[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 1012



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1012 del 3 gennaio 2019

In questo numero:
1. Sosteniamo i sindaci che difendono i diritti umani, la legalita' che salva le vite, la Costituzione della Repubblica Italiana
2. Alcuni testi del mese di novembre 2018 (parte seconda)
3. Segnalazione al Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo
4. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
5. Il golpe razzista
6. Segnalazione al Presidente della Corte di giustizia dell'Unione Europea
7. "Ricordando Rosa Luxemburg". Un incontro di riflessione a Viterbo
8. Una lettera aperta al Presidente del Parlamento Europeo
9. Ricordata a Viterbo Alba de Cespedes nel XXI anniversario della scomparsa
10. Sostenere "Azione nonviolenta"
11. Vinoba Bhave, "il primo satyagrahi", commemorato a Viterbo
12. Segnalazione al Presidente della Commissione Europea
13. Una sottoscrizione per "Azione nonviolenta"
14. Nel quarto anniversario della scomparsa di Serge Moscovici, un incontro di studio e di riflessione a a Viterbo su "La relazione con l'altro"
15. Una lettera al Presidente della Repubblica in quanto Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
16. Contrastare il golpe razzista con la cultura, con la politica e con il diritto. Un crimine e' un crimine
17. Per Giorgio Antonucci, un anno dopo
18. Ricordando Erving Goffman, rileggendo "Asylums"
19. Epigrafe per Pellegrino Riccardi, nell'anniversario della scomparsa
20. Per Maria Grazia Cutuli, nell'anniversario dell'uccisione
21. Dovuto a Joao Guimaraes Rosa, nell'anniversario della morte
22. Joe Hill, nell'anniversario dell'assassinio
23. Per questo
24. Segnalazione al Commissario europeo agli aiuti umanitari e alla gestione delle crisi
25. Stan Lee
26. William Goldman

1. APPELLI. SOSTENIAMO I SINDACI CHE DIFENDONO I DIRITTI UMANI, LA LEGALITA' CHE SALVA LE VITE, LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione a sostenere i sindaci che difendono i diritti umani, la legalita' che salva le vite, la Costituzione della Repubblica Italiana.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione ad opporsi alle persecuzioni razziste.
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Invitiamo tutti i sindaci degli altri Comuni italiani ad unirsi ai sindaci che gia' hanno preso posizione in difesa dei diritti umani e della Costituzione, continuando a rispettare la legalita' costituzionale, l'ordinamento democratico, la morale, la giustizia e la civilta', e quindi denunciando e contrastando le illecite, illegittime, immorali, deliranti e persecutorie misure razziste ed incostituzionali contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza".
*
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi affinche' siano revocate le folli e scellerate misure di persecuzione razzista contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza", un decreto incostituzionale, anomico e criminogeno.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi affinche' si dimetta il governo della disumanita'.
*
Siano accolti i ripetuti inviti del Presidente della Repubblica ad opporsi al razzismo e all'odio, a difendere la civilta' e praticare la solidarieta' che e' fondamento dell'umana convivenza.
Siano accolti i ripetuti inviti del pontefice cattolico, come degli autorevoli portavoce di altre confessioni religiose, a soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto, ad opporsi a tutte le violenze e a tutte le persecuzioni.
*
Si torni al pieno rispetto dell'articolo 2 della Costituzione, legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, che recita: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo...".
Si torni al pieno rispetto dell'articolo 10 della Costituzione, legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, che recita: "... Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica...".
*
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI NOVEMBRE 2018 (PARTE SECONDA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di novembre 2018.

3. SEGNALAZIONE AL PRESIDENTE DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO

Al Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo
giudice Guido Raimondi
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio dottor Raimondi,
le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 6 novembre 2018

4. IL RAZZISMO E' UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Un governo che viola la Costituzione, che viola i diritti umani, che omette di soccorrere chi e' in pericolo di morte, che attua persecuzioni, che cerca di imporre un regime di apartheid, non e' un governo democratico, non e' un governo legittimo, non e' un governo civile.
Si dimetta il governo della disumanita'.
Siano processati e condannati i ministri responsabili di crimini gravissimi.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
L'Italia e' una repubblica democratica che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

5. IL GOLPE RAZZISTA

Il golpe razzista del governo della disumanita'.
*
Resistere occorre.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
In difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
In difesa della Costituzione della Repubblica italiana, democratica ed antifascista.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. SEGNALAZIONE AL PRESIDENTE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA

Segnalazione al Presidente della Corte di giustizia dell'Unione Europea
Al Presidente della Corte di giustizia dell'Unione Europea
professor Koen Lenaerts
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio professor Lenaerts,
le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Queste iniziative e questi pronunciamenti del governo italiano violano la legalita', ledono il diritto di ogni persona e minacciano la stessa Unione Europea in quanto costituiscono e fomentano pratiche razziste, sono esempi di disprezzo di leggi universalmente condivise (come il dovere di soccorrere i naufraghi), e proclamando e praticando persecuzioni destabilizzano e infine dissolvono la civile convivenza e promuovono l'anomia e tendenzialmente quindi il bellum omnium contra omnes.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 8 novembre 2018

7. "RICORDANDO ROSA LUXEMBURG". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

Si e' svolto nel pomeriggio di giovedi' 8 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema "Ricordando Rosa Luxemburg, contro la guerra e il totalitarismo, contro il razzismo e il maschilismo".
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dalle opere di Rosa Luxemburg e si e' riflettuto sulla situazione attuale e sui compiti delle persone amiche della nonviolenza per contrastare i poteri violenti che negano la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
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Rosa Luxemburg, 1871-1919, e' una delle piu' limpide figure del movimento dei lavoratori e dell'impegno contro la guerra e contro l'autoritarismo. Assassinata, il suo cadavere fu gettato in un canale e ritrovato solo mesi dopo; ci sono due epitaffi per lei scritti da Bertolt Brecht, che suonano cosi': Epitaffio (1919): "Ora e' sparita anche la Rosa rossa, / non si sa dov'e' sepolta. / Siccome ai poveri ha detto la verita' / i ricchi l'hanno spedita nell'aldila'"; Epitaffio per Rosa Luxemburg (1948): "Qui giace sepolta / Rosa Luxemburg / Un'ebrea polacca / Che combatte' in difesa dei lavoratori tedeschi, / Uccisa / Dagli oppressori tedeschi. Oppressi, / Seppellite la vostra discordia".
Opere di Rosa Luxemburg: segnaliamo almeno due fondamentali raccolte di scritti in italiano: Scritti scelti, Einaudi, Torino 1975, 1976; Scritti politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976 (con una ampia, fondamentale introduzione di Lelio Basso).
Tra le opere su Rosa Luxemburg: Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg, Mondadori, Milano 1977; Paul Froelich, Rosa Luxemburg, Rizzoli, Milano 1987; P. J. Nettl, Rosa Luxemburg, Il Saggiatore, Milano 1970; Daniel Guerin, Rosa Luxemburg e la spontaneita' rivoluzionaria, Mursia, Milano 1974; AA. VV., Rosa Luxemburg e lo sviluppo del pensiero marxista, Mazzotta, Milano 1977.
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Le persone partecipanti hanno condiviso l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" che di seguito si trascrive.
1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia. 2. Esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo. 3. Il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale. 4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'. 5. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'. 6. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti. 7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. 8. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. 9. Salvare le vite e' il primo dovere. 10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te. 11. L'altro dell'altro sei tu. 12. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso la loro solidarieta' all'esperienza di accoglienza di Riace, un'esperienza di concreto riconoscimento di umanita' e di coerente civile convivenza di straordinario valore morale e politico.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' rinnovato l'invito al Parlamento affinche' al piu' presto siano riproposte, calendarizzate ed approvate le varie proposte di legge gia' presentate da due decenni a questa parte per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
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E' stata altresi' condivisa ancora una volta la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari.
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Nel ricordo di Rosa Luxemburg proseguiamo nell'impegno per la comune liberazione dell'umanita' intera; contrastando ogni menzogna, ogni oppressione ed ogni violenza con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con la condivisione del bene e dei beni; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

8. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Al Presidente del Parlamento Europeo
on. Antonio Tajani
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio Presidente,
il Parlamento Europeo che lei presiede ha sovente, e meritevolmente, preso posizione contro il razzismo, contro il totalitarismo, contro tutte le persecuzioni e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
E tuttavia accade che i governi dei paesi che l'Unione Europea compongono attuino frequentemente politiche razziste, persecutorie e lesive di diritti fondamentali.
Lei e' italiano e conosce molto bene la situazione italiana; non ignora quindi quanto di seguito le segnalo:
I. che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
II. che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
III. che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Presidente,
credo converra' con me che assistere inerti alla commissione di crimini abominevoli equivale a favoreggiarli, a farsene complici.
L'Europa ha conosciuto l'orrore dei regimi razzisti: un Parlamento Europeo espressione democratica degli esseri umani che in Europa vivono non puo' non impegnarsi per fermare il ritorno di quell'orrore.
Le formulo pertanto la richiesta di un tempestivo intervento, suo e dell'assise che presiede, in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate anomiche e scellerate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 9 novembre 2018

9. RICORDATA A VITERBO ALBA DE CESPEDES NEL XXI ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Nel pomeriggio di mercoledi' 14 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' svolto un incontro di commemorazione dell'illustre scrittrice, resistente ed intellettuale democratica Alba de Cespedes (Roma, 11 marzo 1911 - Parigi, 14 novembre 1997).
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Nel corso dell'incontro e' stata rievocata la sua figura e sono state illustrate le sue opere principali.
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Nel ricordo di Alba de Cespedes le persone partecipanti all'incontro hanno riaffermato un comune impegno ad opporsi al fascismo, al razzismo, al maschilismo; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.
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In particolare le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" (...)

10. SOSTENERE "AZIONE NONVIOLENTA"

La "Casa per la nonviolenza" di Verona ha subito un atto vandalico e un furto.
Tutte le persone amiche della nonviolenza sanno che la "Casa per la nonviolenza" di Verona e' un punto di riferimento fondamentale per l'intero movimento per la pace, oltre che la sede nazionale del Movimento Nonviolento e la sede della redazione di "Azione nonviolenta".
La redazione di "Azione nonviolenta", invitando ad abbonarsi per il 2019 (abbonamento annuo: euro 32), ha anche promosso una sottoscrizione.
Per abbonamenti e sottoscrizioni:
- tramite conto corrente postale: Movimento Nonviolento, ccp 18745455
- tramite bonifico bancario: Movimento Nonviolento, Iban n. IT 35 U 07601 11700 000018745455
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, e-mail: redazione at nonviolenti.org, sito: www.azionenonviolenta.it

11. VINOBA BHAVE, "IL PRIMO SATYAGRAHI", COMMEMORATO A VITERBO

Giovedi' 15 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' tenuta una commemorazione di Vinoba Bhave, una delle piu' grandi figure della nonviolenza, nella ricorrenza dell'anniversario della scomparsa, avvenuta il 15 novembre 1982.
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Vinayak Bhave, detto Vinoba, 1895-1982, discepolo e collaboratore di Gandhi, ne prosegui' l'impegno. Promosse grandi campagne nonviolente, la "Societa' per l'elevazione di tutti" (Sarvodaya Samaj), il movimento per il dono della terra ai contadini. Tra le opere di Vinoba: Gandhi. La via del maestro, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (Mi) 1991; I valori democratici, Gabrielli, Verona 2008. Tra le opere su Vinoba: Shriman Narayan, Vinoba, Cittadella, Assisi 1974; Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto, Vinoba o il nuovo pellegrinaggio, Jaca Book, Milano 1980. Nella rete telematica: www.mkgandhi-sarvodaya.org/vinoba
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Nel corso dell'incontro, dopo una illustrazione della figura e dell'operato del grande pensatore e attivista nonviolento che Gandhi defini' "il primo satyagrahi", sono stati letti e commentati alcuni testi di e su Vinoba.
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All'ascolto e alla scuola di Vinoba Bhave le persone partecipanti all'incontro hanno riproposto l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" che di seguito si trascrive: "1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia. 2. Esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo. 3. Il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale. 4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'. 5. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'. 6. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti. 7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. 8. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. 9. Salvare le vite e' il primo dovere. 10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te. 11. L'altro dell'altro sei tu. 12. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere".
*
All'ascolto e alla scuola di Vinoba Bhave le persone partecipanti all'incontro hanno ancora una volta espresso la loro solidarieta' all'esperienza di accoglienza di Riace, un'esperienza di concreto riconoscimento di umanita' e di coerente civile convivenza di straordinario valore morale e politico
*
All'ascolto e alla scuola di Vinoba Bhave le persone partecipanti all'incontro hanno riproposto ancora una volta la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari.
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Alle persone partecipanti all'incontro e' stato messo a disposizione anche un breve testo commemorativo a firma di Benito D'Ippolito scritto nel 2002, "Sette commenti a Vinoba nel XX anniversario della scomparsa", testo che si allega in calce.

* * *

Allegato: Benito D'Ippolito: Sette commenti a Vinoba nel XX anniversario della scomparsa (2002)

"Vinoba e' un fuoco che brucia e una lampada accesa"
(Lanza del Vasto, Vinoba o il nuovo pellegrinaggio, Jaca Book, Milano 1980, p. 212)

I. Disse Vinoba: "Quando parla un re si muovono gli eserciti. Quando parla un fakir si muove soltanto la sua barba" (in Shriman Narayan, Vinoba, Cittadella, Assisi 1974, p. 267).

Felice colui la cui parola
solo muove una barba, felice
colui la cui parola e' solo balsamo
ed agli eserciti tutti si oppone.

II. Disse Vinoba: "In democrazia la pistola e' stata sostituita dal voto" (in Shriman Narayan, Vinoba, cit., p. 163).

Lo sciopero e il voto, diceva il priore
di Barbiana; e per stringere ancora:
l'esempio, e null'altro.

III. Disse Vinoba: "si deve agire: 1) civilmente, cioe' entro i limiti che ci si e' posti; 2) in una forma ordinata, non ammettendo alcuna infrazione di disciplina da alcuna parte; 3) apertamente, cioe' senza nascondere nulla e senza alcuna simulazione o inganno; 4) con fermezza, presentando le proprie richieste minime in relazione alla questione controversa e non cedendo finche' non sono state soddisfatte. Qualunque punizione venga inferta per una tale infrazione all'ordinamento giuridico dovrebbe venire subita con animo lieto e senza alcun sentimento di odio. Una formazione di questo tipo dovrebbe entrare nel cuore della gente e a questo fine dovrebbe trovare un posto stabile nella pedagogia e nei codici etici della nazione" (in Shriman Narayan, Vinoba, cit., p. 115; ed anche in Lanza del Vasto, Vinoba o il nuovo pellegrinaggio, Jaca Book, Milano 1980, p. 218).

La scienza dell'attaccamento alla verita'
(ma anche: del contatto con l'essere,
dell'adesione al buono che e' vero, la forza
dell'amore) questo richiede, e non altro:
responsabilita'
il rispondere al volto muto e sofferente
dell'altro, il rispondere della sofferenza
altrui, che diviene la tua:
il sentire che tutti siamo uno
(che una e' la carne, diceva Danilo).

IV. Disse Vinoba: "Sto cercando di camminare sulle orme del Budda e di Cristo. Voglio soltanto che il fiume di compassione - oggi asciutto - torni a scorrere" (in Shriman Narayan, Vinoba, cit., p. 222).

Lo appresi da Sancho, ed ero ancora giovane:
la misericordia e' quella giustizia
che invera la giustizia
ed oltre la giustizia apre una via
e lungo questa via si puo' salvare il mondo.

V. Disse Vinoba: "Che cosa e' il satyagraha? Senza rimanere scossi da piacere e dolore cerchiamo di portare alla luce cio' che vi e' di buono nell'avversario. Questo e' il senso di cercare il buono in ogni essere umano, questa e' la base del satyagraha. Tutti i programmi di dono sono basati su questa fede. L'intero programma del sarvodaya (elevazione di tutti) e' basato sul vedere il buono in ogni essere umano" (Vinoba, Gandhi. La via del maestro, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (Mi) 1991, p. 36).

In ogni essere umano la favilla
ancora arde dell'umanita'
la nostra lotta e' questo riscattare
l'umanita' di tutti, ed in ognuno.

VI. Disse Vinoba: "Gandhiji ha spiegato la differenza tra 'resistenza passiva' e satyagraha nei termini seguenti: 1) l'amore non ha posto nella resistenza passiva. La malevolenza non ha posto nel satyagraha. 2) La resistenza passiva sovente precede la resistenza armata. Il satyagraha preclude la resistenza armata. 3) Non si puo' opporre resistenza passiva ai propri amici e parenti. Si puo' rivolgere il satyagraha anche verso chi si ama. 4) L'idea soggiacente alla resistenza passiva e' di preoccupare e mettere in imbarazzo l'avversario. Il satyagraha preclude idee di questo genere" (Vinoba, Gandhi. La via del maestro, cit., pp. 60-61).

La nonviolenza e' attiva
e' lotta e contemplazione a un tempo
e' riconoscimento e suscitamento del conflitto, e via
a piu' alte e fraterne e sororali
contraddizioni, a piu' profondi
sororali e fraterni incontri.

VII. Disse Vinoba: "Se verro' a sapere che un uomo ha dato cedendo alla minaccia o a qualche altra costrizione, gli rendero' subito cio' che e' suo" (in Lanza del Vasto, Vinoba o il nuovo pellegrinaggio, cit., p. 102).

Il dono vince la violenza
la generosita' sconfigge la paura.
Lo vedi da te, la nostra lotta
convincere vuole, che e' vincere insieme.

12. SEGNALAZIONE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Al Presidente della Commissione Europea
on. Jean-Claude Juncker
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio Presidente della Commissione Europea,
la controversia in corso tra il governo italiano pro tempore e l'Unione Europea in merito alle decisioni di programmazione economico-finanziaria non deve far dimenticare che vi e' un'altra ed assai piu' grave questione sulla quale l'Unione Europea ha il dovere di intervenire, non essendo ammissibile protrarre un atteggiamento di effettuale sottovalutazione che diviene infine reale complicita': ovvero la criminale politica razzista del governo dell'estrema destra eversiva italiana.
In verita' purtroppo nessun governo europeo, ne' l'Unione Europea, ne' la stessa Commissione da lei presieduta, hanno dato prova di un impegno adeguato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, con particolar riferimento al dovere di soccorrere, accogliere ed assistere le persone che in Europa tentano di giungere in fuga da guerre, fame, violenze e disastri ambientali; se i governi europei avessero adottato adeguate politiche per salvare le vite degli esseri umani in pericolo e consentito di giungere in modo legale e sicuro in Europa a quanti ne hanno pieno diritto, ebbene, non vi sarebbe ne' un criminale mercato su cui lucrano le mafie schiaviste dei trafficanti, ne' l'ecatombe nel Mediterraneo, ne' le condizioni di persecuzione e fin di schiavizzazione che subiscono tante persone che vivono oggi in Europa in un regime di segregazione e denegazione di umanita', ne' tante tragedie che coinvolgono tre continenti.
E tuttavia la politica razzista e persecutoria del governo italiano ha raggiunto picchi di abominio tali per cui l'Unione Europea dovrebbe scuotersi dal suo torpore ed intervenire con viva sollecitudine: memore della storia del secolo scorso, quando i regimi razzisti e totalitari hanno perseguitato e massacrato milioni e milioni di innocenti e messo a ferro e fuoco l'intero continente. Affinche' quell'orrore non si ripeta occorre contrastare la violenza razzista fin dal suo primo manifestarsi. Ed in Italia, atrocemente, la persecuzione razzista e' oggi ideologia e prassi di un governo dell'estrema destra eversiva che della sua disumana brutalita' giunge persino a fare oscena ostentazione.
E valga il vero:
- il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
queste iniziative e questi pronunciamenti del governo italiano violano la legalita', ledono il diritto di ogni persona alla vita e alla dignita', minacciano la stessa sicurezza comune dell'Unione Europea in quanto costituiscono e fomentano pratiche razziste, sono esempi di disprezzo di leggi universalmente condivise (come il dovere di soccorrere i naufraghi), e proclamando e praticando persecuzioni destabilizzano e infine dissolvono la civile convivenza e promuovono l'anomia e tendenzialmente quindi il bellum omnium contra omnes.
E' necessario e urgente contrastare tali violazioni dei diritti umani e dello stato di diritto, tale destabilizzazione della civile convivenza, tale deriva verso la violenza.
E' necessario non solo richiamare, ma costringere il governo italiano al rispetto della legalita', ed a tal fine ogni istituzione democratica deve intraprendere tutte le iniziative di sua competenza in difesa della legalita', della democrazia, del diritto alla vita di tutti gli esseri umani.
Un suo intervento puo' essere decisivo: sia per promuovere un'iniziativa politica finalmente adeguata e cogente dell'Unione Europea e delle altre istituzioni sovranazionali di cui l'Italia fa parte; sia per richiedere che le competenti magistrature italiane ed europee si attivino per far cessare la commissione di reati gravissimi: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 15 novembre 2018

13. UNA SOTTOSCRIZIONE PER "AZIONE NONVIOLENTA"

Sono da molti anni un lettore di "Azione nonviolenta", la rivista prima mensile ed attualmente bimestrale del Movimento Nonviolento fondata da Aldo Capitini nel 1964. Ed ogni anno di questi tempi rinnovo l'abbonamento con la consapevolezza che quei pochi euro (32 per il 2019) aiutano a tener viva una voce e un'esperienza di cui vi e' grande bisogno.
Ma quest'anno mi giunge, come a tutti gli abbonati, una lettera del direttore, Mao Valpiana, che informa del fatto che tempo addietro la sede della redazione (la benemerita "Casa per la nonviolenza" di Verona) ha subito un'effrazione, un furto, atti vandalici. E per ovviare ai danni si promuove una sottoscrizione.
Con una discrezione che mi commuove per la sua sobrieta' e delicatezza, il direttore scrive: "Chi lo desiderasse puo' contribuire inviando una donazione. Grazie".
E' quello che personalmente ho fatto ieri, insieme rinnovando l'abbonamento; ed e' quello che propongo di fare a chi leggera' queste righe.
Per abbonamenti e sottoscrizioni:
- tramite conto corrente postale: Movimento Nonviolento, ccp 18745455
- tramite bonifico bancario: Movimento Nonviolento, Iban n. IT 35 U 07601 11700 000018745455
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, e-mail: redazione at nonviolenti.org, sito: www.azionenonviolenta.it e anche www.nonviolenti.org
*
A chi avra' letto queste righe, grazie di cuore. E ancora grazie a chi fara' circolare la notizia e la proposta che esse recano. Ed un ringraziamento ulteriore a chi vorra' abbonarsi alla rivista ed a chi vorra' inviare una sottoscrizione: e' una buona azione, che dara' buoni frutti.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

14. NEL QUARTO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI SERGE MOSCOVICI, UN INCONTRO DI STUDIO E DI RIFLESSIONE A VITERBO SU "LA RELAZIONE CON L'ALTRO"

Ricorrendo il quarto anniversario della scomparsa dell'illustre psicologo sociale Serge Moscovici (Braila, 14 giugno 1925 - Parigi, 16 novembre 2014), si e' svolto venerdi' 16 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio e di riflessione sull'opera da lui curata "La relazione con l'altro" (ed. or.: Psychologie sociale des relations a' autrui, Editions Nathan, Paris 1994, tr. it. Raffaello Cortina Editore, Milano 1997).
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Nel corso dell'incontro si e' riflettuto sia sui principali contributi dell'autore alla psicologia e alla sociologia, sia sui temi approfonditi particolarmente nell'opera considerata intrecciandoli alla piu' complessiva riflessione sull'alterita', la relazione, il dialogo, la solidarieta' e la responsabilita' di fondamentali ricerche filosofiche ed esperienze storiche della contemporaneita' dal punto di vista della difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della teoria e della pratica della nonviolenza.
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Come di consueto, le persone partecipanti all'incontro hanno riproposto l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" che di seguito si trascrive: "1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia. 2. Esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo. 3. Il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale. 4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'. 5. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'. 6. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti. 7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. 8. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. 9. Salvare le vite e' il primo dovere. 10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te. 11. L'altro dell'altro sei tu. 12. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere".
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Le persone partecipanti all'incontro hanno anche espresso ancora una volta la loro solidarieta' all'esperienza di accoglienza di Riace, un'esperienza di concreto riconoscimento di umanita' e di coerente civile convivenza di straordinario valore morale e politico; ed hanno riproposto la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno anche condiviso un appello a sostenere la rivista del Movimento Nonviolento "Azione nonviolenta", fondata da Aldo Capitini nel 1964, fondamentale voce e strumento dell'impegno nonviolento in Italia.

15. UNA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN QUANTO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

Al Presidente della Repubblica
e per quanto di competenza:
al vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
al Presidente della Corte Costituzionale
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: Una lettera al Presidente della Repubblica in quanto Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Egregio Presidente della Repubblica,
in questi mesi, come molte altre persone, ho ripetutamente segnalato con specifici esposti a varie figure istituzionali alcune gravissime violazioni di legge reiteratamente commesse da ministri del governo in carica.
In breve: 1. il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; 2. esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una ignobile propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo; 3. da ultimo il recente decreto-legge n. 113/2018 (il cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana e il diritto internazionale, con lo stato di diritto e i diritti umani propri di tutti gli esseri umani, con la stessa civilta'.
Alle figure istituzionali cui mi sono rivolto ho chiesto esplicitamente di promuovere in merito la doverosa azione penale avendone l'obbligo in quanto pubblici ufficiali in presenza di una "notitia criminis".
A tutt'oggi ignoro se siano stati avviati i doverosi procedimenti giudiziari per i fatti segnalati.
Gli atti di razzismo, le omissioni di soccorso nei confronti di persone in pericolo di morte, le violazioni di fondamentali diritti umani, non sono materia di dibattito politico o culturale, sono crimini, crimini mostruosi; e uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico rispettoso della dignita' umana, ha il dovere di contrastare questi crimini: le leggi vi sono, che siano applicate.
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 17 novembre 2018

16. CONTRASTARE IL GOLPE RAZZISTA CON LA CULTURA, CON LA POLITICA E CON IL DIRITTO. UN CRIMINE E' UN CRIMINE

Il colpo di stato razzista che il governo dell'estrema destra eversiva sta tentando di compiere in Italia via contrastato su tre piani distinti.
Sul piano culturale: riconoscendo, affermando e inverando l'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani.
Sul piano politico: facendo valere la democrazia e lo stato di diritto, al cui fondamento vi e' il riconoscimento per tutti gli esseri umani dei principii di liberta', uguaglianza e fraternita'.
Sul piano del diritto: difendendo l'ordinamento giuridico democratico dall'assalto dei poteri criminali razzisti e totalitari; e processando e condannando secondo le leggi vigenti chi si e' macchiato di orribili crimini.
*
Insistiamo su quest'ultimo decisivo punto: un colpo di stato e' un crimine; il razzismo e' un crimine; un crimine e' un crimine: e va contrastato con la forza della legalita'.
Ripetiamo una volta ancora cio' che tante volte abbiamo gia' ripetuto:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (il cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Ebbene, questi crimini vanno contrastati in quanto crimini, con la forza della legge.
Ed e' quindi diritto e dovere di ogni persona decente non solo opporsi ad essi con l'impegno nonviolento in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ma anche specificamente denunciarli alle competenti magistrature: i crimini sono crimini, e chi li commette va processato e condannato per essi.
E nel caso di chi e' investito di pubbliche funzioni, nel caso di tutti i pubblici ufficiali, e' non solo preciso diritto, ma anche ineludibile dovere - obbligo intrinseco alla pubblica funzione svolta - denunciare questi crimini alle competenti magistrature: i crimini sono crimini, e chi li commette va processato e condannato per essi.
*
Il tentativo di colpo di stato razzista del governo dell'estrema destra eversiva va infatti contrastato e sconfitto per quello che essenzialmente e': un crimine, un mostruoso crimine.
E per contrastare e sconfiggere un mostruoso crimine occorre che un ordinamento giuridico democratico, uno stato di diritto come e' la repubblica italiana, faccia uso della forza delle leggi: le leggi che sono la difesa del debole dal sopruso del forte; le leggi il cui fine e' salvare le vite; le leggi che garantiscono e promuovono la civile convivenza - ovvero il solidale vivere insieme - di tutti gli esseri umani.
*
In Italia le leggi adeguate ad opporsi alla violenza razzista ci sono: che siano applicate.
Le leggi che contrastano le persecuzioni ci sono: che siano applicate.
Le leggi che condannano il crimine infame dell'omissione di soccorso ci sono: che siano applicate.
Le leggi che reprimono l'istigazione all'odio razziale e il tentativo di ricostituire un regime fascista ci sono: che siano applicate.
Le leggi contro i golpisti che violano la Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista ci sono: che siano applicate.
Le leggi per impedire la scellerata imposizione di un regime di brutalita' e di anomia, di nuovo inabissamento nel totalitarismo, ci sono: che siano applicate.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

17. PER GIORGIO ANTONUCCI, UN ANNO DOPO

Un anno fa moriva Giorgio Antonucci, medico, difensore dei diritti umani dei sofferenti psichici.
Era nato a Lucca il 24 febbraio 1933, aveva preso parte all'esperienza di Gorizia con Franco Basaglia, aveva lavorato nei servizi territoriali, promosso esperienze di solidarieta' e scritto molti utili libri contro la violenza, anche istituzionale, su chi e' piu' indifeso. E' deceduto un anno fa, il 18 novembre 2017, a Firenze.
Lo ricordiamo con gratitudine.

18. RICORDANDO ERVING GOFFMAN, RILEGGENDO "ASYLUMS"

Si e' svolto la mattina di lunedi' 19 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione dell'illustre sociologo Erving Goffman (Mannville, Canada, 11 giugno 1922 - Filadelfia, Usa, 19 novembre 1982) nell'anniversario della scomparsa.
Nel corso dell'incontro sono state ripercorse le principali ricerche e pubblicazioni dello studioso e ci si e' particolarmente concentrati sulla rilettura di uno dei suoi capolavori: "Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza", pubblicato in Italia nel 1968 presso Einaudi nella traduzione di Franca Ongaro Basaglia con un'introduzione della stessa e di Franco Basaglia. Sono state illustrate le linee fondamentali dell'opera e lette e commentate alcune sue dense pagine.
*
Come di consueto, le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" (...)

19. EPIGRAFE PER PELLEGRINO RICCARDI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Fu magistrato e fu antifascista
Salvo' vite umane riposa tra i Giusti

Servire la legge e' servire
L'umanita'

20. PER MARIA GRAZIA CUTULI, NELL'ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE

Passano gli anni eppure il ricordo
di quella giovane donna assassinata
su una strada di polvere e di sogni
e' un dolore che non si rimargina
morde ancora e ancora le carni.

Abolire la guerra occorre
abolire tutte le armi.

Che nessuna persona sia piu' uccisa.

21. DOVUTO A JOAO GUIMARAES ROSA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE

Vi e' un luogo che ogni persona
non reca nell'anima - e' la sua anima
quel luogo e' il Grande Sertao
e chi lo abita ci abita
siamo noi che lo abitiamo
quel luogo che ci abita e ossessiona
immensa solitudine disperata speranza
dolore di tutti i dolori
di tutte le ricerche ricerca

Questo autore ci rivelo' a noi stessi

22. JOE HILL, NELL'ANNIVERSARIO DELL'ASSASSINIO

Nel tempo della menzogna
volle dire la verita'

Nel tempo dell'oppressione
lotto' per la liberta'

Canto' lotto' fu ucciso
soffri' e godette la vita

fu perseguitato dagli sfruttatori
e dai loro sgherri messo a morte

risorge ogni notte nei sogni degli oppressi
nelle lotte degli oppressi ogni giorno torna vivo

23. PER QUESTO

Poiche' ogni giorno da tutti i mezzi
d'informazione e di manipolazione
proposti vengono scilicet imposti
modelli infami cui conformarsi
e maschera dopo maschera inabissarsi
nella torpida accettazione
nella zelante condivisione
della barbarie

almeno tu ricorda
ed a seguire chiama
chi volle resistere al male
chi volle fare il bene
chi volle recare aiuto
donare un respiro e il mondo
all'umanita' piagata

24. SEGNALAZIONE AL COMMISSARIO EUROPEO AGLI AIUTI UMANITARI E ALLA GESTIONE DELLE CRISI

Al Commissario europeo agli aiuti umanitari e alla gestione delle crisi
on. Christos Stylianides
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio on. Stylianides,
le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
E' necessario e urgente contrastare tali violazioni dei diritti umani e dello stato di diritto, tale destabilizzazione della civile convivenza.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 19 novembre 2018

25. STAN LEE

E' deceduto Stan Lee, autore di fumetti.
Le sue buffe storie non ci hanno forse donato, tanti anni fa, ore di ingenua ed ironica, ridicola e malinconica felicita'?

26. WILLIAM GOLDMAN

E' deceduto William Goldman, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore cinematografico.
Sue le sceneggiature di film memorabili.

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1012 del 3 gennaio 2019
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