[Nonviolenza] Archivi. 341



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 341 del 29 ottobre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di agosto 2019 (parte prima)
2. Pochi giorni
3. Veglia di solidarieta' per sostenere le senatrici ed i senatori che vogliono salvare le vite dei naufraghi
4. "Per il bicentenario di un naufrago". Un incontro in memoria di Herman Melville, per la salvezza di tutti i naufraghi
5. Tra oggi e lunedi'. Una lettera con una richiesta
6. Salvare i naufraghi
7. Nove cose che vi preghiamo di fare per fermare la strage degli innocenti nel Mediterraneo
8. Breve la lettera di un digiunatore alla Presidente del Senato della Repubblica
9. Dal secondo giorno di digiuno una lettera a un vecchio amico gia' usciere a Palazzo Madama
10. Hiroshima
11. La parata delle camicie brune a Palazzo Madama
12. Al terzo giorno di digiuno, nell'anniversario della bomba di Hiroshima, un appello all'insurrezione nonviolenta per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo
13. Toni Morrison
14. Una lettera aperta alla nuova presidente della Commissione europea per richiamare la sua attenzione sui crimini razzisti del governo italiano
15. Dalla parte delle vittime. Una manifestazione a Viterbo il 6 agosto
16. Un appello al Presidente del Parlamento Europeo
17. Cada il governo razzista e golpista
18. In quel paese
19. Cinque cose da fare. Una meditazione al sesto giorno di digiuno contro la strage degli innocenti nel Mediterraneo

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI AGOSTO 2019 (PARTE PRIMA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di agosto 2019.

2. POCHI GIORNI

Lunedi' 5 agosto il senato iniziera' l'esame in assemblea plenaria del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
L'esame si concludera' con un voto che, se favorevole al decreto, contribuira' a far morire degli esseri umani innocenti; se invece sara' contrario al decreto, salvera' le loro vite.
Abbiamo pochi giorni per persuadere il senato a respingere il decreto; per persuadere il senato a salvare le vite innocenti che quel decreto farebbe morire.
Ogni persona di volonta' buona faccia sentire la sua voce.
Sostenga e conforti le senatrici ed i senatori nella scelta di votare per salvare le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. VEGLIA DI SOLIDARIETA' PER SOSTENERE LE SENATRICI ED I SENATORI CHE VOGLIONO SALVARE LE VITE DEI NAUFRAGHI

La notte tra mercoledi' 31 luglio e giovedi' primo agosto a Viterbo si e' tenuta una veglia di solidarieta' per sostenere le senatrici ed i senatori che vogliono salvare le vite dei naufraghi, mentre il governo vorrebbe costringerli a votare un decreto illegale e immorale che - sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo - provocherebbe la morte per annegamento di esseri umani innocenti in fuga dai lager libici, in fuga dalle guerre e dalla fame, in fuga dalle dittature e dalla schiavitu'.
La veglia e' stata promossa dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera".
Nel corso della notte sono stati letti e commentati testi di Hannah Arendt, Mohandas Gandhi, Etty Hillesum, Martin Luther King, Primo Levi, Rosa Luxemburg, Nelson Mandela, Vandana Shiva, Tzvetan Todorov, Simone Weil.
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Allegati in calce i seguenti testi, anch'essi letti nel corso della veglia:
1. Un appello alle senatrici ed ai senatori;
2. l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e tante altre persone di volonta' buona.
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Allegato 1. "Respingete quel decreto. Salvate le vite". Una lettera alle senatrici ed ai senatori
Alle senatrici ed ai senatori della Repubblica italiana
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
il 5 agosto inizierete l'esame in assemblea plenaria del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" che la Camera dei deputati ha approvato con un duplice voto: il 24 luglio votando la fiducia posta dal governo con 325 voti favorevoli,  248 contrari e 4 astensioni; e il 25 luglio approvando la conversione in legge del decreto con 322 voti favorevoli, 90 contrari e un'astensione.
Vi scriviamo per chiedervi di respingere il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo ha come effetto la morte dei naufraghi che potevano essere soccorsi e salvati ed invece non lo saranno.
Si', l'effetto reale del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" e' la morte di esseri umani innocenti ed inermi.
Si', quel decreto e' omicida.
Si', quel decreto e' stragista.
Quel decreto e' illegale, e' criminale, e' disumano.
Respingete quel decreto.
Salvate le vite.
*
Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i membri del Senato sono reperibili nel sito www.senato.it
* * *
Allegato 2. Al Presidente della Repubblica un appello da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e molte altre persone di volonta' buona
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
*
Per adesioni: centropacevt at gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.

4. "PER IL BICENTENARIO DI UN NAUFRAGO". UN INCONTRO IN MEMORIA DI HERMAN MELVILLE, PER LA SALVEZZA DI TUTTI I NAUFRAGHI

Il primo agosto 2019 a Viterbo, presso la sede del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' svolto un incontro commemorativo in occasione del bicentenario della nascita di Herman Melville.
L'incontro "Per il bicentenario di un naufrago" e' stato aperto da un discorso del responsabile della struttura nonviolenta viterbese.
L'incontro e' stato adeguata occasione per riproporre l'appello al Senato affinche' respinga lo scellerato "decreto sicurezza della razza bis", il cui esito concreto e' la morte dei naufraghi nel Mediterraneo.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. TRA OGGI E LUNEDI'. UNA LETTERA CON UNA RICHIESTA

Lunedi' 5 agosto il Senato della Repubblica iniziera' l'esame in assemblea plenaria del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", decreto che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari nel Mediterraneo ha come effetto certo e diretto di provocare la morte di naufraghi innocenti.
E' necessario che il maggior numero possibile di senatrici e senatori votino contro quel decreto e respingendolo salvino le vite umane innocenti che quel decreto condanna ad un'atroce morte.
Tra oggi e lunedi' ogni persona di volonta' buona, ogni persona sollecita del bene comune, ogni persona che si oppone agli omicidi e alle stragi, faccia sentire la sua voce.
Ovunque possibile si realizzino iniziative per chiedere che i naufraghi, i superstiti dei lager libici, gli esseri umani in fuga da guerra e fame, da dittature e schiavitu', siano salvati; siano salvati: cosi' come vuole la Costituzione italiana, il diritto internazionale, il comune sentire delle genti, il cuore di ogni essere umano; perche' salvare le vite e' il primo dovere.
Ed ogni persona, ogni associazione, ogni istituto democratico, scriva alle senatrici ed ai senatori per chiedere loro di votare contro quel decreto uccisore, quel decreto immorale e illegale.
Qui di seguito ancora una volta proponiamo una traccia di lettera da inviare alle senatrici ed ai senatori, e di sotto aggiungiamo un elenco di indirizzi utili cui inviarla.
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Traccia di lettera alle senatrici ed ai senatori
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
il 5 agosto inizierete l'esame in assemblea plenaria del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Vi scriviamo per chiedervi di respingere quel decreto che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo ha come effetto la morte dei naufraghi che potevano essere soccorsi e salvati ed invece non lo saranno.
L'effetto reale del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" e' la morte di esseri umani innocenti ed inermi.
Quel decreto e' illegale, e' criminale, e' disumano.
Respingete quel decreto.
Salvate le vite.
*
Alcuni indirizzi utili
(...)
*
Grazie di cuore per quanto vorrete fare.
Il momento e' ora.
Facciamo cessare la strage degli innocenti.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. SALVARE I NAUFRAGHI

Salvare i naufraghi.
Siamo tutti esseri umani.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. NOVE COSE CHE VI PREGHIAMO DI FARE PER FERMARE LA STRAGE DEGLI INNOCENTI NEL MEDITERRANEO

1. Mettere in luce cio' su cui realmente in questo momento si decide: la vita o la morte dei naufraghi nel Mediterraneo.
Il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" provoca una strage degli innocenti nel Mediterraneo.
Perche' negando approdo in porto sicuro in Italia ai naufraghi, e sabotando e perseguitando i soccorritori volontari cosi' impedendo loro di salvare vite in mare, il governo italiano con quel decreto provoca la morte di esseri umani innocenti.
La morte dei naufraghi.
La morte dei sopravvissuti ai lager libici.
La morte dei superstiti in fuga da guerre e fame, da dittature e schiavitu'.
Quel decreto e' omicida; quel decreto e' stragista.
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2. E' dirimente riuscire a far emergere la vera sostanza del decreto uccisore.
Perche' se ci si riesce allora diviene chiarissimo a chiunque che quel decreto e' non solo immorale, ma illegale: poiche' ha una finalita' omicida, e l'omicidio e' un delitto che non puo' diventar legge: un decreto omicida e' un atto criminale incompatibile con l'ordinamento giuridico democratico costituzionale italiano.
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3. Il tempo e' poco.
E quindi si trattera' di fare subito le cose necessarie.
E le cose necessarie in questo lasso di tempo che va da oggi a lunedi', quando il governo potrebbe porre la fiducia e il senato potrebbe votare in via definitiva, sono le seguenti.
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4. Laddove possibile realizzare iniziative pubbliche.
Ma iniziative pubbliche che spieghino e persuadano, che si attengano all'essenziale e comunichino in modo semplice e chiaro.
E poiche' la cosa da comunicare e' che il decreto fa morire degli esseri umani innocenti, e che occorre quindi respingerlo per salvare le vite, le iniziative devono essere rigorosamente coerenti con questo fine, esse devono essere rigorosamente nonviolente.
I digiuni nonviolenti gia' in corso sono iniziative da far conoscere e da sostenere.
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5. Scrivere ai mass media e sui social media.
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6. Suscitare, ove possibile, prese di posizione pubbliche collettive di associazioni, movimenti, istituzioni, o almeno prese di posizione pubbliche di rappresentanti di associazioni, movimenti, istituzioni.
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7. Premere nonviolentemente sulle forze politiche presenti in Parlamento.
Premere nonviolentemente a livello nazionale ma anche a livello locale.
Ovviamente esse hanno collocazioni diverse, ma tutte possono essere sensibili ad argomenti specifici.
Ad esempio a quelle che si dichiarano antirazziste occorre chiedere un impegno reale e non solo formale.
Ad esempio a quelle che si dichiarano fedeli alla Costituzione della Repubblica italiana occorre evidenziare che quel decreto la viola.
Alle altre forze politiche occorre far presente che se oggi propugnano ed impongono un decreto incostituzionale dagli esiti stragisti verra' il giorno in cui delle morti da quel decreto provocate saranno chiamate a rendere conto.
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8. Scrivere alle senatrici ed ai senatori.
E' l'impegno fondamentale.
Tutte le altre iniziative in questo momento convergono a questo fine: sostenere le senatrici ed i senatori nella decisione di respingere quel decreto, nella decisione di votare per salvare vite umane innocenti.
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9. Continuare a scrivere al Presidente della Repubblica affinche' intervenga richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Allegato primo: una traccia di lettera alle senatrici ed ai senatori
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
il 5 agosto inizierete l'esame in assemblea plenaria del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Vi scriviamo per chiedervi di respingere quel decreto che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo ha come effetto la morte dei naufraghi che potevano essere soccorsi e salvati ed invece non lo saranno.
L'effetto reale del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" e' la morte di esseri umani innocenti ed inermi.
Quel decreto e' illegale, e' criminale, e' disumano.
Respingete quel decreto.
Salvate le vite.
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Allegato secondo: Alcuni indirizzi utili di senatrici e senatori
(...)
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Allegato terzo: lettera al Presidente della Repubblica gia' sottoscritta dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, dal missionario e costruttore di pace padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone di volonta' buona
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Per adesioni: centropacevt at gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.

8. BREVE LA LETTERA DI UN DIGIUNATORE ALLA PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA

"Nella gabbia fu messa poi una giovane pantera"
(Franz Kafka, Un digiunatore)

Gentilissima Presidente,
da oggi anch'io, seguendo l'esempio di alcune persone amiche che digiunano gia' da oltre una settimana, inizio un digiuno nonviolento per testimoniare la mia opposizione al cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", decreto che ha come effetto reale - mostruoso effetto - di provocare la morte di naufraghi innocenti: quei naufraghi nel Mediterraneo che i soccorritori volontari avrebbero potuto salvare, ma che il governo italiano, con questo decreto sabotando e perseguitando i soccorritori, ottiene il risultato di lasciare senza soccorso, ed in assenza di soccorso quelle vittime innocenti moriranno. Moriranno. Quelle vittime innocenti moriranno.
E' la strage degli innocenti nel Mediterraneo, a poche bracciate dal nostro paese.
E' la strage dei naufraghi che l'Italia potrebbe e dovrebbe salvare.
E' la strage dei superstiti dei lager libici che l'Italia potrebbe e dovrebbe salvare.
E' la strage degli innocenti in fuga da guerre e fame, da dittature e schiavitu', innocenti che l'Italia potrebbe e dovrebbe salvare.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Perche' scrivo questo a lei, gentilissima Presidente?
Perche' credo che i miei sentimenti possano essere anche i suoi. E quindi mi permetta di argomentare.
Di questa strage degli innocenti anch'io mi sento responsabile: e il digiuno nonviolento e' appunto un atto di assunzione di responsabilita'; non una forma di ricatto morale verso altri, ma un'assunzione personale di responsabilita': essere umano sono, e cittadino italiano, e di cio' che fa il mio paese io mi sento responsabile, come mi sento responsabile di cio' che accade nel mondo: della violenza che costringe le persone ad abbandonare ogni bene per sfuggire alla morte, degli orrori dei lager libici, della strage nel Mediterraneo, della ferocia mafiosa e schiavista; il mio potere e' minimo, ma questo minimo potere devo esercitarlo per cercare di contrastare l'orrore, per cercare di difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani: e' il dovere di ogni essere umano che voglia dare un significato alla propria esistenza.
La regola morale condivisa da tutte le grandi tradizioni di pensiero recita infatti: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Gentilissima Presidente,
lunedi', cioe' domani, il Senato che lei presiede iniziera' l'esame in aula del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Vorrei poter confidare che tante senatrici e tanti senatori condividano il punto di vista che e' anche il mio: ovvero che salvare le vite umane e' il primo dovere; e che pertanto un decreto che ostacola l'adempimento di tale dovere e' intrinsecamente illegittimo, ed un'assemblea legislativa non puo' che rigettarlo.
E vorrei aggiungere che se sedessi nel consesso che lei presiede mi adopererei a porre una questione pregiudiziale di costituzionalita' del decreto. Sono infatti persuaso che quel decreto confligga con alcuni fondamentali principi della Costituzione della Repubblica Italiana.
Ma io non siedo nel vostro consesso e pertanto questa decisione di porre una questione pregiudiziale di costituzionalita' riguarda non me, ma lei e tutte le sue colleghe e tutti i suoi colleghi.
Ma al di la' di questo singolo aspetto giuridico (e ve ne sono altri che in questa breve lettera rinuncio finanche ad accennare) si pone una questione morale di dimensioni immani: come potrebbe un legislatore votare un provvedimento di cui abbia certezza, o anche solo il sospetto, che provochera' la morte di esseri umani innocenti?
Mi sembra che questo sia il punto decisivo. Lo ripeto, quindi: come potrebbe un legislatore votare un provvedimento di cui abbia certezza, o anche solo il sospetto, che provochera' la morte di esseri umani innocenti?
Cosicche' sarei infinitamente grato se lei e le sue colleghe ed i suoi colleghi voleste respingere quel decreto di cui con ragionevole certezza si puo' dire che: confligge con articoli fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana; confligge con elementi cardinali del diritto internazionale; ha come esito possibile (e si potrebbe anche dire: probabile; ed a mio modesto parere: certo) la morte di esseri umani innocenti.
La morte di esseri umani innocenti.
*
Gentilissima Presidente,
mi perdoni se mi sono permesso di attrarre la sua attenzione su questo argomento, e se per farlo mi sono avvalso dell'espediente di segnalarle il mio attuale digiuno del quale a lei ovviamente puo' non calere affatto, ma poiche' lei e le sue colleghe ed i suoi colleghi gia' domani potreste decidere in merito alla conversione in legge di quello sciaguratissimo decreto, ebbene, mi e' sembrato mio dovere di cittadino e di essere umano invitarla, ed attraverso lei invitare tutte le altre persone dell'assise che lei presiede, ad un supplemento di riflessione, mettendovi a parte dei miei pensieri, affinche' abbiate riguardo alla vostra umanita'.
Respingete quel decreto uccisore.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, un digiunatore
Viterbo, 4 agosto 2019

9. DAL SECONDO GIORNO DI DIGIUNO UNA LETTERA A UN VECCHIO AMICO GIA' USCIERE A PALAZZO MADAMA

Caro P.,
se qualcuno cinquant'anni fa, o venticinque anni fa, o dieci anni fa, o cinque anni fa, o due anni fa, mi avesse detto che il governo di una repubblica democratica ed antifascista avrebbe imposto l'omissione di soccorso dei naufraghi; avrebbe decretato il sabotaggio e la persecuzione di chi salva le vite; avrebbe decretato nuove abominevoli antileggi razziste e filoschiaviste, segregazioniste e filomafiose; avrebbe realizzato una mostruosa antipolitica di disprezzo, odio e brutalita' razzista; ebbene, cinquant'anni fa, o venticinque, o dieci, o cinque, o due, io non lo avrei creduto.
Ma da un anno a questa parte questa e' la tragica realta'.
*
E mi chiedi perche' digiuno contro il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis"?
Altre sono le domande da porsi.
Perche' le competenti magistrature non intervengono per arrestare i ministri fedifraghi, razzisti e golpisti che stanno commettendo palesi crimini contro l'umanita' e un palese attentato contro la Costituzione della Repubblica italiana?
Perche' le istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte non intervengono per far cessare la commissione di flagranti crimini contro l'umanita' da parte del governo italiano?
Perche' il popolo italiano non insorge per far cessare questo orrore, questo diluvio di violenza razzista, queste sadiche persecuzioni, questa strage degli innocenti?
*
A Thoreau che era stato incarcerato per la sua obiezione di coscienza ai crimini del governo, un amico che lo vide attraverso le sbarre del carcere chiese: "Henry, che ci fai li'?". E Thoreau: "Che ci fai tu li' fuori, piuttosto".
Viene il momento in cui bisogna opporsi alla violenza di un governo che infierisce su vittime innocenti fino a provocarne la morte.
Viene il momento in cui occorre insorgere contro la disumanita'.
Viene il momento in cui ogni persona deve agire per salvare le vite umane innocenti in pericolo.
*
In questi giorni il Senato dovra' pronunciarsi sul cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Potra' respingerlo, e salvare cosi' delle vite umane innocenti.
O invece approvarlo, e farsi complice della strage degli innocenti in corso nel Mediterraneo.
Qualunque persona che riflettesse con animo non pervertito saprebbe come votare.
Un disumano crimine non puo' essere convertito in legge.
Dinanzi a una simile mole di male ogni persona di senno e coscienza sa quale sia il dovere suo proprio, il dovere di ogni essere umano.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Per piccola cosa che sia, questo digiuno questa persuasione intende testimoniare: che salvare le vite e' il primo dovere, che alla violenza tu devi opporti.
Scusa la frettolosita' di queste righe, un abbraccio dal tuo vecchio amico
Peppe
al secondo giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 5 agosto 2019

10. HIROSHIMA

O l'umanita' abolisce la guerra, o la guerra annientera' l'umanita'.
Pace, disarmo, giustizia sociale, rispetto dei diritti umani, difesa del mondo vivente.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

11. LA PARATA DELLE CAMICIE BRUNE A PALAZZO MADAMA

Poco fa nell'aula del Senato della Repubblica italiana la maggioranza dei senatori ha sgozzato una mandria di schiavi e ne ha bevuto il sangue.
Poi hanno danzato indossando soltanto stivali e speroni, ed hanno cantato in coro l'inno alla razza superiore.
Sono tradizioni locali. E' l'autobiografia della nazione.
Esultano le televisioni, lo spettacolo deve continuare.
Con discrezione, passando da una porticina sul retro, chi volesse puo' prendere un brano di carne delle vittime, prima che vadano in putrefazione. Fate contenti i vostri bambini stasera con un delizioso arrostino offerto dal governo.
Il governo vuole bene agli italiani, e il senato non vuol essere da meno.

12. AL TERZO GIORNO DI DIGIUNO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA BOMBA DI HIROSHIMA, UN APPELLO ALL'INSURREZIONE NONVIOLENTA PER FAR CESSARE LA STRAGE DEGLI INNOCENTI NEL MEDITERRANEO

Ieri il Senato ha approvato in via definita e quindi convertito in legge il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", che porta ad abissale compimento la trista ripresa e l'ignobile sviluppo delle infami leggi razziste del regime fascista.
Non era mai accaduto nella storia dell'Italia repubblicana che un governo commettesse ed imponesse un insieme di crimini flagranti come l'omissione di soccorso, il sabotaggio e la persecuzione dei soccorritori che salvano vite umane nel Mediterraneo, la brutale imposizione di antigiuridiche e disumane misure di apartheid, una costante delirante pestifera istigazione all'odio razzista.
E il crimine piu' abominevole e' quello che si realizza con il "decreto sicurezza della razza bis": la strage degli innocenti nel Mediterraneo. La morte dei naufraghi nel Mediterraneo. La morte nel Mediterraneo dei superstiti dei lager libici. La morte nel Mediterraneo delle vittime innocenti in fuga da guerre e fame.
Perche' la verita' e' che quel decreto scellerato, sabotando e perseguitando i soccorritori, ha come fine reale e come esito concreto la morte in mare di chi poteva essere soccorso e salvato, ed invece per volonta' del governo italiano e' abbandonato alla morte per annegamento.
E' la strage degli innocenti nel Mediterraneo.
*
Questo decreto mortifero e' evidentemente illegale, poiche' la legge ha come compito primo salvare le vite e garantire la civile convivenza.
Questo decreto mortifero e' evidentemente immorale, poiche' il fondamento di ogni morale e' nel riconoscimento del valore dell'esistenza umana e quindi nel rispetto del diritto alla vita di ogni persona.
Questo decreto mortifero e' evidentemente incostituzionale, poiche' la Costituzione italiana riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani, ed il primo e fondamentale di tutti i diritti e' il diritto alla vita.
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Puo' il Presidente della Repubblica permettere che diventi legge la strage degli innocenti? Io credo di no.
Puo' l'Unione Europea, di cui l'Italia fa parte, permettere che uno stato dell'Unione legiferi e realizzi un crimine cosi' orribile? Io credo di no.
Puo' l'Organizzazione delle Nazioni Unite, di cui l'Italia fa parte, permettere che uno stato membro commetta un crimine cosi' mostruoso? Io credo di no.
Possono le competenti magistrature italiane ed internazionali permettere questa strage degli innocenti? Io credo di no.
Ed esorto quindi ancora una volta tutte queste istituzioni ad intervenire per salvare le vite umane in pericolo, per ripristinare la legalita' nel nostro paese, per contrastare i crimini contro l'umanita' e l'attentato contro la Costituzione di cui il governo in carica si e' reso colpevole.
*
Ma non posso limitarmi a chiedere alle istituzioni di fare il loro dovere per contrastare la violenza razzista.
Ho il dovere di agire anch'io, e come me ogni persona senziente e pensante, sollecita del bene comune.
E' questo il significato del mio digiuno nonviolento: testimoniare la consapevolezza che chi non si oppone a questo orrore ne e' complice, ed io complice della strage degli innocenti nel Mediterraneo non voglio essere.
E quindi credo che occorra altresi' invitare tutti i cittadini italiani a un'insurrezione nonviolenta per far cessare la strage degli innocenti.
Un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano per salvare le vite dei naufraghi tutti.
Un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano per garantire ad ogni essere umano in fuga da guerre e fame e violenze il diritto d'asilo nel nostro paese e nel nostro continente, il diritto a giungere sano e salvo in un luogo in cui vivere una vita degna e sicura.
Un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano per ripristinare la vigenza della Costituzione repubblicana.
Un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano per la legalita' che salva le vite, contro il razzismo assassino, contro il fascismo che torna.
*
Nel giorno in cui si fa memoria delle vittime di Hiroshima, nel giorno in cui si riflette sul concreto pericolo di distruzione della civilta' umana che le armi atomiche costituiscono, nel giorno in cui si fa appello ad ogni essere umano e ad ogni umano istituto affinche' vi sia un impegno corale per il disarmo, la pace, la giustizia sociale, il rispetto di ogni essere umano e la difesa dell'intero mondo vivente, ebbene, in questo giorno siano denunciate una volta ancora tutte le violenze e siano enunciati una volta ancora i doveri di solidarieta' che ogni essere umano uniscono ad ogni altro.
Solo la nonviolenza puo' contrastare concretamente ed adeguatamente la violenza e salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Pace, disarmo, giustizia, condivisione del bene e dei beni, mutuo soccorso fra tutti i membri della famiglia umana.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Peppe Sini
al terzo giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 6 agosto 2019, anniversario della bomba di Hiroshima

13. TONI MORRISON

E' deceduta Toni Morrison, scrittrice e militante per la liberazione dell'umanita'.
Con gratitudine che non si estingue la ricordiamo.

14. UNA LETTERA APERTA ALLA NUOVA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER RICHIAMARE LA SUA ATTENZIONE SUI CRIMINI RAZZISTI DEL GOVERNO ITALIANO

Gentilissima Presidente von der Leyen,
pochi giorni fa lei e' stata in Italia ed ha incontrato il Presidente del Consiglio dei Ministri del nostro paese.
Gli ha chiesto conto dei mostruosi crimini razzisti che il governo italiano sta commettendo?
Gli ha chiesto conto del delitto di omissione di soccorso che il governo italiano commette impedendo ai naufraghi sopravvissuti di approdare salvi in porto sicuro in Italia?
Gli ha chiesto conto della complicita' con i poteri libici che recludono in lager vittime innocenti?
Gli ha chiesto conto del mostruoso ed incostituzionale "decreto sicurezza della razza" che perseguita orribilmente delle vittime innocenti, favoreggia schiavismo e poteri criminali, istituisce in Italia un vero e proprio regime di apartheid?
Gli ha chiesto conto dell'abominevole ed altrettanto incostituzionale "decreto sicurezza della razza bis" che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari ha come effetto concreto di provocare nel Mediterraneo una vera e propria strage degli innocenti?
Gli ha chiesto conto dei veri e propri sequestri di persona aggravati da finalita' razzista (delitti commessi da ministri che si sono sottratti all'azione penale della magistratura perche' un Senato complice ha negato all'autorita' giudiziaria l'autorizzazione a procedere)?
Gli ha chiesto conto della incessante propaganda di odio razzista condotta dal ministro plenipotenziario che e' il vero capo del governo e dai suoi accoliti?
Gli ha chiesto conto di questi veri e propri crimini contro l'umanita' che il governo italiano ha commesso e continua a commettere violando la Costituzione italiana e il diritto internazionale?
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Sa che illustri voci della vita morale e culturale, dell'impegno religioso e dell'impegno civile, hanno denunciato questi crimini contro l'umanita' commessi dal governo italiano?
Sa che illustri rappresentanti di organizzazioni internazionali, tra cui autorevoli strutture delle Nazioni Unite, hanno denunciato questi crimini contro l'umanita' commessi dal governo italiano?
Sa che illustri giuristi, illustri costituzionalisti, hanno denunciato questi crimini contro l'umanita' e questo vero e proprio attentato alla Costituzione della Repubblica italiana commessi dal governo italiano?
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Non crede di dover chiedere al governo italiano di cessare di commettere mostruosi crimini contro l'umanita'?
Non crede di dover chiedere al governo italiano di rispettare i diritti umani di tutti gli esseri umani?
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Gentilissima Presidente,
non resti in silenzio. Il silenzio e' complice.
Si esprima, agisca. Lei ne ha il potere, lei ne ha il dovere.
Non puo' permettere che un governo di un paese membro dell'Unione Europea commetta crimini contro l'umanita'.
Si impegni per contrastare la violenza razzista del governo italiano.
Si impegni per far cessare la strage degli innocenti.
Salvare le vite e' il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto.
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Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, cittadino italiano - e quindi europeo - al quarto giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 7 agosto 2019

15. DALLA PARTE DELLE VITTIME. UNA MANIFESTAZIONE A VITERBO IL 6 AGOSTO

IL 6 agosto 2019 a Viterbo per iniziativa dell'Unione sindacale di base (Usb) si e' svolta una manifestazione contro le morti sul lavoro ("Quattro morti al giorno, in media uno ogni sette ore, questo e' il lavoro oggi in Italia. Solo dall'inizio dell'anno sono 841 i lavoratori uccisi dal proprio lavoro; un paradosso: si lavora per vivere e si muore lavorando", cosi' nel volantino di convocazione), contro lo sfruttamento che distrugge vite umane e devasta la biosfera, contro il razzismo e lo schiavismo, contro le guerre e contro le armi; per la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
L'iniziativa si e' svolta nell'anniversario dell'eccidio di Hiroshima del 6 agosto 1945; ma anche nell'anniversario della morte un anno fa - nel giro di due giorni tra il 4 e il 6 agosto 2018 - di 16 braccianti vittime del caporalato e dello sfruttamento schiavista; ed anche all'indomani del folle e scellerato voto del Senato italiano che la sera del 5 agosto 2019 ha convertito in legge il mostruoso "decreto sicurezza della razza bis" imposto dal governo razzista e golpista, decreto che ha come effetto reale di provocare nel Mediterraneo una immane strage degli innocenti.
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La manifestazione, cui ha preso parte anche il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, ha costituito un significativo momento di memoria, di riflessione e d'impegno, da cui scaturiranno altre iniziative contro lo sfruttamento e la schiavitu', contro il razzismo e il totalitarismo, contro tutte le stragi e le uccisioni, contro tutte le violenze e le oppressioni; riaffermando il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; riaffermando il dovere di salvare le vite; il dovere di soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto; nel riconoscimento dell'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani, che tutti sono parte della stessa unica umanita' esistente in quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Con l'appello alle oppresse e agli oppressi di tutti i paesi ad unirsi nella lotta per la liberazione dell'umanita' intera da ogni abuso e da ogni ingiustizia, per la responsabile e solidale condivisione del bene e dei beni, la manifestazione ha altresi' rievocato le ragioni fondative dell'esperienza, della speranza e del progetto di liberazione del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori, fin dal suo costituirsi in forma organizzata con la fondazione della prima Associazione internazionale dei lavoratori.
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La manifestazione si e' svolta in due tempi: alle ore 17 una corona e' stata deposta in via dei caduti sul lavoro: sono state tenute alcune brevi allocuzioni di analisi e denuncia, di argomentata esortazione alla lotta per far cessare l'eccidio che tragicamente continua; e letture di documenti, testimonianze, riflessioni, poesie.
Dopo un corteo che ha attraversato via della Palazzina, Pratogiardino, piazzale Gramsci, piazza della Rocca e via Marconi, l'iniziativa e' proseguita alle ore 18 in piazza della Repubblica.
Anche li' e' stato deposto un omaggio floreale nel luogo in cui una vita umana fu persa.
Nel corso dell'iniziativa hanno preso la parola Luca Paolocci, Ada Tomasello, Paola Celletti, Pietro Benedetti, Olindo Cicchetti, Peppe Sini.
Sono stati rievocati i nomi e le storie di vittime innocenti dello sfruttamento e dell'oppressione; sono state rievocate dolorosissime vicende; sono stati letti testi poetici di autori contemporanei; e sono stati coralmente cantati alcuni canti della tradizione del movimento operaio.

16. UN APPELLO AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
come gia' il suo predecessore, lei conosce molto bene la situazione italiana.
E conosce quindi quelli che non saprei definire altrimenti che come "i crimini contro l'umanita' e l'attentato contro la Costituzione commessi da parte del governo italiano", governo che da un anno in qua con crescente brutalita' e delirio ha imposto una spietata e barbara antipolitica razzista che si presenta come palese erede e continuazione di quella fascista.
Mi permetta di riassumerne in poche parole gli elementi decisivi.
1. Omissione di soccorso di naufraghi in pericolo di morte negando loro approdo in porto sicuro in Italia.
2. Complicita' con i poteri libici responsabili dell'orrore dei lager presenti in quel paese e delle atrocita' li' commesse.
3. Persecuzione di massa attuata e codificata particolarmente attraverso il cosiddetto "decreto sicurezza della razza", contenente misure incostituzionali che negano principi basilari dello stato di diritto, privano le vittime designate di diritti umani fondamentali, favoreggiano i poteri criminali e la riduzione in schiavitu', introducono nell'ordinamento italiano elementi di apartheid - un regime che e' un crimine contro l'umanita' .
4. Sequestro di persona aggravato, delitto in relazione al quale i complici in Senato dei ministri di esso rei confessi hanno impedito alla magistratura penale di intervenire, lasciando cosi' impuniti i responsabili di un tale flagrante crimine.
5. Sabotaggio e persecuzione, particolarmente attraverso il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo; sabotaggio e persecuzione il cui esito concreto e' di provocare una vera e propria strage degli innocenti nel Mediterraneo.
6. A questo si aggiunga che il ministro plenipotenziario, ovvero l'effettuale dominus del governo, persevera in una scellerata propaganda di odio razzista e un'altrettanto sciagurata apologia dell'omissione di soccorso; a questa propaganda di male ed a questa apologia del male aggiungendo - con la forza del potere esecutivo di cui dispone - atti concreti che quella violenza razzista e quella abominevole omissione di soccorso hanno imposto coattivamente, in violazione della Costituzione della Repubblica italiana, in violazione del diritto e della morale universalmente condivisi da ogni persona sollecita del bene comune dell'umanita', ovvero da ogni persona senziente e pensante consapevole della regola aurea a fondamento dell'etica di tutte le grandi tradizioni di pensiero dell'umana civilta': "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te".
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Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
queste cose lei le conosce gia', e credo che la sua sofferenza e la sua indignazione dinanzi alla violenza razzista, alle disumane persecuzioni ed alla strage degli innocenti nel Mediterraneo, non sia inferiore alla mia.
Perche' dunque le scrivo questa lettera?
Per esortarla ad intervenire, a) sia direttamente come Presidente del Parlamento Europeo, b) sia anche promuovendo un pronunciamento del Parlamento che presiede, c) sia infine avviando una richiesta di intervento alle competenti magistrature italiane, europee ed internazionali, magistrature che non potrebbero non prestare attenzione a una richiesta d'intervento formulata dal Presidente del piu' importante consesso istituzionale democratico del continente.
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Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
la prego di intervenire, di intervenire subito, di intervenire efficacemente per contrastare la violenza razzista del governo italiano.
Le persecuzioni razziste sono in corso.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' in corso.
Lei puo' esercitare un'azione efficace per la salvezza di tanti esseri umani innocenti.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Certo del suo impegno, augurandole ogni bene, la saluto cordialmente
Peppe Sini, al quinto giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 8 agosto 2019

17. CADA IL GOVERNO RAZZISTA E GOLPISTA

Cada il governo razzista e golpista
siano abrogate le leggi naziste
si processino i ministri criminali
torni l'Italia alla Costituzione
torni l'Italia all'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

18. IN QUEL PAESE

In quel paese il capo delle camicie brune lancio' la sua sfida.
Dopo aver per un anno perseguitato i piu' indifesi, fatto morire in mare vittime innocenti, alimentato l'odio e la barbarie, violato ogni legge morale e civile, voleva ora che fosse sancito con l'omaggio del volgo e la proscinesi dell'inclita il potere suo assoluto.
Ma quel paese di un regime totalitario aveva gia' fatto esperienza.
Ma in quel paese milioni di donne e di uomini serbavano memoria e coscienza, erano ancora antifascisti, erano ancora esseri umani. Ed anche se non erano stati capaci di impedire per un intero anno i crimini hitleriani, li avevano comunque contrastati, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza che e' la Resistenza che continua.
E se ora il capo delle camicie brune lancia la sua sfida, possa trovare un nuovo Cln ad affrontarlo e sconfiggerlo.
Il fascismo non passera'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

19. CINQUE COSE DA FARE. UNA MEDITAZIONE AL SESTO GIORNO DI DIGIUNO CONTRO LA STRAGE DEGLI INNOCENTI NEL MEDITERRANEO

Cinque cose da fare:
1. continuare a chiedere l'intervento delle magistrature italiana ed internazionali per far cessare i crimini contro l'umanita', l'attentato contro la Costituzione e le violazioni del diritto internazionale che il governo razzista e golpista italiano continua a commettere;
2. continuare a chiedere l'intervento delle istituzioni sovrannazionali di cui l'Italia fa parte affinche' contrastino i crimini contro l'umanita' e le violazioni del diritto internazionale che il governo razzista e golpista italiano continua a commettere;
3. continuare a manifestare in forma rigorosamente nonviolenta - coinvolgendo associazioni e movimenti della societa' civile cosi' come le rappresentanze istituzionali democratiche a tutti i livelli, in tutti i luoghi ed in tutti i modi ragionevoli ed efficaci - l'opposizione di ogni persona di volonta' buona alla violenza razzista, all'istigazione all'odio razzista, alle persecuzioni razziste, alla strage degli innocenti nel Mediterraneo, alla complicita' italiana con gli aguzzini dei lager libici.
4. continuare a prestare aiuto a chi di aiuto ha bisogno, continuare ad accogliere e proteggere i perseguitati, continuare a salvare gli esseri umani in pericolo;
5. avviare un processo costituente di un vero e proprio nuovo Cln, come quello che si oppose al fascismo: un Comitato di liberazione nazionale che si predisponga a presentarsi come coalizione antifascista alle prossime elezioni, che riunisca tutte le forze che si oppongono al razzismo, alla barbarie, alla disumanita'; tutte le forze che si riconoscono nella democrazia, nella difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, nella legalita' che salva le vite, nella Costituzione della Repubblica italiana e nella Dichiarazione universale dei diritti umani.
Il momento e' ora.
La necessaria resistenza nonviolenta deve affrontare e sconfiggere il razzismo, il fascismo che torna, la barbarie.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Peppe Sini, al sesto giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 9 agosto 2019

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 341 del 29 ottobre 2019
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