[Nonviolenza] Telegrammi. 3877



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3877 del 29 settembre 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Verso la "Giornata internazionale della nonviolenza" del 2 ottobre. Un incontro a Viterbo
2. Ancora una volta chiediamo
3. "L'Italia aderisca al Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari". Una lettera aperta alla Presidente del Senato e al Presidente della Camera
4. "Catena Umana PerugiAssisi": L'11 ottobre 2020 come il 24 settembre 1961
5. "Tavolo per la pace" di Viterbo: Partecipazione alla catena umana Perugia-Assisi dell'11 ottobre
6. "L'unione fa la forza: nasce Rete Italiana Pace e Disarmo"
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA" DEL 2 OTTOBRE. UN INCONTRO A VITERBO

Lunedi' 28 settembre 2020 si e' svolto a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" un incontro in preparazione della "Giornata internazionale della nonviolenza" promossa dall'Onu che avra' luogo il 2 ottobre.
Nel corso dell'incontro si e' riflettuto sulla teoria e sulla pratica della nonviolenza, facendo riferimento a figure classiche di donne e uomini che con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza hanno lottato contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Di seguito alcuni dei materiali di riflessione diffusi ed utilizzati nel corso dell'incontro.
*
I. LUCIANO BONFRATE: DIECI PAROLE DA ASSISI A GUBBIO

1. Forza della verita'
La nonviolenza e' ahimsa e satyagraha:
opposizione sempre alla violenza,
tenersi stretti a cio' che e' vero sempre.
*
2. Coscienza
La nonviolenza e' scelta di coscienza
conoscere insieme, e insieme la scienza
di voler scegliere l'azione buona.
*
3. Amore
La nonviolenza e' forza dell'amore
virtu' che eleva, bene dell'incontro,
e' convivenza, comunione, pace.
*
4. Festa
La nonviolenza e' festa, e' riconoscersi
fraterni sororali, umanita'
tutta abbracciata contro male e morte.
*
5. Sobrieta'
La nonviolenza e' la gioia possibile
nel condividere il mondo che e' di tutti:
non la sprecare questa buona vita.
*
6. Giustizia
La nonviolenza suscita la lotta
contro vilta', ingiustizia ed ignoranza:
e' unita'-amore che tutti degnifica.
*
7. Liberazione
La nonviolenza e' questo lungo andare
che apre strada e lungo questa strada
si riconosce uguale ogni diverso.
*
8. Potere di tutti
La nonviolenza e' l'omnicrazia
il potere di agire di tutti
il potere tra tutti condiviso.
*
9. Bellezza
La nonviolenza e' la bellezza quando
anime e corpi, rotte le catene,
riconoscendosi emergono alla luce.
*
10. Persuasione
La nonviolenza e' la scelta del tu,
la scelta del tu-tutti, il saldo stare
umani tra gli umani. E' cosa buona.

II. OSVALDO CAFFIANCHI: ANCORA SULLE DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO DA ASSISI A GUBBIO

1. Forza della verita'
Nell'afferrarsi alla verita'
e' l'unica speranza, nella lotta
con l'angelo si compie per l'intera
notte la prova, e trovi il vero nome.
*
2. Coscienza
La giovinetta Antigone per prima
seppe che viene l'ora in cui si deve
dire di no.
E' con quel no che sorge la coscienza
e' la coscienza che fa luce al mondo.
*
3. Amore
Come insegno' di Mantinea la donna
all'ateniese che sapeva l'arte
piu' necessaria, della levatrice,
l'amore e' cio' che unisce e cio' che salva
ti strappa su' dalla palude e t'alza
dove piu' pura e' l'aria e finalmente
possiamo respirare.
*
4. Festa
Non l'ordine chiuso, non le solenni
maschere del potere, non il passo
che come lama cade e calpesta.
Ma la danza, ma il volto ritrovato.
*
5. Sobrieta'
Non lasciare che a goccia a goccia
ti secchino il midollo i simulacri.
Nella misura e' l'unico segreto
cio' che tu sprechi ad altri manchera'
nel dissipare dissipi te stesso
vuol esser sobria la felicita'.
*
6. Giustizia
Rendere bene per male
avere misericordia
non cedere di un passo all'oppressione.
*
7. Liberazione
Di questo dolore che e' di tutti
lenire la piaga solo e' dato
se di tutti e per tutti e con tutti si sceglie
la parte, il cammino, l'amicizia.
*
8. Potere di tutti
Ascolta la voce dell'altro ed ascolta
con piu' grande attenzione il silenzio dell'altro.
Accogli la spina e la borraccia.
Non ci si libera da soli
non si compie da soli questo lungo viaggio.
E come un bozzolo, chi non si apre
perisce.
*
9. Bellezza
L'errore era nel credere che l'attimo
fuggente fosse bello. Era l'errore
nella fuga del tempo in fumo ed ombra.
Era nell'occhio invece la bellezza
era nel cuore, nel volto accarezzato.
E quella luce resta per sempre.
*
10. Persuasione
Io che sempre appartenni al partito
dei perplessi, che giusta il poeta
di Augusta, di Treviri l'esule ardito,
alle nobili idee sono uso
chiedere cosa celino invisibile
e che del sinolo di lancia e di scudo
sempre sentii la spina nel cuore,
pure volli viandante tra viandanti
incamminarmi con questi compagni
di pieta' persuasi.

III. BENITO D'IPPOLITO: DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN DIECI PROFILI DI COSTRUTTRICI DI PACE

1. Etty Hillesum, o la forza della verita'

Scegliere il bene, pensare col cuore,
condividere il dolore, avere cura
degli afflitti, totalmente ripudiare
la violenza, rifiutare
la salvezza per se' che affoga gli altri.

Fare la scelta della compassione
in nulla cedere al male
salvare tutti dinanzi all'orrore
salvare almeno l'umanita' futura.
*
2. La coscienza di Virginia Woolf

Alla corsa per l'accaparramento
sottrarsi, e preferire
altro sentiero, la propria autonomia
l'uso corretto delle tre ghinee
l'analisi serrata che connette
e smaschera per sempre
il maschilismo, il fascismo, la guerra.

E la guerra, il fascismo, il maschilismo
combattere con voce e forme proprie
trovando in  se' la stanza denegata.

E' questo che chiamiamo nonviolenza.
*
3. Maria Callas inventa l'amore

E' la voce che chiama e che trae
fuori dal gorgo verso la salvezza.

E' la voce che rompe del niente
il deserto, che la solitudine
svela, e consente che l'io si faccia noi.
*
4. Cathy Berberian, la festa dell'umanita'

Era sapiente di tutte le sapienze
parlava tutte le lingue, sapeva
e sapeva fare tutto.

Scioglieva in canto una voce che incantava
ed al convivio ed alla convivenza
l'umanita' chiamava intera a festa.
*
5. La sobrieta' di Rosa Luxemburg

Quando e' normale prendere il fucile
e strappare la vita alla gente
allora la galera e' il posto giusto
per le persone giuste, e li' era Rosa.

Quando e' normale che la gente buona
per prima venga presa e assassinata
per prima Rosa viene data ai pesci.

Ma questa norma dei vampiri Rosa
insegno' a smascherare, a contrastare,
per costruire un mondo non piu' barbaro
in cui normale sia esser d'aiuto.
*
6. La giustizia secondo Hannah Arendt

Sempre all'opposizione, sempre nitida
nella ricerca della verita'.

E sempre innamorata e sempre agile
nell'inseguire i pensieri fino in fondo
come riflessi nelle acque cangianti
vivi guizzanti pesciolini d'oro.

Sempre nemica dei poteri assassini
sempre nemica dell'astratto che uccide,
sempre il dialogo e lo spazio politico
in cui si possa vivere da umani
pronta a tessere di nuovo, a ragionare,
invito al concreto, invito al vivo incontro.

Del nascere il miracolo incessante,
il gesto morale del pensare,
la liberta fondata sul dialogo,
nessuno seppe dire come lei
nessuno come lei seppe donare.
*
7. Simone de Beauvoir, maestra di liberazione

Cosa sarebbe la Francia che amiamo
senza i libri di Simone de Beauvoir?
Cosa sapremmo senza quei libri
di cio' che conta del pensiero e della vita
d'Europa del secolo ventesimo?

Ma soprattutto quante lotte
sarebbero state sconfitte e cancellate
senza la voce del Castoro, senza
la sua presenza, la sua dedizione?

Ci insegno' tutto
in verita' e in errore
Simone de Beauvoir:
l'ascolto e l'arte
della parola, e l'essere vicini
- che e' l'unica cosa che conta.
*
8. Luce Fabbri, il potere di tutti

La prima scoperta fu la guerra: l'orrore sovrano
che uomini accettassero di uccidere
e di essere uccisi.

L'intera vita dedico' alla lotta
contro la guerra, contro ogni oppressione,
per un'umanita' di liberi ed eguali.

Se avra' l'umanita' degno un futuro
come nel canto comunardo e' detto
e se tanto dolore avra' riscatto
nell'internazionale futura umanita',
in quel futuro che e' gia' compresente
ogni volta che fai l'azione buona
ci attende luminosa Luce Fabbri.
*
9. Frida Kahlo, della bellezza

Sognare tutti i sogni, raccontare
di se' e di tutti il volto e il cammino.

Rosa gelata, fiore appena nato
felicita' promessa a tutti e data
per sempre nel piu' lieve dei sussurri.
*
10. Simone Weil e la persuasione

Una cosi' profonda liberta'
nessuno deve averla mai provata
ed un cosi' profondo lucido strazio.

Maestra di attenzione e verita'
che tutti rovescia i pigri pregiudizi
e tutte combatte le intime vilta'.

Figura dell'umanita'
lo specchio e l'enigma piu' chiaro
l'ardua la cruda la candida e lucente
incandescente
nonviolenza in cammino fatta donna.

IV. CRISPINO SCOTOLATORI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO

1. Forza della verita'

Tieniti stretto alla verita'
e non temere il male
affronta il male
e vincilo con la pieta'.
*
2. Coscienza

L'arte la fede la sapienza
tutto le e' di nutrimento
ma solo lei tutto feconda e avviva
nostra buona signora la coscienza.
*
3. Amore

Piu' passa il tempo e meno sono certo
di saper dire cosa essere possa
ma ovunque vedo splender la sua possa
che regge il mondo e salva dal dolore.
*
4. Festa

Che cosa resta quando s'arresta ogni podesta
e si ridesta l'ombra molesta estinte le gesta
omai digesta nella foresta ogni tempesta
se non quel lieve ricordo della festa?
*
5. Sobrieta'

Invigila te stesso, a te stesso
esser presente sappi.
e passa in largo giro la borraccia
nessuno dei compagni resti senza
un sorso d'acqua, un sorso d'amicizia.
*
6. Giustizia

Dapprima fu la spada, la bilancia
appresso venne, verra' poi l'aratro.
La rabbia, l'equilibrio, il nutrimento.
S'ha da decidere che far del ferro:
se forza, o legge, oppur misericordia.
*
7. Liberazione

Nel profondo lago nero del tuo cuore
si nasconde il primo nemico.
Nella lotta dentro te contro di te
comincia quel cammino che da' pace.
*
8. Potere di tutti

Solo se si e' deliberato in comune
potremo agire in comune.
*
9. Bellezza

E' quel che si oppone alla morte
e' la gioia che rinasce ad ogni aurora
e' la speranza di essere ascoltati
e' tutto il mare dentro la conchiglia.
*
10. Persuasione

In quel piu' profondo colloquio corale
in cui s'incontrano infine tutti i tu
e non v'e' piu' contesa di mio e di tuo
li' ci ritroveremo faccia a faccia.
Ogni giorno e' quel colloquio corale
ogni giorno devi fare la tua scelta.

V. NELLO SCARDANI: ANCORA DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA RIFLESSE IN DIECI VOLTI DI DONNE

1. Carla Lonzi, o della forza della verita'

Piu' passa il tempo e piu' diventa chiaro
che quelle parole scritte sulla carta vetrata
trent'anni fa, ancora c'interpellano.

Piu' passa il tempo e piu' diventa urgente
quel nitore di sguardo e di voce
per contrastare l'orrore presente.
*
2. Maria Zambrano, o della coscienza

La coscienza e' l'esilio
e l'esilio e' il ritrovarsi.

Perso tutto, allora resti tu.

Ed il pensiero che pensa e che ricrea
un mondo intero infine abitabile
da tutte tutte le persone umane.
*
3. Marina Cvetaeva, o dell'amore

Nessuno mai amo' quanto Marina:
amo' la luce e la terra, i corpi e i sogni e le parole.

Amo' le vite delle persone
si oppose sempre al cenno del carnefice.
*
4. Violeta Parra, o della festa

Conosceva la tristezza dalla coda lunga
come la Ande e fino in Patagonia.

Sapeva stringere i denti e lottare
masticando le erbe piu' amare, senza arrendersi mai.

Smascherava i fascisti col grido e col riso
e col ragionamento,
insegnava ad ascoltare lo zittito, l'offesa, gli inermi.

Ed abbracciata alla chitarra con la voce
rompeva catene, cavalcava le nuvole, dava sollievo
muovendo al coro e alla danza.

Al popolo restituiva
la dignita' rubata dai padroni.
*
5. Georgia O'Keeffe, o della sobrieta'

Per arrivare all'essenzialita'
occorre liberarsi dai feticci
spogliarsi dai viluppi di fantasmi
alla lusinghe del superfluo dire no.
Ed asciugarsi, andare nel deserto.

E solo allora trovi la scala
che dalla terra porta alla luna.
*
6. Marianella Garcia, o della giustizia

Salvare anche i morti
restituir loro il volto,
allo scempio compiuto dai carnefici
opporre infinita la pieta'.

E cosi' salvare coloro che verranno
dalla ripetizione incessante dell'orrore,
cosi' salvare l'umanita' presente,
cosi' rendere bene per male.
*
7. Rosanna Benzi, o della liberazione

Io la ricordo come una voce
che mi giunse qualche volta da un telefono
da Genova, dal polmone d'acciaio.

Ma la ricordo anche come donna
che volle vivere una vita piena
di affetti e di lotte, di verita'
che affronta il dolore e nessuno abbandona
nelle fauci dell'orco, nessuno
nel pozzo nero della solitudine
lascia che sia gettato.

Di liberazione maestra
non piu' dimenticata.
L'apertura che Capitini disse
in lei si era incarnata.
*
8. Ginetta Sagan, o del potere di tutti

Partecipo' alla Resistenza
fondo' Amnesty International
rese l'umanita' piu' buona e piu' forte.

Ancora chiama la sua voce all'azione
e chiama te.
*
9. Emily Dickinson, o della bellezza

Si puo' condurre una vita segreta
e donare al mondo tanta luce
che io che leggo ogni volta mi chiedo
quanto dolore costo' tanta gioia
quanta fatica tale levita'.

Si puo' essere sola e in solitudine
essere gia' figura dell'intero
genere umano, e lieve silenziosa
essere gia' di quella
societa' delle estranee che il mondo
ha da salvare, da mettere al mondo.
*
10. Margarete Buber-Neumann, o della persuasione

I campi, e nei campi l'umanita'.
I campi, e contro i campi l'umanita'.

Dire la verita', salvare quel che resta
delle vittime, contrastare
il totalitarismo che genera i campi
ed ogni ora si riproduce.
Ed ogni ora devi contrastare.

Saper distinguere tra i ruoli, le idee
astratte, e concreta la carne che soffre.
Saper riconoscere il bene e non sottrarsi.
Fare la scelta di salvare le persone.

VI. RICCIARDO ALOISI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO

1. Forza della verita'

Nella ricerca della verita'
con il rispetto della verita'
in saldo abbraccio alla verita'
preferisci soffrire e non far male.
*
2. Coscienza

Nella coscienza della sofferenza
nella coscienza della compresenza
nella coscienza della gaia scienza
si tempra e si rinsalda l'alma frale.
*
3. Amore

tolto il disegno resta il colore
tolta la forza resta il calore
tolta la speme resta il valore
tolta la terra resta ancora il sale.
*
4. Festa

Ogni giorno l'aurora dita rosate torna
ed ogni giorno reca nuova festa.
*
5. Sobrieta'

Cosi' esposti al bisogno, cosi' esposti
alla paura, questo solo farmaco
conosco che offra limpido un sollievo:
volere meno, avere meno, andare
piu' lentamente, piu' in profondita',
dividere quel che e' nella bisaccia
con lo straniero, e nel lungo cammino
saper godere del bene del mondo,
del raccontarsi le infinite storie.
*
6. Giustizia

Non ci fu data la scienza
del bene e del male, ci fu data
l'intelligenza del dolore e acuta
la percezione della nostra confusione.

Cosi' quasi ciechi e senza bordone
questo cammino abbiamo da fare
e cosi' fragili e stanchi come siamo
la violenza dobbiamo contrastare
ed all'ingiusto il giusto contrapporre
e nella nostra scarsa luce il bene opporre
al male.
*
7. Liberazione

E' liberta' incarnata ed in cammino,
se si fermasse, divenisse astratta,
la liberta' in un lampo si corrompe
e s'arrovescia. E' un fiore delicato:
come cessa di crescere già muore.
*
8. Potere di tutti

Ognuno ha un potere e quel potere
e' un seme prezioso che deve dare frutto.

Ma ogni potere e' una lama affilata
che puo' affettare il pane e puo' squarciare
cuori pulsanti.

Il potere di tutti e' la scelta
di dar valore alla vita di tutti
di riconoscere a tutti la forza
di capire, di decidere, di agire,
di orientare la forza al bene comune.
*
9. Bellezza

Nel polveroso turbine del tempo
perennemente in fuga e che incessante
tutto ti logora e tutto travolge
un sorso, un goccio, un'ombra di armonia
che allude a un ritrovarsi e' la belta'.
*
10. Persuasione

La persuasione e' la persuasione
del potere di tutti, fondato
sulla coscienza della compresenza.

Sentire presente in se'
l'umanita' intera
sentire il se' presente
nel flusso incessante della vita.

Sentire come empatia
sentire come ascolto profondo
afferramento alla verita'.

Della realta' di tutti lo splendore.

VII. OMERO CAIAMI PERSICHI: DIECI QUARTINE TRA ASSISI E GUBBIO

1. Forza della verita'

Oltre la coppa e lo stilo e' il nulla
ed anche questo canto certo e' nulla
due sole cose restano che valgono:
il pianto in comune, il riso in comune.
*
2. Coscienza

La parola e' piu' esigente del mondo
con la parola tu vai incontro al mondo
possa essere essa benedicente
possa essere essa portatrice di pace.
*
3. Amore

Ad eccezione del dolore tutto
dimenticai. Ma non dimenticai
la mano che mi si poso' sul volto.
Come una rosa fresca e profumata.
*
4. Festa

Mentre ceniamo insieme
mentre cantiamo insieme
si placa per un'ora questa furia
e per un'ora siamo ancora vivi.
*
5. Sobrieta'

Ascolta la voce del vento
ascolta l'orecchio del mare
ascolta la notte tutta occhi
e non negare mai la parola all'amico.
*
6. Giustizia

Non gravare su altri, sia lieve
il tuo camminare, il tuo parlare, il tuo sguardo.
Al curvo sii sostegno, a cio' che opprime
opponiti come una compatta roccia.
*
7. Liberazione

Tutto passera' presto, e' solo un attimo
ma questo attimo non sia sprecato.
Nulla passera' mai, per sempre resta
quello che hai fatto, quello che hai sperato.
*
8. Potere di tutti

E' nell'io la verita' del noi
ed e' nel noi la verita' dell'io.
Ma anche: e' nel tu la verita' dell'io
ed e' nel tutti la verita' dell'io, del tu, del noi.
*
9. Bellezza

Cosi' l'acqua dei sogni lava le angoscie
cosi' la luce del mondo risana le ferite
cosi' l'oblio rimuove le macerie
e la scoperta ci toglie il fiato ancora.
*
10. Persuasione

Anche di te vi e' bisogno
se questo sogno vogliamo trarre a vita
anche di te fa bisogno
per salvare di tutti la vita.

VIII. GIOBATTA CORINZI: ANCORA DIECI PAROLE RIFLESSE IN DIECI VOLTI SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO

1. Mary Wollstonecraft, della forza della verita'

Tutto puo' essere detto, ma prima
deve essere sentito, vissuto, e solo allora
tutto si fa chiaro, e tutto
il dolore il tormento la paura
si fa parola di rivendicazione
di umanita', cammino
di liberazione.

Per se', per tutte e tutti.

Conobbe tutto e non si arrese mai
sempre lotto' per la liberazione
di tutte, di tutti.
*
2. Edith Stein, della coscienza

Tutto e' pensiero e storia e tutto si rovescia
nella coscienza, e tutto vi si specchia.

Sta a te tenere limpido lo specchio
vedervi riflessa la via
tendere le braccia
salvare in te il mondo, aprire
porta dopo porta il varco
alla liberazione di tutti.
*
3. Ada Gobetti, dell'amore

Nessun uomo fu piu' intransigente di Piero Gobetti
ma una donna si', che ancora per molti anni
quella lotta comune che nel loro amore
era come una perla condusse.

Nessun uomo fu piu' educatore civile, al pubblico bene suscitatore
di Piero Gobetti, ma una donna si'
che per molti anni ancora quel magistero
seppe e volle recare, adempiere, consegnare
come un legato dai morti ai vivi.

Nessun uomo fu piu' di Piero Gobetti innamorato
della ragione e della virtu'
ma una donna si', che fu innamorata
della ragione, della virtu', di lui, del mondo.

Cadde giovane lui, lei
attraverso lunghi anni
sempre piu' giovane divenne e sempre
gentile e saggia seppe rimanere.
*
4. Isadora Duncan, della festa

Il corpo il movimento l'aria come acqua
tutto diviene luce quando la coscienza
si sente creatura fra creature
e si fa gesto, invito, amore, festa.
*
5. Ingeborg Bachmann, della sobrieta'

Concentrarsi, trovare il proprio centro
fare il vuoto, il deserto entro se',

e tendere alla patria da venire
e questa e' la virtu' dell'attenzione,

scavare la pietra del discorso
fino a raggiungere sorgiva la parola,

istituire cosi' quella comunita'
finora soltanto immaginata.
*
6. Anna Kuliscioff, della giustizia

In un possente rivolgimento d'amore
all'umanita' intera parlare la lingua
della carne che soffre, dello spirito che anela
dell'occhio che respira e che canta.

Col gesto largo del seminatore
fecondare il mondo, restituire
speranza agli oppressi, risanare
le ferite.

Il volto, il cuore d'Anna in sogno vidi
segno, impronta, aura della classe
che liberando se' liberi tutti.
*
7. Alice Paul, della liberazione

Una persona un voto. Lo diceva
in marcia per le vie della citta'.

Una persona un voto. Lo diceva
dal fondo della galera di qua e di la' dall'oceano
in sciopero della fame.

Una persona un voto. E poi ancora
la pace, il pane, le rose.
*
8. Flora Tristan, del potere di tutti

Noi che abbiamo conosciuto la miseria
e la miseria che sta sotto la miseria
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.

Noi che abbiamo sofferto la fame e le percosse
e cio' che genera la fame e le percosse
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.

Noi che ci siamo riconosciute e riconosciuti
uguali nella maschera del dolore e uguali nel sogno della gioia
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso no.

E avendo detto no allo sfruttamento
avendo detto no alla guerra e alla paura
e al calpestare gli altrui corpi piagati
ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:
da adesso si' che facciamo cominciare
la nuova storia.
*
9. Milena Jesenska', della bellezza

Vi e' una prima Milena, l'amica di Kafka
che e' il pozzo silenzioso che il praghese
colma delle parole in cui cerca di sciogliere
l'infinito auscultarsi nella notte: acque,
e delle acque la rottura che non viene
e il mistero che non affiora, e la luna,
la luna nel pozzo.

E vi e' una seconda Milena, la Milena restituita
da Margarete che la incontro' nel lager.
Oscuro mistero, che la sua vita
sia stata salvata dalla memoria
di chi la incontro' nell'inferno nazista.

Ed e' la Milena delle rotture
e del coraggio, la donna
che sa dire di no e di si',
che lotta inesausta, che e' uno
dei volti piu' belli della Resistenza.
*
10. Emma Thomas, della persuasione

Teneva insieme la vita attiva, poiche' senza le opere buone
le sofferenze dell'umanita' che incontri
tu alleviarle non puoi,
e la contemplativa,
poiche' nel silenzio e nella preghiera
libera e comune s'incontra l'altro e all'altro ci si apre.

Io sempre restai sconcertato di queste persone
cosi' diverse da me.
Molti anni mi occorsero per cogliere
quanto preziosa mi fosse la loro diversita', quanto
l'enigma che recano e' anche
uno specchio e un appello che mi tocca.

IX. GEREMIA CATTRISTI: DIECI PAROLE E DIECI VOLTI DA ASSISI A GUBBIO

1. Olympe de Gouges, o la forza della verita'

Credette Olympe che la rivoluzione
fosse fatta per liberare tutti
- e dunque tutte -
e fosse fatta perche' le uccisioni
cessassero - ed a tutti
e tutte fosse la vita fatta salva.

Tratta al patibolo perche' affermava
sia l'uguaglianza che la differenza
tratta al patibolo perche' affermava
che e' delitto uccidere, e demenza.
*
2. Saffo, o della coscienza

Fu prima lei, nel corso della storia,
a educare alla nonviolenza
nitida e forte avendone coscienza.
E tu serbane grata la memoria.
*
3. Margarete Buber Neumann, o dell'amore

Essere stata tedesca quando la Germania
era il cuore e il vulcano dell'Europa
aver potuto chiamare signor padre
il grande Martin Buber, esser stata
subito e sempre contro il fascismo.

E nel partito e nel paese dei soviet
aver scoperto il fascismo dei maschi,
il fascismo di Stalin, il fascismo
degli apparati e dell'ideologia.

Poi il gulag, poi la consegna
ai nazisti ed il lager. E nel lager
resistere ancora, incontrarvi Milena.

Poi sopravvissuta e tornata dal ponte
dei corvi la lotta continuare ancora
per far memoria degli assassinati
e ancora e ancora per la verita'.

Contrastare le menzogne
affermare il buono e il giusto
continuare ad amare le persone.

Anche dei morti salvare la vita, la verita'
ultima. Mai
pronunciare la parola vile.
*
4. Bessie Smith, o della festa

Tenere nei polmoni e nella gola
del mondo tutta l'infelicita'
sapendo poi restituirne in canto
quanto ci unisce e trasformarlo in gioia.
*
5. Laura Conti, o della sobrieta'

Era ragazza ancora quando i nazi
calarono in Italia e necessario
fu scegliere e lei scelse di lottare
per l'umanita'.

Medico fu, perche' salvare vite
e' cosa buona, e per salvare vite
nel movimento fu anche lei operaio
per l'umanita'.

Capi' tra i primi i rischi per l'ambiente
se tutto il capitale surdetermina,
scienziata e militante per l'ambiente
e per l'umanita' sempre lotto'.
*
6. Luce d'Eramo, o della giustizia

Sempre scelse la strada piu' difficile.
Lei figlia di gerarca fu nel lager
per aver scelto la parte degli oppressi
per aver scelto la via della giustizia.

Sempre scelse la strada piu' difficile.
Della lucidita' che nel dolore
soffre di piu' e piu' se ne raffina
per aprir vie alla liberazione.

Sempre afferrarsi amo' alla verita'.

E questo agire chiamo nonviolenza.
*
7. Bertha von Suttner, o della liberazione

Che cosa resta di lei?
Ma la vera domanda e': perche'
a milioni, a miliardi si danno gli umani la morte?

E la vera risposta e' ancora quella
che diede allora la saggia e gentile:
giu' le armi.

E' il disarmo la scelta necessaria
per aprire la necessaria via.
*
8. Ruth First, o del potere di tutti

Convincerla  a piantarla di pensare, di parlare, di opporsi al razzismo
non era possibile.
Cosi' la spensero con un pacco bomba
un pomeriggio dell'ottantadue.

Era stato spedito quel pacco molti anni
prima, era l'anno sessantatre, fu allora
che non bastando quei centodiciassette
giorni di carcere il regime razzista
spedi' quel pacco che vent'anni dopo
la raggiunse a Maputo. Le poste
sudafricane erano forse lente
ma inesorabili. Lei
non aveva cessato un solo giorno
di lottare contro l'apartheid
di costruire il potere di tutti
di resistere ad ogni razzismo.

Non era possibile farla tacere
cosi' la spensero con un pacco bomba.
Ma ancora lotta, ancora parla, ancora pensa
Ruth ogni volta che qualcuno ovunque
nel mondo si ribella alla menzogna
alla violenza all'ingiustizia all'odio
ogni volta che ovunque qualcuno
afferma il potere di tutti, l'umanita' comune,
li' Ruth First e' stata ascoltata
e quindi il pacco bomba non riusci'
a raggiungere l'intento, nel tragitto
si perse, e Ruth First l'assassinata
e' ancora qui, ed e' invece crollato
il regime che pensava di annientarla.
*
9. Joyce Lussu, o della bellezza

Era cosi' temeraria
che la sua vita sembra un unico gettarsi
nella mischia infinita contro il fascismo.
Un tuffo senza respiro
per il pane, per la pace, per la terra:
una terra in cui vivere sia cosa
degna, sia cosa bella.

E insieme amava il racconto e le parole
che vengono da lontano, tradusse
poesie, che e' come dire
che seppe ascoltare, meditare, contemplare,
e anche cosi' dar mano a coltivare
una terra, edificare un mondo
in cui vivere sia cosa degna, sia
cosa bella.
*
10. Maria Montessori, o della persuasione

Capire che la pace li' comincia:
dall'accoglienza fatta ai bambini.

E costruire un mondo in cui bambini
e adulti infine possano convivere.

Non piu' stranieri, non piu' abbandonati,
non piu' nemici, non piu' aggressori,
ma una umanita' riconoscente.

2. REPETITA IUVANT. ANCORA UNA VOLTA CHIEDIAMO

Ancora una volta chiediamo che  si realizzino immediatamente quattro semplici indispensabili cose:
1. riconoscere a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, ove necessario mettendo a disposizione adeguati mezzi di trasporto pubblici e gratuiti; e' l'unico modo per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani;
2. abolire la schiavitu' e l'apartheid in Italia; riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto": un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese; si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. REPETITA IUVANT. "L'ITALIA ADERISCA AL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI". UNA LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DEL SENATO E AL PRESIDENTE DELLA CAMERA

Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
gentilissimo Presidente della Camera dei Deputati,
ricorrendo nei giorni scorsi il LXXV anniversario delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, tanto il Presidente della Repubblica, quanto Lei, Presidente del Senato, e Lei, Presidente della Camera, ha e avete diffuso messaggi di cordoglio per le vittime e di esortazione all'impegno affinche' simili orrori non abbiano a ripetersi mai piu' e si proceda quindi verso il disarmo, la pace, la cooperazione fra tutti i popoli nel riconoscimento della comune umanita' di tutti gli esseri umani; nella consapevolezza che le armi atomiche mettono in pericolo l'esistenza stessa dell'umanita' nel suo insieme.
Orbene, come e' noto, il 7 luglio 2017 una conferenza ad hoc dell'Onu ha adottato il necessario e non piu' rinviabile "Trattato per la proibizione delle armi nucleari", che entrera' in vigore dopo che almeno cinquanta Stati lo avranno sottoscritto e ratificato.
L'Italia e' tra i paesi che questo fondamentale Trattato ancora non lo hanno ne' sottoscritto, ne' ratificato.
In mancanza di questa firma ogni dichiarazione da parte dei piu' autorevoli rappresentanti istituzionali del nostro paese di cordoglio per le vittime e di apprensione per le sorti dell'umanita', ogni appello da parte dei piu' autorevoli rappresentanti istituzionali del nostro paese all'impegno altrui in assenza del nostro, rischia di apparire - ahinoi - come un vaniloquio, un esercizio di retorica, un atto di ipocrisia. E siamo certi che non erano questi il sentimento e l'intenzione vostra e del Presidente della Repubblica.
Come gia' innumerevoli associazioni umanitarie ed innumerevoli cittadine e cittadini, vi esortiamo pertanto anche noi ad assumere un impegno concreto, preciso e non piu' rinviabile: adoperarvi affinche' l'Italia sottoscriva e ratifichi nel piu' breve tempo possibile il Trattato Onu del 7 luglio 2017 per la proibizione delle armi nucleari.
E' in vostro potere convocare le Conferenze dei capigruppo di entrambi i rami del Parlamento affinche' l'organo legislativo del nostro ordinamento giuridico deliberi un documento in tal senso che impegni e vincoli l'esecutivo.
E' in vostro potere promuovere il pronunciamento del Parlamento italiano.
E' in vostro potere far si' che l'Italia finalmente si esprima con un atto giuridico cogente in pro del bene comune dell'umanita' aderendo al Trattato che impedisca alle armi atomiche di tenere sotto ricatto e minacciare di distruzione l'intera famiglia umana.
Le ragioni per farlo le avete enunciate voi stessi, cosi' come il Presidente della Repubblica, pochi giorni fa. A quelle vostre sentite parole date effettuale seguito, date autentico inveramento.
Ve lo chiedono tutte le associazioni umanitarie, l'intera comunita' scientifica, tutte le cittadine e tutti i cittadini di volonta' buona; ve lo chiede una lettura avvertita della nostra Costituzione, della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione universale dei diritti umani; ve lo chiede l'umanita' intera; ve lo chiedono le generazioni future.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 12 agosto 2020

4. INIZIATIVE. "CATENA UMANA PERUGIASSISI": L'11 OTTOBRE 2020 COME IL 24 SETTEMBRE 1961
[Dal coordinatore della "Catena Umana PerugiAssisi" (e-mail: perugiassisi at perlapace.it) riceviamo e diffondiamo]

Il coronavirus non puo' fermare l'impegno dei costruttori di pace
Oggi come il 24 settembre 1961
Domenica 11 ottobre diamo voce a chi non ha ne' mascherine, ne' disinfettanti, ne' cure. Ai bambini e alle bambine, alle donne, agli uomini, agli anziani, alle persone con disabilita' torturate dal morso della fame e dalle malattie, abbandonati sotto le bombe e l'occupazione, nelle mani di dittatori, sfruttatori, carnefici senza coscienza e senza pieta'. A tutte le persone che sono in fuga dalle guerre, dall'oppressione, dalla fame e dai cambiamenti climatici.
*
Il 24 settembre 1961, un piccolo e gracile uomo in difficili condizioni di salute di nome Aldo Capitini riusci' ad organizzare la prima Marcia Perugia-Assisi della pace per la fratellanza tra i popoli.
Era la prima volta, in Italia, che si marciava insieme per la pace "contro l'imperialismo, il razzismo, il colonialismo, lo sfruttamento, flagelli recenti e attuali dell'umanita'".
Cosi' sara' il prossimo 11 ottobre. E sara' un'altra prima volta. Perche' quest'anno la Marcia PerugiAssisi si trasformera' in una Catena Umana. Una lunga catena fatta di donne e uomini che credono nella pace e siccome ci credono sono disponibili a fare uno sforzo in piu' per dare una mano alla pace.
Dal 1961, la Marcia PerugiAssisi e' una chiamata all'impegno per la pace. E cosi' e' anche quest'anno, nonostante le forti restrizioni imposte dalle norme sanitarie.
Il coronavirus non puo' fermare l'impegno dei costruttori di pace. Non possiamo lasciarci dominare dalla paura.
L'indifferenza e l'inerzia non ci danno pace.
*
Una manifestazione sicura per dare voce a chi vive nell'insicurezza.
La Catena Umana e' una manifestazione sottile, in forma statica, consentita dalla legge, che garantisce le distanze interpersonali di sicurezza previste dalle norme sanitarie anticovid.
Tutti i partecipanti indosseranno i dispositivi di protezione individuale e si manterranno alla distanza di almeno due metri gli uni dagli altri.
La Catena Umana ci consentira' di unire le nostre voci per dare voce a tutti i dimenticati della terra, a quella vasta umanita' sofferente che implora la nostra attenzione e il nostro aiuto, a chi non ha ne' mascherine, ne' disinfettanti, a chi e' privato di ogni cura. Ai bambini e alle bambine, alle donne, agli uomini, agli anziani, alle persone con disabilita' torturate dal morso della fame e dalle malattie, abbandonati sotto le bombe e l'occupazione, nelle mani di dittatori, sfruttatori, carnefici senza coscienza e senza pieta'. A tutte le persone che sono in fuga dalle guerre, dall'oppressione, dalla fame e dai cambiamenti climatici...
Continuiamo insieme l'opera nonviolenta di Aldo Capitini!
www.perugiassisi.org
Iscriviti e partecipa alla Catena Umana per la pace e la fraternita' da Perugia ad Assisi domenica 11 ottobre 2020
Vedi il video su Youtube: https://youtu.be/u0O8IOqoh2Y
Leggi e condividi con noi la "Mozione del popolo della pace" scritta e letta da Aldo Capitini a conclusione della prima Marcia Perugia-Assisi il 24 settembre 1961.
Flavio Lotti, coordinatore della Catena Umana PerugiAssisi
Perugia, 24 settembre 2020
Comitato promotore Marcia PerugiAssisi, via della viola 1 (06122) Perugia - Tel. 075/5737266 - 335.6590356 - fax 075/5721234 - email adesioni at perlapace.it - www.perlapace.it - www.perugiassisi.org

5. INIZIATIVE. "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO: PARTECIPAZIONE ALLA CATENA UMANA PERUGIA-ASSISI DELL'11 OTTOBRE
[Dal "Tavolo per la pace" di Viterbo riceviamo e diffondiamo]

Quest'anno la storica marcia per la pace Perugia-Assisi sara' svolta in forma di "catena umana" per rispettare le norme anti-Covid.
L'11 ottobre, alle 8,15, da piazzale Romiti, partira' un gruppo da Viterbo, coordinato dal Tavolo per la pace, con mezzi propri (riempiti a norma Covid).
Solo se si raggiungeranno almeno 35 adesioni, e si sara' ancora in tempo, si prenotera' un autobus.
Per informazioni e contatti: 3456155230

6. DOCUMENTAZIONE. "L'UNIONE FA LA FORZA: NASCE RETE ITALIANA PACE E DISARMO"
[Dal sito www.retedellapace.it riprendiamo e diffondiamo]

L'unione fa la forza: nasce Rete Italiana Pace e Disarmo
Il 21 settembre e' la Giornata internazionale della Pace, istituita fin dal 1981 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con un invito a tutti gli stati membri, organizzazioni regionali e non governative e ad ogni singolo individuo, a commemorare il giorno in maniera appropriata, attraverso l'educazione e la consapevolezza pubblica. La pace globale ha bisogno di nonviolenza e del cessate il fuoco rivolto a tutti i belligeranti nel mondo chiamati a deporre le armi e terminare la guerra. Il tema scelto dall'Onu per il 2020 e' "Shaping Peace Together, creiamo insieme la pace".
Proprio per questo abbiamo scelto la data del 21 settembre 2020 per annunciare la nascita di Rete Italiana Pace e Disarmo, una nuova Rete organizzata nella quale confluiscono la Rete della Pace (fondata nel 2014) e la Rete Italiana Disarmo (fondata nel 2004). Si tratta del nostro contributo specifico al messaggio dell'Onu, creiamo insieme la pace a partire dall'unione delle nostre forze, degli obiettivi comuni, per rafforzare e far crescere il lavoro collettivo per la pace ed il disarmo.
Questo appuntamento rappresenta un'ulteriore tappa di un lungo percorso che ci ha visto lavorare insieme su alcune temi e Campagne gia' in corso anche a livello internazionale (Stop Bombe in Yemen, NO F-35, Difesa Civile non armata e nonviolenta, disarmo nucleare con ICAN per l'adesione al Trattato per la messa al bando della armi nucleari, IoAccolgo, Pace Diritto Giustizia in Israele/Palestina, per la riduzione delle spese militari, per il controllo dell'export di armi e la difesa della Legge 185/90, per gli interventi civili di pace nei conflitti in corso, campagna Control Arms, rete ENAAT, campagna Stop Killer Robots, campagna INEW contro le armi esplosive). Vogliamo andare avanti insieme su quanto fatto e quanto ci resta ancora da fare, per dare voce alle esperienze di resistenza civile e nonviolenta e fissare nuovi obiettivi comuni.
Sono davvero numerose le associazioni, grandi e piccole, del mondo pacifista, nonviolento, disarmista, della solidarieta', del servizio civile, della giustizia sociale, della cultura, dell'ambientalismo, che hanno deciso di unirsi in un’unica grande rete. Non e' un processo di "fusione fredda" dall'alto, ma una tappa di un percorso di lavoro gia' fatto insieme nei territori, dal basso, partecipando a campagne comuni, che ora trova sbocco in una organizzazione unitaria. Finalmente un processo di aggregazione, non di separazione. Sentiamo l'esigenza di confrontarci tra diversi soggetti, culture e sensibilita', sulle scelte economiche del nostro Paese che da decenni hanno ripreso a privilegiare l'industria ed il commercio di armi, piuttosto che investire nell'economia di pace, nella sicurezza del territorio, nei servizi e nella difesa civile e nonviolenta.
Noi siamo profondamente convinti che l'attuale politica, che investe miliardi in armi e solo briciole in progetti di pace, non ci difende e non ci protegge ma, al contrario, ci danneggia e approfondisce la crisi economica, sociale ed ambientale che vive la nostra societa', allargando il solco di sfiducia che separa la comunita' dalla politica.
Il risultato delle scelte politiche degli ultimi decenni e' sotto gli occhi di tutti:
- e' in corso la piu' forte corsa agli armamenti a cui si sia mai assistito, una imponente crescita quantitativa e qualitativa degli arsenali che sottrae enormi risorse alla lotta contro la poverta';
- il crollo del diritto internazionale, le grandi organizzazioni sovranazionali, dall'Europa all'Onu, sono in crisi profonda di legittimita' e credibilita';
- tornano a diffondersi ideologie nazionaliste, razziste e fondamentaliste;
- la crisi economica globale, ulteriormente aggravata dalla pandemia, tende ad esasperare la conflittualita', anche all'interno dell'Europa;
- l'insostenibilita' del modello di sviluppo che sta distruggendo il pianeta, provocando le variazioni climatiche, e produce sempre maggiori diseguaglianze;
- la criminalizzazione della solidarieta' e la chiusura delle frontiere di fronte alle richieste di protezione e di accoglienza da parte di migranti e richiedenti asilo.
Ci sono purtroppo tutte le condizioni perche' la guerra, sdoganata come strumento di politica internazionale alla fine del secolo scorso, torni ad essere la protagonista dei rapporti internazionali e possa portare ad un nuovo conflitto globale.
Sono queste le preoccupazioni e le ragioni che ci spingono a proseguire il percorso di dialogo e di confronto tra le diverse sensibilita' dell'arcipelago associativo impegnato quotidianamente ad affermare che un'altra politica e' urgente, possibile e necessaria, producendo informazione corretta, elaborando dati e proposte concrete per modificare in meglio le leggi e agendo sia nelle politiche locali, dei singoli territori, sia per modificare le grandi scelte politiche e strategiche, anche internazionali. I risultati ottenuti finora da alcune nostre Campagne ci danno fiducia e ci fanno sperare.
Per fare tutto questo, c'e' bisogno di competenze, di studio, di pensiero, di informazioni e di azioni, personali e politiche. Per questo abbiamo unito le nostre forze, e trovato terreni di unita' per un futuro di pace e disarmo. La nostra forza e' la nonviolenza, la nostra unita' e' nell'azione concreta diffusa sui territori. Per la pace e il disarmo.
Rete Italiana Pace e Disarmo
*
"Ci sono cose da non fare mai,
ne' di giorno ne' di notte,
ne' per mare ne' per terra:
per esempio, la guerra"
Gianni Rodari (nel centenario della nascita)
*
Le organizzazioni aderenti a Rete della Pace
(ACLI, AGESCI, Accademia apuana della pace, Ambasciata democrazia locale, Amici della mezza luna rossa palestinese, ANSPS, AOI – Associazione di cooperazione e di solidarieta' internazionale, Ara pacis iniziative, Archivio disarmo, ARCI, ARCI Bassa Val di Cecina, ARCI Verona, ARCS, Arci servizio civile, Associazione Perugia Palestina, Associazione per la pace, Associazione per la pace di Modena, AssopacePalestina, AUSER, CDMPI – Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale, CGIL, CGI Padova, CGIL Verona, CNCA, Comunita' araba siriana in Umbria, Coordinamento comunita' palestinesi, Coordinamento comasco per la pace, Coordinamento pace in comune Milano, CTA – centro turistico Acli PG – Encuentrarte, FIOM Cgil, FOCSIV, Fondazione Angelo Frammartino, Fondazione culturale Responsabilita' Etica, IPRI – rete CCP, IPSIA, Lega per i diritti dei popoli, Legambiente, Link2007 cooperazione in rete, Link – coordinamento universitario, Lunaria, MIR, Movimento europeo, Movimento nonviolento, Nexus Emilia Romagna, Per il mondo, Peacewaves, Piattaforma ong MO, Restiamo umani con Vik Venezia, Rete degli studenti medi, Rete della conoscenza, Rete della pace umbra, Tavola della pace valle Brembana, Tavola pace val di Cecina, Tavola sarda della pace, Tavola della pace di Bergamo, U.S. Acli, UDS, UDU, UISP, Un ponte per..., Ventiquattro marzo)
*
Le organizzazioni aderenti a Rete Italiana per il Disarmo
(ACLI – Archivio Disarmo – ARCI – ARCI Servizio Civile – Associazione Obiettori Nonviolenti – Associazione Papa Giovanni XXIII – Associazione per la Pace – Assopace Palestina – Beati i costruttori di Pace – Centro Studi Difesa Civile – Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della FCEI – Conferenza degli Istituti Missionari in Italia – Coordinamento Comasco per la Pace – FIM-Cisl – FIOM-Cgil – Fondazione Finanza Etica – Gruppo Abele – Libera – Movimento Internazionale della Riconciliazione – Movimento Nonviolento – Noi Siamo Chiesa – Opal Brescia – Pax Christi Italia – Un ponte per...)
*
Rete Italiana Pace e Disarmo
Segreteria Nazionale c/o Casa per la Nonviolenza, via Spagna 8 – Verona
per contatti mail:
media at retepacedisarmo.org
segreteria at retepacedisarmo.org
campagne at retepacedisarmo.org
per contatti telefonici:
045/8009803 (Segreteria)
328/3399267 (Francesco Vignarca – Rete Italiana Disarmo)
335/1219622 (Sergio Bassoli – Rete della Pace)
www.retepacedisarmo.org
www.facebook.com/RetePaceDisarmo
www.twitter.com/RetePaceDisarmo
www.instagram.com/RetePaceDisarmo
www.youtube.com/ReteItalianaPaceDisarmo

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- AA. VV., Le mani sulla citta', Left, Roma 2019, pp. 144, euro 6,50.
*
Riletture
- Anna Maria Ortese, L'Iguana, Adelphi, Milano 1986, 2016, pp. 208.
*
Riedizioni
- Murakami Haruki, L'elefante scomparso e altri racconti, Einaudi, Torino 2009, 2013, Rcs, Milano 2020, pp. IV + 188, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

9. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3877 del 29 settembre 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com