[Nonviolenza] "Far cessare la strage". Il 6 agosto si e' svolta a Viterbo una iniziativa in memoria dei morti sul lavoro promossa dall'Usb



"FAR CESSARE LA STRAGE". IL 6 AGOSTO SI E' SVOLTA A VITERBO UNA INIZIATIVA IN MEMORIA DEI MORTI SUL LAVORO PROMOSSA DALL'USB

Per iniziativa dell'Unione sindacale di base (Usb) giovedi' 6 agosto si e' svolta a Viterbo una iniziativa in memoria dei morti sul lavoro e contro lo sfruttamento assassino.
L'iniziativa, che si e' svolta anche negli scorsi anni e che si ripetera' anche nei prossimi, ricorda i braccianti uccisi nel foggiano il 4 e 6 agosto 2018, vittime del razzismo, del caporalato e del lavoro nero, e con essi ricorda tutte le vittime del lavoro. Ma ricordava anche le vittime della bomba di Hiroshima del 6 agosto 1943 e di tutte le guerre e le dittature, le vittime della strage degli innocenti nel Mediterraneo e dello schiavismo e dell'apartheid in Italia, e le vittime morte per mancanza di adeguata assistenza sanitaria e di tempestivi provvedimenti pubblici in questi mesi di epidemia.
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La commemorazione e' iniziata alle ore 18 con la deposizione di una corona in via Caduti sul lavoro, accompagnata con interventi e letture.
E' poi proseguita in piazza della Repubblica, dove dalle 18,30 si sono tenuti altri interventi di riflessione e di testimonianza ed altre letture (di profondo impatto emotivo le letture drammaturgiche di Pietro Benedetti ed Olindo Cicchetti), ed e' stato infine deposto un mazzo di fiori nel luogo in cui anni fa mori' tragicamente un lavoratore migrante.
Tra gli intervenuti, che hanno proposto analisi e testimonianze tutte preziose, anche Luca Paolocci, Elisa Bianchini, Ada Tomasello, Carlo Mezzetti, Paolo Sabatini, e un acuto e appassionato giovane rappresentante di un'organizzazione giovanile del movimento operaio.
Tra gli interventi anche quello, conclusivo, del responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, di cui di seguito proponiamo una estrema sintesi ricostruita a memoria alcune ore dopo.
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La strage dei lavoratori, assassinati dalla logica intrinseca e dal concreto funzionamento del modo di produzione capitalistico che massimizza il profitto esercitando lo sfruttamento ai livelli piu' elevati e distruttivi a danno dei diritti, della salute e della sicurezza degli esseri umani sfruttati, e a danno della natura e quindi della biosfera, dell'unico mondo vivente casa comune dell'intera umanita'.
Una strage che cresce di anno in anno, poiche' sempre piu' la violenza dei ricchi impone alla crescente massa planetaria dei poveri feroci patti leonini, con condizioni di lavoro sempre piu' degradate, un ambiente di lavoro e di vita sempre piu' nocivo, un crescente ricatto e la costante minaccia di precipitare tra gli "scarti" che i poteri dominanti condannano alla sofferenza, alla disperazione, alla morte.
Contro questa strage, per far cessare questa strage, ogni persona di volonta' buona deve lottare.
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La strage dei migranti nel Mediterraneo, nei lager libici, lungo le vie di fuga da paesi in guerra, da regimi totalitari, dalla violenza terrorista e mafiosa, da luoghi sconvolti dalle carestie, dai disastri climatici e ambientali, dal colonialismo e dall'imperialismo, dalla schiavitu', dalla negazione assoluta dei diritti umani.
Strage dei migranti che in Italia prosegue con la riduzione in schiavitu' nelle campagne e nei centri abitati, lungo le strade sotto gli occhi di tutti, nei roghi delle baraccopoli, nelle aggressioni razziste, nelle persecuzioni e nell'apartheid, con i campi di concentramento e le deportazioni, con l'omicidio per mano mafiosa di chi lotta per i diritti umani, con la violenza mostruosa e assassina delle antileggi hitleriane imposte dai governi degli ultimi decenni e ancora in massima misura in vigore nonostante siano palesemente incostituzionali, palesemente incivili, palesemente illegali, palesemente disumane.
Contro questa strage, per far cessare questa strage, ogni persona di volonta' buona deve lottare.
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E la strage del Covid, che ha avuto proporzioni enormi nel nostro paese per l'irresponsabilita' tracotante e scellerata dei governanti centrali e regionali che hanno cinicamente omesso o ritardato gli interventi necessari, che hanno preso misure inadeguate, che hanno lungamente preferito privilegiare gli interessi padronali anziche' salvare vite umane innocenti; gli stessi governanti centrali e regionali che nel corso dei decenni hanno devastato il servizio sanitario pubblico, massacrato il diritto alla salute, saccheggiato e dissipato risorse pubbliche che invece erano necessarie per salvare le vite umane.
Oggi tutti vedono la criminale follia dei Trump e dei Bolsonaro, ma questa criminale follia nei mesi scorsi e'stata anche la caratteristica del governo centrale e di vari governi regionali italiani.
Contro questa strage, per far cessare questa strage, ogni persona di volonta' buona deve lottare.
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E la strage delle guerre, che sempre e solo uccidono gli esseri umani. La follia delle armi che sempre e solo sono nemiche dell'umanita'. Nell'anniversario della bomba di Hiroshima del 6 agosto 1945 dobbiamo riconoscere che Hiroshima e' lo stato del mondo; che la tremenda lezione di quell'orrore non e' stata ancora compresa; dobbiamo assistere alla prosecuzione di guerre fratricide, poiche' tutte le guerre sono fratricide, poiche' tutti gli esseri umani appartengono all'unica umana famiglia che abita questo unico mondo vivente che conosciamo.
Occorre abolire le guerre, occorre abolire le armi, occorre far cessare tutte le uccisioni. Ed occorre che le ingentissime risorse oggi assurdamente, oscenamente sperperate per uccidere gli esseri umani siano finalmente utilizzate invece per salvare le vite, per garantire una vita degna a tutti gli esseri umani, per risanare la biosfera. Abolire la guerra, gli eserciti e le armi e' il compito piu' urgente dell'umanita'.
Contro questa strage, per far cessare questa strage, ogni persona di volonta' buona deve lottare.
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Tutte queste stragi sono una stessa strage.
La tragedia mondiale dell'epidemia di questi mesi dovrebbe aver fatto capire a tutte le persone due cose: che siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente; che potremo sopravvivere solo se realizzeremo giustizia sociale e protezione della biosfera, ovvero se condivideremo i beni ed agiremo responsabilmente in difesa della vita altrui, non solo di tutti gli esseri umani presenti, ma anche delle generazioni future, ma anche degli altri esseri viventi non umani, ma anche del mondo vivente nel suo insieme. E' giunta l'ora della responsabilita'. E' giunta l'ora della solidarieta' che sola puo' salvarci tutte e tutti, e' giunta l'ora della necessita' della condivisione del bene e dei beni. E quindi lotta per la liberazione dell'umanita' e impegno per la salvezza dell'intero mondo vivente sono ormai una stessa cosa.
E' necessario che l'avidita' di pochi ebbri e sciagurati vampiri sia sconfitta dalla responsabilita', dalla solidarieta', dalla condivisione che ogni essere umano riconosca e raggiunga, difenda e conforti. E' necessario che cessi il tempo dell'abuso ed inizi il tempo del diritto, della legalita' che salva le vite, dell'umanizzazione dell'umanita'.
Contro ogni strage, per far cessare ogni strage, ogni persona di volonta' buona deve lottare.
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E per cominciare occorre che si realizzino immediatamente quattro semplici indispensabili cose:
1. riconoscere a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, ove necessario mettendo a disposizione adeguati mezzi di trasporto pubblici e gratuiti; e' l'unico modo per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani;
2. abolire la schiavitu' e l'apartheid in Italia; riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto": un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese; si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
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Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente. Ogni vittima ha il volto di Abele. Salvare le vite e' il primo dovere.
Occorre insorgere nonviolentemente in difesa della legalita' che salva le vite. Occorre insorgere nonviolentemente in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre insorgere nonviolentemente in difesa dell'umanita' intera e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni; occorre opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni; occorre opporsi al maschilismo (che e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze) e a tutte le oppressioni.
Occorre porsi all'ascolto e alla sequela del movimento di liberazione delle donne, che e' il maggiore inveramento storico e la corrente calda della nonviolenza in cammino.
Occorre opporsi al male facendo il bene. Occorre sconfiggere la violenza con la nonviolenza. Mai piu' schiavitu', mai piu' abusi, mai piu' indifferenza.
Occorre proseguire la resistenza antifascista fino alla liberazione dell'umanita' intera. Mai piu' Auschwitz, mai piu' Hiroshima. Alla scuola di Rosa Luxemburg e di Hannah Arendt. Alla scuola di Simone Weil e di Virginia Woolf. Alla scuola di Marinella Garcia e di Berta Caceres. Alla scuola di Wangari Maathai e di Marielle Franco.
La Costituzione della repubblica italiana, cosi' come la Dichiarazione universale dei diritti umani, sono una guida per l'azione.
Ogni vittima ha il volto di Abele. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Chi salva una vita salva il mondo. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la liberazione comune dell'umanita'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la salvezza dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.

Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 7 agosto 2020

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it