[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 1007



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1007 del 28 dicembre 2018

In questo numero:
1. Quid agendum
2. Alcuni testi del mese di ottobre 2018 (parte seconda)
3. "Alla scuola di Simone Weil: La prima radice". Un incontro di studio a Viterbo
4. Per quel che ne so io
5. Segnalazione alla Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa
6. Il testimonial del ministro
7. Madame Le Pen, I suppose
8. "Luce Fabbri come educatrice". Un incontro di studio e di riflessione a Viterbo
9. Rileggendo "La prima radice" di Simone Weil
10. A Viterbo un incontro di valutazione della marcia Perugia-Assisi
11. Di niente
12. Segnalazione al Commissario per lo stato di diritto e la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea
13. Una cosa sola
14. "Devastazione della biosfera, oppressione schiavista e ideologie razziste". Un incontro di studio a Viterbo
15. Le buone ragioni
16. Stefano Cucchi
17. Hannah Arendt
18. Segnalazione all'Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani
19. Ed oggi
20. Un appello ai parlamentari fedeli alla Costituzione della Repubblica italiana e quindi rispettosi dei diritti umani di tutti gli esseri umani
21. Approssimandosi l'anniversario della scomparsa di tre maestri: Aldo Capitini, Pier Carlo Masini, Alberto L'Abate
22. Ian Kiernan
23. Alcune parole dette in piazza a Viterbo il 18 ottobre 2018
24. Nell'anniversario della scomparsa commemorati a Viterbo Aldo Capitini, Pier Carlo Masini, Alberto L'Abate
25. Segnalazione al Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza
26. "A. Rivista anarchica"
27. "Leggendaria"

1. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
*
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI OTTOBRE 2018 (PARTE SECONDA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di ottobre 2018.

3. "ALLA SCUOLA DI SIMONE WEIL: LA PRIMA RADICE". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

Si e' svolto la mattina di lunedi' 8 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul libro "La prima radice. Preludio a una dichiarazione dei doveri verso l'essere umano" di Simone Weil, pubblicato postumo per iniziativa di Albert Camus e tradotto in italiano da Franco Fortini.
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune pagine e si e' riflettuto sulla figura e l'opera di Simone Weil, una delle fonti fondamentali della teoria e della prassi della nonviolenza in cammino.
L'incontro avvia un ciclo di incontri di studio e di riflessione che la struttura nonviolenta viterbese dedica alla lettura sistematica degli scritti di Simone Weil, ciclo che proseguira' nelle prossime settimane.
(...)
Nel ricordo e alla scuola di Simone Weil le persone partecipanti all'incontro hanno riaffermato il loro impegno contro il razzismo e contro tutte le violenze e le oppressioni.
Nel corso dell'incontro e' stata espressa viva gratitudine per lo svolgimento della marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza tra i popoli che si e' tenuta domenica 7 ottobre, il cui messaggio ci si augura ispiri ora l'agire quotidiano di tutti i marciatori, affinche' pace, rispetto per la vita, solidarieta' e nonviolenza divengano impegno concreto e coerente di ogni persona di volonta' buona e di ogni umano istituto (in quanto tale, inteso al bene comune dell'umanita').
Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso la loro solidarieta' all'esperienza di accoglienza di Riace, un'esperienza di concreto riconoscimento di umanita' e di coerente civile convivenza di straordinario valore morale e politico.
*
Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno condiviso l'appello "Opporsi al razzismo" che di seguito si trascrive.
Fin dal suo insediamento il governo dell'estrema destra razzista e golpista sta commettendo gravissimi reati:
- impedendo che siano accolti e soccorsi nei porti italiani i superstiti di naufragi, cosi' commettendo il reato di omissione di soccorso;
- diffamando, aggredendo e sabotando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, cosi' ostacolando quei salvataggi ovvero favoreggiando de facto l'abbandono dei naufraghi alla morte;
- operando al fine di impedire che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, adoperandosi affinche' esse non riescano a lasciare la Libia e siano riconsegnate di fatto ai loro aguzzini;
- propagandando stereotipi razzisti ed istigando al disprezzo e all'odio razzista e religioso;
- minacciando schedature razziste in palese violazione della Costituzione;
- facendo l'apologia di azioni ed espressioni razziste, cosi' favoreggiandole e di fatto istigando al razzismo;
- sminuendo la gravita' di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che di razzismo si tratti;
- compiendo atti configurabili come sequestro di persona (ipotesi di reato formulata dalla magistratura a carico del Ministro dell'Interno - ed effettivo capo del governo - in relazione alla gravissima vicenda dei naufraghi soccorsi dalla nave della Guardia Costiera italiana "Diciotti" ai quali scandalosamente si nego' per giorni e giorni lo sbarco);
- tentando di introdurre, con il cosiddetto "decreto sicurezza", elementi di vero e proprio apartheid nel corpus legislativo italiano, in flagrante violazione della democrazia, della civilta' giuridica, della dignita' umana;
- e tutto cio' abusando delle pubbliche funzioni e dei pubblici poteri ad esso governo attribuiti, e violando la Costituzione della Repubblica italiana cui pure i ministri hanno giurato fedelta'.
Ad ogni persona rispettosa e sollecita della dignita' umana propria ed altrui chiediamo di impegnarsi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; chiediamo di impegnarsi in difesa della legalita' che salva le vite; chiediamo di impegnarsi con la la forza della verita' e con la scelta della nonviolenza a contrastare il razzismo ed ogni altra violenza; chiediamo di impegnarsi per le dimissioni del governo delle persecuzioni razziste e dell'omissione di soccorso, dell'anomia e della disumanita'; chiediamo di impegnarsi a segnalare alle competenti magistrature la "notitia criminis" dei reati commessi dai ministri del governo della disumanita' affinche' essi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e i diritti di tutti difende, unitevi nella lotta per affermare la dignita' e l'eguaglianza di diritti di ogni persona, unitevi nella condivisione dei beni e del bene, unitevi nell'impegno per la comune liberazione.

4. PER QUEL CHE NE SO IO

Per quel che ne so io
democrazia e' quando si vota
e l'estrema destra razzista e golpista oggi al governo
alle ultime elezioni ha preso in tutto
meno di sei milioni di voti i leghisti
e quasi undici milioni di voti i grillini
e poiche' avevano diritto di votare
ben oltre 50 milioni di persone
nell'insieme grillini e leghisti avendo preso
meno di 17 milioni di voti
hanno avuto il consenso soltanto di un terzo degli elettori
un po' poco per pretendere di dire
di rappresentare la maggioranza degli italiani
visto che due elettori italiani su tre non li hanno votati.

Per quel che ne so io
legge fondamentale dello stato e' la Costituzione
che riconosce e protegge la vita e l'eguaglianza di diritti
di tutti gli esseri umani
e che riconosce il diritto d'asilo
a chi qui giunge provenendo da luoghi
in cui non sono riconosciuti i diritti
che la Costituzione italiana riconosce.

Per quel che ne so io
l'omissione di soccorso e' un reato previsto e punito dal codice
anche e soprattutto se a commetterlo e' il Consiglio dei ministri.
 
Per quel che ne so io
la persecuzione razzista e' un crimine contro l'umanita'
anche e soprattutto se a commetterlo e' il Consiglio dei ministri.

Per quel che ne so io
instaurare per decreto un regime di apartheid
non solo e' immorale e illegale
ma riporta l'Italia alla barbarie fascista.

Per quel che ne so io
un governo che dopo aver giurato
di rispettare la Costituzione
fa una politica di persecuzioni razziste
e di omissione di soccorso
e d'imposizione di un regime di apartheid
aggiunge a quei delitti anche il delitto
dello spergiuro e del tradimento.

Per quel che ne so io
un governo razzista e golpista
non puo' governare un paese democratico
non puo' governare uno stato di diritto
non puo' governare un paese civile
un governo razzista e golpista
va fatto dimettere e i ministri processati.

Per quel che ne so io
vi e' una sola umanita'
per quel che ne so io
ogni essere umano ha diritto alla vita e alla dignita'
per quel che ne so io
salvare le vite e' il primo dovere.

Ma io so cosi' poco
sono solo un povero vecchio
che sa solo le cose elementari.

5. SEGNALAZIONE ALLA COMMISSARIA PER I DIRITTI UMANI DEL CONSIGLIO D'EUROPA

Alla Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa
on. Dunja Mijatovic
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Gentilissima on. Mijatovic,
le segnalo che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
le segnalo inoltre che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
le segnalo infine che un recente decreto del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza" del 24 settembre 2018) intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 9 ottobre 2018

6. Il TESTIMONIAL DEL MINISTRO

Nella frenetica sua attivita' comunicativa "social" il ministro plenipotenziario di questo nobile reame di Nusmundia, a sostegno delle sue tesi e nell'epica sua lotta in difesa della razza pare si sia servito come testimone (anzi: "testimonial", come si dice oggi) del video dell'intervista di un signore tenuto per alquanto commendevole tra gli onorati amici degli amici.
Bel colpo, poffarbacco: giu' il cappello.

7. MADAME LE PEN, I SUPPOSE

Un autorevole esponente di uno dei due partiti del governo dell'estrema destra razzista e golpista che sta cercando di imporre un regime di apartheid in Italia proclama che il suo partito non siedera' mai con Madame Le Pen.
Al fianco di Salvini invece si', che' si asperge di una fragranza migliore.

8. "LUCE FABBRI COME EDUCATRICE". UN INCONTRO DI STUDIO E DI RIFLESSIONE A VITERBO

Si e' svolto la mattina di mercoledi' 10 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio e di riflessione su "Luce Fabbri come educatrice: una viva testimonianza dell'umanita' come dovrebbe essere, una proposta morale e politica per una societa' liberata, solidale, nonviolenta".
Nel corso dell'incontro e' stata commemorata la figura dell'illustre pensatrice e militante libertaria e si e' riflettuto sulla sua testimonianza umana e sul suo lascito teorico e politico, punto di riferimento di fondamentale importanza per la nonviolenza in cammino.
(...)
Nel ricordo e alla scuola di Luce Fabbri proseguiamo nell'impegno per la comune liberazione dell'umanita' intera; contrastando ogni menzogna, ogni oppressione ed ogni violenza con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con la condivisione del bene e dei beni; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.

9. RILEGGENDO "LA PRIMA RADICE" DI SIMONE WEIL

I.

Sono le persone che compiono il proprio dovere
verso gli altri esseri umani e verso il mondo
che fanno esistere i diritti.
E il primo dovere e' salvare le vite.

Se non rechi aiuto tu a chi di aiuto ha bisogno
chi lo aiutera'?
E chi ti aiutera' quando tu avrai bisogno di aiuto
se tu stesso non soccorri il bisognoso?
Cosi' salvare le vite e' il primo dovere.

Questa semplice verita' io so e dico
che ogni essere umano ha diritto alla vita
alla dignita' alla solidarieta'
che vi e' una sola umanita' in quest'unico mondo vivente
casa comune dell'umanita' intera
e tutte e tutti siamo un'unica famiglia.
E salvare le vite e' il primo dovere.

Io dico che primo principio della morale
e del diritto e della politica
e fondamento della societa' - di ogni societa' e di ogni cultura
e di quest'unica societa' e cultura che chiamiamo civilta' umana
che tutte e tutti ci comprende e unisce -
e' salvare le vite.

II.

E allora oggi qui di fronte all'orrore
di un governo che omette di soccorrere i naufraghi
preferendo lasciarli morire in mare
di un governo che si adopera a impedire
che i fuggiaschi dai lager trovino salvezza
di un governo che istiga all'odio e al razzismo
persuadendo i piu' vili e i piu' folli a efferati delitti
di un governo che vuole imporre un regime di apartheid
per ridurre degli esseri umani per sempre in schiavitu'
di un governo che si ripromette di riconsegnare
agli aguzzini le vittime scampate
di un governo anomico e persecutore
di un governo golpista e disumano
io dico che ogni persona decente ha questo primo dovere
salvare le vite.

Insorga ogni persona decente
contro il fascismo che torna
contro il razzismo e le persecuzioni
contro i lager e le stragi
contro il regime della segregazione e del disprezzo
il primo dovere e' salvare le vite.

III.

L'Italia e' un paese civile
e' una repubblica democratica
e' uno stato di diritto
la cui Costituzione riconosce
e difende i diritti di tutti gli esseri umani
ed a chi e' privato di diritti nel luogo in cui e' nato
offre l'Italia asilo perche' il popolo italiano
sa che salvare le vite e' il primo dovere.

Un governo che nega accoglienza alle vittime innocenti
che nega soccorso a chi e' nel pericolo estremo
che perseguita le persone piu' povere e fragili
che riesuma il motto fascista "me ne frego"
dinanzi all'orrore dei lager e della schiavitu'
e' un governo che sputa sulla Costituzione
e' un governo criminale e illegale
fedifrago e traditore
nemico del popolo italiano
e di tutti i popoli
e di tutte le persone
perche' tutte le persone e tutti i popoli sanno
che il primo diritto e' il diritto alla vita
che salvare le vite e' il primo dovere.

IV.

Insorga il popolo italiano
costringa alle dimissioni il governo della disumanita'
si torni alla legalita' che salva le vite
si torni alla civilta' che ogni essere umano riconosce e protegge
si torni all'umanita' la cui prima espressione
e' il dovere di salvare le vite.

10. A VITERBO UN INCONTRO DI VALUTAZIONE DELLA MARCIA PERUGIA-ASSISI

La mattina di giovedi' 11 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' tenuto un incontro di valutazione della marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza tra i popoli svoltasi il 7 ottobre.
Vivissimo apprezzamento e condivisa gioia sono stati espressi dai partecipanti all'incontro per l'ottimo esito dell'iniziativa di domenica scorsa.
*
Il significato e l'appello della marcia Perugia-Assisi
Le persone partecipanti all'incontro hanno unanimemente ritenuto che ancora una volta la marcia ha saputo non solo unire tante persone, movimenti, associazioni ed istituzioni nell'impegno comune in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera, contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; ma ha saputo anche costituire un momento di forte presa di coscienza dell'urgente necessita' di opporsi qui ed ora alla disumana politica razzista del governo dell'estrema destra golpista; di impegnarsi qui ed ora in difesa della Costituzione repubblicana, della legalita' che salva le vite, del rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; di impegnarsi quindi anche e innanzitutto per costringere alle dimissioni il governo delle persecuzioni, dell'omissione di soccorso, della violenza razzista e della propaganda dell'odio e della disumanita'; di impegnarsi infine altresi' a denunciare i ministri colpevoli di gravi crimini affinche' siano processati e condannati a norma di legge per omissione di soccorso, persecuzioni razziste, incitamento all'odio razziale, violazione della Costituzione.
Nella coscienza delle persone che all'appello capitiniano a marciare tra Perugia ed Assisi hano risposto anche quest'anno vivissima e' stata la persuasione che il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto e' agire per salvare le vite, e che solo la nonviolenza si oppone alla violenza in modo concreto e adeguato, nitido e coerente.
L'incontro presso la struttura nonviolenta viterbese e' stato anche occasione per ricordare Aldo Capitini, che la marcia ideo' e ne organizzo' la prima realizzazione. E per ricordare il nesso tra la prima realizzazione della marcia e la nascita del Movimento Nonviolento come esperienza organizzata.
(...)

11. DI NIENTE

I.

Di niente ti accorgesti?
la zattera li' c'era dei fuggiaschi
dai lager libici e chiedevano soccorso
infin che 'l mar fu sovra lor richiuso.

Di niente ti accorgesti?
la schiavitu' sul ciglio delle strade
per i campi deserti e le dismesse officine
le esecuzioni e i corpi dati ai cani.

Di niente ti accorgesti?
le nuove leggi razziste nell'anniversario
ottantesimo di quelle del '38
strame facendo della Costituzione e dell'umanita'.

Proprio di niente ti accorgesti?

II.

Questa notte ho incontrato Marek Edelman
era tornato giovane aveva gli occhi stanchi
e non parlava - nei miei sogni i miei fantasmi
non parlano mai non parlo neanch'io
ci guardiamo soltanto nel freddo della notte
in una strada lustra di pioggia e di vetri
in una stanza buia di rifiuti e di spine
su una balza a precipizio sull'abisso
ci guardiamo in silenzio ed e' tutto.

Ma quando ancor prima dell'alba
il dolore dei denti e dei crampi
mi strappa all'opaco annegare nel sonno
e mi scricchiola il ghiaccio del lago del cuore
io le so le parole che Marek
mi diceva soltanto con gli occhi.

III.

Chi si opporra' al fascismo che torna
se non ti opponi tu?

Chi si opporra' al governo della disumanita'
se non ti opponi tu?

Chi si opporra' al regime della rabbia e dell'odio
se non ti opponi tu?

E' un crimine contro l'umanita' il razzismo
contrastarlo e' dovere di ogni persona decente.

Ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere.

12. SEGNALAZIONE AL COMMISSARIo PER LO STATO DI DIRITTO E LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA

Al Commissario per lo stato di diritto e la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea
on. Frans Timmermans
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dello stato di diritto e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio on. Timmermans,
le segnalo che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
le segnalo inoltre che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
le segnalo infine che un recente decreto del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza" del 24 settembre 2018) intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani, dello stato di diritto e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 12 ottobre 2018

13. UNA COSA SOLA

Ogni persona uccisa chiede una cosa sola
che cessi finalmente questo orrore
che non sia piu' disumana l'umanita'.

Ogni persona uccisa chiede una cosa sola
cessare di uccidere adesso
adesso salvare le vite.

Nulla restituira' alle vittime la vita
che fu loro strappata per sempre
ma in loro nome ed in loro memoria
si faccia adesso la cosa giusta
riconoscersi umani tra umani
cessare di uccidere
salvare le vite.

Si dimetta il governo della disumanita'
si dimetta il governo dell'omissione di soccorso
si dimetta il governo della persecuzione razzista
si dimetta il governo che istiga all'odio e al disprezzo.

Torni l'Italia un paese civile
uno stato di diritto una democrazia
che riconosce ad ogni essere umano
il diritto alla vita alla dignita'
che riconosce ad ogni essere umano
il diritto alla solidarieta'.

Siamo una sola umanita'
in un'unica casa comune
regola universale e' agire verso gli altri
come vorresti agissero gli altri verso te
l'altro dell'altro sei tu
quel che si da' si riceve.

Verso ogni essere umano
compilo tu il tuo dovere
ad ogni potere oppressivo
opponi la tua resistenza
l'umanita' vera gia' oggi
puoi farla esistere tu.

14. "DEVASTAZIONE DELLA BIOSFERA, OPPRESSIONE SCHIAVISTA E IDEOLOGIE RAZZISTE". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 12 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema "Devastazione della biosfera, oppressione schiavista e ideologie razziste. Necessita' della resistenza nonviolenta in difesa dell'umanita' e dell'intero mondo vivente".
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta il loro impegno contro il razzismo, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno condiviso ancora una volta l'appello "Opporsi al razzismo" che di seguito si trascrive.
"Fin dal suo insediamento il governo dell'estrema destra razzista e golpista sta commettendo gravissimi reati:
- impedendo che siano accolti e soccorsi nei porti italiani i superstiti di naufragi, cosi' commettendo il reato di omissione di soccorso;
- diffamando, aggredendo e sabotando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, cosi' ostacolando quei salvataggi ovvero favoreggiando de facto l'abbandono dei naufraghi alla morte;
- operando al fine di impedire che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, adoperandosi affinche' esse non riescano a lasciare la Libia e siano riconsegnate di fatto ai loro aguzzini;
- propagandando stereotipi razzisti ed istigando al disprezzo e all'odio razzista e religioso;
- minacciando schedature razziste in palese violazione della Costituzione;
- facendo l'apologia di azioni ed espressioni razziste, cosi' favoreggiandole e di fatto istigando al razzismo;
- sminuendo la gravita' di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che di razzismo si tratti;
- compiendo atti configurabili come sequestro di persona (ipotesi di reato formulata dalla magistratura a carico del Ministro dell'Interno - ed effettivo capo del governo - in relazione alla gravissima vicenda dei naufraghi soccorsi dalla nave della Guardia Costiera italiana "Diciotti" ai quali scandalosamente si nego' per giorni e giorni lo sbarco);
- tentando di introdurre, con il cosiddetto "decreto sicurezza", elementi di vero e proprio apartheid nel corpus legislativo italiano, in flagrante violazione della democrazia, della civilta' giuridica, della dignita' umana;
- e tutto cio' abusando delle pubbliche funzioni e dei pubblici poteri ad esso governo attribuiti, e violando la Costituzione della Repubblica italiana cui pure i ministri hanno giurato fedelta'.
Ad ogni persona rispettosa e sollecita della dignita' umana propria ed altrui chiediamo di impegnarsi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; chiediamo di impegnarsi in difesa della legalita' che salva le vite; chiediamo di impegnarsi con la la forza della verita' e con la scelta della nonviolenza a contrastare il razzismo ed ogni altra violenza; chiediamo di impegnarsi per le dimissioni del governo delle persecuzioni razziste e dell'omissione di soccorso, dell'anomia e della disumanita'; chiediamo di impegnarsi a segnalare alle competenti magistrature la "notitia criminis" dei reati commessi dai ministri del governo della disumanita' affinche' essi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e i diritti di tutti difende, unitevi nella lotta per affermare la dignita' e l'eguaglianza di diritti di ogni persona, unitevi nella condivisione dei beni e del bene, unitevi nell'impegno per la comune liberazione".
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno inoltre espresso la loro solidarieta' all'esperienza di accoglienza di Riace, un'esperienza di concreto riconoscimento di umanita' e di coerente civile convivenza di straordinario valore morale e politico.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' rinnovato l'invito al Parlamento affinche' al piu' presto siano riproposte, calendarizzate ed approvate le varie proposte di legge gia' presentate da due decenni a questa parte per formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
*
E' stata altresi' condivisa ancora una volta la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari.
*
Infine le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" affinche' il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne assunzione di un concreto impegno contro tutte le guerre e le violenze.
*
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

15. LE BUONE RAGIONI

Ho una buona ragione per non essere razzista
avesse vinto Hitler sarei finito in lager

Ho una buona ragione per non essere militarista
non voglio ne' uccidere ne' essere ucciso

Ho una buona ragione per non essere nazionalista
sono un essere umano e mia patria e' il mondo intero

Ho una buona ragione per non essere maschilista
non sono fascista

Ho una buona ragione per voler salvare tutte le vite
sono una vita anch'io

16. STEFANO CUCCHI

Non gli avessero infranto la vita
a pugni e a calci in una caserma
oggi forse incontrerei per strada
Stefano Cucchi ed insieme rideremmo
di quanto e' buffa la vita e quanto fragile
e come il mondo sia meraviglioso.

Ma la vita gliel'hanno strappata
con gli artigli ammantati di cuoio
grandinando col becco sul cuore
finche' il corpo e' soltanto una piaga
e il respiro svanisce per sempre
e mai piu' potremo incontrarci.

Ma se in ogni essere umano
si rispecchia l'umanita' intera
e potesse servire a qualcosa
la memoria del dolore e tramutarsi
in giustizia per tutte e per tutti
e tu salva tutte le vite
tu ricordalo Stefano Cucchi.

17. HANNAH ARENDT

Ricorre oggi l'anniversario della nascita di Hannah Arendt, maestra di verita', maestra di nonviolenza.
Con gratitudine la ricordiamo.
(...)
Nel ricordo e alla scuola di Hannah Arendt proseguiamo nell'impegno per la comune liberazione dell'umanita' intera; contrastando ogni menzogna, ogni oppressione ed ogni violenza con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con la condivisione del bene e dei beni; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.

18. SEGNALAZIONE ALL'ALTA COMMISSARIA DELLE NAZIONI UNITE PER I DIRITTI UMANI

All'Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani
on. Michelle Bachelet
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Gentilissima on. Bachelet,
nell'esprimerle vivo apprezzamento per la decisione da lei annunciata lo scorso mese di inviare ispettori in Italia in relazione ai molti gravi recenti episodi di razzismo, episodi che peraltro continuano a verificarsi, le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che un recente decreto del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza" del 24 settembre 2018) intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti e fervidi auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 15 ottobre 2018

19. ED OGGI

Ottanta anni fa le leggi razziali
ed oggi di nuovo un governo razzista.
Settantacinque anni fa la deportazione degli ebrei di Roma
ed oggi di nuovo un governo razzista.

20. UN APPELLO AI PARLAMENTARI FEDELI ALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA E QUINDI RISPETTOSI DEI DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

Ai senatori ed alle senatrici fedeli alla Costituzione
Alle deputate ed ai deputati fedeli alla Costituzione
Oggetto: un appello ai parlamentari fedeli alla Costituzione della Repubblica italiana e quindi rispettosi dei diritti umani di tutti gli esseri umani
Egregi senatori ed egregie senatrici,
egregie deputate ed egregi deputati,
sono anche a voi ben noti tre abominevoli fatti:
- il primo, che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- il secondo, che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- il terzo, che un recente decreto del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza" del 24 settembre 2018) intende introdurre nell'ordinamento misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
E' dovere di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona opporsi a una tale barbarie; tre cose occorre fare:
- impegnarsi per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del potere esecutivo;
- impegnarsi per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
- impegnarsi per ottenere che i ministri responsabili di crimini siano chiamati a risponderne nelle aule di giustizia secondo le leggi vigenti.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il primo dovere di ogni essere umano, ed a maggior ragione di ogni umano istituto, e' salvare le vite in pericolo.
L'Italia e' una democrazia e uno stato di diritto.
*
Egregi senatori ed egregie senatrici,
egregie deputate ed egregi deputati,
vi formuliamo quindi tre richieste.
In primo luogo: chiediamo a voi, specificamente in quanto rappresentanti del popolo italiano, di condurre in parlamento, e di promuovere nel paese, un'opposizione adeguata ed efficace alla barbarie razzista e al governo della disumanita'; vi chiediamo di impegnarvi a difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, la legalita' che salva le vite, la Costituzione repubblicana presidio di liberta', uguaglianza di diritti, solidarieta'.
In secondo luogo: chiediamo a voi, specificamente in quanto potere legislativo dal cui voto di fiducia il governo dipende, di impegnarvi per ottenere le dimissioni del governo che perseguita degli esseri umani, che rifiuta di soccorrere chi e' in pericolo di morte, che istiga all'odio e alla violenza, che viola la Costituzione.
In terzo luogo: chiediamo a voi, specificamente in quanto pubblici ufficiali, di ottemperare a un preciso e ineludibile dovere: promuovere la necessaria azione giudiziaria segnalando alle competenti magistrature la "notitia criminis" che nelle prime righe di questa lettera abbiamo sommariamente riassunto.
Ringraziandovi per l'attenzione e confidando in un vostro persuaso, concreto e adeguato impegno, vogliate gradire distinti saluti.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 17 ottobre 2018

21. APPROSSIMANDOSI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI TRE MAESTRI: ALDO CAPITINI, PIER CARLO MASINI, ALBERTO L'ABATE

Il 19 ottobre anche a Viterbo
ricorderemo tre nostri fratelli
ricorderemo tre nostri maestri
ricorderemo tre nostri compagni
Aldo Capitini Pier Carlo Masini Alberto L'Abate

nemici dei regimi e dei capestri
amici di ogni oppresso e sofferente
che mai manchino all'umanita' persone
che come loro alla menzogna e all'oppressione
sappiano opporsi sempre.

22. IAN KIERNAN

E' deceduto Ian Kiernan, che fondo' l'iniziativa "Puliamo il mondo".
Con gratitudine lo ricordiamo.

23. ALCUNE PAROLE DETTE IN PIAZZA A VITERBO IL 18 OTTOBRE 2018

Per iniziativa di vari movimenti ed associazioni di pace e di solidarieta' si e' svolta giovedi' 18 ottobre 2018 a Viterbo, in piazza delle erbe e successivamente - dopo un breve corteo - in piazza del Comune, una manifestazione contro il razzismo, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Di seguito una sintesi dell'intervento del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".
*
In questi giorni e in questi mesi in cui la violenza razzista pretende di farsi regime ed imporre ancora una volta il barbaro suo dominio sul nostro paese, avremmo bisogno del forte braccio, della lucida mente e della saggia parola di Aldo Capitini, che ci ha lasciato cinquant'anni fa il 19 ottobre 1968; di Pier Carlo Masini, che ci ha lasciato vent'anni fa il 19 ottobre 1998; di Alberto L'Abate, che ci ha lasciato un anno fa, il 19 ottobre 2017; e che tutti e tre ricordiamo stasera e ricorderemo nuovamente domani con gratitudine che non si estingue.
Aldo Capitini, antifascista, liberalsocialista, apostolo della nonviolenza, ideatore e artefice della marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternita' tra i popoli, la marcia cui molti di noi pochi giorni fa hanno ancora una volta preso parte.
Pier Carlo Masini, antifascista, socialista libertario, militante e storico che molto ha contribuito a tener viva la memoria della riflessione e delle lotte delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' da ogni menzogna e da ogni oppressione.
Alberto L'Abate, collaboratore di Aldo Capitini e di Danilo Dolci, studioso illustre e militante nonviolento che molti di noi che siamo stasera qui ricordano per il prezioso suo contributo alla lotta antimilitarista ed antinucleare nel nostro territorio, come per l'esperienza di Comiso, e dell'ambasciata di pace a Pristina.
Essi sono qui con noi, nella compresenza dei morti e dei viventi, nell'unita' di tutta l'umanita' in lotta contro il male e la morte.
*
Sono stato invitato da chi ha organizzato questa iniziativa ad intervenire recitando nel lasso di tempo di cinque minuti un testo altrui.
Diro' quindi a memoria il discorso piu' breve dell'oratore piu' interminabile della storia, quel Cicerone che nell'anno in cui fu console dopo aver fatto assassinare senza processo i catilinari che aveva fatto arrestare, pronuncio' dinanzi al popolo un discorso di una sola parola: vixerunt, essi vissero, ovvero: non vivono piu', sono morti.
Tutto il mio amore per tanti meravigliosi doni che Marco Tullio ci ha lasciato non e' mai riuscito a farmi dimenticare questo tragico episodio, in cui l'autore di tante pagine in difesa della dignita' e della liberta' umana assunse quel tratto, quel volto del potere, che nel titolo di un suo celebre libro Gerhard Ritter defini' demoniaco.
E allora al potere che uccide e poi dice vixerunt io credo che noi dobbiamo opporre il motto vivant, che vivano tutte le umane persone, che nessuna sia uccisa o abbandonata alla morte; ed agire per inverare questo motto, questo impegno, questo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Per questo occorre contrastare la violenza razzista del governo golpista.
Per questo occorre lottare per le dimissioni del governo.
Per questo occorre impegnarsi affinche' i ministri razzisti siano processati e condannati per i loro crimini.
*
Insorgere occorre dinanzi all'orrore di un governo che da mesi sta attuando una criminale politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Insorgere occorre dinanzi all'orrore di un governo di cui esponenti di primario rilievo da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo.
Insorgere occorre dinanzi all'orrore di un governo che con il decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 (il cosiddetto "decreto sicurezza" varato dal Consiglio dei ministri il 24 settembre 2018) intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
E certamente non solo Aldo Capitini, non solo Rosa Luxemburg, non solo Pier Carlo Masini, non solo Simone Weil, non solo Alberto L'Abate, non solo Laura Conti, non solo Sandro Pertini, non solo Hannah Arendt, non solo Danilo Dolci, non solo Virginia Woolf, ma con loro tutte le donne e tutti gli uomini di volonta' buona che contro ogni violenza e oppressione hanno lottato per l'intera loro vita e che ci hanno insegnato l'amore per l'umanita' e per la verita' che salva le vite, sarebbero insorti.
Contro la scellerata e infame politica razzista del governo della disumanita' insorga quindi ogni persona di volonta' buona, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza: in difesa della Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista; in difesa della solidale convivenza dell'intera umana famiglia; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

24. NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA COMMEMORATI A VITERBO ALDO CAPITINI, PIER CARLO MASINI, ALBERTO L'ABATE

Si e' svolta la mattina di venerdi' 19 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione di Aldo Capitini, di Pier Carlo Masini e di Alberto L'Abate, di cui ricorre nello stesso giorno l'anniversario della scomparsa.
Aldo Capitini, antifascista, liberalsocialista, apostolo della nonviolenza, ideatore e artefice della marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternita' tra i popoli, ci ha infatti lasciato cinquant'anni fa il 19 ottobre 1968.
Pier Carlo Masini, antifascista, socialista libertario, militante e storico che molto ha contribuito a tener viva la memoria della riflessione e delle lotte delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' da ogni menzogna e da ogni oppressione, ci ha lasciato vent'anni fa il 19 ottobre 1998.
Alberto L'Abate, collaboratore di Aldo Capitini e di Danilo Dolci, studioso illustre e militante nonviolento che diede un prezioso e indimenticabile contributo alla lotta antimilitarista ed antinucleare nell'Alto Lazio, come all'esperienza di Comiso, e che animo' l'ambasciata di pace a Pristina, ci ha lasciato un anno fa, il 19 ottobre 2017.
(...)

25. SEGNALAZIONE AL COMMISSARIO EUROPEO PER LE MIGRAZIONI, GLI AFFARI INTERNI E LA CITTADINANZA

Al Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza
on. Dimitris Avramopoulos
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio on. Avramopoulos,
le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 20 ottobre 2018

26. "A. RIVISTA ANARCHICA"

E' una festa ogni volta che ricevo "A. Rivista anarchica", di tutta la stampa periodica la mia lettura preferita; una festa che si rinnova tutti i mesi.
Leggo ogni articolo e intervento avidamente, consentendo o dissentendo come e' ovvio che accada, trovandovi le notizie che non trovo altrove, incontrandovi i volti e le voci di persone che molto stimo, respirando come solo si fa quando ci si trova in un ambiente solidale e libertario, tra compagne e compagni di lotta, della lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, della lotta per la liberazione comune dell'umanita', della lotta per la condivisione fra tutte e tutti del bene e dei beni.
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Per informazioni e richieste: e-mail: arivista at arivista.org; sito: www.arivista.org

27 "LEGGENDARIA"

Giunta al centotrentunesimo numero, "Leggendaria. Libri letture linguaggi" e' l'unica rivista di letteratura che leggo con vivo appassionamento. Perche' non e' solo una rivista di letteratura (la letteratura che e' tale solo quando e' testimonianza di verita' e appello all'umanita', resistenza alla violenza e alla menzogna, denuncia di ogni oppressione), ma un concreto esempio di come il pensiero delle donne legge e trasforma le coscienze e il mondo. Perche' e' una rivista politica, della sola politica che mi interessi che e' quella della nonviolenza in cammino, di cui il pensiero e la prassi del movimento di liberazione delle donne e' il cuore pulsante e la corrente calda.
Leggo queste pagine, e ne sono grato.
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Per informazioni e richieste: e-mail: info at leggendaria.it, sito: www.leggendaria.it

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1007 del 28 dicembre 2018
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