[Nonviolenza] "Domani e' la Giornata internazionale della nonviolenza". Un discorso il primo ottobre a Viterbo



"DOMANI E' LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA". UN DISCORSO IL PRIMO OTTOBRE A VITERBO

Martedi' primo ottobre 2019, nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo, nei pressi del Parco delle Querce, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, ha tenuto il discorso di cui di seguito si riporta una sintesi.
*
Si svolge domani in tutto il mondo la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi.
Verra' il tempo in cui sara' ritenuta una delle maggiori festivita' che l'intera umanita' unisce in un impegno comune per il bene di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente. Ma ancora non e' cosi'. Ancora troppe persone non si sono accorte della necessita' di porre fine ad ogni violenza, di concentrarsi tutte e tutti sul primo dovere comune: salvare tutte le vite umane, salvare l'intero mondo vivente, condividere il bene ed i beni.
Ma le persone che questa consapevolezza hanno acquisito sono sempre piu' numerose.
Le ragazze e i ragazzi che in questi giorni hanno manifestato in tutto il mondo in difesa della biosfera sono gia' la nonviolenza in cammino.
E sono la nonviolenza in cammino tutte le oppresse e gli oppressi che insorgono per la liberazione dell'umanita' intera. Certo, non basta subire oppressione perche' questo si tramuti in coscienza; e non basta neppure la stessa coscienza di oppressa ed oppresso perche' essa si tramuti in pensiero e azione di liberazione comune, di solidarieta' che ogni essere umano riconosca e raggiunga, di condivisione dei beni e del bene. Occorre la volonta' di agire, di essere bonta' in azione, di essere personalmente l'umanita' come dovrebbe essere; ed invece ancor oggi purtroppo anche molte persone di cuore buono assistono sconsolate e rassegnate alla barbarie dominante che ogni giorno sbrana e divora vite umane ed interi ecosistemi. Ed assistere sconsolati e rassegnati, e quindi inerti, e' gia' una forma di complicita' col male.
Come argomento' Guenther Anders, si puo' anche esser disperati, ma questo non esime dal dovere di lottare per il bene comune. La nonviolenza e' esattamente la lotta comune per il bene comune. E' la lotta contro tutte le violenze, le menzogne, le oppressioni.
*
La nonviolenza e' esattamente questo impegno a soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
La nonviolenza e' l'inveramento della regola aurea di ogni morale fondamentale: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
La nonviolenza e' la coerenza tra i mezzi e i fini nella lotta in difesa del diritto di ogni essere umano e dell'intero mondo vivente alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Della nonviolenza l'esempio storico piu' luminoso e' la lotta del movimento di liberazione delle donne.
La nonviolenza convoca ad uscire dalla subalternita' e ad assumere su di se' la responsabilita' per il bene comune.
La nonviolenza chiama ad uno stile di vita equo e solidale e ad un'impronta ecologica sostenibile da una biosfera sempre piu' fragile e bisognosa di rispetto e risanamento.
Ma la nonviolenza chiama anche alla lotta politica: la nonviolenza e' giuriscostituente, propone un progetto sociale di universale convivenza, di universale accudimento reciproco, di universale riconoscimento di dignita' e diritti.
*
La nonviolenza e' in cammino nel ricordo di Francesco d'Assisi e di Mary Wollstonecraft, di Rosa Luxemburg e di Mohandas Gandhi, di Rosa Parks e di Martin Luther King.
La nonviolenza e' in cammino nel ricordo di Aldo Capitini e di Danilo Dolci, di Carla Lonzi e di Adrienne Rich, di Chico Mendes e di Nelson Mandela.
La nonviolenza e' in cammino nel ricordo di Luce Fabbri e di Franca Ongaro Basaglia, di Ginetta Sagan e di Germaine Tillion, di Pietro Pinna e di Alberto L'Abate.
La nonviolenza e' in cammino nel ricordo di Rachel Carson e di Laura Conti, di Alex Langer e di Carla Ravaioli, di Nanni Salio e di Giorgio Nebbia.
Ponendosi alla scuola di Clara Zetkin e di Virginia Woolf, di Etty Hillesum e di Edith Stein, di Simone Weil e di Hannah Arendt.
Ponendosi alla sequela di Bertha von Suttner e di Marianella Garcia, di Ruth First e di Miriam Makeba, di Wangari Maathai e di Berta Caceres.
Ed ascoltando le voci scintillanti di verita' di Grazia Honegger Fresco e di Silvia Vegetti Finzi, di Eve Ensler e di Vandana Shiva.
*
Ed in questa giornata il primo nostro pensiero sia per le vittime innocenti di tutte le guerre e di tutte le uccisioni, di tutte le persecuzioni e di tutte le oppressioni, di tutte le devastazioni e di tutte le emarginazioni.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorgiamo per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorgiamo per far cessare l'orrore dei lager libici.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorgiamo per far cessare la schiavitu' e la segregazione in Italia.
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere tutti i diritti sociali, civili e politici, ed innanzitutto il diritto di voto, a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Sempre occorre opporsi alla violenza con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
La Giornata internazionale della nonviolenza richiami l'umanita' intera all'adempimento del primo dovere: non uccidere, salvare le vite.
Sii tu il buon samaritano.
Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, primo ottobre 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it