[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 935



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 935 del 2 luglio 2018
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In questo numero:
1. Il barcone
2. Brevissima relazione sull'apparizione a Valpurga di una strega di Macbeth in veste di ministro plenipotenziario del Reich
3. Al Presidente della Repubblica: una segnalazione e un quesito
4. "Sicut lex obligat". Una seconda lettera aperta ad alcuni pubblici ufficiali che segnala gravi reati

1. L'ORA. IL BARCONE

Anche questa mattina alla radio la notizia
di un altro barcone rovesciato e di altre decine
e decine di morti che per pudore chiamano dispersi

(e tu sai che ad ucciderli e' la scelta
dei governi europei di negare
il diritto di salvarsi la vita
giungendo in salvo in modo legale e sicuro
a innumerevoli innocenti in fuga
dalle guerra dalla fame dalle dittature
dal regime dell'apartheid globale

e tu sai che il governo italiano
complice di quel crimine a quel crimine aggiunge
anche quello di negare approdo
ai naufraghi superstiti

e tu sai che il governo italiano
a quei crimini aggiunge anche il crimine
di diffamare minacciare perseguitare
anche i soccorritori che salvano vite
ostacolando cosi' i salvataggi
cosi' facendo morire altri innocenti ancora)

Poi la notizia dell'ultimo raduno
delle SS

2. IL CUGINO DI SALVINO. BREVISSIMA RELAZIONE SULL'APPARIZIONE A VALPURGA DI UNA STREGA DI MACBETH IN VESTE DI MINISTRO PLENIPOTENZIARIO DEL REICH

I.

Chi soccorre i naufraghi e ne salva le vite
lo chiama criminale e meritevole di persecuzione

Chi crede in un Dio clemente e misericordioso
lo chiama criminale e meritevole di persecuzione

Chi riconosce a tutti gli esseri umani gli stessi diritti umani
lo chiama criminale e meritevole di persecuzione

L'innocente in fuga dall'orrore
lo chiama criminale e meritevole di persecuzione

poi si brinda a boccali di sangue
e s'inneggia al Reich millenario

sulla piana polacca una pioggia
nera di fumo di carni e di ossa

II.

Presto colmo di salme il Mediterraneo
camminando verranno le prossime genti

dove era il male porteranno il bene
memori del dolore subito e del lutto

preferiranno aiutare anziche' opprimere
avranno cura dei vecchi e dei bambini

all'orrore opporranno la generosita'
porteranno la legge che salva le vite

sostituiranno l'odio con la pace
avranno pieta' della nostra empieta'

3. REPETITA IUVANT. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: UNA SEGNALAZIONE E UN QUESITO

Al Presidente della Repubblica italiana
Oggetto: una segnalazione e un quesito
Egregio Presidente della Repubblica,
credo che lei come ogni persona ragionevole sia indignato e crucciato per quanto sta accadendo in questi giorni: un ministro che annuncia una schedatura razzista palesemente incostituzionale; il governo italiano che rifiuta di accogliere i superstiti di naufragi e scatena una campagna di aggressione contro i soccorritori; ministri della Repubblica diuturnamente impegnati in una ripugnante, criminale, ossessiva propaganda di menzogne, di diffamazioni e di odio razzista.
Come tante altre persone (la reale maggioranza del popolo italiano, poiche' il governo dell'estrema destra razzista ha si' a suo sostegno la maggioranza effettiva dei seggi in Parlamento, ma non ha affatto la maggioranza reale dei voti di chi vive in Italia) anch'io la prego di intervenire, nelle forme e nei modi previsti dall'ordinamento, in difesa di tante vite innocenti in grave pericolo, in difesa della legalita' e della democrazia, in difesa della Costituzione della Repubblica di cui e' supremo garante.
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Egregio Presidente della Repubblica,
mi permetta inoltre di porle il seguente quesito.
Tra i ministri che alcune settimane fa hanno giurato nelle sue mani fedelta' alla Costituzione della Repubblica ve ne sono alcuni che nella loro propaganda e nel loro programma avevano gia' precedentemente esplicitamente annunciato la volonta' di realizzare persecuzioni razziste e religiose in evidente, flagrante violazione della Costituzione.
Questi stessi ministri, una volta ottenuta la fiducia del Parlamento, hanno subito iniziato a mettere in pratica quanto avevano precedentemente pubblicamente e reiteratamente annunciato dando evidente esecuzione al dichiarato disegno criminoso.
Questi stessi ministri in queste poche settimane hanno gia' commesso flagranti reati ed hanno ripetutamente annunciato l'intenzione di commetterne degli altri in esplicita violazione della Costituzione.
Il quesito che le pongo e' il seguente: poiche' all'atto di giurare fedelta' alla Costituzione questi signori avevano gia' manifestato l'intenzione di violarla, cio' non e' motivo di invalidita' del giuramento reso?
E non implica quindi che il governo attuale, perlomeno nelle persone di alcuni suoi ministri (che peraltro di esso effettualmente sono, ancor piu' che magna pars, maestri e donni), sia in carica illegittimamente?
E non e' necessario che ai ministri rivelatisi ab origine palesemente spergiuri, mendaci, fraudolenti e quindi traditori dell'impegno giurato nelle sue mani siano imposte immediate dimissioni e nei loro confronti si avvii un procedimento giudiziario ai sensi delle leggi vigenti?
Le pongo questo quesito in tutta la sua gravita', con vivissima preoccupazione per l'operato delittuoso e fin disumano del governo e segnatamente di alcuni ministri che non fanno mistero di essere gli effettuali padroni dell'esecutivo nonche' i caporioni dell'estrema destra razzista.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 30 giugno 2018

4. REPETITA IUVANT. "SICUT LEX OBLIGAT". UNA SECONDA LETTERA APERTA AD ALCUNI PUBBLICI UFFICIALI CHE SEGNALA GRAVI REATI

Al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
e per conoscenza:
al Presidente della Repubblica
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: una seconda lettera aperta al Prefetto, al Questore ed al Presidente del Tribunale di Viterbo recante la segnalazione di gravi reati commessi e annunciati da personaggi che hanno responsabilita' di governo
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
vi scrivo nuovamente, facendo seguito alla mia precedente lettera aperta a voi medesimi indirizzata il 21 giugno 2018, che ad ogni buon fine allego in calce alla presente.
E vi scrivo per segnalarvi quanto segue:
I. che il ministro dell'Interno persiste tuttora, come da anni, in dichiarazioni che si configurano come una propaganda che istiga all'odio razziale, reato previsto e punito dalle leggi vigenti;
II. che lo stesso ministro dell'Interno persiste nel dichiarare la volonta' di procedere ad azioni contro i beni e i diritti delle persone rom, e finanche ad una loro schedatura etnica nonostante che autorevolissime personalita' istituzionali lo abbiano reso edotto che tale misura e' palesemente incostituzionale;
III. che il governo in almeno due specifiche circostanze ha rifiutato di accogliere nei porti italiani imbarcazioni che ospitavano naufraghi soccorsi in mare, con tale rifiuto violando fondamentali norme morali e giuridiche universalmente riconosciute;
IV. che il governo ha condotto nei giorni scorsi una vera e propria campagna di diffamazione, minaccia e aggressione nei confronti di organizzazioni non governative che stanno salvando vite umane in mare: con questa immorale e brutale campagna ostacolando la loro attivita' di salvataggio, e quindi mettendo ancor piu' in pericolo le vite di numerosi innocenti a rischio di naufragio nel Mediterraneo che le organizzazioni non governative si sforzano di trarre in salvo;
V. che non solo nella propaganda delle forze politiche che lo compongono, ma finanche nel suo dichiarato programma di governo, l'attuale esecutivo annuncia e prevede iniziative che si configurano come vere e proprie violazioni dei diritti umani, atti di omissione di soccorso, atti di persecuzione razzista, atti di persecuzione religiosa, flagranti violazioni di norme di legge vigenti e finanche della Costituzione della Repubblica italiana.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
con la presente lettera aperta vi si segnala tutto quanto precede, e che palesemente costituisce "notitia criminis", affinche' in quanto pubblici ufficiali procediate (sicut lex obligat) a promuovere la necessaria azione giudiziaria per far cessare la commissione di reati e punirne ai sensi di legge i responsabili.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile: salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 29 giugno 2018
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Allegato: testo della lettera del 21 giugno 2018
Al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
e per conoscenza:
al Presidente della Repubblica
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: una lettera aperta al Prefetto, al Questore ed al Presidente del Tribunale di Viterbo recante la segnalazione di gravi reati commessi e annunciati dal ministro dell'Interno che oggi sara' a Viterbo, reati tali per cui lo stesso dovrebbe dimettersi immediatamente dal suo incarico e nei suoi confronti dovrebbe essere avviata un'azione giudiziaria ai sensi delle leggi vigenti.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
i mezzi d'informazione annunciano che oggi il ministro dell'Interno pro tempore sara' a Viterbo per un'iniziativa di propaganda elettorale.
Segnalo a voi, autorevoli pubblici ufficiali, la seguente notitia criminis.
Il ministro dell'Interno ha commesso gravi reati ed altri ha annunciato di volerne commettere; essi sono:
1. istigazione all'odio razziale attraverso una pluriennale campagna di propaganda razzista;
2. omissione di soccorso avendo proibito l'approdo nei porti italiani di una nave che recava naufraghi raccolti in mare in operazioni coordinate dalla Guardia costiera italiana;
3. intenzione di effettuare una schedatura etnica dei rom e sinti presenti in Italia, misura la cui flagrante incostituzionalita' e' stata dichiarata dallo stesso presidente del Consiglio dei ministri di cui il ministro dell'Interno e' magna pars ed effettuale dominus;
4. enunciazione della volonta' di effettuare atti di umiliazione, vessazione e persecuzione razzista e religiosa, come esplicitato in reiterate dichiarazioni e nello stesso programma di governo.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
poiche' il nostro e' un paese civile, uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico, il ministro dell'Interno che cosi' caratterizza la sua azione di governo, in palese conflitto con i valori e i principi della Costituzione della Repubblica italiana, in palese conflitto con le norme di legge in Italia vigenti, ha il dovere di dimettersi immediatamente; e tutti i pubblici ufficiali cui giunge la notitia criminis contenuta in questa lettera aperta hanno il dovere di promuovere un'azione giudiziaria nei suoi confronti.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 21 giugno 2018

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Numero 935 del 2 luglio 2018
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