[Nonviolenza] C'e' un'Italia civile che vuole salvare le vite. Da tutta Italia crescenti adesioni all'appello a Mattarella promosso da Lidia Menapace e padre Alex Zanotelli



C'E' UN'ITALIA CIVILE CHE VUOLE SALVARE LE VITE. DA TUTTA ITALIA CRESCENTI ADESIONI ALL'APPELLO A MATTARELLA PROMOSSO DA LIDIA MENAPACE E PADRE ALEX ZANOTELLI

C'e' un'Italia civile che vuole salvare le vite.
Che ritiene giusto soccorrere i naufraghi in pericolo di morte.
Che ritiene giusto liberare le vittime innocenti imprigionate nei lager libici.
Che ritiene giusto riconoscere il diritto d'asilo a chi e' in fuga dalla guerra e dalla fame.
C'e' un'Italia civile che si oppone alle persecuzioni razziste ed alle scellerate misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
C'e' un'Italia civile fedele alla Costituzione repubblicana e alla Dichiarazione universale dei diritti umani.
Crescono da tutta Italia le adesioni all'appello al Presidente della Repubblica promosso dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace e dal missionario costruttore di pace padre Alex Zanotelli.
L'appello testualmente recita:
"Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene".
Per adesioni: centropacevt at gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.
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Salvare le vite e' il primo dovere.
Un governo che omette di soccorrere i naufraghi negando loro approdo in porto sicuro commette un crimine.
Un governo che insulta, minaccia, aggredisce e sabota i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo commette un crimine.
Un governo che attua persecuzioni razziste commette un crimine.
Un governo che si adopera affinche' i superstiti dei lager libici siano ricacciati  nei lager libici commette un crimine.
Un governo che istiga all'odio razzista commette un crimine.
Un governo che viola la Costituzione della Repubblica commette un crimine.
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Ha scritto la senatrice Liliana Segre, testimone della Shoah: "Da anni, ogni volta che mi sento chiedere: Come e' potuto accadere tutto questo?, rispondo con una sola parola, sempre la stessa. Indifferenza" (in Enrico Mentana, Liliana Segre, La memoria rende liberi, Milano 2015, 2018, p. 224).
Nessuno sia indifferente.
Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona di associarsi alla richiesta al Presidente della Repubblica di intervenire affinche' i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, di intervenire per far cessare la violenza razzista e l'omissione di soccorso.
Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona di diffondere questo appello.

Nota a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 17 giugno 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com