[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 134



==================================
LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
==================================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 134 del primo febbraio 2019

In questo numero:
1. Per Gianni Fiorentini, approssimandosi l'ottavo anniversario della scomparsa
2. Denuncia del governo italiano per crimini contro l'umanita'
3. La Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja ha acquisito la denuncia del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo contro il governo italiano per crimini razzisti
4. Il Piemonte prima Regione a ricorrere contro l'incostituzionale "decreto sicurezza"
5. E' il governo che viola la legge, mentre i sindaci difendono legalita' e umanita'
6. One Billion Rising 2019: Partecipa con noi al flash mob mondiale di febbraio
7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
8. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma

1. AMICIZIE. PER GIANNI FIORENTINI, APPROSSIMANDOSI L'OTTAVO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Con Gianni Fiorentini, di cui il 2 febbraio ricorre l'ottavo anniversario della scomparsa, ci siamo conosciuti gia' avanti negli anni, ma e' stato un immediato riconoscerci senza bisogno di molte parole, e per anni abbiamo condiviso esperienze e riflessioni nell'impegno comune per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa del mondo vivente valore intrinseco e casa comune dell'umanita'.
*
Di Gianni ti colpiva la verticalita'.
La sua apertura all'infinitamente altro - al bene comune e fecondo, a quell'universalita' che convoca ogni persona all'agire buono -, quell'infinitamente altro che sapeva ritrovare in ogni volto muto e sofferente, in ogni altra persona che ti chiedeva riconoscimento e aiuto. E Gianni era li', come il buon samaritano.
Non aveva neppure bisogno di enunciarla questa sua verticalita', gliela leggevi negli occhi, nei gesti, nel quotidiano fare. In lui vita contemplativa e vita attiva erano fuse senza incrinature, nell'esercizio - fattosi quasi natura - della pazienza e della misericordia, della conoscenza del cuore delle persone e del mondo, e nella virtu' della generosita' senza la quale ogni sapere e' nulla.
Utopia concreta, principio speranza.
*
Di Gianni ti colpiva l'orizzontalita'.
Che e' sia il vedere fino all'orizzonte ed oltre, sia il porsi con le altre persone in una relazione di uguaglianza e di solidarieta', mai sopra gli altri ma sempre al loro fianco, prestando loro l'orecchio e il braccio; che e' il piantare la propria tenda nell'accampamento delle oppresse e degli oppressi, con esse ed essi vivendo e ragionando, condividendo il pane e le parole, li' con loro, non nelle stanze e nelle corti palatine.
Non aveva neppure bisogno di enunciarla questa sua orizzontalita', gliela leggevi negli occhi, nei gesti, nel quotidiano fare. In lui vita attiva e vita contemplativa erano fuse senza incrinature, nella sapienza del gia' e non ancora, nella cognizione del dolore e della gioia, nel disporsi di fronte e attraverso, con sguardo che vede lo specchio e l'enigma, con braccio che sempre sostiene chi soffre, con la lotta diuturna - fattasi quasi natura - per il bene comune dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Principio speranza, utopia concreta.
*
Ad Antonella Litta, la sposa sua amatissima che con struggente intensita' lo ricorda e prosegue nella via che scelsero insieme di impegno profondo e costante per il bene di tutti, ancora una volta attestiamo la nostra vicinanza, la nostra amicizia, l'affetto di tutti coloro che la conoscono, e che quindi l'ammirano e le vogliono bene, ed avendo conosciuto ed amato Gianni sanno sia che il vuoto che lascia resta incolmabile, sia che l'esempio che ha donato illumina le nostre vite e ci esorta a continuare nel vero, nel giusto, nel bene.

2. INIZIATIVE. DENUNCIA DEL GOVERNO ITALIANO PER CRIMINI CONTRO L'UMANITA'

Alla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma
al Presidente del Tribunale di Roma
e per opportuna conoscenza e per quanto di competenza:
- al Segretario generale dell'Onu
- agli Alti commissariati dell'Onu per i diritti umani e per i rifugiati
- all'Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni
- al Presidente della Corte Penale Internazionale
- al Presidente della Corte di giustizia dell'Unione Europea
- al Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo
- al Segretario del Consiglio d'Europa
- al Presidente della Commissione Europea
- a tutti i Commissari dell'Unione Europea
- al Presidente del Parlamento Europeo
- a tutti i parlamentari europei
- al Presidente della Repubblica Italiana
- alla Corte Costituzionale
- al Consiglio Superiore della Magistratura
- alla Presidente del Senato della Repubblica
- al Presidente della Camera dei Deputati
- a tutti i parlamentari italiani
- alla Presidente del Tribunale di Viterbo
- al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Viterbo
- al Prefetto di Viterbo
- al Questore di Viterbo
- ai mezzi d'informazione
Oggetto: denuncia del governo italiano per crimini contro l'umanita'
Da mesi il governo italiano sta commettendo flagranti crimini contro l'umanita':
- omettendo di soccorrere i naufraghi nel Mediterraneo, negando loro approdo in porto sicuro in Italia;
- diffamando, aggredendo e sabotando i soccorritori volontari che nel Mediterraneo salvano vite umane;
- adoperandosi affinche' i naufraghi fuggiaschi dai lager libici siano riconsegnati ai loro aguzzini;
- ed a tal fine violando la Costituzione della Repubblica Italiana e il diritto internazionale.
Non e' chi non veda che l'evidente omissione di soccorso e finanche persecuzione di naufraghi innocenti e gia' vittime di abominevoli violenze costituisce un crimine contro l'umanita'.
Cosi' come costituisce un crimine contro l'umanita' l'evidente e piu' ampia omissione di soccorso e finanche persecuzione dei migranti in fuga da fame, guerre, devastazioni ambientali, economie schiaviste, regimi dittatoriali, poteri criminali e violenze inaudite.
A questo si aggiunga:
- che da mesi ministri del governo italiano commettono altresi' il reato di istigazione all'odio razziale;
- che da mesi il governo italiano minaccia, promuove, vara ed attua misure e iniziative di persecuzione razzista;
- che da mesi il governo italiano viola diritti umani fondamentali riconosciuti e protetti dalla Costituzione e dal diritto internazionale;
- che per un ministro e' stata gia' richiesta dalla competente magistratura l'autorizzazione a procedere per il reato di sequestro di persona;
- che lo stesso ministro da mesi fa dichiarazioni ed agisce come se si ritenesse legibus solutus, irridendo e insultando la funzione e l'attivita' della magistratura, e giungendo a chiedere pubblicamente al Senato di cui e' membro che gli sia garantita effettuale impunita' per quanto commesso su cui l'autorita' giudiziaria ha chiesto l'autorizzazione a procedere.
Sic stantibus rebus, si richiede il piu' tempestivo intervento per tutto quanto di competenza, restando nelle competenze della magistratura adita individuare le specifiche fattispecie di reato che tali condotte del governo italiano integrano.
Tale denuncia si invia altresi' per opportuna conoscenza e per quanto di competenza ad altri soggetti istituzionali affinche' anch'essi agiscano nell'ambito delle loro prerogative e comunque con la massima tempestivita' per far cessare i delitti qui segnalati e per salvare vite umane innocenti in pericolo.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Con osservanza,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 31 gennaio 2019

3. REPETITA IUVANT. LA PROCURA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DE L'AJA HA ACQUISITO LA DENUNCIA DEL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI" DI VITERBO CONTRO IL GOVERNO ITALIANO PER CRIMINI RAZZISTI

L'Ufficio della Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja ha comunicato al responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo di aver acquisito la denuncia contro il governo italiano per crimini razzisti.
L'acquisizione della denuncia non garantisce automaticamente l'avvio di un'inchiesta, ma e' comunque evidentemente il primo passo che puo' portare ad essa.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, nell'esprimere apprezzamento per l'acquisizione della denuncia da parte della Corte Penale Internazionale ricorda come anche altre istituzioni internazionali abbiano gia' dato riscontro alle reiterate denunce dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, e confida che le competenti magistrature italiane ed internazionali possano al piu' presto efficacemente intervenire per far cessare la commissione di abominevoli crimini razzisti da parte del governo italiano.
E' infatti assolutamente necessario l'intervento piu' tempestivo e adeguato in considerazione del fatto che il governo italiano persevera nella commissione di abominevoli crimini razzisti violando leggi nazionali (e la stessa Costituzione della Repubblica Italiana) e convenzioni internazionali che l'Italia ha sottoscritto.
Occorre che le competenti magistrature intervengano nei confronti di ministri che istigano all'odio razziale, ministri che commettono il delitto di omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi, ministri che diffamano, minacciano e sabotano i soccorritori volontari salvatori di vite umane nel Mediterraneo, ministri che agiscono per respingere nei lager libici i superstiti in fuga da quell'orrore, ministri che varano misure razziste criminali e criminogene, ministri che perseguitano i migranti presenti in Italia, ministri gia' accusati finanche di sequestro di persona.
Occorre fermare questi crimini.
Occorre salvare le vite umane in pericolo.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Alleghiamo in calce:
1. Lettera del 28 gennaio 2019 della Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja al responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo (testo originale in inglese e in francese);
2. Esposto del 17 gennaio 2019 del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo al Presidente della Corte Penale Internazionale de L'Aja;
3. Denuncia del 25 gennaio 2019 per vari reati di matrice razzista e per attentato contro la Costituzione, reati commessi e promossi dal Governo italiano.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 29 gennaio 2019
* * *
Allegato 1. Lettera del 28 gennaio 2019 della Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja al responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Testo originale in inglese:
The Hague, 28 January 2019
Dear Sir,
The Office of the Prosecutor of the International Criminal Court acknowledges receipt of your documents/letter.
This communication has been duly entered in the Communications Register of the Office. We will give consideration to this communication, as appropriate, in accordance with the provisions of the Rome Statute of the International Criminal Court.
Please note this acknowledgement letter does not mean an investigation has been opened, nor that an investigation will be opened by the Office of the Prosecutor.
As soon as a decision is reached, we will inform you, in writing, and provide you with reasons for this decision.
Mark P. Dillon
Head of Information & Evidence Unit
Office of The Prosecutor of the International Criminal Court
*
Testo originale in francese:
La Haye, le 28 janvier 2019
Monsieur,
Le Bureau du Procureur de la Cour pénale internationale accuse réception de vos documents / de votre lettre.
Les informations y figurant ont été inscrites comme il se doit au registre des communications du Bureau et recevront toute l'attention voulue, conformément aux dispositions du Statut de Rome de la Cour pénale internationale.
Veuillez noter que cet accusé de  réception  ne signifie en  aucun  cas  qu'une enquête  a été  ou sera ouverte par le Bureau du Procureur.
Nous ne manquerons pas de vous communiquer par écrit la décision qui aura été prise à ce sujet, ainsi que les motivations qui la justifient.
Veuillez agréer, Monsieur, l'assurance de notre considération distinguée.
Mark P. Dillon
Chef de l'Unité des informations et des éléments de preuve
Bureau du Procureur de la Cour pénale internationale
* * *
Allegato 2. Esposto del 17 gennaio 2019 del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo al Presidente della Corte Penale Internazionale de L'Aja
Al Presidente della Corte Penale Internazionale
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Egregio Presidente Chile Eboe-Osuji,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 20 dicembre 2018 avente ad oggetto "Segnalazione di atti di persecuzione razzista commessi dal governo italiano e conseguente richiesta di intervento della Corte Penale Internazionale", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 17 gennaio 2019
* * *
Allegato 3. Denuncia del 25 gennaio 2019 per vari reati di matrice razzista e per attentato contro la Costituzione, reati commessi e promossi dal Governo italiano
Alla Presidente del Tribunale di Viterbo
al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Viterbo
e per quanto di competenza:
al Segretario generale dell'Onu
agli Alti commissari dell'Onu per i diritti umani e per i rifugiati
al Presidente della Corte Penale Internazionale
al Presidente della Corte di giustizia dell'Unione Europea
al Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo
al Segretario del Consiglio d'Europa
al Presidente della Commissione Europea
al Presidente della Repubblica Italiana
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
a tutti i parlamentari italiani
e per opportuna conoscenza:
alla Corte Costituzionale
al Consiglio Superiore della Magistratura
a tutti i Commissari dell'Unione Europea
al Presidente del Parlamento Europeo
a tutti i parlamentari europei
al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
ai mezzi d'informazione
Oggetto: Denuncia per vari reati di matrice razzista e per attentato contro la Costituzione dello Stato, reati commessi e promossi dal Governo italiano
Egregia Presidente del Tribunale di Viterbo,
egregio Procuratore della Repubblica del Tribunale di Viterbo,
egregie signore ed egregi signori,
ad integrazione di numerosi precedenti esposti segnaliamo quanto segue:
1. che il Tribunale dei Ministri di Catania, nella richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro dell'Interno per sequestro di persona ("fatto aggravato dall'essere stato commesso da un pubblico ufficiale e con abuso dei poteri inerenti alle funzioni esercitate, nonche' per essere stato commesso anche in danno di soggetti minori di eta'"), ha tra l'altro evidenziato come il governo italiano da mesi violi la legislazione internazionale dall'Italia sottoscritta che fa obbligo di soccorrere i naufraghi (scilicet: le Convenzioni internazionali in materia di soccorso in mare e le correlate norme di attuazione nazionali);
2. che il Rapporto di monitoraggio approvato dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa rileva come i politici italiani incitino all'odio, cosa peraltro fin troppo evidente a tutti gli italiani che ogni giorno da tutti i media sono sommersi da messaggi di istigazione all'odio razziale da parte di esponenti del governo e delle forze politiche che lo sostengono;
3. che ancora nelle sue ultime esternazioni il Ministro dell'Interno evidenzia la pretese di porre se' e il suo agire al di sopra delle leggi, cosi' peraltro evidenziando altresi' l'ideologia anomica, palesemente antidemocratica in quanto violatrice dei diritti umani e vagheggiatamente assolutista nella pretesa di negare la separazione ed il controllo dei poteri, ergo: tendenzialmente totalitaria, che in ampia e decisiva misura pare caratterizzare il concreto porsi ed operare suo, della sua organizzazione politica, e del governo di cui piu' che magna pars e' effettuale dominus.
Tutto cio' conferma ad abundantiam quanto da mesi andiamo segnalando sia alle competenti magistrature italiane ed internazionali, sia alle istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte, sia al Parlamento italiano, sia a varie articolazioni del sistema istituzionale italiano (i cui pubblici ufficiali in presenza di una flagrante notitia criminis hanno l'obbligo di promuovere l'azione penale).
Ovvero conferma che cio' che il governo italiano sta facendo specificatamente in materia di immigrazione non e' una qualunque politica piu' o meno discutibile, ma un insieme di crimini, di crimini razzisti, ed in flagrante violazione della stessa Costituzione della Repubblica Italiana.
Lo ripetiamo: un insieme di crimini il cui fondamento e' il razzismo, ed il razzismo e' gia' in se stesso un crimine contro l'umanita'.
Ricordiamo ancora una volta cio' che da mesi denunciamo:
I. il governo italiano da mesi e tuttora commette l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
II. addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte; e non e' chi non veda come con tale agire il governo italiano si renda e si riveli pertanto effettuale complice delle mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani, effettuale complice della riduzione in schiavitu' delle loro vittime, effettuale complice delle violenze e torture loro inflitte;
III. come anche i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato, il cosiddetto "decreto sicurezza" imposto dal governo italiano reca misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
IV. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso;
V. nel commettere e per commettere i crimini razzisti il governo non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana cui tutti i ministri hanno giurato fedelta' all'atto di assumere il loro incarico.
Nuovamente chiediamo l'intervento delle competenti magistrature per far cessare crimini razzisti il cui esito e' finanche la morte di persone innocenti (come nel caso dei naufraghi che muoiono in mare per assenza di soccorsi).
Nuovamente chiediamo l'intervento delle istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte per far cessare questi crimini razzisti.
Nuovamente chiediamo l'intervento del Parlamento italiano affinche' deliberi la sfiducia a un governo che commette crimini razzisti e viola la Costituzione.
Nuovamente chiediamo a tutti i pubblici ufficiali cui inviamo questa ennesima denuncia di promuovere a loro volta l'azione penale, avendone l'obbligo in quanto raggiunti da notitia criminis.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
E' un crimine contro l'umanita' omettere di soccorrere i naufraghi in pericolo di morte .
E' un crimine contro l'umanita' rifiutarsi di salvare esseri umani innocenti, ed anzi adoperarsi per impedire che gli esseri umani resi schiavi e detenuti in condizioni disumane nei lager libici possano tornare liberi giungendo in salvo in un paese in cui vivere una vita degna.
E' un crimine contro l'umanita' istigare all'odio razzista.
E' un crimine contro l'umanita' attuare persecuzioni razziste.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Confidando nella massima tempestivita' di una vostra azione che puo' salvare innumerevoli vite umane, augurandovi ogni bene porgiamo distinti saluti.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 25 gennaio 2019

4. INIZIATIVE. IL PIEMONTE PRIMA REGIONE A RICORRERE CONTRO L'INCOSTITUZIONALE "DECRETO SICUREZZA"
[Dal sito della Regione Piemonte (www.regione.piemonte.it) riprendiamo e diffondiamo il seguente comunicato del 31 gennaio 2019. Nello stesso sito e' possibile consultare il testo integrale del ricorso della Regione Piemonte alla Corte Costituzionale]

Il Piemonte e' la prima Regione ad avere presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro il "decreto Sicurezza" del Governo. Il documento e' stato spedito la mattina del 31 gennaio dall'ufficio postale del Tribunale dall'assessora ai Diritti e all'immigrazione, Monica Cerutti.
"Il decreto - ha commentato il presidente Sergio Chiamparino - rischia di creare un mondo di invisibili, di persone che non possono, non riescono ad integrarsi e per questo sono piu' facilmente alla merce' di chi viola le regole".
I contenuti sono stati poi illustrati agli organi di informazione dall'assessora Cerutti, da Ugo Mattei, docente di Diritto internazionale che ne ha curato la redazione insieme ad altri colleghi giuristi del Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Universita' di Torino, e dall'avvocato della Regione Giovanna Scollo, che ha predisposto la delibera di Giunta che autorizzava la presentazione del ricorso.
"Siamo la prima Regione - ha puntualizzato Cerutti - ma a breve dovrebbero seguire anche i ricorsi di Umbria, Emilia Romagna e altre, preoccupate come noi dei rischi delle nuove norme. L'obiettivo e' ottenere la dichiarazione di illegittimita' costituzionale del decreto. Si tratta di un atto di responsabilita' verso i piemontesi, in quanto il decreto impatta sui migranti, poiche' mette a dura prova quel sistema di accoglienza che avevamo cercato di rendere strutturale con le Prefetture e i Comuni, ma anche su tutta la comunita'. Oltre ad essere discriminatorio, avra' conseguenze sulla vita di tutti i cittadini: gli irregolari e i richiedenti asilo non possono accedere al sistema sanitario, nemmeno per la prevenzione, ma solo ai pronto soccorso; le circa 5.000 persone che rischiano di diventare irregolari non potranno rinnovare il permesso di soggiorno umanitario, avere uno status utile per un percorso di inclusione e contribuire ad aumentare il prodotto interno lordo, e potrebbero essere invogliate a delinquere; alle fasce deboli italiane colpite dal Daspo urbano viene impedito il sacrosanto diritto alla salute".
*
Il ricorso in breve
Nelle 96 pagine vengono sollevati otto profili di incostituzionalita' su 26 articoli del decreto. Due sono legati alla forma, in quanto mancherebbero la necessita' ed l'urgenza necessarie per un decreto, dato che gli sbarchi sono diminuiti e i numeri dell'accoglienza sono inferiori a quelli della Germania, sarebbero errate le procedure di approvazione di una norma che attua una riforma strutturale del Testo unico sull'Immigrazione.
Scendendo nel dettaglio, la Regione ritiene che il decreto ponga le seguenti questioni di legittimita' rispetto all'art. 117 della Costituzione e alle sue competenze:
- eliminare il permesso di soggiorno per la protezione umanitaria in favore di permessi di soggiorno temporaneo, limitati a ipotesi speciali perlopiu' non convertibili da rilasciare agli stranieri in presenza di specifiche di natura tipica, riduce il novero dei diritti assistenziali, sociali e sanitari riconosciuti agli immigrati dai servizi sanitari e locali, viola radicalmente le loro possibilita' di esercizio del diritto al lavoro, impedisce alla Regione di organizzare in modo efficiente e ragionevole la sanita' e l'assistenza sociale, e' suscettibile di recare pregiudizio all'esercizio delle funzioni amministrative attribuite ai Comuni in materia di assistenza e servizi;
- porre fine ai progetti di accoglienza "invade irragionevolmente" l'autonomia organizzativa della Regione e degli enti locali;
- stabilire che il permesso di soggiorno per richiesta asilo non consente l'iscrizione anagrafica introduce "irragionevoli e discriminatorie complessita'" che impattano sulle legittime aspettative dello straniero rispetto alla propria piena partecipazione alla vita sociale ed economica, in particolare, ma non solo, con riferimento all'accesso ai servizi socio-sanitari, e su quelle organizzative della amministrazione pubblica, regionale e degli enti locali;
- rendere piu' gravoso l'acquisto della cittadinanza prolunga il periodo di incertezza e di non piena partecipazione dello straniero non solo rispetto all'esercizio dei suoi diritti, ma anche con riferimento agli obblighi di solidarieta' sociale, con detrimento della sua capacita' contributiva e dello sviluppo dell'economia piemontese;
- disporre per il solo cittadino di origine straniera la revoca della cittadinanza istituisce una doppia categoria di cittadinanza, di cui una precaria, in violazione dei principi fondamentali della Costituzione;
- estendere il "Daspo" urbano ai presidi sanitari restringe la liberta', tanto di stranieri quanto di cittadini in condizione di fragilita' economica, di poter raggiungere aree deputate alla cura anche emergenziale di patologie, che rientra negli obblighi assistenziali della Regione;
- stabilire che l'esecuzione del provvedimento di rilascio d'ufficio di un immobile utilizzato da persone con fragilita' economica debba essere eseguito entro un anno dalla data della sua adozione anche nel caso di mancata richiesta del proprietario pone a carico della Regione e degli enti locali oneri aggiuntivi in materia di gestione dell'emergenza abitativa, anche in violazione dei trattati e della giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo;
- riconoscere un indennizzo al proprietario di tale immobile per il mancato godimento causato dal differimento dell'esecuzione del provvedimento di rilascio rappresenta, sotto il profilo sostanziale, una misura di contrasto all'emergenza abitativa che viola la competenza regionale in materia di politiche abitative.
I tempi di discussione variano normalmente tra i sei mesi e l'anno dal deposito del ricorso, che avverra' il 12 febbraio, salvo la disponibilita' della Corte per una esame piu' rapido.

5. REPETITA IUVANT. E' IL GOVERNO CHE VIOLA LA LEGGE, MENTRE I SINDACI DIFENDONO LEGALITA' E UMANITA'

Gli apologeti del razzismo dicono molte scellerate menzogne in questi giorni.
Occorre una volta di piu' replicare con la forza della verita', praticando l'antica virtu' civile della parresia, opponendoci nonviolentemente alla menzogna, alla violenza, alla barbarie.
*
Ripristiniamo la verita'.
1. E' il governo che viola la legge commettendo il reato di omissione di soccorso dei naufraghi negando loro salvezza in un porto sicuro.
2. E' il governo che viola la legge pretendendo di negare diritti costituzionalmente garantiti a tutte le persone che si trovano in Italia.
3. E' il governo che viola la legge con atti e proclami che configurano il reato di istigazione all'odio razziale.
4. E' il governo che viola la legge violando la Costituzione della Repubblica Italiana cui ha giurato fedelta'.
*
Ripristiniamo la verita'.
5. I sindaci che rispettano la Costituzione cui hanno giurato fedelta' stanno compiendo il loro dovere, stanno difendendo e applicando la legge a fondamento dell'ordinamento giuridico italiano.
6. I sindaci che nell'applicare per quanto di competenza le leggi ordinarie lo fanno interpretandole alla luce della Costituzione stanno semplicemente compiendo il loro dovere.
7. I sindaci che denunciano la disumanita' di misure disumane e rifiutano di essere complici di crimini, stanno compiendo il loro dovere di cittadini, di pubblici amministratori, di rappresentanti della popolazione.
8. I sindaci e i presidenti delle Regioni che denunciano alla magistratura l'incostituzionalita' del cosiddetto "decreto sicurezza" stanno compiendo il loro dovere di pubblici ufficiali.
*
Ripristiniamo la verita'.
9. Per sapere che un crimine e' un crimine - ad esempio un omicidio, ad esempio omettere di soccorrere un naufrago in pericolo di morte, ad esempio spogliare un innocente dei suoi diritti umani fondamentali, ad esempio istigare a commettere persecuzioni razziste - non c'e' bisogno di attendere che si pronunci ogni volta la magistratura: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
10. Per sapere che e' un delitto negare i diritti umani fondamentali a degli esseri umani che non hanno compiuto nulla di male, per sapere che e' un delitto gettare delle persone innocenti nella miseria e in un baratro di disperazione e negli artigli dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata, non c'e' bisogno del latinorum di Azzeccagarbugli: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
11. E' dovere di ogni persona, ed a maggior ragione di ogni pubblico ufficiale, rispettare la legge ed agire per salvare le vite: per rispettare la legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica Italiana, e per salvare le vite innocenti che il governo italiano sta esponendo alla morte e alle persecuzioni, occorre che tutte le misure razziste volute dal governo siano revocate; occorre che il governo razzista traditore della Costituzione si dimetta; occorre che i ministri responsabili di gravissimi crimini siano processati e condannati.
12. La legalita' salva le vite. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile. Un governo razzista che viola la Costituzione e i diritti umani non e' ne' democratico ne' legittimo: e' un'associazione a delinquere.
*
Ripristiniamo la verita'.
13. E' dovere di ogni persona difendere l'umanita' e opporsi alla barbarie.
14. Bene fanno i sindaci e i presidenti delle Regioni ad avviare le procedure affinche' la Corte Costituzionale si pronunci sulla flagrante incostituzionalita' delle scandalose misure razziste contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza".
15. Si adoperi subito e senza esitazioni ogni persona di buona volonta', ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana, per far cessare i disumani crimini razzisti che il governo pretende di realizzare e imporre nel nostro paese.
16. Salvare le vite e' il primo dovere.

6. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2019: PARTECIPA CON NOI AL FLASH MOB MONDIALE DI FEBBRAIO
[Da "One Billion Rising" (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Buongiorno,
vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. A febbraio, in particolare nella settimana di San Valentino, saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e del mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura del rispetto e della solidarieta'. Il messaggio One Billion Rising 2019 e' proprio quello dell'importanza della liberta' della donna e della solidarieta' come linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2019 con un evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', diffondendo la notizia e coinvolgendo piu' persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2019 sara' giovedi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi.
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire:
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_tuo_evento_sulla_pagina_internazionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
- I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Twitter @OBRItalia
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #1billionrising  #RiseInSolidarity #UntilTheViolenceStops #RiseResistUnite
Loghi ufficiali, asset social, materiali utili che potete scaricare cliccando sul link qui sotto:
loghi 2019: https://www.dropbox.com/sh/6ebtx2vct0t5oid/AADPJpor0N-MGZTcbwFu1rk7a?dl=0
FB foto profilo/cover social: https://www.dropbox.com/sh/3rxoz8cuh2jgela/AABtBFbX7VA0nHFE4PGBm39ra?dl=0
Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio o nei giorni vicini, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura. In particolare per omaggiare i 20 anni de I Monologhi della Vagina di Eve Ensler, opera diventata con i Vday il manifesto delle rivoluzione femminile in atto, vi invitiamo a leggere qualche brano dell'opera durante l'evento.
Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Ai seguenti link puoi scaricare:
- Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone; https://www.dropbox.com/s/sdz6mpxhx98j460/OBR2018_autorizzazioneriprese%2C%20libaratoria.pdf?dl=0
- Avviso pubblico riprese: https://www.dropbox.com/s/ycugbl8da54j7fn/OBR_avvisopubblicoripresa.pdf?dl=0
- Autorizzazione copyright per utilizzo materiali e brani musicali OBR: https://www.dropbox.com/s/phlmrra0tmayoiu/OBR%20Copyright%20Authorization%202018.pdf?dl=0 (a breve vi invieremo la versione 2019)
Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento:
- alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler
"L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/ufficio_della_schiavitu_sessuale
"L'insurrezione" http://bit.ly /insurrezione
"La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_mia_rivoluzione
"Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_di_un_uomo
"Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
"E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi_saltavamo
- la traduzione del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz di M. G. Di Rienzo:
http://bit.ly/traduzione_testo_BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee:
https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni potete scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
One Billion Rising

7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

8. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

==================================
LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
==================================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 134 del primo febbraio 2019
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
E' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy a questo indirizzo: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com