[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 279



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 279 del 25 luglio 2019

In questo numero:
1. "La Camera dei deputati vota la condanna a morte dei naufraghi nel Mediterraneo". Un discorso oggi in piazza
2. Al Presidente della Repubblica un appello da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e molte altre persone di volonta' buona
3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
4. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
5. Ricordando Luce Fabbri nel CXI anniversario della nascita

1. L'ORA. "LA CAMERA DEI DEPUTATI VOTA LA CONDANNA A MORTE DEI NAUFRAGHI NEL MEDITERRANEO". UN DISCORSO OGGI IN PIAZZA

Una sintesi del discorso tenuto a Viterbo la mattina del 25 luglio 2019 dal responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera".
*
Ieri 24 luglio duemiladiciannove
nella citta' dei colli fatali
la Camera dei Deputati
votava a maggioranza la condanna a morte
di tutti i naufraghi nel Mediterraneo
votava a maggioranza la condanna a morte
dei sopravvissuti agli orrori dei lager libici
votava a maggioranza la condanna a morte
degli scampati alla guerra e alla fame
votava a maggioranza la condanna a morte
di Giacomo Matteotti e di Antonio Gramsci.

Perche' votare la fiducia posta dal governo razzista e golpista
sul cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis"
questo significa: omettere di soccorrere
i naufraghi negando loro approdo in porto sicuro
questo significa: sabotare e perseguitare
i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare
questo significa: nel Mediterraneo realizzare
una nuova strage degli innocenti.

Il governo delle camicie brune
brinda e sghignazza.
Sugli organi d'informazione
di regime e dal regime consentiti
si parla d'altro con grande evidenza
e si occulta e si favoreggia quindi questo crimine immane.
Nessuna istituzione democratica italiana ed internazionale
nessuna magistratura italiana ed internazionale
sembra avere nulla da obiettare
dinanzi a un delitto cosi' mostruoso
dinanzi alla strage degli innocenti.
L'opinione pubblica allevata e ingrassata
a pastoni di neolingua e bispensiero
tace e pensa alle vacanze ai balli al diporto
mentre torna il tempo degli assassini
mentre torna il regime del passo dell'oca.

Ogni persona che ancora respira
ogni persona che non si e' fatta di sasso
si sente straziare si sente bruciare le viscere
di orrore e vergogna
e in cuore sente e sa
che e' giunta l'ora di insorgere.

E' giunta l'ora d'insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
in difesa delle vite delle vittime innocenti
in difesa della legalita' che salva le vite
in difesa dell'ordinamento democratico e costituzionale
in difesa dell'umanita'.

E' giunta l'ora d'insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
per far cessare la strage.

E' giunta l'ora d'insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' il parlamento respinga il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis"
affinche' il parlamento abroghi tutte le scellerate misure razziste
affinche' il parlamento sfiduci il governo razzista e golpista
affinche' i ministri siano giudicati nei tribunali per i crimini contro l'umanita' commessi.

E' giunta l'ora d'insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' l'Italia torni ad essere
una repubblica costituzionale democratica antifascista
che riconosce e difende i diritti di tutti gli esseri umani.

Si manifesti ora in tutte le piazze d'Italia
si levi ovunque la voce dell'umanita'
da tutti i tetti siano dette le parole necessarie
su tutti i fogli su tutti i muri siano scritte:
ogni vittima ha il volto di Abele
ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera
soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
salvare le vite e' il primo dovere
sii tu il buon samaritano
chi salva una vita salva il mondo.

2. INIZIATIVE. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA UN APPELLO DA LIDIA MENAPACE, PADRE ALEX ZANOTELLI E MOLTE ALTRE PERSONE DI VOLONTA' BUONA

La partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, e tante altre persone di volonta' buona e varie associazioni di solidarieta' chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo.
Di seguito il testo dell'appello e le prime adesioni.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene,
Paolo Adomi, Firenze
Carla Albertazzi
Alicia Albino, Argentina
Gianfranco Aldrovandi, Guastalla (Reggio Emilia)
Paola Alforno, Carde' (Cuneo)
Gilberta Alpa
Rocco Altieri, Pisa
Maria Giulia Amadasi
Nadia Amaroli, Bologna
Gabriella Anselmi, Roma
Sonia Antinori
Ferdinando Aranci, Librerie Silvio D'Amico, Roma
Pier Giuseppe Arcangeli, Viterbo
Monica Ascanelli, Ferrara
Anna Atti, Parma
Franco Avati, Verona
Margherita Badala'
Luciano Bagoli
Claudia Baldini
Vincenzo Balzani, Bologna
Imma Barbarossa, Bari
Guido Barbera, presidente Cipsi
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, Imola (Bologna)
Marco Barbieri, Collesalvetti (Livorno)
Giuseppe Barone
Vittorio Bellavite
Bruno Bellerate, Rocca di Papa (Roma)
Remo Bellesia, Rolo (Reggio Emilia)
Walter Beltrame, Maser (Treviso)
Pietro Benedetti, Tuscania (Viterbo)
Anna Bentivoglio
Gabriella Bentivoglio, Macerata
Graziella Bernabe', Cremona
Paolo Bertagnolli, Bolzano
Marilena Bertini, presidente Comitato Collaborazione Medica
Mariaxaveria Bertola, Alba (Cuneo)
Mariateresa Bertoldi, Incisa Valdarno (Firenze)
Cecilia Bevicini, Firenze
Moreno Biagioni, Firenze
Ines Biemmi
Sauro Bigelli, Mondavio (Pesaro e Urbino)
Mauro Bigi, sindaco di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia)
Paola Binetti
Marino Bisso, Rete Nobavaglio
Michele Boato, Mestre-Venezia
Sergio Lorenzo Bonanini, Genova
Massimo Bondioli, Piadena Drizzona (Cremona)
Giuliana Bonosi, Firenze
Adriano Borchi
Franco Borghi, Cento (Ferrara)
Tina Borgogni Incoccia
Donata Borgonovo Re, Trento
Cesare Borrometi, Ragusa
Angela Bosio, Santena (Torino)
Antonella Bottazzi, Modena
Daniele Bottura, Mantova
Anna Bravo
don Roberto Briolotti, Pavia
Valentina Bruno
Luciana Brunod
Giuseppe Bruzzone
Antonio Buono, Napoli
Silvia Burzio, Sori (Genova)
Maria Teresa Cacciari, Bologna
Roberto Cagliero, Verona
Giuseppe Callegari, Grazie di Curtatone (Mantova)
Gabriella Calvano, Andria
Dario Cambiano, Torino
Pietro Campoli, Russi (Ravenna)
Carlo Maria Cananzi, Napoli
Guido Cangianiello, Roncadelle (Brescia)
don Ettore Cannavera, Comunita' "La Collna"
Livia Capasso, Roma
Franco Capelli, Voghera (Pavia)
Francesco Domenico Capizzi, Bologna
Claudia Capra
Maurella Carbone, Francoforte (Germania)
Maria Agnese Cardini, Rignano sull'Arno (Firenze)
Alberto Caroncini, Udine
Claudio Carrara, del Mir di Padova
Ignazio Carta, Cagliari
Chiara Casella, Travo (Piacenza)
Marco Catarci
Morena Cattaruzza, Aosta
Paola Cavallari, Bologna
Chiara Cavallaro, Roma
Marianna Cavalli, Brescia
Emilia Cavallini
Andrea Cecconi, Fondazione Ernesto Balducci
Elisabetta Celestini
Edelvais Cesaretti, Ancona
Michela Cesaretti Salvi
Fiorentina Charrier
Adriana Chemello, Vicenza
Bettina Chiadini, Ravenna
Chiara Chiappa
Anna Chiappini
Dario Chillemi
Raimondo Chiricozzi
Franco Ciappi, Gambassi Terme
Stefano Ciccone, Roma
don Adriano Cifelli, Campobasso
Giorgio Cingolani, Pino Torinese
Maria Paola Clarini, Roma
Ornella Clementi
Giancarla Codrignani
Raya Cohen
Caterina Colombo, Brescia
Matilde Consoli, Bagheria (Palermo)
Nunzia Coppede', Lamezia Terme
Antonio Corbeletti, Voghera (Pavia)
Lucia Corbo, Roma
Alessandro Cortesi op, Pistoia
Giovanna Cosentino, Novara
Ignazio Crivelli Visconti, Napoli
Nicoletta Crocella
Anna Maria Dal Lago
Augusto Dalmasso, Alba (Cuneo)
Maria Giovanna Damico
Pasquale D'Andretta, Roma
Roberto Dati
Lucia Davico, Alba (Cuneo)
Beatrice Davies, Berlino
Marianita De Ambrogio, Padova
Maria De Carli
Vincenzo De Florio
Sandra Del Fabro, Udine
Marcella Delle Donne
Vincenza DeLuca
Giusy de Milato
Adriana De Mitri, Lecce
Giorgio Demurtas
Marcella Denegri
Serena De Simone, Roma
Ivano Di Cerbo
Giustina Diligenza, Arzano (Napoli)
Mario Di Marco, Viterbo
don Pierluigi Di Piazza, parrocchia di San Michele Arcangelo, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Gabriele Di Tonno
Angela Dogliotti
Ugo Donato, La Spezia
Moulay El Akkioui, Roma
Roberto Escobar, Milano
Eva Esposito, Napoli
Lucia Evangelisti
Nica Fabozzi de Maio, Pozzuoli (Napoli)
Sergio Falcone, Roma
Franco Fantozzi, Capannori (Lucca)
Francesco Fassone
Beniamino Favaro, Mogliano Veneto
Biagio Favaro', Palermo
Edoardo Favrin
Laura Favro Bertrando, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Stefania Ferini
Fausta Ferraro
Giordana Ferron
don Roberto Fiorini, Mantova
Elisabetta Flick, Roma
Giordana Fochi
Lorena Fornasir
Lorenzo Fort, Venezia
Gloria Frittelli Aziz, Firenze
Nicola Froggio Francica, Vibo Valentia
Riccardo Gabbrielli
Gabriele Gabrieli, In silenzio per la pace, Mantova
Sancia Gaetani, Roma
Miriam Gagliardi, Vicenza
Elena Gajani Monguzzi, Macerata
Giuseppe Gallelli, Cecina (Livorno)
Romana Gardani
Luigi Gardini, Viadana (Mantova)
Lanfranco Genito, WeBottega per la Pace, Napoli
Mauro Gentilini, Roma
Massimo Geranio
Domitilla Gerini
Francesco Gesualdi
Giuseppina Giacomazzi, Roma
Maria Laura Giannini
Maria Gianotti
Pasqualina Gilardi, Castiglione Torinese
Agnese Ginocchio
Rosa Maria Giolitti, Roma
Daniela Giordano, Roma
Piero P. Giorgi, Centro Europeo, Gargnano (Brescia)
Laura Giuffrida, Messina
Manuela Giugni, Rete antirazzista, Firenze
Emanuela Gorelli, Roma
Margherita Granero
Franca Grasselli, Reggio Emilia
Raffaella Gritti
Vincenzo Guanci, Mirano (Venezia)
Carlo Gubitosa, Bruxelles
Andrea Indellicati
Chiara Ingrao
Marta Innocente
Vincenzo Iorio
Silvio Lancisi, Pian di Sco' (Arezzo)
Monica Lanfranco
Letizia Lanza, Venezia
Renata La Rovere, Donne in nero, Napoli
Raniero La Valle
Massimo Lazzarino, Pinerolo (Torino)
Emma Leona, Associazione R-Evolution Legalita', Lamezia Terme (Catanzaro)
Antonella Litta
Giovanna Liotta
Alfredo Llana, Buenos Aires
Giampietro Lodi Rizzini, Sabbioneta (Mantova)
Pierpaolo Loi, Monserrato (Cagliari)
Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana (Cuneo)
Edoardo Longobardi
Eugenio Longoni, Monza
Andrea Lopes Pegna
Irene Lopez, Milano
Daniele Lugli, Ferrara
Linda Maggiori
Silvana Magni, Varese
Patrizia Mainardi, Salsomaggiore Terme
Pito Maisano, Lodi
Chiara Maistri
Martina Malisani, Treviso
Alessandra Mambelli, Pax Christi, Ferrara
Gianfranco Mammone, Chiaravalle Centrale (Catanzaro)
Isabella Manara, Pistoia
Giovanni Mandorino
Matteo Marabini
Chiara Marangio
Beppe Marasso
Angela Marchini
Luisa Marchini
Alessandro Marescotti, Taranto
Angela Margaritelli
Nello Margiotta
Carlo Alberto Mari
Ornella Martella, Roma
Gian Marco Martignoni, Varese
Giuliana Martirani, Napoli
Gianfranco Marzocchi, Forli'
Domenico Massano, Asti
Domenico Matarozzo
Vittorio Mazzone
Clementina Mazzucco, Rivoli (Torino)
Lidia Menapace
Dario Mencagli, Tuscania (Viterbo)
Maurizio Meschino, Roma
p. Carmine Miccoli, Lanciano
Sara Michieletto
Elisabetta Mignani, Bologna
Roberto Mina
Francesca Moccagatta, Firenze
Gianfranco Monaca, Asti
Cristina Mondini, Ala (Trento)
Pierantonio Montecucco, Voghera (Pavia)
Alessandro Morciano
Enzo Morgagni, Ravenna
Luisa Morgantini
Annamaria Mori, Senigallia (Ancona)
Rosangela Mura
Demir Mustafa, Firenze
Anna Nacci, Ostuni (Brindisi)
Grazia Naletto, Lunaria, Roma
Simone Naletto, presidente Cesvitem, Mirano (Venezia)
Laura Nanni, Roma
Carlo Nardi
Pina Natale, Roma
Silvana Natali, Mantova
Amalia Navoni, Milano
Nadia Neri
Gianni Novelli, Cipax, Roma
Alberto Pacelli
Emilia Pacelli, Orte (Viterbo)
Giuseppe Padovano, Foggia
Elio Pagani, Punto Pace di Pax Christi di Tradate (Varese)
Alma Paghera, Roncadelle (Brescia)
Gabriele Pagli, Fucecchio (Firenze)
Vittorio Pallotti
Gaia Pallottino, Roma
Marco Palombo
Edda Pando
Paola Panie', Torino
Giovanna Panigadi, Reggio Emilia
don Giacomo Panizza, Comunita' Progetto Sud, Lamezia Terme
Sergio Paronetto, presidente del Centro studi di Pax Christi Italia
Maria Luisa Paroni, Sabbioneta (Mantova)
Diego Passini, Comunita' cristiana di base di Bologna
Andrea Pastor, Milano
Maria Paola Patuelli, del Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna
Nicola Pavan, Mirano (Venezia)
Italo Pent, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Maria Speranza Perna, Napoli
Donato Perreca
Rosangela Pesenti
Emanuela Petrolati
Enrico Peyretti, Torino
Lino Picca, Scuola di Pace Nocera Inferiore (Salerno)
Cinzia Picchioni
Giampaolo Pierotti, Casalecchio di Reno (Bologna)
Francesca Piras, Alba (Cuneo)
p. Giorgio A. Pisano, Portici (Napoli)
Carlo Piazza, Verona
p. Giorgio A. Pisano
Alessandro Pizzi, Soriano nel Cimino (Viterbo)
Rocco Pompeo
Giuliano Pontara, Stoccolma
Daniela Maria Pozzi
Ettore Prattico
Carlo Presciuttini, Terni
Francesca Prevedello, Montebelluna (Treviso)
Anna Puglisi, Palermo
Alberto Quagliata, Roma
Pilar Quarzell Castel
Massimo Radice
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta', Moie di Maiolati (Ancona)
Marco Ramazzotti
Anna Rapaccioli
Mariella Ratti, La Spezia
Gianluigi Redaelli
Raffaella Riba, Giovanni Arusa, con Domitilla, Marilu' e Susanna Arusa, Cuneo
Maria Ricciardi Giannoni, Parma
Loredana Riccio
Monica Righini, Gualtieri (Reggio Emilia)
Maria Rinaldi, Castelmarte (Como)
Annamaria Rivera, Roma
Alessandra Romano, Battaglia Terme (Padova)
Roberto Romizi, Arezzo
Simona Ronchi Della Rocca, professor emerita, Universita' di Torino
Dina Rosa, Casalmaggiore (Cremona)
Antonella Rosetti, responsabile Casa delle Culture, Ravenna
Isa Rossano
Monica Rostoni, Villa Cortese (Milano)
p. Agostino Rota Martir, Pisa
Antonio Rotelli, Martina Franca (Taranto)
Cyrus Roustayan
Paola Rozzoni, dell'Associazione Comunita' Progetto Sud di Lamezia Terme
Patrizia Rubbiani, Modena
Romilda Saetta, Pistoia
Giorgio Saglietti
Luciana Salibra, Firenze
Mirko Salotti, Castelnuovo di Garfagnana (Lucca)
Donato Sampietro
Antonia Sani, Roma
Umberto Santino, Palermo
Maria Santo, Viterbo
Alessandro Santoro, prete delle Piagge (Firenze)
Mirna Saporetti, Ravenna
Maria Assunta Sarno
Pietro Sartorel, Brasile
Giovanni Sarubbi, Monteforte Irpino (Avellino)
Barbara Savardi Danesi
Luciano Scalettari
Manlio Schiavo, Bagheria (Palermo)
Andrea Sciuto
Lilia Sebastiani, Terni
Bruno Segre, Milano
Anna Serafini, Alessandria
Giorgio Silvani, Voghera (Pavia)
Maria Silvestrini
Peppe Sini, Viterbo
Andreina Siri, Savona
Ezio Smeriglio
Matteo Soccio, Vicenza
Andrea Spila, Traduttori per la Pace
Nico Staiti, Bologna
Enza Talciani, Roma
Marino Tambuscio, Vado Ligure
Sergio Tanzarella
Marco Taradash
Roberta Tarquini, Viterbo
Rosa Taschin, Ravenna
don Marco Tenderini, Lecco
Sandra Teroni, Firenze
Ada Tomasello, Viterbo
Marco Tombesi
Stefano Toppi, Roma
suor Giuliana Tosetto, suore della divina volonta'
Patricia Tough, Donne in nero, Bologna
Francesca Maria Traina
Anna Maria Trevisani, Cento (Ferrara)
Liana Trevisani
Anna Rita Trulli
Olga Turchetto, Treviso
Olivier Turquet
Laura Tussi
Mariangela Vairo, Alassio (Savona)
Mao Valpiana, Verona
Guido Vaudetto, Cremona
Isabella Vecoli
Elio Veltri, Pavia
Salvatore Venuleo
Donella Verdi, Firenze
Antonio Vermigli, Quarrata (Pistoia)
Guido Viale
Corinna Vicenzi, Capalbio (Grosseto)
Mario Villa, Brescia
Giulio Vittorangeli, Tuscania (Viterbo)
Giancarlo Zambelli, Boretto (Reggio Emilia)
Luciano Zambelli
Paola Zampa
Paolo Zanni, Modena
padre Alex Zanotelli
Luisa Zanotelli
Silvia Zaru
Patrizia Zerbini
Franca Zucalli, Roma
Ezio Zucconi Mazzini
Associazione "Amalipe Romano"
Associazione Centro di accoglienza e di promozione culturale "Ernesto Balducci" onlus, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Associazione culturale cittadinanza attiva e partecipazione, Barberino Tavarnelle (Firenze)
Associazione Ex Lavanderia, Roma
Associazione Idee di Futuro, Novara
Associazione Italia-Nicaragua, Livorno
Associazione Italia-Nicaragua, circolo di Viterbo
Associazione Italianisudamericani, Buenos Aires
Associazione per i Diritti Umani
Associazione "Un bambino per amico", Gualtieri (Reggio Emilia)
Assopace Palestina
Campagna "Balconi Salva Gente"
Casa per la Pace di Vicenza
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Centro Gandhi onlus
Centro internazionale Helder Camara onlus, Milano
Centro per la Pace e la Legalita' di Mirano (Venezia)
"Collettivo nonviolento uomo ambiente" della Bassa (Reggio Emilia)
Comunita' del Carmine di Voghera (Pavia)
Comunita' delle Piagge (Firenze)
Comunita' cristiana di base Viottoli di Pinerolo (Torino)
Donne in nero di Bologna
Donne in nero di Varese
Fondazione Centro Studi Doc, Verona
Gruppo Raab
Lega obiettori di coscienza - Casa per il disarmo di Verona
Movimento Nonviolento, Brescia
Movimento per la pace, Caserta
Noi Siamo Chiesa
Peacelink
rivista "Pretioperai"
Rete civica livornese contro la nuova normalita' della guerra
Rete Radie' Resch di Foggia
Rete Radie' Resch di Mogliano Veneto (Treviso)
Rete Radie' Resch di Quarrata (Pistoia)
Rete Radie' Resch di Treviso
Tavolo per la pace, Monte Orfano Franciacorta Rovato (Brescia)
*
Per adesioni: centropacevt at gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.

3. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

4. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

5. MAESTRE. RICORDANDO LUCE FABBRI NEL CXI ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

Ricorre oggi, 25 luglio 2019, il centoundicesimo anniversario della nascita di Luce Fabbri, l'illustre pensatrice e militante libertaria nata a Roma il 25 luglio 1908 e scomparsa il 19 agosto del 2000 a Montevideo.
*
Luce Fabbri, pensatrice e militante anarchica, educatrice profonda e generosa, e' stata e resta un punto di riferimento per tutte le persone amiche della dignita' umana e della nonviolenza. Nata il 25 luglio 1908, figlia di Luigi Fabbri (il grande militante e teorico libertario collaboratore di Errico Malatesta), dal 1929 in esilio dapprima a Parigi, poi a Bruxelles e via Anversa in America Latina, a Montevideo in Uruguay, ove da allora risiedera' (ma ancora sovente molto viaggiando); la morte la coglie il 19 agosto 2000, operosa fino alla fine, sempre attiva, generosa, mite, accogliente; sempre lucida, sempre limpida, per sempre Luce. Dalla Wikipedia, edizione italiana, riprendiamo la parte biografica della voce a lei dedicata: "Luce Fabbri nasce a Roma il 25 luglio 1908, figlia di Bianca Sbriccoli e di Luigi Fabbri, insegnante e celebre teorico anarchico - libertario, nonche' collaboratore di Errico Malatesta. Dall'eta' di due anni e per i successivi quattro vive con i nonni, durante il periodo in cui il padre e' esule in Svizzera in seguito alla Settimana Rossa. Nel 1926, a causa del consolidarsi del regime fascista, il padre lascia clandestinamente l'Italia per Parigi dove sara' raggiunto dalla moglie nel 1927. Nello stesso anno il fratello minore Vero si trasferisce a Roma per lavoro. Per i successivi due anni Luce rimane dunque sola a Bologna, ospite in ambienti socialisti. In quel periodo e' accolta in casa di Enrico Bassi, socialista turatiano e amico dei fratelli Ugo Guido e Rodolfo Mondolfo; e a Bassi medesimo Rodolfo Mondolfo affidera' poi le proprie carte quando, nel 1939, sara' costretto ad espatriare in Argentina per la legge razziale che gli impedira' di occupare cariche pubbliche poiche' ebreo. Nel 1928 Luce si laurea in Lettere presso l'Universita' di Bologna con il massimo dei voti, discutendo una tesi su Reclus e la Comune di Parigi. Tra i professori della commissione era presente anche lo stesso Rodolfo Mondolfo, "che e' stato quasi un secondo padre per me in quei due anni che ero rimasta sola", che incontrera' nuovamente anni dopo, anch'esso esule antifascista in Sud America. Dopo un breve soggiorno di venti giorni a Roma a meta' novembre del 1928 parte avventurosamente per la Francia, per raggiungere i genitori a Parigi; lo fa aiutata dal ferroviere Giuseppe Peretti, di Bellinzona, che le fa passare la frontiera Svizzera registrandola sul passaporto come sua moglie. Dalla Francia si sposta presto in Belgio, a causa di un decreto di espulsione contro il padre emesso dal governo francese; e dopo breve tempo, nel 1930, emigra con i genitori a Montevideo in Uruguay, dove per un mese sono ospiti in casa del fiorentino Moscallegra, pseudonimo di Aratari. A Montevideo Luce fa i primi passi in quella che sara' la sua professione, inizia infatti a dare lezioni private di italiano, latino e greco. In seguito vincera' un concorso per l'insegnamento della storia nelle scuole secondarie, poi sara' lettrice di italiano presso la Facolta' di Lettere appena istituita e in seguito, nel '49, otterra' la docenza di Letteratura italiana, "per me l'insegnamento era parte del mio lavoro militante, l'ho sempre considerato come un momento del mio lavoro di anarchica". Qui con la sua collaborazione il padre Luigi si dedica alla rivista "Studi Sociali", curando inoltre la pagina in lingua italiana della rivista "La Protesta" e pubblicando anche, fino al settembre del 1930, alcuni articoli su altre riviste tra cui "La Pluma". Il colpo di Stato militare di Uriburu del 1930 in Argentina ha come conseguenza un esodo di rifugiati politici argentini in Uruguay. In questo primo periodo a Montevideo Luce, poco piu' che ventenne, frequenta le organizzazioni sindacali, collabora con il Comitato contro la dittatura in America, con un Gruppo anarchico femminile per il sostegno dei detenuti politici e con un Gruppo studentesco giovanile libertario. Con questo partecipa ad un congresso antimilitarista, indetto dai comunisti, contro la Guerra del Chaco. In questo congresso stringe amicizia con Simon Radowitzky da poco sbarcato a Montevideo dopo esser stato espulso dal suolo argentino. L'intensa attivita' d'insegnamento non le impedisce di dedicarsi alla militanza e alla cura di "Studi Sociali" che pubblichera' fino al 1946. Verso la seconda meta' degli anni Sessanta, mentre in Uruguay si delinea un periodo di forte tensione interna, caratterizzata dalla lotta armata dei Tupamaros e dalla conseguente dura reazione della classe dirigente che avrebbe portato alla dittatura militare protrattasi dal 1974 al 1986, Luce dedica le proprie attivita' alla militanza nel movimento locale, pur non trascurando contatti con gli ambienti italiani e internazionali. In particolare s'impegna in un movimento pedagogico per la riforma autonomistica della scuola secondaria; Luce vive questa sua attivita' come parte integrante e del suo concreto impegno politico in senso libertario, un impegno che la vede critica nei confronti della scelta della lotta armata: "Conoscevo degli studenti che si erano arruolati nei Tupamaros, volevo loro bene e sapevo che erano la parte migliore della gioventu' uruguayana e che si sarebbe bruciata in quell'esperienza. Secondo me si sbagliavano, pero' e' andata cosi'". Una posizione la sua che riflette il clima di quel periodo, agitato dalle diverse posizioni prese nell'ambito del movimento nei confronti dei Tupamaros e della rivoluzione cubana. Fino al giorno della morte, avvenuta il 19 agosto del 2000, vive a Montevideo in via J.-J. Rousseau 3659, nella casa costruita dal suo compagno friulano, Ermacora Cressatti, muratore anarchico anch'egli esule dal fascismo".
Opere di Luce Fabbri: per un primo avvio segnaliamo l'ampia e preziosa intervista  a cura di Cristina Valenti: Luce Fabbri, vivendo la mia vita, apparsa su "A. rivista anarchica" dell'estate 1998 (disponibile anche nella rete telematica nel sito: www.arivista.org). Tra le sue opere in volume ed in opuscolo segnaliamo: a) scritti politici: Camisas negras, Ediciones Nervio, Buenos Aires 1935; (con lo pseudonimo Luz D. Alba), 19 de julio. Antologia de la revolucion espanola, Coleccion Esfuerzo, Montevideo 1937; (con Diego Abad de Santillan), Gli anarchici e la rivoluzione spagnola, Carlo Frigerio Editore, Lugano 1938; La liberta' nelle crisi rivoluzionarie, Edizioni Studi Sociali, Montevideo 1947; El totalitarismo entre las dos guerras, Ediciones Union Socialista Libertaria, Buenos Aires 1948; L'anticomunismo, l'antimperialismo e la pace, Edizioni di Studi Sociali, Montevideo 1949; La strada, Edizioni Studi Sociali, Montevideo 1952; Sotto la minaccia totalitaria, Edizioni RL, Napoli 1955; Problemi d'oggi, Edizioni RL, Napoli 1958; La libertad entre la historia y la utopia, Ediciones Union Socialista Libertaria, Rosario 1962; El anarquismo: mas alla' de la democracia, Editorial Reconstruir, Buenos Aires 1983; Luigi Fabbri. Storia d'un uomo libero, BFS, Pisa 1996; Una strada concreta verso l'utopia, Samizdat, Pescara 1998; La libertad entre la historia y la utopia. Tres ensayos y otros textos del siglo XX, Barcelona 1998; b) volumi di poesia: I canti dell'attesa, M. O. Bertani, Montevideo 1932; Propinqua Libertas, Bfs, Pisa 2005; c) scritti di storia e di critica letteraria: Influenza della letteratura italiana sulla cultura rioplatense (1810-1853), Ediciones Nuestro Tiempo, Montevideo 1966; L'influenza della letteratura italiana sulla cultura rioplatense (1853-1915), Editorial Lena & Cia. S. A., Montevideo 1967; La poesia de Leopardi, Instituto Italiano de Cultura, Montevideo 1971; Machiavelli escritor, Instituto Italiano de Cultura, Montevideo 1972; La Divina Comedia de Dante Alighieri, Universidad de la Republica, Montevideo 1994. Ad essi si aggiungono i saggi pubblicati nella "Revista de la Facultad de Humanidad y Ciencias" di Montevideo, e gli interventi e le interviste su molte pubblicazioni, e le notevoli traduzioni - con impegnati testi propri di introduzione e commento - (tra cui, in volume: di opere di Nettlau, di Malatesta, del padre Luigi Fabbri, e l'edizione bilingue commentata del Principe di Machiavelli).
Opere su Luce Fabbri: Margareth Rago, Tra la storia e la liberta'. Luce Fabbri e l'anarchismo contemporaneo, Zero in condotta, Milano 2008; cfr. anche l'utilissimo dossier "Ricordando Luce Fabbri", in "A. rivista anarchica", n. 266 dell'ottobre 2000, pp. 28-41 (disponibile anche nel sito: www.arivista.org).
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Nel ricordo di Luce Fabbri proseguiamo nell'impegno per la liberazione dell'umanita' da ogni ingiustizia, da ogni oppressione, da ogni violenza.
Nel ricordo di Luce Fabbri qui e adesso opponiamoci alla criminale violenza razzista del governo italiano.
Nel ricordo di Luce Fabbri qui e adesso difendiamo la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 279 del 25 luglio 2019
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