[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 367



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 367 del 25 gennaio 2020

In questo numero:
1. Un discorso in piazza della Rocca a Viterbo nella Giornata internazionale per la pace
2. Appello per la giornata di mobilitazione internazionale per la pace del 25 gennaio: "Spegniamo la guerra, accendiamo la pace"
3. Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno
4. Il 30 gennaio ricordiamo Gandhi nell'anniversario della morte
5. One Billion Rising 2020: Partecipa con noi all'evento mondiale di febbraio
6. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

1. INIZIATIVE. UN DISCORSO IN PIAZZA DELLA ROCCA A VITERBO NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER LA PACE

La mattina di sabato 25 gennaio 2020, nella giornata in cui in tante citta' d'Italia e del mondo si manifesta per la pace, anche a Viterbo le persone amiche della nonviolenza hanno promosso un incontro pubblico di riflessione e di testimonianza.
Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha tenuto un discorso in piazza della Rocca.
La struttura nonviolenta viterbese e' impegnata in questi giorni nella promozione di una serie di iniziative di sensibilizzazione, di studio e di mobilitazione: prossimi incontri si svolgeranno il 27 gennaio in occasione del Giorno della memoria della Shoah, e il 30 gennaio, anniversario della morte di Mohandas Gandhi.
Di seguito una sintesi del ragionamento svolto da Peppe Sini nel suo discorso di questa mattina.
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Occorre uscire dalla subalternita' al sistema di potere, alle ideologie e alle pratiche che hanno come fondamento la violenza: troppo a lungo la violenza ha presieduto ai destini dell'umanita'; ora essa sta trascinando l'umanita' verso l'estinzione. Occorre uscire dalla subalternita' alla violenza, affrontarla e sconfiggerla con la scelta della nonviolenza.
Solo la nonviolenza contrasta la violenza: l'illusione che fosse possibile sconfiggere la violenza esercitando una violenza maggiore ci ha portato a questo crinale apocalittico; il sofisma secondo cui i fini giustificano i mezzi ha travolto ogni reale razionalita' dell'agire; la barbarie oniconsumista ed onnidistruttiva - la piu' rozza come la piu' ipertecnologica - sta torturando ed annichilendo un numero vieppiu' crescente di concrete esistenze umane, e con esse sta devastando, degradando ed estinguendo ogni valore morale e civile, il senso e il fine dell'individuale umano consistere e della comune civilta' umana. Solo la nonviolenza difende e ripristina ad un tempo i valori ed i significati cognitivi, morali e sociali dell'umana esperienza e realizza nella storia collettiva e nelle individuali esistenze la dignita' dell'umanita' in quanto orientata al vero e al bene, alla responsabilita' per il mondo, alla solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, alla liberazione comune, al rispetto, alla difesa e alla condivisione dei beni della vita.
La pace richiede la smilitarizzazione e il disarmo: il fine della pace richiede mezzi coerenti per la sua realizzazione. Le armi sono nemiche dell'umanita', in quanto sempre e solo la loro funzione e il loro scopo e' l'uccisione di esseri viventi; e le organizzazioni armate sono nemiche dell'umanita', in quanto il loro fine e' l'organizzazione, la preparazione, la minaccia e l'esecuzione dell'uccidere gli esseri umani.
La pace richiede giustizia sociale, solidarieta' concreta, condivisione dei beni; la pace richiede democrazia formale e sostanziale; la pace richiede il riconoscimento dell'umanita' di tutti gli esseri umani.
Costruire la pace significa opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni: e quindi abolire gli eserciti e le armi; e contrastare nonviolentemente ogni regime, ogni sistema, ogni ideologia ed ogni prassi di terrore, di abuso, di asservimento, di narcosi, di disumanizzazione.
Costruire la pace significa opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni: e quindi riconoscere che siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; riconoscere che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; riconoscere che occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; riconoscere che occorre condividere il bene ed i beni. Si puo' e si deve far cessare imediatamente le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscendo tutti i diritti sociali, civili e politici ed in primo luogo il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese: il principio della dmeocrazia e': "una persona, un voto".
Costruire la pace significa opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni: riconoscere che l'oppressione maschile e' la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza; riconoscere che solo il movimento di liberazione delle donne libera e salva l'umanita' intera.
Costruire la pace significa "chiudere il cerchio" tra economia ed ecologia (nell'etimo: le regole condivise per la gestione adeguata della casa comune e il discorso consapevole per la concreta protezione della casa comune ed il saggio e amorevole accudimento della vita di tutti i viventi), facendo cessare lo scellerato e dissennato insostenibile e mortifero sfruttamento della natura e facendo cessare la connessa schiavizzazione delle persone al servizio di un modo di produzione, appropriazione, rapina e consumo che sta distruggendo insieme umanita' e biosfera; costruire la pace significa inverare l'universale riconoscimento dei diritti sociali, civili, politici, connettendo ed articolando etica, diritto e  politica nell'orizzonte planetario di un'umanita' unificata; riconoscendo il legame sincronico e diacronico tra le persone umane, le comunita', le culture e le generazioni; cosi' come il legame simbiotico tra esse e il mondo vivente: e quindi riconoscendo ed agendo i doveri che ineludibilmente ne conseguono.
Costruire la pace significa unire politica e cultura, riconoscendo nella civilta' il processo unitario e di unificazione dell'umanita' nel segno del bene comune e della comune responsabilita'.
Oggi in tante citta' d'Italia e del mondo tante persone fanno sentire la loro voce: che questo appello trovi adeguato ascolto e tempestiva realizzazione.
Tra due giorni, nel Giorno della Memoria, ricorderemo ancora una volta le vittime della Shoah, dalla memoria addolorata delle vittime traendo ancora una volta impulso all'azione doverosa, all'azione necessaria: l'azione che invera il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto: salvare le vite. Il primo dovere e' sempre salvare le vite. Chi salva una vita salva il mondo.
E tra cinque giorni, nell'anniversario della sua tragica morte, ricorderemo ancora una volta Mohandas Gandhi, la sua testimonianza ed il suo insegnamento, nella nonviolenza riconoscendo un orizzonte concettuale, una prassi storica di liberazione, una ricognizione esistenzialmente esperita sullo statuto dell'essere umano, sulla struttura della societa', sulla comprensione del mondo; un'esperienza di verita' e un appello alla giustizia e alla liberta', all'eguaglianza di diritti nel rispetto delle diversita', alla fraternita' ed alla sororita'.
In questi giorni ancora una volta riaffermiamo quindi quali siano i compiti dell'ora di ogni persona di volonta' buona: opporsi alla violenza con la scelta della nonviolenza; recare aiuto a chi di aiuto ha bisogno; cessare di uccidere; salvare le vite.
Solo la nonviolenza si oppone alla violenza.
Solo la nonviolenza puo' contrastare e sconfiggere il fascismo che torna.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla barbarie e dalla catastrofe incombente.
Agisci verso le altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
La nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino.

2. INIZIATIVE. APPELLO PER LA GIORNATA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PACE DEL 25 GENNAIO: "SPEGNIAMO LA GUERRA, ACCENDIAMO LA PACE"
[Riceviamo e diffondiamo]

Sabato 25 gennaio 2020
giornata di mobilitazione internazionale per la pace
Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!
Contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti
"La guerra e' un male assoluto e va 'ripudiata', come recita la nostra Costituzione all'art. 11: essa non deve piu' essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia".
Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, e' un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranita' dell'Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si e' abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall'occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni.
Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita e' la stessa.
Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento e' il mantenimento dei regimi teocratici o militari - comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani - con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture, corruzione.
La guerra non produce solo distruzione, umana ed ambientale, ma cancella anche dall'agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade.
Non possiamo stare a guardare!
Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto piu' preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell'aereo civile abbattuto "per errore" da un missile, dimostrano una volta di piu' che la guerra e' un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti.
Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza.
Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualita' e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l'avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato.
L'UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che - con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell'insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l'Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori.
Fermare la spirale di violenze e' responsabilita' anche italiana e chiediamo al nostro Governo di farlo con atti concreti:
- opporsi alla proposta di impiego della Nato in Iraq e in Medio Oriente;
- negare l'uso delle basi Usa in Italia per interventi in paesi terzi senza mandato ONU;
- bloccare l'acquisto degli F35;
- fermare la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani come sancito dalla L. 187/90;
- ritirare i nostri soldati dall'Iraq e dall'Afghanistan, richiedendo una missione di peace-keaping a mandato ONU ed inviare corpi civili di pace;
- adoperarsi per la sicurezza del contingente italiano e internazionale in missione UNIFIL in Libano;
- aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari eliminandole dalle basi in Italia;
- sostenere in sede europea la necessita' di mantenere vivo l'accordo sul nucleare iraniano implementando da parte italiana ed europea le misure di revoca dell'embargo;
- porre all'interno dell'Unione europea la questione dei rapporti USA-UE nella NATO;
Per tutto questo invitiamo a aderire ed a partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020, promossa dal movimento pacifista statunitense contro la guerra, che per noi sara' una grande mobilitazione contro tutte le guerre e tutte le dittature, a fianco dei popoli che si battono per il proprio futuro.
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Prime adesioni: Acli, Arci, Associazione per la pace, Assopace Palestina, Beati i costruttori di pace, Cgil, Cipsi, Coordinamento per la pacr – Como, Costituzione e beni comuni – Milano, Fiom, Fondazione Benvenuti in Italia, Gruppo Abele, Iriad, Legambiente, Libera, L'Altra Europa – Venezia, Medicina Democratica, Movimento Nonviolento, Noi siamo chiesa, Opal, Parrocchia SS. Pietro e Paolo – Papanice (KR), Pax Christi, Peacelink, Rete degli studenti medi, Rete della pace, Tavola della pace, Udu, Un ponte per...
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Per adesioni: adesioni.piattaforma.pace at gmail.com

3. INIZIATIVE. IL 27 GENNAIO, "GIORNO DELLA MEMORIA", SI REALIZZINO OVUNQUE INIZIATIVE DI STUDIO, DI RIFLESSIONE, DI TESTIMONIANZA E D'IMPEGNO

Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno.
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Testo della Legge 20 luglio 2000, n. 211: "Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. INIZIATIVE. IL 30 GENNAIO RICORDIAMO GANDHI NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE

Ricorre il 30 gennaio l'anniversario della scomparsa di Mohandas Gandhi.
Realizziamo ovunque iniziative di ricordo della grande figura della nonviolenza che siano occasione di meditazione, di testimonianza e di impegno per la pace, contro tutte le violenza, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano e dell'intero mondo vivente.
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Mohandas K. Gandhi e' stato della nonviolenza il piu' grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d'intervento politico e sociale e principio d'organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaboro' le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 torno' in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guido' grandi lotte politiche e sociali affinando sempre piu' la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed e' tale la grandezza di quest'uomo che una volta di piu' occorre ricordare che non va  mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili - che pure vi sono - della sua figura, della sua riflessione, della sua opera. Opere di Gandhi:  essendo Gandhi un organizzatore, un giornalista, un politico, un avvocato, un uomo d'azione, oltre che una natura profondamente religiosa, i suoi scritti devono sempre essere contestualizzati per non fraintenderli; Gandhi considerava la sua riflessione in continuo sviluppo, e alla sua autobiografia diede significativamente il titolo Storia dei miei esperimenti con la verita'. In italiano l'antologia migliore e' Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi; si vedano anche: La forza della verita', vol. I, Sonda; Villaggio e autonomia, Lef; l'autobiografia tradotta col titolo La mia vita per la liberta', Newton Compton; La resistenza nonviolenta, Newton Compton; Civilta' occidentale e rinascita dell'India, Movimento Nonviolento (traduzione del fondamentale libro di Gandhi: Hind Swaraj; ora disponibile anche in nuova traduzione col titolo Vi spiego i mali della civilta' moderna, Gandhi Edizioni); La cura della natura, Lef; Una guerra senza violenza, Lef (traduzione del primo, e fondamentale, libro di Gandhi: Satyagraha in South Africa). Altri volumi sono stati pubblicati da Comunita': la nota e discutibile raccolta di frammenti Antiche come le montagne; da Sellerio: Tempio di verita'; da Newton Compton: e tra essi segnaliamo particolarmente Il mio credo, il mio pensiero, e La voce della verita'; Feltrinelli ha recentemente pubblicato l'antologia Per la pace, curata e introdotta da Thomas Merton. Altri volumi ancora sono stati pubblicati dagli stessi e da altri editori. I materiali della drammatica polemica tra Gandhi, Martin Buber e Judah L. Magnes sono stati pubblicati sotto il titolo complessivo Devono gli ebrei farsi massacrare?, in "Micromega" n. 2 del 1991 (e per un acuto commento si veda il saggio in proposito nel libro di Giuliano Pontara, Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996). Opere su Gandhi: tra le biografie cfr. B. R. Nanda, Gandhi il mahatma, Mondadori; il recente accurato lavoro di Judith M. Brown, Gandhi, Il Mulino; il recentissimo libro di Yogesh Chadha, Gandhi, Mondadori, e quello di Christine Jordis, Gandhi, Feltrinelli. Tra gli studi cfr. Johan Galtung, Gandhi oggi, Edizioni Gruppo Abele; Icilio Vecchiotti, Che cosa ha veramente detto Gandhi, Ubaldini; ed i volumi di Gianni Sofri: Gandhi e Tolstoj, Il Mulino (in collaborazione con Pier Cesare Bori); Gandhi in Italia, Il Mulino; Gandhi e l'India, Giunti. Cfr. inoltre: Dennis Dalton, Gandhi, il Mahatma. Il potere della nonviolenza, Ecig. Una importante testimonianza e' quella di Vinoba, Gandhi, la via del maestro, Paoline. Per la bibliografia cfr. anche Gabriele Rossi (a cura di), Mahatma Gandhi; materiali esistenti nelle biblioteche di Bologna, Comune di Bologna. Altri libri particolarmente utili disponibili in italiano sono quelli di Lanza del Vasto, William L. Shirer, Ignatius Jesudasan, George Woodcock, Giorgio Borsa, Enrica Collotti Pischel, Louis Fischer. Un'agile introduzione e' quella di Ernesto Balducci, Gandhi, Edizioni cultura della pace. Una interessante sintesi e' quella di Giulio Girardi, Riscoprire Gandhi, Anterem, Roma 1999; tra le piu' recenti pubblicazioni segnaliamo le seguenti: Antonio Vigilante, Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia 2004; Mark Juergensmeyer, Come Gandhi, Laterza, Roma-Bari 2004; Roberto Mancini, L'amore politico, Cittadella, Assisi 2005; Enrico Peyretti, Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; Fulvio Cesare Manara, Una forza che da' vita. Ricominciare con Gandhi in un'eta' di terrorismi, Unicopli, Milano 2006; Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006, 2019.

5. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2020. PARTECIPA CON NOI ALL'EVENTO MONDIALE DI FEBBRAIO
[Da "One Billion Rising" (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Buongiorno,
vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. A febbraio, in particolare nella settimana di San Valentino, saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e di tutto il mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge ogni anno in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura della liberta', del rispetto e della solidarieta', linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
In particolare quest'anno in Italia vogliamo sensibilizzare le persone e le istituzioni sull'importanza dei centri antiviolenza nell'accogliere e restituire una vita alle donne vittime di abusi e sulla necessità di sostenere e garantire continuità ai centri che operano con professionalita'. A questo tema importantissimo vogliamo aggiungere anche l'importanza di credere, tutti noi e le istituzioni, alle donne vittime di violenza, per dare loro la possibilita' di ricominciare. Per focalizzarci su questi due temi, proponiamo di associare alle manifestazioni artistiche, alcune letture (in calce trovate alcuni suggerimenti). In particolare abbiamo pensato anche alla lettura in pubblico di storie di donne (ne stiamo raccogliendo alcune e ve le manderemo via mail mantenendo l'anonimato o potete scegliere di raccontarne altre). E' importante dar voce alle loro testimonianze per ricordare alle persone che l'abuso e le violenze sulle donne sono una tragica realta' che riguarda tutti noi. Ci sono delle donne, ci sono famiglie dietro i dati statistici e ci sono tante persone e strutture che lavorano per costruire un percorso di "rinascita" che vanno sostenuti.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2020 con un evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', nelle piazze, nelle scuole, nei teatri diffondendo la notizia e coinvolgendo più persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2020 sara' venerdi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi.
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire.
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_t uo_evento_sulla_pagina_interna zionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale  https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #1billionrising  #RiseInSolidarity  #RiseResistUnite
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Dal nostro sito puoi scaricare:
- Loghi ufficiali, asset social, materiali utili
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Nel corso della campagna saranno creati asset social che condivideremo con voi
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Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio o nei giorni vicini, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una  nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura.
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Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Dal nostro sito puoi scaricare:
Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone
- Avviso Pubblico riprese
- Autorizzazione Copyright (al momento del 2019, in arrivo autorizzazione 2020)
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Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento, alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler:
- "L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/uffici o_della_schiavitu_sessuale
- "L'insurrezione" http://bit.ly/insurrezione
- "La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_ mia_rivoluzione
- "Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_ di_un_uomo
- "Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
- "E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi _saltavamo
- la traduzione di M.G. Di Rienzo del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz http://bit.ly/traduzione_testo _BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee: https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni o inoltrare richieste potete scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Il team di One Billion Rising Italia

6. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 367 del 25 gennaio 2020
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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