[Nonviolenza] Telegrammi. 3224



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3224 del 30 novembre 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Il delitto e' stato consumato. Estremo un appello al Presidente della Repubblica
2. Associazione nazionale partigiani d'Italia: L'Italia nell'incubo dell'apartheid giuridico
3. Quid agendum
4. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. Nel secondo anniversario della scomparsa commemorato a Viterbo il resistente antifascista e illustre storico Claudio Pavone
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. REPETITA IUVANT. IL DELITTO E' STATO CONSUMATO. ESTREMO UN APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Al Presidente della Repubblica
Oggetto: affinche'  non avalli la barbarie razzista ed incostituzionale del cosiddetto "decreto sicurezza"

"Non infatti la pietra nell'anima"
(Arist., De anima, III, 8, 431b)

Egregio Presidente della Repubblica,
col voto di ieri della Camera dei Deputati il decreto n. 113/2018 e' a un solo passo dal divenire legge dello Stato, e con esso una violazione gravissima e infame della legalita' costituzionale: e principalmente la sostanziale violazione di quel diritto d'asilo che l'articolo 10 della Costituzione della Repubblica sancisce con solenni e nitide parole.
Lei stesso, poche settimane fa, in una sua missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri aveva sottolineato l'esigenza di rispettare la Costituzione e il diritto internazionale, e particolarmente il diritto d'asilo, manifestando una profonda preoccupazione condivisa da ogni persona sollecita del pubblico bene, una preoccupazione di cui tragicamente il Parlamento  non ha voluto o saputo tenere conto, volontario ostaggio di un governo che da mesi sta trascinando l'Italia nell'abisso dell'anomia e della barbarie.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
un delitto e' stato consumato.
Violando la Costituzione il governo ed i suoi manutengoli in Parlamento si sono resi responsabili del piu' grave dei crimini che nello svolgimento delle loro funzioni potessero commettere.
Violando la Costituzione stanno tentando di imporre abominevoli misure razziste incompatibili con l'ordinamento democratico, incompatibili con lo stato di diritto, incompatibili con il rispetto dei fondamentali diritti umani.
E' lei ora, egregio Presidente, che puo' e deve difendere la legalita' costituzionale e i diritti umani di tutti gli esseri umani, negando il suo avallo a una decisione scellerata, e richiamando esecutivo e legislativo al rispetto della legge fondamentale del nostro ordinamento.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'omissione di soccorso e' il piu' spregevole dei delitti.
Il diritto d'asilo e' il primo istituto attraverso cui l'umanita' si umanizza.
Difenda, egregio Presidente, cio' che difeso deve essere: la legge che salva le vite, gli esseri umani in pericolo; e' in suo potere, e' suo dovere.
Respinga una decisione malvagia e folle: e' in suo potere, e' suo dovere.
*
Confidando nella sua saggezza, confidando nella sua coscienza, confidando nella sua moralita'; con l'augurio di ogni bene cordialmente salutandola
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 29 novembre 2018

2. APPELLI. ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA: L'ITALIA NELL'INCUBO DELL'APARTHEID GIURIDICO
[Riportiamo il comunicato della Presidente nazionale dell'Anpi, Carla Nespolo, a seguito dell'approvazione definitiva, con voto di fiducia, del decreto sicurezza e immigrazione]

Con l'approvazione del decreto sicurezza si stravolge di fatto la Costituzione e l'Italia entra nell'incubo dell'apartheid giuridico. E' davvero incredibile che sia accaduto un fatto simile, che sia stato sferrato un colpo cosi' pesante al diritto di asilo, all'accoglienza, all'integrazione. A un modello che ha portato ricchezza e convivenza civile a quelle comunita' che hanno avuto la responsabilita' e il coraggio di sperimentarlo. Questa legge, oltretutto, non risolve affatto il problema del controllo dell'immigrazione clandestina, bensi' l'aggrava - come stanno denunciando in queste ore non pochi Sindaci, anche del M5s - con un carico di lavoro per i Comuni insopportabile. Non si puo' restare inerti. Non ci si puo' rassegnare a questo declino, alle pratiche ignobili contro la vita e la dignita' dei migranti cui dovremo assistere. Facciamo appello alle coscienze delle cittadine e dei cittadini: che l'indignazione sia permanente, che non manchi occasione di riempire piazze e strade per un'Italia autenticamente umana. Facciamo appello alle forze politiche democratiche: basta divisioni, discussioni stucchevoli, rese dei conti. E' ora di una straordinaria assunzione di responsabilita'. Di organizzare una resistenza civile e culturale larga, diffusa, unitaria. L'Anpi c'e' e con lei tante associazioni che continuano nel loro quotidiano lavoro di stimolo sociale e costituzionale. L'umanita' al potere! Adesso.
Carla Nespolo, Presidente nazionale Anpi
Roma, 29 novembre 2018

3. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
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4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
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7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
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10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

4. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
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Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
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1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
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2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
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3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
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4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
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5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
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6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
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7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
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8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. MEMORIA. NEL SECONDO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA COMMEMORATO A VITERBO IL RESISTENTE ANTIFASCISTA E ILLUSTRE STORICO CLAUDIO PAVONE

Nel pomeriggio di giovedi' 28 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' tenuta una commemorazione di Claudio Pavone nel secondo anniversario della scomparsa.
Claudio Pavone (Roma, 30 novembre 1920 - 29 novembre 2016), resistente antifascista, archivista, docente universitario, storico illustre, e' l'autore di un libro fondamentale come "Una guerra civile. Saggio storico sulla moralita' nella Resistenza", la cui pubblicazione presso Bollati Boringhieri nel 1991 ha costituito una svolta nella storiografia e nella cultura italiana.
Nel corso della commemorazione il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha tracciato un profilo dell'illustre personalita', autentico maestro di impegno intellettuale, morale e civile, ed ha riassunto le linee fondamenali del suo capolavoro (un libro non solo di ricostruzione ed interpretazione storiografica della Resistenza, ma illuminante sui compiti morali e politici di ogni persona di volonta' buona, e nell'appassionato rigore del testimone e dello studioso fedele al nudo vero e al bene dell'umanita' profondamente ortativo all'impegno hic et nunc contro ogni oppressione e contro ogni vilta', contro ogni persecuzione ed ogni ignavia, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, in difesa della civilta' che ogni essere umano riconosce e rispetta e raggiunge, e soccorre e sostiene e conforta).
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Nel ricordo di Claudio Pavone, le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello inviato dalla struttura nonviolenta viterbese al Presidente della Repubblica affinche' non ratifichi ed anzi respinga l'orribile e ignobile antilegge razzista e incostituzionale (il cosiddetto "decreto sicurezza") che una maggioranza parlamentare prona a un governo disumano e golpista ha scandalosamente, illegalmente ed insensatamente avallato.
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso altresi' il comunicato diffuso dalla presidente nazionale dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, Carla Nespolo, che denuncia come "con l'approvazione del decreto sicurezza si stravolge di fatto la Costituzione e l'Italia entra nell'incubo dell'apartheid giuridico", e chiama quindi l'intero movimento democratico ad "organizzare una resistenza civile e culturale larga, diffusa, unitaria" in difesa della legalita' costituzionale, della civilta' giuridica, della democrazia e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Nel ricordo e alla scuola di Claudio Pavone ogni persona sollecita del bene comune si impegni in difesa della Costituzione, della democrazia, dello stato di diritto, della civilta', dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo e alla scuola di Claudio Pavone ogni persona sollecita del bene comune si impegni contro tutte le violenze.
Vi e una sola umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
La Resistenza continua nell'impegno nonviolento contro ogni barbarie, contro ogni menzogna, contro ogni violenza; per la civile convivenza in quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

8. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- John Foot, La "Repubblica dei Matti". Franco Basaglia e la psichiatria radicale in Italia, 1961-1978, Feltrinelli, Milano 2014, 2017, pp. 378 (+ 8 pp. di repertorio fotografico), euro 13.
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Riletture
- Walter Allen, Tradition and Dream, Phoenix House, 1964, Penguin, 1965, pp. 368.
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Riedizioni
- AA. VV., Letteratura, storia, civilta'. Grecia antica. Cronologia e bibliografia della letteratura greca, Salerno, Roma 1996, Rcs, Milano 2018, pp. 848, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
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Classici
- Assia Djebar, Donne d'Algeri nei loro appartamenti, Giunti, Firenze 1988, 2000, pp. 192.
- Assia Djebar, La donna senza sepoltura, Il Saggiatore, Milano 2002, pp. 192.
- Assia Djebar, Lontano da Medina, Giunti, Firenze 1993, 2001, pp. 304.
- Assia Djebar, Vaste est la prison, Albin Michel, Paris 1995, Libraire Generale Francaise, Paris 2002, pp. 352.

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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