[Nonviolenza] Telegrammi. 3222



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3222 del 28 novembre 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini: Un ricordo di Vittorio Emanuele Giuntella, nel XXII anniversario della scomparsa
2. Sostenere "Azione nonviolenta"
3. Quid agendum
4. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. "Opporsi alla manipolazione, opporsi alla disumanita'". Un incontro di studio e di riflessione a Viterbo
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. MAESTRI. PEPPE SINI: UN RICORDO DI VITTORIO EMANUELE GIUNTELLA, NEL XXII ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Il 27 novembre 1996 moriva Vittorio Emanuele Giuntella, che e' stato non solo un grande maestro di studi storici, ma ancor piu' un maestro di umanita'.
Ufficiale degli alpini, dopo l'8 settembre rifiuto' di servire i nemici dell'umanita' e fu internato in campo di concentramento.
Per l'intera sua vita fu uno strenuo difensore del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Era un uomo mite e tenace nella sequela del vero, del giusto, del bene; era l'umanita' come dovrebbe essere.
Tra i suoi libri ve ne e' uno imprescindibile, che dovrebbe essere letto in tutte le scuole e le universita': quello su Il nazismo e i Lager (Studium, Roma 1979).
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Ho avuto l'immensa fortuna di incontrarlo e ricordo ancora nitidamente e con profonda commozione quegli incontri a Capranica, a Roma, a Viterbo: vederlo e ascoltarlo era insieme una festa e un nutrimento, un kairos di parresia e di paideia, di ahimsa e di satyagraha.
Ed ho avuto la gioia di poter condividere - minimo e ultimo dei suoi molti allievi e sodali - il suo impegno nell'Opera Nomadi, nel ricordo di Primo Levi, nella scelta della nonviolenza, nell'opposizione al razzismo e ad ogni persecuzione.
Ho raccontato molte volte di una sua lezione gandhiana all'Universita' di Roma, credo fosse il '77, che nel ricordo ancor mi suscita le lacrime: nel suo volto e nelle sue parole mi parve di sentire la voce stessa dell'umanita' che esortava alla scelta della nonviolenza.
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Oggi che - a ottant'anni dall'infamia e dall'orrore delle leggi razziali fasciste del 1938 - nuovamente il razzismo torna a infuriare nel nostro paese; e aggredisce con folle e scellerata violenza il nostro ordinamento giuridico e la nostra vita quotidiana; e intende fare strame della democrazia, dello stato di diritto, della stessa Costituzione; e pretende di imporsi come regime dissoluto e scellerato; e sta gia' tragicamente provocando sofferenze immense a tanti esseri umani innocenti - e la morte di coloro che trovandosi in mare in estremo pericolo potrebbero essere salvati ma che il governo decide criminalmente di non soccorrere, finanche impedendo ad altri di recare soccorso e trovare in Italia un porto sicuro per i naufraghi; ebbene, oggi ricordare Vittorio Emanuele Giuntella, la sua generosa lezione, la sua eroica testimonianza, la sua sapienza e la sua misericordia, conforta e sostiene ogni persona di volonta' buona nell'impegno comune in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano.
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Allegato primo. Un minimo profilo di Vittorio Emanuele Giuntella
Vittorio Emanuele Giuntella (Soriano nel Cimino, 8 luglio 1913 - Roma, 27 novembre 1996) e' uno dei grandi maestri di vita e testimoni della dignita' umana del Novecento. Ufficiale degli alpini, dopo l'8 settembre rifiuto' di porsi al servizio dei nazisti e fu internato in lager. Docente di storia dell'eta' dell'Illuminismo all'Universita' di Roma, ha formato generazioni di studenti all'amore per il sapere e per l'umanita', al rigore intellettuale e morale, all'impegno culturale e civile. Fondatore dell'Opera Nomadi ed impegnato in numerose iniziative di solidarieta', ha sempre difeso i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha scritto saggi e libri di incomparabile profondita', la cui lettura rende migliori. E' stato un uomo coraggioso e generoso, un luminoso esempio di amore per la verita', un autentico maestro di nonviolenza.
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Allegato secondo. Un estratto da Alberto Petrucciani: Vittorio Emanuele Giuntella [dal Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo, nel sito dell'Associazione italiana biblioteche (www.aib.it)]
Vittorio Emanuele Giuntella (Roma 8 luglio 1913 - Roma 27 novembre 1996).
Studio' al Liceo Nazareno e poi all'Universita' di Roma, dove si impegno' nella Fuci e consegui' nel 1935 la laurea in giurisprudenza. Dopo il servizio militare, come ufficiale degli alpini, lavoro' alla Corte dei conti e quindi entro' nel 1937 (o secondo altri nel 1939), come resocontista, al Senato.
Richiamato alle armi allo scoppio della guerra, venne inviato nell'ottobre 1940, come tenente degli alpini (Divisione Julia), sul fronte greco, dove venne fatto prigioniero, e poi in Slovenia. Dopo l'8 settembre 1943, rifiutandosi di collaborare con i tedeschi e i fascisti, venne internato in vari campi di concentramento in Polonia e in Germania.
Rientrato in Italia dopo la fine della guerra, riprese il lavoro al Senato, curando fra l'altro la segreteria della "Commissione dei 75" dell'Assemblea Costituente. Interessato soprattutto agli studi storici, conseguì nel febbraio 1949 una seconda laurea in lettere, con una tesi sulla Repubblica romana del 1798-1799, poi pubblicata.
Passo' nel 1948 a lavorare alla Biblioteca del Senato, di cui divenne vicedirettore negli anni Sessanta e direttore dal 1971, al pensionamento di Giuseppe Pierangeli, fino al 1973.
Mantenne anche il rapporto con l'Universita', come assistente volontario dal 1948, e nel 1955 consegui' la libera docenza in Storia del Risorgimento. Insegno' quindi come professore incaricato Storia moderna e contemporanea all'Istituto di magistero Maria SS. Assunta, dal 1966, e Storia dell'eta' dell'illuminismo all'Universita' di Roma, dal 1967. Lascio' l'insegnamento universitario, per limiti d'eta', nel 1983.
Autore di numerosi volumi e saggi storici (tra i quali La giacobina Repubblica romana, Roma: Societa' romana di storia patria, 1953, e Roma nel Settecento, Bologna: Cappelli, 1971, per la Storia di Roma dell'Istituto di studi romani, oltre alla cura dei tre volumi degli atti delle Assemblee della Repubblica romana (1798-1799), 1954-1993), si interesso' particolarmente del Settecento e del periodo rivoluzionario e napoleonico, oltre che dei campi di concentramento nella seconda guerra mondiale. Fece parte dell'Istituto nazionale di studi romani (corrispondente dal 1954 e ordinario dal 1964), della Societa' romana di storia patria (dal 1952), di cui fu anche vicepresidente, e del Gruppo dei romanisti. Fu anche socio dell'Istituto per la storia del Risorgimento (dal 1946, e per alcuni anni membro del Consiglio di presidenza) e dell'Arcadia (corrispondente dal 1958 e ordinario dal 1993).
Animatore e membro della Giunta esecutiva dell'Associazione nazionale ex internati, gli e' stato poi intitolato il Fondo nazionale documentaristico e memorialistico dell'Anei, conservato alla Fondazione Luigi Micheletti di Brescia, che raccoglie documenti e testimonianze sull'internamento dei militari italiani nei campi di concentramento tedeschi dopo l'8 settembre 1943.
Impegnato anche nell'ambito dei diritti umani, fu tra i fondatori dell'Opera Nomadi.
Compare tra i soci dell'Associazione italiana biblioteche negli anni Sessanta.
I suoi libri sono conservati, come "Fondo Vittorio Emanuele e Maria Cristina Giuntella", nella Biblioteca dell'Istituto Luigi Sturzo.
Nel 1998 gli e' stato intitolato l'Archivio storico comunale di Capranica, in provincia di Viterbo.

2. PROPOSTE. SOSTENERE "AZIONE NONVIOLENTA"

La "Casa per la nonviolenza" di Verona ha subito un atto vandalico e un furto.
Tutte le persone amiche della nonviolenza sanno che la "Casa per la nonviolenza" di Verona e' un punto di riferimento fondamentale per l'intero movimento per la pace, oltre che la sede nazionale del Movimento Nonviolento e la sede della redazione di "Azione nonviolenta".
La redazione di "Azione nonviolenta", invitando ad abbonarsi per il 2019 (abbonamento annuo: euro 32), ha anche promosso una sottoscrizione.
Per abbonamenti e sottoscrizioni:
- tramite conto corrente postale: Movimento Nonviolento, ccp 18745455
- tramite bonifico bancario: Movimento Nonviolento, Iban n. IT 35 U 07601 11700 000018745455
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, e-mail: redazione at nonviolenti.org, sito: www.azionenonviolenta.it

3. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
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4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
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7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
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10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

4. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
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Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
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1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
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2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
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3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
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4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
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5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
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6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
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7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
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8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. INCONTRI. "OPPORSI ALLA MANIPOLAZIONE, OPPORSI ALLA DISUMANITA'". UN INCONTRO DI STUDIO E DI RIFLESSIONE A VITERBO

Si e' svolto la sera di martedi' 27 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio e di riflessione sul tema: "Opporsi alla manipolazione, opporsi alla disumanita'. Difendere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, promuovere la condivisione dei saperi e la capacita' critica".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
Nel corso dell'incontro si e' ragionato su alcune acquisizioni teoriche e verifiche sperimentali della psicologia sociale del XX secolo, facendo riflerimento anche ad alcuni rilevanti lavori di Cesare Musatti, di Stanley Milgram, di Serge Moscovici.
Nel corso dell'incontro e' anche proseguita la lettura nell'originale latino, la traduzione ed il commento di alcuni brani dall'Institutio oratoria di Marco Fabio Quintiliano.
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Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it
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Le persone partecipanti all'incontro hanno ovviamente espresso ancora una volta il loro impegno contro il razzismo, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. Salvare le vite e' il primo dovere.

8. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- AA. VV., La legge e la rivolta, volume monografico di "MicroMega", n. 7/2018, Gedi, Roma 2018, pp. 216, euro 15.
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Riletture
- Sara Ruddick, Maternal Thinking. Toward a Politics of Peace, Ballantine, New York 1990, pp. XII + 292.
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Riedizioni
- Chimamanda Ngozi Adichie, Meta' di un sole giallo, Einaudi, Torino 2008, 2016, Gedi, Roma 2018, pp. 544, euro 9,90.

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3222 del 28 novembre 2018
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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