[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 938



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 938 del 5 luglio 2018
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In questo numero:
1. Che fare. Una lettera a chi non si e' strappato gli occhi
2. "Presidente, si dimetta". Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri
3. Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'

1. L'APPELLO. CHE FARE. UNA LETTERA A CHI NON SI E' STRAPPATO GLI OCCHI

Riassumiamo cio' che ogni persona vede.
1. L'estrema destra razzista e golpista si e' impadronita del governo del paese e sta imponendo un criminale regime di persecuzioni razziste.
2. Nella sua propaganda e nel suo stesso programma di governo essa non faceva mistero delle sue criminali intenzioni:
- perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini;
- perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani;
- perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani;
- perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti;
- violare fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame;
- favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l'apologia.
3. Preso il potere spergiurando sulla Costituzione (e qui chiunque vede un flagrante reato, tale da invalidare la nomina dei ministri e rendere illegittimo il governo e il suo operato) i caporioni dell'estrema destra razzista e golpista hanno iniziato a dar corso al loro programma di persecuzioni razziste.
4. La serie di crimini piu' flagrante e mostruosa, dalle conseguenze piu' orribili, e' quella che cosi' si compendia:
- aver commesso il crimine di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo;
- aver commesso il crimine di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare;
- aver commesso il crimine di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
5. A questo si aggiunga la volonta' reiteratamente proclamata dal ministro dell'Interno di procedere a una schedatura delle persone di origine rom, misura abominevole la cui incostituzionalita' e' stata dichiarata finanche dal presidente del Consiglio dei ministri.
6. A questo si aggiunga anche, da parte del medesimo ministro, la persistente propaganda di odio razzista e di odio religioso contro le persone musulmane.
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Che fare?
Diciamolo chiaro e tondo: non bastano le manifestazioni simboliche. E non bastano neppure le singole azioni individuali di solidarieta', i gesti personali di civilta'.
Occorre invece impegnarsi per quattro obiettivi precisi:
I. le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione;
II. che i ministri responsabili di crimini gravissimi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti;
III. far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
IV. far cessare la segregazione e la schiavitu' in Italia: e per questo occorre ottenere pienezza ed eguaglianza di diritti per tutte le persone, ed innanzitutto che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
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Decisivo e' ottenere le dimissioni del governo e processare i ministri responsabili di reati gravissimi.
Se non ci si impegna per le dimissioni del governo razzista e affinche' siano processati i ministri criminali tutto il resto e' inutile.
Noi chiediamo a tutte le persone decenti di opporsi all'orrore che tutti vediamo.
Ovunque si promuovano iniziative pubbliche, ed in tutte le iniziative pubbliche si ponga innanzitutto l'obiettivo delle dimissioni del governo e del processo ai ministri criminali.
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In tutta Italia si manifesti contro il criminale regime delle persecuzioni razziste, ed in tutta Italia presentiamo presso tutti i Tribunali, presso tutte le Questure, presso tutte le Prefetture, esposti che segnalino i reati commessi dai ministri responsabili di istigazione all'odio razziale ed alla persecuzione razzista e religiosa, di omissione di soccorso, di violazione della Costituzione, e degli ulteriori reati che l'autorita' giudiziaria potra' accertare; esposti che sulla base di tale "notitia criminis" chiedano l'apertura dei doverosi procedimenti giudiziari.
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Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difendiamo la legalita' che salva le vite.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Un governo che impone un regime di persecuzioni razziste, un governo che commette il reato di omissione di soccorso, un governo che viola la Costituzione della Repubblica italiana, e' un governo illegittimo e criminale.

2. REPETITA IUVANT. "PRESIDENTE, SI DIMETTA". UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Oggetto: invito a immediate dimissioni per salvare tante vite innocenti
Egregio Presidente del Consiglio dei ministri,
le scrivo per chiedere le immediate dimissioni del governo da lei presieduto.
Per avere il suo governo commesso il crimine di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo.
Per avere il suo governo commesso il crimine di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare.
Per avere il suo governo commesso il crimine di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
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Egregio Presidente del Consiglio dei ministri,
con le dimissioni del suo governo lei puo' salvare tante vite innocenti mettendo fine a una politica folle e criminale.
Che la sua coscienza la illumini.
Augurandole ogni bene, voglia credermi suo sincero e addolorato amico
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 4 luglio 2018

3. APPELLI: UNA MAGLIETTA ROSSA PER FERMARE L'EMORRAGIA DI UMANITA'
[Riceviamo e diffondiamo]

Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'
sabato 7 luglio
indossiamo una maglietta rossa per un'accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarieta'
Rosso e' il colore che ci invita a sostare. Ma c'e' un altro rosso, oggi, che ancor piu' perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d'impegnarci e darci da fare. E' quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscito' la commozione e l'indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l'altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l'attenzione dei soccorritori.
Muoiono, questi bambini, mentre l'Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell'immigrazione - cioe' con la vita di migliaia di persone - e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un'accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarieta'. Bisogna contrastare questa emorragia di umanita', questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L'Europa moderna non e' questa. L'Europa moderna e' liberta', uguaglianza, fraternita'. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perche' mettersi nei panni degli altri - cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell'umanita' - e' il primo passo per costruire un mondo piu' giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini.
don Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele
Francesco Viviano, giornalista
Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci
Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente
Carla Nespolo, presidente nazionale Anpi
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Per aderire: organizzazione at libera.it

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