[Nonviolenza] Archivi. 315



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 315 del 2 ottobre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di marzo 2019 (parte terza)
2. Quattordici voci contro l'ergastolo
3. In ricordo di Marianella Garcia, nel XXXVI anniversario della morte
4. Perche' l'Unione Europea non interviene nei confronti di un governo che commette crimini contro l'umanita'? Una lettera aperta al Presidente della Commissione Europea
5. La nuova legge sul "legittimo omicidio"
6. Ausonio de Littori: Un'opinione tecnica e spassionata sulle bombe italiane che fanno strage in Yemen
7. Una cosa buona
8. Oggi
9. Proposta di lettera al Presidente della Commissione Europea (con bozza di testo e indirizzi utili)
10. Cessare di uccidere
11. Difendere il mondo vivente
12. Gaudenzio Popoloni: Contribbuto curturale ar dibbattito su le cose bbone fatte dar duce
13. "Diritti umani, ecologia, nonviolenza". Un incontro di studio a Viterbo

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2019 (PARTE TERZA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2019.

2. QUATTORDICI VOCI CONTRO L'ERGASTOLO

Riproponiamo qui alcuni interventi per l'abolizione dell'ergastolo apparsi sul notiziario "La nonviolenza e' in cammino" nel mese di gennaio del 2019.
Abolire l'ergastolo. Adesso.

I. Benito D'Ippolito: Non mi uniro' giammai a chi non ha pieta'

Non mi uniro' giammai all'ebbra folla e ignobile
che alla forca inneggia e alle galere.

Non mi uniro' giammai a chi propugna
d'incarcerare per sempre una persona.

Non mi uniro' giammai a chi non ha pieta'
per le vittime alcuna e quindi e' pronto
ad aggiungere altro male al male.

Non mi uniro' giammai a chi adora
la violenza il dolore la morte.

Chiamo fascismo questo prosternarsi
alla violenza
chiamo fascismo questo prosternarsi
a chi soltanto e sempre vuole il male.

Io credo che umanita' significhi
opporsi sempre a tutte le uccisioni
salvare tutte le vite
soccorrere tutte le vittime
al male opporsi facendo il bene
non cedere mai alla violenza
ricordare la propria umanita'
agire sempre con misericordia
essere tu l'umanita' come dovrebbe essere.

* * *

II. Peppe Sini: Contro tutte le uccisioni, quindi anche contro l'ergastolo

Sono un essere pensante e in quanto tale sono contrario a tutte le uccisioni.
Riconosco ad ogni essere umano il diritto alla vita, ne consegue il dovere di non sopprimerla mai.
E proprio perche' sono contro tutte le uccisioni sono anche contrario all'ergastolo, che e' insieme abominevole tortura e pena di morte protratta nel tempo.
Chi e' a favore dell'ergastolo ragiona nello stesso modo di chi uccide: "mors tua, vita mea". E quindi ne condivide e ne avalla la barbarie.
Possa venire presto il tempo in cui ad ogni essere umano sia evidente che il primo dovere e' non uccidere mai, che il primo dovere e' salvare tutte le vite.
E possa venire prestissimo l'ora che nel nostro paese sia abolito l'ergastolo, sia finalmente rispettata la Costituzione repubblicana, sia finalmente rispettata l'umanita' di ogni essere umano.

* * *

III. Severino Vardacampi: L'ergastolo e' un crimine contro l'umanita'

Cosi' come la pena di morte, l'ergastolo e' un crimine contro l'umanita'.
Esso infatti condanna una persona alla segregazione a vita in attesa della morte: e' quindi una incessante tortura, e per cosi' dire una pena di morte differita nel tempo ma sempre incombente senza scampo.
La pena dell'ergastolo implica la disumanizzazione di una persona, essendo ad ogni persona costitutivamente inerente la speranza di liberta', la possibilita' di modificare la propria condizione, l'aspirazione a un futuro degno di essere vissuto, il progetto e la prospettiva dell'incontro col volto altrui e di una felicita' condivisa.
L'ergastolo e' un crimine contro l'umanita'.
Abolire l'ergastolo e' il passo necessariamente conseguente all'abolizione della pena di morte e della tortura.
Abolire l'ergastolo e' l'impegno cui e' chiamata ogni persona che pensa che ogni essere umano abbia diritto alla vita.
Abolire l'ergastolo e' l'impegno cui e' chiamata ogni persona che pensa che occorre opporsi a tutte le uccisioni.
Abolire l'ergastolo e' l'impegno cui e' chiamata ogni persona che pensa che salvare le vite sia il primo dovere.
Chi condivide queste opinioni faccia circolare questo appello.
Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

IV. Luciano Bonfrate: Abolire l'ergastolo perche' incostituzionale

Se si rispetta la Costituzione della Repubblica italiana, l'ergastolo va abolito perche' incostituzionale.
All'articolo 27 comma 2 la Costituzione dichiara che: "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanita' e devono tendere alla rieducazione del condannato".
La condanna all'ergastolo e' una lunga tortura, ovvero un trattamento contrario al senso di umanita'.
L'ergastolo e' quindi incostituzionale.
La condanna all'ergastolo e' l'oppposto di un "tendere alla rieducazione".
L'ergastolo e' quindi incostituzionale.
All'articolo 27 comma 3 la Costituzione dichiara che: "Non e' ammessa la pena di morte".
La condanna all'ergastolo e' di fatto una condanna a morte soltanto differita e senza speranza alcuna di revoca e salvezza.
L'ergastolo e' quindi incostituzionale.
Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

V. Osvaldo Caffianchi: Una pena che non ha fine e' una pena disumana

Una pena che non ha fine e' una pena disumana.
La giustizia non puo' essere disumana.
Il diritto non puo' essere disumano.
Una pena legittima non puo' essere disumana.
In quanto pena senza fine, quindi disumana, l'ergastolo non e' una pena legittima.
In quanto pena senza fine, quindi disumana, l'ergastolo non e' uno strumento di diritto.
In quanto pena senza fine, quindi disumana, l'ergastolo non e' un atto di giustizia.
Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

VI. Geremia Cattristi: Alzi la mano

Chi e' contrario alla tortura alzi la mano.
L'ergastolo non e' forse una tortura?
Abolire l'ergastolo. Adesso.
*
Chi e' contrario ad uccidere alzi la mano.
L'ergastolo non e' forse un'uccisione lenta e inesorabile?
Abolire l'ergastolo. Adesso.
*
Chi e' contrario a tenere un essere vivente rinchiuso in una gabbia per tutta la vita alzi la mano.
L'ergastolo non e' tenere un essere umano rinchiuso in una gabbia per tutta la vita?
Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

VII. Crispino Scotolatori: La parola mostruosa

Un essere umano uscira' dalla cella solo da cadavere.
Il solo dire, il solo pensare questa frase, dovrebbe sgomentare ogni persona.
Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

VIII. Nello Scardani: Disumanita'

Che una persona possa essere condannata a una pena infinita, a una pena perpetua, non eccede i limiti dell'umanita'?
Che una persona debba per sempre restar segregata finche' non sopravvenga la morte, non e' una evidente disumanita'?
Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

IX. Burbanzio Malvolenti: Ergo

Ogni pena legittima si oppone alla disumanita'.
L'ergastolo e' una pena palesemente disumana.
L'ergastolo non puo' quindi essere una pena legittima.
Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

X. Omero Delli Storti: La stessa voce

La stessa voce che mi dice nel cuore "Non uccidere" mi dice anche "Non tener prigioniera una persona fino alla morte".
Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

XI. Giobatta Corinzi: La formula

Un'agonia senza speranza, una pena senza scampo, "finche' morte non sopraggiunga".
Questa e' la formula dell'ergastolo.
Come dell'impiccagione, come della crocifissione.
Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

XII. Ricciardo Aloisi: Un'attesa disperata della morte

Questo significa l'ergastolo:
che fino alla morte sarai sempre prigioniero
che tutti i tuoi giorni saranno solamente
un'attesa disperata della morte.

Ma una persona di questo consiste:
dei suoi inalienabili diritti
del suo incessante aprirsi e divenire
della costitutiva liberta'
dell'infinita possibilita' di bene
ad ogni essere umano inerenti
e chi per sempre a una persona toglie
tutti quei beni che ne fanno una persona
quella presenza umana l'ha gia' uccisa.

Una vita che non sia altro che attesa della morte
non e' una vita degna di esseri umani
e' soltanto un'infinita sofferenza
privata di ogni bene e che soltanto muore.

L'ergastolo e' l'imperio degli orchi e dei vampiri.
L'ergastolo e' la morte col contagocce data
per la sadica gioia di chi la morte adora.
L'ergastolo e' un crimine contro l'umanita'.

Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

XIII. Matteo Renato Dabascio: Giustizia e' contrastare il male con il bene

Aggiungere male a male, dolore a dolore, tortura a tortura, non puo' essere giustizia.
Giustizia e' contrastare il male con il bene, opporre al dolore la solidarieta' e la guarigione, spegnere l'incendio della rabbia e prosciugare la palude della violenza, abolire la tortura.
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Privare per sempre un essere umano della liberta' e' privarlo della sua stessa umanita'.
Ogni pena legittima ha come fine il ritorno della e alla liberta'.
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Ogni crimine e' negazione della dignita' umana della vittima.
Ogni pena legittima si oppone alla negazione della dignita' umana, si oppone alla soppressione dell'umanita', si propone la reintegrazione della e nell'umanita'.
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Abolire l'ergastolo. Adesso.

* * *

XIV. Omero Caiami Persichi: Noi che vogliamo essere e restare umani

Noi che vogliamo essere e restare umani
noi che ci opponiamo a tutte le uccisioni
noi dichiariamo che l'ergastolo e' un delitto
e quindi che deve essere abolito.

Essendo proprio dell'umanita'
di ogni persona umana
capire cambiare migliorare
pentirsi del male fatto
riparare per quanto possibile ad esso
ritrovare se stessa nel volto altrui
scegliere il bene
l'ergastolo che tutto questo impedisce
nega l'umanita' dell'umanita'.

Come e' un delitto la pena di morte
che una persona uccide d'un sol colpo
l'ergastolo che inesorabilmente
lentamente uccide una persona
soffocandola senza via di scampo
annientandola senza speranza alcuna
e' ugualmente un uccidere e' ugualmente
un delitto.

Un delitto inammissibile come tutte le uccisioni
un delitto inammissibile come tutte le stragi
un delitto inammissibile come tutte le guerre
un delitto contro l'intera umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere.

Abolire l'ergastolo. Adesso.

3. IN RICORDO DI MARIANELLA GARCIA, NEL XXXVI ANNIVERSARIO DELLA MORTE

La mattina di mercoledi' 13 marzo 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' tenuto un incontro di commemorazione di Marianella Garcia Villas, nel XXXVI anniversario della morte della martire nonviolenta salvadoregna, maestra e testimone dell'amore per l'umanita', dell'impegno in difesa delle oppresse e degli oppressi, della nonviolenza in cammino.
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Marianella Garcia Villas, nata a San Salvador il 7 agosto 1948, attivista per i diritti umani salvadoregna, collaboratrice di monsignor Romero, amica della nonviolenza, "avvocato dei poveri, compagna degli oppressi, voce degli scomparsi", fu assassinata il 13 marzo del 1983 dai soldati del regime. La sua vita e' narrata nel bel libro (ampiamente basato sulla registrazione di conversazioni con lei svoltesi nel 1981 e nel 1982) di Raniero La Valle e Linda Bimbi, Marianella e i suoi fratelli, Feltrinelli, Milano 1983, Icone, Roma 2007; cfr. anche il piu' recente testo di Anselmo Palini, Marianella Garcia Villas, Ave, Roma 2014.
*
Alle persone partecipanti all'incontro sono stati messi a disposizione tre testi commemorativi apparsi negli scorsi anni sul notiziario "La nonviolenza e' in cammino", testi che di seguito si riproducono.

I. Una canzone per Marianella Garcia

Ay Marianella, Marianella Garcia
potevi fare la vita dei signori
i tuoi buoni studi, il tuo seggio in parlamento
ma tu scegliesti di stare con noi poveri.
Ay Marianella che pioggia di sangue.

Era Marianella sorella di noi morti
perche' amava la vita e che la vita
fosse degna di essere vissuta.
Ay Marianella si spensero le stelle.

Era intrepida e vestita di umilta'
sapeva che i fascisti la cercavano
e ti raggiunse la furia dei fascisti.
Ay Marianella la furia dei fascisti.

Parlava la lingua dei contadini e degli angeli
sapeva le parole che guariscono
parole di luce e di pane.
Ay Marianella la terra nera e rossa.

Sapeva tutte le cose e anche le cose
che tutti sanno e e' difficile dire
e lei le diceva con voce di uccellino.
Ay Marianella che fredda e' la notte.

Ti ammazzarono come hanno ammazzato
i morti che cercavi e che il tuo sguardo
resuscitava nel cuore del popolo.
Ay Marianella che pianto infinito.

Cosi' dura e' la nostra dura vita
che anche nella gioia noi piangiamo
ma mentre ti piangiamo ricordiamo
con gioia che sei stata e resti viva.
Ay Marianella, Marianella Garcia.

*

II. Marianella Garcia, o della giustizia

Salvare anche i morti
restituir loro il volto,
allo scempio compiuto dai carnefici
opporre infinita la pieta'.

E cosi' salvare coloro che verranno
dalla ripetizione incessante dell'orrore,
cosi' salvare l'umanita' presente,
cosi' rendere bene per male.

*

III. Un epicedio per Marianella Garcia

Prendersi cura degli assassinati
restituirne il volto e la memoria
alla realta', l'umanita', la storia.
Nel coro ora e' dei giusti e dei beati.

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Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia hanno condiviso l'appello affinche' il 15 marzo sia una giornata d'impegno corale dell'umanita' intera per la difesa della biosfera.
Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia hanno condiviso l'appello affinche' l'Italia finalmente sottoscriva e ratifichi il trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari.
Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia hanno condiviso l'appello affinche' l'Italia cessi di produrre e fornire agli assassini le armi che oggi fanno strage in Yemen.
Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia hanno condiviso l'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed affinche' sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia hanno condiviso l'appello a scrivere alle senatrici ed ai senatori affinche' il 20 marzo autorizzino la magistratura a procedere nei confronti dei governanti razzisti che hanno commesso - oltre ad altri crimini contro l'umanita' ed attentato alla Costituzione - il reato di sequestro di persona aggravato.
Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia hanno condiviso l'appello al Presidente della Regione Lazio affinche' anche la Regione Lazio presenti ricorso alla Corte costituzionale contro le misure razziste, disumane, criminali e criminogene contenute nell'abominevole "decreto sicurezza della razza".
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Nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia denunciamo ancora una volta i crimini commessi dal governo italiano.
I. Il governo italiano da mesi e tuttora commette l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
II. addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte; e non e' chi non veda come con tale agire il governo italiano si renda e si riveli pertanto effettuale complice delle mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani, effettuale complice della riduzione in schiavitu' delle loro vittime, effettuale complice delle violenze e torture loro inflitte;
III. come anche i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato, il cosiddetto "decreto sicurezza" imposto dal governo italiano reca misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
IV. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso;
V. nel commettere e per commettere i crimini razzisti il governo non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana cui tutti i ministri hanno giurato fedelta' all'atto di assumere il loro incarico.
A questi crimini ogni persona di volonta' buona ha il dovere di opporsi, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della legalita' che salva le vite.
*
Nel ricordo e alla scuola di Marianella Garcia proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, in difesa dell'intero mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Pace, giustizia, condivisione.
Solo il bene puo' sconfiggere il male.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

4. PERCHE' L'UNIONE EUROPEA NON INTERVIENE NEI CONFRONTI DI UN GOVERNO CHE COMMETTE CRIMINI CONTRO L'UMANITA'? UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Egregio Presidente della Commissione Europea,
perche' l'Unione Europea non interviene nei confronti di un governo che commette crimini contro l'umanita'?
*
Da molti mesi il governo italiano commette l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Perche' l'Unione Europea non interviene nei confronti di un governo che commette crimini contro l'umanita'?
*
Addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Perche' l'Unione Europea non interviene nei confronti di un governo che commette crimini contro l'umanita'?
*
Con il cosiddetto "decreto sicurezza della razza" il governo italiano ha imposto mostruose misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la stessa Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid".
Perche' l'Unione Europea non interviene nei confronti di un governo che commette crimini contro l'umanita'?
*
Gli effettuali despoti del governo italiano persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Perche' l'Unione Europea non interviene nei confronti di un governo che commette crimini contro l'umanita'?
*
Nel commettere e per commettere i summenzionati crimini razzisti il governo italiano non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana cui tutti i ministri hanno giurato fedelta' all'atto di assumere il loro incarico, e cosi' s'adopera ad inabissare l'Italia nell'anomia.
Perche' l'Unione Europea non interviene nei confronti di un governo che commette crimini contro l'umanita'?
*
La magistratura italiana ha chiesto al Senato italiano l'autorizzazione a procedere nei confronti dell'effettuale "dominus" del governo per il delitto di "sequestro di persona aggravato" di cui e' reo confesso; il Senato dovra' pronunciarsi il 20 marzo, ma le forze politiche della destra antidemocratica cui fa capo la maggioranza dei senatori hanno gia' dichiarato la volonta' di negare alla magistratura l'autorizzazione, la volonta' di impedire alla giustizia di fare il suo corso, la volonta' di garantire impunita' a un governo reo finanche del flagrante delitto di "sequestro di persona aggravato".
Perche' l'Unione Europea non interviene nei confronti di un governo che commette crimini contro l'umanita'?
*
Lo ripeto una volta ancora: perche' l'Unione Europea non interviene nei confronti di un governo che commette crimini contro l'umanita'?
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 13 marzo 2019

5. LA NUOVA LEGGE SUL "LEGITTIMO OMICIDIO"

La nuova legge che il parlamento di questo antico e nobile reame si appresta a varare, dopo il prestigioso "decreto sicurezza della razza", e' la legge istitutiva del "legittimo omicidio".
Essa stabilisce che uccidere non e' poi una gran cosa, se chi lo fa qualcosa possiede.
Essa stabilisce che uccidere non e' una colpa, se chi lo fa si sentiva turbato.
Essa stabilisce che chi ammazza cinque poveri vince un viaggio premio alle Maldive.

6. AUSONIO DE LITTORI: UN'OPINIONE TECNICA E SPASSIONATA SULLE BOMBE ITALIANE CHE FANNO STRAGE IN YEMEN

Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
uccidono esseri umani, d'accordo
ma e' gente lontana, e poi chi la conosce.

Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
uomini donne e bambini ammazzano
ma tanto chissa' che vita facevano.

Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
forse non sono una gran bella cosa
ma il mercato ha i suoi diritti e le sue regole.

Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
se proprio v'infastidiscono
potete sempre cambiare canale e vedere un bel film
questo e' un paese libero e civile.

7. UNA COSA BUONA

E' una cosa buona lo sciopero per il clima del 15 marzo.
E merito sia dato alle studentesse e agli studenti che lo hanno promosso.
Subito un programma costruttivo di difesa del mondo vivente.
Subito una politica adeguata di protezione della natura e di risanamento ambientale.
Pace, giustizia sociale, difesa dei diritti umani e dell'intero mondo vivente, condivisione del bene dei beni: costituiscono un unico, necessario, urgente impegno cui l'umanita' intera e' chiamata.
Senza difesa della biosfera non vi e' salvezza per l'umanita'.

8. OGGI

Si svolge oggi lo sciopero globale degli studenti per il clima.
Difendere l'intero mondo vivente.
Salvare l'umanita' dalla catastrofe.
La nonviolenza e' in cammino.

9. PROPOSTA DI LETTERA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA (CON BOZZA DI TESTO E INDIRIZZI UTILI)

Carissime e carissimi,
vorremmo pregarvi di scrivere al Presidente della Commissione Europea per sollecitare che l'Unione Europea intervenga nei confronti del governo italiano in relazione ai crimini razzisti che ha commesso e continua a commettere.
Di seguito una bozza di testo e un elenco di indirizzi.
*
Bozza di testo
Egregio Presidente della Commissione Europea,
da molti mesi il governo italiano commette il delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Con il cosiddetto "decreto sicurezza" il governo italiano ha imposto misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la stessa Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid".
Ministri del governo italiano persistono in una propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Nel commettere e per commettere i summenzionati crimini razzisti il governo italiano non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana.
La magistratura italiana ha chiesto al Senato italiano l'autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro dell'Interno per il delitto di "sequestro di persona aggravato" di cui e' reo confesso; il Senato dovra' pronunciarsi il 20 marzo, ma le forze politiche della destra antidemocratica cui fa capo la maggioranza dei senatori hanno gia' dichiarato la volonta' di negare alla magistratura l'autorizzazione, la volonta' di impedire alla giustizia di fare il suo corso, la volonta' di garantire impunita' a un governo reo finanche del flagrante delitto di "sequestro di persona aggravato".
Questo e' cio' che accade in un paese dell'Unione Europea.
Chiediamo che l'Unione Europea intervenga nei confronti di un governo che commette flagranti crimini razzisti; chiediamo che l'Unione Europea intervenga in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti.
Firma, luogo e data, recapito postale, telefonico ed e-mail del mittente
*
Alcuni indirizzi utili
(...)

10. CESSARE DI UCCIDERE

Nel giorno in cui ragazze e ragazzi in tutto il mondo chiamano l'umanita' ad unirsi per la salvezza comune, vi e' ancora chi commette stragi.
In Nuova Zelanda, in Yemen, in tante altre parti del mondo.
Si aprano finalmente gli occhi e i cuori: si riconosca che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
*
Cessare di uccidere.
Salvare le vite.
E' il primo dovere.

11. DIFENDERE IL MONDO VIVENTE

Sia ascoltato l'appello che milioni di giovani oggi con lo sciopero studentesco globale rivolgono all'umanita' intera.
Cessi l'avvelenamento, la devastazione, la distruzione della biosfera.
Si fermi il suicidio dell'umanita'.

12. GAUDENZIO POPOLONI: CONTRIBBUTO CURTURALE AR DIBBATTITO SU LE COSE BBONE FATTE DAR DUCE

Che 'r duce ha ffatto cose bbone e' vvero
presempio la difesa de la razza
presempio la conquista de l'impero
e ssi cc'e' quarche fregno che sse 'ncazza

vor di' cch'e' 'n communista o 'n muso nero
e ttocca da curallo co' la mazza
finche' non rinzavisce cor penziero
o j'appozzamo 'r grugno nde la tazza

der cesso finche' 'npara a esse itajano
e a rriconoscia che 'r fascismo e' bello
e ccia' rraggione 'Ntogno de Tajano

e ppe' cchi propio ade' sanza ciarvello
e vvole da' ffastidio a tutto spiano
allora ggiu' cor zanto manganello.

13. "DIRITTI UMANI, ECOLOGIA, NONVIOLENZA". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

Nella giornata dello sciopero globale dei giovani per il clima, si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 15 marzo 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" un incontro di studio sul tema: "Diritti umani, ecologia, nonviolenza".
*
Un minuto di silenzio per le vittime delle stragi
L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime delle stragi avvenute oggi in Nuova Zelanda.
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Un discorso di Greta Thunberg
Subito dopo e' stato letto il discorso tenuto lo scorso dicembre a Katowice da Greta Thunberg alla XXIV Conferenza sul Clima (Cop24).
Di seguito ne riproduciamo la traduzione integrale.
"Il mio nome e' Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Parlo per conto di Climate Justice Now. Molte persone dicono che la Svezia e' solo un piccolo Paese e non importa quel che facciamo. Ma ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. E se alcuni ragazzi ottengono attenzione mediatica internazionale solo perche' non vanno a scuola per protesta, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente.
Ma per fare cio' dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto questo possa risultare scomodo. Voi parlate solo di una infinita crescita della green economy, perche' avete troppa paura di essere impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino, anche quando l'unica cosa sensata da fare e' tirare il freno di emergenza. Non siete abbastanza maturi per dire le cose come stanno, anche questo fardello lo lasciate a noi bambini.
A me, invece, non importa di risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e del pianeta. La civilta' viene sacrificata per dare la possibilita' a una piccola cerchia di persone di continuare ad accumulare un'enorme quantita' di profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per far si' che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. E' la sofferenza di molti a garantire il benessere a pochi.
Nel 2078 festeggero' il mio settantacinquesimo compleanno. Se avro' dei bambini probabilmente passeranno quel giorno con me e forse mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa ma gli state rubando il futuro proprio davanti ai loro occhi. Finche' non vi concentrerete su cosa deve essere fatto anziche' su cosa sia politicamente meglio fare, non c'e' alcuna speranza.
Non possiamo risolvere una crisi se non la trattiamo come tale: dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra e dobbiamo focalizzarci sull'uguaglianza. E se le soluzioni sono impossibili da trovare all'interno di questo sistema significa che dobbiamo cambiare il sistema. Non siamo venuti qui per pregare i leader di occuparsene. Ci avete ignorato in passato e continuerete a farlo. Siete rimasti senza scuse e noi siamo rimasti senza piu' tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no.
Il vero potere appartiene al popolo. Grazie".
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Due testi utili
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune pagine del volume "Il bene comune della Terra" dell'illustre scienziata indiana ecologista, femminista e nonviolenta Vandana Siva e dell'enciclica "Laudato si'" di papa Bergoglio.
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Una breve notizia su Vandana Shiva
Vandana Shiva, scienziata e filosofa indiana, direttrice di importanti istituti di ricerca e docente nelle istituzioni universitarie delle Nazioni Unite, impegnata non solo come studiosa ma anche come militante nella difesa dell'ambiente e delle culture native, e' oggi tra i principali punti di riferimento dei movimenti ecologisti, femministi, nonviolenti, di liberazione dei popoli, di opposizione a modelli di sviluppo oppressivi e distruttivi, e di denuncia di operazioni e programmi scientifico-industriali dagli esiti pericolosissimi.
Tra le opere di Vandana Shiva: Sopravvivere allo sviluppo, Isedi, Torino 1990; Monocolture della mente, Bollati Boringhieri, Torino 1995; Biopirateria, Cuen, Napoli 1999, 2001; Vacche sacre e mucche pazze, DeriveApprodi, Roma 2001; Terra madre, Utet, Torino 2002 (edizione riveduta di Sopravvivere allo sviluppo); Il mondo sotto brevetto, Feltrinelli, Milano 2002; Le guerre dell'acqua, Feltrinelli, Milano 2003; Le nuove guerre della globalizzazione, Utet, Torino 2005; Il bene comune della Terra, Feltrinelli, Milano 2006; India spezzata, Il Saggiatore, Milano 2008; Dalla parte degli ultimi, Slow Food, 2008; Ritorno alla terra, Fazi, Roma 2009; Campi di battaglia, Edizioni Ambiente, Milano 2009; Semi del suicidio, Odradek, Roma 2009; Fare pace con la Terra, Feltrinelli, Milano 2012; Storia dei semi, Feltrinelli, Milano 2013; Chi nutrira' il mondo? Manifesto per il cibo del terzo millennio, Feltrinelli, Milano 2015; Il mondo del cibo sotto brevetto, Feltrinelli, Milano 2015.
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I "Principi costitutivi di una democrazia della comunita' terrena" di Vandana Shiva
In particolare di Vandana Shiva e' stato letto e commentato il seguente breve testo dal titolo "Principi costitutivi di una democrazia della comunita' terrena", alle pp. 16-19 del libro di Vandana Shiva, Il bene comune della Terra, Feltrinelli, Milano 2006.
1. Tutte le specie, tutti gli esseri umani e tutte le culture possiedono un valore intrinseco.
Tutti gli esseri viventi sono soggetti dotati di intelligenza, integrita' e di un'identita' individuale. Non possono essere ridotti al ruolo di proprieta' privata, di oggetti manipolabili, di materie prime da sfruttare o di rifiuti eliminabili. Nessun essere umano ha il diritto di possedere altre specie, altri individui, o di impadronirsi dei saperi di altre culture attraverso brevetti o altri diritti sulla proprieta' intellettuale.
2. La comunita' terrena promuove la convivenza democratica di tutte le forme di vita.
Siamo membri di un'unica famiglia terrena, uniti gli uni agli altri dalla fragile ragnatela della vita del pianeta. Pertanto e' nostro dovere assumere dei comportamenti che non compromettano l'equilibrio ecologico della Terra, nonche' i diritti fondamentali e la sopravvivenza delle altre specie e di tutta l'umanita'. Nessun essere umano ha il diritto di invadere lo spazio ecologico di altre specie o di altri individui, ne' di trattarli con crudelta' e violenza.
3. Le diversita' biologiche e culturali devono essere difese.
Le diversita' biologiche e culturali hanno un valore intrinseco che deve essere riconosciuto. Le diversita' biologiche sono fonti di ricchezza materiale e culturale che pongono le basi per la sostenibilita'. Le differenze culturali sono portatrici di pace. Tutti gli esseri umani hanno il dovere di difendere tali diversita'.
4. Tutti gli esseri viventi hanno il diritto naturale di provvedere al loro sostentamento.
Tutti i membri della comunita' terrena, inclusi gli esseri umani, hanno il diritto di provvedere al loro sostentamento: hanno diritto al cibo e all'acqua, a un ambiente sicuro e pulito, alla conservazione del loro spazio ecologico. Le risorse vitali necessarie per il sostentamento non possono essere privatizzate. Il diritto al sostentamento e' un diritto naturale perche' equivale al diritto alla vita. E' un diritto che non puo' essere accordato o negato da una nazione o da una multinazionale. Nessun paese e nessuna multinazionale ha il diritto di vanificare o compromettere questo genere di diritto, o di privatizzare le risorse comuni necessarie alla vita.
5. La democrazia della comunita' terrena si fonda su economie che apportano la vita e su modelli di sviluppo democratici.
La realizzazione di una democrazia della comunita' terrena presuppone una gestione democratica dell'economia, dei piani di sviluppo che proteggano gli ecosistemi e la loro integrita', provvedano alle esigenze di base di tutti gli esseri umani e assicurino loro un ambiente di vita sostenibile. Una concezione democratica dell'economia non prevede l'esistenza di individui, specie o culture eliminabili. L'economia della comunita' terrena e' un'economia che apporta nutrimento alla vita. I suoi modelli sono sempre sostenibili, differenziati, pluralistici, elaborati dai membri della comunita' stessa al fine di proteggere la natura e gli esseri umani e operare per il bene comune.
6. Le economie che apportano la vita si fondano sulle economie locali.
Il miglior modo di provvedere con efficienza, attenzione e creativita' alla conservazione delle risorse terrene e alla creazione di condizioni di vita soddisfacenti e sostenibili e' quello di operare all'interno delle realta' locali. Localizzare l'economia deve diventare un imperativo ecologico e sociale. Si dovrebbero importare ed esportare soltanto i beni e i servizi che non possono essere prodotti localmente, adoperando le risorse e le conoscenze del luogo. Una democrazia della comunita' terrena si fonda su delle economie locali estremamente vitali, che sostengono le economie nazionali e globali. Un'economia globale democratica non distrugge e non danneggia le economie locali, non trasforma le persone in rifiuti eliminabili. Le economie che sostengono la vita rispettano la creativita' di tutti gli esseri umani e producono contesti in grado di valorizzare al massimo le diverse competenze e capacita'. Le economie che apportano la vita sono differenziate e decentralizzate.
7. La democrazia della comunita' terrena e' una democrazia che tutela la vita.
Una democrazia che tutela la vita si fonda sul rispetto democratico di ogni forma vivente e su un comportamento democratico da adottare gia' a partire dalla quotidianita'. Ogni soggetto coinvolto ha il diritto di partecipare alle decisioni da prendere in merito al cibo, all'acqua, alla sanita' e all'istruzione. Una democrazia che tutela la vita cresce dal basso verso l'alto, al pari di un albero. La democrazia della comunita' terrena si fonda sulle democrazie locali, lasciando che le singole comunita' costituite nel rispetto delle differenze e delle responsabilita' ecologiche e sociali abbiano pieni poteri decisionali riguardo all'ambiente, alle risorse naturali, al sostentamento e al benessere dei loro membri. Il potere viene delegato ai livelli esecutivi piu' alti applicando il principio della sussidiarieta'. La democrazia della comunita' terrena si fonda sull'autoregolamentazione e sull'autogoverno.
8. La democrazia della comunita' terrena si fonda su culture che valorizzano la vita.
Le culture che valorizzano la vita promuovono la pace e creano degli spazi di liberta' per consentire il culto di religioni diverse e l'espressione di diverse fedi e identita'. Tali culture lasciano che le differenze culturali si sviluppino proprio a partire dalla nostra umanita' e dai nostri comuni diritti in quanto membri della comunita' terrena.
9. Le culture che valorizzano la vita promuovono lo sviluppo della vita stessa.
Le culture che valorizzano la vita si fondano sul riconoscimento della dignita' e sul rispetto di ogni forma di vita, degli uomini e delle donne di ogni provenienza e cultura, delle generazioni presenti e di quelle future.
Sono culture ecologiche che non producono stili di vita distruttivi o improntati al consumismo, basati sulla sovrapproduzione, sullo spreco o sullo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali. Le culture che valorizzano la vita sono molteplici, ma ispirate da un comune rispetto per il vivente. Riconoscono la compresenza di identita' diverse che condividono lo spazio comune della comunita' locale e danno voce a un sentimento di appartenenza che correla i singoli individui alla terra e a tutte le forme di vita.
10. La democrazia della comunita' terrena promuove un sentimento di pace e solidarieta' universale.
La democrazia della comunita' terrena unisce tutti i popoli e i singoli individui sostenendo valori quali la cooperazione e l'impegno disinteressato, anziche' separarli attraverso la competizione, il conflitto, l'odio e il terrore. In alternativa a un mondo fondato sull'avidita', sulla diseguaglianza e sul consumismo sfrenato, questa democrazia si propone di globalizzare la solidarieta', la giustizia e la sostenibilita'.
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Il testo della "Laudato si'" disponibile nella rete telematica
Il testo integrale dell'enciclica "Laudato si'" di papa Bergoglio e' disponibile nella rete telematica nel sito che riporta tutti gli interventi del papa: w2.vatican.va/content/francesco
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Alcuni appelli condivisi dalle persone partecipanti all'incontro
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello affinche' l'Italia finalmente sottoscriva e ratifichi il trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari.
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello affinche' l'Italia cessi di produrre e fornire agli assassini le armi che oggi fanno strage in Yemen.
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed affinche' sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello a scrivere alle senatrici ed ai senatori affinche' il 20 marzo autorizzino la magistratura a procedere nei confronti dei governanti razzisti che hanno commesso - oltre ad altri crimini contro l'umanita' ed attentato alla Costituzione - il reato di sequestro di persona aggravato.
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello al Presidente della Regione Lazio affinche' anche la Regione Lazio presenti ricorso alla Corte costituzionale contro le misure razziste, disumane, criminali e criminogene contenute nell'abominevole "decreto sicurezza della razza".
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello all'Unione Europea affinche' intervenga per contrastare i crimni razzisti commessi dal governo italiano.
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Ancora una denuncia dei crimini razzisti commessi dal governo italiano
Le persone partecipanti all'incontro denunciano ancora una volta i crimini commessi dal governo italiano.
I. Il governo italiano da mesi e tuttora commette l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
II. addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte; e non e' chi non veda come con tale agire il governo italiano si renda e si riveli pertanto effettuale complice delle mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani, effettuale complice della riduzione in schiavitu' delle loro vittime, effettuale complice delle violenze e torture loro inflitte;
III. come anche i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato, il cosiddetto "decreto sicurezza" imposto dal governo italiano reca misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
IV. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso;
V. nel commettere e per commettere i crimini razzisti il governo non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana cui tutti i ministri hanno giurato fedelta' all'atto di assumere il loro incarico.
A questi crimini ogni persona di volonta' buona ha il dovere di opporsi, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della legalita' che salva le vite.
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Un invito conclusivo
Le persone partecipanti all'incontro invitano a proseguire nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, in difesa dell'intero mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 315 del 2 ottobre 2019
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