[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 105



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 105 del primo dicembre 2018

In questo numero:
1. Maestre
2. Appello a scrivere al Presidente della Repubblica
3. Quid agendum
4. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
5. James Baldwin, nell'anniversario della scomparsa
6. Alberto Del Monte, nell'anniversario della scomparsa
7. Stephane Grappelli, nell'anniversario della scomparsa
8. Giambattista Mancuso, nell'anniversario della scomparsa
9. Luciana Nissim Momigliano, nell'anniversario della scomparsa
10. Vincenzo Pappalettera, nell'anniversario della scomparsa
11. Giaime Pintor, nell'anniversario della scomparsa
12. Vittorio Somenzi, nell'anniversario della scomparsa
13.Henri Wallon, nell'anniversario della scomparsa
14. Christa Wolf, nell'anniversario della scomparsa
15. Beatrix Beck, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa
16. Evelina Cattermole, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa
17. Norman Cousins, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa
18. Loris Giorgi, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa
19. Pannonica de Koenigswarter, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa
20. Ernst Lubitsch, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa
21. Simon Nkoli, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa
22. Fernando Pessoa, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa
23. Alberto Tarchiani, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa
24. Oscar Wilde, ricorrendo ieri l'anniversario della scomparsa

1. REPETITA IUVANT. MAESTRE
[Riproponiamo una volta ancora i seguenti testi gia' piu' volte apparsi sul nostro notiziario]

Luce Fabbri come educatrice

Illuminava tutto quella luce
e quella luce era Luce Fabbri
dell'anarchia memoria, storia, volto
e della nonviolenza.

Contrasto' sempre il male e sempre volle
giustizia e liberta'. Insegno' sempre
la scienza e la coscienza, e degli oppressi
sempre fu voce, e braccio, e intelligenza.

Illuminava tutto quella luce
e quella luce era Luce Fabbri.

*

Lacrime per Miriam Makeba

Stava sul palco come su una barricata
la nostra sorella Miriam Makeba
con la sua voce combatteva il fascismo.

Contro il fascismo aveva combattuto
in Sud Africa, aveva combattuto
in America, aveva combattuto
ovunque nel mondo il fascismo assassino.
La nostra compagna Miriam Makeba
con la sua voce che resuscitava i morti.

Venne infine qui tra noi dove il fascismo
col nome di camorra col nome di governo
perseguita e assassina.
La nostra sorella Miriam Makeba
la nostra compagna Miriam Makeba.

Contro i poteri criminali tutti
lottava Miriam Makeba
per l'umanita' che e' una soltanto
lottava Miriam Makeba.

Stava sul palco come su una barricata
la nostra sorella Miriam Makeba
con la sua voce combatteva il fascismo.

E la sua lotta tu portala avanti.

*

Rachele

Quelli di noi che hanno passato notti
al freddo e al gelo sanno che vuol dire
non avere una casa.

E quelli di noi che hanno avuto paura
subendo minacce e percosse, di essere uccisi
sanno cos'e' la paura.

E quelli di noi che ai padri hanno chiuso
sul letto di morte gli occhi, sanno sanno
sanno la morte che orrendo nemico e' di tutti.

E quelli di noi che hanno avuto lo strazio
di vedere morire gli amici e di vedere
eserciti muovere alla caccia
di carne umana, come possono, come possiamo
tacere, restare nelle tiepide case
col cibo caldo tra i visi amici.

Cosi' Rachele mosse di lontano
verso quel cuore del mondo che ha nome Palestina.

Cosi' Rachele mise l'anima sua e il suo corpo
tra l'esercito e le vittime
tra le ruspe che demoliscono
e le case in cui poter vivere ancora.

Cosi' Rachele la molto amata
torno' in Palestina.
Lo dico a te Labano, lo dico a te Giacobbe.

Cosi' Rachele fu uccisa e questa morte
e' la morte di tutte le donne che portano vita
lungo i tornanti di questa preistoria
di Margarete dai capelli d'oro
di Sulamith dai capelli di cenere.

Non ho parole, ho solo greve un pianto
e molte amare memorie e una speranza sola:
che resusciti Rachele
nella pace tra i popoli, nel ricordo
dell'orrore, nell'alleanza nuova
che a tutte e tutti riconosca vita,
che a tutte e tutti riconosca dignita'.

E' questa resurrezione
questa compresenza dei morti e dei viventi
nella comune lotta per l'umano
cio' che qui chiamo ancora nonviolenza.

E' la lotta di Rachele
la nonviolenza in cammino.

*

Una canzone per Marianella Garcia

Ay Marianella, Marianella Garcia
potevi fare la vita dei signori
i tuoi buoni studi, il tuo seggio in parlamento
ma tu scegliesti di stare con noi poveri.
Ay Marianella che pioggia di sangue.

Era Marianella sorella di noi morti
perche' amava la vita e che la vita
fosse degna di essere vissuta.
Ay Marianella si spensero le stelle.

Era intrepida e vestita di umilta'
sapeva che i fascisti la cercavano
e ti raggiunse la furia dei fascisti.
Ay Marianella la furia dei fascisti.

Parlava la lingua dei contadini e degli angeli
sapeva le parole che guariscono
parole di luce e di pane.
Ay Marianella la terra nera e rossa.

Sapeva tutte le cose e anche le cose
che tutti sanno e e' difficile dire
e lei le diceva con voce di uccellino.
Ay Marianella che fredda e' la notte.

Ti ammazzarono come hanno ammazzato
i morti che cercavi e che il tuo sguardo
resuscitava nel cuore del popolo.
Ay Marianella che pianto infinito.

Cosi' dura e' la nostra dura vita
che anche nella gioia noi piangiamo
ma mentre ti piangiamo ricordiamo
con gioia che sei stata e resti viva.
Ay Marianella, Marianella Garcia.

*

Anna Politkovskaja

Ci sono le parole
e ci sono le pallottole.
E solo le parole salvano le vite.

Ci sono i corpi palpitanti e fragili
e ci sono le pallottole.
E dopo le pallottole i corpi diventano sasso.

C'e' la verita' viva
e ci sono le pallottole
che tutto riducono a menzogna, strazio, nulla.

C'e' l'umanita' fatta di persone
e ci sono le guerre
che l'umanita' estinguono.

Scegliere le parole, i corpi, le persone,
scegliere l'umanita'. Salvare le vite. Dire
ancora e sempre la verita'. Contrastare
tutte le uccisioni.

E' questo che chiamiamo nonviolenza.

*

Per Franca Ongaro Basaglia

Sempre sentii che era Franca Ongaro
la mente filosofica piu' viva
degli anni e le rotture che in quel tempo
compiere fu mestieri. E sempre seppi
che con sguardo e con voce di donna
si sarebbe visto e detto l'essenziale.

Sempre seppi che la lotta contro il male
deve salvare tutti, deve infrangere
le intime catene e le esteriori
e che la lotta contro le totali
istituzioni questo ci insegnava:
a contrastare a un tempo la miseria
e dittatura, guerra e patriarcato
e l'apartheid che ancora impera e opprime
e la paura e la violenza sempre.

Lo seppi sempre, Franca Ongaro Basaglia
di tutti i miei maestri la maestra
fu piu' segreta, e l'ultima e la prima.

*

Anna Moffo

Ricordi, quando il canto era canto
e noi eravamo giovani e la vita
lucente. A quel tempo
tutti amavamo Anna Moffo.

Io la ricordo Serpina
in quel trattato magno di dialettica
di storia e coscienza di classe, d'interpretazione
(ironica e capovolta - diderotiana, certo)
dei sogni avanti lettera, ed insieme
smascheramento della complicita'
tra patriarcato e rendita, il potere
del capitale che tutto aliena e rompe.

Quanto mi sono interrogato, e ancora
continuo a interrogarmi su quel gioco,
tragico gioco, e quel muto Vespone,
e doppia e tripla l'ansia e la passione
in uno specchio e come per enigma
di Oberto che non sa pensare a se'.

E quella voce di cristallo e argento
che era di Anna Moffo reco incisa
nel cuore come acqua che scintilla
e limpida la luna che rischiara.

*

Felicia

Sento alla radio che non e' piu' viva
Felicia Bartolotta Impastato.

So che la radio mente: Felicia
Bartolotta Impastato e' ancora qui.

Perche' se e' vero che la nostra lotta
contro la mafia non e' ancora finita
allora Felicia qui deve essere ancora.

Poi, quando avremo vinto,
potra' lei anche prendere riposo.

E adesso poso la penna. E piango.

*

Susan Sontag

Diecimila cose ci ha insegnato Susan Sontag
e la prima: a non arrendersi all'orrore
non accettare la menzogna, non inchinarsi alla violenza.

Le diecimila cose ci ha insegnato Susan Sontag
che tutto sapeva e innanzitutto questo:
non inchinarsi alla violenza, non accettare la menzogna
all'orrore non arrendersi mai.

*

In memoria di Alice Paul

Sono passati cosi' tanti anni
e la memoria si affievolisce a tal punto
che nessuno ricorda piu' neppure
il colore delle rose dell'altr'anno
o la fragranza del pane di quando
eravamo giovani e affamati.

Quasi nessuno ricorda piu' le vittime
della guerra di pochi mesi fa
o di quelli che nel nostro paese
furono ammazzati dalla strategia
della tensione, dal terrorismo, dalla mafia.

Tutto e' appiattito su un presente
sottile come una lama
che diventa nulla.

Ma io ricordo ancora Alice Paul
con gratitudine le rendo omaggio
brucio per lei questo grano d'incenso.

So che senza di lei, senza Emmeline
ed infinite altre, anche la mia
sarebbe vita piu' oppressa e indegna.

*

Da Assisi a Gubbio ricordando Darina Silone

Lungo la strada che da Assisi giunge
a Gubbio dove il povero persuase
il lupo ad altre imprese
nella coscienza della stessa fame
che si raddoppia in scienza dell'insieme
ed opera da farsi, condiviso
bene donato dalla compresenza,
anche sara' Darina nel ricordo.

Sara' Darina, poiche' quel cammino
prosegue di Darina e Secondino
il viaggio lungo e la memoria bella,
face e favella, e aprire strada andando.

Poiche' la nonviolenza e' questo: il varco
- diceva Capitini - attuale
si' della storia, che al gorgo del male
oppone comprensione e dignita',
e resistenza che fa forte il frale
e solidarieta' che non si estingue
e riconosce umanita' ed invera.

*

Ballata in memoria di Dorothy Day

Dorothy Day, persona amica
all'oppressione si ribello'
conobbe il carcere e la fatica
ma alla sua lotta non rinuncio'.

Dorothy Day, persona viva
con chi soffriva fu solidale
alla menzogna non fu mai corriva
e mai si arrese dinanzi al male.

Dorothy Day, nostra sorella
fu religiosa e fu libertaria
a questo mondo la cosa piu' bella
e' condivider la sorte dei paria.

Dorothy Day, nostra compagna
tanto era dolce quanto era forte
non ammetteva la fuga o la lagna
e combatteva il male e la morte.

Dorothy Day, acuta coscienza
tenace agire, sguardo profondo:
fu la sua scelta la nonviolenza
per rovesciare e per salvare il mondo.

*

Ancora per Dorothy Day

"Sentir tudo de todas as maneiras"
(Fernando Pessoa)

Si puo' essere anarchici e cattolici
la gioia condividere e il dolore
si puo' essere concreti e anche simbolici
si puo' esser tutto insieme, se ne hai il cuore.

Si puo' esser libertari ed apostolici
condividere le tenebre e le aurore
si puo' essere inurbati e ancor bucolici
si puo' esser tutti insieme, se hai l'amore.

Condividere la fame, e lo spauro,
nella notte greve e gelida il giaciglio,
la prigione condividere e l'oscuro

faticare per un sorso di vermiglio
poco vino e per un tozzo di pan duro:
esser fuoco che divampa, ed albo giglio

che non ve n'e' il simiglio:
compagna degli oppressi, seguace all'agnus dei
"di Dio il dono" Dorotea Day.

2. REPETITA IUVANT. APPELLO  A SCRIVERE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Ad ogni persona che ci legge chiediamo di scrivere al Presidente della Repubblica affinche' non ratifichi ed anzi respinga la sciagurata antilegge razzista ed incostituzionale detta "decreto sicurezza".
Quella sciagurata antilegge viola la Costituzione della Repubblica italiana in alcuni suoi principi fondamentali.
Quella sciagurata antilegge viola i valori supremi del nostro ordinamento giuridico.
Quella sciagurata antilegge viola il diritto d'asilo e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
In quanto incostituzionale quella sciagurata antilegge non puo' e non deve divenire legge.
In quanto incostituzionale quella sciagurata antilegge deve essere respinta dal Presidente della Repubblica.
*
Proponiamo a chi ci legge di scrivere al Presidente della Repubblica attraverso il sito del Quirinale (www.quirinale.it) cliccando nella home page sull'icona di una busta da lettera in alto al centro e poi utilizzando il modulo che appare.
Aggiungiamo qui di seguito un possibile modello di lettera.
*
Al Presidente della Repubblica
Oggetto: affinche'  non avalli la barbarie razzista ed incostituzionale del cosiddetto "decreto sicurezza"
Egregio Presidente della Repubblica,
col voto della Camera dei Deputati il decreto n. 113/2018 e' a un solo passo dal divenire legge dello Stato, e con esso una violazione gravissima e infame della legalita' costituzionale: e principalmente la sostanziale violazione di quel diritto d'asilo che l'articolo 10 della Costituzione della Repubblica sancisce con solenni e nitide parole.
Lei stesso, poche settimane fa, in una sua missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri aveva sottolineato l'esigenza di rispettare la Costituzione e il diritto internazionale, e particolarmente il diritto d'asilo, manifestando una profonda preoccupazione condivisa da ogni persona sollecita del pubblico bene, una preoccupazione di cui tragicamente il Parlamento  non ha voluto o saputo tenere conto, volontario ostaggio di un governo che da mesi sta trascinando l'Italia nell'abisso dell'anomia e della barbarie.
Egregio Presidente della Repubblica,
un delitto e' stato consumato.
Violando la Costituzione il governo ed i suoi manutengoli in Parlamento si sono resi responsabili del piu' grave dei crimini che nello svolgimento delle loro funzioni potessero commettere.
Violando la Costituzione stanno tentando di imporre abominevoli misure razziste incompatibili con l'ordinamento democratico, incompatibili con lo stato di diritto, incompatibili con il rispetto dei fondamentali diritti umani.
E' lei ora, egregio Presidente, che puo' e deve difendere la legalita' costituzionale e i diritti umani di tutti gli esseri umani, negando il suo avallo a una decisione scellerata, e richiamando esecutivo e legislativo al rispetto della legge fondamentale del nostro ordinamento.
Egregio Presidente della Repubblica,
il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'omissione di soccorso e' il piu' spregevole dei delitti.
Il diritto d'asilo e' il primo istituto attraverso cui l'umanita' si umanizza.
Difenda, egregio Presidente, cio' che difeso deve essere: la legge che salva le vite, gli esseri umani in pericolo; e' in suo potere, e' suo dovere.
Respinga una decisione malvagia e folle: e' in suo potere, e' suo dovere.
Confidando nella sua saggezza, confidando nella sua coscienza, confidando nella sua moralita'; con l'augurio di ogni bene cordialmente salutandola
Firma, luogo, data, indirizzo del mittente

3. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
*
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

4. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
*
Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
*
1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
*
2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
*
3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
*
4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
*
5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
*
6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
*
7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
*
8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

5. MEMORIA. JAMES BALDWIN, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Scrittore, militante antirazzista e per i diritti delle persone omosessuali.
Con gratitudine lo ricordiamo.

6. MEMORIA. ALBERTO DEL MONTE, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Filologo e ispanista, docente e saggista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

7. MEMORIA. STEPHANE GRAPPELLI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Musicista illustre, e' il violinista dell'indimenticabile Minor Swing con Django Reinhardt.
Con gratitudine lo ricordiamo.

8. MEMORIA. GIAMBATTISTA MANCUSO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiano, mori' combattendo per la liberazione dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

9. MEMORIA. LUCIANA NISSIM MOMIGLIANO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Resistente, deportata, testimone della Shoah, pediatra e psicoanalista.
Con gratitudine la ricordiamo.

10. MEMORIA. VINCENZO PAPPALETTERA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Resistente, deportato, testimone della Shoah, storico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

11. MEMORIA. GIAIME PINTOR, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Tutti leggemmo "Il sangue d'Europa"
dalla sua ultima lettera al fratello
tutti apprendemmo i doveri d'ognuno.
Con gratitudine lo ricordiamo.

12. MEMORIA. VITTORIO SOMENZI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Resistente, filosofo della scienza, docente
insegnava l'amore per il vero e il bene.
Con gratitudine lo ricordiamo.

13. MEMORIA. HENRI WALLON, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Pedagogista illustre, amico dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

14. MEMORIA. CHRISTA WOLF, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Sono gia' sette anni che e' scomparsa Christa Wolf, e sembra impossibile.
Scrittrice femminista e pacifista, in anni cruciali alcuni suoi libri furono vivo orientamento alle coscienze della migliore gioventu' europea.
Con gratitudine la ricordiamo.

15. MEMORIA. BEATRIX BECK, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Scrittrice di profonda attenzione
al valore delle parole
al valore delle persone
alla verita'che sostiene il mondo
al dovere morale che e' il cuore di ogni essere umano

Con gratitudine la ricordiamo

16. MEMORIA. EVELINA CATTERMOLE, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Mori' vittima di femminicidio
dopo essere stata molto perseguitata
dalla societa' dello spettacolo
dalla dittatura dei maschi

Fu la Contessa Lara
in versi e in prosa infaticabile scrittrice
appassionata sempre arresa mai
la ricordiamo ancora ancora viva

17. MEMORIA. NORMAN COUSINS, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Giornalista, scrittore, attivista pacifista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

18. MEMORIA. LORIS GIORGI, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Operaio e partigiano
caduto combattendo per la nostra liberta'

19. MEMORIA. PANNONICA DE KOENIGSWARTER, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Non avremmo alcuni miracoli del jazz
se non vi fosse stato il suo mecenatismo.

Con gratitudine la ricordiamo.

20. MEMORIA. ERNST LUBITSCH, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Se il cinema puo' essere resistenza contro l'inumano
se puo' essere esplorazione della verita'
se puo' restituire la felicita' di cui ogni persona ha bisogno e diritto

questo fu il cinema che fece Ernst Lubitsch

21. MEMORIA. SIMON NKOLI, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Attivista contro l'apartheid e per i diritti delle persone lgbt.
Con gratitudine lo ricordiamo.

22. MEMORIA. FERNANDO PESSOA, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Non un poeta
ma molti poeti

Con gratitudine
lo ricordiamo

23. MEMORIA. ALBERTO TARCHIANI, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Dire il suo nome e' dire antifascista

e dire antifascista e' dire l'umanita'
in lotta per la giustizia
la liberazione comune
la dignita' di ogni essere umano

24. MEMORIA. OSCAR WILDE, RICORRENDO IERI L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Avere scritto "L'importanza di chiamarsi Ernesto"
credo abbia accresciuto la felicita' umana
piu' dell'invenzione della ruota o del telaio

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 105 del primo dicembre 2018
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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