[Nonviolenza] Geremia Cattristi: Trittico del referendum (quasi un comizio di prima mattina il 17 settembre 2020 in via degli Etruschi a Viterbo)



GEREMIA CATTRISTI: TRITTICO DEL REFERENDUM (QUASI UN COMIZIO DI PRIMA MATTINA IL 17 SETTEMBRE 2020 IN VIA DEGLI ETRUSCHI A VITERBO)

I. Quelli che votano Si' (prevertiana una litania)

Quelli che le dittature funzionano meglio delle democrazie
quelli che il parlamento e' una scatoletta di tonno slurp slurp
quelli che il parlamento prima o poi bisognera' abolirlo visto che ci abbiamo gia' lo smartphone
quelli che in parlamento si parla troppo invece di obbedire al governo
quelli che sto in parlamento dal 2013 avessi mai capito a che cavolo serve

quelli che la politica fa schifo per fortuna che io faccio il ministro
quelli che la politica e' una cosa sporca invece io mi fo gli affari miei (apposta sto al governo)
quelli che la politica neppure col binocolo io sono per l'antipolitica

quelli che ma quale democrazia a noi ci piace internet il mojito e il vaffaday
quelli che la democrazia e' lenta e noi invece siamo svelti come la polvere
quelli che la democrazia e' costosa il fascismo invece e' un affarone

quelli che la separazione e il controllo dei poteri danno fastidio al Grande Fratello
quelli che ne' di destra ne' di sinistra noi siamo gli Uebermenschen noi siamo l'Herrenrasse
quelli che la casta sono gli altri noi siamo il governo dei migliori (e di pura razza ariana, mica ceci)
quelli che Uno vale uno e tutti gli altri sono zeri

quelli che il duce ha fatto pure un sacco di cose buone
quelli che o Francia o Spagna pur che se magna
quelli che la Resistenza e' un'invenzione dei comunisti che mangiano i ragazzini
quelli che l'antifascismo e' roba del tempo del cucco noi invece siamo i giovani l'esercito del selfie
quelli che la Costituzione e' un ferrovecchio oggi ci sono le app
quelli che i sindacati hanno rovinato l'Italia i padroni invece si' che vogliono bene al popolo
quelli che bisognerebbe smettere di votare per cinquant'anni e lasciar fare al governo che lo sa lui
quelli che con tutte 'ste scartoffie non ci si capisce niente invece quando c'era Lui tutto era chiaro
quelli che facciamola finita con tutto questo buonismo
quelli che una bella sforbiciata al posto giusto uomo avvisato mezzo salvato
quelli che quando ci vuole ci vuole (la filosofia col manganello)

quelli che ieri eravamo secessionisti oggi nazionalisti domani imperialisti e sempre francamente razzisti
quelli che non si sono mai opposti a nessun crimine e si dicono gli onesti
quelli che disprezzano e calpestano il popolo e si dicono populisti
quelli che sputano sulla sovranita' popolare e si dicono sovranisti
quelli che quando sento parlare di cultura prendo il telefonino e sparo
quelli che adesso che c'e' wikipedia i libri a che servono piu'?

quelli che e' tutto un complotto comunista
quelli che e' tutto un complotto dei savi anziani di Sionne
quelli che e' tutto un complotto dei rettiliani
quelli che l'ho visto su Youtube a me non mi frega nessuno
quelli che ognuno deve stare al posto suo (e ve lo dice uno che sta a Palazzo Chigi)

quelli che chi protesta e' un nemico del popolo
quelli che chi protesta e' un sovversivo
quelli che chi protesta facesse il fagotto e via in Siberia avanti marsch
quelli che mo' basta di dire sempre no che ci avete proprio stuccato
quelli che questa e' la minestra e quella la finestra

quelli che hanno votato i decreti sicurezza della razza
quelli che hanno finanziato i lager in Libia
quelli che preferiscono lasciar morire i naufraghi
quelli che deportano i sopravvissuti
quelli che perseguitano chi non e' nativo del borgo
quelli che l'apartheid e' cosa buona e giusta
quelli che la schiavitu' e' un'antica e nobile istituzione

quelli che ci gusta mutilare il parlamento
quelli che ci gusta ghigliottinare la democrazia
quelli che ci gusta strozzare la Costituzione
quelli che ci gusta levarci dalle scatole chi non e' d'accordo

quelli che ci piace dire sempre si'. Oh yeah.

*

II. Quelli che votano No (brechtiana una cantata)

Sanno di avere ragione
ma quasi si vergognano a dirlo
per non offendere quegli altri
non disvelare loro la loro abissale miseria
(e invece quegli altri se ne strainfischiano e pensano solo
ai sondaggi e a seguire il foglio d'ordini
dello staff della comunicazione dell'azienda del tronfio istrione del padrone
della segreteria del comitato del consiglio d'amministrazione
dell'apparato di dominazione cui devono tutto
e che non perdona chi non gli e' servo in casa o nei campi)

Gli dispiace dover dire sempre no
ma sanno che sempre no occorre dire
al potere vampiro e assassino

Sanno di dover lottare sempre
e che anche se si vince una lotta
un'altra lotta e' ancora da condurre

Si ricordano delle compagne e dei compagni morti
nelle lotte di liberazione
si ricordano delle vittime di tutte le guerre
si ricordano delle vittime dei lager
non riescono mai a dimenticare nulla

Di tutte le lotte condotte sanno
i limiti e le contraddizioni gli errori e gli orrori la fatica e le perdite
ma sanno anche
che chi non fece niente
anch'egli faceva qualcosa
e quel qualcosa era essere complice
dei nazisti
dei violentatori
della mafia
del regime dei giugulatori
questo non possono scordarlo mai

Votare no ai soprusi dei potenti
gli viene naturale
come respirare o condividere il pane

Tutto quello che i potenti bramano
loro lo detestano

tutto quello cui gli sfruttatori ambiscono
loro lo trovano grottesco e scellerato

tutto il campionario della societa' dello spettacolo
gli pare ridicolo e indecente

Ancora pensano alla rivoluzione
con Duccio Galimberti
con Sandro Pertini
con la Rosa Rossa
con la Rosa Bianca

Ancora pensano alla giustizia e alla liberta' per tutte e tutti
con Sauro Sorbini
con Achille Poleggi
con Alfio Pannega
con Clara Bolognani
con Giovanna Strich

Ancora pensano a un mondo vivibile
con Virginia Woolf
con Simone Weil
con Hannah Arendt
con Marianella Garcia
con Berta Caceres

Ancora hanno fede nel vero nel giusto nel bene
ancora amano l'intera umanita'

Votano no senza illusioni
votano no perche' e' la cosa giusta

*

III. Una chiosa o una chiusa hegeliana

Che prevalga nel referendum il NO
non bastera' a far fiorire il deserto
ma almeno fermera' i fascisti

Che prevalga nel referendum il NO
non ci esonerera' da alcuno dei compiti
ardui e gravosi che ci attendono ancora
ma almeno terra' in vita la repubblica

Che prevalga nel referendum il NO
come nel 2006
come nel 2016
sara' un argine contro la barbarie
come tutti gli argini non definitivo

Che prevalga nel referendum il NO
per impedire la mutilazione del parlamento
per fermare la deriva verso l'oligarchia la dittatura la barbarie

Che prevalga nel referendum il NO
per difendere la separazione e il controllo dei poteri
per difendere la Costituzione e lo stato di diritto
per difendere la sovranita' popolare e l'uguaglianza di diritti

Compagne e compagni
chi dice no alla violenza del potere
tiene accesa una luce nella notte

chi dice no alla violenza del potere
non ha perso la propria dignita'

chi dice no alla violenza del potere
ancora ha a cuore le sorelle e i fratelli
il bene comune dell'umanita' e del mondo
i diritti di tutte e di tutti

Poi tutto e' ancora da fare
e poi da rovesciare
e preservare insieme

Poi tutto e' ancora vero
poi tutto e' ancora vivo

E adesso basta con gli sproloqui
che ci sono i doveri da compiere
e il primo dovere e' di opporsi
ai razzisti ancor oggi al governo
al fascismo che galoppando torna

Il primo dovere e' di opporsi
all'orda del'odio e della menzogna
ai carnefici vestiti da damerini

il primo dovere e' salvare le vite
difendere la costituzione repubblicana
difendere la democrazia
difendere l'umanita' che e' una

A questo serve votare NO
questo 20 e 21 settembre
e poi continuare la lotta

*

IV. Coda o congedo

Spegnere la televisione
mettere l'acqua a bollire
lavare medicare le piaghe dei feriti
non abbandonare nessuno alla morte

Avere cuore di non arrendersi mai
non dire mai la parola disonesta
sapere la brevita' del giorno
accettare di sparire nel nulla
ma prima di sparire fare tutto
quello che devi fare
e lasciare un buon ricordo
un buon esempio
che a coloro che verranno renda
la vita meno dura
che a coloro che soffrono oggi
rechi qualche sollievo
rechi qualche conforto

Ci chiamiamo compagne e compagni
che vuol dire chi condivide il pane
significhera' qualche cosa
sara' figura di una verita'

Oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi

Geremia Cattrisi, collaboratore del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 17 settembre 2020

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it