[Nonviolenza] Una lettera aperta alla Ministra dell'Interno in occasione della "Settimana d'azione contro il razzismo" promossa dall'Unar



UNA LETTERA APERTA ALLA MINISTRA DELL'INTERNO IN OCCASIONE DELLA "SETTIMANA D'AZIONE CONTRO IL RAZZISMO" PROMOSSA DALL'UNAR

Alla Ministra dell'Interno

Oggetto: Richiesta di impegnarsi per l'immediata abrogazione delle misure palesemente razziste ed incostituzionali contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti dal governo precedente

Gentilissima Ministra dell'Interno,
inizia oggi, 16 marzo 2020, l'annuale "Settimana d'azione contro il razzismo" promossa dall'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar). Ed e' evidente che quest'anno, a causa delle misure necessarie per contrastare l'epidemia di coronavirus in corso, non saranno possibili le consuete iniziative pubbliche di informazione, sensibilizzazione e mobilitazione democratica da parte delle istituzioni e della societa' civile nelle scuole e nei luoghi della vita sociale e politica.
Il che non significa che non vi sia uno spazio pubblico in cui parole di verita' possano essere dette, ascoltate, condivise; uno spazio pubblico in cui gesti di umanita' possano essere compiuti, e provvedimenti giusti e necessari possano essere assunti: questo spazio pubblico permane e per cosi' dire si ricostituisce sia attraverso la comunicazione epistolare cosi' come oggi si da' attraverso le attuali tecnologie della comunicazione, sia soprattutto attraverso la prosecuzione del funzionamento dei servizi essenziali al bene comune e il compimento da parte di chiunque ne abbia la concreta possibilita' delle azioni e delle opere senza le quali la societa' decade e subentra la barbarie, il bellum omnium contra omnes.
E naturalmente non cessa l'attivita' del governo del paese; e del governo lei fa parte, con un incarico la cui rilevanza e' a tutti evidente.
Le scrivo questa lettera per chiederle di farsi promotrice nel Consiglio dei Ministri di una decisione che fin dall'insediamento del governo in carica ogni persona ragionevole, ogni persona di volonta' buona, ogni cittadino fedele alla Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista attende: l'abrogazione delle misure razziste ed incostituzionali contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti dal precedente governo che nel 2018-2019 ha attuato una scellerata, disumana politica di persecuzioni razziste in flagrante violazione della Costituzione italiana e dello stesso stato di diritto, del diritto internazionale e dei diritti umani, dello stesso senso e sentimento di umanita'.
Abrogare quelle misure disumane e razziste e' un dovere morale e civile: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Particolarmente in questo momento di assoluta emergenza e' ancor piu' necessario che nessuno subisca persecuzioni; che nessuno sia precipitato nell'abisso dell'emarginazione e della segregazione, dell'abuso e della schiavitu'; che nessuno sia costretto e abbandonato in condizioni disumane; che nessuno debba subire oltre alla comune angoscia e alla sofferenza comune anche un'ulteriore iniqua solitudine, ulteriori paura e dolore, una ingiustissima ed insensatissima maggiore esposizione alla morte.
Gli articoli 2 e 10 della Costituzione ci indicano quale sia il nostro comune dovere: riconoscere, rispettare e difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani; soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto che qui giunga in fuga dalla violenza.
Le grandi tragedie hanno anche il potere di mettere a nudo il cuore degli esseri umani, e di far emergere il meglio o il peggio di essi. Che possa prevalere quanto di piu' buono vi e' in tutti noi.
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Gentilissima Ministra dell'Interno,
la prego di adoperarsi per l'immediata abrogazione delle misure palesemente razziste ed incostituzionali contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza".
Solo facendo il bene si contrasta il male.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 16 marzo 2020, primo giorno della "Settimana d'azione contro il razzismo"

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it