[Nonviolenza] Archivi. 336



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 336 del 24 ottobre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di giugno 2019 (parte quinta e conclusiva)
2. Un appello al Presidente della Camera dei Deputati: "Si adoperi affinche' i naufraghi siano subito fatti sbarcare nel piu' vicino porto sicuro"
3. Per Stefano Rodota'
4. L'abiezione
5. Commemorata Bianca Guidetti Serra nel quinto anniversario della scomparsa
6. La fissazione
7. La goccia scava la pietra
8. Siano subito accolti nel porto sicuro di Lampedusa tutti i naufraghi salvati dalla nave Sea-Watch
9. Ricordando Enzo Tiezzi
10. Esseri umani
11. Un incontro di studio sull'opera di Luigi Meneghello
12. "Lasciate sbarcare i naufraghi sopravvissuti ai lager libici". Una notte di veglia e digiuno a Viterbo
13. La domanda fondamentale
14. Ricordando Peter L. Berger
15. Sapevamo
16. Ricordando Ettore Masina, nel secondo anniversario della scomparsa
17. Chi e' criminale?
18. Dell'albero e della foresta. Dieci tesi sul cosiddetto "caso della Sea-Watch"

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2019 (PARTE QUINTA E CONCLUSIVA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2019.

2. UN APPELLO AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI: "SI ADOPERI AFFINCHE' I NAUFRAGHI SIANO SUBITO FATTI SBARCARE NEL PIU' VICINO PORTO SICURO"

Gentilissimo Presidente della Camera dei Deputati,
e' ben noto a lei come a chiunque che ormai da molti giorni alcune decine di naufraghi innocenti ed inermi sono costretti a restare in mare perche' il governo italiano nega loro approdo nel piu' vicino porto sicuro.
Come abbiamo gia' scritto alla sua collega Presidente del Senato, lei sa che la legge del mare fa obbligo di consentire l'approdo dei naufraghi soccorsi nel piu' vicino porto sicuro; lei sa che negare ai naufraghi approdo in porto sicuro equivale a commettere il reato di omissione di soccorso; lei sa che l'articolo 2 della Costituzione della Repubblica italiana stabilisce che "la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo": ed anche i naufraghi sono esseri umani; lei sa che l'articolo 10 della Costituzione della Repubblica italiana stabilisce che "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica": e tra i naufraghi sicuramente vi sono persone in fuga da guerre e fame, e sopravvissute all'orrore dei lager libici, che hanno diritto ad essere accolte e protette; lei sa che l'articolo 27 della Costituzione della Repubblica italiana stabilisce che anche nel caso di persone condannate per qualche crimine - mentre nel caso concreto dei naufraghi cui si sta negando approdo si tratta invece sicuramente nella generalita' dei casi di persone del tutto innocenti - "le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanita'": ed i naufraghi innocenti ed inermi costretti da giorni e giorni a restare in mare stanno senza dubbio subendo da parte del governo italiano un trattamento contrario al senso di umanita'.
*
Gentilissimo Presidente della Camera dei Deputati,
anche a lei rivolgiamo il medesimo invito che abbiamo gia' rivolto alla sua collega Presidente del Senato.
Dica una parola affinche' cessi questa tortura, questa barbarie, questo crimine, e finalmente a decine di naufraghi innocenti ed inermi sia consentito di approdare in porto sicuro.
Chieda pubblicamente al governo di far cessare questo orrore e questa infamia.
Chieda pubblicamente al governo di rispettare la Costituzione e la morale condivisa da tutti gli esseri umani: salvare le vite e' il primo dovere.
*
Gentilissimo Presidente della Camera dei Deputati,
lei che e' la terza carica dello stato italiano non distolga lo sguardo, non resti in silenzio; dica cio' che deve essere detto: che i naufraghi siano subito fatti sbarcare nel piu' vicino porto sicuro.
Si adoperi affinche' i naufraghi soccorsi dalla nave "Sea-Watch" siano subito fatti sbarcare nel piu' vicino porto sicuro.
Voglia gradire distinti saluti,
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 23 giugno 2019
Post scriptum: alleghiamo in calce un appello al Presidente della Repubblica promosso dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, e dal missionario e costruttore di pace padre Alex Zanotelli, e gia' sottoscritto da centinaia di cittadini.

3. PER STEFANO RODOTA'

Due anni fa, il 23 giugno 2017, moriva Stefano Rodota', che anche per chi scrive queste righe e' stato un maestro di diritto, di morale, di politica, di umanita'.
Nel ricordarlo oggi non posso non pensare a quanto ci manchi la sua voce e il suo braccio nel contrastare il governo razzista e golpista.
Non posso non pensare a quanto ci manchi la sua voce e il suo braccio nel difendere la vita, la dignita' e i diritti degli esseri umani che il governo della disumanita' omette di soccorrere nel Mediterraneo, che il governo della disumanita' perseguita con infami antileggi hitleriane, che il governo della disumanita' si adopera affinche' non possano trovar scampo dai lager libici, che il governo della disumanita' investe ed opprime con un'antipolitica folle e scellerata di odio razzista, di violenza schiavista, di brutalita' senza limiti.
Non posso non pensare a quanto ci manchi la sua voce e il suo braccio nel difendere la Costituzione della repubblica italiana democratica ed antifascista, nel difendere la legalita' che salva le vite, nel difendere la civilta' e l'umanita' stessa.
Ricordando Stefano Rodota', e fedeli alla sua lezione, ogni persona di volonta' buona continui quindi nell'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Insorgere nonviolentemente contro la violenza fascista.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. L'ABIEZIONE

Il prominente che invece di soccorrere il naufrago fa la voce grossa cercando di addossare ad altri il crimine di omissione di soccorso che lui sta commettendo.
Gli si riconosca per acclamazione il titolo di campione del mondo per la condotta piu' abietta, piu' infame, piu' disumana.
Nell'autobiografia della nazione finalmente e' comparso un degno erede dell'uomo della provvidenza.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Chi non si oppone al razzismo ne e' complice.

5. COMMEMORATA BIANCA GUIDETTI SERRA NEL QUINTO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Ricorrendo il quinto anniversario della scomparsa di Bianca Guidetti Serra (Torino, 19 agosto 1919 - 24 giugno 2014), lunedi' 24 giugno 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' svolta una commemorazione dell'indimenticabile intellettuale e militante antifascista che per tutta la vita ha lottato per i diritti e la dignita' di tutti gli esseri umani, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente, per il bene comune e la liberazione dell'umanita' intera.
La commemorazione e' stata tenuta dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, che ha rievocato con viva commozione la sua figura e la sua azione. Nel corso dell'incontro sono state anche lette e commentate alcune pagine dai suoi libri (e particolarmente dalla sua preziosa autobiografia densa di esperienze e riflessioni che illuminano vicende decisive della storia italiana novecentesca, un libro che e' anche una persuasiva esortazione e una nitida guida all'impegno morale e civile).
*
Una minima notizia su Bianca Guidetti Serra
Bianca Guidetti Serra, impegnata nella Resistenza, avvocato, parlamentare, e' stata una delle figure piu' autorevoli della vita democratica italiana. Nata a Torino il 19 agosto 1919, e' deceduta a Torino il 24 giugno 2014. Dal sito della casa editrice Einaudi riprendiamo il seguente breve profilo: "Bianca Guidetti Serra ha svolto l'attivita' di avvocato penalista dal 1947 al 2001 (oltre all'impegno, a fianco del sindacato, in molteplici cause di lavoro, come nel campo del diritto di famiglia e della tutela dei piu' deboli, minori e carcerati). E' stata parlamentare nella decima legislatura (1987-91) e per vari anni consigliere comunale a Torino". Tra le opere di Bianca Guidetti Serra: Felicita' nell'adozione, Ferro, Milano 1968; (con Francesco Santanera), Il paese dei Celestini, Einaudi, Torino 1973; Compagne, Einaudi, Torino 1977; Le schedature Fiat, Rosenberg & Sellier, Torino 1984; Storie di giustizia, ingiustizia e galera, Linea d'ombra, Milano 1994; Bianca la rossa, Einaudi, Torino 2009; Contro l'ergastolo. Il processo alla banda Cavallero, Edizioni dell'Asino, Roma 2010. Riportiamo di seguito una sintesi della commemorazione di Banca Guidetti Serra tenuta a Viterbo all'indomani della scomparsa nel giugno 2014: "E' deceduta Bianca Guidetti Serra. La nonviolenza, l'antifascismo, il movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita', perdono una compagna e una maestra. Resta la sua luminosa testimonianza, resta l'opera sua alacre e generosa, resta la sua lezione di fedelta' al vero e al bene, resta il suo amore per l'umanita'. La lotta che e' stata anche sua, la lotta per la giustizia, la liberta', la solidarieta', la lotta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, la lotta per la protezione dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, questa lotta continua. Bianca Guidetti Serra e' deceduta, ma non muore il valore della sua persona. Tutto travolge il tempo, ma la memoria dell'esistenza delle persone buone resta per sempre con l'umanita' in cammino, per sempre recando conforto e speranza, vivente esempio ed appello costante all'agire morale, alla civile virtu', all'aiuto reciproco, al bene comune".
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Nel ricordo di Bianca Guidetti Serra proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Ogni vittima ha il volto di Abele. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione da tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
E qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, denunciamo ancora una volta la criminale disumanita' del governo italiano che nega soccorso e accoglienza ai naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, esprimiamo ancora una volta pieno sostegno ai sindaci e a quanti hanno denunciato l'incostituzionalita' delle scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita' con il mostruoso "decreto sicurezza della razza".
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, esprimiamo ancora una volta il nostro sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, riaffermiamo ancora una volta il dovere di opporci al razzismo e a tutte le persecuzioni; il dovere di impegnarci in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, condividiamo gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinche' intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, condividiamo l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, da padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone per un intervento che faccia cessare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
Qui ed oggi, ponendoci alla scuola di Bianca Guidetti Serra, condividiamo l'appello ai Presidenti di Camera e Senato affinche' chiedano esplicitamente e con forza che siano fatti immediatamente sbarcare in porto sicuro in Italia i naufraghi che il governo della disumanita' da giorni e giorni continua a rifiutare di soccorrere, accogliere, assistere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. LA FISSAZIONE

Io ho questa fissazione da vecchio barbogio: che i naufraghi vadano soccorsi.
Io ho questa fissazione da mostro trinariciuto: che ogni essere umano abbia diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Io ho questa fissazione da stupido plebeo: che salvare le vite sia il primo dovere.
Io ho questa fissazione da sordido epicureo, da perverso spinozista: che bisogna fare il bene e non fare il male.
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Lo so che il ministro plenipotenziario di questo antico e nobile reame di Nusmundia non riesce a capire quel che dico.
Cosi' come io non riesco ad accettare quel che fa.
Lui pensa che quelli come me siano dei fessi.
Io penso che quelli che fanno le cose che fa lui coi suoi sodali siano una cosa che non posso scrivere (non voglio mica finire su un vagone piombato).

7. LA GOCCIA SCAVA LA PIETRA

La goccia scava la pietra
continui a levarsi la voce
di quanti non sono razzisti
a chiedere siano salvate
le vite dei perseguitati
a chiedere cessi la strage
nel mare colore del vino
a chiedere liberi e accolti
tutti i fuggiaschi dai lager
a chiedere si riconosca
che unica e' l'umanita'
ed ogni persona ne e' parte.

La goccia scava la pietra
insorga ogni viva coscienza
e scacci il governo razzista
insorga ogni essere umano
e abbatta il regime razzista
insorga ogni cuore che anela
insorga e contrasti il fascismo.

La goccia scava la pietra
il male puo' essere sconfitto
l'umanita' puo' essere salvata.

La goccia scava la pietra
nessuno si stanchi o si arrenda
il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

8. SIANO SUBITO ACCOLTI NEL PORTO SICURO DI LAMPEDUSA TUTTI I NAUFRAGHI SALVATI DALLA NAVE SEA-WATCH

Cessi la barbara esibizione di disumana violenza da parte del governo italiano.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siano subito accolti nel porto sicuro di Lampedusa tutti i naufraghi salvati dalla nave Sea-Watch.
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Cessi la perpetrazione dell'infame delitto di omissione di soccorso da parte del governo italiano.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siano subito accolti nel porto sicuro di Lampedusa tutti i naufraghi salvati dalla nave Sea-Watch.
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Cessi l'orrore di questa abominevole politica criminale e criminogena, razzista e golpista, da parte del governo italiano.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siano subito accolti nel porto sicuro di Lampedusa tutti i naufraghi salvati dalla nave Sea-Watch.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

9. RICORDANDO ENZO TIEZZI

Ricorreva martedi' 25 giugno il nono anniversario della scomparsa di Enzo Tiezzi, scienziato, docente, saggista e militante, che fu nostro compagno di lotte in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
Quante ottime persone che nel corso della vita abbiamo avuto la ventura di incontrare ora non sono piu'; e di tutte dobbiamo non solo serbare una grata memoria, ma viva la testimonianza, e proseguirne la lotta.
Oggi piu' che mai dobbiamo proseguire l'impegno di Enzo Tiezzi in difesa dell'"arancia blu" su cui viviamo, quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Oggi piu' che mai dobbiamo proseguire l'impegno di Enzo Tiezzi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, mentre poteri folli e scellerati alacremente operano per gettarci tutti nell'abisso; mentre un governo razzista e golpista attua mostruose persecuzioni razziste, omette di soccorrere esseri umani in estremo pericolo, aggredisce e sabota chi salva le vite.
Ma salvare le vite e' il primo dovere.
Ma operare per il bene comune dell'umanita' e' il compito primo dell'umanita' intera, e' cio' che chiamiamo civilta', fraternita' e sororita', la storia come pensiero ed azione orientati al valore, alla giustizia, alla liberazione comune.
Anche nel ricordo di Enzo Tiezzi continuamo dunque nell'impegno nonviolento contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la salvezza dell'intero mondo vivente.
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Una breve notizia su Enzo Tiezzi
Enzo Tiezzi (Siena, 4 febbraio 1938 - 25 giugno 2010), scienziato, militante ambientalista, persona saggia, docente universitario di chimica fisica, ha dato contributi scientifici nel campo delle risonanze magnetiche, si e' a lungo e profondamente impegnato nella difesa dell'ambiente, e' stato parlamentare della sinistra indipendente. Tra le opere di Enzo Tiezzi: Tempi storici, tempi biologici, Garzanti, Milano 1984; (con Carla Ravaioli), Bugie, silenzi, grida. La disinformazione ecologica in un'annata di cinque quotidiani, Garzanti, Milano 1989; Il capitombolo di Ulisse, Feltrinelli, Milano 1991; (con S. Ulgiati), Entropia e dintorni, Giunti, Firenze 1991; (con G. Carli), I limiti biofisici del pianeta, Giunti, Firenze 1991; (con S. Ulgiati), L'energia, Giunti, Firenze 1992; (con N. Rossi), Il problema demografico, Giunti, Firenze 1992; L'equilibrio. I diversi aspetti di un unico concetto, Cuen, 1995; Fermare il tempo. Un'interpretazione estetico-scientifica della natura, Raffaello Cortina Editore, Milano 1996; (con N. Marchettini), Oltre l'illuminismo. Ecologia, civilta', sviluppo, Cuen, 1996; La bellezza e la scienza, Raffaello Cortina Editore, Milano 1998; La piu' bella storia del mondo, Marcos y Marcos, 1998; (con Nadia Marchettini), Che cos'e' lo sviluppo sostenibile? Donzelli, Roma 1999; (con R. Cassigoli), I venti e la rotta. Dialogo sulla terra nel XXI secolo, Polistampa, 2000; Tempi storici tempi biologici. Vent'anni dopo, Donzelli, Roma 2001; (con Federico M. Pulselli, Simone Bastianoni, Nadia Marchettini), La soglia della sostenibilita'. Ovvero quello che il Pil non dice, Donzelli, Roma 2007, 2011.

10. ESSERI UMANI

Siano lasciati sbarcare i naufraghi a Lampedusa.
Tutti siamo esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

11. UN INCONTRO DI STUDIO SULL'OPERA DI LUIGI MENEGHELLO

Mercoledi' 26 giugno 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' svolto un incontro di studio sull'opera di Lugi Meneghello, il grande scrittore deceduto dodici anni fa, il 26 giugno 2007.
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune pagine dalle sue opere ed e' stata rievocata la sua figura di partigiano, di docente universitario, di memorialista della cultura popolare, di testimone della dignita' umana.
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Le persone partecipanti all'incontro denunciano ancora una volta la criminale disumanita' del governo italiano che nega soccorso e accoglienza ai naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Le persone partecipanti all'incontro esprimono ancora una volta pieno sostegno ai sindaci e a quanti hanno denunciato l'incostituzionalita' delle scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita' con il mostruoso "decreto sicurezza della razza".
Le persone partecipanti all'incontro esprimono ancora una volta il sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Le persone partecipanti all'incontro riaffermano ancora una volta il dovere di opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni; il dovere di impegnarsi in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Le persone partecipanti all'incontro condividono gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinche' intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste.
Le persone partecipanti all'incontro condividono l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, da padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone per un intervento che faccia cessare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

12. "LASCIATE SBARCARE I NAUFRAGHI SOPRAVVISSUTI AI LAGER LIBICI". UNA NOTTE DI VEGLIA E DIGIUNO A VITERBO

Nella notte tra mercoledi' 26 e giovedi' 27 giugno a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si sono svolti una veglia e un digiuno di solidarieta' con i naufraghi sopravvissuti ai lager libici e salvati dalla nave di soccorritori volontari "Sea Watch", per chiedere che siano fatti sbarcare a Lampedusa, porto sicuro, e adeguatamente soccorsi, accolti, assistiti.
L'iniziativa viterbese si collega idealmente a quella dei cittadini di Lampedusa che da diversi giorni passano la notte sul sagrato di una chiesa per sostenere la stessa richiesta: che i naufraghi salvati dalla nave "Sea Watch" siano finalmente fatti sbarcare.
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Cessi la folle e scellerata politica razzista e golpista del governo italiano
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che negli anni Ottanta del secolo scorso coordino' per l'Italia la piu' rilevante campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano, ha ancora una volta chiesto che cessi la folle e scellerata politica razzista e golpista del governo italiano, e che l'Italia torni al rispetto della Costituzione e del diritto internazionale; che l'Italia torni al rispetto e alla difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'; salvare le vite e' il primo dovere.
Siano revocate tutte le criminali misure razziste.
Si dimetta il governo della disumanita', il governo razzista e golpista, il governo colpevole dell'abominio dell'omissione di soccorso dei naufraghi in pericolo di morte, il governo complice dei lager libici, il governo che cerca di imporre un regime di segregazione e persecuzione razzista.
Siano tratti a giudizio nei tribunali della Repubblica i ministri responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione.
Insorga nonviolentemente il popolo italiano in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; in difesa della legalita' che salva le vite; in difesa della Costituzione repubblicana democratica ed antifascista; in difesa della civilta'; in difesa dell'umanita'.
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All'ascolto di Hannah Arendt, di Primo Levi, di Nelson Mandela, di Simone Weil
Nel corso dell'incontro e' stata data lettura di alcuni testi di Hannah Arendt, di Primo Levi, di Nelson Mandela e di Simone Weil.
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Un appello all'Onu
E' stato anche letto un appello all'Onu, di cui riportiamo il testo integrale:
"Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere".
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Un appello al Presidente della Repubblica
Dalla veglia e dal digiuno viterbese e' stata espressa non solo piena solidarieta' ai naufraghi ed ai soccorritori volontari che li hanno salvati, non solo la richiesta che siano immediatamente fatti sbarcare, ma anche la condivisione e il sostegno all'appello al Presidente della Repubblica promosso dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, dal missionario e costruttore di pace padre Alex Zanotelli, e da centinaia e centinaia di altre persone di volonta' buona e varie associazioni di solidarieta', appello che di seguito integralmente riportiamo:
"Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo".
Per adesioni all'appello: centropacevt at gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

13. LA DOMANDA FONDAMENTALE

Le vite umane vanno salvate o no?

14. RICORDANDO PETER L. BERGER

Il 27 giugno ricorreva il secondo anniversario della scomparsa di Peter L. Berger, l'illustre sociologo autore di alcuni libri che tutti abbiamo letto: il bel manuale scritto insieme a Brigitte Berger, "Sociologia. La dimensione sociale della vita quotidiana", edito dal Mulino; il classico "La realta' come costruzione sociale", scritto con Thomas Luckmann, edito sempre dal Mulino; e quel "Le piramidi del sacrificio", edito da Einaudi, che vivamente consigliamo a chiunque voglia impegnarsi per il bene comune dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

15. SAPEVAMO

I.

Sapevamo di essere disumani
ma non cosi' disumani da negare approdo
ai naufraghi superstiti dai lager

Sapevamo di essere barbari
ma non cosi' barbari da perseguitare persone innocenti ed inermi
per accaparrare voti seminando odio e violenza

Sapevamo di essere perversi e brutali
ma non cosi' perversi e brutali da infliggere castighi
a chi salva la vita a chi sta annegando

II.

Sapevamo quale fosse l'autobiografia della nazione
che oggi riemerge dall'inferno
vomitando fiamme e peste divorando carne umana

Sapevamo quale fosse l'autobiografia della nazione
ma credevamo Matteotti Gobetti Gramsci i fratelli Rosselli
e con loro migliaia e migliaia di donne e uomini resistenti
avessero riscattato questo paese da quell'antica tara
ed avessero estinto per sempre la bestia sanguinaria
che oggi riemerge dall'inferno
vomitando fiamme e peste divorando carne umana

Sapevamo quale fosse l'autobiografia della nazione
e che la Resistenza non finisce mai
e tu devi essere
l'umanita' come dovrebbe essere

III.

Sappiamo quale sia il nostro dovere
salvare le vite
soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
insorgere nonviolentemente
per ripristinare la Costituzione democratica ed antifascista
la legalita' che salva le vite
la civilta' che rispetta e difende ogni essere umano
tutti gli esseri umani essendo parte dell'unica umanita'

Sappiamo quale sia il nostro dovere
salvare le vite
soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
insorgere nonviolentemente
per la revoca di tutte le infami misure razziste e golpiste
per le dimissioni del governo della disumanita'
perche' siano finalmente processati i ministri responsabili
di crimini contro l'umanita' e di attentato alla Costituzione

16. RICORDANDO ETTORE MASINA NEL SECONDO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Il 28 giugno 2017, due anni fa, dopo una vita di incessante impegno in difesa della pace, della giustizia, dei diritti umani e dei popoli, moriva Ettore Masina, giornalista, scrittore, parlamentare, intellettuale e militante per il bene comune dell'umanita'.
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Un minimo profilo di Ettore Masina
Ettore Masina (Breno, 4 settembre 1928 - Roma, 28 giugno 2019), giornalista, scrittore, parlamentare, animatore di straordinarie esperienze di solidarieta' concreta, cattolico vicino alle figure piu' rilevanti del Concilio Vaticano II, della chiesa dei poveri e della teologia della liberazione, lascia una luminosa testimonianza e grande un'eredita' di impegno spirituale, culturale, morale, civile e politico. Il suo impegno solidale e' ancor oggi proseguito dalla "Rete Radie' Resch" di cui fu fondatore. Tra le opere di Ettore Masina: Il Vangelo secondo gli anonimi, Cittadella, Assisi 1972; Le parole sepolte fioriranno, Borla, 1977, 1986; La ragione e gli angeli, Borla 1979; Il Dio in ginocchio, Rusconi, Milano 1982; Il califfo ci manda a dire, Rusconi, Milano 1983; Il ferro e il miele, Rusconi, Milano 1983; El nido de oro. Viaggio all'interno del Terzo Mondo: Brasile, Corno d'Africa e Nicaragua, Marietti, Genova 1989; Un inverno al Sud. Cile, Vietnam, Sudafrica, Palestina, Marietti, Genova 1992; Oscar Romero, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1993, poi col titolo L'Arcivescovo deve morire, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995; Comprare un santo, Camunia, Milano 1994, poi O.G.E., Milano 2006; Il Vincere, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; Il volo del Passero, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; Diario di un cattolico errante. 1992-1997: In viaggio fra santi, burocrati e guerriglieri, Gamberetti, Roma 1997; I gabbiani di Fringen, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; Il prevalente passato. Un'autobiografia in cammino, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000; La speranza creativa, Monti, 2000; Naufraghi di terra, Edup, 2002; L'airone di Orbetello. Storia e storie di un cattocomunista, Rubbettino, Soveria Mannelli 2005; Le nostre barche sono rotonde, O.G.E., Milano 2008; Il bufalo e il bambino, Giuliano Ladolfi Editore, Borgomanero 2014.
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Nel ricordo di Ettore Masina
Nel ricordo di Ettore Masina denunciamo ancora una volta la criminale disumanita' del governo italiano che nega soccorso e accoglienza ai naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Nel ricordo di Ettore Masina esprimiamo ancora una volta pieno sostegno ai sindaci e a quanti hanno denunciato l'incostituzionalita' delle scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita' con il mostruoso "decreto sicurezza della razza".
Nel ricordo di Ettore Masina esprimiamo ancora una volta il sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Nel ricordo di Ettore Masina riaffermiamo ancora una volta il dovere di opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni; il dovere di impegnarsi in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Ettore Masina condividiamo gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinche' intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste.
Nel ricordo di Ettore Masina condividiamo l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, da padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone per un intervento che faccia cessare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

17. CHI E' CRIMINALE?

Quaranta naufraghi stremati, sopravvissuti ai lager libici, sono finalmente sbarcati nel porto sicuro di Lampedusa.
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Chi e' criminale, chi ha salvato loro la vita o il governo razzista e golpista che sta facendo di tutto perche' i naufraghi non siano salvati?
Chi e' criminale, chi ha salvato loro la vita o il governo razzista e golpista che sta facendo di tutto per perseguitare persone innocenti ed inermi?
Chi e' criminale, chi ha salvato loro la vita o il governo razzista e golpista che viola la Costituzione italiana e il diritto internazionale?
Chi e' criminale, chi ha salvato loro la vita o il governo razzista e golpista che nega i diritti umani di tutti gli esseri umani?
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

18. DELL'ALBERO E DELLA FORESTA. DIECI TESI SUL COSIDDETTO "CASO DELLA SEA-WATCH"

1. Il cosiddetto "caso della Sea-Watch" e' in realta' il caso del governo italiano razzista e golpista che omette di soccorrere i naufraghi e perseguita e sabota chi salva le vite nel Mediterraneo.
2. Perche' il nocciolo della questione e' il seguente: a milioni di esseri umani in fuga dall'orrore e dalla morte (ovvero in fuga dai disastri ambientali, dalla fame, dalle guerre e dalle dittature che nel Sud del mondo sono l'effettuale, cogente conseguenza di secoli di colonialismo, imperialismo e razzismo che culminano nella cosiddetta "globalizzazione" sotto il segno dell'universale rapina e del totalitario sfruttamento), i governi dei paesi plurisecolari ed attuali rapinatori negano il diritto a porsi in salvo giungendo in modo legale e sicuro nei luoghi in cui salvare la propria vita sia possibile.
3. Le leggi di pressoche' tutti gli stati europei - cosi' come i trattati internazionali da pressoche' tutti i paesi europei sottoscritti - riconoscono il diritto d'asilo, ma nella realta' esso viene ampiamente negato semplicemente impedendo a chi ne ha diritto di poter giungere in modo legale e sicuro nei paesi in cui di quel diritto concretamente usufruire.
4. Cosicche' a chi e' in disperata fuga dall'orrore e dalla morte non resta nella generalita' dei casi che un'unica possibilita' di salvezza: porsi volontariamente tra gli artigli delle mafie schiaviste dei trafficanti cui l'Europa ha appaltato il trasporto degli esseri umani bisognosi di asilo.
5. Di qui la tragica odissea attraverso gli orrori ed i lager, e nell'ultimo tratto lungo la via della fuga le mafie schiaviste, che hanno gia' sfruttato le loro vittime fino all'estremo, sovente le mettono in mare esponendole all'ultimo e supremo rischio: la morte per annegamento; i governi europei lo sanno e potrebbero agevolmente intervenire per salvare tutte le vittime, ma nella generalita' dei casi decidono di lasciarle morire anziche' soccorrerle.
6. I soccorritori volontari contrastano questa strage andando nel Mediterraneo a salvare le vite dei naufraghi che i governi europei lascerebbero morire annegati.
7. Il governo razzista e golpista italiano, complice degli altri governi europei nel crimine comune, aggiunge a tutto cio' una diretta persecuzione e un concreto sabotaggio delle navi dei soccorritori volontari che salvano le vittime che i governi europei preferirebbero lasciar morire.
8. Cosa dovrebbe fare il governo italiano se fosse fedele agli articoli 2, 3 e 10 della Costituzione della Repubblica italiana? Dovrebbe soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga dalla fame e dalla guerra, dall'orrore e dalla morte, dalla schiavitu' e dai lager; dovrebbe non solo sostenere ed onorare i soccorritori volontari ma aprire canali legali e sicuri per consentire di giungere in salvo in Italia e in Europa a tutti gli esseri umani in fuga dall'orrore e dalla morte (ripetiamolo: tutti); dovrebbe promuovere una politica internazionale di cessazione della rapina e di restituzione di quanto il Nord del mondo lungo mezzo millennio ha rapinato al Sud; e dovrebbe ovviamente abrogare tutte le misure di persecuzione razzista e di vero e proprio apartheid nel nostro paese, dovrebbe contrastare la schiavitu' che invece attualmente sta favoreggiando, e dovrebbe riconoscere i diritti umani di tutti gli esseri umani cominciando col riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.
9. E per non omettere nulla: primo, non esistono "clandestini", ma solo persone private dei diritti inerenti alla loro qualita' di esseri umani; secondo, la distinzione tra "profughi politici" e "migranti economici" tende ad essere sempre piu' un mero esercizio di retorica: e' evidente che vi sono persone che subiscono minacce dirette alla loro esistenza e che occorre soccorrere con particolare urgenza, ma e' altrettanto evidente che la generalita' delle persone in condizione di estrema poverta' nei paesi le cui popolazioni stanno subendo nelle forme piu' devastanti l'ingiustizia sociale planetaria e la planetaria catastrofe ambientale provocate dai poteri economici, politici e militari dominanti hanno anch'esse pieno diritto ad essere soccorse.
10. Poi, naturalmente, che la magistratura svolga il suo compito (ed il primo suo compito dovrebbe essere perseguire penalmente i crimini contro l'umanita' e l'incessante attentato alla Costituzione che il governo razzista e golpista ha reiteratamente commesso e continua a commettere da un anno a  questa parte); che l'organo legislativo faccia il suo dovere: revocando tutte le misure naziste imposte dal governo razzista e golpista, a cominciare dalle scellerate misure contenute nell'incostituzionale "decreto sicurezza della razza"; e che l'esecutivo razzista e golpista faccia la prima cosa giusta dal suo insediamento: dimettendosi. E finche' tutto cio' non avvenga il popolo italiano insorga nonviolentemente affinche' sia ripristinata la piena vigenza della Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista; affinche' sia ripristinata la piena vigenza della legalita' che salva le vite; affinche' sia ripristinato il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 336 del 24 ottobre 2019
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