[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 1014



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1014 del 5 gennaio 2019

In questo numero:
1. Cricco e Crocco nel circo degli orrori
2. Sosteniamo i sindaci che difendono i diritti umani, la legalita' che salva le vite, la Costituzione della Repubblica Italiana
3. Una lettera ad alcune persone amiche per invitare a insorgere contro la folle violenza razzista del governo italiano
4. Alcuni testi del mese di novembre 2018 (parte quarta)
5. Eimuntas Nekrosius
6. Marcos Ana
7. Vittorio Benussi
8. Manfredo Bertini
9. Carla Capponi
10. Tullia Carettoni Romagnoli
11. John Chadwick
12. Eva Colombo
13. Francesco D'Ovidio
14. Boris Michajlovic Ejchenbaum
15. Lea Garofalo
16. Henryk Grossman
17. Nicola Lisi
18. Achille Magni
19. Giuseppe Marcantonio
20. Mazzino Montinari
21. Lello Perugia
22. Franca Pieroni Bortolotti
23. John Rawls
24. Giuseppe Salvioli
25. Giuseppe Sapienza
26. Emilio Vecchia
27. Le sorelle Mirabal
28. No alla guerra
29. La Camera respinga il decreto razzista del governo della disumanita'
30. Bernardo Bertolucci
31. Walter Binni e Vittorio Emanuele Giuntella: due maestri di nonviolenza
32. Un ricordo di Vittorio Emanuele Giuntella, nel XXII anniversario della scomparsa
33. "Opporsi alla manipolazione, opporsi alla disumanita'". Un incontro di studio e di riflessione a Viterbo
34. Commemorato Lucio Magri a Viterbo nel settimo anniversario della scomparsa
35. Vittorio De Seta
36. Franco Fortini
37. Mario Ginocchio
38. Giuditta Levato
39. Ezio Lucarno e Miro Luperi
40. Vito Mercadante
41.Giovanni Parola
42. Franca Trentin
43. Saverio Tutino
44. Richard Wright
45. Il bivacco. Alcune parole dette a Viterbo nel freddo di una piazza deserta in una sera di vento e di tenebre il 28 novembre 2018

1. CRONACHE DI NUSMUNDIA. CRICCO E CROCCO NEL CIRCO DEGLI ORRORI

Dice il ministro Cricco:
Gettateli tutti ai pesci

Dice il ministro Crocco:
Prendiamoci donne e bambini
gli uomini crepino pure

Non so chi mi faccia piu' orrore

Ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere

2. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO I SINDACI CHE DIFENDONO I DIRITTI UMANI, LA LEGALITA' CHE SALVA LE VITE, LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione a sostenere i sindaci che difendono i diritti umani, la legalita' che salva le vite, la Costituzione della Repubblica Italiana.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione ad opporsi alle persecuzioni razziste.
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Invitiamo tutti i sindaci degli altri Comuni italiani ad unirsi ai sindaci che gia' hanno preso posizione in difesa dei diritti umani e della Costituzione, continuando a rispettare la legalita' costituzionale, l'ordinamento democratico, la morale, la giustizia e la civilta', e quindi denunciando e contrastando le illecite, illegittime, immorali, deliranti e persecutorie misure razziste ed incostituzionali contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza".
*
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi affinche' siano revocate le folli e scellerate misure di persecuzione razzista contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza", un decreto incostituzionale, anomico e criminogeno.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi affinche' si dimetta il governo della disumanita'.
*
Siano accolti i ripetuti inviti del Presidente della Repubblica ad opporsi al razzismo e all'odio, a difendere la civilta' e praticare la solidarieta' che e' fondamento dell'umana convivenza.
Siano accolti i ripetuti inviti del pontefice cattolico, come degli autorevoli portavoce di altre confessioni religiose, a soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto, ad opporsi a tutte le violenze e a tutte le persecuzioni.
*
Si torni al pieno rispetto dell'articolo 2 della Costituzione, legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, che recita: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo...".
Si torni al pieno rispetto dell'articolo 10 della Costituzione, legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, che recita: "... Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica...".
*
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA AD ALCUNE PERSONE AMICHE PER INVITARE A INSORGERE CONTRO LA FOLLE VIOLENZA RAZZISTA DEL GOVERNO ITALIANO

Carissime e carissimi,
si e' concluso un anno in cui l'evento piu' rilevante nel nostro paese e' stato che per la prima volta dalla caduta del fascismo e' tornato al potere un governo caratterizzato dalla violenza razzista come principale elemento programmatico e reale fondamento del patto tra le organizzazioni politiche che lo compongono. Neppure i governi berlusconiani, che pure vararono la scellerata antilegge razzista Bossi-Fini e il disumano "pacchetto sicurezza" Maroni, avevano nella violenza razzista il loro principale fondamento. Il governo attuale costituisce la piu' grave eruzione di violenza razzista nel nostro paese dalla sconfitta del fascismo.
*
Guardiamo alcuni fatti.
Il governo italiano che esplicitamente predica e pratica l'omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Il governo italiano che tresca con i vari potentati libici per cercar di impedire che le persone in Libia schiavizzate e prigioniere nei lager possano trovar scampo giungendo in Europa.
Il governo italiano che diffama, aggredisce e sabota i soccorritori volontari che nel Mediterraneo salvano vite umane.
Il governo italiano che per bocca del suo vero dominus conduce una martellante campagna di istigazione all'odio razzista.
Il governo italiano che ripetutamente per bocca del suo dominus avanza e propaganda l'idea nazista di effettuare schedature etniche.
Il governo italiano che con il cosiddetto "decreto sicurezza" introduce in Italia un regime di apartheid, impone mostruose violazioni dei diritti umani, fa strame della stessa Costituzione della Repubblica Italiana (la legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico cui i ministri fedifraghi hanno pur giurato fedelta' assumendo il loro incarico).
Il governo italiano che abolendo la protezione umanitaria priva di ogni sostegno migliaia e migliaia di persone gettandole nella miseria, nella disperazione, nella fauci dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata.
Il governo italiano che non solo mantiene i campi di concentramento in Italia (un crimine e un'infamia che si protrae ormai dal finire del secolo scorso) ma addirittura li incrementa, e vi prolunga i tempi di arbitraria detenzione.
Il governo italiano che intende effettuare massicce deportazioni esponendo le vittime al pericolo di tremendi soprusi e finanche di morte.
Il governo italiano che agisce di fatto per demolire il diritto d'asilo, e che si adopera per cancellare efficaci ed ammirevoli esperienze di solidarieta', di soccorso, di accoglienza, di assistenza.
Il governo italiano che invece di contrastare gli schiavisti opprime vieppiu' le loro vittime.
Il governo italiano che continua a negare il diritto di voto a milioni di persone che in Italia vivono, lavorano, pagano le tasse e sono esempio di rettitudine, di generosita', di virtu' civiche.
Il governo italiano che continuando a negare l'ingresso nel nostro paese a chi e' in fuga da guerre e fame, da schiavitu' e disastri ambientali, impedisce a chi ne ha assoluto bisogno - e pieno diritto - di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; e cosi' favoreggia di fatto le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani.
Questo accade oggi, e da mesi, nel nostro paese.
*
Carissime e carissimi,
dinanzi a questo orrore, per contrastare questo orrore, molte e molti di noi si sono impegnate e impegnati in questi mesi, ma gli esiti del nostro comune impegno sono stati fin qui pressoche' nulli.
Dobbiamo fare di piu'.
Dobbiamo fare di meglio.
Ritengo che occorrano due cose.
La prima: prendere piena coscienza del fatto che contrastare il razzismo e' assolutamente decisivo per difendere la democrazia, lo stato di diritto, la civilta', la dignita' umana, la sopravvivenza stessa dell'umanita'.
La seconda, necessariamente conseguente: promuovere una campagna nonviolenta di resistenza civile al razzismo che possa adeguatamente, efficacemente e vittoriosamente contrastare la violenza razzista e difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Credo che questa campagna debba essere caratterizzata dalla scelta teorica e pratica della nonviolenza: questo richiede anche sviluppare nel suo farsi una vera e propria "alfabetizzazione di massa alla nonviolenza", di cui vi e' enorme bisogno anche per contrastare le altre principali spinte distruttive che cosi' come razzismo, schiavismo, imperialismo e neocolonialismo "globalizzati" minacciano oggi l'umanita' di distruzione: la devastazione ambientale, la guerra e il riarmo, il maschilismo che di ogni altra violenza e' prima radice e primo paradigma.
E credo che questa campagna nonviolenta di resistenza civile al razzismo debba porre i seguenti obiettivi:
I. che siano revocate tutte le misure razziste imposte dall'attuale e dai precedenti governi, e si torni nell'alveo della legalita' costituzionale e del rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani;
II. che il governo razzista e golpista rassegni le dimissioni;
III. che i ministri responsabili di gravissimi reati ne rispondano nelle aule di giustizia;
IV. che siano riconosciuti tutti i diritti umani, e tra essi in primis il diritto di voto, a tutte le persone che vivono nel nostro paese;
V. che sia riconosciuto a tutte le persone il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, e che sia concretamente garantito il diritto d'asilo come stabilito nell'articolo 10 della Costituzione;
VI. che sia finalmente adeguatamente contrastata l'economia schiavista ed ogni altro atto di persecuzione e di sopraffazione.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI NOVEMBRE 2018 (PARTE QUARTA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di novembre 2018.

5. EIMUNTAS NEKROSIUS

E' deceduto alcuni giorni fa Eimuntas Nekrosius, regista teatrale.
Con gratitudine lo ricordiamo.

6. MARCOS ANA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Fu poeta e fu detenuto politico
per 23 anni nelle carceri franchiste
per tutta la vita ha lottato
per la liberazione dell'umanita'

7. VITTORIO BENUSSI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Psicologo illustre, geniale sperimentatore, maestro di maestri.
Con gratitudine lo ricordiamo.

8. MANFREDO BERTINI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiano
tra i primi organizzatori
della Resistenza in Toscana
mai si arrese ai nemici dell'umanita'

9. CARLA CAPPONI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Eroica partigiana
militante comunista
sempre lotto' per la liberazione
di tutti gli esseri umani

10. TULLIA CARETTONI ROMAGNOLI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Parlamentare e parlamentare europea
lotto' per i diritti delle donne
per la liberazione dell'umanita'

11. JOHN CHADWICK, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Illustre grecista, decifro' insieme a Michel Ventris la scrittura micenea.
Con gratitudine lo ricordiamo.

12. EVA COLOMBO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Intrepida partigiana e militante del movimento operaio.
Con gratitudine la ricordiamo.

13. FRANCESCO D'OVIDIO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Filologo letterato docente
studioso tra i maggiori di Dante e di Manzoni
maestro di vita morale

14. BORIS MICHAJLOVIC EJCHENBAUM, NELL'ANNIVERSARO DELLA SCOMPARSA

Riprendendo quel celebre detto, potremmo dire che buona parte della critica letteraria novecentesca e' uscita dal suo "Come e' fatto Il cappotto di Gogol".
Con gratitudine lo ricordiamo.

15. LEA GAROFALO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Testimone di giustizia, fu assassinata dalla 'ndrangheta.
E' ancora viva nel cuore di ogni persona che lotta per la giustizia e per la liberta'.

16. HENRYK GROSSMAN, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Militante del movimento operaio, economista, partecipe dell'esperienza della scuola di Francoforte, esule.
Con gratitudine lo ricordiamo.

17. NICOLA LISI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Scrittore di profondo afflato umano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

18. ACHILLE MAGNI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Mazziniano, perseguitato dal fascismo, militante per la causa dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

19. GIUSEPPE MARCANTONIO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiano e militante comunista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

20. MAZZINO MONTINARI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Fu militante del movimento operaio e studioso insigne, a lui e a Giorgio Colli si deve l'edizione critica delle opere di Nietzsche.
Con gratitudine lo ricordiamo.

21. LELLO PERUGIA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Resistente antifascista
deportato ad Auschwitz
amico di Primo Levi
testimone della Shoah
militante comunista

io che scrivo queste righe lo conobbi gia' anziano
recava tutta la sapienza e il dolore del mondo
mai un giorno cesso' di lottare
perche' l'umanita' fosse libera
so che restera' vivo per sempre

22. FRANCA PIERONI BORTOLOTTI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Antifascista, militante comunista, storica.
Indimenticabile maestra.
Con gratitudine la ricordiamo.

23. JOHN RAWLS, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Filosofo della politica, sul suo capolavoro tutti abbiamo ragionato.
Con gratitudine lo ricordiamo.

24. GIUSEPPE SALVIOLI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Giurista, firmatario del manifesto degli intellettuali antifascisti, un maestro del diritto.
Con gratitudine lo ricordiamo.

25. GIUSEPPE SAPIENZA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Militante del movimento operaio e antimafia, antifascista, costituente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

26. EMILIO VECCHIA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiano, fu assassinato dai fascisti.
Non muore l'ideale, non muore il valore, non muore la testimonianza.

27. LE SORELLE MIRABAL

Uccise a bastonate dai fascisti
e poi buttate giu' nella scarpata
Patria, Minerva, Maria Teresa Mirabal
credette la dittatura averle eliminate
per sempre il 25 di novembre del '60

Ma oggi in tutte le strade del mondo
miliardi di donne insorgono ancora
contro il fascismo dei maschi nel nome e nel ricordo
di Patria, Minerva, Maria Teresa Mirabal
per liberare il mondo da ogni violenza

28. NO ALLA GUERRA

Occorre fermare subito l'escalation del conflitto tra Ucraina e Russia.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
La sola politica adeguata ai compiti dell'ora e' la scelta della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

29. LA CAMERA RESPINGA IL DECRETO RAZZISTA DEL GOVERNO DELLA DISUMANITA'

La Camera dei Deputati respinga il decreto razzista del governo della disumanita'.
La Camera dei Deputati difenda la Costituzione e lo stato di diritto, l'ordinamento democratico e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Riproponiamo di seguito quattro lettere che abbiamo inviato nei giorni scorsi a vari interlocutori istituzionali.
*
I. Un appello alle deputate e ai deputati
Gentili deputate e gentili deputati,
lunedi' 26 novembre iniziera' la discussione in aula del decreto-legge 113/2018 nel testo gia' approvato dal Senato, il cosiddetto "decreto sicurezza" che come e' universalmente noto contiene alcune misure razziste ed incostituzionali.
Il governo della disumanita' cerca di rendervi complici delle sue politiche razziste ed incostituzionali, ma voi complici non dovete diventare.
E' in vostro potere respingere quel decreto-legge razzista ed incostituzionale.
E' in vostro potere richiamare il governo al rispetto delle leggi e dell'umanita'.
E' in vostro potere difendere vittoriosamente la Costituzione repubblicana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
E' anche il vostro dovere di rappresentanti del popolo italiano.
E' anche il vostro dovere di legislatori.
E' infine il vostro dovere di esseri umani.
Gentili deputate e gentili deputati,
nessuna persona decente puo' voler essere complice del reato di omissione di soccorso, di cui il governo della disumanita' si e' macchiato con la sua scellerata politica nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nessuna persona decente puo' voler essere complice del reato di istigazione all'odio razzista, di cui il vero dominus del governo della disumanita' si macchia protervo da anni.
Nessuna persona decente puo' voler essere complice dei reati di persecuzione razzista e di violazione della Costituzione, reati integrati dal criminale decreto-legge 113/2018.
Avete l'occasione di una scelta: difendere la legalita' costituzionale e i diritti umani di tutti gli esseri umani respingendo il decreto-legge del governo della disumanita'; oppure abdicare al vostro dovere e farvi complici di un crimine infame.
Crediamo che saprete ascoltare la voce della vostra coscienza.
Crediamo che vorrete opporvi al razzismo e alla violazione della legalita' costituzionale.
Gentili deputate e gentili deputati,
respingete quel folle e barbaro decreto-legge razzista ed incostituzionale.
Ogni essere umano ha diritto alla vita.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ricordate la vostra umanita'.
*
II. Una lettera al Presidente della Repubblica
Oggetto: Una lettera al Presidente della Repubblica in quanto Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Egregio Presidente della Repubblica,
in questi mesi, come molte altre persone, ho ripetutamente segnalato con specifici esposti a varie figure istituzionali alcune gravissime violazioni di legge reiteratamente commesse da ministri del governo in carica.
In breve: 1. il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; 2. esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una ignobile propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo; 3. da ultimo il recente decreto-legge n. 113/2018 (il cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana e il diritto internazionale, con lo stato di diritto e i diritti umani propri di tutti gli esseri umani, con la stessa civilta'.
Alle figure istituzionali cui mi sono rivolto ho chiesto esplicitamente di promuovere in merito la doverosa azione penale avendone l'obbligo in quanto pubblici ufficiali in presenza di una "notitia criminis".
A tutt'oggi ignoro se siano stati avviati i doverosi procedimenti giudiziari per i fatti segnalati.
Gli atti di razzismo, le omissioni di soccorso nei confronti di persone in pericolo di morte, le violazioni di fondamentali diritti umani, non sono materia di dibattito politico o culturale, sono crimini, crimini mostruosi; e uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico rispettoso della dignita' umana, ha il dovere di contrastare questi crimini: le leggi vi sono, che siano applicate.
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III. Una lettera al Presidente della Commissione Europea
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio Presidente della Commissione Europea,
la controversia in corso tra il governo italiano pro tempore e l'Unione Europea in merito alle decisioni di programmazione economico-finanziaria non deve far dimenticare che vi e' un'altra ed assai piu' grave questione sulla quale l'Unione Europea ha il dovere di intervenire, non essendo ammissibile protrarre un atteggiamento di effettuale sottovalutazione che diviene infine reale complicita': ovvero la criminale politica razzista del governo dell'estrema destra eversiva italiana.
In verita' purtroppo nessun governo europeo, ne' l'Unione Europea, ne' la stessa Commissione da lei presieduta, hanno dato prova di un impegno adeguato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, con particolar riferimento al dovere di soccorrere, accogliere ed assistere le persone che in Europa tentano di giungere in fuga da guerre, fame, violenze e disastri ambientali; se i governi europei avessero adottato adeguate politiche per salvare le vite degli esseri umani in pericolo e consentito di giungere in modo legale e sicuro in Europa a quanti ne hanno pieno diritto, ebbene, non vi sarebbe ne' un criminale mercato su cui lucrano le mafie schiaviste dei trafficanti, ne' l'ecatombe nel Mediterraneo, ne' le condizioni di persecuzione e fin di schiavizzazione che subiscono tante persone che vivono oggi in Europa in un regime di segregazione e denegazione di umanita', ne' tante tragedie che coinvolgono tre continenti.
E tuttavia la politica razzista e persecutoria del governo italiano ha raggiunto picchi di abominio tali per cui l'Unione Europea dovrebbe scuotersi dal suo torpore ed intervenire con viva sollecitudine: memore della storia del secolo scorso, quando i regimi razzisti e totalitari hanno perseguitato e massacrato milioni e milioni di innocenti e messo a ferro e fuoco l'intero continente. Affinche' quell'orrore non si ripeta occorre contrastare la violenza razzista fin dal suo primo manifestarsi. Ed in Italia, atrocemente, la persecuzione razzista e' oggi ideologia e prassi di un governo dell'estrema destra eversiva che della sua disumana brutalita' giunge persino a fare oscena ostentazione.
E valga il vero:
- il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
queste iniziative e questi pronunciamenti del governo italiano violano la legalita', ledono il diritto di ogni persona alla vita e alla dignita', minacciano la stessa sicurezza comune dell'Unione Europea in quanto costituiscono e fomentano pratiche razziste, sono esempi di disprezzo di leggi universalmente condivise (come il dovere di soccorrere i naufraghi), e proclamando e praticando persecuzioni destabilizzano e infine dissolvono la civile convivenza e promuovono l'anomia e tendenzialmente quindi il bellum omnium contra omnes.
E' necessario e urgente contrastare tali violazioni dei diritti umani e dello stato di diritto, tale destabilizzazione della civile convivenza, tale deriva verso la violenza.
E' necessario non solo richiamare, ma costringere il governo italiano al rispetto della legalita', ed a tal fine ogni istituzione democratica deve intraprendere tutte le iniziative di sua competenza in difesa della legalita', della democrazia, del diritto alla vita di tutti gli esseri umani.
Un suo intervento puo' essere decisivo: sia per promuovere un'iniziativa politica finalmente adeguata e cogente dell'Unione Europea e delle altre istituzioni sovranazionali di cui l'Italia fa parte; sia per richiedere che le competenti magistrature italiane ed europee si attivino per far cessare la commissione di reati gravissimi: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
*
IV. Una lettera al Segretario generale dell'Onu
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di urgente intervento
Egregio Segretario generale delle Nazioni Unite,
il mondo inorridisce delle disumane dichiarazioni e iniziative del Presidente degli Stati Uniti d'America nei confronti delle donne, degli uomini, delle bambine e dei bambini migranti.
Il mondo dovrebbe ugualmente inorridire delle iniziative del governo italiano guidato da personaggi di estrema destra che da anni conducono una criminale propaganda di istigazione al razzismo: il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; il governo italiano con il recente decreto-legge n. 113/2018 intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Segretario generale delle Nazioni Unite,
chiunque vede che queste scellerate iniziative del governo italiano costituiscono flagranti atti di persecuzione razzista, flagranti violazioni dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Le scrivo pertanto sollecitando una urgente iniziativa, sua personale e delle Nazioni Unite, per contrastare questo barbaro crimine.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto.

30. BERNARDO BERTOLUCCI

E' deceduto Bernardo Bertolucci, regista cinematografico.
Realizzo' "Novecento", un film che resta.

31. WALTER BINNI E VITTORIO EMANUELE GIUNTELLA: DUE MAESTRI DI NONVIOLENZA

Ricorre oggi, 27 novembre, l'anniversario della scomparsa di Walter Binni (deceduto nel 1997) e di Vittorio Emanuele Giuntella (deceduto nel 1996), erano nati entrambi nel 1913, sono stati per me due fondamentali maestri di nonviolenza.
Con l'opera e con la testimonianza nel corso dell'intera loro vita sempre si sono impegnati per il bene dell'umanita'.
A piu' di vent'anni dalla scomparsa, ne sento ancora viva la lezione, ne serbo intatta memoria, con gratitudine che non si estingue; spero di aver saputo restare fedele a quanto mi hanno insegnato.

32. UN RICORDO DI VITTORIO EMANUELE GIUNTELLA, NEL XXII ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Il 27 novembre 1996 moriva Vittorio Emanuele Giuntella, che e' stato non solo un grande maestro di studi storici, ma ancor piu' un maestro di umanita'.
Ufficiale degli alpini, dopo l'8 settembre rifiuto' di servire i nemici dell'umanita' e fu internato in campo di concentramento.
Per l'intera sua vita fu uno strenuo difensore del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Era un uomo mite e tenace nella sequela del vero, del giusto, del bene; era l'umanita' come dovrebbe essere.
Tra i suoi libri ve ne e' uno imprescindibile, che dovrebbe essere letto in tutte le scuole e le universita': quello su Il nazismo e i Lager (Studium, Roma 1979).
*
Ho avuto l'immensa fortuna di incontrarlo e ricordo ancora nitidamente e con profonda commozione quegli incontri a Capranica, a Roma, a Viterbo: vederlo e ascoltarlo era insieme una festa e un nutrimento, un kairos di parresia e di paideia, di ahimsa e di satyagraha.
Ed ho avuto la gioia di poter condividere - minimo e ultimo dei suoi molti allievi e sodali - il suo impegno nell'Opera Nomadi, nel ricordo di Primo Levi, nella scelta della nonviolenza, nell'opposizione al razzismo e ad ogni persecuzione.
Ho raccontato molte volte di una sua lezione gandhiana all'Universita' di Roma, credo fosse il '77, che nel ricordo ancor mi suscita le lacrime: nel suo volto e nelle sue parole mi parve di sentire la voce stessa dell'umanita' che esortava alla scelta della nonviolenza.
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Oggi che - a ottant'anni dall'infamia e dall'orrore delle leggi razziali fasciste del 1938 - nuovamente il razzismo torna a infuriare nel nostro paese; e aggredisce con folle e scellerata violenza il nostro ordinamento giuridico e la nostra vita quotidiana; e intende fare strame della democrazia, dello stato di diritto, della stessa Costituzione; e pretende di imporsi come regime dissoluto e scellerato; e sta gia' tragicamente provocando sofferenze immense a tanti esseri umani innocenti - e la morte di coloro che trovandosi in mare in estremo pericolo potrebbero essere salvati ma che il governo decide criminalmente di non soccorrere, finanche impedendo ad altri di recare soccorso e trovare in Italia un porto sicuro per i naufraghi; ebbene, oggi ricordare Vittorio Emanuele Giuntella, la sua generosa lezione, la sua eroica testimonianza, la sua sapienza e la sua misericordia, conforta e sostiene ogni persona di volonta' buona nell'impegno comune in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano.
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Allegato primo. Un minimo profilo di Vittorio Emanuele Giuntella
Vittorio Emanuele Giuntella (Soriano nel Cimino, 8 luglio 1913 - Roma, 27 novembre 1996) e' uno dei grandi maestri di vita e testimoni della dignita' umana del Novecento. Ufficiale degli alpini, dopo l'8 settembre rifiuto' di porsi al servizio dei nazisti e fu internato in lager. Docente di storia dell'eta' dell'Illuminismo all'Universita' di Roma, ha formato generazioni di studenti all'amore per il sapere e per l'umanita', al rigore intellettuale e morale, all'impegno culturale e civile. Fondatore dell'Opera Nomadi ed impegnato in numerose iniziative di solidarieta', ha sempre difeso i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha scritto saggi e libri di incomparabile profondita', la cui lettura rende migliori. E' stato un uomo coraggioso e generoso, un luminoso esempio di amore per la verita', un autentico maestro di nonviolenza.
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Allegato secondo. Un estratto da Alberto Petrucciani: Vittorio Emanuele Giuntella [dal Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo, nel sito dell'Associazione italiana biblioteche (www.aib.it)]
Vittorio Emanuele Giuntella (Roma 8 luglio 1913 - Roma 27 novembre 1996).
Studio' al Liceo Nazareno e poi all'Universita' di Roma, dove si impegno' nella Fuci e consegui' nel 1935 la laurea in giurisprudenza. Dopo il servizio militare, come ufficiale degli alpini, lavoro' alla Corte dei conti e quindi entro' nel 1937 (o secondo altri nel 1939), come resocontista, al Senato.
Richiamato alle armi allo scoppio della guerra, venne inviato nell'ottobre 1940, come tenente degli alpini (Divisione Julia), sul fronte greco, dove venne fatto prigioniero, e poi in Slovenia. Dopo l'8 settembre 1943, rifiutandosi di collaborare con i tedeschi e i fascisti, venne internato in vari campi di concentramento in Polonia e in Germania.
Rientrato in Italia dopo la fine della guerra, riprese il lavoro al Senato, curando fra l'altro la segreteria della "Commissione dei 75" dell'Assemblea Costituente. Interessato soprattutto agli studi storici, conseguì nel febbraio 1949 una seconda laurea in lettere, con una tesi sulla Repubblica romana del 1798-1799, poi pubblicata.
Passo' nel 1948 a lavorare alla Biblioteca del Senato, di cui divenne vicedirettore negli anni Sessanta e direttore dal 1971, al pensionamento di Giuseppe Pierangeli, fino al 1973.
Mantenne anche il rapporto con l'Universita', come assistente volontario dal 1948, e nel 1955 consegui' la libera docenza in Storia del Risorgimento. Insegno' quindi come professore incaricato Storia moderna e contemporanea all'Istituto di magistero Maria SS. Assunta, dal 1966, e Storia dell'eta' dell'illuminismo all'Universita' di Roma, dal 1967. Lascio' l'insegnamento universitario, per limiti d'eta', nel 1983.
Autore di numerosi volumi e saggi storici (tra i quali La giacobina Repubblica romana, Roma: Societa' romana di storia patria, 1953, e Roma nel Settecento, Bologna: Cappelli, 1971, per la Storia di Roma dell'Istituto di studi romani, oltre alla cura dei tre volumi degli atti delle Assemblee della Repubblica romana (1798-1799), 1954-1993), si interesso' particolarmente del Settecento e del periodo rivoluzionario e napoleonico, oltre che dei campi di concentramento nella seconda guerra mondiale. Fece parte dell'Istituto nazionale di studi romani (corrispondente dal 1954 e ordinario dal 1964), della Societa' romana di storia patria (dal 1952), di cui fu anche vicepresidente, e del Gruppo dei romanisti. Fu anche socio dell'Istituto per la storia del Risorgimento (dal 1946, e per alcuni anni membro del Consiglio di presidenza) e dell'Arcadia (corrispondente dal 1958 e ordinario dal 1993).
Animatore e membro della Giunta esecutiva dell'Associazione nazionale ex internati, gli e' stato poi intitolato il Fondo nazionale documentaristico e memorialistico dell'Anei, conservato alla Fondazione Luigi Micheletti di Brescia, che raccoglie documenti e testimonianze sull'internamento dei militari italiani nei campi di concentramento tedeschi dopo l'8 settembre 1943.
Impegnato anche nell'ambito dei diritti umani, fu tra i fondatori dell'Opera Nomadi.
Compare tra i soci dell'Associazione italiana biblioteche negli anni Sessanta.
I suoi libri sono conservati, come "Fondo Vittorio Emanuele e Maria Cristina Giuntella", nella Biblioteca dell'Istituto Luigi Sturzo.
Nel 1998 gli e' stato intitolato l'Archivio storico comunale di Capranica, in provincia di Viterbo.

33. "OPPORSI ALLA MANIPOLAZIONE, OPPORSI ALLA DISUMANITA'". UN INCONTRO DI STUDIO E DI RIFLESSIONE A VITERBO

Si e' svolto la sera di martedi' 27 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio e di riflessione sul tema: "Opporsi alla manipolazione, opporsi alla disumanita'. Difendere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, promuovere la condivisione dei saperi e la capacita' critica".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
Nel corso dell'incontro si e' ragionato su alcune acquisizioni teoriche e verifiche sperimentali della psicologia sociale del XX secolo, facendo riflerimento anche ad alcuni rilevanti lavori di Cesare Musatti, di Stanley Milgram, di Serge Moscovici.
Nel corso dell'incontro e' anche proseguita la lettura nell'originale latino, la traduzione ed il commento di alcuni brani dall'Institutio oratoria di Marco Fabio Quintiliano.
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34. COMMEMORATO LUCIO MAGRI A VITERBO NEL SETTIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

La mattina di mercoledi' 28 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' svolto un incontro di commemorazione di Lucio Magri, nel settimo anniversario della scomparsa del generoso militante politico ed acuto intellettuale.
La commemorazione e' stata tenuta dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, che prese parte all'esperienza del Partito di unita' proletaria per il comunismo di cui Magri fu segretario nazionale.
Nel corso dell'incontro sono state anche lette e commentate alcune pagine dai suoi libri.
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Lucio Magri (Ferrara, 19 agosto 1932 - Bellinzona, 28 novembre 2011), militante del movimento operaio, comunista antitotalitario, tra i promotori del "Manifesto", segretario del Partito di unita' proletaria per il comunismo, parlamentare, saggista, e' stato e resta una delle figure piu' vive della sinistra italiana del Novecento.
Tra i suoi scritti (grandissima parte dei quali - dispersi in riviste, atti di convegni, lavori collettanei, documenti pubblicati in bollettini ed opuscoli - ancora attende una adeguata pubblicazione in volume): Considerazioni sui fatti di maggio, De Donato, Bari 1968, Manifestolibri, Roma 2018; Il sarto di Ulm. Una possibile storia del Pci, Il Saggiatore, Milano 2009; Alla ricerca di un altro comunismo. Saggi sulla sinistra italiana, Il Saggiatore, Milano 2012.
Dal risvolto di copertina di quest'ultimo libro riportiamo la seguente scheda sull'autore (gia' apparsa nel risvolto del libro precedente): "Lucio Magri (1932-2011), esponente della sinistra critica del Pci, fu tra i fondatori, nel 1969, del "Manifesto", di cui fu direttore insieme a Rossana Rossanda. Radiato dal partito nel 1969, divenne segretario del Pdup (Partito di unita' proletaria) dal 1976 al 1984. Fu richiamato nella Direzione del Pci, dopo che il Pdup vi conflui' sulla base della profonda svolta imposta da Berlinguer. Alla proposta di scioglimento del Pci, Magri fu il primo a opporsi e a organizzare un largo fronte del no. Dopo la scissione accetto' di presiedere il gruppo parlamentare di Rifondazione comunista, ma si dimise quando gli parve che al nuovo partito mancassero forza e volonta' per una vera rifondazione e gradualmente rinuncio' alla politica attiva. Dal 2000 al 2005 ha diretto una nuova e autonoma serie della "Rivista del Manifesto"".
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Le persone partecipanti all'icontro hanno condiviso ancora una volta l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" che di seguito si trascrive.
1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia. 2. Esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo. 3. Il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale. 4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'. 5. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'. 6. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti. 7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. 8. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. 9. Salvare le vite e' il primo dovere. 10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te. 11. L'altro dell'altro sei tu. 12. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Ricordando Lucio Magri proseguiamo nell'impegno per la liberazione dell'umanita' da ogni menzogna, da ogni violenza, da ogni oppressione.
Pace, giustizia, solidarieta'.
Condivisione del bene e dei beni.
Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, difendere l'intero mondo vivente dalla devastazione.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

35. VITORIO DE SETA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Autore di documentari
militante democratico
capace di vedere e far vedere
le sofferenze degli oppressi
la dignita' di ogni essere umano

36. FRANCO FORTINI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Pressoche' tutto cio' che sappiamo
da lui lo abbiamo appreso

seguire la virtu' e la conoscenza
opporsi sempre ad ogni oppressione
recare la contraddizione
volere che tutti siano liberi

37. MARIO GINOCCHIO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiano garibaldino
anche a lui dobbiamo la nostra liberta'

38. GIUDITTA LEVATO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Contadina calabrese
impegnata nella lotta al latifondo
uccisa dagli agrari a trentun anni
mentre manifestava perche' l'umanita'
avesse finalmente vita umana

39. EZIO LUCARNO E MIRO LUPERI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiani garibaldini
in luoghi diversi nella stessa lotta
nello stesso giorno morti combattendo
per salvare i compagni
per liberare l'umanita' dalla barbarie

40. VITO MERCADANTE, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Sindacalista rivoluzionario, antifascista, poeta
con gratitudine lo ricordiamo

41. GIOVANNI PAROLA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigano, educatore, storico
con gratitudine lo ricordiamo

42. FRANCA TRENTIN, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Resistente
allora e sempre

43. SAVERIO TUTINO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Fu partigiano, giornalista, scrittore
raccoglitore di memorie che e' un altro modo
di cercar di salvare tutte le vite
di difendere l'umanita' dal dolore e dalla morte

44. RICHARD WRIGHT, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Scrittore e militante antirazzista

tutti i suoi libri sono azioni nonviolente
per la liberazione dell'umanita'

con gratitudine lo ricordiamo

45. IL BIVACCO. ALCUNE PAROLE DETTE A VITERBO NEL FREDDO DI UNA PIAZZA DESERTA IN UNA SERA DI VENTO E DI TENEBRE IL 28 NOVEMBRE 2018

I. In questo antico reame di Nusmundia

Cosi' anche la Camera dei Deputati
dopo il Senato della Repubblica
si e' fatta ancora bivacco di manipoli
fedeli alla difesa della razza
e al giovine duce bicipite
in questo antico reame di Nusmundia.

Cosi' il Parlamento si prostituisce una volta ancora
alla violenza razzista e festeggia gli ottant'anni
delle antileggi razziste di Mussolini
una nuova antilegge razzista varando
per la vergogna e l'orrore dell'umanita' intera
in questo antico reame di Nusmundia.

Cosi' l'orda insipiente degli urobori
il barbaro branco che nulla rispetta e nessuno
vieppiu' s'indraca e inabissa questo paese
nel gorgo del male che tutto sommerge ed asfissia
in questo antico reame di Nusmundia.

II. Quello che resta

Tutto resta da fare
rovesciare il regime fascista
restituire la vita alle vittime
ripopolare di umanita' un mondo
immondo e deserto e disperato.

Tutto resta da fare
tornare alla legge che salva le vite
tornare al diritto alla democrazia
alla civilta'
tornare umani tra umani.

Tutto resta da fare
dilla tu ora la parola che Lazzaro resuscita
fallo tu ora il gesto che nutre l'affamato
soccorrilo tu il ferito sulla strada di Gerico.

III. L'ora

Nessuna illusione e' possibile
occorre
prepararsi alla lotta nonviolenta
occorre
opporre al fascismo la forza
della verita'
la forza
dell'umanita'
la forza
della misericordia
della vita che non vuole morire
della coscienza che non vuole uccidere.

Nessuna illusione e' possibile
occorre
resistere adesso con tutte le forze
al colpo di stato razzista.

IV. La spada di ghiaccio piantata nel cuore

Dicono
che piace alla gente il regime hitleriano
dicono
che la tortura e la forca sono gli spettacoli
piu' amati da grandi e piccini
dicono
che il bene e' noioso e il male va alla grande
dicono parole che sanno di calce e di filo spinato.

Dicono
che questo e' quello che vuole la gente
le percosse la persecuzione i campi il massacro
dicono
che mente chi dice di non voler uccidere
dicono
che e' sempre stato cosi'
e sempre cosi' sara'
brindando a boccali di sangue e veleno
cantando un urlo di fiamma ossidrica.

Dicono
e cio' che dicono non sanno
ripetono in coro la voce della frusta
ripetono in coro il soffio dell'artiglio
marciano al passo dell'oca tremando
dinanzi alle zanne negli occhi del lupo
masticando in silenzio topi e tenaglie.

V. Ma noi sappiamo

Ma noi sappiamo che gia' una volta
i popoli sconfissero i draghi.

Ma noi sappiamo che gia' una volta
i dittatori sono stati rovesciati.

Ma noi sappiamo che l'umanita'
non cessa di essere umana.

Salvare tutte le vite
e' il primo dovere.

Opporsi a tutte le stragi
resistere sempre al fascismo
recare soccorso a chiunque di aiuto ha bisogno
mettere al mondo il mondo
restare umani.

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1014 del 5 gennaio 2019
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