[Nonviolenza] Telegrammi. 3468



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3468 del 4 agosto 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Nove cose che vi preghiamo di fare per fermare la strage degli innocenti nel Mediterraneo
2. Un appello all'Onu
3. Associazione "Respirare" di Viterbo: un appello a chi siede in Senato
4. "Viterbo oltre il muro": Lettera al Senato
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
8. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
9. Soumaila Sacko e Bartolomeo Vanzetti
10. "Un pomodoro e un pezzo di carbone". Una commemorazione degli emigrati uccisi a Marcinelle e a Foggia tenuta a Viterbo l'8 agosto 2018
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'

1. QUID AGENDUM. NOVE COSE CHE VI PREGHIAMO DI FARE PER FERMARE LA STRAGE DEGLI INNOCENTI NEL MEDITERRANEO

1. Mettere in luce cio' su cui realmente in questo momento si decide: la vita o la morte dei naufraghi nel Mediterraneo.
Il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" provoca una strage degli innocenti nel Mediterraneo.
Perche' negando approdo in porto sicuro in Italia ai naufraghi, e sabotando e perseguitando i soccorritori volontari cosi' impedendo loro di salvare vite in mare, il governo italiano con quel decreto provoca la morte di esseri umani innocenti.
La morte dei naufraghi.
La morte dei sopravvissuti ai lager libici.
La morte dei superstiti in fuga da guerre e fame, da dittature e schiavitu'.
Quel decreto e' omicida; quel decreto e' stragista.
*
2. E' dirimente riuscire a far emergere la vera sostanza del decreto uccisore.
Perche' se ci si riesce allora diviene chiarissimo a chiunque che quel decreto e' non solo immorale, ma illegale: poiche' ha una finalita' omicida, e l'omicidio e' un delitto che non puo' diventar legge: un decreto omicida e' un atto criminale incompatibile con l'ordinamento giuridico democratico costituzionale italiano.
*
3. Il tempo e' poco.
E quindi si trattera' di fare subito le cose necessarie.
E le cose necessarie in questo lasso di tempo che va da oggi a lunedi', quando il governo potrebbe porre la fiducia e il senato potrebbe votare in via definitiva, sono le seguenti.
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4. Laddove possibile realizzare iniziative pubbliche.
Ma iniziative pubbliche che spieghino e persuadano, che si attengano all'essenziale e comunichino in modo semplice e chiaro.
E poiche' la cosa da comunicare e' che il decreto fa morire degli esseri umani innocenti, e che occorre quindi respingerlo per salvare le vite, le iniziative devono essere rigorosamente coerenti con questo fine, esse devono essere rigorosamente nonviolente.
I digiuni nonviolenti gia' in corso sono iniziative da far conoscere e da sostenere.
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5. Scrivere ai mass media e sui social media.
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6. Suscitare, ove possibile, prese di posizione pubbliche collettive di associazioni, movimenti, istituzioni, o almeno prese di posizione pubbliche di rappresentanti di associazioni, movimenti, istituzioni.
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7. Premere nonviolentemente sulle forze politiche presenti in Parlamento.
Premere nonviolentemente a livello nazionale ma anche a livello locale.
Ovviamente esse hanno collocazioni diverse, ma tutte possono essere sensibili ad argomenti specifici.
Ad esempio a quelle che si dichiarano antirazziste occorre chiedere un impegno reale e non solo formale.
Ad esempio a quelle che si dichiarano fedeli alla Costituzione della Repubblica italiana occorre evidenziare che quel decreto la viola.
Alle altre forze politiche occorre far presente che se oggi propugnano ed impongono un decreto incostituzionale dagli esiti stragisti verra' il giorno in cui delle morti da quel decreto provocate saranno chiamate a rendere conto.
*
8. Scrivere alle senatrici ed ai senatori.
E' l'impegno fondamentale.
Tutte le altre iniziative in questo momento convergono a questo fine: sostenere le senatrici ed i senatori nella decisione di respingere quel decreto, nella decisione di votare per salvare vite umane innocenti.
*
9. Continuare a scrivere al Presidente della Repubblica affinche' intervenga richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
* * *
Allegato primo: una traccia di lettera alle senatrici ed ai senatori
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
il 5 agosto inizierete l'esame in assemblea plenaria del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Vi scriviamo per chiedervi di respingere quel decreto che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo ha come effetto la morte dei naufraghi che potevano essere soccorsi e salvati ed invece non lo saranno.
L'effetto reale del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" e' la morte di esseri umani innocenti ed inermi.
Quel decreto e' illegale, e' criminale, e' disumano.
Respingete quel decreto.
Salvate le vite.
* * *
Allegato secondo: Alcuni indirizzi utili di senatrici e senatori
- gruppo misto: loredana.depetris at senato.it, maurizio.buccarella at senato.it, riccardo.nencini at senato.it, emma.bonino at senato.it, adriano.cario at senato.it, saverio.debonis at senato.it, gregorio.defalco at senato.it, vasco.errani at senato.it, segreteria.pietrograsso at senato.it, francesco.laforgia at senato.it, carlo.martelli at senato.it, ricardo.merlo at senato.it, mario.monti at senato.it, paola.nugnes at senato.it, liliana.segre at senato.it,
- gruppo autonomie: julia.unterberger at senato.it, dieter.steger at senato.it, albert.laniece at senato.it, meinhard.durnwalder at senato.it, gianclaudio.bressa at senato.it, pierferdinando.casini at senato.it, elena.cattaneo at senato.it, giorgio.napolitano at senato.it,
- gruppo Pd: andrea.marcucci at senato.it, simona.malpezzi at senato.it, franco.mirabelli at senato.it, dario.stefano at senato.it, caterina.bini at senato.it, monica.cirinna at senato.it, alan.ferrari at senato.it, stefano.collina at senato.it, alessandro.alfieri at senato.it, bruno.astorre at senato.it, teresa.bellanova at senato.it, caterina.biti at senato.it, paola.boldrini at senato.it, francesco.bonifazi at senato.it, tommaso.cerno at senato.it, eugenio.comincini at senato.it, giuseppeluigi.cucca at senato.it, luciano.dalfonso at senato.it, vincenzo.darienzo at senato.it, davide.faraone at senato.it, valeria.fedeli at senato.it, andrea.ferrazzi at senato.it, laura.garavini at senato.it, francesco.giacobbe at senato.it, nadia.ginetti at senato.it, leonardo.grimani at senato.it, vanna.iori at senato.it, mauro.laus at senato.it, ernesto.magorno at senato.it, daniele.manca at senato.it, salvatore.margiotta at senato.it, mauromaria.marino at senato.it, assuntacarmela.messina at senato.it, antonio.misiani at senato.it, tommaso.nannicini at senato.it, annamaria.parente at senato.it, parrini.dario at gmail.com, edoardo.patriarca at senato.it, roberta.pinotti.senato at gmail.com, giovanni.pittella at senato.it, roberto.rampi at senato.it, matteo.renzi at senato.it, matteo.richetti at senato.it, tatjana.rojc at senato.it, anna.rossomando at senato.it, daniela at danielasbrollini.it, valeria.sudano at senato.it, mino.taricco at senato.it, valeria.valente at senato.it, vito.vattuone at senato.it, francesco.verducci at senato.it, luigi.zanda at senato.it,
- gruppo M5s: stefano.patuanelli at senato.it, gianluca.perilli at senato.it, mariadomenica.castellone at senato.it, primo.dinicola at senato.it, arnaldo.lomuti at senato.it, alessandra.maiorino at senato.it, barbara.floridia at senato.it, gabriele.lanzi at senato.it, giulia.lupo at senato.it, stefano.lucidi at senato.it, rosasilvana.abate at senato.it, rossella.accoto at senato.it, donatella.agostinelli at senato.it, alberto.airola at gmail.com, cristiano.anastasi at senato.it, luisa.angrisani at senato.it, giuseppe.auddino at senato.it, vittoria.bogodeledda at senato.it, laura.bottici at senato.it, elena.botto at senato.it, antonella.campagna at senato.it, gianluca.castaldi at senato.it, francesco.castiello at senato.it, nunzia.catalfo at senato.it, alfonso.ciampolillo at senato.it, andrea.cioffi at senato.it, mauro.coltorti at senato.it, gianmarco.corbetta at senato.it, mirghit at gmail.com, vitoclaudio.crimi at senato.it, marco.croatti at senato.it, mattia.crucioli at senato.it, grazia.dangelo at senato.it, gianmauro.dellolio at senato.it, danila.delucia at senato.it, emanuele.dessi at senato.it, gabriella.digirolamo at senato.it, luigi.dimarzio at senato.it, fabio.dimicco at senato.it, stanislao.dipiazza at senato.it, daniela.donno at senato.it, tiziana.drago at senato.it, giovanni.endrizzi at senato.it, elvira.evangelista at senato.it, elena.fattori at senato.it, giorgio.fede at senato.it, emiliano.fenu at senato.it, gianluca.ferrara at senato.it, agnese.gallicchio at senato.it, vincenzo.garruti at senato.it, felicia.gaudiano at senato.it, silvana.giannuzzi at senato.it, mariomichele.giarrusso at senato.it, giannipietro.girotto at senato.it,
biancalaura.granato at senato.it, ugo.grassi at senato.it, barbara.guidolin at senato.it, pasqua.labbate at senato.it, virginia.lamura at senato.it, elio.lannutti at senato.it, cinzialeonem5s at gmail.com, barbara.lezzi at senato.it, ettore.licheri at senato.it, pietro.lorefice at senato.it, matteo.mantero at senato.it, marialaura.mantovani at senato.it, giovanni.marilotti at senato.it, gaspare.marinello at senato.it, mariassunta.matrisciano at senato.it, raffaele.mautone at senato.it, cataldo.mininno at senato.it, francesco.mollame at senato.it, michela.montevecchi at senato.it, vilma.moronese at senato.it, nicola.morra at senato.it, gisella.naturale at senato.it, simona.nocerino at senato.it, fabrizio.ortis at senato.it, franco.ortolani at senato.it, marinella.pacifico at senato.it, gianluigi.paragone at senato.it, marco.pellegrini at senato.it, daniele.pesco at senato.it, vitorosario.petrocelli at senato.it, angela.piarulli at senato.it, elisa.pirro at senato.it, giuseppe.pisani at senato.it, vincenzo.presutto at senato.it, sergio.puglia at senato.it, ruggiero.quarto at senato.it, alessandra.riccardi at senato.it, sabrina.ricciardi at senato.it, sergio.romagnoli at senato.it, iuniovalerio.romano at senato.it, loredana.russo at senato.it, vincenzo.santangelo at senato.it, agostino.santillo at senato.it, segreteria.sileri at senato.it, paola.taverna at senato.it, danilo.toninelli at senato.it, fabrizio.trentacoste at senato.it, mario.turco at senato.it, francesco.urraro at senato.it, sergio.vaccaro at senato.it, orietta.vanin at senato.it, gelsomina.vono at senato.it,
- gruppo Fi: annamaria.bernini at senato.it, lucio.malan at senato.it, adriano.galliani at senato.it, mariaalessandra.gallone at senato.it, gabriella.giammanco at senato.it, alessandrina.lonardo at senato.it, massimo.mallegni at senato.it, giuseppe.mangialavori at senato.it, giuseppe.moles at senato.it, maria.rizzotti at senato.it, licia.ronzulli at senato.it, gilberto.pichettofratin at senato.it, enrico.aimi at senato.it, maria.alberticasellati at senato.it, francesca.alderisi at senato.it, alberto.barachini at senato.it, antonio.barboni at senato.it, francesco.battistoni at senato.it, roberto.berardi at senato.it, massimo.berutti at senato.it, sandro.biasotti at senato.it, paola.binetti at senato.it, giacomo.caliendo at senato.it, andrea.cangini at senato.it, vincenzo.carbone at senato.it, andrea.causin at senato.it, luigi.cesaro at senato.it, donatella.conzatti at senato.it, s.craxi at fondazionecraxi.org, franco.dalmas at senato.it, dario.damiani at senato.it, antonio.depoli at senato.it, domenico.desiano at senato.it, raffaele.fantetti at senato.it, claudio.fazzone at senato.it, massimo.ferro at senato.it, emilio.floris at senato.it, maurizio.gasparri at senato.it, niccolo.ghedini at senato.it, francescomaria.giro at senato.it, barbara.masini at senato.it, alfredo.messina at senato.it, annacarmela.minuto at senato.it, fiammetta.modena at senato.it, nazario.pagano at senato.it, urania.papatheu at senato.it, adriano.paroli at senato.it, marco.perosino at senato.it, gaetano.quagliariello at senato.it, paolo.romani at senato.it, mariarosaria.rossi at senato.it, antonio.saccone at senato.it, segreteriapresidenteschifani at senato.it, sciascia at dolcedrago.it, giancarlo.serafini at senato.it, marco.siclari at senato.it, laura.stabile at senato.it, elena.testor at senato.it, mariavirginia.tiraboschi at senato.it, roberta.toffanin at senato.it, luigi.vitali at senato.it,
- gli indirizzi di Lega e Fd'I sono reperibili nel sito www.senato.it
* * *
Allegato terzo: lettera al Presidente della Repubblica gia' sottoscritta dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, dal missionario e costruttore di pace padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone di volonta' buona
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Per adesioni: centropacevt at gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.

2. REPETITA IUVANT. UN APPELLO ALL'ONU

Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. REPETITA IUVANT. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" DI VITERBO: UN APPELLO A CHI SIEDE IN SENATO

Egregie senatrici ed egregi senatori,
vi chiediamo di votare contro il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
E ve lo chiediamo per la piu' semplice delle ragioni: voi non volete uccidere degli esseri umani.
Quel decreto invece ha come effetto pratico la morte di esseri umani; si', la morte di esseri umani.
Perche' questa sara' la conseguenza di quel decreto: la morte per annegamento dei naufraghi che non verranno piu' soccorsi poiche' il governo italiano sabota e perseguita i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo. Impediti ad intervenire i soccorritori volontari, i naufraghi che essi avrebbero salvato periranno.
Lasciar morire qualcuno perche' si impedisce che sia soccorso, ebbene, equivale ad ucciderlo. Ed infatti l'omissione di soccorso e' un reato.
Il governo italiano non solo commette il reato di omissione di soccorso negando approdo in porto sicuro ai naufraghi, ma addirittura impedisce ad altri di soccorrere chi e' in pericolo; addirittura sabota e perseguita chi salva le vite.
Questa condotta del governo italiano e' mostruosa e confligge con la Costituzione italiana e con il diritto internazionale; confligge con il sentire comune dell'umanita' intera.
*
Egregie senatrici ed egregi senatori,
voi non siete assassini, ma persone coscienti che il primo dovere e' salvare le vite.
E l'Italia non e' una spelonca di tagliagole, ma un paese civile che riconosce e difende i diritti umani (art. 2 Cost.), che interviene per aiutare chi ne ha bisogno (art. 3 Cost.), che riconosce il diritto d'asilo a chi ha subito persecuzioni (art. 10 Cost.).
L'Italia e' un paese che non ammette l'omicidio.
Nell'imminente voto sul cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" vi preghiamo di essere coerenti con la legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico; di essere coerenti con i valori di dignita', solidarieta' e responsabilita' in cui anche voi credete; di essere coerenti con il sentimento di umanita' e la legge morale dentro di voi.
Votate contro il decreto che lascia morire, che fa morire degli esseri umani innocenti.
Votate contro la morte. Votate in difesa dell'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandovi ogni bene,
L'associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 30 luglio 2019
L'associazione "Respirare" e' stata promossa da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

4. REPETITA IUVANT. "VITERBO OLTRE IL MURO": LETTERA AL SENATO

"Si puo' sempre dire un si' o un no"
(Hannah Arendt)
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
nelle prossime ore delibererete in merito al cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" che sabota e perseguita i soccorritori volontari che salvano vite umane innocenti ed inermi nel mar Mediterraneo.
L'effetto reale di quel decreto e' di far morire le persone che potevano essere salvate ed invece cosi' saranno abbandonate alla morte per annegamento in mancanza di soccorsi.
E' mostruoso che il governo del nostro paese pratichi ed imponga l'omissione di soccorso.
E' mostruoso che il governo del nostro paese rifiuti ed impedisca di soccorrere i naufraghi.
E' mostruoso che il governo del nostro paese abbandoni alla morte e agli aguzzini i sopravvissuti dei lager libici.
E' mostruoso che il governo del nostro paese neghi asilo a chi e' in fuga da fame e guerre, da dittature ed orrori, e lo lasci morire in mare tra sofferenze e tormenti indicibili.
E' mostruoso che il governo del nostro paese dimentichi che la civilta' umana comincia proprio con questo gesto: salvare le vite, soccorrere chi e' in pericolo, accogliere e proteggere l'ospite.
*
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
vi chiediamo di respingere quel decreto.
Vi chiediamo di salvare le vite umane innocenti che quel decreto farebbe morire.
Vi chiediamo di ricordarvi della vostra umanita', come scrissero memorabilmente Albert Einstein e Bertrand Russell.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
ascoltate la voce della vostra coscienza, ascoltate la voce dell'umanita'.
Augurandovi ogni bene,
"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta
Viterbo, 29 luglio 2019
Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" ha realizzato dal 2009 e il 2011 una intensa attivita' formativa, con una prolungata serie di incontri a cadenza settimanale presso il centro sociale autogestito "Valle Faul". Alla sua esperienza ha preso parte fino al termine della sua vita l'indimenticabile Alfio Pannega, figura esemplare della Viterbo popolare e antifascista. Alcuni degli animatori del gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" hanno realizzato nel 2010 una rilevante ricerca sulla situazione attuale della nonviolenza in Italia, con centinaia di interviste ai principali studiosi ed attivisti della nonviolenza nel nostro paese. Il gruppo ha sostenuto altre associazioni impegnate in iniziative di difesa dei diritti umani, per la pace, per la difesa della biosfera, sia partecipando ad incontri formativi, di studio e di riflessione, sia contribuendo a mobilitazioni civiche caratterizzate dalla scelta nitida e intransigente della democrazia, della solidarieta', della responsabilita' e della nonviolenza.

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

8. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

9. REPETITA IUVANT. SOUMAILA SACKO E BARTOLOMEO VANZETTI

I.

In uno di quei sogni che non vorresti fare
ho incontrato stanotte all'ora dell'alba
Soumaila Sacko e Bartolomeo Vanzetti

era una terra di vento e di nebbie ed io sapevo
che non dovevo essere li' che era un sogno
tutto era vuoto ne' buio ne' chiaro
non si sentiva nessun suono neppure
l'affanno dell'asma doveva essere un sogno

eravamo seduti a un tavolino
d'osteria ma intorno non c'era
nessuna osteria
sul tavolino fogli di giornale
si disfacevano sotto la pioggia
che annacquava i bicchieri di vino
senza colore di certo era un sogno

non dicevano nulla
mi guardavano
non dicevano nulla
sembrava mi chiedessero qualcosa
ma non potevano parlare erano morti

aspettavamo insieme in silenzio
non succedeva nulla
avessi potuto emettere un soffio
sarebbero volati via quei corpi
quei corpi quei volti quegli occhi di morti

tutto era polvere e cenere
tutto era vuoto e silenzio
sembrava mi chiedessero qualcosa

II.

Ogni giorno il capitale astratto
mangia concrete vite di persone
ogni giorno i rapporti di classe
negano l'umanita' dell'umanita'
ogni giorno Nicola Sacco
Soumaila Sacko Bartolomeo Vanzetti
vengono assassinati dal regime
mafioso e razzista che governa il mondo
e a questo orrore tu devi opporti

ogni giorno e' l'ora giusta
per la lotta comune per la comune
liberazione dalla schiavitu'
ogni giorno e' il preciso momento
del risveglio dell'umanita'
spezzarle adesso occorre le catene
adesso insorgere occorre

oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi
solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita'

10. REPETITA IUVANT. "UN POMODORO E UN PEZZO DI CARBONE". UNA COMMEMORAZIONE DEGLI EMIGRATI UCCISI A MARCINELLE E A FOGGIA TENUTA A VITERBO L'8 AGOSTO 2018

Mercoledi' 8 agosto 2018 si e' tenuta a Viterbo per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione delle vittime della strage di Marcinelle di tanti anni fa e delle vittime dell'economia schiavista, razzista e mafiosa morte sulle strade italiane nei giorni scorsi.
Il discorso commemorativo e' stato tenuto dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese. Di seguito una sintesi ricostruita a memoria delle parole dette parlando a braccio.

I.

Ci avete fatto caso?
Un cuore umano sembra un pomodoro.
Ci avete fatto caso?
Bruciato sembra un pezzo di carbone.
Ci avete fatto caso?
Un uomo morto sembra essere uno straccio
e solo allora riconoscono che e' un uomo.

Un emigrante e' sempre un emigrante
quale che sia il paese da cui parte.
E un operaio e' sempre un operaio
che lavori nei campi o in miniera.
E sempre sono esseri umani
esseri umani sfruttati e violentati
da un potere che gli ruba il respiro
da un potere che gli mangia le vite.

E un razzista e' sempre anche schiavista
e uno schiavista e' sempre anche razzista.
E tutti i potenti sono in combutta
contro tutte le oppresse e gli oppressi.
I padroni non credono affatto che gli esseri umani
siano uguali in dignita' e diritti.
Pensano invece sia un bel modo di campare
mangiare il cuore delle altre persone.

Quando muoiono nelle gallerie
quando muoiono negli incidenti
quando muoiono ammazzati
a colpi di fucile o di scudiscio
di colpo ritornano a sembrare umani
quegli esseri umani che un attimo prima
non erano considerati esseri umani
ma solo pezzi di carne senza volto
solo corpi di schiavi senza voce
solo ingranaggi della macchina della valorizzazione del capitale.

E chi li ha schiavizzati e li ha ammazzati
quando e' ben certo che siano proprio morti
la lacrimuccia espettora a reti unificate
la lacrimuccia che non riusciva a spremersi
quand'erano vivi e tenevano basso
il costo del lavoro
cosi' che fossero alti
i profitti.

Quando erano vivi e col sudore e il sangue
facevano la gioia dell'intera filiera
che dal caporale giunge al consumatore
e tutta e' agli ordini del capitale astratto
che fa suo pascolo delle concrete umane vite
banchetta con le prelibate carni delle umane sue vittime
globale lucullo e trimalcione
tritacarne eretto a sistema e ideologia.

Il capitale che sa cio' che vuole
e che sa cio' che fa
e cio' che fa e' torturare e uccidere
l'umanita' dolente resa schiava
della catena della produzione
per ricavarne il massimo profitto.

No, non ricordino i morti di Marcinelle
gli schiavisti razzisti che oggi governano questo paese
e non osino dire di essere in lutto per i braccianti morti
abbiano invece vergogna e paura
temano che come fantasmi come antiche furie
quelle vittime tornino ad accusarli inesorabili
le stesse vittime allora ed oggi
oggi come allora vittime
del capitale e del suo comitato d'affari
oggi come allora vittime
del potere mafioso, razzista, schiavista.

Ci avete fatto caso?
Un cuore umano sembra un pomodoro.
Ci avete fatto caso?
Bruciato sembra un pezzo di carbone.
Ci avete fatto caso?
Un uomo morto sembra essere uno straccio
e solo allora riconoscono che e' un uomo.

II.

Le vittime della violenza
del potere assassino che sfrutta e divora
quelle vittime puo' ricordarle
solo chi condivide con loro il suo pane
solo chi condivide con loro la fatica e il dolore e la paura
solo chi per soccorrerle si adopera
solo chi con tutto il cuore a loro e' uguale
solo chi come loro e' vittima e lo sa.
Solo le oppresse e gli oppressi libereranno
l'umanita' intera dal dolore e dalla vergogna
tutto sara' allora chiaro
di tutte le donne e di tutti gli uomini ci ricorderemo come fossero qui
risorgeranno allora tutti i morti
tutti i sommersi saranno salvati
nella memoria di un'umanita'
che divenuta umana un mondo umano
sapra' realizzare.

Io chiedo: cosa e' l'umanita'?
Io chiedo: quale e' la cosa giusta?
E ancora chiedo: saremo mai liberi
prima di essere morti?
Non sono domande a cui possa rispondere
una persona sola, sono domande
che richiedono l'azione comune
di chi e' disposto a mettere in comune
tutti i beni e tutto il bene.
Sono domande a cui puo' rispondere
solo la lotta delle oppresse e degli oppressi
affinche' cessi il tempo dei vampiri
e venga il tempo della condivisione.

Felici i poveri, felici i miti
che non hanno oppresso nessuno.
Felici le persone addolorate
felici le affamate ed assetate
perche' loro faranno la giustizia.
Felici i misericordiosi i pacifici i perseguitati
perche' verra' il giorno in cui l'umanita'
si riconoscera' umana, umana.

Quel giorno si sfasceranno le case dei ricchi
si trasformeranno in statue di sale e di vetro
i loro figli non li riconosceranno
tutta l'avidita' del mondo svanira' come fumo ombra nulla.
E i monumenti illustri dei trionfi
di chi li ottenne al prezzo di oceani di sangue
saranno perenne memoria del dolore immedicabile
del male sparso a secchiate, a cisterne, a diluvi
ammonimento di quanto grande fosse ed obbrobriosa
la stoltezza di chi assassinava il fratello
la follia di chi segava la gola a chi pronunciava male la parola scibbolet
il delirio di chi accumulava ricchezze sacrificando vite.

III.

I ministri che dicono di essere contro la mafia
e fanno la politica voluta dalla mafia
tacciano adesso.
I ministro che dicono di essere contro la schiavitu'
e fanno la politica della schiavitu'
tacciano adesso.
I ministri delle persecuzioni razziste
che in quanto tali sono i primi persecutori dell'umanita' intera
tacciano adesso.
E se hanno un briciolo, un briciolo solo, di decenza:
che si dimettano
che si dimettano
che si dimettano.
E se in Italia si trova un giudice, un solo giudice, a Berlino:
quei ministri li processi e li condanni
li processi e li condanni quei ministri
li processi
li condanni
perche' chi non trae in salvo il naufrago lo uccide
perche' chi predica odio alimenta violenza
perche' chi perseguita le vittime e' complice di tutti i carnefici
perche' chi esalta il disordine costituito e' complice di tutti gli oppressori
di tutti gli sfruttatori di tutti i predatori di tutti gli azzannatori
perche' loro sono gli assassini degli annegati nel Mediterraneo
perche' loro sono i mandanti e i protettori degli schiavisti
perche' loro sono i fomentatori dei mafiosi e dei fascisti
che ogni giorno ripetono in forma casalinga
dal terrazzo di casa dal finestrino dell'auto
le imprese del reich millenario.

IV.

Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per salvare tutte le vite.
Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per la legalita' che ogni persona difende dall'abuso.
Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani
in quest'unica casa comune che e' il mondo vivente.

Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per ottenere che in Italia cessi il regime delle persecuzioni razziste.
Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per ottenere che in Italia cessi il regime della schiavitu' e della segregazione.
Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per ottenere che cessi l'ecatombe nel Mediterraneo
per abolire il mercato mafioso dei trafficanti di carne umana
per abolire il folle divieto di salvare la propria vita e l'altrui.

Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per ottenere che in Italia finalmente s'inveri
la democrazia il cui fondamento e' "una persona, un voto".

Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per ottenere che in Italia finalmente si rispetti
il diritto d'asilo per tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
per far dimettere il governo razzista
per far dimettere il governo dell'omissione di soccorso
per far dimettere il governo delle persecuzioni razziste e religiose
per far dimettere il governo complice e favoreggiatore dell'orrore della Libia dei lager
per far dimettere il governo che aggredisce e sabota chi salva le vite umane in mare
per far dimettere il governo che propaganda il disprezzo e l'odio e la violenza
per far dimettere il governo che viola la Costituzione repubblicana antifascista.

Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per denunciare e far processare i ministri colpevoli e favoreggiatori di mostruosi reati.

Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
per far cessare l'apartheid in Italia
per far cessare lo squadrismo in Italia
per far cessare la schiavitu' in Italia
per far cessare il fascismo in Italia.

Insorgano adesso le oppresse e gli oppressi
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza.
Agisci verso le altre persone
come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Legge e' la difesa del debole dall'abuso del forte.
Legge e' recare aiuto a chi ne ha bisogno.
Legge e' riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Salvare le vite e' il primo dovere.

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt. Un'ebrea tedesca nell'era del totalitarismo, Giuntina, Firenze 2001, pp. 192.
- Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009, pp. VI + 218.
*
Riedizioni
- Henar Lanza Gonzalez, Wittgenstein, Rba, Milano 2019, pp. 160, euro 9,99.
*
Musei
- Luca Mozzati (a cura di), British Museum. Londra, Il sole 24 ore - Electa, Milano 2005, pp. 160.
- Simonetta Pelusi (a cura di), Puskin. Mosca, Il sole 24 ore - Electa, Milano 2005, pp. 160.
*
Classici
- Emily Dickinson, Poesie e lettere, Sansoni, Firenze 1961, Bompiani, Milano 1993, 2000, 2 voll. per pp. L + 451 (vol. I: Poesie) + pp. L + 418 (vol. II: Lettere).

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

13. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3468 del 4 agosto 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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