Rodano
17. Massimo Sani
18. E' deceduto Paolo Finzi
19. Antonio Banfi
20. Teodoro Bigi
21. Bodil Katharine Biorn
22. Marco Bisceglia
23. Giuseppe Bravin
24. Renato Bresciani
25. Andrea Caffi
26. Dante castellucci
27. Dragan Cigan
28. E. L. Doctorow
29. Franca Faldini
30. Josefa Francisco
31. Lajos Kassak
32. Lafif Lakhdar
33. Elsa Laula Renberg
34. Errico Malatesta
35. George A. Miller
36. Jessica Mitford
37. Giuliana Morandini
38. Manuel Puig
39. Ludovico Quaroni
40. Carl Sandburg
41. Janet Stancomb-Wills
42. Francesco Valentino
43. Ignazio Vian
44. Roosje Vos
45. In memoria di Andrea Caffi
46. Per Paolo Finzi
 
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2020 (PARTE UNDICESIMA)
 
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2020.
 
2. A CENTOUNO ANNI DALLA NASCITA DI NUTO REVELLI
 
Centouno anni fa, il 21 luglio 1919, nasceva Nuto Revelli, "eroe della Resistenza, storico delle vittime della guerra, del "mondo dei vinti", della cultura contadina, autore di alcuni dei libri piu' belli e piu' importanti del XX secolo, luminoso testimone della dignita' umana, maestro da cui molto abbiamo imparato".
A centouno anni dalla nascita di Nuto Revelli la sua testimonianza e il suo messaggio sono piu' vivi che mai.
A centouno anni dalla nascita di Nuto Revelli piu' urgente che mai e' ascoltarne i moniti e proseguirne la lotta.
*
Una minima notizia su Nuto Revelli
Nuto Revelli e' nato a Cuneo il 21 luglio 1919 ed a Cuneo e' deceduto il 5 febbraio 2004; ufficiale degli alpini nella tragedia della campagna di Russia, eroe della Resistenza, testimone della cultura contadina e delle sofferenze delle classi popolari in guerra e in pace. Nelle sue opere una grande testimonianza storica, un lucido impegno civile, e una limpida guida morale.
Opere di Nuto Revelli: La guerra dei poveri, La strada del davai, Mai tardi, L'ultimo fronte, Il mondo dei vinti, L'anello forte, Il disperso di Marburg, Il prete giusto, Le due guerre, tutti pubblicati presso Einaudi; si veda anche la raccolta di interviste: Il testimone. Conversazioni e interviste 1966-2003, Einaudi, Torino 2014; e la raccolta postuma organizzata tematicamente di brani editi e inediti dai materiali delle ricerche de Il mondo dei vinti e de L'anello forte: (a cura di Antonella Tarpino), Il popolo che manca, Einaudi, Torino 2013.
Tra le opere su Nuto Revelli: AA. VV., Memorie di vita e di Resistenza. Ricordi di Nuto Revelli 1919-2004, Nuova Iniziativa Editoriale, Roma 2004; Giuseppe Mendicino, Nuto Revelli vita guerre libri, Priuli & Verlucca, Scarmagno-Ivrea (Torino) 2019.
A Nuto Revelli e' dedicata una fondazione di cui si consulti il prezioso sito internet: www.nutorevelli.org
Riproponiamo qui alcune parole dette in una precedente occasione commemorativa presso la struttura nonviolenta viterbese: "E' immensa la gratitudine che ogni oppositore della guerra e del fascismo, ogni persona impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani, ogni persona amica della nonviolenza, prova per Nuto Revelli. Forse nessuno meglio di lui ha saputo raccontare l'orribile verita' della guerra e del fascismo, recando la propria straordinaria testimonianza e salvando e tramandando quelle altrui. E forse nessuno meglio di lui ha saputo tenacemente, empaticamente, lucidamente ricercare, raccogliere, ascoltare ed infine far conoscere la testimonianza, la voce e il volto delle vittime, ed ha saputo restituire ad esse il valore di una resistenza che continua, il valore di una lotta per la dignita' contro la violenza che disumanizza e annienta, il valore del bene incarnato in umane esistenze che si oppongono al male, persone che si battono per salvare le vite e il mondo, la civilta' e la storia, gli affetti e la memoria, il legame umano che si realizza in scelte di responsabilita' e solidarieta', di amore per il prossimo. Nuto Revelli e' stato testimone autentico dell'esperienza della menzogna e della violenza fascista, della criminale follia della guerra, del dolore che affratella e della Resistenza che riscatta e libera e schiude una vita finalmente degna; e' stato ricercatore e studioso, ascoltatore e trascrittore sensibilissimo ed acutissimo delle vite dolorose e generose delle oppresse e degli oppressi - ricercatore e studioso al di fuori di ogni specialismo e di ogni accademia, e quindi piu' grande antropologo, piu' grande sociologo, piu' grande psicologo, piu' grande politologo e compiuto moralista; e' stato scrittore di classica misura e perfetto nitore nel narrare le esperienze proprie e le altrui con un linguaggio fondato sull'ascolto sincero, sulla ricerca dell'essenziale, sull'adesione al vero e al giusto, privo di ogni retorica e di ogni zavorra; e' stato uno dei nostri maestri maggiori: come eroe della Resistenza, come cronista del mondo dei vinti, come irriducibile combattente per la causa dell'umanita', che e' la causa della verita', della giustizia, del riconoscimento dell'umanita' di ogni essere umano, del soccorso fraterno ad ogni essere umano recato. E' anche nel riferimento alle sue esperienze e alle sue riflessioni, alle sue dialogiche ricerche ed alla sua lotta costante contro ogni oppressione e contro ogni mistificazione, che in piena coscienza sosteniamo che la nonviolenza e' la Resistenza che continua, che la nonviolenza e' l'antifascismo vivente in cammino ed in lotta per una societa' universale di persone libere ed eguali in diritti, responsabili e solidali. Come Primo Levi, come Vittorio Emanuele Giuntella, come Danilo Dolci, come Laura Conti, come tante e tanti che difesero l'umanita' lottando contro la violenza piu' disumana, Nuto Revelli ci lascia un'eredita' impegnativa: il dovere di continuarne la lotta fedeli alla sua e alla loro testimonianza, il dovere di lottare senza sosta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani. Vi e' una sola umanita'. La nonviolenza e' in cammino".
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Nel ricordo di Nuto Revelli quattro impegni oggi necessari
Ricordando Nuto Revelli ci sembra che oggi quattro impegni siano assolutamente necessari, e li riproponiamo qui ancora una volta cosi' come veniamo facendo da tempo:
1. far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
2. abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Chiediamo ad ogni persona di volonta' buona, ad ogni associazione ed istituzione democratica di insorgere nonviolentemente affinche' finalmente almeno nel nostro paese siano riconosciuti tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.
Chiediamo ad ogni persona di volonta' buona, ad ogni associazione ed istituzione democratica di insorgere nonviolentemente in difesa della legalita' che salva le vite; in difesa della democrazia che ogni essere umano riconosce e rispetta e conforta e sostiene; in difesa della Costituzione antifascista che nessun essere umano abbandona tra gli artigli della violenza, dell'ingiustizia, della sofferenza e della morte; in difesa di ogni essere umano e dell'umanita' tutta.
 
3. CARLO BO
 
Il 21 luglio 2001 moriva Carlo Bo
illustre critico letterario
con gratitudine lo ricordiamo
 
4. ANNA MARIA CAMPI
 
Il 21 luglio 2001 moriva Anna Maria Campi
partigiana
con gratitudine la ricordiamo
 
5. LUIS CORVALAN
 
Il 21 luglio 2010 moriva Luis Corvalan
militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo
 
6. EMILIO FERRETTI
 
Il 21 luglio 2007 moriva Emilio Ferretti
partigiano e militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo
 
7. ENRICO FILIPPINI
 
Il 21 luglio 1988 moriva Enrico Filippini
consulente editoriale giornalista culturale traduttore e scrittore
con gratitudine lo ricordiamo
 
8. BORIS GIULIANO
 
Il 21 luglio 1979 moriva assassinato dalla mafia
Boris Giuliano
uomo buono e valoroso
con gratitudine lo ricordiamo
 
9. ALBERT LUTHULI
 
Il 21 luglio 1967 moriva Albert Luthuli
una delle grandi figure della nonviolenza e della lotta al razzismo
con gratitudine lo ricordiamo
 
10. ANSELMO MARCHI
 
Il 21 luglio 1944 moriva combattendo per la liberta'
Anselmo Marchi partigiano
con gratitudine lo ricordiamo
 
11. ANNA MARENGO
 
Il 21 luglio 2007 moriva Anna Marengo
medico partigiana militante del movimento operaio
con gratitudine la ricordiamo
 
12. NINO NANNETTI
 
Il 21 luglio 1937 moriva Nino Nannetti
antifascista
con gratitudine lo ricordiamo
 
13. ENZO PACI
 
Il 21 luglio 1976 moriva Enzo Paci
filosofo
con gratitudine lo ricordiamo
 
14. WILSON PINHEIRO
 
Il 21 luglio 1980 moriva assassinato Wilson Pinheiro
sindacalista e difensore della natura
con gratitudine lo ricordiamo
 
15. UGO RICCARELLI
 
Il 21 luglio 2013 moriva Ugo Riccarelli
scrittore
con gratitudine lo ricordiamo
 
16. FRANCO RODANO
 
Il 21 luglio 1983 moriva Franco Rodano
antifascista e militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo
 
17. MASSIMO SANI
 
Il 21 luglio 2018 moriva Massimo Sani
regista di forte impegno civile
con gratitudine lo ricordiamo
 
18. E' DECEDUTO PAOLO FINZI
 
Ci giunge adesso la notizia della morte di Paolo Finzi, il migliore degli amici, il migliore dei compagni.
Domani lo ricorderemo con parole meno inadeguate. Adesso la tristezza e' troppa.
 
19. ANTONIO BANFI
 
Il 22 luglio 1957 moriva Antonio Banfi
filosofo antifascista militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo
 
20. TEODORO BIGI
 
Il 22 luglio 2012 moriva Teodoro Bigi
partigiano e militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo
 
21. BODIL KATHARINE BIORN
 
Il 22 luglio 1960 moriva Bodil Katharine Biorn
strenuamente impegnata nella solidarieta'
con gratitudine la ricordiamo
 
22. MARCO BISCEGLIA
 
Il 22 luglio 2001 moriva Marco Bisceglia
prete e difensore dei diritti umani
con gratitudine lo ricordiamo
 
23. GIUSEPPE BRAVIN
 
Il 22 luglio 1944 moriva assassinato Giuseppe Bravin
partigiano
con gratitudine lo ricordiamo
 
24. RENATO BRESCIANI
 
Il 22 luglio 1996 moriva Renato Bresciani
impegnato nella solidarieta'
con gratitudine lo ricordiamo
 
25. ANDREA CAFFI
 
Il 22 luglio 1955 moriva Andrea Caffi
intellettuale e militante socialista e libertario
con gratitudine lo ricordiamo
 
26. DANTE CASTELLUCCI
 
Il 22 luglio 1944 moriva assassinato Dante Castellucci
partigiano
con gratitudine lo ricordiamo
 
27. DRAGAN CIGAN
 
Il 22 luglio 2007 moriva Dragan Cigan
sacrificando la propria vita
per salvare quella di due bambini
con gratitudine lo ricordiamo
 
28. E. L. DOCTOROW
 
Il 22 luglio 2015 moriva E. L. Doctorow
scrittore
con gratitudine lo ricordiamo
 
29. FRANCA FALDINI
 
Il 22 luglio 2016 moriva Franca Faldini
attrice e scrittrice di cinema
con gratitudine la ricordiamo
 
30. JOSEFA FRANCISCO
 
Il 22 luglio 2015 moriva Josefa Francisco
impegnata per i diritti delle donne
con gratitudine la ricordiamo
 
31. LAJOS KASSAK
 
Il 22 luglio 1967 moriva Lajos Kassak
pubblicista romanziere poeta
con gratitudine lo ricordiamo
 
32. LAFIF LAKHDAR
 
Il 22 luglio 2013 moriva Lafif Lakhdar
intellettuale e militante per il dialogo e la cooperazione, la liberazione dei popoli e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
con gratitudine lo ricordiamo
 
33. ELSA LAULA RENBERG
 
Il 22 luglio 1931 moriva Elsa Laula Renberg
militante per i diritti umani
con gratitudine la ricordiamo
 
34. ERRICO MALATESTA
 
Il 22 luglio 1932 moriva Errico Malatesta
pensatore e militante anarchico
con gratitudine lo ricordiamo
 
35. GEORGE A. MILLER
 
Il 22 luglio 2012 moriva George A. Miller
psicologo
con gratitudine lo ricordiamo
 
36. JESSICA MITFORD
 
Il 22 luglio 1996 moriva Jessica Mitford
pubblicista e militante per la liberazione dell'umanita' e per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
con gratitudine la ricordiamo
 
37. GIULIANA MORANDINI
 
Il 22 luglio 2019 moriva Giuliana Morandini
studiosa e scrittrice
con gratitudine la ricordiamo
 
38. MANUEL PUIG
 
Il 22 luglio 1990 moriva Manuel Puig
scrittore
con gratitudine lo ricordiamo
 
39. LUDOVICO QUARONI
 
Il 22 luglio 1987 moriva Ludovico Quaroni
illustre architetto e urbanista
con gratitudine lo ricordiamo
 
40. CARL SANDBURG
 
Il 22 luglio 1967 moriva Carl Sandburg
poeta
con gratitudine lo ricordiamo
 
41. JANET STANCOMB-WILLS
 
Il 22 luglio 1932 moriva Janet Stancomb-Wills
sindaca e filantropa
con gratitudine la ricordiamo
 
42. FRANCESCO VALENTINO
 
Il 22 luglio 1944 moriva assassinato Francesco Valentino
partigiano
con gratitudine lo ricordiamo
 
43. IGNAZIO VIAN
 
Il 22 luglio 1944 moriva assassinato Ignazio Vian
partigiano
con gratitudine lo ricordiamo
 
44. ROOSJE VOS
 
Il 22 luglio 1932 moriva Roosje Vos
militante del movimento operaio e per i diritti delle donne
con gratitudine la ricordiamo
 
45. IN MEMORIA DI ANDREA CAFFI
 
Ricorre oggi, 22 luglio, l'anniversario della scomparsa di Andrea Caffi nel 1955.
Lo ricordiamo come una delle figure piu' vive della sinistra socialista e libertaria; della cultura impegnata in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; dell'antifascismo vivente, della nonviolenza in cammino.
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Una minima notizia su Andrea Caffi
Andrea Caffi, nato a Pietroburgo il primo maggio 1887 e deceduto a Parigi il 22 luglio 1955, intellettuale e militante, e' una delle figure piu' limpide ed affascinanti (e ingiustamente dimenticate) dell'impegno e della riflessione socialista ed antitotalitaria europea del Novecento. Partecipo' alla rivoluzione russa del 1905 e fu detenuto nelle carceri zariste; soldato nella prima guerra mondiale e piu' volte ferito, tornato in Russia dopo la rivoluzione d'ottobre fu oppositore socialista libertario e nuovamente in carcere; tornato in Italia fu oppositore del fascismo e costretto all'esilio; in Francia fu impegnato nel movimento antifascista (ed in particolare in "Giustizia e Liberta'") e quindi nella Resistenza antinazista; dopo la liberazione a Parigi lavoro' per la casa editrice Gallimard; poliglotta e cosmopolita, collaboro' a molte riviste e intrattenne densi carteggi e profonde amicizie con molti intellettuali impegnati per i diritti umani; e' una delle figure piu' vive della nonviolenza in cammino.
Opere di Andrea Caffi: cfr. per un avvio Critica della violenza, Bompiani, Milano 1966, poi Edizioni e/o, Roma 1995.
Opere su Andrea Caffi: Gino Bianco, Scritti politici di Andrea Caffi, La Nuova Italia, Firenze 1970; Gino Bianco, Un socialista "irregolare": Andrea Caffi, Lerici, Cosenza 1977; Giampiero Landi (a cura di), Andrea Caffi, un socialista libertario, Edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa 1996; Marco Bresciani, La rivoluzione perduta: Andrea Caffi nell'Europa del Novecento, Il Mulino, Bologna 2009; Marco Bresciani (a cura di), Cosa sperare? Il carteggio tra Andrea Caffi e Nicola Chiaromonte: un dialogo sulla rivoluzione (1932-1955), Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2012. Cfr. anche i testi di Giampiero Landi e di Alberto Moravia ne "La nonviolenza e' in cammino" nn. 999 e 1447. Molti testi di e su Andrea Caffi sono disponibili nella rete telematica nel sito www.bibliotecaginobianco.it
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Nel ricordo di Andrea Caffi opponiamoci ancora e sempre alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Nel ricordo di Andrea Caffi impegniamoci ancora e sempre in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; in difesa dell'intero mondo vivente unica casa comune dell'umanita'.
Nel ricordo di Andrea Caffi proseguiamo la lotta nonviolenta contro tutte le oppressioni, contro tutte le violenze.
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Ed oggi qui impegniamoci ancora in particolare:
1. per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
2. per abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. per abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. per formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Nel ricordo di Andrea Caffi la nonviolenza e' in cammino.
 
46. PER PAOLO FINZI
 
Lunedi' e' morto Paolo Finzi, da mezzo secolo anima di "A. Rivista anarchica", una rivista preziosa per ogni persona di volonta' buona, per ogni persona affamata di conoscenza ed assetata di giustizia.
Paolo Finzi era una delle voci piu' nitide e una delle figure piu' luminose del movimento anarchico e del pensiero libertario nel nostro paese.
Io credo che verra' il giorno in cui sara' riconosciuto come una delle persone piu' rilevanti della cultura e della vita civile dell'Italia degli ultimi decenni.
Era una persona buona come il pane, un'intelligenza vivacissima e acutissima, con un'attitudine dialogica profonda e accudente nell'esercizio incessante della virtu' dell'attenzione e della comprensione; era di una generosita' impareggiabile, un combattente per la liberazione dell'umanita' intransigente nel riconoscimento e nella difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; il migliore degli amici e dei compagni.
Non sono anarchico, ma se c'era una persona al cui sentire mi sentivo vicino - e le cui esigenti domande e ragioni e fedelta' e vissuta utopia erano e sono anche le mie - era proprio Paolo Finzi. Mi dispiace di non averglielo mai detto, come mi dispiace di non avergli mai detto quanto importanti fossero anche per me la sua persona e il suo lavoro culturale e politico, quanto grandi la stima e l'affetto, l'amicizia e l'ammirazione che nutrivo per lui. Non glielo ho mai detto, ed ora e' troppo tardi. Ma penso, ma spero, che lui lo sapesse lo stesso.
Che abbia cessato di vivere e' un dolore immedicabile per chiunque lo abbia conosciuto.
Ma resta tutto il bene che ha donato.
E resta la lotta che e' stata anche la sua per la vita, la dignita', i diritti e la liberazione di tutti gli esseri umani, e per la difesa dell'intero mondo vivente. La lotta che senza di lui, ma forti del suo ricordo, dovremo continuare noi che restiamo.
 
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Numero 418 del 15 gennaio 2021
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