[Nonviolenza] Telegrammi. 3401



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3401 del 29 maggio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. "L'opera di Gadda nella letteratura italiana del Novecento". Un incontro di studio a Viterbo
2. Al Presidente della Repubblica un appello da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e molte altre persone di volonta' buona
3. Un appello all'Onu
4. Senzacravatta e Collacravatta dialogano ancora
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
8. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
9. Robert L. Bernstein
10. Alfred Adler
11. Maya Angelou
12. Emilio Argiroffi
13. Silvia Bonucci
14. Vittore Branca
15. Anne Bronte
16. Georges Devereux
17. Violette Leduc
18. Baltasar Lopes da Silva
19. Francesco Fausto Nitti
20. Bertha Pappenheim
21. Mafalda Pavia
22. Michelangelo Peroglio
23. Ilya Prigogine
24. Marc Sangnier
25. Aldo Stella
26. Walter Tobagi
27. Giuseppe Vaccarino
28. Francisco Varela
29. Angela Vinay
30. Segnalazioni librarie
31. La "Carta" del Movimento Nonviolento
32. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. "L'OPERA DI GADDA NELLA LETTERATURA ITALIANA DEL NOVECENTO". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

Si e' svolto la sera di martedi' 28 maggio 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" un incontro di studio sul tema: "L'opera di Gadda nella letteratura italiana del Novecento".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno ancora una volta denunciato la criminale disumanita' del governo italiano che nega soccorso e accoglienza ai naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Le persone partecipanti all'incontro hanno ancora una volta espresso pieno sostegno ai sindaci ed ai presidenti delle Regioni che hanno denunciato l'incostituzionalita' delle scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita' con il mostruoso "decreto sicurezza della razza".
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta il loro sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Le persone partecipanti all'incontro hanno riaffermato il dovere di opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni; il dovere di impegnarsi in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinche' intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste.
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, da padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone per un intervento che faccia cessare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
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Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

2. INIZIATIVE. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA UN APPELLO DA LIDIA MENAPACE, PADRE ALEX ZANOTELLI E MOLTE ALTRE PERSONE DI VOLONTA' BUONA

La partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, e tante altre persone di volonta' buona e varie associazioni di solidarieta' chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo.
Di seguito il testo dell'appello e le prime adesioni.
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Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene,
Paolo Adomi, Firenze
Gianfranco Aldrovandi, Guastalla (Reggio Emilia)
Paola Alforno, Carde' (Cuneo)
Rocco Altieri, Pisa
Maria Giulia Amadasi
Nadia Amaroli, Bologna
Ferdinando Aranci, Librerie Silvio D'Amico, Roma
Pier Giuseppe Arcangeli, Viterbo
Monica Ascanelli, Ferrara
Anna Atti, Parma
Franco Avati, Verona
Luciano Bagoli
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, Imola (Bologna)
Marco Barbieri, Collesalvetti (Livorno)
Giuseppe Barone
Bruno Bellerate, Rocca di Papa (Roma)
Remo Bellesia, Rolo (Reggio Emilia)
Walter Beltrame, Maser (Treviso)
Pietro Benedetti, Tuscania (Viterbo)
Gabriella Bentivoglio, Macerata
Marilena Bertini, presidente Comitato Collaborazione Medica
Mariaxaveria Bertola, Alba (Cuneo)
Mariateresa Bertoldi, Incisa Valdarno (Firenze)
Cecilia Bevicini, Firenze
Moreno Biagioni, Firenze
Ines Biemmi
Sauro Bigelli, Mondavio (Pesaro e Urbino)
Mauro Bigi, sindaco di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia)
Marino Bisso, Rete Nobavaglio
Giuliana Bonosi, Firenze
Adriano Borchi
Franco Borghi, Cento (Ferrara)
Tina Borgogni Incoccia
Cesare Borrometi, Ragusa
Anna Bravo
don Roberto Briolotti, Pavia
Valentina Bruno
Giuseppe Bruzzone
Antonio Buono, Napoli
Silvia Burzio, Sori (Genova)
Maria Teresa Cacciari, Bologna
Giuseppe Callegari, Grazie di Curtatone (Mantova)
Dario Cambiano, Torino
Carlo Maria Cananzi, Napoli
Franco Capelli, Voghera (Pavia)
Francesco Domenico Capizzi, Bologna
Maria Agnese Cardini, Rignano sull'Arno (Firenze)
Alberto Caroncini, Udine
Claudio Carrara, del Mir di Padova
Chiara Casella, Travo (Piacenza)
Paola Cavallari, Bologna
Chiara Cavallaro, Roma
Marianna Cavalli, Brescia
Andrea Cecconi, Fondazione Ernesto Balducci
Fiorentina Charrier
Adriana Chemello, Vicenza
Anna Chiappini
Raimondo Chiricozzi
Stefano Ciccone, Roma
Giorgio Cingolani, Pino Torinese
Maria Paola Clarini, Roma
Ornella Clementi
Giancarla Codrignani
Raya Cohen
Matilde Consoli, Bagheria (Palermo)
Antonio Corbeletti, Voghera (Pavia)
Lucia Corbo, Roma
Alessandro Cortesi op, Pistoia
Nicoletta Crocella
Anna Maria Dal Lago
Augusto Dalmasso, Alba (Cuneo)
Roberto Dati
Lucia Davico, Alba (Cuneo)
Maria De Carli
Vincenzo De Florio
Marcella Delle Donne
Adriana De Mitri, Lecce
Giorgio Demurtas
Marcella Denegri
Ivano Di Cerbo
Giustina Diligenza, Arzano (Napoli)
Mario Di Marco, Viterbo
don Pierluigi Di Piazza, parrocchia di San Michele Arcangelo, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Gabriele Di Tonno
Angela Dogliotti
Ugo Donato, La Spezia
Roberto Escobar, Milano
Eva Esposito, Napoli
Lucia Evangelisti
Nica Fabozzi de Maio, Pozzuoli (Napoli)
Sergio Falcone, Roma
Franco Fantozzi, Capannori (Lucca)
Beniamino Favaro, Mogliano Veneto
Biagio Favaro', Palermo
Laura Favro Bertrando, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Giordana Ferron
don Roberto Fiorini, Mantova
Elisabetta Flick, Roma
Giordana Fochi
Lorena Fornasir
Gloria Frittelli Aziz, Firenze
Nicola Froggio Francica
Elena Gajani Monguzzi, Macerata
Giuseppe Gallelli, Cecina (Livorno)
Lanfranco Genito, WeBottega per la Pace, Napoli
Mauro Gentilini, Roma
Giuseppina Giacomazzi, Roma
Maria Laura Giannini
Maria Gianotti
Pasqualina Gilardi, Castiglione Torinese
Agnese Ginocchio
Rosa Maria Giolitti, Roma
Daniela Giordano, Roma
Laura Giuffrida, Messina
Manuela Giugni, Rete antirazzista, Firenze
Margherita Granero
Raffaella Gritti
Andrea Indellicati
Chiara Ingrao
Vincenzo Iorio
Silvio Lancisi, Pian di Sco' (Arezzo)
Monica Lanfranco
Renata La Rovere, Donne in nero, Napoli
Raniero La Valle
Massimo Lazzarino, Pinerolo (Torino)
Antonella Litta
Alfredo Llana, Buenos Aires
Giampietro Lodi Rizzini, Sabbioneta (Mantova)
Pierpaolo Loi, Monserrato (Cagliari)
Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana (Cuneo)
Edoardo Longobardi
Eugenio Longoni, Monza
Andrea Lopes Pegna
Irene Lopez, Milano
Daniele Lugli, Ferrara
Linda Maggiori
Silvana Magni, Varese
Alessandra Mambelli, Pax Christi, Ferrara
Gianfranco Mammone, Chiaravalle Centrale (Catanzaro)
Isabella Manara, Pistoia
Giovanni Mandorino
Matteo Marabini
Beppe Marasso
Angela Marchini
Luisa Marchini
Alessandro Marescotti, Taranto
Nello Margiotta
Carlo Alberto Mari
Ornella Martella, Roma
Gian Marco Martignoni, Varese
Giuliana Martirani, Napoli
Domenico Massano, Asti
Domenico Matarozzo
Vittorio Mazzone
Clementina Mazzucco, Rivoli (Torino)
Lidia Menapace
Dario Mencagli, Tuscania (Viterbo)
Maurizio Meschino, Roma
p. Carmine Miccoli, Lanciano
Sara Michieletto
Roberto Mina
Francesca Moccagatta, Firenze
Gianfranco Monaca, Asti
Cristina Mondini, Ala (Trento)
Pierantonio Montecucco, Voghera (Pavia)
Luisa Morgantini
Annamaria Mori, Senigallia (Ancona)
Rosangela Mura
Demir Mustafa
Anna Nacci, Ostuni (Brindisi)
Grazia Naletto, Lunaria, Roma
Laura Nanni, Roma
Pina Natale, Roma
Silvana Natali, Mantova
Amalia Navoni, Milano
Gianni Novelli, Cipax, Roma
Emilia Pacelli, Orte (Viterbo)
Giuseppe Padovano, Foggia
Elio Pagani, Punto Pace di Pax Christi di Tradate (Varese)
Vittorio Pallotti
Gaia Pallottino, Roma
Marco Palombo
Edda Pando
Paola Panie', Torino
Sergio Paronetto, presidente del Centro studi di Pax Christi Italia
Maria Luisa Paroni, Sabbioneta (Mantova)
Diego Passini, Comunita' cristiana di base di Bologna
Maria Paola Patuelli, del Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna
Italo Pent, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Maria Speranza Perna, Napoli
Donato Perreca
Enrico Peyretti, Torino
Cinzia Picchioni
Giampaolo Pierotti, Casalecchio di Reno (Bologna)
Francesca Piras, Alba (Cuneo)
p. Giorgio A. Pisano, Portici (Napoli)
Carlo Piazza, Verona
Alessandro Pizzi, Soriano nel Cimino (Viterbo)
Rocco Pompeo
Giuliano Pontara, Stoccolma
Ettore Prattico
Carlo Presciuttini, Terni
Anna Puglisi, Palermo
Alberto Quagliata, Roma
Pilar Quarzell Castel
Massimo Radice
Marco Ramazzotti
Mariella Ratti, La Spezia
Gianluigi Redaelli
Maria Ricciardi Giannoni, Parma
Monica Righini, Gualtieri (Reggio Emilia)
Annamaria Rivera, Roma
Alessandra Romano, Battaglia Terme (Padova)
Roberto Romizi, Arezzo
Dina Rosa, Casalmaggiore (Cremona)
Monica Rostoni, Villa Cortese (Milano)
p. Agostino Rota Martir, Pisa
Patrizia Rubbiani, Modena
Romilda Saetta, Pistoia
Luciana Salibra, Firenze
Donato Sampietro
Antonia Sani, Roma
Umberto Santino, Palermo
Maria Santo, Viterbo
Alessandro Santoro, prete delle Piagge (Firenze)
Giovanni Sarubbi, Monteforte Irpino (Avellino)
Barbara Savardi Danesi
Luciano Scalettari
Manlio Schiavo, Bagheria (Palermo)
Lilia Sebastiani, Terni
Bruno Segre
Anna Serafini, Alessandria
Giorgio Silvani, Voghera (Pavia)
Peppe Sini, Viterbo
Andreina Siri, Savona
Ezio Smeriglio
Andrea Spila, Traduttori per la Pace
Enza Talciani, Roma
Marino Tambuscio, Vado Ligure
Sergio Tanzarella
Roberta Tarquini, Viterbo
don Marco Tenderini, Lecco
Sandra Teroni, Firenze
Ada Tomasello, Viterbo
Stefano Toppi, Roma
Anna Maria Trevisani, Cento (Ferrara)
Anna Rita Trulli
Olga Turchetto, Treviso
Olivier Turquet
Laura Tussi
Mariangela Vairo, Alassio (Savona)
Mao Valpiana, Verona
Isabella Vecoli
Elio Veltri, Pavia
Donella Verdi, Firenze
Antonio Vermigli, Quarrata (Pistoia)
Guido Viale
Corinna Vicenzi, Capalbio (Grosseto)
Giulio Vittorangeli, Tuscania (Viterbo)
Giancarlo Zambelli, Boretto (Reggio Emilia)
Paola Zampa
Paolo Zanni, Modena
padre Alex Zanotelli
Luisa Zanotelli
Silvia Zaru
Patrizia Zerbini
Franca Zucalli, Roma
Associazione "Amalipe Romano"
Associazione Centro di accoglienza e di promozione culturale "Ernesto Balducci" onlus, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Associazione Ex Lavanderia, Roma
Associazione Italia-Nicaragua, Livorno
Associazione Italia-Nicaragua, circolo di Viterbo
Associazione Italianisudamericani, Buenos Aires
Associazione "Un bambino per amico", Gualtieri (Reggio Emilia)
Assopace Palestina
Campagna "Balconi Salva Gente"
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Centro Gandhi onlus
"Collettivo nonviolento uomo ambiente" della Bassa (Reggio Emilia)
Comunita' del Carmine di Voghera (Pavia)
Comunita' delle Piagge (Firenze)
Comunita' cristiana di base Viottoli di Pinerolo (Torino)
Donne in nero di Varese
Gruppo Raab
Lega obiettori di coscienza - Casa del disarmo di Verona
Movimento per la pace, Caserta
Peacelink
rivista "Pretioperai"
Rete civica livornese contro la nuova normalita' della guerra
Rete Radie' Resch di Foggia
Rete Radie' Resch di Mogliano Veneto (Treviso)
Rete Radie' Resch di Quarrata (Pistoia)
Rete Radie' Resch di Treviso
Tavolo per la pace, Monte Orfano Franciacorta Rovato (Brescia)
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3. REPETITA IUVANT. UN APPELLO ALL'ONU

Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. THE DAY AFTER. SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA DIALOGANO ANCORA

- Senzacravatta: E pure questa e' fatta, come disse quello che ammazzo' la moglie.
- Collacravatta: Intanto pero' il liscebusso l'ho buscato io.
- Senzacravatta: Ma che vuoi che sia? Per me non cambia niente. Amici come prima.
- Collacravatta: Amici, amici, dici bene tu, ma io ho dimezzato i voti.
- Senzacravatta: Ma li ho presi io, no?
- Collacravatta: E allora?
- Senzacravatta: E allora siamo alleati o no?
- Collacravatta: Si'.
- Senzacravatta: Appunto: e quello che e' tuo e' mio e quello che e' mio e' tuo.
- Collacravatta: Ah, non ci avevo pensato.
- Senzacravatta: Lo vedi? Tu segui i miei consigli e vedrai che ti troverai sempre bene.
- Collacravatta: Io li seguo i tuoi consigli, ma poi al mio partito mi dicono certe parole...
- Senzacravatta: Perche' non sai quelle che ti dicono al mio. Ma io ti ho sempre trattato bene, no? Anche quando tu facevi un po' lo scapestratello, no?
- Collacravatta: Ma me l'avevi detto tu che dovevamo fare finta di litigare.
- Senzacravatta: Infatti, infatti. E i risultati elettorali ci hanno dato ragione, no?
- Collacravatta: A te si', a me mica sono tanto sicuro.
- Senzacravatta: Ma si', invece. Ma adesso bando alle ciance che c'e' un sacco di lavoro da fare. Per cominciare il "decreto sicurezza della razza bis". E' un'ideona chiamarlo "decreto sicurezza della razza bis", no?
- Collacravatta: Perche' e' un'ideona?
- Senzacravatta: Perche' bis e' come quando il pubblico alla fine dello spettacolo chiede di continuare, no? Come dice il pubblico? Bravo, bene, bis.
- Collacravatta: La sai lunga tu.
- Senzacravatta: E allora: Nel "decreto sicurezza della razza bis" ci mettiamo pure la castrazione chimica per chi non e' di razza ariana.
- Collacravatta: Ma la castrazione chimica non e' nel contratto di governo.
- Senzacravatta: Uffa. Va bene: allora facciamo la castrazione meccanica, eh? Che ne dici?
- Collacravatta: Mi sa che nel contratto di governo non c'e' neppure quella meccanica.
- Senzacravatta: Ma allora sei proprio incontentabile sei: capisco che dobbiamo fare finta di essere ambientalisti (come i "gretini" - quanto mi diverte 'sta battuta dei gretini!) e la chimica puo' non piacere, ma la castrazione meccanica non inquina.
- Collacravatta: Non inquina?
- Senzacravatta: No che non inquina.
- Collacravatta: Allora penso che puo' andare bene.
- Senzacravatta: Certo che va bene, va benone. E poi mica la pratichiamo sugli ariani, ma solo sulle razze inferiori.
- Collacravatta: Ah, se e' solo sulle razze inferiori...
- Senzacravatta: Lo vedi che quando ragioniamo poi mi dai ragione, lo vedi?
- Collacravatta: E' vero.
*
- Senzacravatta: E poi nel "decreto sicurezza della razza bis" ci mettiamo pure di affondare le imbarcazioni che violano le acque territoriali, cosi' facciamo contenta pure quella li'.
- Collacravatta: Quella li' quale?
- Senzacravatta: Quella che vuole il blocco navale davanti alla Libia.
- Collacravatta: E perche' dovremmo farla contenta?
- Senzacravatta: Perche' quella e' una buona idea, se li affondiamo li' poi non abbiamo tutte quelle rogne coi giudici comunisti, con quell'eretico clandestino comunista in vaticano, coi giornaloni e i professoroni comunisti e antipatriottici.
- Collacravatta: Cosi' non ci possono piu' processare per sequestro di persona!
- Senzacravatta: Bravo, lo vedi che ci sei arrivato da te?
- Collacravatta: Ma non e' omicidio se li affondiamo?
- Senzacravatta: No che non e' omicidio, e' difesa dei confini. Se poi quelli non sanno nuotare potevano evitare di andare in mezzo al mare, no? Ci arriverebbe anche un babbuino, ma quei baluba no.
- Collacravatta: Ma e' legale?
- Senzacravatta: Legale? Ma al ginnasio non li leggevate i classici dove e' scritto che e' legge la volonta' del piu' forte?
- Collacravatta: Mica me lo ricordo.
- Senzacravatta: Perche' eri sempre distratto, lo so io a che pensavi: al Napoli e alle bagasce, siete tutti cosi' voi terroni.
- Collacravatta: E se poi dall'Europa ci dicono che non si puo'?
- Senzacravatta: E che ce ne frega a noi di quello che dice l'Europa? A casa nostra chi e' il padrone?
- Collacravatta: Tu.
- Senzacravatta: Noi, devi dire noi.
- Collacravatta: Noi.
- Senzacravatta: Bravo. E poi gli altri governi europei che fanno meglio di noi? Niente.
- Collacravatta: Pero' affogarli...
- Senzacravatta: Noi ci limitiamo ad affondare solo le navi, poi quei tarpani affogano da soli.
- Collacravatta: Quindi non li facciamo morire noi?
- Senzacravatta: No, muoiono da soli per imprudenza ed imperizia.
- Collacravatta: Allora si puo' fare.
- Senzacravatta: Certo che si puo' fare: del resto lo facciamo gia', non te ne sei accorto? Quando naufragano da soli e noi non li soccorriamo ed impediamo ad altri di soccorrerli, che pensi che succede? Cibo per il pesce azzurro e sostegno alla filiera dell'industria alimentare.
- Collacravatta: E' vero, i naufraghi che impediamo di soccorrere ce li leviamo gia' di torno e nessuno fa storie.
- Senzacravatta: Hai detto bene: nessuno fa storie. Perche' non gliene frega a nessuno.
- Collacravatta: E' vero. Neppure i giudici comunisti dicono niente, neppure quei perdigiorno dell'opposizione di sua maesta', neppure i giornaloni e i professoroni come dici sempre tu, nessuno dice niente.
- Senzacravatta: Nessuno dice niente perche' lo sanno che abbiamo ragione noi: l'unico migrante buono e' il migrante morto.
- Collacravatta: Questa mi pare di averla gia' sentita. E allora avanti tutta con gli affondamenti. E' solo un miglioramento di quello che facciamo gia'.
- Senzacravatta: L'hai capita, finalmente: e' la semplice prosecuzione della "politica dei porti chiusi" con altri mezzi.
- Collacravatta: Pure questa mi pare di averla gia' sentita. E se e' solo la prosecuzione di quello che gia' facciamo, e' come se fosse nel contratto di governo.
- Senzacravatta: Sicuro che e' nel contratto di governo. E cosi' ci risparmiamo pure la fatica delle deportazioni che ti piacciono tanto ma costano un'iradiddio.
- Collacravatta: Pero' tutti quelli di razza inferiore che gia' stanno qui in Italia bisognera' pure cacciarli, no?
- Senzacravatta: Certo, certo. Ma bisogna fare le cose adagino adagino perche' chi va piano va sano e va lontano.
- Collacravatta: Adagino? Pensavo che bisognava darsi una mossa.
- Senzacravatta: Sicuro che bisogna darsi una mossa, ma bisogna pure essere realisti: per esempio nelle campagne la manodopera ci vuole, e mica vorrai ridurre in schiavitu' gli ariani, no? Sarebbe un crimine disumano.
- Collacravatta: E' vero.
- Senzacravatta: Invece questo branco di zio Tom sembrano fatti apposta. Per cui ce li teniamo finche'servono, poi quando sono troppo fiacchi via col vento!
- Collacravatta: Ecco, li teniamo come schiavi.
- Senzacravatta: Come schiavi.
- Collacravatta: Ma non era stata abolita la schiavitu'?
- Senzacravatta: Ma dove campi, sulla luna? Quando mai? Nessun paese civile ha mai abolito la schiavitu'.
- Collacravatta: Mi pareva.
- Senzacravatta: Ti pareva male: su che si reggeva l'economia dell'impero romano? Dico: l'impero romano, mica ceci. E il Reich millenario? E pure i comunisti fanno tante storie ma in Russia coi Gulag ci davano giu' di brutto.
- Collacravatta: Non ci avevo pensato, non ci avevo proprio pensato.
- Senzacravatta: E' questo il bello del razzismo: che puoi fare tutto quello che ti pare.
- Collacravatta: E fai la bella vita.
- Senzacravatta: La bella vita, si': come la facciamo noi, che eravamo due fischiotti senz'arte ne' parte e adesso governiamo il paese: e mica lo Zimbabwe o il Liechtenstein, l'Italia, l'Italia governiamo.
- Collacravatta: Che fortuna.
- Senzacravatta: Hai detto bene. Tu continua a seguirmi e vedrai che pacchia.
- Collacravatta: Ma non avevi detto che la pacchia era finita?
- Senzacravatta: Per le razze inferiori, per le razze inferiori e' finita, ma per noi maschi bianchi ariani mariani la pacchia non finisce mai.
- Collacravatta: Evviva la pacchia.
- Senzacravatta: E adesso di corsa al Gran consiglio, pardon: al Consiglio dei ministri.
- Collacravatta: Giddap.
- Senzacravatta: Adelante, Pedro. (A parte: Ditemi voi che partito dev'essere il partito che questo fa il capoccia; buon per me, dico io).

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

8. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

9. LUTTI. ROBERT L. BERNSTEIN

E' deceduto Robert L. Bernstein, editore ed attivista per i diritti umani.
Con gratitudine lo ricordiamo.

10. MEMORIA. ALFRED ADLER

Il 28 maggio 1937 moriva Alfred Adler, illustre psicoterapeuta.
Con gratitudine lo ricordiamo.

11. MEMORIA. MAYA ANGELOU

Il 28 maggio 2014 moriva Maya Angelou, poetessa e militante antirazzista.
Con gratitudine la ricordiamo.

12. MEMORIA. EMILIO ARGIROFFI

Il 28 maggio 1998 moriva Emilio Argiroffi, medico, militante comunista, senatore della Repubblica.
Con gratitudine lo ricordiamo.
 
13. MEMORIA. SILVIA BONUCCI

Il 28 maggio 2015 moriva Silvia Bonucci, scrittrice e militante democratica.
Con gratitudine la ricordiamo.

14. MEMORIA. VITTORE BRANCA

Il 28 maggio 2004 moriva Vittore Branca, partigiano, filologo, italianista illustre, maestro di noi tutti.
Con gratitudine lo ricordiamo.

15. MEMORIA. ANNE BRONTE

Il 28 maggio 1849 moriva Anne Bronte, scrittrice come le sue sorelle.
Con gratitudine la ricordiamo.

16. MEMORIA. GEORGES DEVEREUX

Il 28 maggio 1985 moriva Georges Devereux, antropologo e psicoanalista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

17. MEMORIA. VIOLETTE LEDUC

Il 28 maggio 1972 moriva Violette Leduc, scrittrice.
Con gratitudine la ricordiamo.

18. MEMORIA. BALTASAR LOPES DA SILVA

Il 28 maggio 1989 moriva Baltasar Lopes da Silva, scrittore e linguista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

19. MEMORIA. FRANCESCO FAUSTO NITTI

Il 28 maggio 1974 moriva Francesco Fausto Nitti, antifascista e partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

20. MEMORIA. BERTHA PAPPENHEIM

Il 28 maggio 1936 moriva Bertha Pappenheim, militante femminista.
Con gratitudine la ricordiamo.

21. MEMORIA. MAFALDA PAVIA

Il 28 maggio 1985 moriva Mafalda Pavia, pediatra e scrittrice.
Con gratitudine la ricordiamo.

22. MEMORIA. MICHELANGELO PEROGLIO

Il 28 maggio 1944 moriva Michelangelo Peroglio, martire della Resistenza.
Con gratitudine lo ricordiamo.

23. MEMORIA. ILYA PRIGOGINE

Il 28 maggio 2003 moriva Ilya Prigogine, scienziato e umanista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

24. MEMORIA. MARC SANGNIER

Il 28 maggio 1950 moriva Marc Sangnier, militante democratico, pacifista, resistente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

25. MEMORIA. ALDO STELLA

Il 28 maggio 2007 moriva Aldo Stella, partigiano e storico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

26. MEMORIA. WALTER TOBAGI

Il 28 maggio 1980 moriva Walter Tobagi, giornalista e saggista, assassinato da terroristi.
Con gratitudine lo ricordiamo.

27. MEMORIA. GIUSEPPE VACCARINO

Il 28 maggio 2016 moriva Giuseppe Vaccarino, filosofo della scienza e del linguaggio.
Con gratitudine lo ricordiamo.

28. MEMORIA. FRANCISCO VARELA

Il 28 maggio 2001 moriva Francisco Varela, scienziato ed epistemologo.
Con gratitudine lo ricordiamo.

29. MEMORIA. ANGELA VINAY

Il 28 maggio 1990 moriva Angela Vinay, bibliotecaria, ideatrice del Servizio bibliotecario nazionale.
Con gratitudine la ricordiamo.

30. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Giancarla Codrignani, Europa madre e figlia nostra. Democratica, ecologica, nonviolenta, Edizioni del Movimento Nonviolento, Verona 2019, pp. 64.
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Riletture
- Theodor W. Adorno, Wagner. Mahler. Due studi, Einaudi, Torino 1966, 1975, pp. 296.
- Leon Robin, Storia del pensiero greco, Einaudi, Torino 1951, Mondadori, Milano 1962, 1978, pp. IV + 440.
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Riedizioni
- James Graham Ballard, Il mondo sommerso, Feltrinelli, Milano 2005, 2019, pp. 208, euro 9,90.
- Christian Duverger, Cortes, Salerno, Roma 2004, Rcs, Milano 2019, pp. 384, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

31. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

32. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3401 del 29 maggio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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