[Nonviolenza] Alcune parole dette il 4 novembre 2020 a Viterbo



ALCUNE PAROLE DETTE IL 4 NOVEMBRE 2020 A VITERBO

Di tutte le persone uccise gli occhi ci guardano.
Ci chiedono perche' le abbiamo uccise, perche' abbiamo lasciato che le uccidessero.
Ci chiedono perche' non le salvammo.
Dal fondo del Mediterraneo ci guardano.
Da dietro ogni filo spinato ci guardano.
Dai crateri di tutte le bombe ci guardano.
Dall'umido buio di tutte le tombe.
Da tutte le discariche di corpi umani della storia.
Da tutti i cortei incatenati di ogni vittoria, che e' sempre e solo la vittoria di chi uccide.
Fatte cenere fumo ombra, fatte sasso sale niente, ancora ci guardano spente.
Ridotte a mummie di legno, a vento freddo di spettri, a ricordo che non cicatrizza, a vuoto che pulsa e che preme, ancora ci guardano orbate di ogni luce, e di ogni speme.
Ci chiedono conto di quel che abbiamo fatto e di quello che non abbiamo fatto ed avremmo dovuto.
Ci chiedono conto di quello che faremo adesso, e domani. Guardano i nostri volti, le nostre mani.
Ci chiedono conto e rispondere dobbiamo. Ci chiedono e ci offrono aiuto.
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Se non si aboliscono le guerre come si puo' pensare di fermare le stragi?
Se non si proibiscono tutte le armi come si puo' credere di far cessare le uccisioni?
Tutte le organizzazioni armate, tutte le ideologie armate, tutte le societa' e le persone armate, per il solo fatto di essere armate sono gia' pronte a farsi assassine.
Chi fabbrica, chi smercia, chi acquista, chi possiede un'arma, quell'arma gia' lo possiede e lo trasforma in sicario.
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In questa giornata di lutto non venga a recare offesa a chi la guerra ha distrutto chi ancora alle guerre si addestra, chi ancora le guerre prepara, chi ancora le guerre continua, chi ancora le guerre delibera, approva, accetta e consente e cova.
Si faccia silenzio e si ascolti la voce delle vittime, la voce rotta, la voce muta delle vittime, che chiede che cessino tutte le uccisioni. Che convoca alla pace, al reciproco rispetto ed aiuto, all'eguale diritto e dignita', alla fraternita' e sororita' fra tutte le donne e tutti gli uomini di buona e di cattiva volonta'.
Si ascolti la voce dei morti che chiama ad agire per la salvezza dei vivi e dei venturi.
Si ascolti la voce dei morti che convoca alla scelta della nonviolenza che ogni violenza contrasta, che a tutte le morti si oppone, che sa che ci basta il soffrire inerente al nostro essere fragili e mortali senza che vi si aggiungano altri mali.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Abolire le guerre, gli eserciti, le armi.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Condividere il bene ed i beni.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Parole dette il 4 novembre a Viterbo, poi trascritte e diffuse il 5 novembre 2020 a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera"

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it

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Allegato: il testo integrale dell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" promosso dal Movimento Nonviolento, da Peacelink, da altre esperienze nonviolente
4 novembre 2020: non festa ma lutto. Ogni vittima ha il volto di Abele
Meno armi piu' salute, ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi a sanita', assistenza, ricerca e servizi pubblici
Proponiamo che il 4 novembre (nel rispetto delle norme per il contenimento della pandemia) si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'inutile strage della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017 entrato in vigore dopo la cinquantesima ratifica nei giorni scorsi.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di decine e decine di milioni di euro al giorno. Riteniamo essenziale l'avvio di una politica di disarmo, poiche' le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani. I fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente. La pandemia ha dimostrato quanto sia importante, preziosa e vitale la sanita' pubblica, la tutela e la salubrita' dell'ambiente, la difesa e il sostegno dei piu' fragili e indifesi, dei piu' sfruttati e impoveriti, dei piu' emarginati ed oppressi della societa', ovvero il riconoscimento dell'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani. Abolire le guerre e garantire piu' salute e diritti per tutte e tutti. Meno armi – strumenti di morte – e piu' risorse per sanita' e assistenza, previdenza e protezione sociale, servizi pubblici per tutte e tutti. Siano drasticamente ridotte le spese militari, e i fondi pubblici cosi' risparmiati siano utilizzati per la sanita', l'assistenza, la ricerca scientifica orientata al bene comune dell'umanita', la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutte e tutti, la condivisione del bene e dei beni. Per questo sosteniamo la Campagna "Un'altra difesa e' possibile", che prevede l'istituzione di un Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Pace, disarmo, smilitarizzazione. Tutela della salute di tutte e tutti.
Solo la pace salva le vite. Salvare le vite e' il primo dovere.
Movimento Nonviolento
per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009803, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
PeaceLink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, abruzzo at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
per contatti: e-mail: centropacevt at gmail.com  web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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