[Nonviolenza] Un appello al Presidente del Parlamento Europeo



UN APPELLO AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
come gia' il suo predecessore, lei conosce molto bene la situazione italiana.
E conosce quindi quelli che non saprei definire altrimenti che come "i crimini contro l'umanita' e l'attentato contro la Costituzione commessi da parte del governo italiano", governo che da un anno in qua con crescente brutalita' e delirio ha imposto una spietata e barbara antipolitica razzista che si presenta come palese erede e continuazione di quella fascista.
Mi permetta di riassumerne in poche parole gli elementi decisivi.
1. Omissione di soccorso di naufraghi in pericolo di morte negando loro approdo in porto sicuro in Italia.
2. Complicita' con i poteri libici responsabili dell'orrore dei lager presenti in quel paese e delle atrocita' li' commesse.
3. Persecuzione di massa attuata e codificata particolarmente attraverso il cosiddetto "decreto sicurezza della razza", contenente misure incostituzionali che negano principi basilari dello stato di diritto, privano le vittime designate di diritti umani fondamentali, favoreggiano i poteri criminali e la riduzione in schiavitu', introducono nell'ordinamento italiano elementi di apartheid - un regime che e' un crimine contro l'umanita' .
4. Sequestro di persona aggravato, delitto in relazione al quale i complici in Senato dei ministri di esso rei confessi hanno impedito alla magistratura penale di intervenire, lasciando cosi' impuniti i responsabili di un tale flagrante crimine.
5. Sabotaggio e persecuzione, particolarmente attraverso il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo; sabotaggio e persecuzione il cui esito concreto e' di provocare una vera e propria strage degli innocenti nel Mediterraneo.
6. A questo si aggiunga che il ministro plenipotenziario, ovvero l'effettuale dominus del governo, persevera in una scellerata propaganda di odio razzista e un'altrettanto sciagurata apologia dell'omissione di soccorso; a questa propaganda di male ed a questa apologia del male aggiungendo - con la forza del potere esecutivo di cui dispone - atti concreti che quella violenza razzista e quella abominevole omissione di soccorso hanno imposto coattivamente, in violazione della Costituzione della Repubblica italiana, in violazione del diritto e della morale universalmente condivisi da ogni persona sollecita del bene comune dell'umanita', ovvero da ogni persona senziente e pensante consapevole della regola aurea a fondamento dell'etica di tutte le grandi tradizioni di pensiero dell'umana civilta': "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te".
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Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
queste cose lei le conosce gia', e credo che la sua sofferenza e la sua indignazione dinanzi alla violenza razzista, alle disumane persecuzioni ed alla strage degli innocenti nel Mediterraneo, non sia inferiore alla mia.
Perche' dunque le scrivo questa lettera?
Per esortarla ad intervenire, a) sia direttamente come Presidente del Parlamento Europeo, b) sia anche promuovendo un pronunciamento del Parlamento che presiede, c) sia infine avviando una richiesta di intervento alle competenti magistrature italiane, europee ed internazionali, magistrature che non potrebbero non prestare attenzione a una richiesta d'intervento formulata dal Presidente del piu' importante consesso istituzionale democratico del continente.
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Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
la prego di intervenire, di intervenire subito, di intervenire efficacemente per contrastare la violenza razzista del governo italiano.
Le persecuzioni razziste sono in corso.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' in corso.
Lei puo' esercitare un'azione efficace per la salvezza di tanti esseri umani innocenti.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Certo del suo impegno, augurandole ogni bene, la saluto cordialmente

Peppe Sini, al quinto giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"

Viterbo, 8 agosto 2019

Mittente: Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it