[Nonviolenza] Una lettera al Presidente della Repubblica mentre va concludendosi la "Settimana d'azione contro il razzismo"



UNA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MENTRE VA CONCLUDENDOSI LA "SETTIMANA D'AZIONE CONTRO IL RAZZISMO"

Egregio Presidente della Repubblica,

volge alla conclusione questa "Settimana d'azione contro il razzismo" dal 16 al 22 marzo 2020 promossa come ogni anno dall'"Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali" (Unar) della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle Pari Opportunita'.
E purtroppo non molte sono state le iniziative, in conseguenza delle misure necessarie per contrastare l'epidemia di Coronavirus.
E tuttavia delle azioni, delle azioni buone, era ed e' ancora possibile e necessario fare.
E sarebbe cosa buona e giusta che le persone che hanno voce pubblica e pubblici incarichi dicano e facciano cio' cui questa settimana ci convoca.
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Quanto alle parole: ogni persona puo' usare degli strumenti della comunicazione a distanza per dire cio' che va sempre ricordato: che siamo una sola umanita'; che tutti gli esseri umani hanno egualmente diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; che occorre soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Il papa, ad esempio, usa ogni giorno del bene della parola per proporre doverose riflessioni ed azioni buone.
Ed e' oggi possibile, con le attuali tecnologie della comunicazione (che certo possono anche essere usate a fini di male, e purtroppo e' quel che sovente accade), realizzare non solo atti linguistici ma far si' che essi siano altresi' azioni concrete che modificano la societa' e il mondo per il bene comune.
Quel che una volta era la comunicazione epistolare, che nel Rinascimento edifico' una sorta di seminale repubblica universale delle persone amanti del comprendere e del beneficare, quasi prefigurazione dell'universale repubblica in cui tutti gli esseri umani sono riconosciuti tali ed in quanto tali tutti ugualmente titolari dei medesimi diritti e doveri di solidarieta'; ebbene, grazie alle nuove tecnologie della comunicazione quella trama epistolare puo' gia' oggi includere tutti gli esseri umani e con cio' stesso quei diritti, quell'universale solidarieta', quel bene comune dell'umanita' nella pace e nella condivisione del bene e dei beni, fortemente contribuire a promuovere ed inverare. Si puo' realizzare il sogno di Erasmo.
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E quanto al fare: tutte le istituzioni democratiche che proseguono la loro attivita' possono deliberare provvedimenti necessari ed urgenti in pro del bene comune, adempiendo ai doveri cui questa "Settimana d'azione contro il razzismo" ci convoca.
Il governo puo' e deve, non solo finalmente accogliendo il messaggio di questa "Settimana d'azione contro il razzismo", ma anche finalmente obbedendo a quanto la Costituzione della Repubblica italiana prevede, assumere i necessari e urgenti provvedimenti che il razzismo contrastino e vadano quindi a beneficio di tutte le persone.
Il parlamento puo' sia proporre, sia legiferare in via definitiva quegli stessi provvedimenti intesi al bene comune che il governo puo' decretare.
Le Regioni e gli enti locali possono a loro volta disporre iniziative che vadano nello stesso senso: salvare le vite di tutti gli esseri umani, aiutare chi ha estremo bisogno di aiuto, contrastare il razzismo e ogni forma di segregazione e di schiavitu', far cessare ogni forma di effettuale apartheid nel nostro paese.
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Egregio Presidente della Repubblica,
mi permetta di metterla a parte di una lettera che con altre persone abbiamo inviato alla Ministra del'Interno affinche' considerasse le proposte li' scritte e nella misura in cui le riconoscesse valide ed opportune - ovvero giuste e necessarie - se ne facesse tramite presso l'intero esecutivo.
Trascrivo qui di seguito il testo:
"Gentilissima Ministra dell'Interno,
vorremmo sollecitare tramite lei il governo ad adottare con la massima tempestivita' le seguenti misure:
a) garantire immediati aiuti in primo luogo alle persone che piu' ne hanno urgente bisogno, e che invece vengono sovente scandalosamente dimenticate perche' emarginate ed abbandonate alla violenza, al dolore e alla morte, quando non addirittura perseguitate;
b) abrogare immediatamente le scellerate misure razziste contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti dal precedente governo nel 2018-2019, scellerate misure razziste che violano i diritti umani e mettono in ancor piu' grave pericolo la vita di tanti esseri umani;
c) riconoscere a tutte le persone che vivono in Italia tutti i diritti che ad esse in quanto esseri umani sono inerenti, facendo cessare un effettuale regime di apartheid che confligge con il rispetto dei diritti umani, con la democrazia, con i principi fondamentali e i valori supremi della Costituzione della Repubblica italiana.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto".
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Egregio Presidente della Repubblica,
per molte ragioni lei e' un fondamentale punto di riferimento.
Contro il razzismo lei e' gia' intervenuto molte volte con parole nitide e gesti luminosi.
Prima che si concluda questa "Settimana d'azione contro il razzismo" una sua saggia, parresiastica e parenetica parola di richiamo ai doveri di solidarieta' costituzionalmente sanciti ed al quid agendum che concretamente ne discende puo' essere di grande conforto e di effettuale aiuto per molte persone.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 21 marzo 2020, Giornata internazionale contro la discriminazione razziale, nel sessantesimo anniversario del massacro di Sharpeville

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it