[Nonviolenza] Telegrammi. 3978



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3978 dell'8 gennaio 2021
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Enrico Peyretti: Difesa senza guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente (edizione aggiornata - parte terza e conclusiva)
2. Campagna One Billion Rising 2021: Coltiviamo la nonviolenza
3. One Billion Rising 2021: Il 14 febbraio partecipa all'evento mondiale contro la violenza sulle donne
4. Segnalazioni librarie
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
6. Per saperne di piu'

1. MATERIALI. ENRICO PEYRETTI: DIFESA SENZA GUERRA. BIBLIOGRAFIA STORICA DELLE LOTTE NONARMATE E NONVIOLENTE (EDIZIONE AGGIORNATA - PARTE TERZA E CONCLUSIVA)
[Ringraziando ancora Enrico Peyretti (per contatti: enrico.peyretti at gmail.com) riproponiamo questa edizione del suo fondamentale lavoro bibliografico nell'ultimo aggiornamento del 3 marzo 2016 (questo testo sostituisce i precedenti e sara' sostituito dai successivi).
Enrico Peyretti (1935) e' uno dei maestri della cultura e dell'impegno di pace e di nonviolenza; e' stato presidente della Fuci tra il 1959 e il 1961; nel periodo post-conciliare ha animato a Torino alcune realta' ecclesiali di base; ha insegnato nei licei storia e filosofia; ha fondato con altri, nel 1971, e diretto fino al 2001, il mensile torinese "il foglio", che esce tuttora regolarmente; e' ricercatore per la pace nel Centro Studi "Domenico Sereno Regis" di Torino, sede dell'Ipri (Italian Peace Research Institute); e' membro del comitato scientifico del Centro Interatenei Studi per la Pace delle Universita' piemontesi, e dell'analogo comitato della rivista "Quaderni Satyagraha", edita a Pisa in collaborazione col Centro Interdipartimentale Studi per la Pace; e' membro del Movimento Nonviolento e del Movimento Internazionale della Riconciliazione; collabora a varie prestigiose riviste. Tra le opere di Enrico Peyretti: (a cura di), Al di la' del "non uccidere", Cens, Liscate 1989; Dall'albero dei giorni, Servitium, Sotto il Monte 1998; La politica e' pace, Cittadella, Assisi 1998; Per perdere la guerra, Beppe Grande, Torino 1999; Dov'e' la vittoria?, Il segno dei Gabrielli, Negarine (Verona) 2005; Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; Il diritto di non uccidere. Schegge di speranza, Il Margine, Trento 2009; Dialoghi con Norberto Bobbio, Claudiana, Torino 2011; Il bene della pace. La via della nonviolenza, Cittadella, Assisi 2012; Elogio della gratitudine, Cittadella, Assisi 2015; e' disponibile nella rete telematica la sua fondamentale ricerca bibliografica Difesa senza guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente, di seguito riprodotta, che e' stata piu' volte riproposta anche su questo foglio; vari suoi interventi (articoli, indici, bibliografie) sono anche nei siti: www.cssr-pas.org, www.ilfoglio.info e alla pagina web http://db.peacelink.org/tools/author.php?l=peyretti Un'ampia bibliografia (ormai da aggiornare) degli scritti di Enrico Peyretti e' in "Voci e volti della nonviolenza" n. 68]

* 10. Ermes Ferraro, La Resistenza napoletana e le Quattro Giornate, in Una strategia di pace: la difesa popolare nonviolenta, cit. (nella prima sezione al n. 16), pp. 89-95. Secondo l'ordine di Hitler, l'esercito dei guastatori doveva lasciare «cenere e fango» al posto della città. Una popolazione in gran parte femminile, quasi senza armi, inflisse all'esercito tedesco «l'unica sconfitta popolare da esso subita nel mondo» (A. Drago, Una nuova interpretazione della Resistenza italiana secondo categorie storiche nonviolente, dattiloscritto).
11. Lotte nonviolente nella storia, materiale preparato per un volume non uscito, come proposta di lavoro rivolta a insegnanti e studenti. Contiene una parte metodologica generale e una parte storica limitata al periodo della Resistenza al nazifascismo, in diversi paesi europei, compresa la Germania. Il lavoro contiene molte ulteriori indicazioni bibliografiche che allungherebbero di molto il presente elenco. Esso è stato compiuto da un gruppo di ricerca del Centro Studi e Documentazione "Domenico Sereno Regis" di Torino (www.serenoregis.org).
12. Un episodio tipico, tra i molti sconosciuti, di resistenza senz'armi è narrato brevemente in Neera Fallaci, Vita del prete Lorenzo Milani. Dalla parte dell'ultimo. Prefazione di David Maria Turoldo, Bur, Milano 1993 (1974), p. 219, nota 13. Nel piccolo villaggio di Acone, nel Mugello fiorentino fu creato uno dei maggiori centri di smistamento e di raccolta dei prigionieri alleati fuggiti dai vari campi di concentramento. Poveri contadini analfabeti, inermi che aiutavano altri inermi per puro spirito evangelico, furono la base di questa azione animata dal pievano e da una organizzazione clandestina del Partito d'Azione.
* 13. Antonio Parisella, Sopravvivere liberi. Riflessioni sulla storia della Resistenza a cinquant'anni dalla Liberazione, Gangemi editore, Roma 1997, pp. 160. L'Autore, in questa raccolta di saggi, valorizza la lotta nonarmata, definita «una scoperta del Cinquantenario» (v. sopra, n. 7), partita dalla cultura nonviolenta e finalmente entrata sotto l'attenzione degli storici. Parisella mostra come la lotta per la sopravvivenza fisica e ideale, lungi dall'essere "attendismo", è componente essenziale e basilare della Resistenza al nazifascismo come di ogni lotta di resistenza. La liberazione è il compimento della sopravvivenza, e questa è l'inizio della liberazione. Parisella cita Collotti e Klinkhammer: «Quando la resistenza civile assume forme collettive può avere una forza anche superiore a quella di un gesto armato». Si ricava l'immagine della resistenza nonarmata come un cerchio molto ampio, che comprende mille forme e modi autonomi, entro il quale sta il cerchio minore, per quanto importante, della resistenza armata; immagine che rovescia quella tradizionale tutta e solo armista.
14. Bianca Ballesio, La guerra di Kira, La resistenza civile nel Canavese, prefazione di Ersilia Perona, L'Angolo Manzoni ed., Torino, 1999.
15. Lidia Menapace, Resisté, Il dito e la luna, Milano 2001, pp. 90. L'autrice racconta, in base alla propria esperienza partigiana, che nella Resistenza si poteva fare obiezione di coscienza all'uso delle armi, insomma che la vicenda fu molto più ricca di quanto la tradizione della storiografia italiana (molto politico-militare e poco sociale e popolare) ci abbia trasmesso.
* 16. Anna Maria Bruzzone e Rachele Farina, La Resistenza taciuta. Dodici vite di partigiane piemontesi, Bollati Boringhieri, Torino settembre 2003, pp. 312. Anna Maria Bruzzone è autrice di vari libri sulla Resistenza e la Shoah. Questa edizione di La Resistenza taciuta, dopo la prima del 1976, apprezzatissima e da lungo tempo esaurita, compare in forma nuova e bella, arricchita da una intelligente prefazione di Anna Bravo (coautrice, con Anna Maria Bruzzone di In guerra senza armi; si veda il n. 7 della seconda parte di questa bibliografia).  Queste opere d'inchiesta e testimonianza sulla partecipazione delle donne, effettiva ma per lo più disarmata, alla lotta di Resistenza, hanno promosso tra gli storici l'individuazione e il riconoscimento, dapprima gravemente mancato, del fatto e del concetto di resistenza nonarmata e nonviolenta, concetto «di valore euristico» (Claudio Pavone, Il Ponte, n. 1/1995), realtà ben diversa dalla resistenza passiva. Chi lavora per la trasformazione nonviolenta della gestione dei conflitti acuti, e cioè per l'eliminazione del disumano infelice giudizio delle armi nelle contese umane, trova in questi lavori storici, che danno il giusto riconoscimento al contributo delle donne alla civilizzazione umana, motivo di profonda gratitudine e ammirazione per l'insegnamento prezioso che da essi ci viene.
17. Silverio Corvisieri, La villeggiatura di Mussolini. Il confino da Bocchini a Berlusconi, Baldini Castoldi Dalai, 2004. Il titolo allude all'espressione ultrabenevola con cui Berlusconi ha qualificato le condanne degli antifascisti al confino. Il libro racconta, tra l'altro, di un ambulante deportato in quanto autore di una canzone in cui si chiedeva a sant'Antonio la grazia di non fare scoppiare la guerra, di rivolte al confino, tra cui quella contro l'imposizione del saluto romano, e di scioperi della fame. I confinati seppero organizzare una vera e propria resistenza, scrissero manifesti profetici, progettarono riviste, rischiarono e accumularono anni e anni di carcere o di confino aggiuntivo, ma senza piegarsi. In genere i cittadini delle isole e dei duecentosessantadue paesini scelti dal fascismo come luoghi di morte civile vollero loro bene e li protessero.
18. Die verborgene Tugend - La virtù nascosta, Eroi sconosciuti e dittatura in Austria; Catalogo bilingue della Mostra fotografica dell'Associazione Biblioteca Austriaca di Udine, a cura di Francesco Pistolato, Europrint edizioni, Quinto di Treviso 2007, formato 21x30, pp. 158. Con una cinquantina di fotografie ampiamente commentate, il catalogo documenta la Resistenza austriaca all'Anschluss nazista, ancor meno conosciuta di quella tedesca. In Austria l'opposizione fu più difficile perché il nazismo ebbe consensi nella speranza di miglioramenti di vita, perché divisa tra socialisti e conservatori, perché non ebbe un gruppo dirigente. Eppure, quasi 70.000 persone furono arrestate nelle prime settimane, deportate alcune prima a Dachau poi a Mauthausen, il primo lager in Austria. La Resistenza ebbe molte forme popolari, morali e religiose, testimoniali, e nonviolente: basti ricordare Franz Jägerstätter (v. sopra, al n. 9).
19. Oltre quel muro. La Resistenza nel lager di Bolzano. - Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi, figli di deportati nel lager nazista di Bolzano tra il 1944 e il 1945, hanno realizzato per conto della Fondazione Memoria della Deportazione di Milano una mostra documentaria in 26 pannelli dal titolo "Oltre quel muro.  La Resistenza nel lager di Bolzano".  Nella mostra sono presentati per la prima volta diverse decine di immagini e circa un centinaio di documenti inediti che testimoniano dell'intensissima attività di resistenza di un comitato unitario interno al campo, in stretto collegamento con una struttura clandestina esterna e con il CLN Alta Italia di Milano. I due autori della mostra illustrano in questo video, realizzato da Vera Paggi, la struttura dell'organizzazione di Resistenza, con i principali protagonisti di questa eccezionale pagina di storia italiana. (notizia del 4 marzo 2009). Per prenotare la mostra occorre prendere contatto con la Fondazione Memoria della Deportazione di Milano: 02 87383240 ; fondazionememoria at fastwebnet.it ; sito: http://www.deportati.it  ; http://www.anpi.it
20. Giorgio Vecchio, La Resistenza delle donne, 1943-1945, Cooperativa In Dialogo, Milano 2010.
Giorgio Vecchio, Le suore e la Resistenza, Cooperativa In Dialogo, Milano 2010.
21. Anna Bravo, La conta dei salvati. Dalla Grande Guerra al Tibet. Storie di sangue risparmiato, Laterza 2013. Il sottotitolo è il vero più giusto titolo. Il libro  raccoglie documentati fatti di pace-dentro-le-guerre, di arte del "vivere e lasciar vivere" in mezzo alla fiera dell'uccidere: «Tra uccidere e morire c'è una terza via: vivere» (Christa Wolf). Dopo un'introduzione "Violenza, nonviolenza, storia",  i capitoli sono dedicati alle guerre evitate (anche da diplomazie e governi) tra 800 e 900, poi alle molte tregue spontanee e alle fraternizzazioni fra "nemici" da trincea a trincea nella guerra 1914-18; un capitolo su Gandhi; due capitoli su "Senza armi contro Hitler" in Italia e in Danimarca; un capitolo sul Kosovo e uno sul Tibet. «Le guerre scoppiano quando si smette di cercare la pace», chiarisce Anna Bravo. «E' un'idea malsana che quando c'è guerra c'è storia, e non quando c'è pace. Il sangue risparmiato fa storia come il sangue versato».  La nonviolenza non è onnipotente, ma è potente. C'è, anche dentro le guerre, una nonviolenza senza nome e senza teoria, senza saper nulla di Gandhi, che è l'istinto umano profondo del non uccidere, del non distruggere, perché solo a questa condizione si vive da umani. Come quel fante tedesco traumatizzato che urla: «Vedete il nemico laggiù? Ha un padre e una madre. Ha una moglie. Io non lo uccido».  Il sistema internazionale può essere pacifico, la guerra non è mai inevitabile. Scoppia a causa dell'industria degli armamenti, e dell'idea fallace che le armi difendano.
22. Ercole Ongaro, Resistenza nonviolenta 1943-45, I libri di Emil, Bologna 2013. L'Autore è direttore dell'Istituto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, di Lodi (Ilsreco). Nei diversi capitoli del volume, egli esamina quale memoria della Resistenza abbiamo oggi, l'aiuto ai soldati in fuga dopo l'8 settembre 1943, l'aiuto agli ex-prigionieri alleati, l'aiuto agli ebrei, le lotte nelle fabbriche, nelle campagne, nella scuola, la Resistenza degli internati militari, i deportati razziali e politici, i renitenti alla leva, la Resistenza delle donne, la stampa clandestina, i Comitati di Liberazione Nazionale, e nell'ultimo capitolo si chiede: quale senso per la Resistenza armata? Per ognuno di questi aspetti Ongaro porta dati, documenti, testimonianze generali, regionali e locali  (Modenese e Reggiano, Valtellina, Comasco, Bresciano, Milanese, Roma, Torino, Genova, Milano, Toscana, Bolzano). Avendo Ongaro conosciuto e considerata la letteratura italiana sulla Resistenza nonarmata e nonviolenta, questo suo libro risulta il lavoro più recente e riassuntivo e integrativo riguardo a questo aspetto della Resistenza italiana, scoperto e valorizzato anzitutto da storiche attente al contributo delle donne alla Resistenza, tardivamente in confronto all'aspetto armato di quella lotta.
23. Amedeo Cottino, C'è chi dice di no. Cittadini comuni che hanno rifiutato la violenza del potere, Prefazione di Marco Revelli, Ed. Zambon, 2015. A partire da una esperienza familiare, l'Autore raccoglie accurata documentazione su casi sia individuali sia collettivi, non di eroi ma di persone comuni, che hanno rifiutato obbedienza ad un potere violento: dal caso della Danimarca a quello di Le Chambon-sur-Lignon, più noti, a isole di coscienza umana insopprimibile nel cuore stesso di un sistema strutturalmente e culturalmente violento. Il libro di storie pone il lettore di fronte alla domanda inquietante sulla attualità: come ci atteggiamo di fronte alla "scena della violenza"? Alcuni hanno detto no.
(Parte terza - fine)

2. REPETITA IUVANT. CAMPAGNA ONE BILLION RISING 2021: COLTIVIAMO LA NONVIOLENZA
[Dal coordinamento One Billion Rising Italia (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Carissime attiviste e carissimi attivisti,
vi giriamo  il comunicato che annuncia la campagna One Billion Rising 2020-2021. In streaming o in presenza, in base alle evoluzioni della pandemia, vogliamo esserci per continuare a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla necessita' di diffondere una cultura della nonviolenza.
Quest'anno il messaggio di One Billion Rising e' quello di manifestare e far sentire la nostra voce per affermare la liberta' delle donne, per condannare ogni forma di violenza, per diffondere una cultura del rispetto, della cura per tutte le donne abusate, discriminate, oppresse e per la terra che ci da' la vita.
Speriamo che anche quest'anno vi faccia piacere essere parte di questa famiglia globale che vede coinvolti 200 paesi e un miliardo di persone uniti nel lottare per un mondo equo, giusto, solidale.
Stiamo lavorando alla pianificazione di un evento, online o in presenza, e vi manderemo presto tutti i dettagli, ma, come sempre siamo aperti a vostre idee, contributi, che potrebbero essere importanti e utili per tutti. Per questo ci piacerebbe conoscerci meglio, via zoom, come abbiamo gia' fatto con alcuni di voi o al telefono, e costruire insieme gli eventi 2021. Scrivete a questa mail se vi fa piacere sentirci e confrontarci cosi' da poter organizzare presto una chiamata.
A seguire il comunicato stampa della campagna 2021 e il link alla nuova presentazione di One Billion Rising.
Grazie sempre per la vostra presenza e vicinanza
Un saluto affettuoso
Nicoletta, Luisa, Silvia (coordinamento OBR Italia)
*
Campagna One Billion Rising 2021: #ColtiviamoLaNonViolenza
La pandemia di Covid-19 ha rivelato una volta di piu' la violenza di un sistema di disuguaglianze sociali profonde, che ci viene imposto da troppo tempo. In tutto il pianeta, la maggior parte dei lavoratori in prima linea in questa emergenza, dagli operatori sanitari agli assistenti domiciliari, dai lavoratori domestici ai braccianti, sono donne. E, come la Terra, sono le meno valorizzate e protette. Ogni tre giorni una donna e' vittima di femminicidio e il 78% degli omicidi avviene tra le mura domestiche. I dati sono allarmanti, troppo, e in netto aumento dall'inizio del periodo pandemico. Per questo motivo One Billion Rising 2021 lancia un appello per un tempo nuovo che celebri e onori le donne e la nostra Madre Terra.
Vogliamo coltivare un futuro per questa Terra, che insieme alle donne e' essenziale per la vita di tutti. Un futuro di amore, non di violenza; di speranza, non di cinismo; di gioia, non di desolazione; di vita, non di distruzione. Come ogni anno, il 14 febbraio 2021, in presenza o in streaming, in oltre 200 paesi in tutto il mondo, faremo sentire la nostra e la vostra voce per chiedere un nuovo modello di societa', libera dalla violenza e rispettosa del nostro pianeta. Le stesse elezioni negli Stati Uniti e la nuova coppia presidenziale confermano la fiducia nelle possibilita' di un futuro sostenibile e in una politica globale che abbia come priorita' il ruolo sociale e i diritti delle donne, ma anche l'attenzione nei confronti della Terra. Questa attenzione e' oggi un atto di resistenza perche' e' l'opposto di quello che impone la macchina neoliberista: mette in contatto le persone e le comunita' con la Terra.
"Seminate, curate giardini, fisicamente o metaforicamente", ha esortato V (Eve Ensler) fondatrice di OBR, "fatelo per far nascere, crescere e coltivare qualcosa di migliore. Questo puo' essere il sogno in cui crediamo. Il momento e' ora". In un'epoca di isolamento forzato, causato dall'emergenza sanitaria, coltivare un giardino un orto, interiore o collettivo, significa far crescere la bellezza e la vita, diventando un gesto rivoluzionario, una direzione concreta in tempi di collasso ecologico, sociale e spirituale.
Non possiamo mantenere l'estrazione continua del lavoro delle donne e dei prodotti della Terra senza restituire loro la gratitudine e il rispetto che meritano. Dobbiamo onorare e proteggere la Terra e le donne affinche' ci sia un futuro. E sia migliore del passato.
Tra le prime adesioni alla campagna 2021 ci sono Amref, Differenza Donna Ong, Assist Associazione Nazionale Atlete, Rebel Network
*
Per contatti:
obritalia at gmail.com
https://www.facebook.com/obritalia
https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
www.onebillionrising.org

3. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2021: IL 14 FEBBRAIO PARTECIPA ALL'EVENTO MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
[Dal Coordinamento One Billion Rising Italia (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Carissime e carissimi attivisti,
siamo quasi arrivati alla conclusione di questo anno cosi' doloroso e difficile per tutti e ci fa piacere, prima di tutto, mandarvi i nostri auguri di buone feste. Da sempre quello che caratterizza il movimento One Billion Rising e' la tenacia e la speranza di cambiamento e miglioramento ed e' quello che ci auguriamo per tutti noi nel 2021.
#ColtiviamoLaNonViolenza: e' questo il messaggio che quest'anno vogliamo lanciare. Facciamo sentire la nostra voce per affermare una cultura del rispetto delle donne e della Terra che ci ospita e che ci dona la vita. E per farlo quest'anno vogliamo coinvolgere gli uomini, chiedendo proprio a loro di seminare e diffondere un messaggio di nonviolenza. Inoltre stiamo definendo una collaborazione con Emergency che vedra' alcuni dei loro volontari disponibili a partecipare agli eventi OBR in streaming e in presenza per raccontarci alcuni progetti ed esperienze di aiuto e cura per e con le donne che hanno portato avanti e che oltre al reale sostegno hanno determinato un cambiamento culturale, di mentalita' e comportamento. Proprio quel cambiamento per cui ci battiamo e che e' necessario per il futuro.
*
Come di consueto alcune prime indicazioni per la campagna di sensibilizzazione e l'evento 2021, torneremo a scrivervi a gennaio:
Scarica i loghi ufficiali OBR 2021, la cover facebook 2021 per pubblicarli sui tuoi social: https://www.dropbox.com/sh/8mkvk4bk9zue3gg/AACMRPuHI150g7kRsugdC7OUa?dl=0
Scarica alcuni testi da poter leggere o recitare durante gli eventi: https://www.dropbox.com/sh/if2zmljvlm0b4np/AABCYtlm5pJFdVdNMkHuNVi9a?dl=0
Invita gli uomini a partecipare alla campagna 2021 diventando "testimonial di un messaggio di nonviolenza". In che modo? Attraverso foto o video, interventi/letture durante l'evento che esprimano la loro volonta' di opposizione e denuncia ad ogni forma di violenza, da condividere sui social utilizzando gli hashtag ufficiali: #1BillionRising #ColtiviamoLaNonViolenza
Organizza un evento domenica 14 febbraio, in streaming o, dove sara' possibile, in presenza, mantenendo le norme di sicurezza, per manifestare insieme a un miliardo di persone in tutto il mondo.
*
Evento in streaming  domenica 14 febbraio dalle 11 alle 13
- Utilizza una piattaforma web che consenta di organizzare videoconferenze, come ad esempio zoom.
- Crea un link dove poter seguire l'evento, mandalo a tutti i tuoi contatti (associazioni, gruppi, persone) per invitarli a partecipare, piu' siamo, meglio e'!
- Iscriviti al sito per segnalare il tuo evento a questo link http://bit.ly/Registra_il_t uo_evento_sulla_pagina_internazionale_OBR e scrivi a obritalia at gmail.com per comunicarci quando sara' il tuo evento
- Pianifica una scaletta dell'evento*, come ad esempio:
- introduzione di un moderatore
- interventi degli attivisti
- letture di testi, performance, ecc.
- flashmob online
- Pubblica l'evento in streaming sui social, usa gli hashtag #1BillionRising #ColtiviamoLaNonViolenza
*
Evento in presenza domenica 14 febbraio o nei giorni della settimana di San Valentino
- Scegli una location dove vengano rispettate le norme di sicurezza
- Pianifica una scaletta dell'evento, come ad esempio:
- introduzione di un moderatore
- interventi degli attivisti
- letture di testi, performance, ecc.
- flashmob online
- Invita tutti i tuoi contatti a partecipare e durante l'evento registra video e scatta foto e pubblicale sui tuoi social utilizzando gli hashtag ufficiali #1BillionRising #ColtiviamoLaNonViolenza
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Per quanto riguarda i permessi e le autorizzazioni sul copyright ve li gireremo i primi di gennaio.
Rimaniamo sempre siamo aperti a vostre idee, contributi, che potrebbero essere importanti e utili per tutti e siamo qui per rispondere alle vostre richieste. Grazie a chi ci ha scritto, chiamato e a chi si e' confrontato con noi. Se vi fa piacere, scrivete a questa mail cosi' da poter organizzare presto una chiamata online.
Grazie sempre per la vostra presenza
Tanti affettuosi auguri
Nicoletta, Luisa, Silvia (coordinamento OBR Italia)
*
Sito ufficiale  https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook.com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Email obritalia at gmail.com
hashtag ufficiali #1BillionRising #ColtiviamoLaNonViolenza

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Armanda Guiducci, Donna e serva, Rizzoli, Milano 1983, pp. 296.
- Armanda Guiducci, La mela e il serpente, Rizzoli, Milano 1974, 1988; pp. 312.
*
Riedizioni
- Gianrico Carofiglio, Non esiste saggezza, Einaudi, Torino 2010, 2020, Rcs, Milano 2020, pp. 224, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

6. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3978 dell'8 gennaio 2021
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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