[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 282



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 282 del 29 luglio 2019

In questo numero:
1. Donata Borgonovo: "Salvare le vite e' il primo dovere". Una lettera alle senatrici ed ai senatori
2. Adesso
3. Alle persone amiche affinche' scrivano al piu' presto a senatrici e senatori (con una traccia di lettera e gli indirizzi di posta elettronica utili)
4. Con la forza del digiuno per salvare vite umane. Un'insurrezione nonviolenta contro la folle decisione governativa di condannare a morte i naufraghi
5. Al Presidente della Repubblica un appello da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e molte altre persone di volonta' buona
6. Un appello all'Onu

1. DONATA BORGONOVO: "SALVARE LE VITE E' IL PRIMO DOVERE". UNA LETTERA ALLE SENATRICI ED AI SENATORI
[Riceviamo e diffondiamo]

Gentili senatrici e senatori,
tra pochissimi giorni sarete chiamati a pronunciarvi sulla conversione in legge del d.l. 14 giugno 2019, n. 53, il cosiddetto "decreto sicurezza bis".
Con questa lettera vi chiediamo, insieme a molti cittadini italiani, di votare contro la conversione in legge delle norme contenute nel decreto.
Ci sono molteplici ragioni, giuridicamente robuste, che impediscono l'adozione della legge di conversione ma una in particolare motiva questo appello: la conseguenza certa della legge sara' quella di condannare a morte degli esseri umani.
Le norme contenute nel d.l. 53, infatti, mirano ad intimorire ed a perseguitare i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo - peraltro supplendo con la loro azione all'inerzia degli Stati - ed  avra' come effetto reale quello di abbandonare persone migranti e richiedenti asilo, gia' duramente provati da condizioni che non vorremmo certo augurare ai nostri figli, ai rischi di naufragio e di annegamento. Senza peraltro scalfire minimamente il fiorente mercato dei trafficanti di uomini che, solo a parole, la politica nostrana dichiara di voler combattere. Moriranno gli innocenti che avrebbero potuto essere salvati e prospereranno gli affari di chi commercia con l'umana disperazione.
Vi preghiamo dunque di concentrare la vostra attenzione su questo drammatico tema: la vostra decisione in aula potra' determinare la vita o la morte di esseri umani come noi, che solo hanno avuto in sorte di nascere nella parte sbagliata del mondo.
Non si risolvono i problemi legati ad un saggio governo del fenomeno migratorio negando soccorso a chi mette in pericolo la propria vita in mare. E' un abominio quello che si vorrebbe semplicemente mascherare con l'abito della legge: non prestatevi a legittimare questo abominio con il vostro voto. Ricordatevi da dove nasce la nostra Repubblica e cosa afferma la nostra Costituzione.
Grazie per l'attenzione,
Donata Borgonovo, docente di Diritto delle Migrazioni, Facolta' di giurisprudenza - Universita' di Trento

2. QUID AGENDUM. ADESSO

Il tempo e' poco.
Inizia oggi in Commissione Affari Costituzionali l'esame da parte del Senato del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" che la Camera dei deputati ha gia' sciaguratamente approvato.
E il successivo esame in aula che si concludera' con il voto e' previsto per domani o dopodomani nel calendario dei lavori dell'assemblea di Palazzo Madama.
Quindi e' adesso che occorre scrivere a tutte le senatrici ed a tutti i senatori affinche' respingano quel decreto il cui esito reale e' la morte per annegamento di persone innocenti.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. REPETITA IUVANT. ALLE PERSONE AMICHE AFFINCHE' SCRIVANO AL PIU' PRESTO A SENATRICI E SENATORI (CON UNA TRACCIA DI LETTERA E GLI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA UTILI)

Carissime e carissimi,
vi invitiamo a scrivere alle senatrici ed ai senatori affiche' respingano il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Il senato si pronuncera' entro pochi giorni, e' necessario scrivere adesso.
Di seguito una bozza di lettera e gli indirizzi di posta elettronica di molte senatrici e molti senatori (gli altri sono comunque rintracciabili nel sito www.senato.it).
Facciamo riflettere tutte le senatrici e tutti i senatori sulla cosa veramente decisiva: ovvero che l'esito concreto di quel decreto e' di far morire annegati degli esseri umani innocenti; ed invitiamo quindi tutti i componenti del Senato a respingere quel decreto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Una bozza di lettera
Gentili senatrici e senatori,
tra pochissimi giorni sarete chiamati a pronunciarvi sulla conversione in legge del cosiddetto "decreto sicurezza bis".
Con questa lettera vi chiediamo di votare contro quel decreto.
Il motivo per cui vi chiediamo di respingere quel decreto e' il seguente: la conseguenza certa di quel decreto sara' che degli esseri umani innocenti ed inermi naufraghi nel Mediterraneo moriranno invece di essere salvati.
Infatti quel decreto sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo avra' come effetto reale che le persone che i soccorritori avrebbero salvato non saranno piu' salvate: e molte di loro moriranno annegate.
Vi preghiamo di concentrare la vostra attenzione su questa decisiva verita': l'effetto di quel decreto e' di far morire degli esseri umani.
Noi crediamo che voi non vogliate far morire degli esseri umani.
Far morire degli esseri umani e' un crimine abominevole.
Respingete quindi quel decreto mortifero.
Grazie per l'attenzione,
Firma, luogo, data, indirizzo e recapiti telefonici ed e-mail del mittente
*
Gli indirizzi utili
- gruppo misto: loredana.depetris at senato.it, maurizio.buccarella at senato.it, riccardo.nencini at senato.it, emma.bonino at senato.it, adriano.cario at senato.it, saverio.debonis at senato.it, gregorio.defalco at senato.it, vasco.errani at senato.it, segreteria.pietrograsso at senato.it, francesco.laforgia at senato.it, carlo.martelli at senato.it, ricardo.merlo at senato.it, mario.monti at senato.it, paola.nugnes at senato.it, liliana.segre at senato.it,
- gruppo autonomie: julia.unterberger at senato.it, dieter.steger at senato.it, albert.laniece at senato.it, meinhard.durnwalder at senato.it, gianclaudio.bressa at senato.it, pierferdinando.casini at senato.it, elena.cattaneo at senato.it, giorgio.napolitano at senato.it,
- gruppo Pd: andrea.marcucci at senato.it, simona.malpezzi at senato.it, franco.mirabelli at senato.it, dario.stefano at senato.it, caterina.bini at senato.it, monica.cirinna at senato.it, alan.ferrari at senato.it, stefano.collina at senato.it, alessandro.alfieri at senato.it, bruno.astorre at senato.it, teresa.bellanova at senato.it, caterina.biti at senato.it, paola.boldrini at senato.it, francesco.bonifazi at senato.it, tommaso.cerno at senato.it, eugenio.comincini at senato.it, giuseppeluigi.cucca at senato.it, luciano.dalfonso at senato.it, vincenzo.darienzo at senato.it, davide.faraone at senato.it, valeria.fedeli at senato.it, andrea.ferrazzi at senato.it, laura.garavini at senato.it, francesco.giacobbe at senato.it, nadia.ginetti at senato.it, leonardo.grimani at senato.it, vanna.iori at senato.it, mauro.laus at senato.it, ernesto.magorno at senato.it, daniele.manca at senato.it, salvatore.margiotta at senato.it, mauromaria.marino at senato.it, assuntacarmela.messina at senato.it, antonio.misiani at senato.it, tommaso.nannicini at senato.it, annamaria.parente at senato.it, parrini.dario at gmail.com, edoardo.patriarca at senato.it, roberta.pinotti.senato at gmail.com, giovanni.pittella at senato.it, roberto.rampi at senato.it, matteo.renzi at senato.it, matteo.richetti at senato.it, tatjana.rojc at senato.it, anna.rossomando at senato.it, daniela at danielasbrollini.it, valeria.sudano at senato.it, mino.taricco at senato.it, valeria.valente at senato.it, vito.vattuone at senato.it, francesco.verducci at senato.it, luigi.zanda at senato.it,
- gruppo M5s: stefano.patuanelli at senato.it, gianluca.perilli at senato.it, mariadomenica.castellone at senato.it, primo.dinicola at senato.it, arnaldo.lomuti at senato.it, alessandra.maiorino at senato.it, barbara.floridia at senato.it, gabriele.lanzi at senato.it, giulia.lupo at senato.it, stefano.lucidi at senato.it, rosasilvana.abate at senato.it, rossella.accoto at senato.it, donatella.agostinelli at senato.it, alberto.airola at gmail.com, cristiano.anastasi at senato.it, luisa.angrisani at senato.it, giuseppe.auddino at senato.it, vittoria.bogodeledda at senato.it, laura.bottici at senato.it, elena.botto at senato.it, antonella.campagna at senato.it, gianluca.castaldi at senato.it, francesco.castiello at senato.it, nunzia.catalfo at senato.it, alfonso.ciampolillo at senato.it, andrea.cioffi at senato.it, mauro.coltorti at senato.it, gianmarco.corbetta at senato.it, mirghit at gmail.com, vitoclaudio.crimi at senato.it, marco.croatti at senato.it, mattia.crucioli at senato.it, grazia.dangelo at senato.it, gianmauro.dellolio at senato.it, danila.delucia at senato.it, emanuele.dessi at senato.it, gabriella.digirolamo at senato.it, luigi.dimarzio at senato.it, fabio.dimicco at senato.it, stanislao.dipiazza at senato.it, daniela.donno at senato.it, tiziana.drago at senato.it, giovanni.endrizzi at senato.it, elvira.evangelista at senato.it, elena.fattori at senato.it, giorgio.fede at senato.it, emiliano.fenu at senato.it, gianluca.ferrara at senato.it, agnese.gallicchio at senato.it, vincenzo.garruti at senato.it, felicia.gaudiano at senato.it, silvana.giannuzzi at senato.it, mariomichele.giarrusso at senato.it, giannipietro.girotto at senato.it,
biancalaura.granato at senato.it, ugo.grassi at senato.it, barbara.guidolin at senato.it, pasqua.labbate at senato.it, virginia.lamura at senato.it, elio.lannutti at senato.it, cinzialeonem5s at gmail.com, barbara.lezzi at senato.it, ettore.licheri at senato.it, pietro.lorefice at senato.it, matteo.mantero at senato.it, marialaura.mantovani at senato.it, giovanni.marilotti at senato.it, gaspare.marinello at senato.it, mariassunta.matrisciano at senato.it, raffaele.mautone at senato.it, cataldo.mininno at senato.it, francesco.mollame at senato.it, michela.montevecchi at senato.it, vilma.moronese at senato.it, nicola.morra at senato.it, gisella.naturale at senato.it, simona.nocerino at senato.it, fabrizio.ortis at senato.it, franco.ortolani at senato.it, marinella.pacifico at senato.it, gianluigi.paragone at senato.it, marco.pellegrini at senato.it, daniele.pesco at senato.it, vitorosario.petrocelli at senato.it, angela.piarulli at senato.it, elisa.pirro at senato.it, giuseppe.pisani at senato.it, vincenzo.presutto at senato.it, sergio.puglia at senato.it, ruggiero.quarto at senato.it, alessandra.riccardi at senato.it, sabrina.ricciardi at senato.it, sergio.romagnoli at senato.it, iuniovalerio.romano at senato.it, loredana.russo at senato.it, vincenzo.santangelo at senato.it, agostino.santillo at senato.it, segreteria.sileri at senato.it, paola.taverna at senato.it, danilo.toninelli at senato.it, fabrizio.trentacoste at senato.it, mario.turco at senato.it, francesco.urraro at senato.it, sergio.vaccaro at senato.it, orietta.vanin at senato.it, gelsomina.vono at senato.it,
- gruppo Fi: annamaria.bernini at senato.it, lucio.malan at senato.it, adriano.galliani at senato.it, mariaalessandra.gallone at senato.it, gabriella.giammanco at senato.it, alessandrina.lonardo at senato.it, massimo.mallegni at senato.it, giuseppe.mangialavori at senato.it, giuseppe.moles at senato.it, maria.rizzotti at senato.it, licia.ronzulli at senato.it, gilberto.pichettofratin at senato.it, enrico.aimi at senato.it, maria.alberticasellati at senato.it, francesca.alderisi at senato.it, alberto.barachini at senato.it, antonio.barboni at senato.it, francesco.battistoni at senato.it, roberto.berardi at senato.it, massimo.berutti at senato.it, sandro.biasotti at senato.it, paola.binetti at senato.it, giacomo.caliendo at senato.it, andrea.cangini at senato.it, vincenzo.carbone at senato.it, andrea.causin at senato.it, luigi.cesaro at senato.it, donatella.conzatti at senato.it, s.craxi at fondazionecraxi.org, franco.dalmas at senato.it, dario.damiani at senato.it, antonio.depoli at senato.it, domenico.desiano at senato.it, raffaele.fantetti at senato.it, claudio.fazzone at senato.it, massimo.ferro at senato.it, emilio.floris at senato.it, maurizio.gasparri at senato.it, niccolo.ghedini at senato.it, francescomaria.giro at senato.it, barbara.masini at senato.it, alfredo.messina at senato.it, annacarmela.minuto at senato.it, fiammetta.modena at senato.it, nazario.pagano at senato.it, urania.papatheu at senato.it, adriano.paroli at senato.it, marco.perosino at senato.it, gaetano.quagliariello at senato.it, paolo.romani at senato.it, mariarosaria.rossi at senato.it, antonio.saccone at senato.it, segreteriapresidenteschifani at senato.it, sciascia at dolcedrago.it, giancarlo.serafini at senato.it, marco.siclari at senato.it, laura.stabile at senato.it, elena.testor at senato.it, mariavirginia.tiraboschi at senato.it, roberta.toffanin at senato.it, luigi.vitali at senato.it,
*
Grazie per quanto vorrete fare, un cordiale saluto dal
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 28 luglio 2019

4. REPETITA IUVANT. CON LA FORZA DEL DIGIUNO PER SALVARE VITE UMANE. UN'INSURREZIONE NONVIOLENTA CONTRO LA FOLLE DECISIONE GOVERNATIVA DI CONDANNARE A MORTE I NAUFRAGHI

Ho espresso la solidarieta' e il sostegno mio personale e del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a Petrie Drummond, Manfred Bergmann e Mauro Carlo Zanella che da oggi sono impegnati in un digiuno nonviolento contro la conversione in legge dell'illegale, delirante e disumano "decreto sicurezza della razza bis", decreto che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo ha come effetto reale la morte dei naufraghi che potevano e dovevano essere soccorsi ed invece cosi' verranno lasciati morire.
Omettere di soccorrere una persona in pericolo di morte equivale a lasciarla morire.
Chi impedisce di salvare le vite, quelle vite contribuisce a sopprimere.
Il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" si configura come una condanna a morte di vittime innocenti, come una strage degli innocenti.
*
E' evidente che il governo italiano non ha il diritto di condannare a morte naufraghi innocenti ed inermi, ed ha anzi il dovere di salvarli.
E' evidente che il governo italiano non ha il diritto di condannare a morte i superstiti dei lager libici, ed ha anzi il dovere di salvarli.
E' evidente che il governo italiano non ha il diritto di condannare a morte esseri umani in fuga da guerre e fame, da dittature e schiavitu', ed ha anzi il dovere di salvarli.
Ma il governo italiano persevera nel male: negando ai naufraghi approdo in porto sicuro in Italia, ed inoltre sabotando e perseguitando i soccorritori, commette il delitto di omissione di soccorso, e lascia morire, fa morire degli esseri umani innocenti ed inermi.
Ogni persona ragionevole prova orrore e sdegno di questa condotta mortifera.
*
Di qui gli appelli al Parlamento ed al Presidente della Repubblica affinche' impediscano che il governo italiano perseveri in un cosi' abominevole crimine.
Di qui l'esortazione a tutte le persone di volonta' buona a far sentire la propria voce affinche' il Senato della Repubblica che si pronuncera' in merito tra pochi giorni respinga quel decreto razzista e assassino che la Camera dei deputati ha follemente, scelleratamente avallato.
Occorre insorgere nonviolentemente per salvare le vite.
Occorre insorgere nonviolentemente per difendere la legalita' che salva le vite.
Occorre insorgere nonviolentemente per contrastare la violenza razzista e la follia omicida.
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Credo che occorra intraprendere varie iniziative, e tra esse:
a) scrivere alle senatrici ed ai senatori affinche' respingano il decreto mortifero;
b) scrivere al Presidente della Repubblica affinche' intervenga in difesa del diritto, della civilta', dell'umanita';
c) rendere visibile la volonta' del popolo italiano di difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani cosi' come stabilisce la Costituzione della Repubblica italiana, ed in primo luogo il diritto alla vita, al soccorso, all'asilo.
*
Il digiuno nonviolento dei tre amici cui ho espresso il mio sostegno credo sia una forma di impegno che puo' anche contribuire a suscitare altre testimonianze, altre iniziative in tutta Italia. E ve ne e' grande, urgente bisogno.
Ovviamente ho espresso a questi amici anche la mia preoccupazione se il loro digiuno si prolungasse e la mia esortazione ad interromperlo prima di provocare ai loro corpi danni irreparabili. La nostra lotta e' per salvare le vite, non per metterne in pericolo delle altre.
Ed ho espresso anch'io la mia disponibilita' a partecipare al digiuno per un limitato lasso di tempo in una sorta di ideale staffetta.
Che adesso ed ovunque si esprima l'impegno corale del popolo italiano in difesa delle vite umane in pericolo.
Che adesso ed ovunque si esprima l'impegno corale del popolo italiano contro l'illegale e folle decisione governativa che ha come effetto di lasciar morire degli esseri umani, di provocare una strage degli innocenti.
*
Ci tengo ad insistere sul punto cruciale: il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" ha come effetto reale la morte dei naufraghi che non verranno piu' soccorsi. Questo e' l'elemento decisivo.
Non ci si lasci distrarre dai sofismi della propaganda degli ebbri e callidi seminatori di odio ed adoratori della violenza: il nocciolo della questione e' che quel decreto fa morire degli esseri umani.
E noi sappiamo almeno questo: che provocare la morte di un essere umano non e' ammissibile, ne' per la legge ne' per la morale.
Si puo' discutere di tutto, ma non di questo: che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Si puo' discutere di tutto, ma non di questo: che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; e quindi tutti gli esseri umani sono uniti tra loro da un dovere di solidarieta' attiva e di mutuo soccorso, come argomento' una volta per sempre Giacomo Leopardi.
Si puo' discutere di tutto, ma non di questo: che uccidere e' il peggiore dei crimini.
Si puo' discutere di tutto, ma non di questo: che salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni vittima ha il voto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Allego in calce a questa lettera:
1. L'appello di Petrie Drummond, Manfred Bergmann e Mauro Carlo Zanella;
2. Un appello alle senatrici ed ai senatori;
3. l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e tante altre persone di volonta' buona.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 27 luglio 2019
* * *
Allegato 1. La solidarieta' non e' un reato. Un digiuno e un appello
La solidarieta' non e' un reato
Dalle ore 0.00 di oggi noi, Petrie Drummond, Manfred Bergmann e Mauro Carlo Zanella, abbiamo iniziato uno sciopero della fame, o digiuno di dialogo ed ascolto a tempo non determinato, contro la conversione in legge del cosiddetto Decreto Sicurezza Due, che criminalizza coloro che, salvate in mare le vite di profughi, rifiutano di sbarcarli in un porto non sicuro come quelli della Libia sconvolta dalla guerra e costellata di veri lager per i migranti. Portarli, come impongono le convenzioni internazionali in un porto sicuro italiano comporta ora pesantissime sanzioni atte ad impedire le attivita' di ricerca e soccorso in mare delle Organizzazioni Non Governative.
Oltre alle scellerate norme disumane, prima ricordate, che causano stragi quotidiane inaccettabili ed intollerabili: cosi' contestualmente il decreto non dimentica gli italiani, i piu' poveri ed emarginati ovviamente, e si criminalizzano le lotte sociali con pesantissime sanzioni che possono riguardare chi accende un fumogeno o attua un blocco stradale per reclamare diritti costituzionalmente garantiti come la casa, il lavoro, l'istruzione, la salute, la tutela dell'ambiente.
Nella nostra azione siamo sostenuti e incoraggiati dalle compagne e dai compagni del gruppo informale autogestito Mani Rosse Antirazziste di cui noi stessi facciamo parte, di Diamoci Una Mossa, di Digiuno di Giustizia e Solidarieta' con i Migranti, di Kethane - Rom e Sinti per l'Italia, di Grennpeace e del Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo. Le compagne, i compagni, le amiche e gli amici tutti ci sosterranno logisticamente e ci supporteranno affiancandosi a noi con digiuni a staffetta.
Dopo la fiducia estorta alla Camera dei Deputati chiediamo ai Senatori di agire in Parlamento come rappresentanti della nazione e del popolo, senza alcun vincolo di mandato ma fedeli alla Costituzione. Respingano la conversione in Legge del cosiddetto Decreto Sicurezza Due, partecipando al voto. Votino contro per fedelta' alla Costituzione della Repubblica Italiana che riconosce, tutela e promuove i diritti universali della persona umana, che protegge lo straniero che fugge da guerre e dittature e da una situazione di violazione dei diritti fondamentali (quale e' quella vissuta nei Paesi travolti dalla miseria e dalla fame o sconvolti dai mutamenti climatici).
Se malauguratamente anche il Senato dovesse votare si' alla nuova legge, che ci porta fuori dalla Legalita' Costituzionale, dallo Stato di Diritto e dalla Umana Civilta', sosterremo il Presidente della Repubblica che, a questo punto, come Garante della Costituzione, altro non potra' fare se non rifiutarsi di promulgare la nuova Legge rinviandola nuovamente al dibattimento parlamentare.
Chiedere al Presidente di firmare questo obbrobrio sarebbe chiedergli di attentare alla Costituzione e di tradire la Repubblica.
Per questa ragione, certi della sua volonta' di essere coerente con i valori della Costituzione in quanto sincero democratico intendiamo sostenerlo in questo difficilissimo momento di profondissima crisi etica della nostra Repubblica Democratica e del nostro amato Paese.
Petrie Drummond, violoncellista di Castel Volturno
Manfred Bergmann, operatore socioculturale, delegato ONG presso il Consiglio Diritti Umani ONU, Roma
Mauro Carlo Zanella, maestro elementare di Lanuvio
Per adesioni:
mauroc.zanella at gmail.com
lelenoferi at gmail.com
* * *
Allegato 2. "Respingete quel decreto. Salvate le vite". Una lettera alle senatrici ed ai senatori
Alle senatrici ed ai senatori della Repubblica italiana
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
il primo agosto inizierete l'esame del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" che la Camera dei deputati ha approvato con un duplice voto: il 24 luglio votando la fiducia posta dal governo con 325 voti favorevoli,  248 contrari e 4 astensioni; e il 25 luglio approvando la conversione in legge del decreto con 322 voti favorevoli, 90 contrari e un'astensione.
Vi scriviamo per chiedervi di respingere il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo ha come effetto la morte dei naufraghi che potevano essere soccorsi e salvati ed invece non lo saranno.
Si', l'effetto reale del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" e' la morte di esseri umani innocenti ed inermi.
Si', quel decreto e' omicida.
Si', quel decreto e' stragista.
Quel decreto e' illegale, e' criminale, e' disumano.
Respingete quel decreto.
Salvate le vite.
*
Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i membri del Senato sono reperibili nel sito www.senato.it
* * *
Allegato 3. Al Presidente della Repubblica un appello da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e molte altre persone di volonta' buona
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
*
Per adesioni: centropacevt at gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.

5. INIZIATIVE. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA UN APPELLO DA LIDIA MENAPACE, PADRE ALEX ZANOTELLI E MOLTE ALTRE PERSONE DI VOLONTA' BUONA

La partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, e tante altre persone di volonta' buona e varie associazioni di solidarieta' chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo.
Di seguito il testo dell'appello e le prime adesioni.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene,
Paolo Adomi, Firenze
Carla Albertazzi
Alicia Albino, Argentina
Gianfranco Aldrovandi, Guastalla (Reggio Emilia)
Paola Alforno, Carde' (Cuneo)
Gilberta Alpa
Rocco Altieri, Pisa
Maria Giulia Amadasi
Nadia Amaroli, Bologna
Gabriella Anselmi, Roma
Sonia Antinori
Ferdinando Aranci, Librerie Silvio D'Amico, Roma
Pier Giuseppe Arcangeli, Viterbo
Monica Ascanelli, Ferrara
Anna Atti, Parma
Franco Avati, Verona
Margherita Badala'
Luciano Bagoli
Claudia Baldini
Vincenzo Balzani, Bologna
Imma Barbarossa, Bari
Guido Barbera, presidente Cipsi
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, Imola (Bologna)
Marco Barbieri, Collesalvetti (Livorno)
Giuseppe Barone
Vittorio Bellavite
Bruno Bellerate, Rocca di Papa (Roma)
Remo Bellesia, Rolo (Reggio Emilia)
Walter Beltrame, Maser (Treviso)
Pietro Benedetti, Tuscania (Viterbo)
Anna Bentivoglio
Gabriella Bentivoglio, Macerata
Graziella Bernabe', Cremona
Paolo Bertagnolli, Bolzano
Marilena Bertini, presidente Comitato Collaborazione Medica
Mariaxaveria Bertola, Alba (Cuneo)
Mariateresa Bertoldi, Incisa Valdarno (Firenze)
Cecilia Bevicini, Firenze
Moreno Biagioni, Firenze
Ines Biemmi
Sauro Bigelli, Mondavio (Pesaro e Urbino)
Mauro Bigi, sindaco di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia)
Paola Binetti
Marino Bisso, Rete Nobavaglio
Michele Boato, Mestre-Venezia
Sergio Lorenzo Bonanini, Genova
Massimo Bondioli, Piadena Drizzona (Cremona)
Giuliana Bonosi, Firenze
Adriano Borchi
Franco Borghi, Cento (Ferrara)
Tina Borgogni Incoccia
Donata Borgonovo Re, Trento
Cesare Borrometi, Ragusa
Angela Bosio, Santena (Torino)
Antonella Bottazzi, Modena
Daniele Bottura, Mantova
Anna Bravo
don Roberto Briolotti, Pavia
Valentina Bruno
Luciana Brunod
Giuseppe Bruzzone
Antonio Buono, Napoli
Silvia Burzio, Sori (Genova)
Maria Teresa Cacciari, Bologna
Roberto Cagliero, Verona
Giuseppe Callegari, Grazie di Curtatone (Mantova)
Gabriella Calvano, Andria
Dario Cambiano, Torino
Pietro Campoli, Russi (Ravenna)
Carlo Maria Cananzi, Napoli
Guido Cangianiello, Roncadelle (Brescia)
don Ettore Cannavera, Comunita' "La Collina", Serdiana (Cagliari)
Livia Capasso, Roma
Franco Capelli, Voghera (Pavia)
Francesco Domenico Capizzi, Bologna
Claudia Capra
Maurella Carbone, Francoforte (Germania)
Maria Agnese Cardini, Rignano sull'Arno (Firenze)
Alberto Caroncini, Udine
Claudio Carrara, del Mir di Padova
Ignazio Carta, Cagliari
Chiara Casella, Travo (Piacenza)
Marco Catarci
Morena Cattaruzza, Aosta
Paola Cavallari, Bologna
Chiara Cavallaro, Roma
Marianna Cavalli, Brescia
Emilia Cavallini
Andrea Cecconi, Fondazione Ernesto Balducci
Elisabetta Celestini
Edelvais Cesaretti, Ancona
Michela Cesaretti Salvi
Fiorentina Charrier
Adriana Chemello, Vicenza
Bettina Chiadini, Ravenna
Chiara Chiappa
Anna Chiappini
Dario Chillemi
Raimondo Chiricozzi
Franco Ciappi, Gambassi Terme
Stefano Ciccone, Roma
don Adriano Cifelli, Campobasso
Giorgio Cingolani, Pino Torinese
Maria Paola Clarini, Roma
Ornella Clementi
Giancarla Codrignani
Raya Cohen
Caterina Colombo, Brescia
Matilde Consoli, Bagheria (Palermo)
Nunzia Coppede', Lamezia Terme
Antonio Corbeletti, Voghera (Pavia)
Lucia Corbo, Roma
Vito Correddu
Alessandro Cortesi op, Pistoia
Giovanna Cosentino, Novara
Ignazio Crivelli Visconti, Napoli
Nicoletta Crocella
Anna Maria Dal Lago
Augusto Dalmasso, Alba (Cuneo)
Avinio Damiano, Como
Maria Giovanna Damico
Pasquale D'Andretta, Roma
Roberto Dati
Lucia Davico, Alba (Cuneo)
Beatrice Davies, Berlino
Marianita De Ambrogio, Padova
Maria De Carli
Vincenzo De Florio
Sandra Del Fabro, Udine
Marcella Delle Donne
Vincenza DeLuca
Giusy de Milato
Adriana De Mitri, Lecce
Giorgio Demurtas
Marcella Denegri
Serena De Simone, Roma
Ivano Di Cerbo
Giustina Diligenza, Arzano (Napoli)
Mario Di Marco, Viterbo
don Pierluigi Di Piazza, parrocchia di San Michele Arcangelo, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Gabriele Di Tonno
Angela Dogliotti
Ugo Donato, La Spezia
Moulay El Akkioui, Roma
Roberto Escobar, Milano
Eva Esposito, Napoli
Lucia Evangelisti
Nica Fabozzi de Maio, Pozzuoli (Napoli)
Sergio Falcone, Roma
Franco Fantozzi, Capannori (Lucca)
Francesco Fassone
Beniamino Favaro, Mogliano Veneto
Biagio Favaro', Palermo
Edoardo Favrin
Laura Favro Bertrando, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Stefania Ferini
Fausta Ferraro
Giordana Ferron
don Roberto Fiorini, Mantova
Elisabetta Flick, Roma
Giordana Fochi
Lorena Fornasir
Lorenzo Fort, Venezia
Gloria Frittelli Aziz, Firenze
Nicola Froggio Francica, Vibo Valentia
Riccardo Gabbrielli
Gabriele Gabrieli, In silenzio per la pace, Mantova
Sancia Gaetani, Roma
Miriam Gagliardi, Vicenza
Elena Gajani Monguzzi, Macerata
Giuseppe Gallelli, Cecina (Livorno)
Romana Gardani
Luigi Gardini, Viadana (Mantova)
Lanfranco Genito, WeBottega per la Pace, Napoli
Mauro Gentilini, Roma
Massimo Geranio
Domitilla Gerini
Francesco Gesualdi
Giuseppina Giacomazzi, Roma
Maria Laura Giannini
Maria Gianotti
Pasqualina Gilardi, Castiglione Torinese
Agnese Ginocchio
Rosa Maria Giolitti, Roma
Daniela Giordano, Roma
Piero P. Giorgi, Centro Europeo, Gargnano (Brescia)
Laura Giuffrida, Messina
Manuela Giugni, Rete antirazzista, Firenze
Emanuela Gorelli, Roma
Margherita Granero
Franca Grasselli, Reggio Emilia
Raffaella Gritti
Vincenzo Guanci, Mirano (Venezia)
Carlo Gubitosa, Bruxelles
Andrea Indellicati
Chiara Ingrao
Marta Innocente
Vincenzo Iorio
Silvio Lancisi, Pian di Sco' (Arezzo)
Monica Lanfranco
Letizia Lanza, Venezia
Renata La Rovere, Donne in nero, Napoli
Raniero La Valle
Massimo Lazzarino, Pinerolo (Torino)
Emma Leona, Associazione R-Evolution Legalita', Lamezia Terme (Catanzaro)
Antonella Litta
Giovanna Liotta
Alfredo Llana, Buenos Aires
Giampietro Lodi Rizzini, Sabbioneta (Mantova)
Pierpaolo Loi, Monserrato (Cagliari)
Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana (Cuneo)
Edoardo Longobardi
Eugenio Longoni, Monza
Andrea Lopes Pegna
Irene Lopez, Milano
Daniele Lugli, Ferrara
Linda Maggiori
Silvana Magni, Varese
Patrizia Mainardi, Salsomaggiore Terme
Pito Maisano, Lodi
Chiara Maistri
Martina Malisani, Treviso
Alessandra Mambelli, Pax Christi, Ferrara
Gianfranco Mammone, Chiaravalle Centrale (Catanzaro)
Isabella Manara, Pistoia
Giovanni Mandorino
Matteo Marabini
Chiara Marangio
Beppe Marasso
Angela Marchini
Luisa Marchini
Alessandro Marescotti, Taranto
Angela Margaritelli
Nello Margiotta
Carlo Alberto Mari
Ornella Martella, Roma
Gian Marco Martignoni, Varese
Giuliana Martirani, Napoli
Gianfranco Marzocchi, Forli'
Domenico Massano, Asti
Domenico Matarozzo
Vittorio Mazzone
Clementina Mazzucco, Rivoli (Torino)
Lidia Menapace
Dario Mencagli, Tuscania (Viterbo)
Maurizio Meschino, Roma
p. Carmine Miccoli, Lanciano
Sara Michieletto
Elisabetta Mignani, Bologna
Roberto Mina
Francesca Moccagatta, Firenze
Gianfranco Monaca, Asti
Cristina Mondini, Ala (Trento)
Pierantonio Montecucco, Voghera (Pavia)
Alessandro Morciano
Enzo Morgagni, Ravenna
Luisa Morgantini
Annamaria Mori, Senigallia (Ancona)
Rosangela Mura
Demir Mustafa, Firenze
Daniela Musumeci
Anna Nacci, Ostuni (Brindisi)
Grazia Naletto, Lunaria, Roma
Simone Naletto, presidente Cesvitem, Mirano (Venezia)
Laura Nanni, Roma
Carlo Nardi
Pina Natale, Roma
Silvana Natali, Mantova
Amalia Navoni, Milano
Nadia Neri
Gianni Novelli, Cipax, Roma
Alberto Pacelli
Emilia Pacelli, Orte (Viterbo)
Giuseppe Padovano, Foggia
Elio Pagani, Punto Pace di Pax Christi di Tradate (Varese)
Alma Paghera, Roncadelle (Brescia)
Gabriele Pagli, Fucecchio (Firenze)
Vittorio Pallotti
Gaia Pallottino, Roma
Marco Palombo
Edda Pando
Paola Panie', Torino
Giovanna Panigadi, Reggio Emilia
don Giacomo Panizza, Comunita' Progetto Sud, Lamezia Terme
Sergio Paronetto, presidente del Centro studi di Pax Christi Italia
Maria Luisa Paroni, Sabbioneta (Mantova)
Diego Passini, Comunita' cristiana di base di Bologna
Andrea Pastor, Milano
Maria Paola Patuelli, del Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna
Nicola Pavan, Mirano (Venezia)
Italo Pent, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Maria Speranza Perna, Napoli
Donato Perreca
Rosangela Pesenti
Emanuela Petrolati
Enrico Peyretti, Torino
Lino Picca, Scuola di Pace Nocera Inferiore (Salerno)
Cinzia Picchioni
Giampaolo Pierotti, Casalecchio di Reno (Bologna)
Francesca Piras, Alba (Cuneo)
p. Giorgio A. Pisano, Portici (Napoli)
Carlo Piazza, Verona
p. Giorgio A. Pisano
Alessandro Pizzi, Soriano nel Cimino (Viterbo)
Rocco Pompeo
Giuliano Pontara, Stoccolma
Daniela Maria Pozzi
Ettore Prattico
Carlo Presciuttini, Terni
Francesca Prevedello, Montebelluna (Treviso)
Anna Puglisi, Palermo
Alberto Quagliata, Roma
Pilar Quarzell Castel
Massimo Radice
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta', Moie di Maiolati (Ancona)
Marco Ramazzotti
Anna Rapaccioli
Mariella Ratti, La Spezia
Gianluigi Redaelli
Raffaella Riba, Giovanni Arusa, con Domitilla, Marilu' e Susanna Arusa, Cuneo
Maria Ricciardi Giannoni, Parma
Loredana Riccio
Monica Righini, Gualtieri (Reggio Emilia)
Maria Rinaldi, Castelmarte (Como)
Annamaria Rivera, Roma
Chiara Rizzo
Alessandra Romano, Battaglia Terme (Padova)
Roberto Romizi, Arezzo
Francesca Romoli
Simona Ronchi Della Rocca, professor emerita, Universita' di Torino
Dina Rosa, Casalmaggiore (Cremona)
Antonella Rosetti, responsabile Casa delle Culture, Ravenna
Isa Rossano
Monica Rostoni, Villa Cortese (Milano)
p. Agostino Rota Martir, Pisa
Antonio Rotelli, Martina Franca (Taranto)
Cyrus Roustayan
Paola Rozzoni, dell'Associazione Comunita' Progetto Sud di Lamezia Terme
Patrizia Rubbiani, Modena
Romilda Saetta, Pistoia
Giorgio Saglietti
Luciana Salibra, Firenze
Mirko Salotti, Castelnuovo di Garfagnana (Lucca)
Donato Sampietro
Antonia Sani, Roma
Umberto Santino, Palermo
Maria Santo, Viterbo
Alessandro Santoro, prete delle Piagge (Firenze)
Mirna Saporetti, Ravenna
Maria Assunta Sarno
Pietro Sartorel, Brasile
Giovanni Sarubbi, Monteforte Irpino (Avellino)
Barbara Savardi Danesi
Luciano Scalettari
Manlio Schiavo, Bagheria (Palermo)
Andrea Sciuto
Miranda Scolari, Cernusco sul Naviglio (Milano)
Lilia Sebastiani, Terni
Bruno Segre, Milano
Anna Serafini, Alessandria
Giorgio Silvani, Voghera (Pavia)
Maria Silvestrini
Peppe Sini, Viterbo
Andreina Siri, Savona
Ezio Smeriglio
Matteo Soccio, Vicenza
Andrea Spila, Traduttori per la Pace
Nico Staiti, Bologna
Enza Talciani, Roma
Marino Tambuscio, Vado Ligure
Sergio Tanzarella
Marco Taradash
Roberta Tarquini, Viterbo
Rosa Taschin, Ravenna
don Marco Tenderini, Lecco
Sandra Teroni, Firenze
Ada Tomasello, Viterbo
Marco Tombesi
Stefano Toppi, Roma
suor Giuliana Tosetto, suore della divina volonta'
Patricia Tough, Donne in nero, Bologna
Francesca Maria Traina
Anna Maria Trevisani, Cento (Ferrara)
Liana Trevisani
Anna Rita Trulli
Olga Turchetto, Treviso
Olivier Turquet
Laura Tussi
Mariangela Vairo, Alassio (Savona)
Mao Valpiana, Verona
Guido Vaudetto, Cremona
Isabella Vecoli
Elio Veltri, Pavia
Salvatore Venuleo
Donella Verdi, Firenze
Antonio Vermigli, Quarrata (Pistoia)
Guido Viale
Corinna Vicenzi, Capalbio (Grosseto)
Mario Villa, Brescia
Giulio Vittorangeli, Tuscania (Viterbo)
Giancarlo Zambelli, Boretto (Reggio Emilia)
Luciano Zambelli
Paola Zampa
Mauro Carlo Zanella, Roma
Paolo Zanni, Modena
padre Alex Zanotelli
Luisa Zanotelli
Silvia Zaru
Patrizia Zerbini
Franca Zucalli, Roma
Ezio Zucconi Mazzini
Associazione "Amalipe Romano"
Associazione Centro di accoglienza e di promozione culturale "Ernesto Balducci" onlus, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Associazione culturale cittadinanza attiva e partecipazione, Barberino Tavarnelle (Firenze)
Associazione Ex Lavanderia, Roma
Associazione Idee di Futuro, Novara
Associazione Italia-Nicaragua, Livorno
Associazione Italia-Nicaragua, circolo di Viterbo
Associazione Italianisudamericani, Buenos Aires
Associazione per i Diritti Umani
Associazione "Un bambino per amico", Gualtieri (Reggio Emilia)
Assopace Palestina
Campagna "Balconi Salva Gente"
Casa per la Pace di Vicenza
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Centro Gandhi onlus
Centro internazionale Helder Camara onlus, Milano
Centro per la Pace e la Legalita' di Mirano (Venezia)
Centro studi umanista "Salvatore Puledda"
"Collettivo nonviolento uomo ambiente" della Bassa (Reggio Emilia)
Comunita' del Carmine di Voghera (Pavia)
Comunita' delle Piagge (Firenze)
Comunita' cristiana di base Viottoli di Pinerolo (Torino)
Donne in nero di Bologna
Donne in nero di Varese
Fondazione Centro Studi Doc, Verona
Gruppo Raab
Lega obiettori di coscienza - Casa per il disarmo di Verona
Mani Rosse Antirazziste, Roma
Movimento Nonviolento, Brescia
Movimento per la pace, Caserta
Noi Siamo Chiesa
Peacelink
rivista "Pretioperai"
Rete civica livornese contro la nuova normalita' della guerra
Rete Radie' Resch di Foggia
Rete Radie' Resch di Mogliano Veneto (Treviso)
Rete Radie' Resch di Quarrata (Pistoia)
Rete Radie' Resch di Treviso
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6. REPETITA IUVANT. UN APPELLO ALL'ONU

Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 282 del 29 luglio 2019
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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