[Nonviolenza] Telegrammi. 3489



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3489 del 25 agosto 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Nel ricordo e alla scuola di Simone Weil, contro il razzismo e il fascismo
2. Giuliano Barattini
3. Sandro Vesce
4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
5. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
6. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
7. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
8. Maria G. Di Rienzo (a cura di): Manuale per l'azione diretta nonviolenta (parte terza)
9. L'agguato (quasi un comizio una mattina a Viterbo in memoria di Soumaila Sacko)
10. Il principe Gerardo sotto il treno
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'

1. L'ORA. NEL RICORDO E ALLA SCUOLA DI SIMONE WEIL, CONTRO IL RAZZISMO E IL FASCISMO

Ricorre il 24 agosto l'anniversario della scomparsa, nel 1943, di Simone Weil, pensatrice somma, testimone di pace, resistente antifascista, maestra di nonviolenza.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo la ricorda, e nel suo ricordo chiama ancora una volta ogni persona di volonta' buona all'impegno morale e politico contro il razzismo e contro il fascismo.
*
Simone Weil, nata a Parigi nel 1909, allieva di Alain, fu professoressa, militante sindacale e politica della sinistra classista e libertaria, operaia di fabbrica, miliziana nella guerra di Spagna contro i fascisti, lavoratrice agricola, poi esule in America, infine a Londra impegnata a lavorare per la Resistenza. Minata da una vita di generosita', abnegazione, sofferenze, muore in Inghilterra nel 1943. Una descrizione meramente esterna come quella che precede non rende pero' conto della vita interiore della Weil (ed in particolare della svolta, o intensificazione, o meglio ancora: radicalizzazione ulteriore, seguita alle prime esperienze mistiche del 1938). Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita vorrebbe imitare la sua dedizione al martirio, o se l'augurerebbe per i propri figli o per qualunque altra persona cara. Tuttavia se amiamo la serieta' come vita, Simone Weil ci commuove, ci da' nutrimento".
Opere di Simone Weil: tutti i volumi di Simone Weil in realta' consistono di raccolte di scritti pubblicate postume, in vita Simone Weil aveva pubblicato poco e su periodici (e sotto pseudonimo nella fase finale della sua permanenza in Francia stante la persecuzione antiebraica). Tra le raccolte piu' importanti in edizione italiana segnaliamo: L'ombra e la grazia (Comunita', poi Rusconi), La condizione operaia (Comunita', poi Mondadori), La prima radice (Comunita', SE, Leonardo), Attesa di Dio (Rusconi), La Grecia e le intuizioni precristiane (Rusconi), Riflessioni sulle cause della liberta' e dell'oppressione sociale (Adelphi), Sulla Germania totalitaria (Adelphi), Lettera a un religioso (Adelphi); Sulla guerra (Pratiche, Est). Sono fondamentali i quattro volumi dei Quaderni, nell'edizione Adelphi curata da Giancarlo Gaeta.
Opere su Simone Weil: fondamentale e' la grande biografia di Simone Petrement, La vita di Simone Weil, Adelphi, Milano 1994. Tra gli studi cfr. AA. VV., Simone Weil, la passione della verita', Morcelliana, Brescia 1985; Gabriella Fiori, Simone Weil. Biografia di un pensiero, Garzanti, Milano 1981, 1990; Eadem, Simone Weil. Una donna assoluta, La Tartaruga edizioni, Milano 1991, 2009; Giancarlo Gaeta, Simone Weil, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1992; Jean-Marie Muller, Simone Weil. L'esigenza della nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1994; Angela Putino, Simone Weil e la Passione di Dio, Edb, Bologna 1997; Eadem, Simone Weil. Un'intima estraneita', Citta' Aperta, Troina (Enna) 2006; Wanda Tommasi (a cura di), Weil, Rcs, Milano 2014; Maurizio Zani, Invito al pensiero di Simone Weil, Mursia, Milano 1994.
*
Nel ricordo di Simone Weil, alla scuola di Simone Weil, chiediamo ancora una volta al Presidente della Repubblica che l'Italia faccia cessare la strage degli innocenti nel mar Mediterraneo, soccorrendo tutti i naufraghi, soccorrendo tutti i profughi, liberando e accogliendo tutte le vittime dei lager libici, riconoscendo finalmente a tutti gli esseri umani in fuga da guerre e fame, in fuga da dittature e schiavitu', il diritto di giungere in salvo nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Nel ricordo di Simone Weil, alla scuola di Simone Weil, chiediamo che il prossimo governo sia guidato da una autorevole personalita' antirazzista ed antifascista, che ripristini il pieno rispetto della Costituzione della Repubblica italiana che nel corso dell'ultimo anno lo scellerato governo razzista caduto pochi giorni fa ha reiteratamente violato al fine di commettere mostruosi crimini contro l'umanita', dalla persecuzione di innocenti fino all'omissione di soccorso di esseri umani in pericolo di morte.
Nel ricordo di Simone Weil, alla scuola di Simone Weil, chiediamo alle competenti magistrature di processare finalmente i ministri del governo razzista e i loro complici responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione.
Nel ricordo di Simone Weil, alla scuola di Simone Weil, chiediamo alle istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte di intervenire in difesa e per il ripristino dei diritti umani che il governo razzista caduto pochi giorni fa ha ferocemente violato.
Nel ricordo di Simone Weil, alla scuola di Simone Weil, chiediamo a tutte le forze antirazziste ed antifasciste italiane di unirsi in un nuovo Comitato di liberazione nazionale per prepararsi alle prossime elezioni e sconfiggere il razzismo e il fascismo, con la forza della democrazia, con la forza della legalita', con la forza della verita', con la forza della nonviolenza.
Nel ricordo di Simone Weil, alla scuola di Simone Weil, chiediamo ad ogni persona di volonta' buona ed a tutte le associazioni e le istituzioni democratiche un ancor piu' intenso impegno nonviolento affinche' trovino immediato adempimento i seguenti irrinunciabili impegni:
1. tornare alla legalita' che salva le vite: abrogare immediatamente tutte le misure razziste e persecutorie imposte dal governo razzista teste' caduto (ma anche le altre imposte dai governi precedenti che hanno aperto la strada all'inabissamento nella brutalita' di quest'ultimo anno);
2. tornare al primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto: ripristinare l'adempimento del dovere di soccorrere chi e' in pericolo;
3. distinguere il bene dal male: escludere da ogni incarico di governo chi e' stato complice dell'esecutivo razzista ora caduto; e che siano processati nei tribunali della Repubblica i responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione;
4. tornare alla Costituzione: ripristinare la legalita' costituzionale che il governo della disumanita' ha infranto;
5. una persona, un voto: riconoscere il diritto di voto e tutti gli altri diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che vivono in Italia, facendo cessare l'effettuale regime di apartheid e di schiavitu' di cui sono vittima milioni di nostri effettivi conterranei;
6. far cessare la strage nel Mediterraneo: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. LUTTI. GIULIANO BARATTINI

E' deceduto don Giuliano Barattini, costruttore di pace, difensore dei diritti umani, testimone del bene.
Con gratitudine lo ricordiamo.

3. LUTTI. SANDRO VESCE

E' deceduto Sandro Vesce, prete operaio, psicologo e psicoterapeuta, testimone della dignita' umana.
Con gratitudine lo ricordiamo.

4. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

5. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

7. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

8. STRUMENTI. MARIA G. DI RIENZO (A CURA DI): MANUALE PER L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA (PARTE TERZA)
[Riproponiamo questo manuale curato da Maria G. Di Rienzo che ha avuto ampia circolazione nello scorso decennio nei movimenti ecologisti, femministi, nonviolenti.
Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005; (a cura di), Voci dalla rete. Come le donne stanno cambiando il mondo, Forum, Udine 2011. Cfr. il suo blog lunanuvola.wordpress.com Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81; si veda anche l'intervista in "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 250, e quella nei "Telegrammi" n. 425]

Inizi: come organizzare l'evento
Avete deciso di pianificare un'iniziativa riguardante un'istanza qualsiasi. Un buon inizio e' riflettere sul tipo di coinvolgimento che potete raccogliere attorno ad essa, ovvero sull'ammontare di tempo ed energie che avete da dedicarvi.
Tempo
Organizzare un evento efficace necessita veramente tempo ed energia. Riflettete onestamente su cos'altro, in questo momento, sta prendendo il vostro tempo, e su quanto potete essere coinvolte/i nel progetto. Commisuratelo a seconda dei risultati: se al progetto lavora una sola persona che puo' dedicare ad esso 10 ore in un mese, o venti persone che possono dedicarvi ognuna 20 ore la settimana, cio' determinera' comunque che tipo di progetto riuscirete a realizzare.
Risorse disponibili
Quando avete riflettuto sul tempo a disposizione, pensate a che risorse avete o a che risorse potete facilmente ottenere per il vostro progetto. Per esempio, conoscete gia' persone disposte ad aiutarvi? Avete gia' contatti nei media locali? Ci sono i soldi necessari per portare avanti il progetto? Siete in grado di raccogliere quelli eventualmente mancanti facilmente? Avete un luogo in cui riunirvi e l'equipaggiamento necessario (computer, tavoli, telefoni)? Di seguito vi forniro' qualche idea su come raccogliere denaro e trovare volontari. Per il momento, riflettete anche su come gli eventuali gruppi a cui gia' appartenete e le persone che conoscete potrebbero aiutarvi.
Analizzate le possibilita'
Il resto del lavoro consiste nel correlare le risorse disponibili all'ottenimento di un progetto efficace:
- se fate parte di un organizzazione, potete proporle il progetto;
- se il gruppo e' gia' coinvolto nel progetto, ma il vostro intento e' collegarvi con altri per rafforzarlo, potete formare una "coalizione";
- chiedete un appoggio (e datelo in cambio) ad altre organizzazioni che stanno pianificando eventi relativi alla vostra stessa istanza (ambiente, immigrazione, ecc.);
- formate un gruppo specifico che ruoti esclusivamente attorno al progetto.
Proporre un progetto
Ciascuna/o di noi e' coinvolto in gruppi di un qualche tipo. Provate a pensare creativamente ai gruppi a cui appartenete, ai modi in cui potrebbero essere coinvolti nel progetto. Forse siete membri di un gruppo religioso, scolastico, di volontariato; forse lavorate con colleghe/i sensibili alle tematiche di cui intendete occuparvi. Un buon modo per dare energia al progetto e' parlare con questi gruppi e chiedere loro se sono disponibili a dare una mano (spesso il sostegno offerto e l'entusiasmo vi sorprenderanno!). Proponete loro due o tre spunti specifici riguardo all'iniziativa che intendete organizzare e chiedete suggerimenti ed impressioni. Preparatevi a rispondere a domande inerenti le risorse necessarie per portare avanti il progetto e siate pronte/i ad accettare modifiche al progetto originario. Siate flessibili. Se non c'e' molto interesse per la vostra proposta, non "spingetela": e' molto piu' facile organizzare un nuovo gruppo attorno ad essa, piuttosto che tentare di forzare le persone a far cose che non vogliono fare.
Dar vita ad un'organizzazione
Se non riuscite a trovare un gruppo gia' esistente che sostenga il vostro progetto, potreste considerare l'ipotesi di formarne uno nuovo. Di seguito gli ingredienti perche' la ricetta abbia successo:
Scopo ("mission") e messaggio - Perche' il nuovo gruppo funzioni e' importante essere molto chiari su cosa si sta facendo e perche'. Il gruppo dovrebbe concentrarsi su due/tre concetti base relativi agli scopi che tentera' di ottenere tramite l'organizzazione. Per esempio: se il concetto base che sta a fondamento della nascita del gruppo e' il ritenere che la comunita' abbia informazioni accurate sull'ambiente, cio' che organizzerete saranno eventi "educativi" a questo scopo.
Qualunque sia l'azione che decidete di intraprendere, accertatevi che l'opinione pubblica possa capire la vostra posizione. Ciascun membro del gruppo dev'essere in grado di dire con precisione che cosa il gruppo sta facendo e perche'. Questo aiuta a far giungere il vostro messaggio all'esterno senza distorsioni.
Conoscere la materia che avete scelto - Una volta che vi siate dedicate/i ad un concetto, istruitevi sulle istanze che lo riguardano: libri, articoli, riviste, internet, sono tutte ottime risorse per ottenere informazioni. Cercate fatti interessanti, spiegazioni semplici e indagate i retroscena delle notizie. Assicuratevi che l'intero gruppo condivida almeno un senso di "base" rispetto al problema su cui avete deciso di lavorare, da dove esso proviene, e cosa e' necessario per risolverlo. Ogni volta che trovate buone informazioni, sentitevi libere/i di diffonderle in ogni materiale che producete per trasmetterle ad altre/i (assicuratevi di citare le fonti che usate).
Sviluppare una strategia - Identificate i vostri scopi ed obiettivi come gruppo. Cio' significa raffigurare con chiarezza cio' che volete ottenere. Quando le vostre intenzioni sono chiare, siete pronte/i a considerare i progetti che possono aiutarvi ad ottenere i vostri scopi.
Trovare/essere volontari
Ci possono essere altri gruppi, nella vostra comunita', che stanno pianificando progetti sulle vostre stesse istanze. Approfondite le vostre ricerche in questo senso, prima di fondare un nuovo gruppo.
Quando avete sufficienti informazioni, riflettete su cosa per voi ha piu' senso: se decidete di unirvi ad un gruppo esistente, assicuratevi di avere abbastanza entusiasmo per lavorarci e di sentirvi in sintonia con i messaggi e scopi che il gruppo propaga.
Trovare fondi per le vostre iniziative
Partite dal presupposto (fondato o meno che sia) che ci sia gente che apprezza il vostro lavoro e vorrebbe aiutarvi finanziariamente: il vostro compito e' trovare modi per cui questa gente possa farlo e tradurre il loro aiuto in opportunita' creative, messa in luce della vostra organizzazione, ecc. Suggerite ai potenziali donatori di lavorare insieme, chiedendo loro di partecipare alla pianificazione dell'evento che magari sponsorizzeranno o sosterranno a livello finanziario.
In primo luogo, fate una stima esatta di quello che vi serve: poi iniziate a lavorare per rendere reale la vostra visione. Identificate cio' di cui avete bisogno e chiedetelo, senza mai scoraggiarvi. Man mano che altra gente si unira' a voi per rendere reale quella specifica visione le risorse necessarie appariranno (e spesso proprio nell'esatto momento in cui vi servono). La cosa piu' importante e' che restiate concentrate/i su cio' che state facendo per costruire l'iniziativa. C'e' una bella differenza nel dire ad un potenziale donatore che voi state facendo qualcosa piuttosto che dire che vorreste fare qualcosa. E' importante anche che stiliate un budget realistico, basandovi sui costi effettivi che sostenete: puo' sembrarvi una fatica in piu', ma ne vale la pena perche' vi aiuta ad analizzare esattamente quello che vi serve. Per molte cose il denaro non vi servira', molte risorse le avrete in dono, molte in prestito. Di seguito trovate un'ipotetica lista per aiutarvi a sistematizzare le cose in questo modo.
Lista operativa
- Sistema di amplificazione (microfoni, ecc.): in affitto? Qualcuno puo' prestarvelo?
- Acquisizione e montaggio palco: chi lo fa? Chi tiene il mixer?
- Tende (gazebi) per proteggere le persone in caso di tempo inclemente;
- Tavoli e sedie (chi mette in mostra o vende libri ecc. ne ha bisogno);
- Mostre (sostegni per i pannelli, coperture in plastica);
- Adesivi, segni distintivi in stoffa o carta, ecc. per i partecipanti (ricordare l'evento) e per i volontari (distintivi speciali, berretti, magliette che permettano di identificarli subito);
- Sicurezza: l'evento potrebbe essere disturbato? Avete provveduto ad un sistema di auto-tutela o "filtro" per i possibili disturbatori? Se il Comune o altri Enti pubblici hanno patrocinato la vostra iniziativa potrebbe esserci la polizia a controllare, ma non e' detto;
- Assicurazioni, tasse, permessi;
- Sacchetti per la spazzatura;
- Pubblicita': programmi, volantini, manifesti murali (francobolli per quello che mandate per posta);
- Comunicati stampa, "media kit";
- Fotografie: documentare la vostra iniziativa puo' servire in futuro per proporre un servizio ai giornali sulla vostra attivita' (il che puo' poi piu' facilmente tradursi in raccolta fondi);
- Spese amministrative: fax, telefono, ecc.
Provate a chiedere a stampatori ed altri fornitori d'opera di donare parte del lavoro che faranno per voi, o di praticarvi un prezzo minore: specificate che sara' un vantaggio per loro, che verranno nominati come donatori nelle centinaia di volantini che distribuirete ecc. Naturalmente non chiederete ad una compagnia di inquinatori di sponsorizzare l'evento ecologico che avete in programma, questo lo chiederete ad un negozio di cibi biologici ecc.
Invitate i governi locali, ove sia possibile, a patrocinare la vostra manifestazione. Spiegate loro chiaramente i vostri intenti: voi volete che loro vi diano il patrocinio, perche' includerli in questo modo nelle vostre attivita' mostra che l'istanza di cui vi state occupando e' largamente condivisa, e' un'istanza della comunita' in cui vivete. La presenza dei membri del governo locale all'iniziativa significhera' maggiore opportunita' che i media "coprano" l'evento.
Fondazioni private: alcune potrebbero esservi d'aiuto. Hanno criteri specifici per offrire il loro supporto finanziario, di cui voi dovete essere a conoscenza prima di far loro delle proposte in questo senso. Quando ne avete identificata una che ha fra i propri scopi l'istanza di cui vi occupate, scrivetele per proporle di partecipare all'iniziativa.
A chiunque vi rivolgiate per ottenere fondi, potete differenziare i tipi di supporto richiesti e il ritorno che il donatore ne avra': qualcuno potrebbe sponsorizzare il palco, qualcun altro avere il proprio nome nel programma, essere incluso nei comunicati stampa, ecc. Se qualcuno si dice disposto a sostenervi ma non con denaro, chiedete un "favore" (fotocopie gratuite, pubblicita', ecc.).
Raccolta fondi tramite progetti di visibilita'
Oggetti da vendere, come le magliette con il vostro simbolo, possono essere una grande risorsa. I concorsi (scrittura, poesia, pittura, torte, ecc.) sono un'altra grande idea, perche' oltre a portarvi introiti generano interesse ed attesa attorno all'iniziativa. Potete anche provare a contattare un gruppo musicale e chiedere loro di fare un concerto di beneficenza per la vostra attivita'. Vendere cibo e bevande, ricordate, funziona sempre...
*
Idee per il vostro evento
Coalizioni
Se per realizzare l'iniziativa formate una "coalizione" con altri gruppi e con singoli/e volontari/e, organizzate incontri pubblici per parlarne. Cominciate ogni incontro dando il benvenuto a chi partecipa e mettendo tutti/e al corrente di come le cose stanno procedendo. Fornite sempre una rapida presentazione del vostro gruppo (chi viene per la prima volta potrebbe semplicemente avervi sentito nominare e non sapere chi siete). Chiedete a chi viene per la prima volta di presentarsi brevemente (chi sei, cosa fai nella vita, svolgi gia' attivita' di volontariato, fai parte di qualche organizzazione). Assicuratevi di venire a sapere come queste persone hanno saputo del meeting (annunci via media, passaparola, ecc.: vi servira' per identificare i metodi piu' efficaci per trovare volontari). La parte successiva dell'incontro dipende dal punto in cui vi trovate nella pianificazione: se state formulando ipotesi potete incoraggiare il "brainstorming", ovvero il flusso di idee e intuizioni. Assicuratevi di avere il consenso dell'intero gruppo sulle idee che vengono scelte.
Durante l'incontro, chiedete spesso ai partecipanti se hanno domande e aspettate (5-10 secondi) per dar loro il tempo di formulare mentalmente tali domande ed alzare la mano.
Ricordatevi di chiedere a ciascun presente, se non l'ha gia' fatto, di riempire un modulo che predisporrete allo scopo e in cui verranno contenute informazioni quali: nome, recapiti, eventuale gruppo di riferimento, abilita' e/o risorse specifiche che - importante! - esse/i abbiano voglia di mettere a disposizione (Tizia e' una giornalista? Quali contatti puo' fornirvi? Caio e' falegname per hobby? Potrebbe costruire i pannelli che vi servono?). Potete anche appendere al muro un foglio con segnate le abilita'/risorse necessarie e lasciando spazio perche' chi vuole apponga il proprio nome accanto a quelle che preferisce. Ricordate che uno dei modi migliori per perdere i/le volontari/e e' suscitare il loro entusiasmo attorno ad un progetto e poi non avere alcun compito specifico da assegnare loro (puo' essere semplicemente dare una mano alla pianificazione, ma dev'essere chiaro!). Chi si offre di partecipare al vostro progetto vuole sapere di fare la differenza, di essere coinvolto/a in qualcosa di piu' grande di se stesso/a: il modo migliore di mantenere i/le volontari/e e' il riconoscimento. Riconoscete il loro contributo, la loro generosita' nell'offrire tempo ed energie al progetto. Condividete con loro la visione originaria, lasciate che vi apportino le loro idee (nessuno vuol giocare in una squadra di calcio in cui deve stare tutto il tempo in panchina). Trovate modi per incorporarle nel progetto. Assicuratevi comunque che siano in grado di svolgere i compiti che si sono scelti e che abbiano il desiderio di svolgerli: se qualcuno si carica (o viene caricato) di troppi compiti o se ne assume alcuni sotto pressione il lavoro non avra' buoni risultati. Permettete quindi che durante l'assegnazione dei compiti ci sia la possibilita' per ciascuno/a di dare o non dare disponibilita' sul tema specifico: il senso di colpa non e' un grande motivatore di entusiasmo... Formare sottogruppi per ciascuna istanza e' il modo piu' produttivo e divertente di lavorare; prevedete per ognuno di essi almeno una persona che sia responsabile di seguire lo svolgimento del progetto e di riferirlo agli altri sottogruppi (attenzione: questo non significa che tale persona deve fare anche il lavoro degli altri, ma solo che si incarica di verificare che il lavoro venga svolto). Siate responsabili di quello che fate, e pretendete che ogni volontario/a lo sia; la linea di pensiero per cui i volontari non devono rispondere di come fanno cio' fanno, perche' non vengono pagati, e' la ricetta sicura per il disastro. Assicuratevi che ciascuno sappia con chiarezza cosa deve fare, come e in che tempi.
Fiere e feste
Le feste sono uno degli eventi pubblici che portano maggior successo: perche' si tengono all'aperto e perche' avete la possibilita' di invitare gli espositori che vi interessano e che sono correlati all'istanza (nel caso ambientale: potete invitare i locali gruppi di Legambiente, Greenpeace, Wwf ecc.), di tenere spettacoli a basso costo, ecc. Il grosso problema di eventi di questo tipo e' il tempo atmosferico: avete la possibilita', in caso di brutto tempo, di tenere la manifestazione al coperto?
Dichiarazioni
Predisponete grandi pannelli in cui la gente possa scrivere il proprio proposito concernente l'istanza di cui vi state occupando. Serve a far capire che cambiare i propri comportamenti personali e' il primo e necessario passo per cambiare quelli collettivi. Esempi: "Comincero' a riciclare piu' oggetti", "Indirizzero' i miei consumi in maniera ecologica", "Trattero' i bambini con maggior rispetto", "Mi impegnero' contro le discriminazioni e le violenze", ecc.
Sottoscrizioni di documenti
Un sistema abbastanza efficace per ottenere attenzione e' la richiesta che personaggi "ufficiali" (governatori locali, artisti, ecc.) firmino un vostro documento. Mandateglielo per tempo, e leggete poi queste firme durante l'evento pubblico. Chiedete loro di partecipare in prima persona alla manifestazione.
Petizioni/lettere
Qualsiasi sia l'evento pubblico che avete in programma, disponete sempre un tavolino su cui vi siano l'eventuale petizione da firmare, fac-simili o originali di lettere/cartoline da inviare ai politici, ecc. Potete anche predisporre la petizione su grandi fogli, con qualche disegno ben visibile che illustri la situazione, come per le dichiarazioni che abbiamo visto prima.
Borsette per la spesa
Acquistate un buon numero di borse di carta riciclata, stampatevi sopra una breve frase correlata all'evento ("Giorno della Terra 2002", "8 marzo 2002") e chiedete agli studenti delle scuole elementari e medie di dipingerle con un soggetto a loro scelta che riguardi l'istanza di cui vi occupate (bene se vogliono scriverci sopra il loro nome proprio, non il cognome, e il nome della loro scuola). Dopo di che passate per i negozi ad offrirle almeno quattro/cinque giorni prima dell'evento. Potete eventualmente chiedere un contributo.
Festival del cibo
Un festival del cibo organico, biologico, ecc. puo' servire da esca per portare luce sulle istanze correlate al cibo stesso (gli effetti individuali e globali delle abitudini alimentari) e vi da' la possibilita' di coinvolgere erboristerie, gruppi che si occupano di nutrizione, botteghe del commercio equo.
Concorsi
Stimolate la creativita' della comunita' a cui vi rivolgete indicendo un concorso (poesia, saggio, slogan, dipinto, fotografia, ecc.) sul tema di cui vi state occupando. Avrete bisogno di un recapito per le opere e di fare una buona pubblicita'. Ricordate di mandare il vostro bando di concorso alle scuole e ai gruppi giovanili. Il vostro annuncio deve contenere chiaramente il tema del concorso, l'ammontare della "tassa" per parteciparvi, i termini di scadenza, i "premi" che offrirete ai vincitori. Tenete la premiazione al culmine dell'iniziativa che state preparando.
Labirinto
Se la vostra iniziativa si tiene all'aperto, in uno spazio ampio, costruire una mostra-labirinto puo' essere un'idea. Ponete dei cartelli con delle scelte alle intersezioni: la scelta sbagliata condurra' in uno dei vicoli ciechi del labirinto, ove un altro cartello spieghera' le ragioni dell'errore.
Conferite "diplomi" di benemerenza
Una pergamena, e magari una pianta in dono, basteranno. Dichiarate "Eroe/Eroina" del rispetto dell'ambiente, della cultura delle differenze, della pace, ecc. qualcuno/a che si sia distinto nella vostra citta' (o altrove) per la propria azione in questi campi. Sollecitate "nominations" da parte dei vostri concittadini. Questo serve a mostrare che l'impegno personale fa una grossa differenza quando si agisce in maniera positiva senza attendere che sia qualcun altro a farlo per noi.
Chiamate ad un "consiglio"
Forma di teatro di strada. Per l'ambiente, per esempio, chiederete ai partecipanti di impersonare un animale o una pianta e di parlare a loro nome. Questo si chiamera' "Consiglio di tutti i viventi". Darete loro maschere di carta che rappresentino cio' che hanno scelto. Una volta formato il cerchio, ognuna/o si alzera' e parlera' in difesa e celebrazione del "personaggio". Potete tenere un "Consiglio di tutte le donne del mondo", un "Consiglio dei pacifisti/delle pacifiste", ecc. Potete fornire ai partecipanti delle brevi note preparate da voi, ma se la cosa e' spiegata bene potete anche lasciare alla loro creativita' cosa dire. Spiegate a chi parla di includere nel proprio intervento il contributo del personaggio (alla vita sulla Terra, al mantenimento della pace, ecc.). Se fate parte del "Consiglio di tutti i viventi", e avete scelto di impersonare un verme, ergetevi e parlate di come contribuite alla vita del pianeta decomponendo la materia ed arricchendo il terreno di modo che nuova vita possa crescere; di come vi offenda che essere un verme sia considerato un insulto; di come pensate che al vostro lavoro non sia dato il rispetto che merita...
(parte terza - segue)

9. REPETITA IUVANT. L'AGGUATO (QUASI UN COMIZIO UNA MATTINA A VITERBO IN MEMORIA DI SOUMAILA SACKO)

La sera del 2 giugno 2018
festa della Repubblica italiana
nella campagna di San Ferdinando
e' stato assassinato Soumaila Sacko
e feriti due suoi compagni.

La sera del 2 giugno 2018
mentre un caporione dell'estrema destra razzista
giunto al potere e divenuto ministro
spergiurando sulla Costituzione
proclamava ancora la sua infame propaganda
di odio e disprezzo per l'umanita' piu' oppressa
un sicario che quell'odio e quel disprezzo condivide
armato di fucile ha assassinato
il nostro compagno Soumaila Sacko.

Attivista sindacale di base
militante del movimento
delle oppresse e degli oppressi in lotta
per la liberazione dell'umanita'
impegnato per i diritti umani
di tutti gli esseri umani
Soumaila Sacko e' stato assassinato
non solo da un sicario ma anche
dalla violenza del regime
mafioso schiavista razzista.

Miliardi di esseri umani
ovunque in quest'unico mondo
che dell'intera umanita' e' la casa comune
si riconoscono nel dolore e nella lotta
nelle esperienze e nelle riflessioni
di Soumaila Sacko
sanno che il suo destino e' il loro
finche' non sara' rovesciato
il disordine costituito
in cui persone macellano persone
in cui persone persone mangiano.

Quell'antica promessa dell'eguaglianza di dignita' e diritti
della lotta comune contro la morte
dell'aiuto reciproco che ogni persona riconosce e sostiene
anima di ogni rivolta contro ogni fascismo
da Spartaco alla Resistenza da cui nacque
la Repubblica italiana quell'antica promessa
e' ancora il programma fondamentale
dell'umanita' in lotta per il bene comune.

E' dunque evidente cosa ora occorre fare
anche nel nome di Soumaila Sacko
come di tutte le vittime dell'ingiustizia.

Abolire la schiavitu' nel nostro paese ed ovunque.

Riconoscere ad ogni essere umano
il diritto di giungere e vivere in pace ovunque nel mondo
siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente.

Riconoscere ad ogni persona
il diritto di voto nel luogo in cui vive
democrazia significa una persona un voto.

Riconoscere ad ogni essere umano
il diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'.

Insorgere contro la mafia assassina
insorgere contro la mafia schiavista
con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
in difesa della vita di ogni essere umano
in difesa della Costituzione repubblicana in difesa della democrazia
in difesa dello stato di diritto della civilta' dell'umanita' che e' una.

Far dimettere il governo incostituzionale
dell'estrema destra razzista e golpista
con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
in difesa della vita di ogni essere umano
in difesa della Costituzione repubblicana in difesa della democrazia
in difesa dello stato di diritto della civilta' dell'umanita' che e' una.

E' stato ucciso Soumaila Sacko
che nessun altro sia mai piu' ucciso.

E' stato ucciso Soumaila Sacko
non muore il suo valore la sua memoria
resta e vive nel cuore dell'umanita' tutta.

10. REPETITA IUVANT. IL PRINCIPE GERARDO SOTTO IL TRENO

I.

Si chiamava Jerry Prince
di venticinque anni nigeriano
laureato in chimica
giunto in Italia su un barcone
impegnato nel volontariato
persona generosa stimata ed amata
da quanti lo hanno conosciuto.

Vittima del cosiddetto "decreto sicurezza"
privato della protezione umanitaria
si e' tolto la vita il 28 gennaio
gettandosi sotto un treno a Tortona.

Grida ancora il suo sangue innocente.

II.

Il governo razzista e golpista
anche questo omicidio ha commesso.

Con fiato di fiamma
con ali di drago
spargendo la peste
il governo razzista e golpista.

Tenebre eruttando
al passo dell'oca
urlando alala'
il governo razzista e golpista.

Che fa strage nel Mediterraneo
che patrocina i lager in Libia
che perseguita qui gli innocenti
il governo razzista e golpista.

Anche questo omicidio ha commesso
Il governo razzista e golpista.

III.

Insorga il popolo italiano
in difesa delle vite innocenti.

Insorga il popolo italiano
in difesa dello stato di diritto.

Insorga il popolo italiano
per la legalita' che salva le vite.

Insorga il popolo italiano
per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Insorga il popolo italiano
per la salvezza di tutti i naufraghi.

Insorga il popolo italiano
per la salvezza di tutti i perseguitati.

Insorga il popolo italiano
contro il nazismo che torna.

Ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere.

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Roberta De Monticelli, La novita' di ognuno. Persona e liberta', Garzanti, Milano 2009, 2012, pp. 400.
- Michela Marzano, Estensione del dominio della manipolazione. Dall'azienda alla vita privata, Mondadori, Milano 2009, 2010, pp. VI + 210.
- Elena Pulcini, Il potere di unire. Femminile, desiderio, cura, Bollati Boringhieri, Torino 2003, pp. XXXIV + 194.
*
Riedizioni
- Vittorino Andreoli, Requiem, Rcs, Milano 2010, 2019, pp. 576, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

13. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3489 del 25 agosto 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com