[Nonviolenza] Telegrammi. 3374



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3374 del 2 maggio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Dopo il primo, il 2 maggio
2. Oggi (2018)
3. Primo maggio (2010)
4. Primo maggio contro la guerra e contro il razzismo (2009)
5. Il nostro primo maggio (2009)
6. Primo maggio, Geschichte und Klassenbewusstsein (2008)
7. Benito D'Ippolito: Per Mirella Billi
8. Quattro lettere aperte
9. Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti
10. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
11. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
12. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
13. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
14. Lapidarium del 2 maggio 2019
15. Segnalazioni librarie
16. La "Carta" del Movimento Nonviolento
17. Per saperne di piu'

1. L'ORA. DOPO IL PRIMO, IL 2 MAGGIO

Ogni giorno continua la lotta contro tutte le violenze e le oppressioni.

2. REPETITA IUVANT. OGGI (2018)

Non e' un giorno di festa il primo maggio.
Ma di dolore che chiama alla lotta.
Memoria dei volti di tutti gli uccisi
dalla violenza dei poteri dominanti
e promessa a noi stessi di abolire
la fame e la miseria assassine
lo sfruttamento e la rapina
di cui ogni privilegio consiste
e tutte le armi e tutti gli eserciti
che tutti divorano esseri umani.
Non e' un giorno di festa il primo maggio.
Ma di dolore che chiama alla lotta.

Queste convinzioni noi teniamo ferme:
che ogni essere umano sia un essere umano
e quindi che abbia diritto alla vita
alla dignita' alla solidarieta'
alla condivisione del bene e dei beni.
Che quest'unico mondo vivente di cui siamo parte
ed e' l'unica casa comune dell'umanita' tutta
dobbiamo esserne rispettosi custodi
la sua vita e la vita di ogni vita
ha un intrinseco immenso valore
non e' macchina ne' merce.

Sia la massima della nostra condotta
di agire verso le altre persone
come vorremmo esse agissero verso di noi.
Sia la massima della nostra condotta
che ognuno si senta responsabile di tutto.
Sia la massima della nostra condotta
che da ciascuno sia dato secondo
le sue capacita' ed a ciascuno
secondo i suoi bisogni.

Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare
l'umanita'.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi nella lotta per la liberazione comune.

3. REPETITA IUVANT. PRIMO MAGGIO (2010)

Sia un primo maggio per il diritto al lavoro, ovvero per il diritto di ogni essere umano ad accedere alle risorse per vivere una vita degna.
Sia un primo maggio per l'ambiente, ovvero per difendere l'unica casa comune che l'intera umanita' abbia, devastata la quale anche la civilta' umana si estingue.
Sia un primo maggio contro la guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione, perche' solo nella pace e' possibile la convivenza.
Sia un primo maggio contro il razzismo, poiche' vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani costituiscono una sola famiglia.
Sia un primo maggio contro il maschilismo, la violenta radice di infinite altre violenze, negazione radicale dell'eguaglianza di diritti di ogni essere umano.
Sia un primo maggio per il riconoscimento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
Sia un primo maggio di festa e di lotta, di memoria e di testimonianza, di consapevolezza e di responsabilita', di solidarieta' che ogni essere umano raggiunga.
Sia un primo maggio di lotta nonviolenta contro il governo del colpo di stato razzista, contro il governo della guerra assassina, contro il governo dello sfruttamento, della devastazione e del crimine.
Sia un primo maggio in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Sia il primo maggio dell'internazionale futura umanita'.

4. REPETITA IUVANT. PRIMO MAGGIO CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO (2009)

L'oppressa umanita' non ha nazione.
Si unisca ogni sfruttata e ogni sfruttato
in questa lotta di liberazione
comune. Il cieco, il muto, lo sciancato,

l'incatenata, il folle, il travagliato
da mille mali, tutte le persone
fragili e torturate, il quinto stato
degli spogliati lotti e avra' ragione.

Del suo soffrir nessuno si vergogni:
vi e' soltanto una umanita',
riceva ognun secondo i suoi bisogni,

e ognuno per le sue capacita'
a tutti doni. E infine tutti i sogni
sempre sognati siano la realta'.

5. REPETITA IUVANT. IL NOSTRO PRIMO MAGGIO (2009)

La lotta delle classi oppresse
la lotta delle oppresse persone
la lotta dei popoli oppressi
contro sfruttamento inquinamento e guerra.
*
La lotta per un'umanita' di persone libere ed eguali
la lotta dell'Internazionale
la lotta delle donne e degli uomini di volonta' buona
la lotta per la giustizia e per la liberta'
la lotta per la verita'.
*
Richiede oggi la scelta della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

6. REPETITA IUVANT. PRIMO MAGGIO, GESCHICHTE UND KLASSENBEWUSSTSEIN (2008)

Non giorno di festa, ma giorno di lutto e di lotta.
Giorno di memoria e d'impegno, di fedelta' a quel  compito che ci siamo dati, dai tempi di Spartaco alla Rosa rossa: l'uscita da questa preistoria verso il regno della liberta', la liberazione dell'umanita'.
*
Come possono gli sfruttatori capire cos'e' per noi questo giorno?
Come possono gli arresi?
*
Facciano dunque loro le loro consumiste e narcotiche festicciole.
Parliamo noi del nostro dolore, e dei compiti nostri.
La nonviolenza e' in cammino.

7. LUTTI. BENITO D'IPPOLITO: PER MIRELLA BILLI

Penso che fossero gli anni Settanta
anni di strazio e di felicita'
leggevo famelico le monografie
di letteratura e di cinema del Castoro
e li' trovai il libro su Virginia Woolf
da Mirella Mancioli Billi firmato
che tante volte poi nel corso degli anni
alle persone amiche ho consigliato
affinche' dell'autrice delle Tre ghinee
(decisivo programma politico e morale
testo fondamentale della nostra lotta
del pensiero e dell'azione nonviolenta)
sapessero qualcosa di piu'.

Forse venti o trent'anni dopo
seppi che insegnava a Viterbo
che e' la citta' in cui vivo
ed altre sue cose ho letto
con vivo consentimento
su autrici ed autori ed opere e questioni
che molto mi appassionano ancora.

Ho saputo della sua scomparsa
qualche giorno fa
ed ho scritto queste righe per dire
il mio dolore per la tragica morte
la mia gratitudine per la testimonianza
e l'opera e l'appello
al vero e al bene
che lascia a tutte e tutti
dono che non si estingue.

8. REPETITA IUVANT. QUATTRO LETTERE APERTE

Egregio Presidente della Repubblica,
ho molto apprezzato le parole di verita' da lei dette in questi giorni contro il fascismo ed i suoi odierni criminali apologeti, e gliene sono profondamente grato.
Ed e' proprio perche' condivido quelle nitide sue parole che vorrei richiamare la sua attenzione su tre tragici fatti.
Il primo: il governo italiano da mesi nega l'approdo in un porto sicuro in Italia ai naufraghi soccorsi nel Mediterraneo (cosi' impedendo il compimento di quell'opera di soccorso); non solo: diffama e sabota i soccorritori volontari che nel Mediterraneo salvano vite umane; ed infine - orribile a dirsi - si adopera per impedire che possano trovare salvezza in Italia i superstiti in fuga dai lager libici.
Il secondo: il governo italiano da mesi ha imposto nel nostro paese misure di vera e propria persecuzione razzista che violano diritti umani fondamentali e pongono le basi di un regime di apartheid.
Il terzo: il governo italiano da mesi conduce una forsennata propaganda di istigazione all'odio razzista e di apologia dell'omissione di soccorso.
Tutto cio' e' illecito.
Tutto cio' e' mostruoso.
Tutto cio' configura un crimine contro l'umanita' e un attentato contro la Costituzione che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
La prego di intervenire, nelle forme previste dall'ordinamento, per contrastare questa barbarie.
Augurandole ogni bene...
*
Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Egregio Segretario generale del Consiglio d'Europa, signor Thorbjorn Jagland,
ancora in questi ultimi giorni, mentre in Libia infuria la guerra, il Ministro dell'Interno italiano (e reale "dominus" del governo di questo paese) conferma col suo linguaggio torbido, subdolo e brutale che il governo italiano continuera' ad omettere di soccorrere i naufraghi negando loro approdo in porti sicuri in Italia; che il governo italiano continuera' a osteggiare e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo; che il governo italiano continuera' ad adoperarsi per impedire ai superstiti dei lager libici di trovare scampo in Italia; che il governo italiano non lascera' sbarcare nei suoi porti i profughi in fuga dalla guerra e dall'orrore.
Queste decisioni, in atto ormai da mesi, violano con tutta evidenza i diritti umani, costituiscono flagranti crimini, crimini razzisti.
A cio' si aggiunga che il medesimo Ministro da anni conduce una forsennata propaganda di effettuale istigazione all'odio razzista, e che soprattutto per suo impulso mesi addietro e' stato legiferato in Italia il cosiddetto "decreto sicurezza della razza" che ha imposto obbrobriose misure di persecuzione razzista palesemente incompatibili con la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Peraltro il Ministro si fa forte del fatto che alcune settimane fa la maggioranza parlamentare razzista che sostiene il governo ha negato alla magistratura l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti per il reato di sequestro di persona aggravato, reato realmente commesso (e successivamente reiterato); tale effettuale complicita' da parte della maggioranza dei membri del Parlamento italiano ha indotto il Ministro finanche a grottesche espressioni di scherno nei confronti della funzione giurisdizionale della magistratura, quasi si ritenesse "legibus solutus" (cosa incompatibile con uno stato di diritto, con una democrazia costituzionale, con un paese civile, e propria invece di un regime dittatoriale).
Egregio Segretario generale del Consiglio d'Europa, signor Thorbjorn Jagland,
credo che la mia preoccupazione sia condivisa da tutte le persone ragionevoli che percepiscono nitidamente e con orrore come in Italia il governo stia commettendo gravissimi crimini razzisti.
Ebbene, non si commetta ancora una volta lo stesso errore di sottovalutazione, di indifferenza, d'infingardaggine e vilta', che fu compiuto al sorgere del fascismo in Italia e in Europa.
Lo ripeto: non si commetta ancora una volta lo stesso errore di sottovalutazione, di indifferenza, d'infingardaggine e vilta', che fu compiuto al sorgere del fascismo in Italia e in Europa.
Lo ripeto ancora: non si commetta ancora una volta lo stesso errore di sottovalutazione, di indifferenza, d'infingardaggine e vilta', che fu compiuto al sorgere del fascismo in Italia e in Europa.
Se in un qualunque paese un governo commette crimini razzisti (che in quanto tali sono crimini contro l'umanita', essendo il razzismo un crimine contro l'umanita'), e' dovere dell'umanita' intera e quindi di tutte le istituzioni democratiche di essa e di parti di essa rappresentative, intervenire affinche' quei crimini cessino.
L'Italia fa parte dell'Europa, e del Consiglio d'Europa di cui lei e' Segretario generale: la prego di volere, nell'adempimento delle sue funzioni e nell'ambito delle sue competenze, adoperarsi in tutte le forme opportune e adeguate affinche' il Consiglio d'Europa si attivi per contrastare questi crimini razzisti.
Pregandola di un intervento tempestivo, voglia gradire distinti saluti.
*
Egregio Presidente della Commissione Europea,
da molti mesi il governo italiano commette il delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Con il cosiddetto "decreto sicurezza" il governo italiano ha imposto misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la stessa Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid".
Ministri del governo italiano persistono in una propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Nel commettere e per commettere i summenzionati crimini razzisti il governo italiano non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana...
Questo e' cio' che accade in un paese dell'Unione Europea.
Chiediamo che l'Unione Europea intervenga nei confronti di un governo che commette flagranti crimini razzisti; chiediamo che l'Unione Europea intervenga in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti.

9. REPETITA IUVANT. ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE NON UN VOTO AI PARTITI RAZZISTI

Alle elezioni amministrative ed europee di maggio non un voto ai partiti razzisti.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Non un voto ai partiti del governo colpevole della conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Non un voto ai partiti del governo colpevole di sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Alle elezioni amministrative ed europee di maggio non un voto ai partiti razzisti.

10. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

11. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

12. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

13. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

14. MEMORIA. LAPIDARIUM DEL 2 MAGGIO 2019

Il 2 maggio 1995 moriva Luciano Anceschi, docente, critico, filosofo dell'arte.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2014 moriva Tomas Balduino, vescovo brasiliano, teologo della liberazione, impegnato a sostegno dei diritti degli indios e dei Sem Terra.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2009 moriva Augusto Boal, il drammaturgo militante del Teatro dell'Oppresso.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1944 moriva Riccardo Boschiero, partigiano, assassinato dai nazisti.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1923 moriva Constance Bulwer-Lytton, militante suffragista.
Con gratitudine la ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2015 moriva Giancarlo Buzzi, scrittore e traduttore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1992 moriva Stefano D'Arrigo, l'autore di Horcynus Orca.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1948 moriva Diego Del Bello, parlamentare socialista, antifascista e partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 20 moriva Mohammed Dib, scrittore algerino, militante per la liberazione dei popoli.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2003 moriva Blaga Dimitrova, poetessa, traduttrice, militante per la pace, i diritti umani e l'ambiente.
Con gratitudine la ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1980 moriva Alioune Diop, l'illustre intellettuale fondatore di "Presence africaine".
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1997 moriva John Carew Eccles, illustre neurofisiologo.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1997 moriva Paulo Freire, pedagogista e liberatore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2003 moriva Luigi Gaiani, antifascista perseguitato, partigiano, militante del movimento operaio, parlamentare.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2009 moriva Antonio Gambino, giornalista e saggista. Anche noi fummo affezionati lettori dela sua rubrica di politica internazionale sull'"Espresso" e dei suoi libri.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2016 moriva Ugo Guarino, disegnatore, collaboratore di Franco Basaglia nella lotta per abolire i manicomi.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1996 moriva Emile Habibi, scrittore e militante.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1915 moriva Clara Immerwahr, intellettuale e militante femminista e pacifista.
Con gratitudine la ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1919 moriva Gustav Landauer, pnesatore e militante pacifista e libertario.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1977 moriva Antonio Meluschi, partigiano, giornalista e scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2017 moriva Valentino Parlato, uno dei fondatori del "Manifesto".
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2015 moriva Ruth Rendell, autrice di romanzi gialli. Quanti ne abbiamo letti in viaggio sui treni o nelle notti d'insonnia, sempre un po' vergognandoci di quel tempo sottratto ad altri doveri, ad altre letture, e tuttavia sovente trovandovi un lenimento e talvolta finanche quel vero piacere della lettura che e' gia' riconoscersi umani tra umani.
Con gratitudine la ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2011 moriva Alceo Riosa, studioso del movimento operaio e socialista.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1989 moriva Simon Schoon, insegnante, partigiano, giusto tra le nazioni.
Con gratitudine lo ricordiamo.

15. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Adriano Zamperini, La bestia dentro di noi. Smascherare l'aggressivita', Il Mulino, Bologna 2014, pp. 182, euro 14.
*
Riletture
- Lia Levi, Una bambina e basta, Edizioni e/o, Roma 1994, 1999, pp. 128.
- August Strindberg, Gli abitanti di Hemsoe. Il capro espiatorio, La biblioteca di Repubblica, Roma s.d., pp. XLVIII + 304.
*
Riedizioni
- Francisco Castilla Urbano, Erasmo, Rba, Milano 2019, pp. 158, euro 9,99.

16. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

17. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3374 del 2 maggio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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